Non ci si capisce piu’ niente

Chissa’ cosa penseranno le signore di una certa eta’ in Italia di questi tempi. Ho sentito mia madre, era preoccupata per il futuro del paese. Menomale che me ne sto lontano, le ho detto. Ho letto di recente un articolo sul Corriere, inviatomi da un amico, intitolato "Qui sono in gioco persone la cui privacy e dignità sono state violate due volte". Mi chiedo se sono veramente queste le priorita’ del paese e non il tasso di dissocupazione tra i giovani per fare un esempio, ma comunque. L’articolo se volete leggerlo e’ qua e queste sono le considerazioni che ho fatto con l’amico che me lo ha invitato.

Capisco il punto di vista di chi scrive, e’ vero la legge dice che la privacy delle persone non deve essere violata. Pero’ io sono ingegnere e nel nostro campo andiamo sempre ad analizzare le cose in modo diverso. Quando troviamo un "baco" nel software per esempio dobbiamo cercare di capire qual’e’ la cosiddetta "root cause", cioe’ la causa primaria del problema. E la "root cause" in questo caso e’ evidentissima: a Berlusconi piacciono le donne, lo ha detto anche lui e ha ammesso che gli piace stare in mezzo a un sacco di ragazze giovani. Io non lo biasimo per questo anche perche’ piacciono anche a me le donne. Pero, se dobbiamo essere sinceri se lui questo vizietto non lo avesse, tutto sto casino non sarebbe mai successo tanto per cominciare. Se poi hanno arrestato per furto una di quelle ragazze giovani amiche di Berlusconi, non e’ colpa della sinistra o dei giudici, no? Se poi lui sentitosi in pericolo o chissa’, non e’ detto che lei sia anche arrivato a dirgli "se non mi tiri fuori di qui, racconto tutto". Ma magari non l’ha ricattato nemmeno, e’ stato lui che per amicizia, pura amicizia, ha telefonato alla questura perche’ facesse pressioni perche’ venisse liberata. Anche per quello esiste un solo responsabile, lui, ha telefonato lui. Piu’ tardi e’ stata aperta un inchiesta ed e’ normale che finisse sui giornali. Questo succederebbe in qualsiasi paese del mondo, tranne che forse in Cina, o Russia o in Africa. Metti che siamo in America e succede la stessa cosa, e il presidente chiama lo sheriffo e gli chiede di liberare una donna in prigione, dicendo che si tratta della figlia di Mubarak. Magari un poliziotto sta zitto ma poi la cosa prima poi salta fuori e finisce su tutti i giornali. E’ normale. Come e’ normale che con tutto quello che Berlusconi ha detto nei confronti di giudici e magistrati, qualcuno della categoria si sara’ pure incazzato di essere continuamente attaccato in quel modo. E’ chiaro che saranno incazzati a morte con lui e ora gliela stanno facendo pagare.

Questa e’ la realta’.

Berlusconi la sa dare a bere al mondo che la situazione e’ completamente capovolta purtroppo, ed e’ bravissimo a farlo. Anche a me piace scrivere, ma io di professione faccio l’ingegnere. E poi chi ti dice che in cambio di quell’articolo sia arrivato un bell’assegnino per scrivere certe cose? Perche’ in Italia ormai il clima e’ questo.

Ho letto in seguito questo articolo di Davanzo che vale la pena leggere e un po’ ricalca cio’ che ho scritto. Ma essere di sinistra vuol dire non essersi bevuto tutto quello che dice Berlusconi? Qualcuno me lo spieghi perche’ forse sono io che non capisco piu’ niente.

Perdere l’iPhone

imageVe la ricordate la canzone di Massimo Ranieri “Perdere l’Amore? L’ho riscritta, si chiama “Perdere l’iPhone”

 

 

 

e vorresti urlare, soffocare il cielo
sbattere la testa mille volte contro il muro
continuo a cercati nel taschino
dire “ma dov’e’ mio telefonino?”
e’ colpa del destino…

Perdere l’iPhone
maledetta sera
che raccoglie i cocci
di una vita sempre a donne
pensi che domani e’ un giorno nuovo
ma ripeti non me l’aspettavo
non me l’aspettavo……
Perdereeeeeee l’iPhoneeeeeee”

Come mi manca….

Si’ perche’ comprare un iPhone a Pechino e’ un’impresa. L’Apple Store non lo vende piu’ al pubblico, troppe richieste. Devi prenotarlo sul loro sito e aspettare mesi prima che arrivi. Ho anche provato ma ci si collegano talmente in tanti che il sito non funziona. Ci sono delle ditte che lo vendono illegamente a Pechino ma il prezzo e’ maggiorato di parecchio. Ogni giorno la quotazione sale come in borsa. Ho chiesto alla mia segretaria di tenere d’occhio il prezzo, stamattina appena arrivato in ufficio le ho chiesto un aggiornamento: “Allora a quanto siamo oggi?” e lei “6800 RMB che sono piu’ di mille dollari”. Nel pomeriggio ne ha trovato uno a 6400. Non ho resistito. Domani me lo conosegnano in ufficio.

Shenzhen

shenzhenDeng Xiaoping e’ come se fosse un padre fondatore di questa citta’ nel sud della Cina nella provincia del Guangdong, a due passi da Honk Kong. Era un piccolo villaggio nel 1979, ed e’ stato trasformato in un laboratorio sperimentale di un capitalismo di stile socialista. Oggi e’ una metropoli di 10 milioni di persone ed e’ considerata una delle citta’ piu’ in crescita al mondo. Terzo porto piu’ importante della Cina dopo Shanghai e Hong Kong, sede della Borsa di Shenzhen e delle piu’ importanti ditte nel settore High-Tech. Bellissima anche la spiaggia, specialmente d’inverno quando non c’e’ gente. D’estate ci sara’ da fare a botte.

Harbin

harbinE’ stato un viaggio fantastico sotto tutti i punti di vista. Sono tornato ieri sera e per il momento ho solo avuto il tempo di mettere le foto sul sito. Quello che e’ successo ve lo raccontero’ nei prossimi giorni. Le immagini pero’ non rendono bene l’idea di quanto freddo faceva. Nella foto che ho scattato qui a fianco il termomentro segnava -24. Mi sono tornate in mente alcune notti in Finlandia, per il resto non ero mai stato in posti con temperature del genere. Ma ne e’ valso veramente la pena.

Volare

La novita’ del giorno e’ che Air China ha annunciato un volo diretto Pechino-Milano. Sono 19 anni che vivo all’estero e sogno un ritorno in patria senza scali. Il sogno si e’ avverato. Mi sono informato oggi, sono 11 ore di volo. Costo del biglietto in economy 700€, in business 4000€ che e’ pero’ il doppio rispetto a Emirates. Intanto domani si vola di nuovo. Questa volta verso paesi più freddi. Destinazione Harbin dove ogni inverno si svolge il famoso Festival del Ghiaccio.

Lotteria Cinese

BeijingTrafficComprare una macchina a Pechino? Bisognera’ essere fortunati. Qualche settimana fa l’amministrazione locale ha annunciato che le immatricolazioni nel 2011 potranno essere solo 240 mila. Una riduzione drastica visto che solo nel 2010 a Pechino sono state immatricolate 850 mila macchine. E per essere uno di quei 240 mila bisognera’ essere estratti a sorte. Intanto nelle ultime settimane del 2010, per effetto delle nuove regole, le macchine nei concessionari sono andate a ruba, tanto che non se ne trovano quasi piu’. Un boom con conseguenze impensabili, difficili da immaginare in altri paesi del mondo. Per saperne di piu’ leggetevi questo articolo. Buone notizie invce per quelli come me che l’aria di Pechino la respirano, speriamo che le nuove misure contribuiscano per lo meno a limitare i danni dell’inquinamento.

Fly Emirates

viaggioUna nota di ringraziamento alla compagnia aerea Emirates per un servizio davvero encomiabile. Aerei nuovissimi, ho viaggiato su Airbus 340 su tutte le tratte, prezzo del biglietto in business class 30-40% in meno rispetto ad altre compagnie europee, business lounge a Dubai enorme con tutti i tipi di comfort, dove ti puoi fare pure una doccia o un massaggio. Ma il trattamento migliore sul volo Milano-Dubai, mi hanno fatto un vero e proprio regalo di Natale: upgrade gratis in Prima Classe, ero in prima fila sull’aereo. Quando me l’hanno detto mi e’ venuto il “friccicone in core”. Non mi era mai capitato di viaggiare in Prima. Ho guardato cosa mi sarebbe costato il biglietto se l’avessi comprato,  solo andata Milano-Dubai si viaggia su circa 2000 euro. Menu à la Carte, con Dom Perignon e caviale, non mi sembrava vero. A fianco a me un magnate Nigeriano, incazzato nero perche’ la First Class Lounge di Milano era un buco, e condivisa da venti compagnie aeree. Anche questa e’ Italia ho pensato. “Non faro’ piu’ scalo su Milano” mi ha detto. Non siamo piu’ competitivi in niente. Ma anche lui era inaccontetabile. E’ riuscito a lamentarsi anche perche’ non servivano la fila uno per prima, notare che in First Class c’erano solo due file e dieci persone, quindi il tempo di attesa si allungava di solo di qualche minuto. Il personale di volo e’ uscito pazzo. Per tranquillizzarlo un attimo ho cercato di fare quattro chiacchiere con lui. Nonostante tutto era simpatico. Certo che essere ricchi puo’ diventare un problema, non si apprezza piu’ niente. Invece io ero talmente felice che sono sono nemmeno riuscito a dormire sul quel lettone…

Chi si ferma e’ perduto

E’ stata una vacanza lampo. Il tempo vola. Sono gia’ passati quattro anni da quando sono arrivato a Pechino e ho incominciato a scrivere questo blog. Mi sono riletto il primo post, e’ sempre emozionante pensare a quel periodo. E cosi’ e’ passato un altro Natale, ho lasciato l’Italia con un po’ di tristezza nel cuore. Non dimentichero’ le parole di mia madre l’ultima sera in pizzeria, la sofferenza di quel vuoto che prima non riusciva a colmare e che ora non esiste nemmeno piu’. Piu’ si invecchia, piu’ la rassegnazione prende il sopravvento. E’ tristissimo dover ammettere di arrendersi, chissa’ forse a volte e’ salutare. Ma sono contento che ci siamo parlati un po’ di piu’ questa volta. E’ triste anche non poter fermare le lacrime di chi non vorrebbe vederti andar via. Ma la rabbia piu’ grossa la provo nei confronti dell’Italia, di questa Italia, che piu’ il tempo passa e piu’ peggiora, piu’ sento lontana da me. Rabbia per questi politici e quelli che sono venuti prima di loro, che mai hanno pensato, seriamente, al futuro di questo paese, ai giovani. L’appello di Napolitano e’ un sasso tirato in uno stagno. Ormai e’ troppo tardi. Che all’estero esistessero piu’ opportunita’ io l’avevo gia’ capito vent’anni fa e di questo passo le cose non possono che peggiorare. Ma, come ha detto mia zia che a 90 anni ormai cammina a stento, "chi si ferma e’ perduto". Quindi continuero’ a scrivere su questo blog e a raccontare quest’avventura Cinese, cercando di stare il piu’ possibile vicino a chi e’ rimasto in Italia, anche ritornandoci piu’ spesso.