Monthly Archives: July 2007
La parata di SeaFair
A Seattle e’ tempo di SeaFair, una manifestazione giunta alla sua 57esima edizione che coinvolge piu’ di 5 mila volontari e si protrae per un mese intero, da inizio Luglio fino ai primi di Agosto. Parte di SeaFair e’ la torchlight parade, una parata serale con alcune fiaccolate che attraversa le vie del centro, a cui partecipano tutte le bande delle forze armate americane, la polizia, i pompieri, ma anche varie scuole, universita’, gruppi etnici, associazioni varie, politici e autorita’ locali. E’ un po’ la parata della popolo di Seattle, in cui ogni gruppo e comunita’ cerca di avere una propria rappresentanza. Interessante notare che ogni volta che passavano i militari delle varie forze armate Americane accompagnando la bandiera tutti gli spettatori si alzavano in piedi in segno di rispetto con un’ovazione di applausi. Ho scattato alcune foto ma non sono venute molto bene, questo mi ha convinto ad acquistare una macchina fotografica migliore, penso lo faro’ nei prossimi giorni. Mi sta venendo la passione per la fotografia, anzi mi sta ritornando, l’avevo anche quando ero ragazzino.
Presidenziali Americane su YouTube
Questa sera ho assistito sulla CNN al primo dibattito politico virtuale per le elezioni presidenziali Americane. Le domande ai candidati democratici sono state formulate tutte attraverso dei video creati dagli utenti del sito internet YouTube.com. Ne e’ uscito un dibattito molto genuino e orginale, in alcuni casi anche molto divertente. Un’idea davvero azzeccata, ho avuto l’impressione di assistere ad un evento storico, sicuramente molto innovativo e all’insegna di uno grande spirito di democrazia. Certo mi sono reso conto che l’America ha un sacco di problemi da risolvere, dal fallimento della guerra in Iraq, al debito pubblico esorbitante, dal sistema pensionistico che rischia il fallimento all’assistenza sanitaria che e’ a pagamento per quelli che non hanno l’assicurazione (45 milioni di Americani), dal problema dell’immigrazione clandestina alla dipendenza dal petrolio e la necessita’ di trovare fonti di energia alternative, etc. etc.. L’America non sta attraversando un buon periodo, il futuro e’ secondo me pieno di incognite e il successore di Bush non avra’ sicuramente vita facile. I favoriti sono sicuramente Hilary Clinton e Barack Obama. Alla fine sara’ uno di loro a vincere perche’ hanno piu’ soldi di tutti, e in politica vince chi ha piu’ soldi e perche’ sono due politici perfetti. Hilary in particolare mi sembra molto preparata rispetto agli altri candidati, una donna molto intelligente e molto scaltra, ha sicuramente tutte le carte in regola per vincere. Il mio favorito rimane pero’ Kucinich, si vede che e’ una persona semplice e io amo la semplicita’. Il padre era d’origine croata e faceva il camionista mentre la madre, che aveva discendenze irlandesi, era una casalinga. Sara’ di estrema sinistra ma non mi importa a me piace perche’ non ha peli sulla lingua e dice le come stanno, diciamolo… i politici come lui putroppo non hanno speranze.
Nonna Tecla
Ho trovato una lettera di mia nonna Tecla. Me la deve aver scritta dopo il primo viaggio dei miei genitori in America, circa dieci anni fa’, durante il quale avevo girato un filmino su Seattle. Fin da quando ero bambino ero molto legato a mia nonna e ancora oggi, anche se putroppo non e’ piu qui con noi, penso spesso a lei.
Compiti in classe di Italiano
Sempre sullo stesso diario di scuola ho trovato le note della professoressa di Italiano con i voti dei compiti in classe. Purtroppo l’Italiano non e’ mai stato il mio forte… quindi se leggete degli errori di grammatica in questo blog spero mi perdonerete…
14-5-87
Svolgimento frammentario e poco finalizzato, esposto in una forma non sempre corretta 5–
6-5-87
Svolgimento affrontato solo in parte e piuttosto superficiale. 5+
9-12-88
Ti sei limitato ad un esame di esemplificazione ma hai eluso il problema proposto. Forma sciatta. 5+
12-3-88
Molto evasivo e poco attinente al testo il tuo svolgimento. 5
Quanto l’ho odiata la professoressa Visconti… Fortunatamente c’erano i voti di Matematica, Informatica, Elettronica e Inglese a tenermi su il morale…
Dal diario di scuola
Tra gli scatoloni vecchi e abbandonati ho trovato un diario di scuola. Deve avere almeno vent’anni. L’ho arperto e’ l’occhio mi e’ caduto su una bozza di una lettera che ho scritto a un’amica, corrispondente di penna, finlandese e mi sono fatto quattro risate nel rileggermi dopo tutti questi anni… chissa’ cosa avra’ pensato di me leggendola…
Dear Satu,
I’ve received your letter this morning. You have been very quickly!! I have received a very nice letter and I think you are a very interesting girl. I must congratulate with you for your good english.
In Italy the spring is going to arrive, I am not so happy for this. I prefer the winter, maybe because I love snow. I’ll seem you a strange boy, won’t I?
I don’t like busy life style too even if my life is quite of this kind. I am a computer programmer and I must travel much for selling or exchanging programs to anyone and I after this I have a lot of hobbies. I am always busy. Sometimes for relaxing I go to my country house but my dream is to go to live on a mountain in a small house amid the snow with a wonderful girl without study or work, maybe one day….
I have never go abroad but maybe this summer I will go to Swedish. I usually go to disco on Saturday but not very often because I have to study a lot. I would like to know something more about the exchange student. I don’t know what it is.
Ti AMO it means “I love you”. What’s the finnish phrase for Ti amo?
Last Saturday I played football in the Italian Championship Under 18 with my team Europa and we lost 2-0. I am a bit angry for this. Does your brother play football?
Well, I’ve told all for now. I hope you like my photo and I hope you’ll send me a photo too. You’ve promised!!!!
With Love
David
La febbre gialla
Faccio fatica a scrivere, lo so. Mi sento davvero demotivato e spento da queste parti. Non so cosa mi sia successo, forse avro’ la “febbre gialla”. Mi dispiace deludere tutti quelli che mi seguono ma questo paese mi ispira davvero poco. Non vedo l’ora di tornare a viaggiare.
Contro le mie ombre
Flexcar che comodita’
Per quelli che non possiedono piu’ la macchina un’alternativa all’autobus negli Stati Uniti esiste. Si chiama Flexcar. Per 10 dollari all’ora o 65 al giorno, si puo’ affittare una macchina come quella nella foto e nel prezzo e’ compresa pure la benzina e l’assicurazione. Il procedimento e’ facile, una volta completata l’iscrizione online ti viene recapitata una scheda elettronica a casa. Le vetture sono prenotabili online o via telefono, a Seattle ce ne sono 285 parcheggiate un po’ ovunque. Prenotata la vettura ti danno istruzioni per come arrivare alla macchina che aprirai con la scheda elettronica che ti hanno recapitato. Le chiavi sono nel cruscotto e il mezzo dovrai riparcheggiarlo dove l’hai trovato. Per la benzina spetta a te fare il pieno se l’indicatore ti segnala che ne e’ rimasta solo un quarto di serbatoio altrimenti paghi una penale di 25 dollari. Ma come ripeto la benzina e’ gratis, per fare il pieno si puo’ usare una carta speciale che si trova all’interno della macchina accettata dalla maggiorparte dei benzinai e se la lavi ti fanno pure 2 dollari di sconto la prossima volta che fai una prenotazione. L’ho provata per la prima volta ieri, davvero un’idea geniale e un servizio comodissimo. Per maggiori informazioni consultate www.flexcar.com
Il Vice Ministro Danieli risponde all’esposto
Finalmente una risposta e’ arrivata, potete leggerla cliccando qui. Devo ammettere che ho provato inizialmente una certa soddisfazione pensando che quanto meno qualcuno l’esposto lo ha letto…. pero’, riflettendo bene, le parole della lettera inviataci dal Vice Ministro ripagano solo in parte i nostri sforzi. Come mi ha fatto notare l’amico e collega Carlo, come al solito si tratta di tanto fumo e niente arrosto. La diplomazia in questi casi e’ quasi d’obbligo: “Si e’ giunti alla conclusione dell’esigenza di ulteriori profondi interventi” ….Quali?…..”sono al vaglio iniziative per affrontare…”….Quali?…. “altre iniziative sono in fase di avanzata programmazione”… ….Quali?…. “il processo di rinnovamento del Consolato Generale rimane al centro dell’attenzione di questo Ministero ed è stato concretamente avviato – come già evidenziato – ancor prima che codesto Comitato e membri della nostra collettività sollevassero la questione” ma che bravi i risultati si vedono proprio… La mera realta’ e’ che in Italia mancano soldi per tutto, e i Consolati sono l’ultima ruota del carro. Pare che ci fossero dei fondi per integrare il numero degli addetti e lavoratori a contratto “dovrebbero venire dalla prossima Finanziaria o dal tesoretto”, aveva detto il vice Ministro. Sara’, intanto pero’ i soldi non si sa come ma li trovano per mandare, come si puo’ leggere da questo articolo, una delegazione in Uruguay capitanata dal presidente della Regione Piemonte di ben 18 persone e poi successivamente il presidente della camera Bertinotti su aereo di stato, accompagnato da ben 12 delegati e una trentina di giornalisti, il tutto a spese del contribuente. Questa macchina burocratica targata Italia, spinta solo da mangerie a destra e a manca, secondo me andra’ sempre piu’ lenta, prima o poi si fermera’ e saranno dolori per tutti. Se si vuole guardare al futuro con ottimismo ci vogliono prima di tutto onesta’, e riforme serie. Ma vedendo come funziona oggi la politica in Italia, nutro poche speranze.
Auguri Ma’
Il post di oggi e’ dedicato a mia madre che e’ in ospedale e lunedi’ entra in sala operatoria per un intevento al femore e l’anca. Purtroppo non potro’ starle vicino durante questo momento difficile e questo mi dispiace molto, vivere all’estero significa purtroppo anche questo. Mia sorella le ha regalato il pupazzo nella foto, si chiama Teodoro, e questa foto e’ proprio tenerissima!! Auguri di cuore Ma’!!! Ti sono vicino anch’io…..
Dinuovo a Seattle
Tornare a Seattle e’ stato difficile. Pur avendo molti amici qui e mille cose da fare come al solito ci vorra’ tempo prima di ingranare la marcia giusta dopo la bellissima esperienza in Cina e il viaggio in Italia che lascia sempre tanta malinconia. Il tempo fortunatemente e’ soleggiato, la temperature tiepida, sembra Aprile in Italia. Si fa fatica a girare in maniche corte la mattina presto. Mi dispiace che in questi giorni non ho aggiornato il blog ma in Italia e’ stato difficile per via della difficolta’ di trovare una connessione veloce su internet e mancanza di tempo. Sono contento di essere tornato a scrivere. Per chi mi segue il viaggio continua anzi, voglio mettere sul sito le foto e di viaggi che ho fatto in passato, continuero’ insomma a raccontare storie e a raccontarmi, mi fara’ bene. Sono sicuro che presto tornero’ in Asia forse a Settembre, ma non voglio svelarvi i dettagli anche perche’ non sono ancoro sicuro lungo quale strada mi incamminero’……. come al solito….
Partire
La domanda di rito che mi fanno tutti prima di partire per Seattle e’ “Quando torni” e la risposta di rito purtroppo e’ spesso sempre la stessa “non lo so”. Gli ultimi giorni li passo sempre a comprare cose da mangiare e da bere che non si trovano a Seattle di cui riempio sistematicamente la valigia. Poi e’ una corsa contro il tempo per salutare tutti, al telefono o di persona. In quei momenti riesco sempre a sorridere forse perche’ cerco di pensare il meno possibile, di distaccarmi dalle emozioni, proprio come un attore, un chirurgo o un soldato. Poi una volta all’aeroporto, dopo aver salutato chi mi ha accompagnato, che di solito e’ mia madre (mio padre invece mi viene a prendere) passato il metal detector, dopo l’ultimo saluto da lontano con la mano, mentre faccio su le mie cose, vengo assalito da tutte le emozioni che ho dentro di me. In quel momento contenerle e’ piu’ difficile, tanto ormai nessuno piu’ mi vede. Mentre cammino lentamente lungo i corridoi del terminale dell’aereporto spesso mi sale il nodo alla gola e devo inforcare gli occhiali da sole scuri. Mordo le labbra, stringo i denti e cerco di camminare come se niente fosse. In quel momento penso che se passasse uno e mi desse un pugno allo stomaco forse non lo sentirei. Camminando questa volta mi sono venute in mente tutte le volte che i miei genitori mi hanno accompagnato e salutato in questo areoporto, quante volte…, tante. Ho pensato a cio’ che mi ha detto mia madre oggi, che di solito prima del mio arrivo nota sempre quando si sente il rumore di un areo passare alto nel cielo, mentre dopo che sono partito non li sente piu’, quasi volesse dimenticare che gli aerei esistono. Poi arrivo al gate mi siedo e guardo l’aereoplano che mi portera’ via e mi accorgo che i giorni sono letteralmente volati. Eppure qui c’ero tornato nel cinque anni fa per rimanenerci definitivamente ma non sono resistito piu’ di nove mesi. Fa male andare via cosi’, sentirsi come se stessi seguendo egoisticamente la mia strada, i miei obiettivi, fregandome della sofferenza di chi mi vuole bene. Devo ammetterlo, sotto sotto mi sento un po’ colpevole con me stesso per questo anche se so che e’ giusto che segua la mia strada. Non e’ facile. Devo trovare il modo di venire qui piu’ spesso, di essere piu’ presente. Sto scrivendo queste parole dall’aereoporto di Malpensa, tra qualche minuto cominiceranno ad imbarcare il volo.
Il concerto dei Genesis
Amsterdam e’ sempre uguale non cambia mai, ho fatto qualche foto alla citta’ nei pressi della stazione prima di prendere la metropolitana verso lo stadio dove e’ di casa la squadra di calcio olandese dell’Ajax. Il concerto e’ stato bello, appena sono apparsi sul palco Mike, Phil e Tony sono apparsi penso a tutti molto invecchiati, Phil in particolare. Era logico aspettarselo, ma cio’ che non mi aspettavo e’ 3 ore di musica al top, Phil che nonostante sia quasi sordo canta e suona la batteria ancora divinamente con ancora tanta passione e gusto. Bellissimo ascoltare per la prima volta per me dal vivo alcuni pezzi vecchi dei Genesis, peccato che manchi il tocco di Peter. Il palco era ispirato alla pellicola di un film, e come un film sono apparse su quella pellicola, durante tutto il concerto, un sacco di immagini e vecchie foto della band. E se le foto ti riportavano indietro nel tempo, quelle canzoni, che conosco tutte e che hanno accompagnato la mia vita fin da quando ero adolescente, mi hanno fatto ripercorre un sacco di emozioni portandomi spesso a sentire la pelle d’oca e in alcuni casi anche a commuovermi. Una bella serata, emozionante, finita con una meritata “standing ovation” per questa band che compie quarant’anni di grande musica.
Volare in Italia con le compagnie aeree low cost
Per andare ad Amsterdam a vedere il concerto dei Genesis ho preso per la prima volta un volo low cost. L’esperienza e’ stata positiva nonostante le code che ho dovuto fare per il check in (calcolate almeno un’ora in piu’ di quello che ci vuole normalmente). Il prezzo del biglietto per Amstedam era solo 150 euro con la EasyJet che e’ la piu’ grande in Europa con 290 voli giornalieri in 78 citta’ europee. Sulle compagnie normali per lo stesso biglietto avrei speso almeno 4-500 euro. Sull’aereo non ci sono i posti a sedere assegnati, un po’ come fa la Southwest Airlines in America. Di differente la EasyJet ha lo Speedy Boarding, praticamente pagando 7 euro in piu’ hai la possibilita’ di imbarcarti tra i primi e praticamente di scegliere dove sederti (io ero seduto in prima fila). Gli aerei sono tutti nuovi e il servizio e’ buono, devi pagare se vuoi comprarti qualcosa da bere o da mangiare ma con quello che si risparmia per il biglietto ne vale la pena e il menu era migliore e molto piu’ vario rispetto alle normali compagnie aeree dove ti devi accontentare a volte di due noccioline o di cibi stantiti.