Buon Compleanno Mamma

60 E’ stata una bella festa nella nuova casa di Patty per il sessantesimo compleanno di Mamma Mara. Rigrazio tutti gli invitati per aver partecipato. Ormai anche questa vacanza sta volgendo al termine. Tra meno di 24 ore saro’ dinuovo sull’aereo in rotta per la Cina. Sono stato davvero fortunato, il tempo e’ stato fantastico.

Vado a fare l’ultimo bagno in piscina. :-)

Nostalgia

roccia Finalmente sono riuscito a farmi una partita a calcetto. Era da gennaio che ogni tanto me lo sognavo. Ci ha pensato Marco, amico di una vita, compagno di scuola e di squadra. Giocavamo nella mitica Europa, io indietro sulla fascia a difendere, lui centravanti d’attacco a segnare i goal. Nella foto avevamo 13 anni. Marco a quei tempi si era inventato un soprannome per me, “Roccia” e io lo chiamavo “Bomber”. Quante partite, campionati, tornei abbiamo giocato insieme. Cosi’ ieri, grazie al suo invito, mi sono comprato le scarpe nuove e nonostante il dolore al ginocchio che ogni tanto ancora mi tartassa mi sono buttato. La sfida era tra colleghi della Caserma dei Carabinieri di Casale Monferrato, che rigrazio per l’ospitalita’. Marco e’ ancora in forma, corre ancora come una spia. A un certo punto gliel’ho fatto notare e mi fa: “Dovro’ pur tenermi in forma per correre dietro a sti Marocchini. Quelli corrono veloce sai…”. Hehe… Io invece piu’ che una roccia adesso mi sento molle come una polenta. Devo rimettermi in forma.

Sono ancora triste. Mi sento preso un po’ a schiaffi. Qualcuno di mia conoscenza e’ arrivato a dirmi che tratto le donne come mi pare e piace, che non ho considerazione di loro, le prendo per il culo. Un peccato che ci sia qualcuno che la pensi cosi’ di me. Sono cose che fanno male. Non sono un santo, questo e’ vero. Ma mi sento molto legato alle amiche che ho a Pechino. Voglio a tutte un gran bene e in questo momento mi mancano molto, tutte. Perche’ loro non mi giudicano, mi accettano per quello che sono, sono di compagnia e non si aspettano niente. Sono ragazze di una semplicita’ incredibile. E io sono stato sempre convinto che la felicita’ stia nell’apprezzare le piccole cose. Sono orgoglioso di loro di averle conosciute e di vivere in Cina. Devo solo cercare di non dare troppo peso a certi commenti, pensare a divertirmi e ascoltare i miei Van Halen, altrimenti mi rovino la vacanza.

Domani e’ il compleanno di mia madre quindi grande festa. Cucinero’ anche questa volta la pizza!!!

Imbecillita’

Oggi sono venuto a conoscenza di una storia che probabilmente nessuno mai leggera’ nelle cronache ufficiali. L’amica di una ragazza che frequento e di cui preferisco non fare il nome, circa un anno fa ha avuto la fortuna di incontrare un funzionario del partito molto ricco, uno dei tanti politici corrotti di Pechino. Il tipo e’ caduto nel tranello della ragazza la quale ha fatto di tutto per farsi mettere in cinta di proposito per poi ricattarlo. Per non parlare del conto salatissimo che gli ha presentato, 500 mila euro, di cui 300 mila in anticipo e il resto dopo l’aborto avvenuto. Il tipo, per non insoppettire gli organi ufficiali del partito che gliel’avrebbero fatta pagare assai cara, ha dovuto fare i salti mortali per trasferire i soldi dell’anticipo sul conto bancario della ragazza, appoggiandosi ai conti correnti di alcuni amici. Una volta ottenuto l’acconto pero la ragazza e’ sparita dalla circolazione e ha successivamente partorito non rispettando gli accordi. Nei mesi sucessivi pare che la madre della ragazza in questione sia addirittura morta dalla disperazione per quello che la figlia aveva combinato. Ora quella ragazza e’ tornata a Pechino, e non sembra sia intenzionata a fermarsi, vuole il resto di quei 500 mila euro che gli erano stati promessi. Quando ho sentito questa storia sono scoppiato dalle risate, pero’ a pensarci bene se fossi io al posto della ragazza mi darei una calmatina, e starei bene attenta a questo punto. Non sarebbe la prima donna a fare una brutta fine da queste parti in situazioni del genere.

Il Conte di Montecristo

montecristo Se non sapete cosa leggere quest’estate vi consiglio un grande libro. Il Conte di Montecristo e uno dei piu’ grandi ed entusiasmanti personaggi della letteratura di tutti i tempi, e soprattutto e’ un mio grande idolo. Ho letto questo libro circa 14 anni fa dopo aver guardato un bellissimo film, Sleepers tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra che in realta’ riprende lo stesso filone romanzesco della vendetta iniziato proprio dal Il Conte di Montecristo. In quei tempi dentro di me avevo una gran sete di vendetta per ragioni che non mi preme in questo momento elencare. Il libro mi aiuto’ a placare cio’ che si animava dentro di me e in qualche modo a superare quel terribile periodo. Ed e’ proprio grazie a questo che il Conte e’ diventato uno dei miei idoli e ancora oggi sento che quel libro ha lasciato un’impronta indelebile dentro di me. E’ non e’ solo per l’incredibile storia ma anche per lo stile di narrazione dello scrittore Alexandre Dumas, abile nel coinvolgere il lettore nelle incredibili avventure del Conte (abilita’ che cerco sempre di emulare). La storia parla di Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, che a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Terribile. Quello che succedde dopo non ve lo racconto perche’ spero leggerete il libro. Del resto che posso dire, che non credo assolutamente nelle vendette di tipo violento, odio la violenza. Credo che la miglior vendetta sia quella sottile, quasi impalpabile, che si protrae e si consuma lentamente nel tempo, perche’ ti lascia col sorriso sulle labbra e un sapore molto dolce dentro. Per portarle a termine occorre badare molto allo stile, passare quasi inosservati e’ fondamentale, ho commesso spesso molti errori in passato in questo senso. Pero’ ho imparato molto e alla fine non rimpiango nulla, so bene che tutto quello che di male si commette nella vita ritorna indietro prima o poi, sotto una forma o nell’altra. L’importante e’ avere la consapevolezza di aver agito in buona fede e con buone intenzioni. E avere speranza, perche’ la giustizia prevale sempre…

Questione di stile

Un’ulteriore precisazione riguardo Berlusconi dopo quello che ho scritto ieri la voglio decisamente fare. Lo ammetto, non mi e’ simpatico e lo critico sempre, non lo nascondo. Lo stimo per le sue capacita’ imprenditoriali e per essere arrivato cosi’ in alto partendo praticamente dal nulla, su questo non c’e’ dubbio. Non posso negare poi che abbia fatto delle buone cose anche in politica. Ma e’ il suo atteggiamento, il suo stile, che non riesco a mandare giu’.

Non importa se si e’ a capo di un piccolo team di cinquanta ingegneri come il mio o di un’intera nazione, quello che secondo me fa la differenza tra due persone che si occupano di gestione a qualsiasi livello, e’ lo stile.

Mi sono chiesto cosa mi succederebbe se io adattassi lo stile dei Berlusconi per la gestione del mio team. Vi ricordate quando ha detto chi vota a sinistra e’ un coglione? E poi che in politica, stampa e TV ci sono troppi farabutti, ieri parlando della P3 ha detto che sono degli sfigati in pensione. Immaginate se mi comportassi come lui sul lavoro, dando del coglione ai dipendenti che non seguono le mie direttive tecniche. Immaginate se dicessi in giro che i colleghi che mi criticano per il mio comportamanto non capiscono niente e sono dei farabutti. Immaginate poi se decidessi di censurare le loro email ai miei diretti superiori trammite regole "bavaglio". Insomma mi avete capito no? Se adottassi lo stile Berlusconi magari in Italia riuscirei a sopravvivere ma siccome lavoro per una ditta Americana vi posso garantire che verrei licenziato in tronco se avessi un atteggiamento del genere, anche se solo ci provassi minimamente. Questo a me e’ chiaro e evidente. Non capisco come mai non sia cosi’ chiaro e evidente a un Primo Ministro di una nazione che un comportamento del genere non e’ appropriato e che una persona come lui dovrebbe, a maggior ragione, dare il buon esempio.

Proviamo invece a invertire i ruoli. Proviamo ad immaginare invece cosa succederebbe se Silvio adattasse il mio stile. Io innanzittutto non preoccuperai affatto di chi mi critica, anzi inviterei tutti  i comunisti e giornalisti a Palazzo Grazioli per un confronto molto chiaro ed aperto. Non solo, mi presenterei a tutte le tramissioni televisive dove si parla male di me, risponderei a domande educatamente, spiegherei quali sono le mie differenze di vedute senza alzare la voce, anzi con un bel sorriso sulle labbra. Inviterei la stampa ai miei festini in Sardegna, perche’ no’. Non avrei paura a girare per Roma con a mano una giovane donna. Non avrei problemi ad essere d’accordo con chi mi critica, ci puo’ stare tutto, anzi le critiche a volte mi rendono piu’ forte. Parlerei apertamente con la stampa dei miei difetti e debolezze. E se qualcuno volesse votarmi contro direi che e’ libero di farlo. Mica male no come stile? Ci arrivo io che sono una persona semplice…. come puo’ non arrivarci una persona importante e colta come Berlusconi?

La risposta al mio quesito e’ semplice: io a Berlusconi siamo diversi, abbiamo uno stile diverso. E in Italia ci sono milioni di persone che amano o si riconoscono nello stile di Berlusconi, questo lui lo ha capito e tanto di cappello. Siccome io sono tollerante e’ ovvio che io a quegli Italiani non gliene voglio, siamo diversi, sono liberi di pensare e agire come meglio credono. Fortunatamente io posso scegliere di vivere dove voglio e ho scelto altre strade perche’ in Italia e’ ovvio che mi sentirei un "pesce fuor d’acqua" visto che "la maggioranza" la pensa in modo completamente diverso dal mio.  A me dispiace solo per quelli che sono rimasti li’ e devono subire quello stile. Con loro sono solidale, mi dispiace. Come mi dispiace per quelli che sono di destra e mi leggono, mi dispiace perche’ so che per loro Silvio e’ un beniamino e ai propri beniamini si perdona tutto. E’ normale. Vi capisco.

L’importante e’ essere orgogliosi del proprio stile, come del resto lo stesso Berlusconi ci insegna. Ai posteri l’ardua sentenza….

Storto o Diritto?

Ringrazio l’amico Enrico per il suo commento al mio ultimo post. Finalmente qualcuno che mi scrive le suo opinioni! Sono d’accordo con lui, quando si parla di politica in Italia i buoni non esistono. Volevo in realta’ scrivere e precisare, a dire il vero, che se tratto certi argomenti non e’ perche’ sono di sinistra o voglio difendere i mezzi che la sinistra usa in alcuni casi per condurre certe sue battaglie. Poi non nego che di questi tempi ho una simpatia irrefrenabile per Fini e penso che voterei per lui se domani si andasse alle urne e vivessi in Italia. Pero’ sono davvero preoccupato. Durante la giornata di sciopero ho letto questo comunicato di Roberto Gilardengo sul sito dell’unico giornale che leggo da quando ero un bambino. Si chiama "Il Piccolo" ed e’ il giornale di una piccola citta’, la mia citta’, Alessandria. Mi sembra davvero un messaggio equilibrato policamente e spero riesca a far riflettere tutti, persone di destra e sinistra:

"Per cominciare, vorrei però ribadire un concetto già espresso ai lettori. La nostra categoria è chiamata a una doverosa autocritica per l’insopportabile invasione della privacy, a volte spacciata per esercizio dell’articolo 21 della Costituzione. Il quadro che la cosiddetta legge bavaglio sta prefigurando assume tuttavia contorni che gli operatori dell’informazione non possono non guardare con grande preoccupazione. Perché il discorso va oltre la pubblicazione – integrale o meno – delle intercettazioni stesse, ma riguarda per intero la giudiziaria. Per capirci, se la norma dovesse passare così com’è, verrebbe quasi del tutto vanificato il diritto di cronaca, visto che si impedirebbe ai giornali di dare notizie delle inchieste fino all’udienza preliminare, cioè per un periodo che, in Italia, va dai 3 ai 6 anni. La violazione di questo disposto riguarda sia chi scrive, passibile di arresto o sanzione, che gli editori, i quali rischiano multe salate e, secondo una logica perversa, si vedrebbero costretti – almeno qualcuno così teme – a pressioni sui direttori perché questi, in sostanza, non facciano il mestiere per cui sono pagati. Il ‘Piccolo’ ha la cronaca nel suo dna e si occupa di giudiziaria dal 1925. Vorrebbe occuparsene ancora, in termini ragionevoli e seguendo il percorso da sempre adottato: scrivere con l’equilibrio che i lettori ci riconoscono e dopo le necessarie verifiche che comprendono, molto spesso, il contraddittorio tra le parti. E farlo, anche quando le indagini riguardano i pubblici amministratori.

Questo deve far riflettere. Se vivessi in Italia e scoppiasse un caso che vedesse coinvolto un amministratore pubblico della mia citta’ candidato alle elezioni e queste si svolgessero nei sei mesi successivi, probabilmente a causa della nuova legge non potrei essere informato sulle inchieste in corso perche’ bisognerebbe aspettare fino all’udienza preliminare. Mi sembra preoccupante questo perche’ come cittadino in procinto di andare a votare da li’ a sei mesi, vorrei avere il diritto di saperne di piu’ riguardo i tutti candidati all’elezioni. E’ chiaro che certe accuse o pubblicazioni sul giornale potrebbero risultare false o manipolate, e quindi danneggiare ingiustamente quel candidato vittima di una grossolana ingiustizia. Ma quel candidato avrebbe comunque e sempre la possibilita’ di dare delle spiegazioni in un luogo pubblico che di ingiustizia in realta’ si tratta, e per noi elettori rimarrebbe intatta la possibilita’ e il diritto di poter scegliere se credergli. Nel caso di un bavaglio, e vero’ si potrebbe proteggere gli innocenti, ma tutte le ingiustizie verrerro’ aime’ coperte da un triste velo di segreto.

E’ difficile stabilire quale sia "in assoluto" la soluzione migliore. Io ovviamente sono per la trasparenza e al tempo stesso sono d’accordissimo con Enrico che "certa gente meriterebbe pene severe per ogni tipo di disinformazione/mistificazione". In conclusione, mettete pure in galera chi sgarra, ma ribadisco  il mio no alla censura, e no all’intervento da parte del governo su cosa sia legittimo scrivere o non scrivere su un giornale. Mi sembra un passo indietro e mi sembra ipotrica (come al solito) da parte un paese occidentale che critica la Cina.

Diritto Assoluto

berlusca_mad Non posso non toccare l’argomento visto che mi piace scrivere. Berlusconi oggi ha detto che la liberta’ di stampa non e’ un diritto assoluto. Probabilmente Silvio legge troppi discorsi del Duce e non sa che esiste una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, un documento sui diritti individuali firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

L’articolo 19 della dichiarazione dice: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”

Posso scrivere cio che voglio? Certo, poi se scrivo cose che denigrano e offendono ne paghero’ le conseguenze in tribunale, ma la liberta’ di espressione e’ un diritto che non puo’ essere negato in un paese che si ritiene democratico. Ed e’ pauroso sentire certe dichiarazioni venir fuori da una figura istituzionale come un Primo Ministro che dovrebbe fare invece tutto il contrario,  cioe’ dovrebbe aprire le sue orecchie grandi grandi a chi lo critica e non fare il bambinone arrabbiato che pesta i piedi perche’ non gli fanno solo complimenti.

Berlusca e’ incazzato per la violazione della sua privacy e quella dei suoi amici. Ma Berlusconi si dimentica anche che è propriatario di almeno 10 settimanali che vivono di gossip e privacy violate. Solo la sua è intoccabile?

Ricordatevi cosa ha detto Napoleone:

“Ho piu’ paura dei giornali che di 100 mila baionette”

Berlusconi fara’ la stessa identica fine. Ho sempre meno dubbi.