Category Archives: Finlandia

Pollution

20130216-135759.jpgI thought that I could completely escape the pollution here in Hainan Island but the sad realization as I walked on the beach today is that pollution in China is everywhere. I can’t believe how many dead fish I saw on the beach. The sea is very dirty, has a brownish color and there’s a lot of garbage in the water. I don’t have the courage to swim in it. The sand is mixed with a blackish sediment that looks like oil waste. But the most shocking thing is that, as I was walking on the beach with my feet in the sea, I saw something agitating in the water. It almost scared me. It was a fish that was trying to swim, and all of sudden landed on the shore and died right in front of me. It’s the big fish in the top left corner of the picture. I like to fish and I saw many fish die in front of me. But seeing a fish dying in agony like that, probably suffocated by the pollution, was indeed terribly sad. I will never forget that…

Tampere, my blue dream

finlandiaIt was during a conference call at work that somebody said: “David, you should come for a visit to Tampere”. My heart just jumped. It was unexpected. And now that I am really here in Finland, it still feels like a dream, reliving those memories of when I was a young boy. It’s been more than 20 years and Tampere hasn’t change much at all, which is such a contrast to China were everything changes so quickly. Another major difference is how clean this country really is, which is something that struck me also the first time I visited Finland. So as I walked through the city all the memories came back sending shivers down my spine. I am staying at the same hotel as I stayed with Simone in 1989, the Scandic City right in front of the railway station. It’s cold as hell and there’s lots of snow, but my heart feels warm being here. I still hear the voice of John chasing girls and signing to them: “Don’t tell me you love me!” a famous tune from the rock band Night Ranger. I still remember with Paolo we all played soccer game in the streets, WP_20130210_10_31_19_SmartShootin the middle of the night with a gorgeous blond girl, a hostess from some Airline. And how can I forget when with Marco we camped outside in a park and suffered the most freezing cold at night. Lots of memories. I came a few times here, in the summer, during the Christmas holiday. As soon as I had a chance I ran away from Italy and immersed myself in a city full of beauties. Some of them loved Italians, some of them hated us because we had a (much deserved) reputation of being playboy. Nevertheless we travelled and came here, we had fun with girls and it was so fun and adventurous.  And as I looked around there still are a lot or pretty girls around. The Fat Lady disco bar is still there… It feels that the only thing that has changed here is my age. But time has passed, and as 40 years old the opportunity to do what I did when I was 20… are very few here… Plus I am not sure I could live in a place like this now, after leaving in big metropolis I would have a hard time to adjust to such a quite place like Finland. Maybe one day… But one thing that makes me really happy is that as young boy it was my dream to work for a Finnish company. I remember when I bought the sticker that it’s still on my guitar: “Tampere, my blue dream”. I still have it. And today, after so many years, that dream to work in Finland has finally come true. As I walked through the office of Nokia I felt an incredible sense of accomplishment. Life can be rewarding sometimes and it feels good.

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Mille e una notte

Poco piu’ di un anno fa ero stato a Sanya con Selina e una sera abbiamo fatto un giro al Ritz-Carlton. Ricordo di aver visto queste bellissime ville quasi a ridosso del mare. Mi sembravano come un sogno irraggiungibile. Il Rirz Carlton e’ una delle catene di Hotel piu’ prestigiose al mondo. In passato ero stato al Ritz Carlton di St.Thomas con Katya e fu una vacanza da sogno anche se costosissima.

Lily e’ venuta a prendermi all’aereoporto con la sua BMW GT serie 5. Si’ perche’ lei ha paura di volare e al mare ci e’ venuta in macchina. Potete immaginare il mio arrivo al Ritz-Carlton tutto tirato, su BMW, sembrava che avessi come autista una gran bella donna. "Benvenuto!" mi hanno messo una collana di orchidee al collo e mi hanno fatto accomodare mentre Lily parcheggiava. Mi sembrava gia’ un sogno in quel momento, figuratevi quando il personale dell’hotel mi ha annunciato che invece di mettermi nella semplice camera matrimoniale che avevo prenotato (era l’unica cosa che potevo permettermi), mi avrebbero fatto soggiornare gratis in una di quelle lussuossime ville con vista sul mare. Non ci potevo credere, eppure la vita e’ cosi’ quando meno te lo aspetti ecco che arriva la sorpresa. Il fatto e’ che di questi tempi sono troppo fortunato, mi stanno accadendo delle cose quasi inverosimili. Non capisco perche’ con tante persone che erano nell’Hotel hanno scelto proprio me, chissa’ quale criterio hanno usato…. poco importa, ero felicissimo. La villa ha un costo esagerato di questi tempi, 4200 euro al giorno!! Non sto scherazando e se no mi credete potete dare un’occhiata al sito dell’hotel. E’ stata davvero un’esperienza indimenticabile, mi e’ sembrato di vivere un sogno e non vi sto parlando solo dell’hotel… Peccato che i sogni durano poco e prima poi ci si debba svegliare, ma io questo sogno l’ho vissuto intensamente, perche’ in questo sogno non ho smesso mai di crederci e ne ho apprezzato ogni secondo. Eccovi il video che ho girato.

Harbin

harbinE’ stato un viaggio fantastico sotto tutti i punti di vista. Sono tornato ieri sera e per il momento ho solo avuto il tempo di mettere le foto sul sito. Quello che e’ successo ve lo raccontero’ nei prossimi giorni. Le immagini pero’ non rendono bene l’idea di quanto freddo faceva. Nella foto che ho scattato qui a fianco il termomentro segnava -24. Mi sono tornate in mente alcune notti in Finlandia, per il resto non ero mai stato in posti con temperature del genere. Ma ne e’ valso veramente la pena.

On the road again…

DSC_0983 Rieccomi qui a scrivere dopo un lungo silenzio dalla citta’ di Sanya, nell’isola di Hainan a circa 3000km a sud di Pechino. C’ero gia’ stato qui nel 2007 ma ero scappato dopo solo due giorni, ero venuto nella stagione sbagliata. Ora il tempo e’ piu’ secco grazie al vento costante. La temperatura e’ piacevole di giorno, 27 gradi, la notte ci vuole fa un gran freddo e ci vuole il maglione, ma il mare e’ caldissimo e fare il bagno e’ una pacchia. Dal 30 di Novembre non ho piu’ una fissa dimora, nel senso che ho lasciato l’hotel, impacchettato tutte le mie cose e le ho stivate in uno sgabuzzino a chiave che ho affittato nei parcheggi sotterranei di un palazzo a Pechino. La mossa mi permettera’ di essere piu’ leggero e risparmiare qualche lira durante i prossimi mesi nei quali rimarro’ in viaggio. Presto saro’ in Italia, poi Dubai, per ritornare dinuovo qualche giorno a Pechino. A inizio gennaio faro’ una settimana a Seoul in Korea, dove portero’ con me la tavola da snowboard, non vedo l’ora. Sono in cantiere altre destinazioni ma devo sincronizzarmi con alcuni amici in giro per il mondo prima di finalizzare i piani. Per il momento so solo che staro’ in viaggio almeno fino a febbraio o marzo, o fin quando mi stanchero’. Vedremo…. Sto cercando di recuperare il morale che non e’ che sia un granche’, ma conto molto su questi viaggi per rimettermi come si dice ‘in carreggiata’…..

Finlandia che passione

La mia passione per i viaggi e’ iniziata nel 1986. Mia madre mi convinse ad andare in vacanza con gli zii, la nostra famiglia non aveva programmi per quell’estate e sarebbe stata per me un’occasione per distrarmi un po’ e fare un esperienza diversa visto che stavo sempre chiuso in casa. Deluso dal mio primo amore, mi era venuta la passione per il computer, per la programmazione, e passavo ore inchiodato davanti al video a scrivere codice o a giocare (ero ancora un ragazzino). L’idea di mia madre si rivelo’ brillante, fu davvero un bel viaggio, i miei zii avevano una roulotte e la passione per il campeggio. L’avventura parti’ da Alessandria, arrivammo fino in Normandia per poi scendere verso Parigi, lungo la valle della Loira, visitando tutti i castelli. Dopo una sosta nella capitale, partimmo dinuovo, questa volta verso la riviera francese, e ci fermammo a San castello Rafael per una vacanza sul mare. La foto accanto e’ forse la piu’ significativa di quel viaggio, la feci con l’autoscatto, su uno di quei bellissimi prati che circondano il Castello di Chambord, il piu’ grande castello della Loira. Posti bellissmi. Chissa’ cosa pensavo quel giorno, sicuramente non che avrei usato quella foto per raccontare di me su un sito internet…. Ricordo quel viaggio come un’avventura che mi cambio’ la vita perche’ capii subito che amavo viaggiare. Decisi, al mio ritorno, che era importante imparare meglio l’inglese, far pratica magari corrispondendo per lettera con qualche altro studente all’estero, allora si chiamavano pen-pal o amici di penna, purtroppo internet non esisteva ancora. Cosi’ il mio caro amico Simone, compagno di banco, che aveva perso la testa per una Finlandese, e che mi aveva fatto una testa grossa cosi’ sulla scandinavia, si era offerto per trovarmi qualcuno che volesse corrispondere con me: “Chiedero’ a una delle mie corrispondenti Finlandesi se ha qualche amica che e’ interessata…” e io  “mi raccomando che sia carina… eh?”. Peccati di gioventù, chissa’ sembra quasi che le cose importanti che segnano la tua vita avvengano per caso. La prima lettera non tardo’ ad arrivare: “Ciao mi chiamo Riina Åkerman, ho 17 anni, sono alta 172cm, ho i capelli lunghi, un occhio blue e uno marrone. Ho un fratello di 13 anni e vivo a Turku in Finlandia dove la popolazione e’ 4 milioni di persone. I miei hobby sono nuotare, andare in bicicletta, ballare, suonare il pianoforte e l’arte. Per ora e’ tutto, ci sentiamo presto.”.

DSC_0003 Da cosa nasce cosa. Siamo diventati quasi subito amici. Scrivevo anche ad altri per imparare l’inglese ma con lei c’era un feeling particolare. Le sue lettere arrivavano sempre piu’ frequenti, ed erano sempre piu’ interessanti, era cosi’ curiosa….  Sulle lettere sono presto comparsi dei disegni misteriosi (Riina si era poi iscritta al liceo artistico) forse contenevano dei messaggi che io inzialmente non ho decifrato o a cui ho dato poca importanza. Non ho ben realizzato a cosa stavo andando incontro, ero troppo ingenuo a quei tempi, troppo giovane. Non sapevo che amare vuol dire ascoltarsi, capirsi, conoscersi. Poi sono incominciate le sue poesie, le sue lettere profumate, era impossibile non caderci. Ci separavano migliaia di chilometri ma era come se quelle distanze non esistessero piu’. Incominci a sognare, ad immaginare, fantasticare, forse anche a idealizzare…. e’ un gioco pericoloso… Sara’ come diceva la mia amica Sandra: “La lontananza e’ come il vento, spegne i piccoli fuochi e accende quelli grandi”. Sara’ che quando hai 18 anni hai ancora voglia di rischiare… Sara’ stata la mia passione per viaggiare e sete di avventura… Erano passati solo sei mesi dalla prima lettera di Riina quando decisi che per capodanno avrei preso il treno per andare a trovarla in Finlandia. Decisi per il treno perche’ con il biglietto InterRail per studenti ci sarebbe costato solo 285,000 Lire, se non sbaglio l’equivalente di 200 Euro, un furto oserei dire…. Non me la sentivo di fare il viaggio in macchina e l’aereo era troppo costoso, ma non volevo affrontare quel viaggio di 2,000 km da solo, 53 ore di treno… sola andata… Cosi’ chiesi all’amico Simone se voleva accompagnarmi, che tra l’altro aveva anche lui la passione per la Finlandia… Solo che lui non aveva il coraggio di andare a chiedere a sua madre se lo lasciava affrontare un viaggio del genere: “Non ti preoccupare, le vado a parlare io….” gli dissi. Ricordo ancora la tensione di quando andai a casa di Simone per svelare a sua madre il nostro piano…. “Non si preoccupi Signora, si fidi di me, andra’ tutto bene….” e alla fine fortunatamente non riusci’ a dirci di no…. Non ricordo fosse stato un problema invece chiedere il permesso ai miei genitori, che fortunatamente per queste cose non mi hanno mai ostacolato e di questo gli sono molto riconoscente. ….e cosi’ il gioco era fatto… Eravamo cosi’ felici quando io e Simone realizzammo che il nostro sogno di andare in Finlandia si sarebbe avverato!! Ricordo ancora l’emozione dei preparativi….

26 Dicembre 1987, sette del mattino, stazione di Alessandria. A Simone la sera prima avevo detto: “Puntuale, mi raccomando.” Quando e’ arrivato non c’era quasi nessuno, era ancora buio. Indossavo una giacca di jeans imbottita, avevo sulle spalle un zaino rosso e blu con dentro una bottiglia di spumante di Malvasia e lo stesso cappello di quella foto in Francia.  Non potevano mancare una scorta di cassette di musica da ascoltare durante il viaggio tra cui Selling England by The Pound dei Genesis che avevo comprato da poco.  Quando il treno e’ partito ricordo che fu un momento emozionante. In mattinata arrivammo alla stazione centrale di Milano. Abbiamo aspettato qualche ora poi siamo saliti sul quel treno fermo sui binari, destinazione Amburgo. Fu un lungo viaggio, attraversammo le montagne della Svizzera, poi quasi tutta la Germania. Qualche Italiano c’era e verso sera eravamo rimasti ormai gli ultimi passeggeri di quel treno. Non potevamo non fare amicizia con alcuni di loro. C’era anche Luca, ma ci sembrava un tipo antipatico e lo inizialmente lo evitammo. Ricordo che parlammo invece con due ragazzi che erano partiti da Trento. Uno di loro, non ricordo il nome, diceva che riusciva a riposarsi dormendo solo 15 minuti, lui lo chiama “Il pisolo tattico“. Mi e’ rimasto talmente impresso quel termine che uso quell’espressione ancora oggi. Mentre il treno entrava lentamente nella citta’ di Amburgo dove saremmo scesi tutti, io e Simone ci sentivamo ormai immersi nella nostra avventura. All stazione avevamo il tempo di fare quattro passi, ma non ci allontanammo troppo, a quell’ora girava brutta gente. Verso mezzanotte e’ arrivato il treno per Copenhaghen. Erano le prime ore del mattino quando alcune guardie della dogana Danese entrarono nello scomparitmento aprendo la porta di colpo gridando: “Pass control!”. Eravamo a Puttgarden, costa della Germania. Caricarono le carrozze del treno su un traghetto che ci avrebbe portato in Danimarca. Quella notte salimmo sul ponte di quella nave e scattammo questa foto. Simone e’ quello in mezzo.

finlandia

Arrivammo stanchi alla stazione di Copenanghen verso le 6 del mattino, e abbiamo poi dovuto aspettare qualche ora in stazione. Un vecchio alcolizzato che dormiva su una panchina ci spavento’ non poco, ricordo che urlava come un pazzo e tiro’ fuori un coltello. Cercammo di stargli alla larga. Poi verso le 9 salimmo dinuovo sul treno destinazione Svezia. Viaggiammo per circa un’ora e arrivammo a Helsingør dove ci caricarono su un altro traghetto. Oggi quel collegamento via mare non esiste piu’ perche’ negli anni successivi hanno costruito un ponte di otto chilometri che collega la costa Danese a quella Svedese. E cosi’ erravamo ormai in terra scandinava, ma quel giorno ci aspettava un altro lungo viaggio attraverso tutta la Svezia meridionale. Ci vollero circa 8 ore di treno, arrivammo alla stazione di Stoccolma che era ormai erano le 6 di sera. Non dimentichero’ mai quando io e Simone siamo scesci dal treno. Non avevamo mai visto cosi’ tante bionde e non capivamo piu’ niente…. eravamo come due topolini che si sono imbattuti per caso in un caseificio, anche perche’ avevamo trovato un posto nel quale le ragazze avevano il coraggio di guardarci e sorriderci, incredibile… Ormai rimasti da soli, gli altri italiani li avevamo persi per strada, mancava l’ultimo tratto del viaggio, il traghetto che ci avrebbe portato in Finlandia. L’ufficio informazioni della stazione ci disse che dovevamo prendere la metropolitana par arrivare al terminale. Fu allora, mentre aspettavamo il metro’ alla stazione di Stoccolma che incontrammo dinuovo Luca: “Sai dove si prende il traghetto per Turku?” e con un accento romagnolo ci rispose: “Ma certo, seguitemi, anche io sto andando li'”. E cosi’ diventammo amici, Luca aveva 6 anni e piu’ esperienza di noi, in Finlandia ci era gia’ stato. Ci racconto’ un sacco di cose interessanti… aveva le sue idee e convinzioni ma era un tipo con un grande vissuto, pieno di energie, simpatico, un po’ come tutti i romagnoli, non la smetteva mai di parlare e come tutti i romagnoli era ovviamente un perfetto donnaiolo… Salimmo insieme sul traghetto, la mitica Silija Line. Erano le nove di sera, una band finlandese suonava all’entrata di una bellisima nave bianca. Questa volta l’attraversata sul Mar Baltico era lunga, undici ore e il mattino dopo saremmo entrati nel porto di Turku, la nostra destinazione finale. Ma fu divertentissimo, a bordo di questa nave di 7 piani c’erano vari ristoranti, una discoteca e un night club. Insomma pareva un po’ di vivere il telefilm “The Love Boat”, ve lo ricordate? Mangiammo qualcosa e poi ci buttammo in discoteca. Quella notte conobbi Marianna, una ragazza finlandese. Era molto simpatica e parlava un inglese perfetto. Aveva viaggiato molto nonostante fosse piu’ o meno della stessa mia eta’. Rimasi subito sopreso da quanta differenza ci fosse rispetto alle ragazze della mia eta’ che conoscevo allora. Fu un serata molto divertente e spontanea, non chiudemmo occhio quella notte e il mattino dopo finalmente arrivammo nel porto di Turku. Salimmo su un taxi che ci porto’ in hotel, Luca continuo’ per la sua strada, ricordo solo che ero talmente sfinito dalla stanchezza che mi dimenticai la macchina fotografica sul traghetto….

Siamo arrivati all’hotel Hilton di Turku in mattinata. Avevamo fatto la prenotazione tramite agenzia. Fortunatamente era bassa stagione e la camera costava solo 90 mila lire a notte, che poi avremmo diviso in due. Dormimmo fino alle sei di sera, mi svegliai e fuori nevicava, c’erano 7 gradi sotto zero se non ricordo male. Telefonai a Riina che mi disse che sarebbe arrivata verso sera in hotel poi saremmo andati a mangiarci una pizza. Il grande momento era arrivato, piu’ tardi scesi nella lobby dell’hotel e attesi il momento fatidico…. Ero seduto un divano e guardavo fuori. A un certo punto di fronte all’entrata dell’hotel passa veloce una bellissima ragazza, alta, capelli castani lunghissimi, indossava un cappotto blue. Pero’ non si ferma e prosegue. Passano una manciata di secondi e la vedo tornare indietro. Poi si mette a guardare attraverso la vetrata dell’hotel. Ci siamo guardati e mi ha sorriso, ho capito subito che era lei.Furono 5 giorni vissuti spensieratamente. Ricordo ancora un pomeriggio intero passato su un divano a parlare, poi la sera del capodanno, il brindisi in hotel con la bottiglia di Malvasia, la camminata lungo il fiume Aura la notte di capodanno mentre nevicava. Riccordo la sensazione che provavo quando camminava davanti a me e si girava per sorridermi con un sorriso raggiante e poi quel cioccolatino a forma di cuore che ho trovato una mattina legato con l’elastico dei capelli alla maniglia della porta uscendo dalla camera dell’hotel. Ricordi, non mi accorgevo che stavo vivendo come in un sogno, poi e’ arrivato l’ultimo giorno ed e’ suonata la sveglia, e improvvisamente ho dovuto confrontarmi con la realta’. Certo, avessi l’esperienza che ho adesso avrei saputo esattamente come giocare la partita a mio favore e soprattutto difendermi, quando penso a quei giorni invece e’ incredibile realizzare quanto sono stato ingenuo… Che romantico che ero… e che stupido sono stato nel credere nell’amore platonico… Volevo che fosse mia per sempre, ma eravamo tutti e due troppo giovani, vivevamo troppo distante dall’altra, e poi io ero uno straniero non avrei mai accettato di vivere in Finlandia: “Davide perche’ soffrire?”. Riina, essendo Finlandese sapeva essere fredda, riusciva a controllare le sue emozioni e agire in modo razionale, al contrario di noi Italiani che spesso buttiamo nelle nostre decisioni troppe emozioni  e sentimenti. Pensava che sarebbe stato un futuro infelice il nostro e forse aveva ragione, chissa’… Cerco’ di spiegarmi che avremmo dovuto essere felici in quel attimo, che non si sentiva pronta per una relazione, non aveva mai avuto un ragazzo ed era meglio non rischiare di soffrire amando una persona che non poteva essere presente sempre, ogni giorno. Fu una lezione di vita, di quelle grandi, uno schiaffo alla mia spontaneita’ e ingenuita’. Non ebbe nemmeno il coraggio di accompagnarmi alla stazione la sera della partenza. Fortunatamente al terminale incontrammo dinuovo Luca, il quale cerco’ di consolarmi con le sue eulogie sulle donne, a 26 anni aveva capito gia’ tutto, un maestro di vita. Cerco’ di farmi sorridere durante tutto il viaggio col suo umorismo romagnolo e diventammo grandi amici pur essendo cosi’ diversi. Mi aveva Riina soprannominato Kaupukki Cowboy, il titolo di una serie televisiva finlandese, per quel cappello che portavo spesso in testa. Nonostante il suo supporto fu comunque un viaggio di ritorno terribile. Ricordo ancora quando arrivammo a Chiasso e rientrammo nel territorio Italiano, provai molta tristezza. Anche Luca era triste perche’ si tornava tra le Italiane “che se la tirano e sanno solo fare le sostenute” diceva… Con Riina Åkerman rimasi in contatto e mi venne anche a trovare in Italia dopo qualche anno, ma non fu piu’ la stessa cosa. Sono tornato in Finlandia in treno almeno una decina di volte, e ho provato in tutti i modi di trasferimi da quelle parti, ma ogni mio tentativo falli’ e alla fine capii che dovevo solo accettare il destino, dimenticare (anche se a quanto pare non l’ho ancora fatto, chissa’ perche’…) e metterci una pietra sopra. Cosi’ decisi di andare a studiare negli Stati Uniti, anche perche’ in Italia non ne volevo sapere di stare, anche se molta gente si chiedeva il perche’ e non capiva… Mi sono riletto questo post ieri e penso che spieghi poi cosa e’ successo dopo

Il ristornate Italiano a Sanya

dscn1833.JPGQuesta sera ho fatto quello che fanno tutti gli Italiani in viaggio quando si trovano in un posto e si sentono spaesati: sono andato a mangiare in un ristorante Italiano. Questo ha una storia particolare perche’ aperto da uno studente universitario di Roma che era venuto in Cina 3 anni fa per insegnare biologia all’Universita’ di Danzhou. Al primo piano c’e’ un bar ancora in rifacimento, il ristorante e’ sito al piano superiore con una terrazza e tavoli all’aperto e un autentico forno a legna (nella foto). La pizza con le acciughe era buonissima, mi ha riportato indientro nel tempo, anche se suggerirei di rendere la musica un tantino piu’ allegra, nella compilation i cori degli Alpini che ascoltavo da piccolo (bellissimi ma cosi’ tristi……). Poi e’ arrivato Eolo, il titolare, simpatico ha capito subito che ero Italiano e si e’ seduto al tavolo. Mi ha raccontato di aver vissuto a gennaio una bruttissima esperienza, e’ stato accoltellato in seguito ad un litigio per una macchina parcheggiata male.

Primo giorno nell’Isola di Hainan

dscn1825.JPGDiciamolo…. le Maldive i Cinesi non le hanno mai viste…. :-) La spiaggia e il mare non sono male, ma l’hotel dove sono pur essendo a quattro stelle diciamo che lascia molto a desiderare…., da noi di stelle farebbe fatica ad averne due. La vista pero’ dalla camera e’ bella, come si vede dalla foto. Ieri sera ero stanco e ho fatto un giro veloce, i locali e i ristoranti sono vuoti, turisti veramente pochi, questo posto e’ quasi deserto, strano, il clima anche se un po’ nuvolo oggi, ma e’ caldo. Questo posto mi ricorda la famosa canzone “Il mare d’inverno”. Ok, va bene, non mi lamento sono venuto qui da solo e voglio solo rilassarmi in tranquillita’, preferisco sicuramente questo alle spiagge affollate di Rimini (non che ne sia un fanatico ma guardo sempre le cose dal lato positivo), poi per quello che ho pagato l’hotel, 40 euro a notte, a due passi dalla spiaggia mi sembra quasi un furto. E cosa non meno importante, respirare aria pulita per qualche giorno mi sembra un sogno. :-) Godiamoci questa vacanza tranquilla, ne ho bisogno.

Domani sono in vacanza

Era ora, domani si parte alla volta dell’isola di Hainan. L’isola piu’ grande dopo Taiwan, si trova sulla stessa latitudine della Hawaii. Me l’hanno descritta come le Maldive Cinesi, quindi sono curioso di vedere se e’ vero anche se alle Maldive non ci sono mai stato. Meta turistica favorita dei Cinesi e’ a tre ore e mezza di volo a sud della Cina. Mi fermero’ 6 giorni. Ho bisogno di una vacanza in questo momento, mi fara’ bene staccare la spina per un po’ ma non vi preoccupate il blog continua, avro’ il portatile sempre con me.