La guerra’ e’ finita

FIRE2E cosi’ dopo 15 giorni, i festeggiamenti per il Capodanno Cinese o Festa della Primavera sono giunti anche quest’anno al termine. Piu’ che una Festa della Primavera io quest’anno la chiamarei Festa dell’Inverno visto che sta nevicando alla grande…. Ma il freddo e le interperie non hanno certo fermato i Cinesi che anche questa sera, dopo l’imbrunire hanno ripreso a bomardandare incessantemente con petardi e fuochi artificiali, visto che e’ l’ultimo giorno in cui e’ possibile farlo. E questa notte mi sono unito anche io a loro, come potete vedere dalla foto. Ebbene si’ per la prima volta da quando sono in Cina mi sono deciso anche io a comprarmi un piccolo arsenale. Devo dire ‘ stato emozionante, un po’ come tornare indietro nel tempo… Intanto stando a una agenzia di stampa Cinese ho letto che quest’anno, solamente nella prima settimana dei festeggiamenti, hanno perso la vita 35 persone a causa dei fuochi artificiali, che gia’ un miglioramento rispetto all’anno scorso quando nei primi 5 giorni morirono 70 persone. Ed e’ notizia di ieri che nella provincia di Guanddong un’esplosione causata da fuochi artificio ha causato altri 19 morti e 50 feriti. E’ vero che la Cina e’ grande ma sembra un vero e proprio bollettino di guerra.

Rilancio

Il giorno dopo non mi sono fatto trovare. Il telefono squillava in continuazione, sapevo che la chiamata era da Seattle e non ho risposto nemmeno alle email. Qualcuno un giorno mi ha detto: "In amore vince sempre chi fugge". Funziona con le donne, funzionera’ anche con le offerte di lavoro – ho pensato. Poi dopo quasi un giorno ho mandato un email stringata al mio futuro capo: "Chiamo io domani sera". Ci siamo poi sentiti l’indomani e dopo una lunga chiacchierata ho capito tutte le ragioni. Lo conosco da molto tempo Renato, aveva l’ufficio accanto al mio a Seattle. Dal nome pensavo fosse di origini Italiane, invece no, e’ nato in Brasile. Un tipo simpatico, schietto, mi piacciono quelli che ti dicono sempre quello che pensano senza timore. Mi ha spiegato che in pratica non dipende da lui se l’offerta e’ bassa, e’ a Pechino che qualcuno storge il naso, il che non mi sorprende affatto. In Cina e’ un po’ come in Italia, se non hai amicizie che ti proteggono e’ dura. Io a Pechino sul lavoro ho sempre e solo badando al sodo, senza cercare di crearmi delle amicizie o raccomandazioni "leccando" – si dice cosi’ no?. Quello che ho raggiunto nella vita lo devo solo a me stesso e ho sempre dovuto strapparlo con i denti andando anche contro corrente. Non e’ facile a volte, ma mi sta bene cosi’, non mi piacciono le cose facili. Anzi spesso sono io che mi complico la vita da solo dicendo sempre – poco diplomaticamente – quello che penso, senza peli sulla lingua, anche se alla fine mi si ritorce contro. E’ normale che poi nella vita incontri chi ti apprezza e chi no, ma anche questo fa parte del gioco. L’importante alla fine e’ solo essere in pace con se stessi.

L’offerta

Finalmente l’offerta di lavoro e’ arrivata e sebbene non posso, per ragioni legali, darvi i dettagli completi alcune considerazioni le posso fare per poi dirvi quale e’ stata la mia risposta. Intanto la data di partenza sarebbe stata il primo di Aprile e gia’ quello potrebbe portarmi a pensare a uno scherzo. In aggiunta sembra che sia siano sbagliati a calcolare quanto guadagnavo prima, il che ha fatto si’ che lo stipendio offerto ammontasse a meno, anche se di poco, rispetto al passato. Il che non ha senso perche’ e’ una posizione con resposabilita’ molto maggiori in un team 5 volte piu’ grande da gestire. In piu’ ci ho pensato bene e mi sono detto questo: se questi vanno in giro a Redmond a chiedere a qualcuno con 11 anni di onorata carriera a Microsoft se si trasferirebbe a lavorare in Cina per meta’ stipendio sono sicuro che non troverebbero nessuno. Quindi la mia risposta e’ stata netta. No grazie, se volete rinegoziare rimango a disposizione. Altrimenti statte ‘bbuono… preferisco fare il pizzaiolo…. hehe… :-)

Fermateli

I festeggiamenti per il capodanno non sono ancora finiti. Siamo al quinto giorno, che secondo la tradizione Cinese e’  importante in quanto si commemora la nascita della divinita’ della ricchezza, almeno cosi’ ho letto su Wikipedia. In realta’ secondo me, non e’ nient’altro che un’altra occasione per magnare ancora e fare ancora un bel po’ di botti. Un’altra cosa che ho letto e’ che secondo l’usanza del passato, chi sacrifica alla divinità della ricchezza deve cercare di essere il primo e chi fa scoppiare i petardi deve cercare di essere l’ultimo. In pratica chi scoppia i suoi petardi per ultimo diventa ricco… mah… Stamattina hanno incominciato a sparare di tutto, raudi, botti, cannonate alle 7:30 del mattino e hanno continuato fino quasi a mezzogiorno. Ci tengono proprio sti Cinesi a diventare ricchi ho pensato… Dormire era diventato impossibile e avrei voluto sparargli io qualcosa dopo 4 ore di martellamento. Poi nel pomeriggio si erano calmati ma ora che sono le 7 di sera i botti hanno ripreso con insistenza. Non gliela faccio quasi piu’… E pensare che quando ero ragazzino mi divertivano cosi’ tanto i fuochi d’artificio…. tanto che con il mio amico Bruno andavamo sulle arcate del Tanaro, il fiume che attraversa la citta’ di Alessandria; ci posizionavamo direttamente sotto il ponte, quello della Cittadella che hanno demolito da poco putroppo e, dopo esserci nascosti strategicamente affinche’ nessuno potesse vederci, sparavamo dei razzi (quelli che da noi chiamano "fischioni") sulle macchine che passavano sul ponte…. Pensa te le risate che mi facevo quando questi mentre guidavano tranquillamente sentivano improvvisamente uno scoppio e a volte inchiodavano spaventati perche’ non capivano cosa stesse succedendo…. Fortuna ha voluto che non abbiamo mai causato nessun incidente, altrimenti chissa’…. Pensavo poi a quando mi e’ passata la passione, forse quando un giorno, mentre stavo accedendo un petardo nel portone sotto casa mia, si e’ alzata una fiamma dal suolo. C’era una fuga di gas nelle condotte sotterranee e ho rischiato di far saltare per aria me e l’intero palazzo, mi e’ andata davvero bene…. I vigili misurarono la percentuale di gas nell’aria quel giorno e dissero a miei che ero stato molto fortunato. Il rischio mi e’ sempre piaciuto, diciamolo.

L’anno della Tigre

tiger-210x170 Il nuovo anno lunare arrivera’ tra poche ore. Sono qui a Pechino, una citta’ semivuota, circa 6 milioni di persone hanno lasciato la citta’ e sono tornate in questi giorni al paese di origine, mentre altri saranno invece in vacanza in qualche parte del mondo. I fuochi d’artificio hanno ormai preso vigore, sono le 10:30 e non si fermeranno fino alle luci dell’alba, anzi per tutta la settimana. Ve l’avevo detto che Pechino assomiglia a Napoli… e come a Napoli ci scappera’ sicuramente qualche morto per colpa dei botti. Questo sara’ l’anno della tigre, quindi se siete nati negli anni ‘86, ‘74, ‘62, ‘50 o ‘38 appartenete a questo segno che simboleggia il coraggio. Secondo l’oroscopo Cinese “i nati della Tigre sono provvisti di grande carisma, che li aiuta ad ottenere e rivestire con facilità posizioni di potere; grazie a questa spiccata qualità, sono inoltre agevolati nelle relazioni umane.” Marilyn Monroe era della tigre, come lo sono tutte le donne pilota dell’aviazione Cinese che hanno tutte 24 anni e sono apparse questa sera in TV nello spettacolo di gala che la televisione nazionale cinese trasmette ogni anno. Anche mia madre e’ della tigre. Se siete del segno della tigre questa notte, secondo le tradizioni, dovrete indossare biancheria intima di colore rosso, un usanza che abbiamo anche in Italia se non sbaglio.  Un’ altra tradizione che hanno i Cinesi per il capodanno e’ quella di mangiare lo stinco di maiale che un po’ mi ricorda il nostro cotechino. Insomma siamo due popoli superstiziosi e spesso noto tradizioni e usanze che in qualche modo ci accomunano.

Anno nuovo vita nuova

Dopo la pausa il colloquio e’ continuato per altre 4 ore, faccia a faccia con persone che gia’ conoscevo. Sono tornato a casa esausto ma soddisfatto. E non era finita li’ perche’ il giorno dopo alle nove del mattino ho avuto un altro colloquio, nuovamente per telefono con un alto dirigente di Seattle. Da quel punto ho capito che ormai ce l’avevo fatta e nel pomeriggio e’ arrivata la conferma. Infatti oggi ho fatto il mio primo pranzo con due ragazzi del nuovo team anche se ufficialmente non sono ancora stato assunto. Sembrano davvero in gamba e penso che lavoreremo bene insieme. Non ho ancora visto l’offerta, quindi finche’ non firmero’ il contratto e’ meglio non dichiarare concluso l’affare. Ma ormai e’ solo una questione di dettagli, quindi a meno di grosse soprese penso che tra una settimana o due si ricomincia. Nel frattempo godiamoci questi ultimi giorni di vacanza e i festeggiamenti per il capodanno Cinese che quest’anno cade esattamente nel giorno di San Valentino.

Buona Fortuna

Sono arrivato negli uffici di Microsoft di buon ora, verso le 8:30. Non c’era quasi nessuno, la segretaria non era ancora arrivata cosi’ mi sono accomodato sul divano. Essere dinuovo li’ mi ha fatto rivivere molti ricordi, che come flashback passavano velocemente nella mia mente. Ho subito realizzato pero’ che dentro di me prevale ancora l’amarezza e la delusione per quanto e’ successo al mio team a Novembre, nelle ultime settimane prima di lasciare il lavoro, non sara’ facile dimenticare. Poi improvvisamente le porte dell’ascensore si sono aperte, e indovinate chi apparso come un fantasma del passato? Il mio ex capo, Tuan. Era felice di vedermi: “Che sopresa, ma come mai da queste parti?”. Gli ho spiegato le ragione e lui mi mi fissa per una attimo e mi dice: “Sono sopreso Davide che non hai contattato prima me quando hai deciso di tornare”. La verita’ e’ che il piu’ sorpreso ero io: “ma che discorsi sono?”, ho pensato. Cosa dovevo fare? Chiamarlo e chiedergli il permesso? Mi sembrava di avere di fronte un bambino… non sapevo cosa dirgli poi mi sono inventato una scusa e se n’e’ andato. Meglio cosi’. Alle 9 sono iniziati i colloqui. Le prima due ore e mezza le ho passate al telefono con Seattle, ero solo, dentro a una saletta riunioni. Poi ho fatto mezz’ora di pausa e mentre ero li’ seduto che bevevo un bicchier d’acqua mi e’ arrivato un messaggino. “Good Luck!”. Era Vivi, che tipa, non molla mai. Mi ha scritto nonostante l’avessi ignorata per quasi una settimana senza rispondere ai suoi messaggi. Si era ricordata che il 9 era il giorno del mio colloquio cosi’ non ho potuto non risponderle. E’ bello quando una persona si ricorda di te e sa essere presente, anche solo con due parole, nei momenti che contano. E’ dai certi piccoli particolari che si capiscono molte cose.

9 Febbraio

Il 9 di Febbraio avro’ un colloquio di lavoro per tornare a lavorare a Microsoft. Anche se non ne ho parlato molto su questo blog di quanto stava maturando, e’ un’idea che avevo gia’ preso in considerazione da piu’ di un mese ormai. Infatti appena dopo Natale mi avevano contattato da Seattle perche’ cercavano personale per coprire una posizione vacante in un team di Pechino. Subito ho risposto picche, ero ancora incazzato. Poi ci ho pensato su e dopo aver riflettuto molto ho deciso di sondare meglio il terreno. Devo ammettere che l’opportunita’ e’ interessante e se le condizioni sul tavolo saranno quelle giuste non mi dispiacerebbe ritornare. Si tratta di un team di 54 persone da gestire quindi e’ anche una bella sfida. Il prodotto questa volta e’ il sistema operativo di una piattaforma di Microsoft che viene installata sulle automobili per gestire l’infotelematica di bordo, tipo la classica navigazione satellitare, ma anche l’applicazioni come EcoDrive disponibili sulle FIAT 500. Interessante insomma. Cosi’ ho deciso non lasciarmi scappare questa occasione, di provarci, perche’ no.

Cosi’, anche se ho lavorato per Microsoft per molti anni, dovro’ rifare il colloquio d’assunzione.  Questa e’ la prassi non fanno sconti a nessuno. Poi da li’ si vedra’, se passero’ il colloquio valutero’ poi l’offerta. Ho gia’ ben messo in chiaro che non ritorno a meno di certe condizioni. Ma questo almeno sembra lo abbiano recepito.

So che alcuni di voi, incluso forse anche parte di me, avrebbero voluto che continuassi a viaggiare. Pero’ dopo aver riflettuto molto devo a dire che non e’ solo viaggiando che si puo’ vivere una vita o delle avventure emozionanti. Lo si puo’ fare tutti i giorni anche rimanendo in pianta stabile nello stesso posto. Anzi a volte e’ nei posti che si conoscono meglio dove si creano le condizioni giuste perche’ succeda qualcosa di grosso. Quello che conta e’ la propria predisposizione. Dipende soprattutto da quanta curiosita’ si possiede, e dal coraggio e dalla carica che c’e’ dentro ognuno di noi, dalla voglia di vivere che ci e’ rimasta. La storia che mi e’ successa con Vivi e’ un classico esempio.

Ho riflettuto a lungo e ho pensato che qui a Pechino esistono per me le condizioni migliori per vivere ancora una vita piena di emozioni. E continuero’ a farlo, senza dubbio, anche se durante il giorno dovro’ lavorerare. Anzi il lavoro non potra’ che contribuire a stimolarmi ancora di piu’ a vivere situazioni nuove. Anche perche’ ci si abitua e ci si annoia anche a far niente, credetemi.