L’aveva detto l’indovino…

Sono stato promosso a IT Operation Lead. E’ un titolo difficile da tradurre in Italiano, letteralmente potrebbe essere Capo delle Operazioni IT ma non suona bene. Poco importa, e’ comunque un riconoscimento importante anche se pero’ sto gia’ pensando di cambiare aria. La scorsa settimana erano in visita da Seattle un gruppo di colleghi di Microsoft che stanno formando un nuovo team qui nella sede di Pechino. Mi hanno invitato a cena, e mi hanno fatto una corte spietata tutta la sera cercando di convincermi a lasciare il mio posto e andare a lavorare con loro. Ero sorpreso, ma mi ha fatto molto piacere perche’ questi sono colleghi di Microsoft che stimo molto sul piano professionale e umano. Sono andato a fare un colloquio ieri con il direttore del team e devo dire che mi ha favorevolmente impressionato perche’ e’ uno che ha le idee chiare. Hanno assunto quasi tutto il team di 15 persone, manca solo una posizione e si sono rivolti a me perche’ ho molta esperienza e alcuni di loro mi conoscono bene. In questa posizione dovrei occuparmi di seguire un gruppo di quattro ingegneri. Mi sono preso due settimane per pensarci. Sono sicuro se dovessi andarmene dal team dove sono adesso non la prenderebbero bene pero’ per me e’ una grande occasione. La proposta che mi hanno fatto e il prodotto di qui dovrei occuparmi mi sembrano molto interessanti. Steremo a vedere. Lo aveva detto l’indivino che nel 2009 avrei cambiato lavoro, mi sa che forse ci ha azzeccato…

Berlusconi a Pechino

berlusconi  L’ho saputo tramite un amico Italiano e quasi non ci credevo, poi ho trovato questo link sul sito del Consiglio dei Ministri che me ne da conferma.  Trovo molto strano che i quotidiani Italiani online non ne abbiano parlato, anche se questo mi rende in parte felice perche’ posso darvi questa notizia in anteprima (almeno spero, magari sui telegiornali in Italia ne hanno gia’ parlato). Oggi alle due del pomeriggio il Berlusca arrivera’ a Pechino, incontrera’ il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao e in serata sara’ al Ritz Carlton Hotel dove ci sara’ un incontro con l’Ambasciatore e una rappresentazione Italiana a cui e’ possibile partecipare solo su invito. Berlusconi e’ qui per il vertice ASEM, il forum euroasiatico, sono curioso di sapere quando e se la notizia verra’ pubblicata sui giornali Italiani…

E non finisce qui…

Sui giornali occidentali se ne parla poco, ma ci sono segnali che mi fanno pensare che anche la Cina stia risentendo della crisi globale. Il PIL e’ sceso al 9% che, direte voi, l’America e l’Europa se lo possano sognare, ma che e’ comunque circa il 3% in meno rispetto all’anno scorso. Pare che alcune ditte esportatrici nel sud della Cina stiano chiudendo, altre non sono in buone acque. I prezzi delle case a Pechino stanno scendendo, in alcune zone gia’ del 30% e nessuno compra piu’, tanto che il numero delle case sul mercato in alcune zone della Cina e’ quasi raddoppiato. Mancanza di liquidi e crisi economica per il mondo significano meno esportazioni per la Cina, e’ chiaro che le cose anche qui si stanno mettendo male. Non e’ un buon segno, anche perche’ in America le cose non si risolveranno nell’immediato futuro. Molti americani sono in situazioni disperate, c’e’ chi ha perso la casa, e credetemi non sono pochi, chi ha perso o sta perdendo il lavoro, e chi e’ riuscito a risparmiare qualcosa non si mettera’ di certo a spendere e spandere, specialmente di questi tempi. Dopo il collasso dei mutui sulle case, arrivera’ sicuramente la mazzata delle carte di credito. Gli americani sono i peggiori risparmiatori al mondo. Le statistiche parlano di un debito medio in carte di credito di $16.365 dollari per ogni Americano. E se la gente non avra’ piu’ soldi da spendere e gli toglieranno pure la carta di credito come fara’ l’economia a riprendersi? Chissa’ forse non sono piu’ ottimista come 10 giorni fa, spero di sbagliarmi ma sto incominciando a pensare che l’intervento dei governi mondiali sia arrivato troppo tardi, e che c’e’ il rischio di un effetto domino con conseguenze ancora peggiori di quelle che stiamo vivendo. Warren Buffet avra’ pure ragione, e’ tempo di comprare, ma non tutti hanno il liquido a disposizione, e lo stomaco che ha lui e permettersi il lusso di investire senza pensare a come fare a pagare le bollette del prossimo mese. Prima o poi risorgeremo, questo e’ fuori dubbio, ma quando? Nessuno lo osa dire, e su questo anche Warren Buffet non e’ sicuro.

Tornando alla mia cara Cina, penso comunque che sia in una posizione migliore rispetto ad altri paesi del mondo. Si’, alcune ditte chiuderanno, ma saranno le peggiori, e’ sara questa un occasione per le ditte che si salveranno di migliorare e diventare sempre piu’ competitive. Saranno tempi duri ma chi ha comprato casa qui, cerchera’ di tenere duro, e di non perderla. Sono sicuro che i Cinesi sono disposti a qualunque sacrificio pur di non fallire e sapranno "tener botta", e’ nella loro indole. Infine la Cina ha un sacco di liquido a disposizione, potrebbe un giorno intervenire sul mercato mondiale acquistando altre banche all’estero, cosa che sorprendentemente ancora non hanno fatto e che comunque reputo una scelta molto saggia.

Warren Buffett

warren_buffett_gi Forse non tutti sanno che dal primo di Ottobre 2008 Bill Gates non e’ piu’ l’uomo piu’ ricco d’America. A sostituirlo e’ l’uomo nella foto, 78 anni. Sono sicuro che pochi in Italia lo conoscono, ma negli Stati Uniti lui e’ e rimane un mito. Si chiama Warren Buffett. Oggi, in un editoriale sul New York Times ha scritto queste parole: “A simple rule dictates my buying: Be fearful when others are greedy, and be greedy when others are fearful.  And most certainly, fear is now widespread, gripping even seasoned investors”. Che vado a tradurvi di seguito: “Seguo questa semplice regola quando si tratta di comprare azioni: abbi paura quando gli altri diventano ingordi, e diventa ingordo quando gli altri hanno paura. E senza dubbi, adesso la paura si e’ diffusa ovunque, impossesandosi anche degli investitori piu’ esperti”.

Greed is good

"Greed is good."  E’ la famosa frase di Michael Douglas nel film di Oliver Stone "Wall Street" uscito nel 1987 che tradotta in Italiano significa "L’ingordigia e’ cosa buona". E’ una frase che circola molto sul network americano della CNN di questi tempi…. Ho voluto andare a rileggermi quelle famose frasi e ho pure trovato uno spezzone di quel film che vi ripropongo qui sotto ma che vi consiglio di rivedere nel suo intero per tenervi su di morale di questi tempi…. Oggi intanto JPMorgan, banca statunitense che, almeno per ora, e’ riuscita a resistere alla debacle di Wall Street, ha annunciato i risultati dell’ultimo trimestre. Ha dichiarato un profitto, che e’ minore rispetto all’anno scorso, ovviamente vista la situazione dell’economia, anche perche’ si e’ comprata nel frattempo Washington Mutual, banca che ha sede a Seattle ed era sull’orlo del fallimento. I risultati comunque sono andati meglio di cio’ che alcuni analisti avevano previsto e cioe’ che avrebbe dichiarato delle perdite. Positivo no? Il fatturato dell’ultimo trimestre e’ stato di, pensate bene, circa 15 miliardi di dollari. Pare che questo abbia deluso le aspettative di Wall Street che si aspettava invece che il fatturato fosse di 16 miliardi. Incredibile il panico che ha generato con vendite colossali su tutti i mercati. C’e’ qualcosa che non mi quadra, qualcosa che non va. Questa per me e’ pura ingordigia…. e’ per questo che quel discorso di Michael Douglas , che vi ripropongo solo inglese purtroppo, mi sembra cosi’ adatto a descrivere la situazione attuale. Ma sara’ veramente l’ingordigia a salvare gli Stati Uniti da questo casino? Sara’ interessante vedere cosa succeddera’ nei prossimi mesi.

"The point is, ladies and gentleman, that greed—for lack of a better word—is good."

"Greed is right."

"Greed works."

"Greed clarifies, cuts through, and captures the essence of the evolutionary spirit."

"Greed, in all of its forms—greed for life, for money, for love, knowledge—has marked the upward surge of mankind."

"And greed—you mark my words—will not only save Teldar Paper, but that other malfunctioning corporation called the USA."

 

Il matrimonio tradizionale di Sandro e Lucy

sandro Sandro e’ l’unico amico Italiano che ho a Pechino, ed e’ cugino di Paolo Tosolini, un caro amico che vive a Seattle e che mi aveva messo in contatto con Sandro prima che io mi trasferissi in Cina. Io e Sandro ci vediamo poco, viste le distanze che ci separano. Viviamo dalla parte opposta della citta’, il che puo’ significare anche piu’ di un’ora di traffico. Ma senza dubbio una cosa ci accomuna, e’ la passione per la Cina. Sandro e Lucy, originaria di Pechino, si sono sposati domenica scorsa. Ho avuto l’onore di essere uno degli invitati ad una cerimonia che e’ stata molto piacevole, originale, a tratti emozionante, per nulla noiosa, che ci ha riportato tutti indietro nel tempo di parecchi anni. Vi sto parlando dei tempi ancora prima di Mao, quando i matrimoni venivano combinati dalle famiglie. Ci sono ancora poche coppie che a Pechino si sposano usando questo tipo di rito, la maggior parte ormai preferisce avvicinarsi alle usi e costumi occidentali, con un semplice rito civile e buffet al ristorante. Sandro e Lucy invece sono rimasti legati alle tradizioni, e questo e’ qualcosa di positivo e di bello in una citta’ e un paese che corre cosi’ veloce con il rischio di dimenticarsi le proprie origini. E cosi’ Domenica mattina alle 8:30 ci siamo trovati a casa dello sposo che era vestito con il tradizionale costume rosso.  Presto sono arrivati i cerimonieri tra cui quattro musicanti che hanno iniziato ad annunciare l’evento nunziale suonando i loro strumenti tradizionali. Dopo essersi fatto attendere Sandro, e’ finalmente uscito in strada insieme ai due testimoni dove ad accoglierlo c’era il capo cerimonia. Il corteo nunziale si e’ quindi diretto verso la casa dei genitori della sposa seguito da tutti gli invitati. All’arrivo c’erano fuochi d’artificio ad attenderci e lo sposo e’ salito nella casa dei futuri suoceri. Un tempo questo era il momento nel quale lo sposo incontrava per la prima volta la futura moglie che si presentava a lui con il volto coperto da un velo, anche lei nel tradizionale vestito rosso. Cosi’ dopo il rito a casa degli suoceri, come da copione, Sandro si e’ caricato Lucy sulle spalle ed e’ sceso in strada (menomale che i genitori abitano al primo piano…. ) e l’ha scaricata nella portantina che era li’ ad attenderla. Il corteo ha poi fatto ritorno a casa dello sposo dove la futura moglie ha finalmente rivelato il suo volto. La cerimonia e’ poi proseguita nel ristorante dove gli sposi non si sono seduti a tavola per mangiare ma, insieme a genitori, parenti e artisti vari ma hanno intrattenuto gli invitati fino alla fine del pranzo. Sandro e Lucy hanno dato inizio alla cerimonia inchinandosi difronte ai genitori in segno di riconoscimento, poi si sono inchinati una seconda volta verso gli invitati ringraziandoli e infine hanno ripetuto il rito l’uno verso l’altra. Gli sposi hanno poi servito il te’ ai loro rispettivi suoceri e si sono rivolti a loro per la prima volta con l’appellativo di papa’ e mamma. In segno di riconoscimento hanno ricevuto un busta contenente un dono in denaro. Successivamente parenti e amici sono saliti sul palco per un discorso in onore dei festeggiati e gli artisti si sono esibiti con canti e danze. E’ stata poi la volta dello scambio di doni e degli anelli tra gli sposi e del brindisi finale. La cerimonia si e’ chiusa con lo sposo che ha simbolicamente fatto ritorno a casa caricando la moglie sulle spalle. In realta’ si sono cambiati il vestito e hanno iniziato il loro giro tra i tavoli. E’ stata una bellissima cerimonia, interessante e ben riuscita, ringrazio Sandro e Lucy per avermi invitato e auguro a loro, davvero, di vivere felici.

Abbiamo toccato il fondo?

E’ stata una settimana a Wall Street che non scordero’ facilmente. Il Dow Jones E’ crollato del 20% in soli cinque giorni, e le perdite toccano il 40% se si guarda il grafico dell’ultimo anno. Ho cercato di dare un senso a cio’ che sta succedendo ai mercati mondiali e di capire se mai vedremo la luce in fondo al tunnel. Onestamente credo che questo non sia il momento di vendere o di farsi prendere dal panico, come vedo che stia succedendo al mondo intero, ma di fare l’esatto contrario. Lo so che alcuni di voi mi prenderanno per pazzo ma se pensate a quando ci sono i saldi: “Vendesi tutto!! Sconti dal 40% all’80%!!” voi siete mai andati nel panico pensando che fosse invece arrivato il momento di non uscire piu’ di casa a fare la spesa? Non pensate che questa sia davvero un’occasione irripetibile? Non pensate che i livelli di panico e di perdite degli indici DOWborsistici a cui siamo arrivati sono a dir poco ridicoli e quali sono le ragioni di questo caos? Quasi per gioco ho deciso di capovolgere il grafico del DOW dell’ultimo anno, dateci un’occhiata nella foto qui accanto. Non pensate che se il DOW fosse salito del 20% nell’ultima settimana e se le vostre azioni si fossero duplicate, triplicate nell’ultimo anno, forse sarebbe arrivata l’ora di vendere? Secondo me si’, allora se ricapovolgiamo dinuovo il tutto vuol dire che questo e’ proprio il momento giusto per comprare. Su questo sono d’accordo con Berlusconi, anche se pero’ si e’ dimenticato che consigli di questo genere e’ bene che un primo ministro come lui, non li dia…. Poi mi raccomando anche le mie sono solo opinioni, quindi per proteggermi da azioni legali, visto che siamo su Internet, agite sempre pensando con la vostra testa. Fatelo anche e soprattutto quando sentite parlare i vostri politici alla televisione. Anche perche’ io del collasso della borsa di questo ultimo mese una ragione me la sono finalmente data. Pare che il governo americano abbia annunciato durante il weekend che si muovera’ per acquistare le azioni delle banche in pericolo, ma che bravi….. Gli Stati Uniti hanno un debito nazionale che ha superato ormai i 10 trilioni di dollari, tanto che ultimamente anno dovuto aggiungere una cifra al contatore del debito della foto qui sotto perche’ non ci stavano piu’ tutti quei numeri….

debt  Tutti questi i soldi dovevano pure recuperarli da qualche parte, e quindi perche’ non lasciare che le borse crollino senza dire o fare niente, per poi comprare tutto a prezzi scontati rifacendosi a spese di chi si era messo qualche soldo da parte o si era comprato una casa vendendo tutto in preda al panico? Meditate gente, meditate…. Nel frattempo spero di leggere questo post tra dieci anni e di non essermi sbagliato su quanto sto per scrivere e cioe’ che secondo me abbiamo ormai toccato il fondo.

La Cina alla conquista dello spazio

spacewalk Il 26 Settembre 2008 ha segnato una data importante per la Cina, ero in Italia in quei giorni e mi saro’ distratto ma non mi pare che i telegiornali Italiani ne abbiano parlato. In quei giorni l’argomento che teneva tutti sul fiato sospeso allora erano le sorti dell’Alitalia sull’orlo del tracollo. Quando sono ritornato a Pechino pero’ Selina mi ha subito dato l’incredibile notizia: “Ma come non hai sentito? Gli astronauti Cinesi hanno compiuto la prima “passeggiata nello spazio”!! Ero cosi’ commossa che ho pure pianto….”  In effetti si tratta di un’impresa storica che li colloca alla pari di USA e Russia nel campo aerospaziale. L’orgoglio nazionale e’ davvero alle stelle dopo i successi delle Olimpiadi, gli astronauti Zhai Zhigang, Liu Boming e Jing Haipeng pare siano diventati dei veri eroi al ritorno dallo spazio a giudicare dalle immagini sulle televisioni Cinesi. Vi conosiglio di leggere questo interessante articolo che parla della rincorsa tecnologica Cinese alla conquista dello spazio. Qui pare essere lontani anni luce dalla crisi Alitalia.

Saluti da Pechino

alpi Sono rientrato alla base. Il volo e’ andato bene questa volta. Anzi devo dire che in giornate come queste e’ un vero piacere volare, il cielo era limpidissimo sia durante il decollo dalla Malpensa che all’arrivo a Pechino. Le Alpi erano un vero spettacolo da lassu’, cosi’ ho voluto scattare qualche foto dall’aereo e dedicarle a quelli che mi seguono dall’Italia e che non hanno il coraggio di volare, con la speranza di riuscire a convincervi a cambiare idea…

Gita in Collina

vino La mia piccola vacanza Italiana non poteva che chiudersi con un giro in collina con papa’. Era una giornata bellissima, visibilita’ quasi illimitata, si vedeva quasi tutto l’arco alpino. Abbiamo attraversato i paesi di Ricaldone, Maranzana, Mombaruzzo, Alice Bel Colle, terre di vini DOC e DOCG dell’Alto Monferrato. Per chi e’ cresciuto in queste zone, queste colline e questi vigneti hanno un fascino e un significato particolare fatto di bellissimi ricordi che, per me che manco da questi luoghi da cosi’ tanto tempo, rivivo sempre con un pizzico di nostalgia. La vendemmia e’ ormai quasi alla fine ma abbiamo incontrato ancora qualche trattore carico di uva. Barbera, Grignolino, Cortese, Arneis, Moscato, Bracchetto sono i vini che queste terre producono. La bellezza e’ che nelle cantine sociali di questi paesi si possono acquistare ottimi vini a prezzi stracciati, un sogno per chi come me vive all’estero da tanti anni dove il vino e’ carissimo e non ha certo la qualita’ di questi posti. Come potete vedere dalla foto accanto, si puo’ anche acquistare vino sfuso al prezzo modico di circa un euro e mezzo al litro, basta portarsi un contenitore di plastica o una damigiana e riempirlo usando dei distributori che assomigliano molto alle pompe di benzina per le auto. Siamo tornati a casa con quasi 30 litri di vino, un pomeriggio piacevole nel quale ho scattato delle belle immagini che voglio condividere con voi.

La ricetta della nonna

pansotti Oggi voglio consigliarvi una ricetta, uno dei miei piatti preferiti dopo la pizza. In realta’ la ricetta non e’ proprio della nonna, e’ stata mia zia Dina a cucinarmeli la prima volta. Abitava a Chiavari a quei tempi, quando ero bambino d’estate passavo qualche settimana in vacanza da lei. Li chiamava i “Pansotti”, in pratica degli involtini fritti con lo stracchino dentro. Il sapore e’ molto simile alla famosa focaccia col formaggio di Recco. Mi piacevano cosi’ tanto che mia nonna Tecla imparo’ a cucinarli e li chiamava molto semplicemente “i cosi col formaggio”. Sono buonissimi e ogni volta che torno in Italia non posso fare a meno di cucinarli anche perche’ all’estero lo stracchino putroppo non si trova. Si puo’ usare dell’altro formaggio ma non e’ la stessa cosa. La ricetta e’ facile facile. Bastano 500 grammi di farina e un po’ di sale e 2 etti di stracchino. Mettete la farina e il sale in una terrina e usate dell’acqua calda per preparare la pasta. Stendete la pasta con il mattarello, aggiungete lo stracchino e create un grosso raviolone, chiudendo bene i bordi. L’importante e’ non fare la pasta troppo sottile perche’ lo stracchino bollente, durante la frittura, potrebbe bucare la pasta e fuoriuscire compromettendo il risultato finale. Friggere in olio bollente, e cospargere di sale prima di servire