Il presidente sconosciuto

mattarellaQueste elezioni del nuovo Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, mi hanno lasciato un po’ perplesso. Di lui gli Italiani poco sapevano e la sua candidatura e’ stata fatta solo un’ora prima della prima votazione.  Per una persona come me che ha la doppia cittadinanza (Italiana e Americana) una cosa del genere e’ un paradosso. Da cittadino Americano, quando ho votato per scegliere il Presidente degli Stati Uniti di lui conoscevo tutto e per arrivare alla sua candidatura ci sono voluti due anni di campagna elettorale. E’ vero che in Italia il presidente ha ruolo e poteri diversi ma non sarebbe poi così una brutta idea, anche per tentare di riavvicinare gli Italiani alla politica, cambiare la costituzione Italiana dando a cittadini Italiani la possibilità di eleggere direttamente il presidente.  Pare che un tentativo in questo senso sia stato fatto di recente, ma la proposta di legge non e’ passata. E’ chiaro, i politici non vogliono certo mollare l’osso. D’altronde in Italia non e’ nemmeno possibile eleggere direttamente  deputati e senatori quindi perché stupirsi?

Ma la cosa più paradossale secondo me e’ che questo presidente e’ un democristiano, un partito che in Italia ha fatto una brutta fine e storicamente e’ stato un forte antagonista delle sinistra. Invece oggi parecchi democristiani siedono nelle file del Partito Democratico e stanno facendo una gran carriera.

Il paradosso dei paradossi pero’ spetta a Renzi, il rottamatore che e’ riuscito a resuscitare un politico della prima repubblica, anziano e sconosciuto ai più.  Dicono tutti che Renzi sia stato un genio e che le stia azzeccando tutte. Ma a me non sembra che sia così. Prima ha diviso il suo partito, poi ha fatto dividere quello di Forza Italia. Candidando Mattarella ha rotto il patto del Nazareno, liquidando Berlusconi, e giocandosi così la fiducia di una gran parte della destra. Il risultato finale e’ che adesso non puo’ più sbagliare perché a destra di lui non si fidano più e per stare a galla dovrà  rimanere succube di tutte le richieste della sinistra. Dirò di più, potrò sbagliarmi ma secondo me la scelta di Mattarella non e’ la sua ma gli e’ stata imposta da qualcuno in alto a sinistra che era stanco di vederlo fare leggi con Berlusconi. Probabilmente queste persone lo avranno pure minacciato di far saltare il governo se non avesse proposto Mattarella.  E’ possibilissimo che mi sbagli ma come diceva, un altro democristiano, Andreotti “a pensare male a volte ci si azzecca” e avendo fatto una piccola e breve esperienza in politica, so per certo che chi fa parte di quel gioco e’ bravissimo a raccontare storie che nascondono spesso un’altra verità. Quindi Renzi, pur avendo vinto questa partita, secondo non e’ messo poi così bene  e sara’ bello vedere se sara’ capace di districarsi da questa situazione.

Certo tra tutti i possibili candidati, Amato Bersani, Prodi, Casini, Marino e compagnia, Mattarella mi sembra il meno peggio. Può darsi che alla lunga si riveli una mossa azzeccata. Sta di fatto che come cittadino Americano rimango tuttavia perplesso che un giudice della Consulta venga eletto come presidente. Secondo l’American Bar Association’s Model Code of Judicial Conduct, un giudice e’ obbligato dimettersi dalla Corte Suprema Americana prima di potersi candidare per la presidenza. E’ comunque una strada che pochi hanno percorso anche perché e’ sconsigliato che un giudice possa avere ambizioni del genere perché potrebbe danneggiare l’immagine di indipendenza del sistema giuridico Americano.

Che dire di più’? I parlamentari che hanno eletto Mattarella sono frutto di una legge elettorale che lo stesso giudice Mattarella ha giudicato incostituzionale. Quindi capisco e comprendo tutto l’impaccio che ha provato durante la sua prima dichiarazione pubblica da Presidente…

Questo paese e’ davvero destinato a non cambiare, checche’ ne dica Renzi….

Quantitative Easing

Questa idea del Quantitative Easing della BCE e’ fantastica. E’ come se io avessi chiesto ad un amico che e’ senza lavoro: “Andiamo al casino’ a giocarci 1000 euro? Io ce ne metto 200 e tu 800. Ci stai?” e l’Italia ha detto si’. Solo che se poi al casino’ si perde l’amico si ritrova senza lavoro e senza 800 Euro. Mi sembra un po’ una trappola, un altro cappio al collo dopo quello dell’austerità e del fiscal compact. Non mi fraintendete, so bene che il Quantitative Easing in USA ha funzionato. A me preoccupano i rischi di questa operazione, perché se la BCE e’ disposta solo a prendersi il 20% del rischio non so poi quanto ci crede che questa manovra abbia successo. Poi immettere liquidità nelle banche italiane mi sembra un po’ come giocarli al casino’, perché e’ difficile che poi sti soldi vadano nelle tasche degli Italiani. Non e’ che da domani le ditte riaprono, l’Italia diventa competitiva, la gente si rimette a comprare e tutto e’ risolto. In USA ci sono voluti 5-6 anni e somme ben piu’ alte, parliamo di trilioni di dollari, perché il Quantitative Easing avesse effetto.  Poi negli USA ha funzionato perché gli Stati Uniti sono sempre stati competitivi, quindi la liquidità ha trovato terreno fertile. Per me il Quantitative Easing fatto dalla BCE e’ un rischio grossissimo per l’Italia se poi non avesse l’effetto sperato perche’ alza il debito pubblico. Non vi illudete, quei soldi stampati dalla BCE dovremo restituirli e con gli interessi. Non voglio fare il gufo, sono solo realista, continuo a non vederla bene per l’Italia.

Che regalo!

E’ da quando sono arrivato in Italia due mesi fa che sognavo di rivedere la neve. Per ragioni di lavoro ho dovuto posticipare la mia partenza due volte e ogni volta speravo fosse l’occasione buona: “Dai che stavolta ci siamo” – pensavo. Poi una sera come per incanto la pioggia si e’ girata in neve ed e’ stato come ricevere un bellissimo regalo. La cosa che ha reso tutto davvero speciale e’ che a Milano e Torino non ha nevicato. Sembra quasi sia voluto nevicare solo qui….

Zio Gino

IMG_20150112_174954Sono stato ieri a Milano  per far visita al mio prozio Gino e sua moglie Costanza. Non li vedevo da anni ed e’ stato un piacevole incontro. Mio zio e’ ancora in forma nonostante l’eta’, 84 anni. Gino e’ l’unico di 4 fratelli e 3 sorelle ad essere ancora in vita. Dopo il pranzo abbiamo ripercorso assieme i ricordi che ci legano e abbiamo parlato anche di mio nonno Gelsomino, fratello di Gino, che ai tempi della guerra aveva poco piu’ di vent’anni. Mi ha raccontato che mio nonno durante la guerra lavorava a Treviso alla mensa ufficiali e si salvo’ per miracolo nascondendendosi dentro una fogna durante i bombandarementi. E’ una storia che mi ha colpito molto. Tornando a casa mi sono documentato su internet e ho letto poi che Treviso venne bombardata 32 volte dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. In uno di questi bombardamenti, il 4 aprile del 44, Treviso venne quasi rasa a suolo. L’attacco provocò circa 1.000 vittime fra i civili e la distruzione di oltre l’80% del patrimonio edilizio, compresi i principali monumenti storici e artistici. A dire il vero mio nonno fu fortunato a lavorare in quella mensa perché avrebbe dovuto partire per la Russia, ma gli ufficiali lo vollero tenere alla mensa e non lo lasciarono partire. Adesso che mi ricordo, penso che anche mia nonna mi racconto’ questa storia ma col tempo era finita nel dimenticatoio. Mia zia Costanza era quasi indispettita, chissà quante volte avrà sentito Gino raccontare della guerra e forse aveva paura che mi annoiassi, invece ero incuriosito. Penso sia importante scrivere questa memoria perché non vada persa.  Anche perché  pochi mesi dopo quel bombardamento,  il 19 Gennaio del 1944 nacque mio padre. Quindi forse e’ davvero un miracolo se esisto e faccio parte di questo mondo. Penso sia anche importante ricordare quanta differenza ci sia tra la generazione di quei tempi e la mia. Io a 23 anni a differenza di mio nonno sono partito per gli Stati Uniti con un grande futuro davanti a me. Mi ritengo quindi una persona molto fortunata e questo lo devo tenere sempre ben presente dentro la mia mente.

Ravioli di Gorgonzola e Noci

Vale proprio la pena ricordare questi ravioli di Gorgonzola e Noci. Il ripieno e’ stato fatto con 200 gr di gorgonzola, 100 gr di noci, 50 gr di parmiggiano e un cucchiaio di latte.  La chiusura esterna con la forchetta ha fatto si’ che non si aprissero durante la cottura. Serviti con burro e salvia. Semplici ma buonissimi. Mio padre mangiandoli si e’ pure commosso…

Gelindo

Docb5cec80868a4631aadaef8a9d4619f5_347po tantissimi anni sono tornato al Teatro dei frati cappucini di San Francesco per assistere alla “divota cumedia”. Gelindo e’ ormai diventata una tradizione simbolo di Alessandria tanto che quest’anno ha ricevuto dal comune il marchio De.Co. (denominazione comunale). E’ uno spettacolo divertente recitato interamente in dialetto alessandrino. Da 90 anni il copione e’ sempre lo stesso, quello che cambia, di anno in anno, è la “businà”, ovvero la satira che Gelindo propone all’inizio dello spettacolo. Una panoramica ironica sugli eventi dell’anno, sia a livello nazionale che locale.

Per me e’ stato molto toccante riassistere a questo spettacolo, per tanti motivi. Ho un ricordo molto lontano di quando ero bambino, la prima volta per me da spettatore fu davvero emozionante. Non ho ben presente chi mi ci porto’, ma penso fosse mia nonna Tecla. Ma il ricordo piu’ presente e’ di quando facevo parte dell’associazione cattolica San Francesco e contribuivo anche io allo svolgimento di questo spettacolo stando al controllo delle luci. Sono passati ormai quasi trent’anni da quei tempi. L’altra sera sul palco e in sala ho 1383025642_gelindo_locandinarivisto molte persone che frequentavo in quegli anni, alcuni allora erano ragazzini che ormai sono cresciuti come me. Siamo tutti invecchiati e chissa’ se mi hanno riconosciuto. Mi sono venuti in mente tanti ricordi di quegli anni, l’oratorio, le partite a calcio, le sfide a bigliardino, le feste di carnevale, Padre Alessandro, le domeniche a messa. Ero un cattolico professante quando ero un adolescente, poi improvvisamente smisi di frequentare l’associazione anche se non ricordo esattamente il perche’. Ma penso che in parte fosse dovuto al fatto che mi ero lasciato con la mia ragazza, visto che anche lei frequentava la stessa associazione.

Lo spettacolo poi ha un sapore molto nostalgico per me. Ascoltare nuovamente certe espressioni e inflessioni dialettali mi ha riportato per una sera indietro nel tempo quando sentivo spesso parlare il dialetto in casa dai miei nonni e bis nonni, o tra gli anziani al bar di mia madre o per la strada. Ormai vivendo all’estero questo non mi capita quasi piu’.  Molti anziani se ne sono andati e il dialetto sta sempre piu’ sparendo. Se da un lato e’ un bene perche’ vuol dire che la societa’ sta progredendo e si sta evolvendo, da un lato questo mette certamente tristezza e nostalgia. Per questo e ammiro molto chi al contrario di me e’ rimasto qui e, dopo cosi’ tanto tempo, tiene ancora in vita questo spettacolo, una tradizione che ormai e’ entrata a far parte della storia di questa citta’, la mia citta’.

Disastro Italia

Non so come fate in Italia. In un mese non so quante bollette ho visto arrivare a casa di mia mamma. Ultima quella di oggi, quella della Gestione dell’Illuminazione Votiva, 45 euro. In pratica mia mamma deve pagare per tenere accessa una lampadina nel cimitero per due cari che si sono spenti piu’ di 30 anni fa. Pace all’anima loro, in Italia anche se sei morto devi pagare la bolletta della luce, ma e’ mai possibile….? Per non parlare della tassa per l’assicurazione delle casalinghe, un’imposta obligatoria per gli infortuni in casa che non esiste in nessun paese al mondo. Che vergogna…  Qualche giorno fa ho letto che nel 2014  le aziende Alessandrine che hanno cessato l’attività sono state 142. E te credo con tutte ste tasse…. Pare sia un record perche’ nel raffronto con il 2013 le imprese fallite erano state 122,  e nel 2012 il numero era 99. Sempre peggio… Insomma l’Italia e’ un disastro dal punto di vista economico e cio’ non puo’ che rattristarmi. Come fanno gli Italiani ad avere fiducia ancora nella politica?