Crash Reel è un film documentario che racconta la storia del famoso snowboardista americano Kevin Pearce. Il film parte dalla rivalità epica tra Kevin e Shaun White, e devo dire che mi sono sempre piaciuti i film che parlano di rivalita’. Ma cio’ che piu’ mi ha colpito di questa storia e’ il calvario incredibile che Kevin deve affrontare dopo un drammatico incidente. Durante un allenamento, Kevin cade e sbatte violentamente la faccia sul ghiaccio riportando un terribile trauma cranico. Pur salvandosi, Kevin si sveglia in una realta’ difficile da accettare: putroppo non potra’ mai piu’ essere quello di prima. Il film incrocia temi legati all’agonismo ed al prezzo da pagare per rimanere al vertice ma anche dice della forza di una famiglia, quella di Pearce che non lo abbandona mai. The Crash Reel parla di sport e di business che spinge gli atleti a rischi altissimi, di speranze infrante e di sogni ricostruiti, di amici e di fratelli, un film che parla dell’amore per questo sport. Lo snowboard e’ stata una vera e propria passione anche per me a un certo punto della mia vita. E anche io ho dovuto rinunciare ad uno sport come il calcio a causa dei troppi infortuni che ho subito. Durante il film mi sono spesso riconosciuto in Kevin, perche’ dover rinunciare a qualcosa di cui sei fortemente appassionato non e’ facile. Il film, pur essendo un documentario, va direttamente al cuore di chi lo vede me soprattutto insegna quanto sia importante proteggersi ed essere prudenti praticando questo tipo di sport. E’ grazie al film che ho deciso di farmi regalare un casco protettivo per quest’anno a Natale. Spero di tornare presto anche io sulle piste.
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Smile
Ieri sera ho guardato questo documentario. Mi ha messo una grande tristezza vedere in che situazione vivono in Italia i giovani di oggi. Se questa e’ la realta’, chi ha voglia di fare un figlio in questi tempi?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a732507f-1356-4c68-910c-206dec9c6b9d.html
Ciao capitano
Sei stato un’ispirazione…. Nano Nano
Io sono Li
l film “Io sono Li” e’ la storia di Shun Li un’immigrata cinese che lavora a Roma in una fabbrica tessile facendo molto più del necessario per pagare il suo debito e far venire suo figlio, rimasto in Cina, in Italia. Per questo viene trasferita a Chioggia per fare la barista in un’osteria frequentata soprattutto da vecchi pescatori. Qui sorgono alcuni problemi, primo fra tutti la lingua, fortunatamente Li farà amicizia con un vecchio pescatore chiamato il Poeta (per la sua versatilità a comporre versi al momento), jugoslavo immigrato in Italia da ormai 30 anni. Tra Shun Li e il pescatore nasce piano una relazione che però sebbene solo agli inizi è malvista da tutti, sia italiani che cinesi. Per evitare anzi che influisca negativamente sulla possibilità che arrivi il figlio, Shun Li decide di interrompere la relazione e va a lavorare in una fabbrica import-export. Un giorno però molto prima del previsto arriva suo figlio dalla Cina con grande gioia per la madre, che però si chiede chi abbia pagato il suo debito. Il pensiero di Shun Li va subito al suo amico di Chioggia e cerca di informarsi, ma una amara sorpresa la aspetta. Il film e’ molto bello e da molto l’idea delle differenze di cultura tra Cina e Italia.
Beijing meets Seattle
Yesterday I went to see the Chinese movie “Finding Mr. Right” although the Chinese title is 北京遇上西雅图 which translates to “Beijing Meets Seattle”. The film portrays a young Chinese woman named Jiajia, the materialistic girlfriend of a Chinese tycoon. In a ploy to gain U.S. residency, she comes to Seattle pregnant. She stays at a birthing center, where she meets a doctor, Frank, a Chinese immigrant and single dad. Jiajia loses contact with her wealthy boyfriend in China, and eventually Jiajia and Frank fall for each other. Later Jiajia’s boyfriend reappears and takes her back to China, where she can lead a life of comfort and luxury in Beijing. But Jiajia’s feelings for Frank win out and she decides to return to the U.S. to find him. It’s a romantic and touching story, sort of a remake of the movie “Sleepless in Seattle”. It’s interesting how the Tom Hanks and Meg Ryan’s story made a lasting impression on Chinese people. I guess in China people associate rain with romantic feelings and Seattle’s got plenty of rain… It’s also interesting to see a Chinese movie director exposing the audience to the social problems affecting the elite of the society in China.
The film touches a cross-national subject, one that may be popular among Chinese viewers but controversial in the U.S. — foreign nationals coming to the U.S. to give birth. There is a growing trend of wealthier pregnant women getting tourist visas to fly to the United States and give birth in America to make their babies American citizens. Connected to so-called maternity tourism, birthing-home operations have made headlines in California and New York. Recently, such operations in Southern California have been the target of loud complaints and protests from local residents. Los Angeles County has taken measures to crack down on such businesses.
The movie also touches topics that I have talked about in this blog like the stupidity and materialism of certain young girls in China, the downside of a fast growing economy that generates chaos and loss of values in the Chinese society. The movie also talks about the loneliness, confusion and suffering of Chinese young and beautiful ladies. It’s good to see that Jiajia finds the way to put her life back on track after moving to Seattle, almost implying that in the western world lies hope for Chinese women to regain sanity, once they are away from their poisonous life they have in China. And it’s interesting how western men are portrait in the movie: one character is a sperm donor, the next one is full of tattoos, a gay, an old rich man full of arrogance, a rude policemen… – pretty much not ideal candidates for a husband … While Frank, the Chines man and main character of the movie, stands out as the clear winner. He is a good man, humble, wise, caring, generous, a responsible father and a role model husband. He is “mr Right” indeed. It’s clear what the director message is, although love stories on movies are often dreams on celluloid… Real life and reality are a different story.
The movie obviously made me miss Seattle and my friends there. It was Alicia who invited me to watch it in a the theatre at the World Trade Center. Afterwards that she was expecting me to spend the night with her but yesterday, after watching the movie, I felt in a strange mood. If I spent the night with her I would have felt like a toy, and that didn’t make me feel comfortable so I asked her to drive me back home. I could see that she was a little bit disappointed but this time inside of me, something was telling me to be strong and follow my heart…
Il sacchetto di plastica
For a Few Dollars More – Final Duel
You are the one
I saw a beautiful Chinese movie title “You are the one II”. The following is a poem that a daughter reads to his father who has terminal cancer and is about to die. I thought that there was no better day to put it on my blog given the recent news.
It doesn’t matter if you see me or not
I am standing right here, with no emotions
It doesn’t matter if you miss me or not
The feeling is there and isn’t going anywhere
It doesn’t matter if you love me or not
Love is right there and it’s not going to change
It doesn’t matter if you are with me or not
My hand is in your hand
And I am not going to let go
Let me embrace you and let me live in your heart to eternity
Silence. Love
Calmness. Joy
2046
E’ il titolo di uno dei film piu’ belli che abbia mai visto. Mi e’ stato segnalato da Luigi che ringrazio. E’ diretto da Kong Kar Wai, il maestro di Hong Kong, passato alla ribalta con il celebre film In the Mood for Love. E’ un film intensamente poetico che racconta di uno scrittore, Chow Mo Wan, il quale proietta nel mondo fantasmagorico della creazione le proprie storie ed ossessioni. Chow Mo Wa e’ un frequentatore di feste ed appuntamenti mondani, ognuno dei quali diventa occasione per incontri sentimentali con donne bellissime ed elegantissime. E’ un susseguirsi di giochi, passioni, storie d’amore, con cui l’autore cerca attraverso la scrittura di conservarne il ricordo. Un film intensamente romantico, raffinatamente erotico che nasconde lasciando molto all’immaginazione. Anche i brani che accompagnano le scene sono azzeccatissimi. E’ un film sull’amore che tocca un tema che mi sta a cuore, e cioe’ che spesso amiamo solo ciò che non si possiamo avere. Personaggio femminile centrale e’ la sensualissima Zhang Ziyi che mi ricorda alcune donne che ho frequentato qui. Si tratta di una lussuriosa ragazza che come una mantide si diverte a “divorare i suoi amanti”, e che permette alla storia di scivolare via verso un’autodistruzione dove il sesso, il denaro e l’orgoglio sembrano avere la meglio sui sentimenti profondi dell’anima. Guardando il film mi sono identificato spesso con il protagonista Chow Mo Wan. Voglio riguardarlo attentamente e studiarlo bene quel cinismo elegante, spietato e quei modi affettati di Tony Leung interprete perfetto, e’ davvero un maestro e da lui posso imparare molte cose. L’unica diversita’ tra 2046 e la mia vita e’ che le storie che scrivo sono vere, mi accade spesso di sentire come se stessi vivendo in un film, in un mondo fantastico di cui sono io stesso l’autore. Guardare 2046 e’ stata un’autentica ispirazione per il perscorso di vita che sto seguendo e per le storie che intendo scrivere in futuro.
Solitary Man
Ieri sera ho visto il film Solitary Man con Michael Douglas, il mio attore preferito. Non so se uscira’ in Italia ma non penso, invece il 7 Settembre sara’ disponibile in DVD in USA. Mi e’ piaciuto molto perche’ penso di avere molte cose in comune con Ben il protagonista del film anche se non ho 68 anni e non penso di essere cosi’ egoista. Ben e’ un tipo a cui piace divertirsi ed e’ sempre a caccia di guai con le donne, un uomo solo che ha perso tutto e tutti e che alla fine dovra’ prendere una decisione. Ma non voglio rovinarvi il finale. Chissa’ forse questo sara’ davvero l’ultimo film per Michael Douglas che proprio in questi giorni ha scoperto di essere malato di cancro alla gola. Speriamo che non sia cosi’, speriamo che torni. Michael non e’ un bravissimo attore ma mi piace molto il suo stile, sempre cosi’ disinvolto e sicuro di se’, lo ammiro molto. E’ diventato il mio eroe ovviamente con il film Basic Instinct, fu il primo film che vidi in un cinema americano. Era il 1992 e mi ero da poco trasferito a Seattle, ricordo anche che ci capii poco perche’ facevo fatica ancora con l’accento americano. E come dimenticare i film Wall Street e The Game, e la mitica serie televisiva Sulle Strade della California, mi ricordo che ero bambino, passavo i pomeriggi dalla nonna sognando l’America.
Il Conte di Montecristo
Se non sapete cosa leggere quest’estate vi consiglio un grande libro. Il Conte di Montecristo e uno dei piu’ grandi ed entusiasmanti personaggi della letteratura di tutti i tempi, e soprattutto e’ un mio grande idolo. Ho letto questo libro circa 14 anni fa dopo aver guardato un bellissimo film, Sleepers tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra che in realta’ riprende lo stesso filone romanzesco della vendetta iniziato proprio dal Il Conte di Montecristo. In quei tempi dentro di me avevo una gran sete di vendetta per ragioni che non mi preme in questo momento elencare. Il libro mi aiuto’ a placare cio’ che si animava dentro di me e in qualche modo a superare quel terribile periodo. Ed e’ proprio grazie a questo che il Conte e’ diventato uno dei miei idoli e ancora oggi sento che quel libro ha lasciato un’impronta indelebile dentro di me. E’ non e’ solo per l’incredibile storia ma anche per lo stile di narrazione dello scrittore Alexandre Dumas, abile nel coinvolgere il lettore nelle incredibili avventure del Conte (abilita’ che cerco sempre di emulare). La storia parla di Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, che a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Terribile. Quello che succedde dopo non ve lo racconto perche’ spero leggerete il libro. Del resto che posso dire, che non credo assolutamente nelle vendette di tipo violento, odio la violenza. Credo che la miglior vendetta sia quella sottile, quasi impalpabile, che si protrae e si consuma lentamente nel tempo, perche’ ti lascia col sorriso sulle labbra e un sapore molto dolce dentro. Per portarle a termine occorre badare molto allo stile, passare quasi inosservati e’ fondamentale, ho commesso spesso molti errori in passato in questo senso. Pero’ ho imparato molto e alla fine non rimpiango nulla, so bene che tutto quello che di male si commette nella vita ritorna indietro prima o poi, sotto una forma o nell’altra. L’importante e’ avere la consapevolezza di aver agito in buona fede e con buone intenzioni. E avere speranza, perche’ la giustizia prevale sempre…
Avatar
Ieri sono andato a vedere per la seconda volta il film Avatar. Era un po’ che volevo parlarne perche’ e’ un film che mi e’ davvero piaciuto e consiglio a tutti voi di andarlo a vedere. A parte gli effetti speciali in 3D davvero all’avanguardia e spettacolari di cui avrete sicuramente sentito parlare nelle news visto il grande successo che ha avuto, voglio raccontarvi la reazione che ho avuto io al termine della proiezione del film la prima volta che l’ho visto. Ebbene si’, facevo fatica ad alzarmi da quella poltrona, in quella sala piena di Cinesi. Pensare di avere un passaporto americano mi metteva un certo disagio. Il film infatti mette in luce alcuni aspetti tristi dell’America, la sua sete per il profitto, la spietatezza delle sue armi tecnologiche, l’America del regista Cameron e’ cinica, senza cuore. Ma alla fine ho pensato che comunque il film e’ americano, e mi piace quindi pensare che questo paese, o almeno una parte di esso, riesce anche a guardarsi allo specchio e fare autocritica. Quindi c’e’ una parte buona dell’America, che e’ coscente e sono sicuro che col tempo prevarra’. E’ questo che manca alla Cina, il coraggio e l’umilta’ di ammettere i propri errori senza aver paura di perdere la faccia, ed per questo non sara’ mai la nazione numero uno al mondo. Un film equivalente che trattasse degli errori e prese di posizione del governo Cinese, qui sarebbe stato censurato. Pero’ i Cinesi, come me sono rimasti affascinati da questo film, chissa’ se recepiranno il messaggio. So che in Italia sta uscendo in questi giorni quindi mi raccomando, non perdetevelo, non ve ne pentirete.
Il Segreto
Piu’ di una settimana fa, erano le due di mattina quando con alcuni amici siamo capitati in un negozio di DVD a Sanlitun. Quasi per caso mi e’ finito in mano un film intitolato “The Secret” – il segreto. Sul retro della copertina leggo: “In questo momento hai in mano il grande segreto dell’universo”. Interessante – ho pensato – sara’ questo un segnale?. Apparentemente si tratta di un antichissimo segreto noto ai più grandi personaggi della storia: Platone, Galileo, Beethoven, Edison, Carnegie, Einstein, ed altri inventori, teologi, scienziati e filosofi. Chi ne e’ a conoscenza pare sia in grado di ottenere una salute migliore, instaurare relazioni solide e durature, attrarre più denaro, in altre parole, ottenere la tanto desiderata felicità…. In un primo momento ho pensato che fosse la solita bufala e ho rimesso il DVD sullo scaffale. Poi pero’ la cosa mi intrigava e mi sono detto: “Beh siccome costa solo un euro lo compro” mi aveva troppo incuriosito.
Del DVD mi ero quasi scordato fino a ieri sera. Poi dopo una pizza ho deciso di guardarmelo. Il film ha il formato di un documentario con testimonianze di alcune persone che credono ciecamente in questa teoria. Il segreto che viene svelato e spiegato è la Legge dell’Attrazione (in inglese Law of Attraction), a volte viene anche chiamato il Principio dell’Intenzione – Manifestazione. In sostanza la legge afferma che se tu pensi a cose positive e al fatto che tu possa avere successo, attrarrai questi risultati; invece se pensi sempre al peggio e pensi che non riuscirai ad avere successo, attrarrai esattamente questi risultati che stavi aspettando. Un concetto molto semplice, direte voi, difficile da mettere in pratica, certo, senza dubbio. In verita’ pero’ io mi sento perfettamente allineato con il pensiero e la filosofia che questo film cerca di trasmettere e sono felicissimo di aver trovato questo film e persone che la pensano esattamente come me. Certo forse nel DVD esagerano un po’ facendoti credere che puoi guarire dalla malattia, diventare un miliardario, superare ogni ostacolo se segui in questa legge, ma se ci a pensarci attentamente non e’ detto che cio’ non sia possibile. Il DVD mi trova totalmente d’accordo sul concetto di base. Anche io nella vita ho sempre pensato che se veramente vuoi qualcosa, tutto e’ raggiungibile e spesso ottenuto risultati davvero insperati e che altri pensavano fossero irraggiungibili. Quante volte mi e’ successo! Potrei anche io raccontarvi un sacco di storie del genere! Basta volere cio’ che si desidera con tutte le proprie forze. Ho sempre cercato di trasmettere questo alle persone. Quanti mi hanno sempre detto: “Tu sei fortunato perche’ puoi viaggiare, puoi fare questo e quell’altro” e la mia risposta e’ sempre stata: “Non e’ questione di essere fortunati, io ho sempre ottenuto cio’ che ho desiderato perche’ l’ho sempre desiderato intensamente dentro di me, ed ero disposto a tutto pur di otternerlo. Lo puoi fare anche tu, basta che tu abbia lo stesso atteggiamento”. Pochi mi hanno ascoltato o seguito, forse perche’ non sono un tipo molto convincente di persona, non ho mai avuto un gran successo in questo. Fondamentalmente sono un timido, a volte introverso, mi conosco, ma la ragione in parte e’ anche che ho sempre pensato che non posso essere io a convincere le altre persone a fare quello che desiderano, devo essere loro stessi a credere ciecamente di poter ottenere cio’ che desiderano altrimenti non succedera’ assolutamente niente. Spero quindi che il DVD arrivi dove io sono stato incapace forse di arrivare e vi cambi la vita.
Se siete scettici o pessimisti di natura vi sconsiglio di guardarlo perche’ tanto non cambierete mai. Ma se come me siete ottimisti e possibilisti allora questo film e’ da non perdere perche’ rimarrete totalmente ispirati.
“The Secret” è stato il DVD più venduto del 2007 su Amazon, il primo nella storia della prestigiosa libreria online americana a superare le patinate produzioni hollywodiane. Esiste anche una versiona Italiana ed e’ acquistabile online qui.
Proposta indecente
Mi sono rivisto su HBO un vecchio film che usci’ nel 1993, Proposta Indecente con Robert Redfort and Demi Moore. Ho un ricordo molto vivido di quel film che guardai in una sala americana a Seattle con Gabriella, quanto tempo e’ passato… Fu un film che fece discutere molto quando usci’. E’ la storia di David e Diana una coppia che in un viaggio a Las Vegas incontra il miliardario John Gage (Redford). John offre ad entrambi un milione di dollari per passare una notte d’amore con Diana, la moglie di David. E’ stato interessante realizzare come sono cambiato. Allora ero mi riconoscevo molto nel ruolo di David e mi riusciva naturale essere solidale nei suoi confronti. Oggi invece e’ John a essere il mio idolo, e’ stato semplicissimo per me durante il film anticipare a capire a fondo tutte le sue mosse….
Alcune belle frase tratti dal film:
Louis Kahn said
even a brick wants to be something.
A brick wants to be something.
It aspires.
Even a common, ordinary brick…
wants to be something
more than it is.
It wants to be something
better than it is.
That is what we must be.
If you
want something very badly… set it free..
If it comes back to you,
it’s yours forever.If it doesn’t,
it was never yours to begin with.
HOME, un film bellissimo
HOME e’ il titolo di un film che intende promuovere e sensibilizzare la salvaguardia del nostro pianeta non in senso pessimistico, ma mettendo in evidenza ciò che abbiamo e non ciò che abbiamo perso… E’ un film che mi ha scioccato perche’ esalta le bellezze del mondo in cui viviamo con immagini aeree mozzafiato e al tempo stesso mette i rilievo i danni che l’uomo, che dovrebbe essere la specie piu’ intelligente che lo abita, e’ riuscito a creare in cosi’ poco tempo. E’ davvero triste pensare quanto siamo ingrati e quanto poco rispettiamo questo bel pianeta che ci e’ stato regalato, e quanta stupidita’ esiste ancora tra gli esseri umani che pensano solo a trarre benefici e profitti, inquinando l’ambiente senza ritegno e fregandosene delle conseguenze. Insomma un film da non perdere, un progetto del fotografo francese Yann Arthus-Bertrand e del regista Luc Besson. Il film e’ uscito il 5 giugno 2009 nel mondo intero simultaneamente al cinema, in tv e su internet. Potete vederlo gratis su YouTube.
Sono ben 15 anni che porto dentro di me questo film – spiega Yann Arthus-Bertrand – E’ quanto ho visto e appreso sorvolando la Terra che mi ha trasformato. Ciò che importano non è il 50% delle foreste scomparse ma il 50% che restano. Quello che è veramente importante è che noi oggi siamo sei miliardi di intelligenze per agire. Per la qualità di queste immagini e la sua riflessione, questo film dovrà far comprendere che abbiamo tutti una responsabilità e che tutti possiamo effettivamente dare il nostro contributo“. Dello stesso parere il produttore Luc Besson che afferma: “Ho sempre avuto un grande amore per il nostro pianeta ed ho cercato di trasmettere le sue bellezze attraverso alcuni miei film come Il grande blu, Atlantis e Arthur e il popolo dei Minimei. E’ quindi naturale associarmi a Yann per produrre questo magnifico progetto“. Un progetto che quindi non mette l’accento sul fatto che “Un altro mondo è possibile” ma che è possibile proprio preservare questo nostro stesso mondo e la nostra stessa terra, con tutto ciò che rimane, che esiste, che è parte di ognuno di noi, e ognuno è responsabile allo stesso modo del nostro angolo di terra.
Non ve lo dimenticate… e passate parola
Start all over again
Dal film Benjamin Button che ho visto in DVD l’altro giorno
For what it’s worth: it’s never too late or, in my case, too early to be whoever you want to be. There’s no time limit, stop whenever you want. You can change or stay the same, there are no rules to this thing. We can make the best or the worst of it. I hope you make the best of it. And I hope you see things that startle you. I hope you feel things you never felt before. I hope you meet people with a different point of view. I hope you live a life you’re proud of. If you find that you’re not, I hope you have the strength to start all over again.
Traduco di seguito
Per quello che vale la pena: non è mai troppo tardi o, nel mio caso, troppo presto per essese cio che’ chi si vuole essere. Non vi è alcun limite di tempo, fermati quando vuoi. È possibile cambiare o rimanere se stessi, non ci sono regole per questa cosa. Possiamo agire in meglio o in peggio. Mi auguro che sia per il meglio. Spero che vedrai cose che ti sorprenderanno. Spero proverai sentimenti che non hai mai provato prima. Spero che incontrerai persone con un altro punto di vista. Spero vivrai una vita di cui tu potrai essere fiero. Se scoprirai che non e’ cosi’, spero che tu abbia la forza di ricominciare tutto daccapo
Iris Chang
Alla fine del film Nanking che ho visto l’altra sera e’ apparsa la scritta: in memoria di Iris Chang. Si tratta di un documentario sulla strage di Nanchino, a quel tempo la capitale Cinese. Ted Leonsis l’autore del film si e’ ispirato a il libro di Iris Chang pubblicato nel 1997 (diventato best-seller mondiale) intitolato Lo stupro di Nanchino. La storia risale al 1937, dopo aver invaso e distrutto gran parte della citta’, in sole otto settimane l’esercito giapponese massacra 260.000 civili su una popolazione di un milione di abitanti. In proporzione è una tragedia che supera il bilancio di Dresda o di Hiroshima nella seconda guerra mondiale. Ma non solo, dopo l’invasione 20.000 donne vengono stuprate dai soldati giapponesi. Iris Chang aveva sfidato 60 anni di silenzi pubblicando un libro con i risultati delle ricerche dai lei condotte che hanno riportato alla luce quei terribili crimini. Ma come spesso accade la verita’ ha un prezzo alto, e le polemiche non sono tardate ad arrivare soprattutto da parte del Giappone che ancora oggi rifiuta le accuse pubblicate su quel libro malgrado le prove inconfutabili raccolte da Iris Chang. Ma il prezzo piu’ alto Iris lo ha pagato con la sua vita, perche’ la sua mente non ha retto alla pressione di forze esterne che lei giudicava piu’ potenti di lei (riferndosi forse alla CIA…). Come ci ha lasciato scritto in una nota, “quelle forze non hanno mai smesso di tormentarla”. Poi il suo animo sensibile l’ha portata ad assimilare le sofferenze patite da quella gente, cosi’ dopo tante notti senza sonno e’ arrivata la depressione e poi la fine… Nel 2004 e’ stata trovata morta nella sua automobile, Iris si’ e’ suicidata con un colpo alla testa vicino a San Jose’ in California dove viveva da alcuni anni.
Il popolo Cinese non ha ancora dimenticato quanto successo in quegli anni, mi e’ capitato spesso di notarlo parlando con le persone, c’e’ ancora molto rancore da parte dei Cinesi nei confronti del popolo giapponese. Il documentario chiarisce le ragioni di quest’odio anche se le reali intenzioni dell’autore del film penso siano quelle di ricordarci la reale stupidita’ di tutte le guerre.
Sicko
Continuo ad essere confuso dopo aver letto alcuni articoli sul China Daily. Ma oggi preferisco parlarvi di un bellissimo film che ho visto ieri sera. Avevo comprato il DVD per un dollaro gia’ parecchio tempo fa ma non ho mai avuto tempo di guardalo. Ieri finalmente ci sono riuscito, e’ l’ultimo documentario di Michael Moore intitolato Sicko. Non so se avete avuto occasione di vederlo ma sicuramente ve lo raccomando, vi aprira’ davvero gli occhi su quella che e’ l’America di oggi, un paese davvero malato e una realta’ dalla quale sono felice di essermi finalmente allontanato. Il film parla del servizio sanitario americano, di quei 50 milioni di persone senza assicurazione che devono pagare di tasca loro le cure sanitarie, di quanti che per farlo finisco sul lastrico o addirittura di quelli un assicurazione ce l’hanno e incredibilmente le cure gli vengono negate perche’ l’assicurazione si rifiuta di pagare. Il film è anche un viaggio interessante in altri paesi e altri sistemi sanitari dalla Francia all’Inghilterra, dal Canada a Cuba. Certo che anche in Italia possiamo sentirci fortunati rispetto all’America. Immaginate di non avere un lavoro, vi viene un appendicite, venite operati d’urgenza e siccome non avete l’assicurazione l’ospedale vi presenti un conto da 30 mila euro…. Non e’ una bella esperienza….
L’Angolo Rosso
Ho visto un bel film su Rai Tre ieri sera intitolato l’Angolo Rosso con Richiard Gere e Bai Ling (nella foto). E’ la storia di un businessman americano che finisce in prigione a Pechino e di un’avvocatessa che sfida le regole del sistema per liberarlo. Nel film Bai Ling non appare come una donna appariscente o particolarmente attraente, dava piu’ l’idea di una donna semplice con una forte personalita’, forse dovuto al ruolo che interpretava. Sono rimasto catturato e sono andato a documentarmi su internet dove ho trovato questa bellissima foto di lei. Ho scoperto che questa attrice Cinese di 37 anni e’ un personaggio abbastanza controverso per aver militato, incredibile ma vero, nel movimento democratico di Piazza Tienanmen e per essere stata anche la prima donna Cinese ad apparire sulla copertina di Playboy cosa che ha suscitato un vero e proprio scandalo in Cina. Il suo nome, Ling, significa “spirito libero”, non e’ certamente un caso… Interessante questa intervista pubblicata da Federico Rampini. Una donna davvero affascinante.
Quello che pero’ non mi e’ piaciuto del film e’ la retorica anticomunista tipica americana. Ricordo in passato di avera odiato la Cina dopo aver visto il film Sette Anni in Tibet, incomincio a capire perche’. In America ho notato spesso il fatto che i media dipingono la Cina come un paese mostruoso dove vengono commesse ogni tipo di ingiustizie e crudelta’. Ricordo per esempio la campagna negativa che e’ stata fatta contro la Cina per i giocattoli al piombo. Chi ha messo quei giocattoli sul mercato senza controllarli? Una ditta Americana, non hanno responsabilita’ pure loro per non aver controllato cosa vendevano? Comunque non voglio entrare nel merito, cio’ che mi preme dire e’ che questo film e’ l’ennesima dimostrazione di quanto l’America sia un paese ipocrita, questo da cittadino americano lo posso sicuramente dire. Ricordo di un amico Italiano che parecchi anni fa si era’ sposato a Seattle con una americana e aveva fatto la domanda per legalizzare la sua residenza in America. Quando a causa di un errore di amministrazione, la residenza gli venne rifiutata, questo mio amico venne arrestato sul posto di lavoro dagli agenti dell’ufficio di immigrazione americana e portato nelle carceri dell’INS. Andai a trovarlo, e rimasi sconcertato visitando quelle carceri. Ma quello che piu’ mi colpi’ e’ che per le leggi americane, il malcapitato non aveva nemmeno diritto ad un processo e quindi di difendersi, avrebbe dovuto essere immediatamente deportato. Fu solo grazie all’intervento del Vice Console di Seattle e all’avvocato che l’INS riconobbe l’errore, lo scarcero’ e gli venne rilasciata immediatamente la residenza in America. Fu comunque per lui un’esperienza terribile. Nella trama del film in questione, il businessman americano arrestato in Cina almeno un processo gli e’ stato concesso e grazie a questo e’ stato alla fine scarcerato. Penso a quanto per certi versi la situazione del film fosse simile a quella del mio amico, soprattutto mi vengono in mente altri esempi di ingiustizie e crudelta’ commesse in America. Credo pertanto che i media, i giornalisti Americani e registi di Hollywood prima di esprimere giudizi o sentenze nei confronti della Cina debbano guardare alle ingiustizie e crudelta’ del proprio paese, soprattutto dovrebbero smettere di fare solo propaganda negativa nei confronti della Cina. Ci sono cose molto belle di questa cultura che andrebbero fatte conoscere al mondo non solo cio’ che e’ negativo. Come al solito l’America pensa di essere al di sopra di tutti, e questo diciamolo e’ un vero peccato.
Non e’ mai troppo tardi
Ieri sera ho visto un film che a mi ha commosso, e sono rimasto sopreso quando stamattina ho letto su Internet che invece sia ai critici Americani che a quelli Italiani non e’ piaciuto per niente. Il film in Italia si intitola Non e’ mai troppo tardi, interpretato da Jack Nicholson e Morgan Freeman, è la storia di due malati terminali che si incontrano in una camera di ospedale e diventano amici. Uno dei due e’ un miliardario proprietario di una clinica. Entrambi con pochi mesi di vita davanti a loro, decidono di togliersi, nel breve tempo che gli resta, tutti gli sfizi che non hanno mai potuto levarsi nella propria vita. Chissa’ come mai a me e’ piaciuto cosi’ tanto…. Ricordate di vivere l’attimo, non e’ mai troppo tardi….