Ricordi

Alessandria e’ piena di ricordi, persone care, vecchi amici, volti noti che incontri sempre per la strada, viottoli che ho percorso da bambino, foto appese a un muro, quadri di un tempo, oggetti dimenticati su una credenza, suoni. Tutto ti riporta indientro con la mente facendoti accorgere quanto il tempo passa scorrendo veloce, specialmente quando incontri persone che non vedevi da un tempo e vedi che sono invecchiate.  Allo stesso tempo alcuni ricordi piano piano sbiadiscono o spariscono dalla mente, le cose anche se non te ne accorgi cambiano, cosi’ lentamante. Mentre vivo negli Stati Uniti la quotidianita’ prende il sopravvento, quando viaggio tutto cio’ che importa e vivere l’attimo scoprendo nuove cose, nel frattempo tutto quello che ho lasciato qui finisce tristemente e irrimediabilmente nel dimenticatoio e il tempo passa quasi senza accorgersi di niente. Tornare qui e’ bello ma ha un sapore amaro realizzare quanto si e’ stati lontani da tutto, specialmente dalle persone care, mentre il tempo scorre via come un soffio, come i pochi giorni di questa vacanza.

Siete ancora curiosi?

Ho parlato di curiosita’ in occasione di un post da Tokyo dopo la mostra che ho visitato di Leonardo Da Vinci. In questi giorni mi e’ capitato di pensare di nuovo all’importanza della curiosita’ riflettendo su quante relazioni o amori finiscono o sono in crisi, in Italia i divorzi negli ultimi dieci anni sono aumentati del 74%. Difficile trovare oggi una relazione che veramente funzioni. Personalmente sono stato scottato da relazioni finite male tante volte e spesso ho pensato che una delle ragioni piu’ importanti che ne segnano la fine e’ la quotidianita’. Quando sono solo la quotidianita’ non mi annoia anzi , mentre durante una relazione noto che nasce dentro di me una perdita di curiosita’ e di stimoli verso le cose che mi appassionano di piu’. Ci si impigrisce perdendo interesse per se stessi e per la persona a cui si vive accanto, fino ad arrivare alla noia totale.  In casi estremi si arriva fino al punto di tradire la persona che cosi’ tanto avemo amato solo per cercare di sentirsi ancora vivi, ancora curiosi. Penso che una relazione che funzioni sia quella in cui fondamentalmente esiste il rispetto reciproco, ma soprattutto dove si e’ in grado assieme di continuare stimolare la propria curiosita’, quella recipricoca e quella verso il mondo esterno. Non e’ facile ma secondo me e’ qui che sta “il nocciolo”….

I Castelli del Monferrrato

E’ stata una domenica passata a “visitar castelli”, in effetti Alessandria fa parte di una zona, il Monferrato, ricca di Castelli alcuni di questi poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico. Grazie ad un iniziativa patrocinata dalla Regione Piemonte giunta alla undicesima edizione, questi Castelli aprono le porte al pubblico nei weekend estivi, una ghiotta occasione per visitarli e scattare qualche foto e assaggiare del buon vino. Quelli che ho visitato sono Il Castello di Tagliolo Monferrato con la torre che risale al X secolo, Castello Malaspina a Cremolino del XI secolo e il Castello di Trisobbio che risale al XIII. Solo tre ma tra Asti, Cuneo e Alessandria saranno almeno una quarantina, per maggiori informazioni vi rimando a questi siti  http://www.castelliaperti.it/ http://www.piemontefeel.it/

Alessandria della paglia

Arrivando ad Alessandria sono tornato con la mente a quando ho visto per la prima volta Shanghai. In quindici anni che vivo all’estero fa sempre piacere tornare nei luoghi di origine ma mai come questa volta mi sono accorto di quanto sia piccola la citta’ dove sono nato. Ripensando all’imponenza di Shanghai, che quasi sembra una citta’ del futuro, cercare di trasmettere le sensazioni che si provano per uno come me nato ad Alessandria e cresciuto in campagna a Valmandonna nel tornare in questi luoghi e’ davvero difficile. Essere qui pero’, dopo avere visitato le piu’ grandi metropoli dell’Asia, ha un grande valore per me, anche se tutto rimane sempre tale e quale, qui c’e’ la mia famiglia ed e’ per me un punto di riferimento, il punto da cui il mio viaggio e’ partito. E’ triste accorgersi che se tutto rimane sempre tale e quale, un peccato per le generazioni giovani che rimangono qui e hanno poche prospettive. Mette di buon umore riabbracciare tutti e andare dal panettiere per comprarmi, come ormai di rito, un pezzo di focaccia perche’ come la fanno qui non la fanno da nessuna parte. Poi sono passato davanti al negozio di lavora mia madre (ancora per poco, chiudera’ per lasciare il posto a una catena dove vendono tutto a 9 euro) e c’era parcheggiata la mitica cinquecento che si vede nella foto. Mia nonna Tecla ne aveva una dello stesso colore, quanti ricordi…

Come guadagnarsi un biglietto gratis

Sono all’aereoporto in partenza per l’Italia. Avrei dovuto partire ieri ma anche questa volta ho provato con il solito trucco per scroccare un upgrade in business class o biglietto gratis, e anche questa volta ha funzionato. L’avevo imparato quando, quasi ogni weekend, andavo a Las Vegas e credetemi…. funziona. Vi spiego come: le compagnie aere di solito vendono un tot di biglietti in piu’ rispetto a quanti posti ci sono disponibile sull’aereo, in inglese c’e’ un termine apposta, si chiama “overbooking”. Lo fanno sperando che qualcuno non si presenti, cancelli all’ultimo momento e quindi in questo modo riescono a massimizzare i profitti con l’aereo sempre pieno. A volte pero’ non hanno abbastanza posti a sedere in economy class, cosi’ spostano alcuni dei passeggeri in business class gratis o addirittura sono costretti a trovare dei volontari che siano disponibili a partire su un volo sucessivo, magari su una linea partner. Ai volontari in cambio danno un compenso in denaro o un volo gratis. Quindi il trucco sta nel presentarsi all’aereoporto appena apre il check in dalla compagnia aerea e chiedere se il volo e’ “overbooked”. Se lo e’ allora si chiede se cercano volontari per partire sul volo sucessivo, ricordatevi che e’ importante essere i primi della lista. Cosi’ ho fatto anche ieri e per la quinta volta da quando uso questo trucco mi hanno scelto e mi hanno dato un biglietto gratis. In quanto ad upgrade in business mi succede ancora piu’ spesso. L’ultima volta che sono andato in Italia con la SAS mi hanno dato l’upgrade in business sia all’andata che al ritorno. Insomma fidatevi che funziona… E’ per questo che sono partito da Seattle con un giorno di ritardo ma tra 12 ore sono in Italia e a Natale ci vado gratis……

Dinuovo in letargo

Sono tornato a Seattle, questa citta’ letargica, fredda e nuvolosa. Dopo essere stati a Tokyo per 3 giorni dove la maggior parte della gente si veste bene e alla moda, mi sembra di essere finito in un villaggio di montanari. Stamattina sull’autobus che ci portava a Redmond pareva che stessimo andando a un concerto di musica grounge. Che tristezza… poi l’altra cosa che ho notato e’ l’obesita’ di molte persone, epidimia dilagante e preoccupante in questo paese. In Asia si faceva fatica a trovare una persona sovrappeso, qui ci sono molte persone che sono grasse a livello sproporzianato, a volte quasi disumano, vittime di un alimentazione poco sana e sregolata. Molto triste a vedersi… Non c’ero piu’ abituato.

Curiosita’

dscn2499.JPGQuesta mattina mi sono recato all’Hotel Gran Hyatt di Tokyo per prendere l’autobus che mi portasse all’aereoporto. Mentre attendevo che arrivasse avevo davanti a me la Lamborghini nella foto. A un certo punto si apre un garage non lontano da me. Un ragazzo dello staff sale su un auto nera e l’accende il motore, poi velocemente esce, passa davanti a me che osservo con gli occhi strabiliati e si ferma difronte all’entrata dell’hotel. Esce immediatamente la proprietaria, in incognito con gli occhiali neri, sale sull’auto e poi’ schizza via veloce mentre tutto il personale dello staff si inchina a 45 gradi. Beh’ te parava…. era una Ferrari nera, nuova fiammante… Vi lascio con un ultimo set di foto, scattate  un po’ ovunque ma soprattutto al Museo Nazionale di Tokyo al Parco Imperiale di Ueno dove ho visitato tra l’altro un’interessante mostra su Leonardo da Vinci. La cosa che mi ha stupito di Leonardo, oltre l’ovvio talento e incredibile intelligenza, e’ la sua incredibile curiosita’. Mi ha ricordato una domanda che feci al Console Generale di San Francisco Francesco Sciortino qualche hanno fa’ prima che tornasse a Roma per la fine del mandato. Gli chiesi che cosa fosse importante avere per essere un buon diplomatico e lui mi rispose: tanta cuirosita’.

Tokyo una delle metropoli piu’ grandi e piu’ pulite al mondo

Con ben 12 milioni di abitanti e 14 linee metropolitane Tokyo e’ davvero una grande citta’. Il sistema di trasporti e’ incredibilmente efficiente, i mezzi sono molto moderni e puliti. Infatti, il livello di pulizia di questa citta’ e’ davvero impressionante, sembra di essere in Svizzera. Mantenere una citta’ di queste dimensioni in questo stato non dev’essere facile ma penso che sia soprattutto un segno di grande civilta’, simbolo del rispetto che i cittadini giapponesi hanno verso i beni comuni. Tanto di cappello. Quando torno in Italia a volte rimango davvero deluso quando vedo la gente buttare fuori dai finestrini delle macchine qualsiasi cosa. Vivendo negli Stati Uniti da molto tempo ho imparato anche io le buone abitudini, prima facevo anche io la stessa cosa purtroppo…. :-( Oggi ho girato molto per la citta’

Arigatò

Appena si arriva in Giappone la prima cosa che colpisce e’ sicuramente la gestualita’ e la cortesia delle persone. Il saluto avviene con l’inchino che puo’ assumere significati diversi a secondo dell’angolatura. Le persone sono tutte sempre molto sorridenti e cordiali, e’ molto gradevole questo aspetto della cultura di questo paese. La seconda cosa che si nota, specialmente per me che arrivo dalla Cina e’ sicuramente la qualita’ dell’aria che qui e decisamente piu’ respirabile. La terza cosa che colpisce e’ che sembra di essere improvvisamente finiti in un paese molto avanzato tecnologicamente, forse uno dei primi al mondo. Basta solo sedersi in un taxi per rendernese conto, qui sono tutti dotati di navigatore satelllitare quindi arrivare a destinazione e’ decisamente meno problematico che in Cina. Questo e’ solo un esempio, ma in generale si ha l’impressione che qui le cose funzionino meglio sotto tutti i punti di vista. La prima notte l’ho passata al Keio Plaza Hotel, prezzo non eccessivo nonostante Tokyo sia una citta’ molto cara. Ho mangiato in uno dei ristornanti dell’hotel. Sono un appassionato di cucina giapponese ma essere qui mi ha ulteriormente convinto che quella giapponese sia una delle cucine piu’ sane e raffinate al mondo. La cena a base di pesce mi ha lasciato davvero soddisfatto. Oggi e’ sabato e ho visitato uno dei parchi vicino all’hotel, si chiama Shinjuku Gyoen Garden ed e’ stato bellissimo passeggiare tra il verde respirando un po’ di aria senza preoccuparsi per il futuro dei propri polmoni.

The end

Mi sono svegliato dopo aver dormito solo qualche ora. Le 6 del mattino, era una bella giornata chiara e soleggiata. Sono arrivato in meno di mezz’ora in aereoporto. Prima di salire sull’aereo per Tokyo ho passato il tempo che mi rimaneva a mandare SMS a tutte le persone che mi sono state vicino in questo periodo. Cercando il passaporto tra le scartoffie, e’ saltato fuori un biglietto di Katya e Anthony. Aveva ancora un leggero profumo, me lo avevano dato l’ultlima volta che li ho visti a Las Vegas prima di partire per Pechino. Sull’aereo quel biglietto ha dominato la mia mente. Questo post e’ dedicato a loro (so che ora stanno bene e sono a Mosca) e a tutti quelli cha ancora credono nell’amore.

Domani e’ l’ultimo giorno

Siamo agli sgoccioli. Domani per l’occasione abbiamo organizzato un party a mezzogiorno, ci saranno una ventina di colleghi. Ho riservato una sala riunioni e mangieremo penne con sugo alla bolognese (cucinate da me) e berremo vino a volonta’. E’ una sorpresa che ho organizzato per salutare tutti dando un tocco di italianita’ a questo ultimo giorno in Cina. La salsa e’ gia pronta, domani mattina faccio bollire i 3 chili di pasta che ho comprato e li condisco con il sugo aggiungendo del parmiggiano. Ho gia’ pronti due contenitori di plastica che mi serviranno per il trasporto in taxi. Sono sicuro sara’ una bella festa, e poi la notte la passero’ tutta in discoteca. Alle 6 del mattino andro’ direttamente in aereoporto. 

Ancora 3 giorni

Ormai si avvicina sempre di piu’ il fatidico giorno. Come diceva quella canzone “partire e’ un po’ morire”. A me partire non piace ma l’ho fatto tante, forse troppe volte. Tante emozioni dentro di me che stanno affiorando e stento a contenere. Persone a cui ho gia’ dovuto dire addio o arrivederci. Il distacco dai miei colleghi e amici che si avvicina, la vacanza a Tokyo, poi la gioia di rivedere i miei amici di Seattle, di raccontare le mille storie che ho vissuto, e poi l’Italia dove rivedro’ la mia famiglia. Mi aspettano altri giorni intensi nei quali tornero’ spesso con la mente a pensare ai tanti bei ricordi che portero’ con me. Ho vissuto tutto questo tempo cosi’ intensamente, visto cose bellissime, provato sensazioni nuove e indimenticabili. Mi sono divertito come da tanto tempo non succedeva. E’ come se avessi fatto un sogno, eppure un sogno non e’ ma una grande avventura che lasciera’ dentro di me un segno indelebile.

I am not your consultant

dscn2212.JPGVenerdi’ sera sono andato in discoteca, volevo distrarmi e passare in allegria l’ultimo weekend. Ero seduto al bar sorgeggiando un drink e ascoltando musica. A un certo punto passa una ragazza e senza pensarci un attimo le chiedo: “Vuoi ballare?” Finiamo in pista per un po’, poi torniamo al banco e le offro un drink. Mi invita al tavolo con i suoi amici nel retro. Ho capito subito quando mi sono seduto con loro che avevo a che fare con un mondo diverso. Usciamo, salgo sulla sua Porsche Cayenne parcheggiata letteralmente difronte all’entrata del  club e andiamo in un’altra discoteca che ha aperto da poco. Entriamo senza pagare, ci danno un tavolo in tempo zero, drink a volonta’ senza nemmeno ordinare. Incontro suo fratello, vestito in smoking, propietario del locale e di una ditta quotata in borsa che fabbrica armi. Lei Melissa dirige gli investimenti per una banca di Pechino e conosce le persone piu’ ricche in tutta la Cina. Tutto e’ accaduto cosi’ velocemente che non mi sono quasi reso conto di cosa stesse succedendo.  Lo so, guardandado la foto che ho scattato di Melissa qui accanto non si direbbe che e’ una donna dirigente, ma tra le persone piu’ ricche in Cina ci sono molte persone giovani, imprenditori che hanno rischiato grosso, con le spalle molto coperte dall’alto, con le conoscenze giuste, e tanta tanta fortuna. Chissa’ se fossi stato seduto un po’ piu’ in la’, in un’altra sedia, guardando dalla parte opposta magari non l’avrei mai notata mentre passava dietro di me, come non ho natato il ladro che mi ha rubato il portafoglio quella sera mentre ero seduto nello stesso posto nel quale ho incontrato Melissa. Pero’ di una cosa sono sicuro, la vita e’ come un gioco, a volte ti toglie, a volte di da’ e le cose succedono sempre per un qualche motivo che questa volta credo di aver capito.

Dal dottore

Alla fine ho deciso di andarci. Ultimamente facevo fatica a dormire, sentivo questo forte ronzio alle orecchie, avevo un leggero mal di testa, una forte stanchezza ed ero preoccupato. Pensavo ad una sinusite o un’infezione alle orecchie. Invece niente di tutto questo. Sono rimasto letteralmente impressionato dalla qualita’ del servizio, e dagli esami che mi hanno fatto. Negli Stati Uniti avrei dovuto recarmi in un altro reparto, prenotare gli esami e aspettare che il dottore analizzasse i risultati. Qui e’ successo tutto in un giorno. Risultato e’ che probabilmente e’ solo un po’ di stress. In effetti nelle ultime settimane ho lavorato molto. Ma da un po’ di giorni l’aria era totalmente irrespirabile, pensavo fosse una qualche irratazione alle vie respiratorie e invece no devo solo riposare. Non vedo l’ora di respirare un po’ di aria buona …

Altri controsensi

Se volessi vedere un medico posso prendere un appuntamento all’ospedale intenazionale di Pechino, costo della visita 1200 Yuan, circa 150 dollari. Per i Cinesi, anche per i miei colleghi di Microsoft quella e’ una cifra ridicola. Per loro l’unica scelta e’ il medico dell’ospedale Cinese, costo della visita 5 Yuan di cui 4 li paga l’assicurazione (la mutua qui non esiste) e di tasca loro pagano il rimanente cioe’ uno yuan, esattamente dieci centesimi di Euro!! Una bella differenza tra quello che pagherei io. Pero’ Tianguang mi ha spiegato che la mia sarebbe una visita di un’ora e comprenderebbe anche eventuali esami. Loro hanno solo 3 minuti per parlare con il medico, perche’ un dottore Cinese deve visitare 200 pazienti al giorno. In piu’ devono mettersi in coda senza poter prendere un appuntamento. Poi mi ha detto che a volte il medico non e’ nemmeno un medico iscritto all’albo, esercita con solo con la laura Universitaria senza aver fatto praticantato.   

The Pursuit of Happiness

happiness.jpgE’ il titolo del film del regista Italiano Gabriele Muccino, in Italiano si chiama Alla ricerca delle felicita’. “Life, Liberty and Pursuit of Happiness” e’ anche una famosa frase della nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti scritta nel 1776 che festeggiamo il 4 di Luglio. Si’, festeggiamo, perche’ anche io sono cittadino Americano di adozione. Veramente un bel film, uno di quelli da non perdere, la storia vera di Chris Gardner ambientata a San Francisco. Non vi racconto la trama ma una barzelletta che mi ha fatto sorridere durante il film. Un uomo in mare sta annegando, a un certo passa una nave e qualcuno gli chiede “Ha bisogno di aiuto?” e lui risponde “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ ne passa un’altra e di nuovo gli viene offerto aiuto ma lui insiste “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ muore e va in paradiso, si presenta Dio e lui chiede: “Ma perche’ non mi hai salvato?” e Dio risponde: “Ma allora sei proprio stupido… ti ho mandato due navi e tu le hai rifiutate……” :-)

Due settimane alla fine

Mancano ormai due settimane alla fine di questa avventura. Incomincio gia’ ad essere triste quando ci penso a volte e mi chiedo cosa succedera’ quando faro’ ritorno. Difficile dirlo, intanto ho passato il sabato a comprare souvenir per tutti, era un po’ che non lo facevo. Avro’ la valigia piena di roba non so come faro’ a riportare tutte le cose che ho comprato con me. Sono stato a cena poi al ristorante Italiano L’Isola, sicuramente il miglior ristorante Italiano a Pechino. Mi aspettano due settimane di lavoro intenso, poi me ne andro’ in vacanza a Tokyo prima di rientrare. Ieri sera mi sono fermato per un drink allo Swiss Hotel e ho ascoltato la canzone che oggi ho messo di sottofondo al sito. Si intitola I am With You di Avril Lavigne. Mi ha colpito particolarmente e spero riuscirete ad ascoltarla.