E’ cio che il nostro presidente Napolitano ha chiesto al presidente della Cina Hu Jintao in visita a Roma in questi giorni. Ieri sul canale 9 della CCTV, le news hanno parlato ampiamente dei dettagli di questo importante incontro tra i due capi di stato ma chissa’ come mai si sono dimenticati di riportare questa esplicita richiesta del nostro presidente: rispetto per i diritti umani. La cosa mi ha mandato su tutte le furie. Ma come? Perche’ nascondere la verita’? E’ terribile questo. Poi stamattina ci ho ripensato. Perche’ mai dovrei arrabbiarmi? La parola ‘diritto’ e’ una cosa che il Cinese non riesce a comprendere. Ci provo spesso a farglielo entrare in testa ma e’ sempre fiato sprecato. In una societa’ in qui sono tutti dei soldati che cosa centra il diritto? Provate voi a immaginare un paese o una societa’ in cui tutto avviene perche’ qualcuno esegue degli ordini che non si possono minimamente discutere. Ecco questa e’ la Cina, la Cina che non pensa, che si rifiuta di pensare perche’ e’ sempre e solo concentrata ad eseguire. La cosa piu’ incredibile e’ che non riescono a comprendere nemmeno i diritti piu’ basilari, tipo quello di poter attraversate le strisce pedonali, o il diritto di dare la precedenza di quando sono al volante di un veicolo. Passa solo chi arriva per primo o e’ il piu’ forte, che non e’ quasi mai il pedone. E’ chiaro che se attraversasse la strada Hu Jintao on un importante figura Cinese si fermerebbero tutti, ma non perche’ si tratta di rispettare un diritto, ma per sudditanza mentale. Che peccato. Ci vorranno intere generazioni per cambiare questo atteggiamento, anche perche’ la maggiorparte della popolazione Cinese e’ povera, contadina, retrograda, senza educazione scolastica, insomma indietro, molto indietro. Un peso incredibile da mascherare per lo sviluppo economico di questa civilta’ che ha retto meglio di altri paesi alla recessione, ma che dimostra purtroppo ancora tantissimi limiti.