Nokia Farewell Party

image6There are many things that makes me happy tonight or maybe I should say that there is nothing making me sad. Either way is fine. The farewell party was fantastic. Teemu surprised me with a gift, he said “this is your baby”. He was right… The Lumia 720 was still in its original case, singed by everybody in the team. What a nice surprise! My thank you speech was good and I told them the truth, it was a pleasure working at Nokia. And the reasons why I am leaving has nothing to do with them or this company. It was strictly a personal choice, a change that I wanted to have in my life. Being a Nokian was an experience I will never forget because I learned a lot and in many ways. They made me feel valued, they respected me and I was proud and fought hard to be part of our come back. Now they are in good hands, at least financially… And then we shall see…

Another reason to be happy is my boss. After I signed all the termination papers we hopped in a taxi, we grabbed a few beers and went celebrating. We had a long talk, he is a really nice man. Too bad I didn’t realize we could have been good friends long time ago. But we decided to keep in touch as the night brought us closer.

And I could forget all the people, friends and family, all happy too for my decision. Including my sister and my dad, now that they lost the bet they will have to quit smoking…. But really, so many people told me I did the right thing.

Last but not least, I am truly happy because I realized there is still someone in my heart. And that person touched my heart deeply tonight. I don’t want to say anything else, just that I can’t wait to fly to Seattle….

Singapore, a new life

Così durante la vacanza in Italia a Settembre avevo ormai deciso, basta Pechino. Ero stanco, veramente stanco dell’inquinamento e forse un po’ di tutto. Avevo bisogno di prendermi una pausa, di viaggiare, vedere posti nuovi. Avevo bisogno di staccare da questa società e da questa vita di cui non sopportavo più niente. Avevo già deciso che il 25 di Ottobre sarebbe stato l’ultimo mio giorno a Nokia. Anche perché la prospettiva di tornare per la terza volta ad essere un impiegato senza infamia e senza lode alla corte di Bill non mi attirava proprio. Non era proprio nei miei piani specialmente dopo il trattamento ricevuto.

Poi però, dopo la vacanza in Italia, sono atterrato a Singapore. Sapevo già che c’era una ditta che mi cercava ma ho cercato di non pensarci e non crearmi aspettative di nessun genere. Quando ho parlato con i dirigenti però, due dei quali conoscevo già, un pensierino ho iniziato a farcelo. Ed e’ stato il weekend passato in questa bellissima citta’ a convincermi. Il gran premio di F1 e’ stato uno spettacolo fantastico. Poi Singapore e’ una città ordinata, pulita e soprattutto civile. Così ho accettato l’offerta di lavoro e a Dicembre si parte per una nuova avventura di vita.

Sono davvero felice adesso.

Italia, la fine e’ vicina

Seguo più da vicino la politica italiana da qualche mese e, guardando le cose da fuori, si fa più consistente in me la mia convinzione che in Italia state bene, anzi benissimo. Sto parlando rispetto alle condizioni ci saranno nel paese tra qualche anno, ovviamente, quando vi riguarderete indietro e questi sembreranno anni di lusso. Ormai il baratro e’ inevitabile. Ho sentito qualcuno dire che con il fiscal compact l’Italia si è messa il cappio al collo. Ma e’ ovvio. Per stare dentro al fiscal compact dovranno ogni hanno venire fuori con manovrine e tagli vari. Ma i tagli li faranno sempre all’italiana e cioè ne posti sbagliati. Ovviamente soldi per rilanciare seriamente l’economia non ce ne sono, e se qualche soldo salterà fuori state tranquilli che se lo mangieranno in fretta i pesci più grossi. In questa situazione le aziende italiane continueranno a chiudere, quindi più disoccupazione e meno gettito fiscale. Risultato: l’economia sara’ sempre più in discesa. Alla fine le banche e lo stato si arrenderanno, ci sarà il default e arrivera’ il vero collasso totale del paese perché addio pensioni e servizi sociali. Seguiranno anni molto duri ma e’ quella l’unica soluzione, purtroppo, perché le cose in Italia cambino veramente. Non ho piu’ dubbi su questo e mi dispiace anche dirvelo. Quindi godetevi questi bei momenti perché un giorno finiranno.

Delusione

Sono successe un sacco di cose negli ultimi mesi e non ho avuto tempo e voglia di scrivere. Un sacco di delusioni si sono susseguite che mi hanno portato ad sentirmi sempre piu’ solo e stanco di vivere in Cina.  Ho perso molte amicizie che pensavo fossero vere.  Sunny che conoscevo da anni e’ sparita quando ho avuto bisogno di aiuto, ma forse meglio così’, era una lamentela continua e si e’ rivelata un idiota. Poi e’ stata la volta di Michelle che nonostante sia sposata da quasi due anni si comporta ancora da ragazzina. Winny poi non la perdonero’ mai per aver tentato di derubarmi. Ci si e’ messa anche Lin Lin, un persona che credevo davvero la mia migliore amica qui a Pechino e invece non l’ho più sentita, ma non mi stupisce visto la sua indole altamente ipocondriaca. Ma che sparisse anche Vivi anche lei per futili motivi, così senza nemmeno salutare, non me lo apettavo davvero. Emma l’ho cancellata io dai miei contatti perche’ era una bambina e mi ero rotto di aspettare che crescesse. Meng Meng ha pure minacciato di aggredirmi col coltello, e’ davvero una donna senza scrupoli. Tina poi lasciamo stare, l’ammazzerei…. Vedo ancora Sarah e Sophie ogni tanto ma sostanzialmente mi hanno deluso pure loro.  Tutta gente falsa che mi ha sfruttato fin che ha potuto e poi mi ha girato la schiena ed e’ sparita nel nulla dal giorno alla notte. Tirando le somme di questi anni a Pechino non posso che constatare le poche amicizie che mi sono rimaste, e siccome esco ormai di rado e non frequento piu’ locali come una volta, e’ difficile costruirne delle nuove. Questo mi ha portato a isolarmi ulteriormente e a distaccarmi e odiare sempre piu’ questa citta’. E pian piano mi sono reso conto che la vita che avevo stava sempre di piu’ diventando insignificante. Sentivo il bisogno di dare una sterzata e dentro di me si faceva sempre piu’ largo l’idea di andarmene. Sembrava davvero che tutto quello che mi stava succedendo fosse un piano che qualcuno aveva architettato per comvincermi ad andarmene da qui, una sorta di destino che volente o nolente dovevo accettare. Poi sono arrivate le vacanze estive e da li’ ho finalmente dato una svolta a tutto.