Il Tempio dei Lama

Alla fine del 1600 era la residenza del figlio dell’imperatore Kangxi, venne sucessivamente trasformato in un tempio buddista nel 1744. Quella che ho visitato oggi e’ un’altra delle attrazioni turistiche di Pechino. Tra i fedeli in preghiera e gli stranieri incuriositi, tra il profumo dell’incenso e gli scatti delle foto, ho cercato far finta di non aver pagato il biglietto per entrare, e ho cercato di dimenticare che qualche anno fa odiavo questo paese per aver distrutto gran parte dei monasteri buddisti del Tibet e costretto il suo leader spirituale all’esilio. A volte ancora mi rammarica il fatto di non aver visitato il Tibet quando ero in Nepal, ma un giorno sono sicuro che ci andro’.

Ingegnere cerca lavoro

Oggi a pranzo abbiamo discusso di salari. Un ingegnere di Microsoft qui in Cina guadagna un quarto di quello che lo stesso ingegnere guadagna in Microsoft negli Stati Uniti. E’ una delle ragioni perche’ Microsoft e altre ditte multinazionali dell’high-tech come la Google sono qui e in paesi come l’India, assumere ingegneri costa meno, lavorano sodo e hanno una buona preparazione universitaria. A pranzo il collega mi diceva pero’ che il salario basso li fa sentire inferiori, come se loro valessero meno degli ingegneri Americani. Ho cercato di rassicurarli spiegando che non e’ cosi’, che sono tutti bravi e hanno molto talento e dicevo sul serio, che un giorno potranno eventualmente trasferirsi nella sede Americana e guadagnare ancora di piu’. Gli ho spiegato che la vita negli Stati Uniti e’ piu’ cara, che e’ una delle ragioni per cui veniamo pagati di piu’. In effetti il loro stipendio qui e’ ben al di sopra della media e gli ho detto: “Pensa che, grazie al fatto che il personale costa meno, tu hai un opportunita’ di lavoro che altrimenti non avresti e qui in Cina sei super pagato. Sono i giovani Americani che semmai dovrebbero arrabbiarsi perche’ vedono fuggire le loro opportunita’ all’estero dopo magari aver investito 50 mila dollari per frequentare una delle migliori universita’. Non penso vorresti essere tu al loro posto” Poi ho fatto una pausa e gli ho detto: “Non ti preoccupare io non mi arrabbio: sono Italiano”. Tutti a ridere…

Cina e Russia, amici per sempre

Il recente viaggio del presidente Cinese Hu Jintao a Mosca, in occassione dell’apertura dall’Anno della Cina, e’ stato caratterizzato da una serie di importanti accordi siglati tra i due paesi (sono nove) che testimoniano la solidita’ dei rapporti tra Russia e Cina.  Qualcuno pensa che solo una più efficace intesa tra Russia Cina e India potrà positivamente arginare e riequilibrare il potere incontrastato dell’America. Chissa’, intanto la Russia, il secondo esportatore di petrolio al mondo si e’ accaparrata un prezioso cliente per il suo greggio e gas naturale con contratti di svariati miliardi di dollari. Pare inoltre che ci sia un piano per costruire entro il 2015 un oleodotto dalla Siberia all’Oceano Pacifico e qualcuno spera di convicere Putin a farlo passare anche da queste parti. Il commentatore della CCTV, canale televisivo cinese, commentava l’incontro dei due premier annunciando che Cina e Russia si sono promessi di rimanere amici per sempre. Incredibile il potere di questo liquido dal colore nero.

Nel 2020 il primo jet Cinese

La Cina ha annuciato l’avvio del pogramma di produzione di aerei passageri, mercato dominato oggi da Boeing e Airbus. Probabilmente ci vorranno 20 anni prima di poter di veder volare il primo jet Cinese. Leggendo alcuni commenti sui siti qualcuno ha sollevato dubbi sulla loro potenziale affidabilita’ ed e’ una cosa che ha fatto riflettere anche me. Certo la qualita’ e l’affidabilita’ di alcuni prodotti Cinesi lascia ancora a desiderare. Ma e’ anche vero che la Cina sta investendo molto per trasferire qui il “know how” occidentale. La mia esperienza in Microsoft e’ un esempio ma penso anche all’Intel, la piu’ grande ditta produttrice di chip al mondo che proprio ieri ha annunicato che investira’ 2,5 miliardi di dollari per costruire un impianto di produzione a Dalian, nel nord est della Cina. Penso al treno a levitazione magnetica, quello di Shanghai funziona senza problemi, mentre la Germania ne ha solo uno in sperimentazione con alle spalle un serio incidente. Vedendo come vanno le cose da queste parti, lavorando a fianco a loro ogni giorno e come imparano velocemente le cose, penso che la Cina non puo’ che crescere e migliorare e non avra’ problemi a imporsi come competitrice a livello mondiale in molti settori nel campo della tecnologia. 

La nonna che pratica il Tai Chi

Oggi al supermercato ho comprato degli zucchini per farmi una frittata e sono rimasto sopreso da quanto erano buoni. Devo ammettere che qui gli alimenti in generale sono molto piu’ genuini che negli Stati Uniti dove la verdura e la frutta non sanno di niente e quando cucini qualcosa esce solo della gran acqua tipo i pomodori e dove le carni e il pollame sono pieni di ormoni. Certo l’aria qui sara’ piu’ inquinata ma negli Stati Uniti un terzo delle persone sono obese o affette da malattie che derivano da un’alimentazione o dieta poco sana. Alla fine comunque le statistiche contano poco, sono piu’ importanti le scelte che si fanno e lo stile di vita che si conduce. Mentre tornavo a casa questa sera ho notato una signora anziana che davanti a casa, impugnando una spada finta, eseguiva degli esercizi di Tai Chi incurante dei passanti. Si tratta di una forma di ginnastica molto diffusa in Cina che consente alla persona di raggiungere l’equilibrio psico-fisico attraverso il controllo consapevole del movimento, della respirazione e dell’atteggiamento mentale. Mitica la nonna che pratica il Tai Chi :-)

Il film intitolato “Patatrak”

Oggi e’ stata una giornata importante per me. Ricordo quando ho accettato di venire qui, sapevo che uno dei compiti che mi era stato affidato era quello di offrire dei corsi ai miei colleghi per aiutarli a capire meglio le metologie di lavoro che vengono usate in Microsoft. Ricordo che la cosa mi faceva un po’ paura per tanti motivi, uno di quelli non meno importanti era la il fatto di non aver mai insegnato, e poi pensavo alla differenza di cultura, alla differenza della lingua, io, italiano, che insegno delle classi in inglese a dei cinesi: un bel film intitolato “Patatrak”. Onestamente non mi sarei mai aspettato che tutto invece sarebbe andato cosi’ bene. Anzi devo ammettere che nella classe di oggi mi sono pure divertito. Ero molto tranquillo, cercavo di parlare lentamente per farmi capire meglio, ho usato parecchi esempi utili e risposto a un sacco di domande interessanti, alla fine avevo la bocca secca tanto avevo parlato. Pero’ sono andato a casa contento anche perche’ dai commenti che ho ricevuto per email dopo la classe pare che siano rimasti tutti molto soddisfatti. Certo, per arrivare fin qui ho dovuto fare una passettino alla volta in un cammino lungo e tortuoso, ma allo stesso tempo non mi sono mai tirato indietro. Se segui questa politica i risultati non possono che arrivare prima o poi. Sicuramente l’ambiente intorno a me ha giocato un ruolo importante, ma alla fine chi cerca trova.

Viaggio negli hutong di Pechino

E’ Domenica, anche oggi e’ una bella giornata. L’ho trascorsa nel centro storico a visitare i famosi hutong. Questi vicoli stretti, caratteristici di Pechino, ebbero origine 700 anni fa e sono ormai in via di estinzione sotto l’incalzare delle ruspe della speculazione edilizia. Cio’ che e’ rimasto e’ stato trasformato in una vera e propria attrazione turistica. La zona che ho visitato e’ conosciuta come HouHai, dal nome del lago che la caratterizza, ed e’ presa ogni giorno d’assalto da turisti occidentali. Sulle sponde del lago si snodano una serie di ristoraranti, locali e bar alla moda che animano la vita notturna. Le attrazioni turistiche di solito mi piacciono poco, spesso sono solo un modo per farti spendere soldi, e’ stata tuttavia una giornata interessante e divertente, un’occasione per scattare altre foto.

Finalmente e’ primavera

Quando a Pechino si alza il vento il cielo si colora finalmente di azzurro e l’aria diventa piu’ respirabile. Sabato era una giornata primaverile, soleggiata e calda, sembrava di essere in un altra citta’ rispetto a qualche giorno prima. Il clima era ideale per passare la giornata in uno dei parchi come e’ nelle tradizione dei Pechinesi in primavera ed estate. L’influenza e’ quasi passata e sto decisamente meglio.

Investire in Cina non e’ poi cosi’ facile

Investire nell’immoboliare e in borsa in Cina non e’ facile. Certo a prima vista portebbe sembrare invitante, come un dolce che fa gola. Chi ha investito in borsa, a parte l’incidente di percorso di qualche settimana fa, nel 2006 ha raddoppiato il proprio capitale e stessa sorte hanno avuto quelli che hanno comprato casa. Dietro questo boom comunque c’e’ molta speculazione, e gente che si e’ venduta ogni cosa per comprarsi delle azioni: gli ingredienti giusti per una bolla che prima o poi potrebbe esplodere come e’ successo nel caso degli Stati Uniti. L’unica diversita’ e’ che questo e’ un paese con un PIL del 10% (ricordo che nel 2006 il PIL negli Stati Uniti e’ stato del 3.4% e in Italia del 1.5%) quindi secondo me chi investe a lungo termine difficilmente ci perdera’. Il problema e’ che per gli stranieri non e’ cosi’ facile come si possa pensare, i Cinesi l’hanno pensata davvero bene. Innanzitutto se porti qui 10 mila euro e fai un profitto di 5, il profitto lo devi lasciare qui. Cioe’ non puoi esportare valuta superiore a quei 10 mila euro che hai importato e per comprare casa non solo devi prima aver vissuto qui per una anno, in piu’ non puoi ne affittarla, né tantomeno utilizzarla per fini commerciali, a meno che non venga istituita una società a capitale straniero formalmente riconosciuta dalle autorità locali. E se generi un profitto quando la vendi come ho gia’ detto non lo puoi esportare. Ma la cosa che mi spaventa di piu’ e che qui la proprieta’ privata non esiste. Se compri casa compri solo l’immobile e fai un leasing con lo stato per un numero di anni per utilizzare il terreno, quindi e’ casa tua per modo di dire.

Non c’e’ il due senza il tre

Questa mattina per la terza volta in due mesi mi sono alzato con maldigola e tosse. Non ci potevo credere. Menomale che almeno questa volta sono attezzato in quanto a medicine. Ho letto su internet che a Zhongguancun dove mi trovo per l´alta concentrazione di industria tecnologica, si muore in media a soli 53 anni contro una longevità nazionale di 72 anni. Uno studio della Croce rossa ha rivelato che il 75% degli abitanti delle grandi città cinesi soffrono di patologie urbane legate al traffico e all´inquinamento. Non riesco a immaginare come la gente potra’ vivere o sopravvivere in questa citta’ nei prossimi anni con la crescita esponenziale economica e di consumi che la Cina sta avendo. Purtroppo questo e’ il rovescio della medaglia di vivere in una grande citta’, forse avevo ragione ad amare la campagnia e i posti poco caotici…

L’imbarazzo della scelta

La Cina e’ uno stato composto da 56 gruppi etnici o Mínzú. Il gruppo principale è quello dello Han, che include più del 92% della popolazione, mentre le altre 55 nazionalità vengono considerate come minoranze e ognuna di loro e’ come una piccola nazione con i propri usi e costumi, tradizioni, la propria lingua parlata e in alcuni casi anche il proprio alfabeto.  La lingua ufficiale della Cina e’ quella parlata dal gruppo etnico Han e cioe’ il mandarino. Qui a Pechino ci sono ristoranti non solo per ogni tipo di cucina al mondo ma anche per ogni gruppo etnico Cinese. Sara’ impossibile provarli tutti ovviamente e guardando la guida di Pechino e la moltitudine di locali, luoghi da visitare, avvenimenti artisitici, etc. etc. mi accorgo quante cose offre questa citta’, quasi non si sa da dove cominciare. Non so se riesco a trasmette cosa si prova essere qui di fronte a questo mare di gente, di cose nuove e possibilta’. Ho sempre odiato le grandi citta’ come Milano e New York, e ho sempre preferito i posti piu’ tranquilli e meno caotici. Ora mi sto ricredendo, anche Seattle dove vivo non pensiate che sia cosi’ grande, con i suoi 500 mila abitanti e’ quasi un paese a confronto di Pechino che e’ una citta’ di quasi 15 milioni di persone.  Devo dire che ora che mi trovo qui e’ bello pensare di essere in un posto cosi’ grande e con cosi’ tante opportunita’ di qualsiasi tipo e cosi’ tante cose nuove da conoscere. E se uno si stancasse della Cina ci sono altri paesi Asiatici da visitare che culturalmente sono cosi’ diversi e affascinanti. E’ bello pensare di avere di fronte a se il vero e proprio “imbarazzo della scelta”….

Cena al ristorante Tibetano

Domenica sera ho cenato in un ristorante Tibetano di nome Makye Ame. Consigliato dal famoso periodico settimanale That’s Beijing, una guida illustrata con tutto cio’ che succede a Pechino, senza dubbio e’ il miglior ristorante che ho frequentato da quando sono arrivato. L’ambiente e’ molto caratteristico e curato nei particolari: la musica, i canti e  le danze folkloristiche sul palcoscenico, i profumi, i gusti, tutto sembra portarti con la mente lontano da Pechino nello spazio e nel tempo.  Impossibile non farsi coinvolgere dalla spontaneita’ e dai sorrisi dei tibetani che ad un certo punto ci hanno invitato ad alzarci e unirci a loro a ballare intorno ai tavoli una delle loro danze tipiche, come in grande girotondo tenendoci per mano. Una bellissima serata. Ho potuto scattare solo alcune foto prima dell’inizio dello spettacolo

La metropolitana di Pechino

metro.bmpDurante la settimana di solito ritorno in hotel a piedi e lungo la strada che percorro incontro cantieri un po’ ovunque. Un collega mi ha fatto notare che in quel tratto e’ in fase di costruzione una delle 3 linee della metropolitana che dovrebbero ultimarsi entro le olimpiadi del 2008. Ho letto su Internet che entro il 2020 le linee raggiungeranno il primato mondiale con 561 chilometri di rotaie, primato che ora e’ detenuto da Londra. Oggi ci sono solo 3 linee ma entro il 2020 saranno ben 19. Pare che ci sia un progetto per costruire anche 6 autostrade sotterranee. A Pechino ogni giorno si affollano sulle linee metropolitane circa 1 milione e mezzo di persone. Ogni tanto il metro’ lo prendo anch’io per evitare il traffico delle strade nelle ora di punta, anche se quando sali sui vagoni ti ritrovi schiacciato come una sardina. E’ anche un mezzo molto economico per spostarsi, costo di una biglietto 3 Yuan, circa 33 centesimi di euro.

Vietnam un altro paese asiatico in forte sviluppo.

Cina, India, Corea e Vietnam e ultimamente anche Russia: sono questi i mercati in forte crescita a livello mondiale e su cui puntare. Il Vietnam e’ interessante perche’ e’ paese con una situazione molto simile alla Cina e molto meno conosciuto. Nel primo tremestre del 2007 la borsa e’ cresciuta del 50%, nel 2006 del 140% e nel 2005 ha guadagnato il 117%. Il Vietnam è ricco di risorse naturali, in particolare di petrolio grezzo, che rappresenta la maggiore esportazione, ma anche fosfati, carbone, manganese, diamanti, bauxite, cromo. Parallelamente il Vietnam è il secondo maggior produttore di riso e caffé al mondo. Interessante questo articolo sul Vietnam uscito sulla Stampa, clicca qui per leggerlo.

Zhongguancun la Silicon Valley della Cina

dscn0953.JPGL’area di Pechino dove vivo e lavoro si chiama Zhongguancun e si trova nell’Haidian District di Pechino. E’ considerata la Silicon Valley della Cina, e qui si tovano ben 39 universita’ e piu’ di diecimila ditte che operano nel settore dell’High Tech. Microsoft ha fondato uno dei suoi centri di ricerca qui dopo che Bill Gates venne in visita e rimase colpito dalla qualita’ e il talento degli studenti, e soprattutto dal loro entusiasmo e dalla loro passione. Non si era sbagliato. I ragazzi che seguo sono davvero in gamba, quando gli insegno le cose si documentano e dopo qualche giorno ne sanno piu’ di me. Rimango spesso colpito dalla loro voglia di imparare.

Il World Financial Center di Shanghai

dscn1177.JPG Il grattacielo in costruzione che si vede nella foto sara’ completato nel 2008 e diventera’ il nuovo World Financial Center di Shanghai. Alto 498 metri sara’ l’edificio piu’ alto al mondo. Avra’ 101 piani, 31 ascensori, un hotel a 5 stelle, un museo e un osservatorio all’ultimo piano. Nella foto a destra una proiezione dell’edificio quando sara’ finito. Oggi sono andato a pranzo con Jun, uno degli ingegneri che sto seguendo. Ha finito l’univesita’ l’anno scorso, 26 anni, lavora a Microsoft da 6 mesi. Mi ha detto che anche a lui piace viaggiare e sogna un giorno di poter andare in Europa. Mi ha detto non se lo puo’ ancora permettere che gli ostelli costano 30 dollari a notte. “Davvero?” ho risposto. “Una volta costavano dieci dollari” gli ho detto. Poi ci siamo accorti che stavo parlando di 20 anni fa quando d’estate giravo con l’InterRail. Ci siamo messi a ridere. Bei ricordi.

La pizza l’hanno inventata i Cinesi

E’ la terza volta che lo sento dire, questa volta dalla mia insegnante di Cinese.  Quindi cio’ che pensavo fosse uno scherzo da queste parti pare che sia invece una vera e propria convinzione. Non ci potevo credere: da queste parti si crede che la pizza l’hanno invetata i Cinesi! Non dimentichero’ mai quando a Seattle ero davanti al televisore e un giornalista della ABC, uno dei canali televisivi piu’ seguiti in America, mi lascio’ a bocca aperta affermando che la pizza l’avevano inventata gli Americani…. Ora mi tocca a sentire anche questa… Un fanatico della pizza come me… Secondo i Cinesi fu Marco Polo a importarla in Italia.  Durante il suo viaggio in Cina vide questi involtini ripiendi che a lui piacevano tanto e quando torno’ in Italia cerco’ di imitarli.  Siccome non aveva il ripieno decise di prendere della pasta, stenderla col mattarello e di metterci gli ingredienti sopra…. Maddai…. :-) Ma voi ve lo immaginate Marco Polo che tornando dal suo viaggio in oriente tenta di farsi una pizza alla Cinese?  Vi giuro, non sto raccontando una barzelletta… Ho provato spiegare alla mia insegnante la storia della pizza, ma non mi ha voluto credere: rideva divertita…. Non ci posso credere… :-)

Inquinamento

Secondo questo articolo uscito sul Corriere della Sera segnalatomi da un amico pare che a Pechino il livello di polveri sottili in questi giorni sia otto volte superiore al livello sopportabile e che Pechino sia la citta’ piu’ inquinata d’Asia. Pare anche che le autorita’ avessero invitato la gente di restarsene a casa di recente in uno dei bollettini. Oggi a pranzo ho fatto notare la cosa riportanto cio’ che avevo letto e mi sembravano tutti un po’ increduli. Sembrava che non lo sapessero. Ho cercato di appofondire sull’argomento ma a un certo punto mi sono accorto di aver toccato forse un argomento tabu’. Mi hanno detto che la Cina e’ un a paese in via di sviluppo e che dovra’ risolvere altri problemi piu’ importanti prima di occuparsi dell’inquinamento. Silenzio generale poi un collega prende la parola: “Davide allora cos’hai deciso di fare questo weekend?”. La conversazione si e’ poi spostata sulle mie lezioni di Cinese, un collega mi spiegava che ancora oggi un modo comune di salutarsi tra due persone non e’ con l’espressione “Come va?” ma con l’espressione “Hai mangiato?”. Stasera cammindando verso casa dal supermercato l’aria era dinuovo tersa e gli occhi mi bruciavano leggermente.

Finalmente il sole

Oggi e’ una giornata spettacolare, che fortuna, il vento ha portato via al foschia. Sono salito all’ottantasettesimo piano dove c’e’ un osservatorio.  Ho fatto delle foto, sono davvero belle e rendono l’idea sulle reali dimensioni di questa citta’ e sulla vastita’ della popolazione Cinese. Scattero’ altre foto piu’ tardi facendo quattro passi prima di tornare in areoporto, la vacanza e’ quasi finita.