Siamo agli sgoccioli

Parlo poco di lavoro in questo blog, ma in questo caso e’ difficile non farlo. Ricordo ancora quando mi sono trasferito qui due anni fa e quanto era l’entusiasmo tra i colleghi, una delle ragioni che mi ha spinto a venire qui e a credere in questo progetto. Il morale di tutti noi invece, di questi tempi, ha davvero raggiunto livelli bassi mai visti prima. Allora eravamo 150, oggi siamo rimasti in un centinaio, forse meno. Durante gli ultimi 6 mesi molte cose sono cambiate, ci sono stati degli avvicendamenti ai vertici del management di Redmond e di conseguenza tutta la strategia del prodotto su cui lavoriamo e’ stata completamente sovvertita. E’ da allora che i tagli per noi sono cominciati, c’e’ chi e’ stato trasferito ad altri progetti, chi ha lasciato il team o addirittura la compagnia, e ai meno fortunati non e’ stato rinnovato il contratto temporaneo ed e’ rimasto a casa. E’ stato un susseguirsi di eventi che ha portato a dei cambiamenti drastici e un lungo interminabile periodo di incertezza che sembrava non risolversi mai. Ultimamente pero’ le cose sono precipitate, e anche per quel centinaio di persone che sono rimaste, incluso me, nella speranza che qualcosa si mettesse per il verso giusto, la situazione sembrai ormai compromessa. Ci e’ stato chiesto di prepararci al peggio e di pensare a cosa vogliamo fare se il peggio si presentasse. Certo, la situazione non e’ cosi’ disperata, probabilmente qualche altro reparto all’interno della ditta ci offrira’ un posto di lavoro, e si ricomincera’ da capo. Pero’ la tristezza rimane ugualmente per tutti noi perche’ eravamo un bel gruppo, perche’ abbiamo lavorato duro, con ottimi risultati direi, su un progetto per 3 anni senza poterlo finire, senza poter festeggiare al traguardo finale, senza nemmeno un grazie, almeno per il momento… Quindi e’ sicuramente piu’ l’atteggiamento da parte di alcuni signori a Redmond, e il modo nel quale questa capitolazione si sta consumando, che ferisce. Siamo stati trattati come dei numeri, e la delusione e’ forte. Personalmente non sono preoccupato, trovero’ altre strade, anzi forse meglio cosi’. Ma non penso che questo gruppo di ragazzi meritasse una delusione del genere. E penso che questo cambiamento sia frutto di una strategia politica che parte da ben piu’ in alto. Per chi non lo sa o non se lo ricorda infatti (leggetevi questo articolo del Los Angeles Time di allora), nel 2004 Bush aveva detto che “esportare posti di lavoro all’estero faceva bene all’America”, incentivando con onerosi sgravi fiscali le grosse compagnie che seguissero questo suo invito. E cosi’ in molti si sono buttati sulla Cina. Ora pero’ la strategia a Washington e’ cambiata, quei tagli sulle tasse che Bush aveva offerto alla compagnie per esportare posti di lavoro all’estero potrebbero essere revocati, e con la disoccupazione al 10% negli States, era ovvio aspettarsi questa inversione di tendenza. E probabilmente e’ giusto che sia cosi’, Obama protegge gli interessi del suo paese, e fa bene. E’ tempo di guardare avanti, rimanere ottimisti e rimettersi in gioco. Almeno adesso, dopo tanti mesi, l’incertezza e’ finita e sappiamo quale sara’ il nostro destino.

Le Colline della Fragranza

small Finlamente sono riuscito a visitare il parco sulle Colline della Fragranza, una delle mete piu’ frequentate a Pechino dai turisti e non, di questi tempi per via degli alberi che di in autunno si coloranno di giallo e rosso. Il parco e’ stato costruito nel 1186 durante la dinastia dei Jin e si trova vicino al Palazzo d’Estate, a nord-ovest di Pechino. Durante il weekend sarebbe stato quasi impossibile arrivarci visto l’ammasso di gente che lo visita, ieri vista la bellissima giornata (per la cronaca ci sono ancora piu’ di 20 gradi) ho deciso di prendermi un mezza giornata di pausa dal lavoro e farci un giro.

La Borsa di Louis Vitton

tyra-banks-louis-vuitton-purse Un amica di Selina di cui non faccio il nome e’ sposata con un importante showman e imprenditore immobiliare di Pechino. L’ho gia’ visto due volte in televisione sul primo canale della CCTV cantare in duetto con bellissime donne, ogni volta si presenta con una diversa…. A dire il vero non e’ poi cosi’ famoso ma finisce sempre in televisione grazie al suo forte guanxi cioe’ pagando qualcuno del governo. Con la moglie pero’ e’ in rotta, torna sempre a casa alle 4 del mattino, non si vedono quasi mai e non si sfiorano nemmeno con un dito da anni, tanto che di recente hanno pure discusso di divorziare. Poi qualche giorno fa lei gli ha chiesto la verita’: “Se hai un amante dimmelo!!”. Lui in un primo momento negava categoricamente poi la discussione si e’ abissata. Il giorno dopo il tipo la chiama al telefono e le dice: “Sono in un negozio e voglio comprarti una bella borsa…. sai quella di cui mi parlavi…? Perche’ non vieni qui e te la scegli tu?”. Lei ha accettato ed e’ corsa sul posto. E’ tornata a casa con una bella borsa e un portafoglio di Louis Vitton, valore di circa 2000 euro. Selina mi ha detto che quando la sua amica le ha raccontato quella storia, esibendo fiera di se’ i regali che il marito le aveva fatto, e’ rimasta senza parole: “che cosa potevo dirle di piu’?”.

La situazione e’ alquanto interessante. Apparentemente Selina e la sua amica pensano che il prezzo di 2000 euro siano la giusta punizione per un marito che si sta comportando male. Io invece tendo ad osservare questa situazione da tutt’un altro lato. Per un uomo ricco 2000 mila euro sono una comoda scappatoia, piuttosto che affrontare un divorzio e sborsare cifre molto piu’ onerose. Questo matrimonio a me sembra molto di facciata, come spesso accade da queste parti. E lui e’ un furbone tanto che ho detto a Selina che quando, e se, lo incontrero’ gli stringero’ la mano. Poi le ho chiesto: “Ma se tu fossi nella stessa situazione e mi comportassi con te allo stesso modo tu cosa faresti?” E lei – “Visto che non sei mio marito prima mi prenderei la borsa e poi ti lascierei”. E se invece fossimo sposati? “Mi prenderei la borsa e poi mi troverei un amante”. Morale della favola, quello che conta di piu’ alla fine e’ sempre la borsa di Louis Vitton… e da questa storia c’e’ molto da imparare…

Imprenditore Italiano cercasi

La piccola-media impresa costituisce la “spina dorsale” dell’economia italiana. Ma qual’e’ quel giovane in Italia, che oggi decide di buttarsi e di mettere in piedi un impresa? Ne conoscete qualcuno? Sono pochi, molto pochi….. Riflettete molto su questo….

E quelli che hanno un’impresa oggi, e quest’anno fattureranno in totale il 50% in meno rispetto all’anno scorso? Se il prossimo anno dovessero, per puro caso, non farcela tanto da dover essere costretti a chiudere? Pensate che un giorno ci riproveranno a fare gli imprenditori in Italia?

Meditate gente, meditate….

Il mondo sottosopra

Pechino 24, Milano 20. Cielo sereno. Sono le previsioni per il 25 Ottobre in questo autunno 2009 che piu’ che un autunno mi sembra quasi un inizio d’estate. Il tempo sta uscendo pazzo… Quando era bambino ricordo una mitica nevicata ad Alessandria il 13 di Novembre. Ero e rimango un patito della neve quindi certe date non le scordo. Ma come sono cambiati i tempi… da non crederci. Godiamoci tuttavia, non mi lamento, queste giornate soleggiate prima di tirare fuori il cappotto dall’armadio. Buon weekend a tutti!

Babbo Natale e’ in Cina

Oggi vi segnalo questo articolo uscito su Repubblica. Parla della citta’ di Yiwu in Cina dove si producono il 92% dei regali che ci scambieremo a Natale. E’ il mercato più grande del mondo. Numeri da capogiro, 100 mila industrie, 200 mila commercianti, 62 mila stand, seicentomila container di merce all’anno in oltre duecento nazioni e regioni diverse, un giro d’affari ufficiale da quaranta miliardi di euro all’anno, con una crescita costante del quindici per cento. Un articolo davvero impressionante, non perdetevelo.

Ho deciso vendo la macchina

Mi sono stufato di guidare a Pechino, e’ come affrontare un percorso a ostacoli in cui tutti cercano di tagliarti la strada, veicoli e pedoni compresi. E’ impossibile guidare con un po’ di calma e tranquillita’. In sostanza un caos senza regole dove passa solo chi arriva per primo, o chi e’ piu’ arrogante, o ha piu’ coraggio. Hanno veramente una gran faccia tosta, pensano tutti di essere i piu’ furbi. Guidano come degli incoscenti, sempre di fretta, passandoti davanti da ogni parte pur di arrivare prima.  E il rischio di farsi male e grande. Proprio venerdi’ ho fatto un incidente con un motorino. Sono arrivato a un incrocio e stavo svoltando a destra. Sparato e’ arrivato di colpo un motorino, erano una ragazza e un ragazzo, senza casco, sulla pista ciclabile. Non ho fatto in tempo a vederli, mi sono venuti addosso nella parte anteriore della fiancata, e sono finiti sul cofano. Fortunatamente non si sono fatti male, solo qualche graffio. La polizia era’ li’ a fianco che si occupava del traffico per via della partita di calcio. Hanno fatto finta di niente e non si sono nemmeno avvicinati. Alla fine i due ragazzi se ne sono andati, non abbiamo parlato nemmeno di chi fosse la colpa. Ognuno si tiene i suoi danni e via. Tipico modo di affrontare i problemi da parte dei Cinesi…. Questo non e’ un paese civile. Rispettano le regole e marciano tutti squadrati solo quando fanno le parate difronte ad esponenti del governo. Ma la vita di tutti giorni e’ ben diversa. Tutti a fregarsi e a tagliarsi la strada l’uno con l’altro. Vince chi e’ in piu’ furbo. Per non parlare del traffico che nelle ore di punta e’ un disastro. Stress che preferisco evitarmi. Capisco che siamo in tanti a Pechino, 15 milioni, ma se continuo a guidare qui non solo metto a repentaglio la mia vita e quella degli altri, ma accumulo troppe arrabbiature a cui faccio volentieri a meno perche’ poi incomincio a odiare questo paese. Non ne vale la pena. Ho deciso, riparo i danni e metto in vendita la macchina. Tornero’ alla metropolitana e ai taxi.

Natale con i miei, capodanno a Dubai

emirates_a380Ho comprato il biglietto per Natale. Ho deciso di provare una compagnia Araba, Fly Emirates, primo perche’ ha una delle flotte aeree piu’ moderne del mondo (spero quindi anche delle piu’ sicure) con  Airbus A330 / A340, Airbus A380 and the Boeing 777.  Secondo perche’ il prezzo e’ contenuto, il biglietto e’ costato 880 euro che sotto Natale non e’ male. Dulcis in fundus,  perche’ il volo da Pechino a Milano fa scalo a Dubai, una citta’ che e’ da un po’ di tempo che voglio visitare. Cosi’ al ritorno dall’Italia faro scalo 5 giorni e trascorrero’ il capodanno a Dubai. Il volo e’ piu’ lungo, circa 15 ore invece che 11. Pero’  ho scoperto anche che in alcuni periodo il viaggio in business class e’ solo 1400 euro (su altre compagnie aeree si parla di 3-4 mila euro) . La cosa strana e’ che il volo Milano-Dubai in economy class a capodanno costa 1300 euro, e il volo Dubai-Pechino 770 euro. Quindi in teoria il volo Milano-Dubai-Pechino, che copre entrambe le tratte pensavo si aggirasse intorno a 2000 euro. Invece al prezzo di 880 mi sembra quasi un furto…..

Sedute di agopuntura

agopuntura Era da un po’ di tempo che soffro di dolori a livello cervicale. Ruotando il collo sento come un rumore di sfregamento tra le vertebre, che a quanto pare viene chiamato anche “sabbia nel collo”. Ho deciso cosi’ di rivolgermi a un medico molto bravo che pratica l’agopuntura. E dopo cinque sedute mi sento molto meglio, non solo per quanto riguarda il collo, ma anche l’umore e l’appetito mi sembrano migliorati. La foto che potete vedere a fianco l’ho scattata proprio durante una delle sedute. Immaggino che molti in occidente siano ancora scettici per quanto riguarda questa terapia ma il recente riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto per sempre le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere. E’ importante sottolineare pero’ che l’agopuntura non e’ la cura a tutti i mali ma il suo enorme vantaggio risiede nell’attrezzare l’organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la patologia in questione. La medicina classica occidentale spesso ricorre a metodi molto aggressivi, invasivi e carichi di effetti collaterali. Ero sicuro che se fossi andato da un’ortopedico mi avrebbe magari proposto un qualche intervento chirurgico o magari delle medicine. E’ per questo che ho cercato una strada alternativa, in Cina questo metodo tradizionale viene usato da ormai piu’ di 5000 mila anni. Le mie sedute continuano e vi manterro’ sicurmanete aggiornati sui progressi.

Retata

La mia amica Cici lavora come manager del personale in uno dei ristoranti/bar di Sanlitun. L’altra sera tutto il personale del locale e’ stato arrestato. Rubavano dall’incasso, quando i clienti ordinavano da bere non facevano lo scontrino e si mettevano i soldi in tasca. Sono stati scoperti da 5 telecamere che il proprietario ha installato un paio di settimane fa nel locale. Pare che per il personale che lavora in questo settore, camerieri, baristi, rubare sia una pratica abbastanza diffusa, specialmente nei locali per stranieri o “expats” dove circola parecchio denaro liquido. Il problema e’ che nella maggior parte dei casi il personale assunto e’ tutta gente che viene dalla campagna, povera, senza un educazione scolastica, e senza un credo religioso, in pratica senza un’etica. Lavorano per 150 euro al mese, vivono in dei tuguri, hanno vent’anni, a volte anche di meno. Alcuni si lamentano anche delle condizioni di lavoro, del fatto che vorrebbero guadagnare di piu’ ma spesso che li assume se ne fraga di loro, un po’ per avarizia, un po’ perche’ i costi dell’affitto dei locali e’ altissimo, un po’ perche’ danno per scontato che questi rubano comunque. Stando a quanto mi raccontava Cici la soluzione a questo problema non e’ facile. La grande sfida della Cina nei decenni avvenire secondo me non sara’ tanto come continuare a crescere economicamente, o andare sulla Luna, ma come educare e far progredire tutta questa massa di povera gente che costituiscono la maggiorparte della popolazione cinese. Ci vorra’ tempo e non lo vedo un compito facile, perche’ senza una scuola o una chiesa, l’etica come la insegni? Per dovere di cronaca poi aggiungo che il personale del locale in questione si trova in questo momento in galera e scontera’ una pena di 14 giorni di reclusione.

Tieni a mente Tiananmen….

DSC_0819 I festeggiamenti sono finiti, l’appuntamento per la prossima parata a Pechino e’ tra dieci anni per il 70esimo anniversario.  Saro’ ancora qui? Mah… I carri allegorici che hanno sfilato durante la parata rimarrano esposti a Piazza Tiananmen per un po’ di giorni, cosi’ oggi ho deciso di andarli a vedere. La piazza era gremita, con un continuo viavai di gente, sembrare di assistere a un vero e proprio pellegrinaggio. Centinai di migliaia, una marea, tutti con la macchina fotografica o il telefonino a scattare foto. I carri nella piazza sembravano come dei grandi trofei esposti, simboli di tutto cio’ che e’ stato raggiunto in questi 60 anni. La Cina oggi si sente orgogliosa, ed e’ bello essere partecipe di questo entusiasmo collettivo, di questo momento storico che questo paese sta attraversando. Oggi poi il governo Cinese porta a casa una altra vittoria mica da poco, le notizie dicono che Obama, per non compromettere i rapporti con la Cina in vista della sua prossima visita a meta’ Novembre, ha deciso che non ricevera’ il Dalai Lama a Washington in viaggio negli Stati Uniti in questi giorni. La scelta di Obama puo’ non essere condivisa ma politicamente e diplomaticamente e’ senza dubbio molto azzeccata. Pero’, lasciamo stare…. tornando alla mia giornata di oggi e quella camminata nella piazza piu’ grande del mondo ( 440,000 m² ) tra i trofei e la felicita’ della gente, il pensiero e’ tornato spesso a quello che e’ successo proprio li’ venti anni fa. E’ un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa, un boccone che non riesco a mandare giu’. Proprio oggi poi ero a fianco di una ragazza che ho conosciuto da poco, e mi raccontava che un’amico di sua sorella e’ morto proprio in quella piazza durante quel famoso massacro. In vent’anni tutto e’ andato dimenticato, in Cina guai a parlarne, anzi il governo si ostina ancora oggi a negare che qualcuno sia morto quel giorno. Capisco che culturalmente per loro sia difficile discutere apertamente dei propri errori e delle proprie debolezze, del proprio passato quando e’ scomodo farlo. Capisco che nalla vita’ sia piu’ importante guardare avanti. Ma i trofei, le vittorie, i traguardi, gli show valgono poco se non sei riuscito anche a vincere il rispetto dei i tuoi avversari.

Le donne sui “caccia” miliari

donne Mentre in Italia si discute animatamente di veline e di escort, io invece voglio parlarvi di queste incredibili 15 donne che durante la parata di Giovedi’ ho visto volare a su dei Jet K8, aerei militari dell’esercito Cinese – nella foto che ho scattato qui a fianco. Sono rimasto a bocca aperta cosi’ sono andato a documentarmi. Sono state reclutate 5 anni fa, inizialmente erano 35 e ne sono rimaste solo 16. Fanno parte della prima generazione di donne pilota in Cina e hanno da poco tutte completato i corsi all’accademia militare a pieni voti, quindi congratulazioni!. Questa era anche la loro prima esibizione pubblica. Secondo fonti ufficiali in futuro queste donne faranno parte di una squadra di piloti mista, senza distinzione di sesso, che volera’ i J-10, aerei da combattimento della terza generazione. Secondo la stessa fonte le donne pilota, anche se dimostrano qualche difficolta’ nelle manovre piu’ difficili, pare siano precise, soprattutto dimostrano di avere piu’ resistenza e piu’ ampi limiti di sopportazione rispetto ai piloti di sesso maschile. Volete mettere scusate? Queste si che sono donne!!! Altroche’ Patrizia d’Addario, escort, e veline…

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Orgoglio Cinese

lovechina Niente da fare, ho provato in tutti i modi per riuscire a fare qualche foto ai fuochi d’artificio di ieri notte ma non e’ stato possibile. Inizialmente volevo posizionarmi sul tetto del mio palazzo dove c’e’ un bel terrazzo. La porta pero’ era chiusa. Ho chiesto in portineria se gentilmente me la aprivano ma la risposta e’ stata secca: “Il governo ha dato ordine di mantenere chiusa quella porta, ci dispiace, a nessuno e’ possibile accedere al terrazzo”. Cosi’ nel pomeriggio mi sono messo in macchina e ho trovato un ottima postazione dietro la citta’ proibita, a circa un chilometro da piazza Tiananmen, e ho deciso di tornarci la sera sul tardi. Mi sono ripresentato verso le sette, ma tutte le strade erano sbarrate e chiuse. Ho tentato di arrivarci attraversando alcuni vicoletti in mezzo agli hutong. Niente da fare, il governo ha deciso che i fuochi avremmo dovuto guardarli da casa in televisione, e cosi’ e’ stato. Ero un po’ dispiaciuto ma alla fine ci si adegua. Se avessero aperto le strade l’intera citta’ si sarebbe arrivata in massa creando problemi di ordine pubblico, questo e’ il rovescio della medaglia quando si vive in un paese di un miliardo e mezzo di persone. Intanto un piccolo scoop, il bel tempo di ieri come sospettavo e’ stato indotto facendo piovere artificialmente con dei razzi sparati nell cielo nelle province circostanti la citta’. Poi vi segnalo il sito della CCTV dove potrete trovare un sacco di foto e video. Purtroppo da casa non accesso a YouTube (in Cina e’ censurato) ma sono sicuro che se ci fate un giro troverete altro materiale. Ma la cosa che mi ha lasciato piu’ perplesso e’ il fatto di trovare poco articoli,  e con scarni riferimenti all’evento sui giornali internazionali. Repubblica poi non ne parliamo, mi ha fatto davvero ridere, l’unica cosa che ha detto sulla manifestazione e’ che il presidente Hu Jintao esibiva la classica casacca maoista. Perche’ non parlare dei 100mila studenti, molti erano gli stessi volontari delle Olimpiadi, che erano in piedi dalle 3 di mattina, e hanno messo in piedi uno spettacolo fantastico. Bellissimo il messaggio della foto di cui sopra… hehe!! I love China too!! Mi e’ venuto in mente che gli Italiani in piazza ci vanno solo per protestare e fare sciopero e mai per fare qualcosa di buono per il loro paese… Repubblica continua a stupirmi, un giornale catto-comunista che se la prende con la Cina, che e’ dello stesso partito e sostiene il Dalai Lama che e’ di fede Buddista. Mahh……

Selina era tutta felice: “Sono cosi’ orgogliosa di essere Cinese oggi” – e io le ho risposto – “Beata te. Io invece oggi non sono per niente orgoglioso del mio paese” – e lei – “Perche? In Italia aveta il design, Prada, Gucci, Armani”……. “Ecco brava, puoi fermarti proprio li’, altro non c’e’ di cui essere orgogliosi….”