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Nel cuore dell’Asia, con l’Asia nel cuore

seoul Rieccomi sull’aereo a 34 mila piedi, dove sto andando non ve lo dico. Che bello pensare di poter viaggiare e non avere detto a nessuno, proprio nessuno, dove si e’ diretti, haha… Il segreto rimane per il momento, anche perche’ se devo essere onesto, Seoul merita tutte le mie attenzioni in questo momento. Sono rimasto colpito da questa citta’. Sono molti anni che viaggio, sono stato in parecchie nazioni in questo mondo, tante delle quali mancano all’appello su questo blog. Ma pochi posti sono riusciti a conquistarmi cosi’ velocemente. Faccio ancora fatica a comprendere il perche’ ma cerchero’ di capirlo scrivendo quello che ho provato in questi due giorni. Seol non e’ una citta’ appariscente. Non e’ come Dubai, Shanghai o Las Vegas, che appena arrivi ti lasciano a bocca aperta. Mentre ero sull’autobus verso l’hotel addirittura sonnecchiavo. Poi mi sono fatto un giro in centro e ho preso la metropolitana. Mi ha colpito subito come in lacune stazioni c’e’ un profumo di “waffles” da mettermi l’acquolina in bocca. Lo so, alcuni di voi non sanno cosa sono, ma in America si mangiano a colazione e io ne vado matto, in Italiano pare che si chiamino “pizzelle dolci”, “morbidelle” o “cialde”. Insomma piu’ che entrare in metropolitana mi sembrava di entrare in una pasticceria con quel buon profumo. Poi, appena salito sulle carrozze del metro’ non puoi che notare come siano spaziose, moderne, pulite, accoglienti. Hanno pure i sedili riscaldati. E la cosa davvero particolare che mi ha conquistato sono quei sei posti lasciati liberi per bambini e anziani. Il bello e’ che se anche chi sale non ha il posto a sedere, e si sta stretti in piedi, quei posti rimangono comunque liberi, cosa mai vista al mondo. E’ questo un grande segno di rispetto che denota una grande sensibilita’, soprattutto un segno dell’alto livello di civilta’ di questo paese. L’ho apprezzato molto, abituato come sono a Pechino dove si buttano come dei forsennati per riuscire ad occupare ogni posto libero e si viaggia schiacciati come delle sardine. Devo spezzare una lancia nei confronti dei Cinesi pero’ perche’ anche loro si alzano a volte per lasicare il posto ad un anziano. Ma lasciare il posto libero anche se la carrozza e’ piena, e’ ancora piu’ rispettoso e civile. Sono piccole cose, ma e’ da qui, dai piccoli dettagli che si riesce a capire a fondo una nazione. Per non parlare poi delle fermate di stazione in stazione, preceduti da una voce femminile vellutata con una allegra musichetta in sottofondo. Un metro’ davvero efficente, con 12 linee, una fermata a quasi ogni incrocio, ti puoi spostare comodamente da un lato all’altro della citta’ comodamente, al caldo, e’ stato davvero un piacere. Ma sono tante le cose che ho notato, posso farvi altri esempi. Sono stato uno Starbucks, per quelli che non lo conoscono Stabucks in America e in Cina e’ il posto per eccellenza per andarsi a fare un caffe’ e portarsi dietro il portatile per navigare gratis su internet. A Seoul sono entrato in uno Starbucks, che tra l’altro era pieno di gente, ma io ero l’unico con il computer acceso, molti invece si stavano leggendo un libro, ero quasi a disagio… Vedere giovani che leggono libri invece di navigare su internet mi e’ sembrato un altro buon segno. Poi, dopo un giro in citta’, sono arrivato in aereoporto e ho notato che esiste un servizio guardaroba e quando vai all’imbarco, passando la security, quando ti fanno togliere le scarpe,  ti prestano le ciabatte per attraversare il metal detector: bellissimo, e mai visto al mondo!! Per non parlare della business class lounge, la piu’ elegante ed accogliente in assoluto con un bellissimo pianoforte a coda, e dove ho mangiato pure le cozze. Sono solo piccoli esempi, ripeto, ma tutte queste cose che ho vissuto mi danno la sensazione di come i coreani siano estremamente attenti ai dettagli e molto ospitali. Mi pare siano per la maggior parte piu’ sereni, gentili, sorridenti, ma genuinamente e senza secondi fini. Posso sbagliarmi perche’ effettivamente due giorni sono pochi, ma anche dal giro che ho fatto in centro oggi (ero imbacucatissimo…) Soul sembra avere una grande personalita’. Ci tornero’ sicuramente. Lo slogan di questa citta’ e “Seoul, the Soul of Asia”, cioe’ “l’anima (o il cuore come diremmo noi) dell’Asia”. Non potevano trovare slogan piu’ azzeccato.

Seoul

seoulEd eccomi qui a Seoul, la prima volta per me in Korea del Sud. Anche qui fa molto freddo. A mezzanotte siamo a –15, un grado in piu’ rispetto a Pechino. La stessa perturbazione e’ arrivata anche qui, dove e’ nevicato in abbondanza creando  le stesse condizioni di disagio. Il volo e’ andato bene questa volta, solo un’ora e mezza. Come potete vedere dalla foto a fianco, all’aereoporto di Pechino stamattina c’era ancora molta neve. Il freddo non vuole saperne di andarsene, tanto che era in programma che mi sarei fermato in questa citta’ per qualche giorno ma ho deciso invece di cambiare i miei piani. Rimanare qui e girare per la citta’ con un freddo del genere non e’ per niente divertente, anzi direi quasi che non ha senso. Meglio attendere che la situazione migliori, e tornare tra una settimana o due, quando spariamo faccia un po’ piu’ caldo. Cosi’ domani notte partiro’ per un paese asiatico dove sicuramente staro’ al caldo, le previsioni dicono 30 gradi, ma non vi anticipo quale sara’ la mia prossima destinazione perche’ voglio incuriosirvi un po’. Se riesco mi fermero’ a Seoul poi al ritorno, prima di rientrare a Pechino. Comunque per quel poco che ho visto, mi piace molto qui. Mi sembra un posto molto accogliente e vivibile, soprattutto pulito una cosa che chi come me arriva da Pechino non puo’ certo non notare…. Se il Giappone la considerano la Svizzera d’Asia, questo posto mi ricorda un po’ la Svezia, non chiedemi perche’…. La gente e’ molto gentile e simpatica e mi e’ stata molto di aiuto in alcune situazioni difficili, un po’ come in Scandinavia. All’arrivo in aereoporto infatti ho avuto vita dura a prelevare contante con la mia carta di credito Cinese, e anche per la strada quando non riuscivo a trovare l’hotel ho sempre trovato persone disponibilissime ad aiutarmi. Anche qui usa il saluto con l’inchino come in Giappone. Stasera ho cenato al ristorante Samwon Garden, molto carino e tradizionale. Amo molto la cucina coreana perche’ si mangia carne alla brace, che ti viene cucinata davanti agli occhi. Infatti nei ristoranti coreani ti portano questo bracere che viene messo in mezzo al tavolo ed e’ il cameriere ad occuparsi che la carne venga cotta a puntino, proprio li’ davanti a te. Ragazzi che magnata questa sera… ero proprio soddisfatto…!!! Peccato pero’ che faccia cosi’ freddo.