Goodbye Beijing, Hello Singapore

image1What a nice present today for my last day in Beijing ~ a beautiful crystal clear sky. I feel like Heinrich Harrer in the movie “7 years in Tibet” when his journey comes to an end as he makes his return home. Indeed its been almost 7 years for me too ~ and it was a fantastic experience, no doubt these were the best years of my life. I have to admit I was really spoiled and received a lot of love here. So many memories, so many joyful moments. I felt so alive and leaving everything behind will not be easy.

I just want to thank everyone who contributed to make my stay in Beijing really special. I hug you all and hope you stay in touch. And now it’s time to move one to a new adventure, a new life, a new chapter of my colorful life

Odio gli Indifferenti

20131122-112431.jpgScritto da Antonio Gramsci nel 1917, citato nel libro di Don Gallo e segnalato da mamma:

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E’ la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perchè la massa degli uomini abdica alla sua volontà, LASCIA PROMULGARE LE LEGGI che solo la rivolta potrà abrogare, LASCIA SALIRE AL POTERE uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perchè non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo:perchè mi da fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dovere sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò ODIO CHI NON PARTEGGIA, ODIO GLI INDIFFERENTI”

Che tristezza…

20131115-234523.jpgHo una prozia di 92 anni. Sono andato a trovarla questa sera e quando ha aperto la porta mi è caduto lo spazzolone sui piedi, apparentemente lo tiene a portata di mano per cercare di proteggersi da intrusi. Negli ultimi anni e’ stata scippata non so quante volte, prima in strada, poi svariate volte in casa da presunte badanti e addetti alla manutenzione. Ultimamente ha aperto la porta di casa a una donna che si è spacciata per lavascale, l’ha spinta, e’ entrata e dopo averla probabilmente ipnotizzata le ha sottratto tutti i risparmi, che aveva nascosto per pagare la riesumazione del marito. In lacrime mi ha chiesto di aiutarla finanziariamente e lo farò, quello che mi indigna però è questo paese dove una persona anziana non può sentirsi più sicura, dove ormai regna la delinquenza a tutti i livelli. Questa sera faccio davvero fatica a sentirmi orgoglioso di essere italiano. Che tristezza…

Poor Italy

The Italian bank where I have an account in Italy has changed name twice on the last 2 years which is suspicious enough. I had 80 dollars to change into Euros and this morning I went into one of their agencies. They said that I couldn’t change the money there. “I have an account in this bank, don’t I?” – I asked, while the clerk’s colleague was commenting “My God so many people are changing dollars to euro this month…” – I felt like I was a poor man desperate for cash, not in a bank… And the clerk added: “You need to deposit your money in your account and you need to go to the same agency where you open your account” – they told me. “Wow… Why do I have to do all that?” – I asked and this is what they told me: “Because we don’t have a machine to check if your dollars are fake. These machines are expensive for banks, you know…, to purchase one is one thousand euro. So you need to deposit the money in your account. That way we can trace you in case you gave us fake notes”. I was laughing at the clerk : “You know, I live in China and I don’t have this problem. I can change money in every bank I want” and the final answer was “But this is Italy and things aren’t going too well…”. I guess so. It took me a while to get thing done, including writing a check to myself to cash out a mear 50 euros…. Terrible… Poor Italy… Poor Eurozone…