Ho fatto un sogno strano stanotte. Ho sognato che mia zia Lucia mi ha chiesto quale fosse la strada piu’ bella a Seattle. Non sono riuscito a risponderle, mi sono commosso pensando a Seattle e sono scoppiato a piangere. Mi sono svegliato di soprassalto e avevo le lacrime agli occhi. Non riuscivo a capire perche’. Poi piu’ tardi nel letto ho pensato che fosse la Highway 99 il mio percorso preferito. Mi piaceva soprattutto un tratto che da sud va verso nord, tra il West Seattle bridge fino al tunnel che porta poi al Seattle Center. In quel tratto la Highway diventa una sopraelevata e nei giorni di sole si ha un panorama fantastico. A destra lo skyline di Seattle (foto in alto), e a sinistra il mare con le montagne sullo sfondo, a volte con le cime innevate (foto in basso). Quante volte ho percorso quel tratto la domenica, mentre andavo a giocare a calcio con gli amici pensando: che bella che e’ Seattle. E’ strano perche’ di solito Seattle e gli Americani non mi mancano, mi mancano gli amici Italiani di Seattle questo si’, perche’ a diversita’ di Pechino li’ ne avevo tanti e alcuni erano amici del cuore. E forse e’ un po’ anche la voglia di farmi una partita a calcio, che e’ un sogno riccorrente per me. Chissa’ cosa ha cercato di comunicarmi quel sogno e cosa si e’ mosso dentro di me. Forse e’ stato Alexis che mi ha scritto un email da Miami cercando di convincermi di mollare tutto e tornare a suonare. Sarebbe bello. Ma tornando ai sogni, so benissimo che spesso si tende a desiderare cio’ che non si puo’ avere. E’ quando si ottiene cio’ che si desidera spesso si tende poi a non apprezzarlo e si desiderano altre cose. E’ nomale e non e’ facile mantenere un equilibrio e accettare che nella vita non si puo’ avere tutto e bisogna fare delle scelte. Pero’ tutto sommato non devo rattristarmi. In questo momento sono felice perche’ il nuovo lavoro mi piace e poi a giugno dovro’ andare probabilmente a Seattle per lavoro e potro’ finalmente rivedere i miei vecchi amici e perche’ no, mettere anche le scarpe da calcio nella valigia.
Monthly Archives: April 2010
Si riparte
Tornare sui propri passi non e’ sempre facile. Inevitabilmente i ricordi mi hanno portato indietro a quasi 5 mesi fa quando ho percorso Bradley’s Lane. Mi sentivo quasi arruginito e un po’ triste che la vacanza volgeva ormai al termine. Quando sono entrato in quel salone gremito di persone per la presentazione ufficiale un po’ di emozione c’era. Pero’ avevo preparato il mio discorso in Cinese nei minimi dettagli e sapevo che non avrei fallito. Mi sono allenato a casa la sera prima, con Selina che mi correggeva la dizione. Sapevo che se avessi parlato la loro stessa lingua saremmo diventati subito amici. E difatti quando in Cinese ho detto che volevo che mi considerassero non solo il loro capo ma soprattutto un loro amico e’ scattato l’applauso. Selina diceva che non mi avrebbero creduto, fa lo stesso, avro’ modo di dimostrarglielo. Poi la sera party con pizza. Ma la sorpresa piu’ grossa e’ che per l’occasione si erano organizzati e hanno preparato delle esibizioni e giochi di squadra. Un ragazzo ha suonato un pezzo con la chitarra: “Yesterday” dei Beattles. Non poteva scegliere un testo piu’ azzeccato. Poi mi ha chiesto di esibirmi e di suonare qualcosa. Era tanto che non prendevo in mano la chitarra e ho declinato l’invito piu’ volte, poi alla fine ho desistito, ma ho chiesto a Renato che fosse lui a cantare e molto simpaticamente ha accettato. Un’accoglienza davvero calorosa con tanto di torta. Un gran bel gruppo, tanti ragazzi simpatici che in questi giorni sto conoscendo uno ad uno. La ruggine e la tristezza e’ ormai quasi andata via tutta. Penso sara’ davvero una bella avventura.
Viaggiare
Come dicevo e’ stato bello avere qui Patty e Roby. Ero preoccupato prima del loro arrivo, pensavo che non si sarebbero adattati facilmente conoscendoli bene, soprattutto perche’ so che a tavola non e’ facile accontentarli… Come al solito pero’ quando le aspettative sono basse spesso vieni colto di sorpresa. La Cina e’ piaciuta molto, anzi ho forse creato altri due fans di questo paese che dall’esterno viene sempre criticato e messo in cattiva luce dai media. Un peccato. E’ piaciuta soprattutto la gente, semplice, cordiale, i parchi immensi, ma anche il cibo cosi’ diverso, soprattutto l’anatra laccata alla Pechinese. E dire che mia sorella l’anatra si e’ sempre rifiutata di mangiarla. Mi sembrava un miracolo, tanto che ho voluto fare il bis la sera prima che partissero. Ricordo una sera mentre accompagnavo Patty verso l’Hotel, parlavamo di quanto sia difficile trasmettere le emozioni che si provano durante un bel viaggio. Anche se racconti o fai vedere delle belle foto serve a poco, le persone che ci ascoltano o guardano delle immagini ferme non potranno mai capire o provare le tue stesse sensazioni. Ricordo quando tornavo dai miei viaggi in Finlandia, ricordo che i miei amici si stancavano di sentirmi parlare di quei posti, di quelle esperienze e mi soprannominarono il "Finlandese". Chissa’ forse oggi mi chiamerebbero "il Cinese". Il fatto e’ che mi piace viaggiare e per una volta finalmente penso di essere riuscito a trasmettere, anche se in magari solo in forma ridotta, quello che ho provato nello scoprire questo paese e questa bella gente che mi ha dato tanto. Cosi’ come mi ha fatto piacere sentire mio padre dire che prima di venire in Cina non riusciva a capire come mai ero finito qui, e invece adesso dopo esserci stato, si e’ finalmente reso conto. Anzi penso che la Cina gli manchera’.
Patty e Roby in visita a Pechino
Sono state due settimane intense nelle quali non sono riuscito a trovare un attimo di tempo per scrivere. Dopo l’arrivo di Patty e Roby in pratica ho deciso di dedicarmi interamente a loro, e quando tornavo a casa la sera tardi non avevo le forze per scrivere. Poi all’indomani della loro partenza e’ stata la volta del primo giorno di lavoro, e siccome Renato era qui per la mia presentazione ufficiale al nuovo team ho dovuto concentrare tutte le mie energie sul lavoro. Poi venerdi Renato e’ tornato a Seattle, e cosi’, dopo un sabato intero di meritato e assoluto riposo rieccomi a scrivere. Voglio partire dalle foto ricordo della visita di Patty e Roby. Ho voluto produrre un video con gli scatti piu’ belli, e con sottofondo musicale la canzone che a loro piaceva molto e che e’ stata un po’ la colonna sonora di questa loro vacanza. Ve lo propongo qui sotto e li saluto affettuosamente ringraziandoli per essere stati qui con me. E’ stato veramente bello averli qui!
E’ ufficiale
L’altro ieri ho firmato il contratto e tornero’ a lavorare il 13 di Aprile, ormai e’ ufficiale. Sono felice di questa mia scelta per tanti motivi. Sara’ una bella avventura, un team grande da gestire, 54 persone, quindi ci sara’ sicuramente tanto da imparare. Poi sono felice anche perche’ il mio manager, Renato, e’ un tipo in gamba, si e’ davvero fatto in quattro per venire incontro alle mie richieste. Avere un manager a Seattle, quindi di scuola americana, mi fa ben sperare per il futuro e penso che lavoreremo bene insieme. L’altra novita’ e’ che tra circa 24 ore arriveranno qui mia sorella e mio padre, sara’ l’ultimo periodo di relax prima del grande giorno.