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Farabutti? No, sono dei cani

I veri farabutti sono quelli che ieri al Parlamento Italiano hanno votato una legge a dir poco scandalosa sullo scudo fiscale. Ma farabutti e’ poco, oserei dire che sono proprio dei cani. Oggi, forse come non mai, provo veramente vergogna di essere Italiano. Menomale che ho il passaporto Americano, non che siano meno corrotti pure loro. Mi viene voglia veramente di andarmene a vivere in qualche isoletta e non guardare piu’ la televisione. In che mondo siamo finiti…. L’unico che combatte ancora e’ Di Pietro di cui pubblico l’intervento di ieri alle Camere

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Un farabutto a Pechino

Lo so, parlo sempre di politica ultimamente e non di altre cose piu’ divertenti, ma e’ piu’ forte di me. Non che a Pechino non ci si diverta, anzi, ne avrei di cose da raccontarvi da farvi arrossire…. Ma e’ impossibile rimanere inerti difronte a quello che sta succedendo in Italia, mi vengono in mente tutte quelle persone al bar davanti al caffe’ o a un bicchiere di prosecco se mai si pongono delle domande, se mai leggono i giornali, se si rendono veramente conto di quanto in basso l’Italia e’ finita, ma come si fa? Uno spettacolo davvero indecente, essere insultati solo perche’ non si e’ daccordo con l’elite di regime. Ribadisco ancora una volta che io non sono ne di destra ne di sinistra, penso con la mia testa. Ma veniamo al dunque. Qualcuno di mia conoscenza anni addietro, se vi ricordate bene, disse che chi non votava per lui era un “coglione”. Oggi la stessa persona afferma che chi non la pensa come lui, e’ diventato un “farabutto”. Mi verrebbe quasi da chiedere asilo politico in Cina. Per intanto pero’ trasmetto in rete questo spot pubblicitario che la Rai si ostina a non voler mandare in onda. Riguardo agli aggettivi che vorrei invece esprimere nei confronti di chi, dal suo pulpito, osa esprimere giudizi gli chiederei di guardarsi bene allo specchio prima di aprire bocca….

La storia si ripete

Ho parlato solo un paio di settimane fa di autoritarismo in questo post e a quanto pare c’e’ qualcuno che ha fatto le stesse mie considerazioni. La fondazione Farefuturo, vicina a Fini, si esprime cosi’ a riguardo della possibilita’ che Berlusconi e la sua crew spingano verso le elezioni anticipate: “Credo che ci abbiano pensato e che ci stiano pensando seriamente. Secondo me è un’ipotesi politicamente folle, significherebbe l’estrema deriva bonapartista del berlusconismo – dice il direttore Alessandro Campi – Questa è un’idea per arrivare ad un ultimo ed estremo referendum sulla propria persona per eliminare ogni possibile concorrenza esterna e interna, ma è chiaro che la partita è molto interna: neutralizzare Fini e lasciare Casini al suo 5-6%. Tecnicamente è la soluzione di Napoleone III, il plebiscito bonapartista che rischia di aprire la strada ad una forma di autoritarismo soft". Approposito di Fini, lo stimavo prima ma ora ha acquistato altri mille punti per essersi schierato contro corrente dicendo le cose come stanno, da uomo libero. Ha dimostrato coraggio e coerenza. Ora se fanno fuori pure lui allora c’e’ davvero da preoccuparsi. Giuseppe d’Avanzo ha scritto ieri su Repubblica queste parole sul Berlusca, che condivido pienamente: “Quel che si intravede è un uomo solo, circondato da cattivi consiglieri, prigioniero di una sindrome narcisistica, incapace di fare i conti con una realtà che non controlla più, che non riesce più ad annullare. Illiberale fino alle midolla, avverte il declino e vede ovunque oscuri pericoli. Nella stampa estera, nelle cancellerie europee, nell’Ue, tra i suoi alleati di governo e di partito, nelle gerarchie ecclesiastiche, nella magistratura, nell’informazione pubblica. Ogni dissenso – anche il più motivato e amichevole – gli appare un atto persecutorio cui replicare "colpo su colpo". Questa deriva rende oggi Silvio Berlusconi un uomo violento e pericoloso. Nella sua crisi trascinerà lo Stato che rappresenta. Lo abbiamo già detto e ogni giorno diventa più vero. La scena in cui siamo precipitati è la decadenza di un leader che non accetta e non accetterà il suo fallimento. Trascinerà il Paese nella sua sconfitta, dividendolo con l’odio”

Il mio paese se ne frega…

Fabiano Ballarin, in arte Inoki e’ un giovane Italiano. Ha scritto una canzone “Il mio paese se ne frega…” che e’ molto indicativa della situazione di degrado che si percepisce in l’Italia di questi tempi: 

Il mio paese se ne fotte
di pianti, di lotte,
di quanti stanno al freddo stanotte.
Lo vedo nei programmi elettorali,
nei programmi della tele,
negli inganni quotidiani io lo vedo, man.
E basta aprire un giornale
per accorgersi di quanto sporco c’è sullo stivale, man.
Sinistra o destra è uguale, man,
devi essere legale per servire un criminale, man.
No, io non sono come voi,
io non sono come capre,
io non sono come vuoi,
sono come sono,
ho un cervello, ragiono,
e cerco cerco cerco ma c’è troppo poco buono qui.

Rosso, come il sangue di Giorgiana Masi,
Bianco, come la coca dentro ai vostri nasi,
Verde, come l’erba che la legge nega (oh-oh),
Il mio paese se ne frega.
Rosso, come il sangue di Carlo Giuliani,
Bianco, come la chiesa e le sue lunghe mani,
Verde, come le mmmm della Lega (oh-oh),
Il mio paese se ne frega.

Ascolta, se il mio paese se ne frega,
pure io me ne frego, fanculo,
sparo a zero merde.
Tanto finchè non ci esce un morto
a nessuno importa niente,
si scordano in un giorno.
E lo sai che cosa c’è,
sembra che vivano solo per la pausa caffè.
Non contate su di me,
noi non siamo in questo stato, ombre,
siamo nuovi re.
Siamo gente che alla legge non ci sta,
come il nostro ex-presidente rubo la mia libertà,
non riesco a amare questa società,
quindi se è così che va,
fanculo a quest’Italia.

Guerre tra i poveri,
si divertono a dividerci,
a vederci sempre più in mezzo alla merda e poi deriderci,
si divertono a mostrarci una realtà,
che esiste solamente dentro la pubblicità.
Io non vedo più lavoro,
non vedo più denaro,
non vedo meno schifo,
ci vedo pure troppo chiaro;
io le vedo le puttane sulla strada,
la gente senza casa,
i miei senza un futuro.
Ho gli occhi bene aperti,
politici arrivisti, arretrati, siamo troppo diversi,
io lo vedo come vivono le persone
in questa mia nazione,
perciò rifiuto il vostro tricolore

“Menomale che… la Cina… c’e’…….”

Ieri ho guardato il telegiornale di Umilio Fede. In collegamento via telefono e’ intervenuto Daniele Capezzone, portavoce del PDL che ha definito Fede un “maestro di giornalismo”. Ma a che livello siamo arrivati in Italia?… Preferisco la censura del governo Cinese a queste messe in scena a dir poco ridicole… Ha ragione Silvio, povera Italia…

 

Autoritarismo

Ritengo che leggere la definizione di Autoritarismo sia utile a coloro che vivono in Italia di questi tempi….

“L’autoritarismo e’ un sistema politico con pluralismo politico limitato e non responsabile, senza un’elaborata ideologia-guida,  con un leader o talora un piccolo gruppo che esercita il potere entro limiti formalmente mal definiti ma in realtà abbastanza prevedibili “

E’ una forma di dittatura nel quale il mantenimento e consolidamento del potere si basa in via prealente o esclusiva sulla repressione, poiché, instaurandosi in società tradizionali, il regime non vive la necessità di coinvolgere le masse tramite ricorso frequente e costante alla propaganda. Lascia quindi una certa libertà e autonomia, non avvertendo l’esigenza di controllare tutti gli aspetti della società.

Da un punto di vista prettamente teorico ci troviamo di fronte a un regime autoritario quando l’assetto politico del paese in questione presenti le seguenti cinque caratteristiche:
         Pluralismo limitato – Nei regimi autoritari permane una dose limitata di pluralismo sia politico sia sociale, nella misura in cui risultino funzionale alle strategie di mantenimento delle riserve di sostegno politico e di controllo sociale. Nell’esperienza italiana del fascismo, la monarchia e la chiesa andavano a formare proprio questo pluralismo limitato.
         Mancanza di responsabilità – Mancanza di necessità da parte di chi detiene il potere di rendere conto al popolo del proprio operato.
         Mentalità-caratteristiche – A differenza dei totalitarismi, gli autoritarismi non posseggono ideologie in senso pieno, in quanto il loro campo d’azione è in genere molto più limitato e legato alla convenienza e alla contingenza.  Esempi sono: Dio, patria, famiglia, ordine.
         Assenza di mobilitazione politica –  Il potere centrale non cerca né la mobilitazione né la partecipazione delle masse nella vita di regime. Questo indicatore però non è valido per tutti i regimi autoritari: i regimi autoritari di mobilitazione, come il fascismo italiano, rappresentano in questo senso un’eccezione.
         Leader o élite che esercita il potere – Il potere è interamente concentrato nelle mani di pochi o addirittura in quelle di una sola persona.
         Potere esercitato entro limiti formalmente mal definiti, anche se prevedibili – Essenzialmente siamo in assenza dello stato di diritto: con limiti mal definiti intendiamo infatti un’alta discrezionalità delle élite al potere.

Caro Berlusconi

berlusca Ti scrivo cosi’ mi distraggo un po’. Nella tua conferenza stampa di riepilogo dell’attivita’ del 7 Agosto hai detto al popolo Italiano che “nessun Governo ha mai fatto tanto in 14 mesi di vita”. Hai poi aggiunto che con 34 miliardi di ammortizzatori sociali, siete riusciti a “mantenere la pace sociale nonostante la crisi” e che “nessuno  e’ stato lasciato solo”. Caro Berlusconi, mi spiace scriverti questa lettera per dirti che di una persona ti sei, aime’, dimenticato. Si tratta di mia sorella, che ha perso il lavoro a Giugno. Ha subito fatto domanda per la cassa integrazione e inizialmente le hanno detto che i soldi le sarebbero arrivati solo a Settembre. Ma oggi le e’ stato comunicato che i soldi arriveranno addirittura a Gennaio. Per non parlare della modica somma che ricevera’ (sempre se non ci saranno altri ritarti), 800 miseri euro. Caro Berlusconi, perche’ non racconti la verita’ alla gente del tuo paese che tu rappresenti?

Siamo alla deriva…

Ultimamente mi leggo spesso tre blog, quello di Beppe Grillo, quello di DiPietro e ultimamente sto tenendo d’occhio anche quello di Paolo Guzzanti che in Cina e’ censurato. Per poterlo leggere devo usare un computer in ufficio che ha una linea diretta con gli Stati Uniti. Paolo Guzzanti e’ un parlamentare del centrodestra eletto con il Pdl, che ha da poco lasciato la cricca di Silvio per passare al PLI. Cito un passaggio del suo blog:

“L’Italia ha perso la bussola della democrazia liberale, non sa più neanche che cosa sia. Gli italiani sono stati violentemente rimbecilliti dalle televisioni omologate MediaRaiset, a mazzate di grandi fratelli e isole dei famosi, veline e meteorine, mignatte e mignotte, fanciulle corrotte dal berlusconismo che in piena innocenza non sanno decidersi tra essere una show girl o un parlamentare europeo, ma se hai culo magari farai il ministro.”

“La FORMA della democrazia è devastata e la sua sostanza appare ridotta all’osso. Per questo ho accettato l’invito a resuscitare il Partito Liberale Italiano e farne la zattera su cui racogliere gli italiani profughi dai due partitoni che hanno spaccato e spappolato l’Italia senza costruire nulla e uccidendo la dignità di una nazione.”

Ultimamente Grillo ha annunciato che fondera’ un nuovo partito. Qualche giorno fa ho ricevuto da un amico l’email di presentazione di Alleanza Democratica, l’ennesimo simbolo. Insomma in Italia siamo in preda al caos, cosi’ almeno mi pare di capire. Pensare che il destino dell’Italia si possa cambiare raccogliendo voti a me sembra una mera illusione. Prevedo un futuro davvero difficile per il Bel Paese.

Rispetto per i Diritti Umani

E’ cio che il nostro presidente Napolitano ha chiesto al presidente della Cina Hu Jintao in visita a Roma in questi giorni. Ieri sul canale 9 della CCTV, le news hanno parlato ampiamente dei dettagli di questo importante incontro tra i due capi di stato ma chissa’ come mai si sono dimenticati di riportare questa esplicita richiesta del nostro presidente: rispetto per i diritti umani. La cosa mi ha mandato su tutte le furie. Ma come? Perche’ nascondere la verita’? E’ terribile questo. Poi stamattina ci ho ripensato. Perche’ mai dovrei arrabbiarmi? La parola ‘diritto’ e’ una cosa che il Cinese non riesce a comprendere. Ci provo spesso a farglielo entrare in testa ma e’ sempre fiato sprecato. In una societa’ in qui sono tutti dei soldati che cosa centra il diritto? Provate voi a immaginare un paese o una societa’ in cui tutto avviene perche’ qualcuno esegue degli ordini che non si possono minimamente discutere. Ecco questa e’ la Cina, la Cina che non pensa, che si rifiuta di pensare perche’ e’ sempre e solo concentrata ad eseguire. La cosa piu’ incredibile e’ che non riescono a comprendere nemmeno i diritti piu’ basilari, tipo quello di poter attraversate le strisce pedonali, o il diritto di dare la precedenza di quando sono al volante di un veicolo. Passa solo chi arriva per primo o e’ il piu’ forte, che non e’ quasi mai il pedone. E’ chiaro che se attraversasse la strada Hu Jintao on un importante figura Cinese si fermerebbero tutti, ma non perche’ si tratta di rispettare un diritto, ma per sudditanza mentale. Che peccato. Ci vorranno intere generazioni per cambiare questo atteggiamento, anche perche’ la maggiorparte della popolazione Cinese e’ povera, contadina, retrograda, senza educazione scolastica, insomma indietro, molto indietro. Un peso incredibile da mascherare per lo sviluppo economico di questa civilta’ che ha retto meglio di altri paesi alla recessione, ma che dimostra purtroppo ancora tantissimi limiti.

L’ora si avvicina caro Claudio

Il 28 Gennaio 2006 ho scritto queste parole a un tizio di Roma. Sono andato a carcarla quell’email perche’ sento che quello che ho scritto quel giorno sta incominciando pian piano ad avverarsi. Bush e’ ormai uscito di scena, sparito. Ora penso che tocchi proprio al suo caro amico Silvio…

“Non pensare che la sinistra sia migliore, i politici sono tutti corrotti, chi piu’ chi meno. Il problema, che finche’ in Italia ci sono persone che vivono come le pecore nell’ignoranza seguendo solo cio’ che fa il gruppo, bevendo tutto quello che i politici e i media gli raccontano, senza pensare con la propria testa, l’Italia non cambiera mai. Bush e Berlusconi veranno ricordati nella storia solo come due pagliacci che hanno usato i media, abusando del proprio potere, per inquinare la gente solo di cazzate e farsi propri sporchi interessi. Sono sicuro che io e Claudio un giorno ci mangeremo una pasta assieme, bevendo un bicchiere di vino ridendo della fine cha avranno fatto, e fieri del fatto che noi alle loro frignacce non abbiamo mai creduto”

Il quadro di Berlusconi

E’ un po’ che non parlo di Bersculoni… emh.. Berlusconi, ho preferito lasciar stare per un po’, far affiorire tra il gossip le verita’ che sono all’origine di questa crisi del premier Italiano. Perche’ mi sembra una vera e propria crisi quella che sta attraversando quest’uomo, cosi’ ricco e cosi’ potente, eppure oggi anche cosi’ infelice, cosi’ solo, alle corde quasi come un pugile che ha preso parecchi colpi duri…. Leggo infatti sui giornali che anche oggi ha ‘”preferito restare nella casa di Arcore. Circostanza decisamente insolita per lui che in questi anni, sia al governo che all’opposizione, ha sempre passato diversi fine settimana nella tenuta di Porto Rotondo, oltre che gran parte delle vacanze estive.” Insomma questo e’ un segnale che qualcosa non va. E adesso incomincio ad avere le idee un po’ piu’ chiare e immagino questo scenario. Secondo me tutto questo e’ iniziato molto tempo prima, non adesso, quando la moglie di Silvio, probabilmente stanca di un marito poco presente, preso da altre passioni come la politica e il potere, ha deciso di cercare in un altro uomo quello che ogni donna ha realmente bisogno, l’affetto, la comprensione, la presenza. Insomma Berlusconi doveva aspettarselo, se trascuri una donna e ovvio che corri il rischio poi di perderla. Non e’ diventando piu’ potenti o piu’ ricchi che si rende piu’ felice una donna o una madre. E’ possibile che quando Silvio ha scoperto che la sua donna aveva un altro, per un uomo come lui di successo, potente, che crede di essere “unto dal signore”, sia stato un colpo terribile. Ma esistono molti modi per reagire a questi colpi, uno e’ quello di stare male, cercare conforto negli amici, capire dove aver sbagliato, cercare o meno di riconquistare la propria donna e se non possibile, magari innamorarsi di un altra donna, e costruirsi un’altra vita. Berlusconi invece, avra’ pure sofferto ma ha reagito a quella sua sofferenza secondo il suo classico stile che e’ quello di uomo che non sa ammettere i propri errori, pieno di se, convinto di essere padrone del mondo e di potersi comprare tutto. E cosi’ invece di soffrire ha deciso di darsi alla bella vita, feste, divertimenti, belle donne, tutto quello cio’ che tutti abbiamo letto sui giornali. La bassezza di tutto questo non e’ tanto in quelle che sono scelte di vita che ognuno di noi e’ libero di fare, ma nel fatto che queste feste fossero organizzate portando ragazze giovani promettendo loro la strada del successo in TV o in politica, oppure pagandole il gettone di presenza, e come affiorato in questi ultimi giorni in cui si parla di ragazze immagine e di escort. Ricordiamoci poi che questo e’ il capo del nostro governo e quindi la persona che piu’ di altre dovrebbe rappresentare l’immagine dell’Italia. Ma lasciamo perdere perche’ questo per molti Italiani non importa, anzi tanto meglio se il nostro vecchietto arzillo si diverte. Il fatto e’ che il Berlusca non si e’ certo attorniato di donne che erano innamorate di lui, ma che vedevano in lui, uomo potente e di successo, l’uomo che potesse avverare i loro sogni. La tristezza e’ che probabilmente Berlusca pensava veramente che queste donne andassero a trovarlo a Villa Certosa o Palazzo Grazioli, perche’ pensavano che fosse un bell’uomo. Magari non sapeva nemmeno che Tarantino alcune di queste le pagava. Chissa’ forse voleva rifarsi su Veronica, farla ingelosire, o vendicarsi del dolore subito. Da qui ricollego tutto a quanto detto da Veronica: “E’ un uomo malato”. E’ per questo che in questi giorni provo tristezza per il povero Silvio, che ora se ne sta rinchiuso ad Arcore per l’imbarazzo come un bambino si rinchiude nella propria camera da letto quando sa di averla combinata grossa. O forse solo ora sta veramente incominciando a capire, a rendersi conto di cos’ha combinato. Pero’ dubito, oggi penso che Silvio si senta tradito, piu’ solo, non solo per colpa della donna che ha amato e lo ha abbandonato, ma anche per colpa delle stesse donne che lui ha invitato a quelle feste che oggi lo hanno incastrato. E oggi le feste sono finite e a Villa Certosa meglio non andarci, in quella tenuta completamente vuota… Cosa potra’ fare ora Berlusca in preda alla delusione, rinchiuso ad Arcore? La cosa piu’ giusta, se fosse un uomo vero, e ammettere tutta la verita’ difronte a tutti, poi dimettersi e abbandonare la politica. Perche’ come politico sta dando un pessimo esempio di etica a i giovani e alle nuove generazioni, che penseranno che per arrivare e’ necessario avere avere connessioni in alto, e bisogna essere disposti a tutto, pure a vendersi in cambio di una mano. E’ un pessimo esempio per chi vuole fare politica che pensera’ che una volta arrivati si possono organizzare festini con ragazze giovani, improvvisarsi cantanti o giocolieri, e finire a letto con donne che altro non vogliono che accesso a uno mondo fatto solo di soldi. Il quadro dipinto da Berlusconi e’ questo. Lo stupore maggiore che provo personalmente e’ pensare che al 35% degli Italiani quel quadro piace. Non penso poi che ritirarsi sia la scelta del tutto sbagliata, i suoi estimatori lo vedranno come un martire, il martire della sinistra, da uomo privato non dovrebbe piu’ spiegare a nessuno certi comportamenti e potrebbe fare quello che vuole, e poi recentemente lo ha detto lui in un intervista alla CNN che fare il politico non gli piace, quindi a questo punto non vedo altra soluzione migliore, anche se gli costerebbe assai non poter privilegiare piu’ del lodo Alfano.

Chi cerca trova….

“L’unico privilegio di chi si sacrifica per una causa consiste nel costringere l’oppressore a vivere con l’onere della colpa”. Lo ha scritto un Cinese di cui non posso scrivere il nome. In questi giorni in tutto il Mondo (tranne che in Cina) si celebra una ricorrenza importante. Qui pare che tutti si siano scordati completamente o quasi di quell’evento che ha segnato la storia di questo paese. Siccome vivo in Cina preferisco non parlarne nemmeno io su questo blog, per ovvie ragioni…. Vi ho intrigato? Lo sapevo …. hehehe…. Vediamo se come Nick Carter riuscirete a scovare da soli di cosa si tratta…. Vi do un indizio, intanto andave a leggervi questo articolo uscito sull’Espresso, anche perche’ a quanto pare per il momento non ho visto nessun giornale online riportarne il link dopo le minacce di Ghedini. E poi se siete dei bravi investigatori scoprirete anche, sullo stesso sito di quale ricorrenza si tratta. Quindi… buona fortuna!

La canzone dei politici

Non vi dico il titolo, leggete il testo e ditemi se non e’ la canzone adatta per i politici di oggi… Sono sicuro che riconoscerete di qual’e’ il famoso pezzo uscito nel lontano 1977

“Faccio in fretta un altro inventario,
smonto la baracca e via,
cambio zona itinerario, il mio indirizzo é la follia…
C’é un’infelice ovunque vai,
voglio allargare il giro dei clienti miei.
Io vendo desideri e speranze in confezione spray…

Seguimi io sono la notte,il mistero l’ambiguitá…
Io creo gli incontri io sono la sorte, quell’attimo di vanitá.
Incredibile se vuoi, seguimi e non ti pentirai.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai….

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti dó due ali sai…
Mi vendo… un’altra identitá!
Ti dó quello che il mondo…Distratto non ti dá.
E lo vendo eh già…A buon prezzo si sa…
Ho smarrito un giorno il mio circo,
ma il circo vive senza di me.
Non é l’anima tua che io cerco… Io sono solo piú di te.
Nell’arco di una luna io… Faró di te un baro oppure un re.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai…

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti dò due ali sai…
No no no…Mi vendo… Na na na la mia felicità!
Ti dó quello che il mondo,Distratto non ti dá….
Io mi vendo eh già…A buon prezzo si sà…
Mollalo!
Mi vendo!
Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti dò due ali sai…
No no no no no…Ti vendo… un’altra identità!
Ti dó quello che il mondo…Distratto non ti dá….

Seguimi…Mi vendo!”

Che casino

Sto seguendo le battaglie tra destra e sinistra che negli ultimi dibattici politici in televisione stanno diventando sempre piu’ aspre. I toni si sono accesi di parecchio ultimamente, e il duello a colpi di articoli tra Repubblica e Il Giornale si fa sempre piu’ interessante, sempre parlando dal punto di vista dell’intrattenimento. Ma il fatto e’  che siccome sono un cittadino Italiano con diritto di voto non mi dispiacerebbe, visto che vivo all’estero, capirne un po’ di piu’ su queste elezioni. Invece noto purtroppo che di sostanza, sia sui quotidiani online che nelle televisioni, ce n’e’ poca. E per sostanza intendo vera informazione, non si capisce nemmeno quanti parlamentari europei eleggeremo, ne quali siano i veri programmi delle varie liste e di chi si e’ candidato. Stasera perlomeno a Ballaro’ in un piccolo servizio hanno presentato molto velocemente quali saranno tutti i simboli delle liste con i relativi slogan. Una miseria, anche queste non sono informazioni che mi aiutano (non so voi) a prendere una decisione chiara su a chi daro’ il mio voto. E poi questi parlamentari europei cosa andranno realmente a fare a Bruxelles mi chiedo io. Mai sentito parlare che questo o quel parlamentare si sia distinto par aver presentato a Bruxelles qualche proposta che poi abbia realmente giovato ai cittadini Italiani. Quindi non capisco tutta questa animosita’. Per me ci possono mandare tranquillamente anche un bel po’ di veline tanto non cambiera’ assolutamente nulla. Insomma a me non la danno a bere. So benissimo che quello che alla fine contera’, almeno per loro non per noi, saranno solo i numeri, e i numeri nel sistema politico di oggi definiscono chi ha il potere in mano. Lo avete visto cosa ha detto Berlusconi no? Io ho il 75% dei consensi quindi non rompetemi. Queste io non le definirei elezioni, mi sembrano una vera e propria farsa.  Alla fine di questo grande bluff, ci sara’ un partito che avra’ perso e un altro che avra’ vinto, anche se come tutti ben sappiamo vedremo comunque lo stesso film che abbiamo sempre visto, nel quale tutti si dichiareranno vincitori. E allora tutto questo parlare, urlare, gridare, in televisione, sara’ servito veramente a qualcosa? Ultimamente e’ riapparso sui televisori, quasi come un fantasma del passato, il vecchio Pannella. Mi faceva quasi pena, quante battaglie ha condotto nella sua vita politica, quanti scioperi della fame e della sete a difesa di quell’idea o quel diritto. La realta’ di oggi e che politici come lui stanno per scomparire, lasciando il posto a manager, imprenditori, avvocati, volti noti dal mondo dello spettacolo. Insomma arrivisti. Tutta gente a cui gliene puo’ fregar di meno se c’e’ gente in Italia che e’ in cassa o lavora per 900 euro al mese. La politica oggi a me sembra diventato un vero e proprio business, un impresa, un teatrino in qui c’e’ chi mette in vendita democrazia e chi crede ciecamente a questo o quel messaggio mediatico che gli viene proposto e se lo compra (nota bene sia da parte di destra che di sinistra). A me tutto questo mette tristezza, mi ricordo delle vecchie tribune politche, quelle trasmissioni in bianco e nero che mio padre voleva sempre guardare e io odiavo perche’ avrei preferito i cartoni animati. Ricordo poco di quei dibattiti, ero piccolo, ma mi sembrava un altro mondo rispetto a quello di oggi. Piu’ vero, piu’ genuino, dove siamo finiti….

Lo Specchio Infranto

Pubblico di seguito questo bellissimo articolo di Curzio Maltese uscito su Repubblica, di cui vi do anche il link per ragioni di Copyright. L’ho copiato sul mio blog per paura che un giorno andasse perso, non me ne voglia l’autore….

 

Ma che effetto avrà fatto agli italiani vedere in mondovisione il presidente del Consiglio costretto a discolparsi di non andare con le minorenni? Dice proprio così, “Non è vero che frequento le minorenni”. Come sostiene non un passante, un avversario politico senza scrupoli, un giornalaccio scandalistico, un sito di gossip, ma la madre dei suoi figli. Eccolo, il premier più popolare del mondo, secondo i suoi stessi sondaggi amato dal 75 per cento degli italiani, ma compatito, con punte di disgusto, dalla donna che gli sta accanto da trent’anni. Perché, sostiene Veronica, “è una persona che non sta bene”.

Eccolo, il re nudo, con i suoi settantadue anni e i capelli nuovi, il cameraman di fiducia, nel salotto amico, mentre spiega che figurarsi se lui frequenta le ragazzine, come sostiene Veronica. Figurarsi se voleva candidare le veline all’europarlamento. Figurarsi se Veronica, che gli sta accanto da trent’anni, conosce la verità. Figurarsi, d’altra parte, se lui candida qualcuno per altri meriti che l’impegno negli studi, la competenza, l’idealismo, come del resto “nel caso di Gelmini, Carfagna, Brambilla…”. Ma si capisce, certo.

Nella sempre spettacolare parabola di Silvio Berlusconi questo rimarrà il vertice. Ma stavolta non è stato lui a scegliersi la scena e neppure la parte. Lo ha costretto la moglie. L’unica persona vicina a infrangere lo specchio e a rompere il muro dell’omertà, retto per tanti anni da centinaia di schiene di cortigiani politici, giornalisti, avvocati, amici, disposti a chiudere un occhio, due, tre in tutti questi anni sullo scempio di legalità e moralità. E lui ha dovuto andare in televisione, in mondovisione, a raccontare che sua moglie è male informata sul marito, vittima di un complotto della sinistra, dei giornali di sinistra, di Repubblica. “Non a caso Repubblica”. Vero. Da chi doveva andare Veronica, in un paese classificato nella libertà di stampa dietro al Benin, dove il marito controlla gran parte dell’informazione? Non c’era molta scelta. Neppure Berlusconi ha fatto una scelta originale, andando da Vespa per riparare i danni dell’attacco dei vescovi. Dove, sennò?

La claque lo sostiene, lo applaude a ogni passaggio della difficile arrampicata di sesto grado sugli specchi, sullo specchio del volto gigantesco di Veronica alle sue spalle. Sembra una scena di un film di Fellini, la Donna stupenda e immensa, e l’omino laggiù, una formica, che si dibatte in alibi puerili, strepita innocenza, sputa minacce. Gli spettatori italiani, dopo tanti anni di teleserva, non faranno più caso all’atteggiamento di Bruno Vespa, accondiscende fin dal titolo. Il più surreale mai escogitato da Vespa: “Adesso parlo io”. Adesso parla Berlusconi? Perché, gli altri giorni degli ultimi quindici anni? Tuttavia, tanto per dare un’idea vaga di giornalismo, bisognerebbe ricordare il genere delle questioni poste a Bill Clinton dal suo intervistatore per il caso di Monica Lewinski (peraltro abbondantemente maggiorenne). Queste: quando, dove e come vi siete conosciuti? Quante volte vi siete visti in seguito? I genitori erano al corrente del vostro rapporto e in quali termini? E’ venuta a trovarla a Washington (a Roma)? E’ andato a trovarla a casa di lei? Dove dormivate? Avete avuto rapporti sessuali? Di che tipo? Quante volte? Quante volte completi? E Bill Clinton ha risposto a tutte le domande, senza citare neppure alla lontana una teoria del complotto. Alla fine è andato a scusarsi da sua moglie, nel salotto di casa, non nel salotto televisivo del ciambellano. Ha chiesto perdono a sua moglie, che aveva offeso. Si è ripresentato all’opinione pubblica quando lo ha ottenuto, dopo aver ammesso nel dettaglio più intimo e vergognoso le proprie colpe. Così accade in un paese democratico e civile.

Forse a Silvio Berlusconi sarà bastato passare una sera dall’amico Vespa, nel calore della claque, per ricominciare da domani come nulla fosse. Magari bisognerà pure rassegnarsi, con realismo, a capire che in questa storia l’unica che non potrà più liberamente andare in giro per le strade di questo paese è la vittima, Veronica Lario. Già inseguita dalla muta dei cani che hanno appena cominciato a delegittimarla in tutti i modi.

Energia Alternativa in Cina

La Commissione Nazionale per lo Sviluppo e Riforme del governo Cinese ha annunciato che gli investimenti in Energia Alternativa saranno di gran lunga superiori a quanto era stato pianificato in precedenza. Nel 2007 infatti le previsioni erano che entro il 2020 la Cina avrebbe installato impianti di produzione di energia elettrica con pannelli solari per 1,800 Megawatt. Questi numeri sono stati recentemente rivisti e le previsioni sono oggi che gli investimenti nel solare potranno essere da 5 a 10 volte superiori. Wang Zhongying, durante una conferenza tenutasi a Shanghai sul solare ha detto. "Entro 2020, potremmo anche raggiungere 10,000 Megawatt o forse anche piu’." Lo stesso vale per energia eolica, le previsioni sono di arrivare a 30,000 megawatt di produzione, sempre entro il 2020. Oggi, l’80 per cento dell’energia e’ prodotto usando il carbone. Trovo positivo che la Cina stia pian piano capendo quanto sia importante utilizzare metodi di produzione meno inquinanti nel rispetto dell’ambiente.

Bersculoni

Eh si’, sono quasi morto dalle risate quando al telegiornale cinese ieri sera parlando del nostro amato premier e delle sue vicende coniugali lo speaker ha clamorosamente storpiato il nome ed e’ venuto fuori un bel BERSCULONI…. Mi sembra proprio un nomignolo adatto… La telenovela di “Hardcore” si fa davvero interessante. Intanto mi sono reso conto che mi era sfuggito un aspetto importante del Cavaliere nelle considerazioni che ho fatto ieri su quali potrebbero essere i futuri sviluppi della complicata situazione. Cos’ha fatto per esempio nel caso di Biagi? Prima gli ha offerto di lavorare per le sue reti, poi quando Enzo si e’ rifiutato ha fatto di tutto per distruggerlo. Penso che quindi con la moglie fara’ piu’ o meno la stessa cosa, prima tentera’ di ricucire, e se non ci riuscira’ tentera’ di fargliela pagare a caro prezzo, un film gia’ visto. Ieri infatti il premier ha gia’ annunciato: “Saremo durissimi”. Ma mi sa che la sua durezza sbattera’ contro un muro di gomma, perche’ lei non sembra interessata a sottrargli il 25% che gli spetterebbe in caso di divorzio, almeno cosi’ dicono e questo sarebbe un ulteriore smacco. Intanto Silvio ha gia’ cominciato a difendersi dicendo che al party ci e’ andato solo per fare un favore al padre della diciottenne che ha insistito tanto. Ci puo’ anche stare come giustificazione pero’ io mi chiedo, fossi io al suo posto, fossi primo ministro di un governo, fossi sposato, chissa’…. forse mi sarei anche un attimino chiesto: e’ veramente il caso che io partecipi a una festa di compleanno di una diciottenne? Che immagine do delle istituzioni Italiane se i media lo vengono a sapere? Che cosa penseranno di mia moglie e i miei figli di una cosa del genere? No queste domande Bersculoni non se le pone, perche’ secondo il suo modo di vedere le cose per lui tutto e’ completamente lecito. Lui puo’ permettersi di fare tutto, perche’ se decide di fare qualcosa non e’ mai sbagliato, e non esistono limiti. Quindi tanto di cappello a questa donna che ha avuto il coraggio di dire “No, un limite esiste”. E poi il Cavaliere deve uncora spiegarci come mai la donzelletta lo chiamava cosi’ amichevolmente “Papi” e come mai, stando in base a quanto lei ha affermato, si erano gia’ incontrati a Milano e Roma. Quale sarebbe il motivo di questi incontri non si capisce. Ma probabilmente sul fatto che si fossero’ gia’ incontrati arriveranno presto le smentite, intanto lei e la madre sono sparite, non si trovano gia’ piu’. Che ridere… Osservare l’Italia dall’estero e’ davvero uno spasso, una vera e propria forma di intrattenimento… Grazie Bersculoni!!

Berlusca che botta

Ho parlato del diavolo e sono spuntate le corna… La moglie del Berlusca proprio oggi ha annunciato che chiedera’ il divorzio. Beh, era ora… Insomma, mi ha veramente colpito come il Cavaliere potesse passarla liscia dopo essersi presentato a sorpresa al compleanno della diciottenne Noemi, regalandole pure un prezioso collier d’oro. E’ incredibile davvero, lasciamo stare che magari l’amore fosse finito perche’ ci puo’ stare, ma che un capo di governo dia un esempio del genere e’ una vera testimonianza di quanto l’Italia sia finita in basso. Saro’ diventato bigotto dopo aver vissuto tanti anni in America, ma negli Stati Uniti un comportamento del genere da parte del presidente sarebbe davvero impensabile. Non riesco proprio a immaginarmi un Bush o un Obama fare una figura del genere di fronte alla propria nazione, perche’ in America un comportamento del genere equivale a una figuraccia vera e propria. Lo so, Kennedy e Clinton erano pure loro dei donnaioli, ma almeno loro lo facevano di nascosto, loro si’ che erano veri donnaioli….. hehe ….. Il Berlusca e’ andato oltre come suo solito, ha fatto tutto publicamente, non so cosa volesse dimostrare…Ma poi lasciamo stare il cattivo esempio etico-politico che ha dato, pensiamo ai figli e alla moglie che probabilmente avranno sofferto molto. Il colmo e’ che in Italia purtroppo, Berlusconi non solo puo’ permettersi il lusso di comportarsi in quel modo, ma addirittura c’e’ chi avra’ il coraggio di osannarlo grazie alla nostra cultura che fa del donnaiolo un mito. La colpa e’ di Veronica, che doveva starsene zitta perche’ con tutti i soldi che ha di cosa si lamenta, capito? Che disastro! Questa vicenda, del divorzio, apre poi davvero spazio a scenari quanto meno interessanti. Sono davvero curioso di come andra’ a finire. Berlusconi lo conosco bene, farebbe di tutto pur di non perdere, e’ uno che la sconfitta non riesce a digerirla. Chissa’ quale stratagemma ha in mente. Si mettera’ in ginocchio di fronte a Veronica per convincerla a non andarsene? O la punira’ fuggendo con la bella diciottenne Naomi? Io se devo essere sincero faccio il tifo per Veronica e spero sia lei invece a trovarsi un bel fusto diciottenne! Sarebbe davvero un bello smacco per il Cavaliere, una di quelli che lasciano il segno…. Intanto il mondo rimarra’ allibito a guardare, facendosi sicuramente una bella risata su quanto sta accadendo… Mamma mia come siamo finiti in basso….

L’ospedale, sempre piu’ barzelletta…

Un doveroso aggiornamento sull’ospedale di l’Aquila. Pare infatti leggendo questo articolo che secondo lo stato l’immobile non esistesse nemmeno sulle mappe catastali. Addirittura sembra che fosse sprovvisto del certificato di agibilita’…. quindi di fatto e’ un ospedale abusivo e inesistente. Incredibile, un’opera che la stessa ammistrazione pubblica ha fatto costruire…. cioe’…….. vi rendete conto di a chi e’ in mano l’Italia?