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Un paese in rovina

Comprendo e condivido anche io rabbia e dolore per la tragedia di Genova. Sento ancora parlare qualcuno che da la colpa al fulmine. I tecnici lo escludono, e se fosse stato a rischio fulmini in 50 anni sarebbe già venuto giù. Può darsi che i bagliori che si vedono nel video siano dovuti all’impatto del ponte sui cavi dell’alta tensione della ferrovia, chissà… Le vere cause invece sono secondo me attribuibili alla mala gestione di Autostrade. Quando pago il prezzo per salire su un areo, se poi cade, ci potrà essere l’errore umano o il cattivo tempo o un guasto tecnico, ma la responsabilità alla fine ricade comunque sulla compagnia area che dovrebbe garantirmi un viaggio in completa sicurezza aldilà di errori o fatalità. Fortunatamente quando salgo su un areo posso scegliere la compagnia che più mi fa sentire al sicuro perché usa i mezzi migliori e fa le manutenzioni. Chi è entrato in autostrada quel giorno ed e’ morto questa scelta non l’aveva. Questo di per se’ e molto triste. Il problema in Italia poi è anche la lentezza di come avvengono le cose, vedi burocrazia, corruzione e comitati del no. Wikipedia cita che la data di apertura dei cantieri della Gronda è prevista per la fine del 2018 e pare che non sarà pronta prima del 2030 (se tutto andrà bene). In Cina hanno da poco ultimato un ponte di 54 km tra Hong Kong e Macau. Ci hanno messo 8 anni a farlo. L’italia non è un paese efficiente ne politicamente ne culturalmente. E’ da qui che il cambiamento dovrebbe partire. L’italia non e’ più un paese moderno come lo era negli anni 60. Sta collassando in preda ai debiti che si sono accumulati negli anni, grazie a mangerie di ogni genere. Il Morandi e’ un icona di questo collasso, come e’ stato in icona del boom degli anni 60. Io spero che il paese possa riflettere di fronte a questa tragedia, che non è questione di schierarsi da questa o da quella parte, ma di capire che è arrivato davvero il momento di cambiare

Renzi il fenomeno 

Le persone si stanno rendendo conto di chi è veramente Renzi e secondo me non durerà a lungo. Chi vola in alto troppo velocemente poi ricade a terra con la stessa velocità. È una legge fisica. Pure Crozza ha capito chi è veramente Renzi, e da più di un anno sta cercando di spiegarlo con semplici esempi agli italiani, eppure c’è ancora chi è disposto a votarlo

La Cina e i capitali in fuga

Sono stato a Pechino una settimana, per ragioni di lavoro, e quando sono tornato mi sono riletto questo post che ho scritto nel Marzo del 2007. Le previsioni erano per 19 linee metropolitane entro il 2020. Mancano ancora 5 anni al traguardo e di linee ce ne sono già 16. Un bel passo avanti se si considera che quando ho messo piede a Pechino 8 anni fa le linee erano soltanto tre. La novità è anche che, da un anno a questa parte, è stato alzato il prezzo del biglietto. Prima una corsa costava solo 30 centesimi, ovunque tu andassi. Ora invece per alcune zone il costo si è quasi quadruplicato. Mi è stato detto che la reale motivazione di un tale aumento sia quella di scoraggiare le persone a trasferirsi a Pechino. La città è ormai troppo grande, vivere sta diventando sempre più  insostenibile.

 Sembra però che l’economia abbia subito un certo rallentamento e anche qui il governo sta pompando liquidità, un gioco che sta diventato di moda in tanti paesi, il che ha mandato le quotazioni in borsa alle stelle. Questo sta creando una classe di Cinesi sempre più ricca, al punto che c’è gente che ha talmente tanti soldi che non sa più che farsene. Esiste poi una nuova generazione di ventenni figli di papà, che gia’ possiede delle vere e proprie fortune e viaggia in Ferrari, Lamborghini, Rolls Royce e jet privati. Conducono una vita agiata, sono ultra viziati, ricchi sì ma vuoti dentro. Si fanno fotografare di fronte a montagne di contanti, sembrano degli sceicchi più che Comunisti.  Ma sono sempre di più quelli che decidono di spostare i propri capitali e andare a vivere all’estero. La qualità della vita nelle città Cinesi non è certo migliorata in questi anni, e mettere i soldi al sicuro e’ preferibile, non si sa mai che un giorno arrivi un’altra rivoluzione stile Mao. Molti quindi in tanti si buttano sull’acquisto di  case soprattutto negli Stati Uniti. A Seattle per esempio ormai i Cinesi stanno comprando immobili in massa. Come si vede dalla foto accanto, di questi tempie a Seattle si possono pure comprare i giornali Cinesi. Ormai anche gli agenti immobiliari Americani conoscono bene questo fenomeno e usano  Wechat per comunicare direttamente con potenziali acquirenti. Esistono infatti dei  gruppi chat di Cinesi che questi agenti usano  per distribuire foto e video di case in vendita negli Stati Uniti e dove questi ricchi Cinesi fanno a gara uno con l’altro per accaparrarsi un immobile. Ma non sono solo gli agenti immobiliari a guadagnarci, e’ tutta l’economia americana a trarne vantaggio perché è anche grazie a questo che il settore immobiliare negli Stati Uniti  si è ripreso e i prezzi del case sono tornate a salire.

La cosa più sconcertante però è la quantità di riciclaggio di denaro che tutto ciò sta generando e che tutti, intenzionalmente o meno, ignorano. La cosa più che più mi stupisce è che un paese come l’America si prostituisce tranquillamente a questo gioco. Proprio loro che da un lato si sono sempre spacciati per nemici della Cina  comunista, adesso fanno finta di niente. “Sei un Cinese pieno di soldi? Prego accomodati pure e visto di ingresso valido per dieci anni”. Che ipocriti…. Come sono stati guadagnati quei soldi non importa. L’importante è come incassarli.

Esistono vari modi per i Cinesi di riciclare denaro sporco attraverso operazioni immobiliari. La prima, e la più facile è quella di aprire un conto a Hong Kong e di portarci il contante a mano. Da lì, trasferire i soldi su una banca americana è facile e l’ammontare può essere immediatamente
chinese-gangster-phone-pics-6utilizzato per acuisti senza problemi. La seconda, è quella di usare dei diamanti molto preziosi e belli grandi. Alcuni  Cinesi usano questo metodo visto che li possono far spacciare come gioielli personali e convertirli in contante una volta portati sul suolo Americano. È possibile poi trovare ditte Cinesi che hanno delle filiali negli Stati Uniti. Al cliente Cinese vendono prodotti fittizi, e rilasciano pure la ricevuta di pronta consegna del prodotto anche se in realtà non ti hanno mai venduto niente. I soldi vengono invece trasferiti sul conto della filiale Americana e poi da lì vengono girati su un  conto bancario personale del cliente. Per la legge Americana basta aspettare un mese prima di usarli e il gioco è fatto. Poi c’è ancora chi i soldi li porta a mano nelle valigie ma perché rischiare?

È ovvio che questa situazione non avviene solo negli Stati Uniti e non tutti quei soldi sono stati guadagnati dai Cinesi in modo illecito. È impressionante però quanta ricchezza sia stata accumulata in Cina in pochi anni da parte di un numero ristretto di persone, di come il mondo occidentale abbia contribuito a questo fenomeno e di quanto ne abbiano risentito positivamente  e negativamente le economie di molti paesi. Siamo vivendo in un mondo sempre più globale nel quale l’attore principale diventerà la Cina.

Una catastrofe annunciata

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Molta gente non capisce le proteste contro l’Expo.  Molti si indignano per la violenza con qui questi manifestanti si scagliano contro tutto. Anche io sono il primo a non giustificare chi e’ violento, tuttavia conosco e comprendo le ragioni che muovono questa protesta.

E’ iniziato tutto nel 1994 quando al WTO di Seattle Bill Clinton firmo’ il North American Free Trade Agreement (Nafta) “Il libero scambio significa occupazione, porterà più posti di lavoro agli americani, e saranno impieghi ben remunerati » dichiaro’ allora il presidente degli Stati Uniti mentre firmava un trattato che fu l’atto di nascita della globalizzazione. Era l’avvio di un processo “rivoluzionario”, che ha dato nuove regole all’economia mondiale, ha segnato il destino di interi popoli, ha sconvolto gerarchie secolari. Il movimento No Global, il popolo di Seattle, e’ nato allora. L’effetto di quel trattato lo vediamo sull’Italia oggi, fabbriche che chiudono e si delocalizzano, disoccupazione ai massimi storici, crisi economica e sociale. Una spirale che difficilmente si arresterà. Nel 1994 le proteste dei No Global vennero ignorate, e così fu nei successivi G8 come quello di Genova nel 2001. Eppure se mi vado a leggere la definizione del movimento No Global su Wikepedia trovo questo: “La critica principale del movimento è volta verso le multinazionali: secondo gli aderenti, il loro potere è così forte da condizionare le scelte dei singoli governi verso politiche non sostenibili da un punto di vista ambientale ed energetico, non rispettose delle peculiarità locali e dannose per le condizioni dei lavoratori”. Avevano e hanno ragione insomma a ribellarsi, e i fatti lo stanno dimostrando. L’Italia, grazie soprattutto alla globalizzazione, dal 1994 e’ cambiata molto, oggi e’ un paese in ginocchio. Quella gente con le loro proteste ci avvisavano che questo sarebbe successo eppure li abbiamo manganellati, picchiati e addirittura qualcuno ci ha anche rimesso la vita. Quello che e’ avvenuto durante le manifestazione contro l’Expo non mi stupisce. E’ un altro avvertimento, il mondo sta andando nella direzione sbagliata, troppa ricchezza nelle mani di pochi e sta creando una classe sociale marginalizzata, che non ha più niente da perdere. Renzi li chiama “teppistelli figli di papà” ma si sbaglia. Prima o poi le generazioni future guarderanno al movimento no global come degli eroi, ma sara’ ormai troppo tardi per tornare indietro.

 

Grazie Obama sei il mio eroe

IMG_20150223_102827Appena arrivato a Seattle ho fatto domanda per ricevere l’assistenza sanitaria pubblica che negli Stati Uniti, grazie alla riforma del Presidente Obama e’ disponibile ormai a tutti e a basso costo. E’ stato facile, sono andato sul sito https://www.healthcare.gov/ e ho compilato il modulo online. Siccome non ho ancora un lavoro la copertura per me e’ gratis. Una settimana dopo mi e’ arrivata a casa la Services Card nella foto. Velocissimi! Date un’occhiata al video che Obama ha usato per incentivare gli americani ad iscriversi a questa assicurazione

Due mesi di Italia

E’ stato bello stare con la mia famiglia per piu’ di due mesi. In questo periodo pero’ ho visto e vissuto molte cose che vale la pena ricordare:

L’Euro ha toccato i valori minimi dagli ultimi 15 anni
La disoccupazione ha toccato il 13.4%, un record storico mai raggiunto dal 1977 a oggi
Una donna di 82 anni ha fatto saltare in aria il suo appartamento dopo essere stata sfratttata, causando un morto e 21 feriti, senza pentirsi
Abbiamo assistito a Mafia capitale, l’ennesima replica di soldi pubblici rubati in un paese in cui si dice di soldi non ce ne sono più
Il presidente della repubblica Giorno Napolitano si e’ dimesso e il parlamento ha eletto un democristiano della prima repubblica che la maggior parte degli Italiani non conoscevano
Il parlamento, sempre pressoche’ vuoto, si e’ riempito solo quando si trattava di votare sulla nuova legge elettorale o per le elezioni del presidente della repubblica
Dopo l’attentato di Parigi, si scopre che i poliziotti Italiani usano dei manichini in Piazza San Pietro per scoraggiare possibili attentatori
Un paese si e’ diviso sulla liberazione di due donne coraggiose che facevano del volontariato in zone dove l’Italiano medio non avrebbe nemmeno il coraggio di metterci un piede
Renzi ha detto che al parlamento europeo gli Italiani negli ultimi tempi si sono arrichiti
Renzi ha ammesso di aver messo la manina per una legge pro Berlusconi e poi lo ha liquidato senza pieta’
Degli extracominitari senza diritto di voto hanno votato in alle primarie di un partito Italiano
Il Papa ha detto che si puo’ anche non porgere l’altra guancia
Gli Italiani credono all’efficenza del bazooka del QE di Mario Draghi
Mazzara del Vallo ha un museo con 25 dipendenti di cui 18 custodi per una sola opera il “Satiro Danzante”
Alcuni vandali hanno devastato il treno Milano-Laverno gridando “Stato di merda” e hanno postato su youtube il video della loro impresa
A Pavia una donna e’ morta segregata in casa dal marito
La sinistra ha passato leggi con voti della destra
Ci sono stati piu’ di 160 arresti in Emlia per infriltrazioni mafiose
Ho visto mozziconi di sigaretta buttati un po’ ovunque, in ogni angolo della mia citta’
Qualcuno mi ha chiesto di essere orgoglioso di essere Italiano perche’ altrimenti un giorno saremo invasi dai cinesi
Dei piloti cassintegrati hanno evaso il fisco per milioni di euro mentre in realtà lavoravano all’estero percependo stipendi d’oro
E dulcis in fundus mentre sto per mettere piede sull’aereo alla Malpensa leggo di sessantuno arresti, beni confiscati per 10 milioni di euro, decine di locali posti sotto sequestro a Roma perche’ in collegamento con la camorra.

Insomma e’ bello da una parte vivere in Italia e stare in famiglia ma quante brutte cose succedono in questo paese… Che tristezza…

Intervista a Renzi sulla CNBC

4ED1-SBEU-Renzi-0121Ieri ho rivisto un’intervista a Renzi sulla CNBC registrata a Davos il 21 gennaio. La CNBC e’ un famoso canale finanziario americano e ho deciso così di tradurre l’intervista in Italiano. L’inglese di Renzi e’ piuttosto maccheronico e a volte ho fatto fatica a decifrare le sue frasi.  Tuttavia cio’ che mi interessava fare e’ darvi un’idea di come Renzi sia bravo a spararle grosse. Trovo interessante la sua opinione di come andrebbe eletto il presidente della Repubblica, Renzi dice: “Non è corretto che sia il leader di un partito a decidere il presidente, perché in Italia il presidente è un arbitro”. I casi sono due, o ha mentito all’intervistatrice o il popolo Italiano deve tener presente che a scegliere di Mattarella Presidente non e’ stato lui, come ho sospettato in un post precedente . Eccovi di seguito il testo dell’intervista. La mia traduzione in Italiano e’ letterale, quindi può darsi che in alcuni casi quello che scrivo non abbia senso. Ho cercato di non parafrasare per darvi l’idea del livello di inglese di Renzi .

Julia Chatterley: Si aspetta il Quantitative Easing da parte della BCE questa settimana?

Renzi: Nell’ultimo anno, l’Europa ha perso un’opportunita’. L’Europa ha parlato in passato solo di austerità. E ogni paese nel mondo investe nella crescita con un’idea diversa di sviluppo economico. Così ora per la BCE, vi è la possibilità di dare un messaggio diverso con il QE. Un messaggio incentrato sul concetto di istituzione europea che è non solo l’Europa. Ma una banca che è molto forte e molto solida … e un’economia che in futuro e’ impostata sulla crescita e non solo su rigore. Quindi non è importante per me parlare dei dettagli, degli aspetti tecnici, io rispetto l’indipendenza della BCE. Ma credo che questo è il momento in cui possiamo investire un’ idea diversa di Europa. E non solo discutere del tre per cento dei perimetri di deficit … questi tecnicismi non interessano alla gente.

Julia Chatterley (JC): Alcune persone ne hanno parlato, a prescindere di come la BCE sia indipendente, dell’idea di condivisione del rischio tra la BCE e le banche centrali nazionali. Irlanda e il Fondo Monetario Internazionale hanno detto non ci dovrebbe essere l’idea di condivisione del rischio tra la BCE e le banche centrali nazionali. Tu che cosa ne pensi?
Renzi: Non è facile parlarne, perché in Europa la risposta e’ incredibile e buona. Forse e’ la risposta istituzionale più interessante dopo 70 anni di pace possiamo parlare di Europa come luogo di libertà, perché l’Europa ha rifiutato l’idea della divisione e della guerra. Ma questo è molto importante. Il problema è che abbiamo perso l’occasione di riunire l’euro come un valore comune con la Banca centrale con lo stesso potere della Federal Reserve o di altre banche centrali. Così tutti, abbiamo la stessa moneta, l’euro. Ma la banca centrale europea in questo momento è senza il potere che ha la Federal Reserve così in questo equilibrio, c’è il problema e forse un’opportunità per l’Europa del futuro. Il mio punto di vista personale è nel futuro noi assolutamente daremo un messaggio diverso. Siamo in grado di andare molto rapidamente in direzione di un istituto simile alla Federal Reserve, ma per il momento, è diverso.

Julia Chatterley (JC): Hai capito perché in questo momento, la Germania nella lotta per non assumersi il rischio, sta in realtà dicendo che non vogliono prendersi il rischio delle banche Italiane? Allo stesso modo, un investitore potrebbe quindi dire, sai cosa? Se la Germania non vuole assumermi i rischi italiani, allora perché dovremmo farlo noi? Così anche se tu dici che un giorno la BCE potrebbe essere come la Federal Reserve, per altri paesi potrebbe anche non essere così…
Renzi: Ci sono un sacco di ideologie su questo. Prima di tutto, perché è corretto. Italia in questo momento sta incontrando un grande debito pubblico. 2 trilioni di euro. Ma noi siamo il paese più importante in tutto il mondo per la ricchezza privata. Sì abbiamo 2 mila miliardi di debito pubblico, ma abbiamo 4 trilioni di immobili e risparmi di famiglie. Così il nostro rischio non è lo stesso rischio di tutti i paesi che hanno debito pubblico e debito privato. Questo è la prima cosa. In secondo luogo, nella storia, nella storia recente, c’è un paese che aveva  un problema e che sta avendo una buona situazione. Perché per esempio la stessa Germania esattamente 11 anni fa ha chiesto al Presidente della Repubblica italiana della possibilità dell’Unione europea di non rispettare i perimetri di Maastricht perché dopo il problema della divisione della Germania è stato molto importante per la Germania a investire in una diversa idea di crescita e una diversa idea di flessibilità.  L’idea è che la Germania è un grande paese e il resto d’Europa è in crisi. Il mio punto di vista personale è che non è la visione corretta, anche perchè se non investiamo in una diversa idea di Europa, il primo problema sarà per la Germania negli anni successivi. Quindi credo sia assolutamente importante per l’Europa  trovare una soluzione comune, nel rispetto della indipendenza della Banca centrale europea, ma in una diversa idea di politica economica. E per questo punto credo che il primo segnale della decisione di Jean Claude Juncker di lanciare un piano di investimento di € 300.000.000.000 sia buono, perché questo è il primo segnale di una nuova direzione per l’Europa.

Julia Chatterley (JC): Nessuno crede che quell’investimento sia sufficiente. Ma tu stai dicendo che sia importante che questa sia la  direzione?
Renzi:  Conosco la burocrazia della politica europea, così credo anche che cambiare direzione è il primo passo e molto importante. Vorrei essere molto chiaro, so che per il mio paese, per l’Italia, è assolutamente importante fare nei nostri confini delle riforme strutturali. Perché l’Italia è un grande paese, ricco di storia e di qualità, ma abbiamo bisogno di un forte impegno per le riforme strutturali. Quindi questo non è un problema europeo, questo non dipende da Angela Merkel, David Cameron e Francois Hollande, questo è il nostro problema e risolvere il problema nei nostri confini. In questo momento il mio paese si concentra sulla riforma costituzionale, il cambiamento della legge elettorale per dare un messaggio di stabilità e di un sistema politico diverso. Cambiamo la giustizia civile, il sistema fiscale, mercato del lavoro e – questo è il mio punto di vista personale – un approccio bancario, e poi il primo e forse il più importante, il sistema dell’istruzione. So che questo è molto importante, il mio paese deve cambiare se abbiamo un idea di investire nel futuro. Ma questo è il problema … i politici europei devono capire che è finito il tempo in cui si continua con la politica focalizzata solo su rigore, perché solo con austerità l’Europa è finita.

Julia Chatterley (JC): Parliamo delle tue riforme. Hai iniziato alcune riforme sul lavoro, ma alla fine hai escluso il settore pubblico. Sono state espresse anche preoccupazioni circa le riforme fiscali. Tuttavia hai speso molta energia dietro queste riforme. Non è vero quindi che ci sono ancora interessi di alcuni in Italia che rallentano queste riforme?
Renzi: sono diventato primo ministro meno di un anno fa, il 22 febbraio. Così ho ancora due anni di fronte a me. Nel primo anno, stiamo preparando la riforma costituzionale – incredibile per l’Italia. un terzo della costituzione italiana sta per essere cambiata … in questo momento e’ in discussione in parlamento per il cambiamento. Siamo cambiando il sistema elettorale e tutte le cose importanti per la pubblica amministrazione. Ovviamente, il mio punto di vista personale su queste riforme e’ che il tempo giusto per fare queste riforme era 20 anni fa. Se il mio paese avesse realizzato le riforme 20 anni fa, ora sarei un uomo molto felice. Ma 20 anni fa, l’Italia ha perso questa opportunità. Quindi il momento migliore per raggiungere questo obiettivo è ora.

Julia Chatterley (JC): Ma tu stai facendo dei compromessi. Stai facendo dei compromessi per mantenere la destra dalla tua parte. Cosicché queste riforme possano passare. Quindi vi è un elemento di compromesso. Credi che l’Italia sia in realtà in grado di fare delle riforme? Non nego la tua buona fede e il tuo entusiasmo, ma credi che l’Italia sia veramente capace?
Renzi: Penso che il compromesso è normale in un sistema politico. Ma quando un paese come l’Italia decide di cambiare l’articolo 18 – l’articolo più importante sulla flessibilità, per mancanza di flessibilità, nel mercato del lavoro italiano – questo non è un compromesso. Questa è una rivoluzione. (Julia lo interrompe e dice: nel settore pubblico però hai avuto scendere a compromessi) No scusa, lì, lo so, per altri paesi non è molto facile. Ma l’Italia tradizionalmente e’ un paese diviso. Ci sono divisioni non solo nel paese Italia, ma tra sistema pubblico e privato. Quindi, se c’e’ oggi, una società che pensa non sia possibile investire in Italia per il mercato del lavoro ora il quel dubbio è finito. Si può investire in Italia, con un mercato del lavoro molto flessibile. Per il sistema pubblico, è diverso. E questa legge è, proprio in questo momento, in discussione al Senato. Quindi all’ ultimo, credo, nelle prossime settimane, più o meno, nei prossimi due o tre mesi, questo proposta … diventera’ legge. Non è un compromesso … rifiutare l’applicazione del sistema per il datore di lavoro privato al datore di lavoro pubblico. E ‘la legge. È il rispetto della legge. Io voglio cambiare il diritto della pubblica amministrazione perché ritengo assolutamente necessario il cambiamento anche del settore pubblico.

Julia Chatterley (JC): lei ha citato la parola rivoluzione. Parlami delle banche, come affrontare la struttura di corporate governance delle banche italiane – è anche questa una sorta di rivoluzione?
Renzi: In Italia, purtroppo, abbiamo perso l’opportunità di realizzare le riforme del sistema bancario tre anni fa. Quando la crisi ha mostrato primi segnali, molti paesi, Germania, Regno Unito e Spagna hanno deciso di cambiare il sistema bancario. Berlusconi no. Mario Monti no. Enrico Letta no. Rispetto questa decisione ma credo in un buon sistema la prima cosa da fare sia intervenire sulle banche. Vengo da Firenze e la mia città diventata una città incredibile, non per la qualità degli artisti, ma per la presenza del sistema bancario. E la presenza del sistema bancario creato possibilità per gli artisti per i capolavori della cultura, per la pittura e pittori. Così le banche sono assolutamente importanti, ma l’Italia non salva le banche. Non crea opportunità per le banche. Non porta i soldi per le banche. Questo è molto strano. Perché oggi, la reazione è: “ah, il sistema italiano non è solido o forte nel sistema bancario”. Penso che questo non è corretto. Ma oggi, penso che oggi, abbiamo deciso in consiglio, nel governo, nel consiglio dei ministri di annullare alcuni dei finanziamenti delle banche popolari. In Italia c’è un sistema tradizionale di banche popolari molto chiuso ai mercati internazionali e da oggi abbiamo deciso esattamente che le prime dieci banche popolari, banche molto importanti, sono costrette a diventare banche tradizionali e ora sono aperte a investitori internazionali e imprese internazionali. Questo è un cambiamento molto radicale nel sistema tradizionale. Così l’articolo 18, per mercato del lavoro, sistema fiscale per i marchi internazionali. Se sei un marchio internazionale, è possibile essere in conformità in relazione al sistema fiscale Italiano e questo è molto importante in Italia. Il sistema fiscale tradizionale in Italia è molto complicato e confuso. Quindi, con il rispetto di questa conformità e con questa relazione,  in Italia si cambia l’approccio. Il cambio delle banche popolari. L’idea che finalmente si sta investendo in Italia non bisogna più preoccuparsi dei giudici, del fisco, ti da la reale possibilità di investire.

Julia Chatterley (JC): Tu non sei preoccupato della corruzione o degli interessi di parte, o di rapporti tra le banche e le persone in posizioni di potere? E ‘questo che stai affrontando tu? Perché questo  è  un problema molto più grande delle banche … E ‘la percezione della corruzione in Italia…
Renzi: Assolutamente. Ci sono due problemi. La prima è la percezione della corruzione e la presenza di corruzione. E il secondo è la tradizionale amicizia tra i politici, la leadership e i manager i … allo stesso tempo, la politica, le banche, l’economia … quindi sono due questioni diverse. In primo luogo, abbiamo dichiarato guerra alla corruzione non con le parole ma con effetti. Per la prima volta in Italia, c’è un’autorità, anti-corruzione creato dal precedente governo, ma che nessuno, dopo questa decisione di creare questa autorità, di fare concretamente qualcosa per dare risorse e organizzare questo organismo. Il mio governo ha deciso di fare il primo passo. Ho chiamato un ex giudice contro la mafia, come capo di questa autorità. E questa autorità oggi dopo otto mesi di attività, investe un sacco di poteri e di iniziative contro la corruzione a Milano, a Venezia, in un sacco di eventi.

Julia Chatterley (JC): Lei ha detto che fatto un sacco di arresti per quanto riguarda la mafia.  Anche quei deputati connessi a questi arresti verranno arrestati e processati?
Renzi: Penso che se tutti credono: “ah, l’Italia è un paese con un sacco di corruzione”. Se c’è un sacco di corruzione e si arriva ad arrestare, penso che questa sia una grande cosa. A causa del giornalismo siamo veramente preoccupati perché se in tutto il mondo sanno che le persone vengono arrestate per corruzione poi si preoccupano per l’Italia. No, sono davvero felice se vi è la possibilità di bloccare le attività di corruzione. Così la musica è cambiata in Italia per la corruzione. E la nostra attività, la nostra autorità anti-corruzione corp Anarca, Autorità Nazionale contro la corruzione, che scriverà una nuova pagina. Ma, penso che ci sia un secondo problema. Il secondo problema è la tradizione di amicizia tra i politici, tra i banchieri, tra i gestori globali del Paese. Credo che questa volta per loro è finita perché il mio obiettivo personale è aprire tutto il paese.

Julia Chatterley (JC): Ti stai facendo un sacco di nemici?
Renzi: Ci sono un sacco di nemici, ma il problema non è la presenza / difficoltà dei nemici. Il problema è avere una chiara visione del futuro. E raggiungere questo obiettivo. Così oggi ci sono un sacco di aziende in Italia, che hanno cambiato la proprietà, per la prima volta, l’Alitalia non è nelle mani di politici, o partiti politici. No. Alitalia è ora nelle mani di Etihad. Un marchio internazionale, un marchio molto importante. Abu Dhabi. E’ la prima volta che ci sono un sacco di investimenti in Italia dagli Stati Uniti. Il nostro primo mercato e il nostro primo amico storicamente. Ma da un sacco di parti …  da un sacco di parti del mondo … questo è molto importante, dalla Cina al Sud America. Credo nel futuro d’Italia. Come paese, un paese aperto. Non come una tradizionale società tra amici. Cena a Milano o Roma a discutere davanti a una pasta, scatola di spaghetti, a discutere del futuro dell’economia italiana. No. Questo è finito.

Julia Chatterley (JC): Beppe Grillo ha detto che sei un leader senza seguaci. Quando proverai a fare nuove elezioni e dimostrargli che aveva torto?
Renzi: Penso che sia un sistema politico molto particolare quello italiano ; il mio governo non è un governo che viene da delle elezioni. Perché nel 2013, durante il momento delle elezioni generali, nessuno partito….. (Julia interrompe: Ti senti di essere legittimo a causa di tutto questo) Ebbene, per il sistema italiano, assolutamente legittimo, ma il problema non è semplicemente un problema costituzionale, perché per la Costituzione italiana, quando il presidente Napolitano mi ha chiesto di creare un governo , è stata una notizia molto incredibile per l’Italia perché ho 39 anni, ne avevo  39, ora sono a 40, il primo ministro più giovane. Il primo, senza esperienza in parlamento, ma con l’esperienza di sindaco, sono stato sindaco di Firenze e di quella città che era bella in tutto il mondo. E ho scelto per la prima volta, per esempio, un gruppo di ministre donne, una squadra molto giovane di persone.

Julia Chatterley (JC): Stai dicendo che data la squadra costruita in questo momento tu dovresti continuare di questo passo a fare riforme e aspettare che arrivi il momento delle elezioni piuttosto che fare le elezioni anticipate?
Renzi: Tre mesi dopo che sono diventato Primo Ministro nel mese di febbraio. A maggio si e’ votato per le elezioni europee e il mio partito ha raggiunto un risultato del 41%. Incredibile in Italia. In Italia, tradizionalmente il primo partito arrivava a 25 – 26%. Il mio partito nel 2015 ha ottenuto il 25%, il mio partito un anno fa il 41%. L’ultima volta in cui un partito in Italia ha ottenuto il 41% è stato nel 1958. E ‘ un’incredibile risultato. Quindi questo significa che gli italiani credono in questo cambiamento, ed è impossibile dare il messaggio che “questo governo è senza seguaci”, il leader senza seguaci. Quindi i seguaci non sono solo in Twitter. I seguaci sono le persone che credono in un’idea di cambiamento. Penso che io non sono la causa di questo cambiamento. Credo di essere l’effetto di questo cambiamento. L’Italia ha bisogno di un cambiamento. Il nostro governo per i prossimi 3 anni sarà lo strumento di questo cambiamento.

Julia Chatterley (JC): E quel cambiamento sarai tu?
Renzi: Penso che per me, questo non è semplicemente un’esperienza. Questa non è semplicemente una linea nel mio curriculum vitae. Questa è un’opportunità incredibile, non per la mia esperienza politica, o la mia vita. Penso che questo sia un momento in cui un gruppo di giovani che potrebbero avere in Italia la possibilità di credere nel futuro e non solo nel passato. Noi non siamo un museo. Siamo un luogo in cui è possibile combinare insieme i sogni e le idee. Questo è il motivo per cui la mia speranza è incredibile, di dare già questa speranza alla mia generazione.

Julia Chatterley (JC): Attraverso quale Presidente vorresti avere questa visione? Hai già fatto una scelta?
Renzi: Non è corretto che sia il leader di un partito a decidere il presidente, perché in Italia il presidente è un arbitro, non un giocatore. Lo so, negli Stati Uniti, in Francia e in altri paesi, il loro presidente della Repubblica è il capo, il boss del loro paese, il capo del loro governo. In Italia, è diversa. Forse solo la Germania ha una costituzione simile in Italia. (Julia interrompe: Si può avere una preferenza però) non credo che sia la mia preferenza personale e ovviamente per essere molto chiaro se ho un’idea, non penso che questo è in luogo in cui dire la mia idea personale .

Julia Chatterley (JC): In Italia non ne parla ma gli investitori ne parlano. Possiamo escludere Mario Draghi?
Renzi: Penso che Mario Draghi è un grande uomo ed sara’ il leader della BCE e nei prossimi anni, sarà il leader e il presidente della BCE. Credo che per la Costituzione italiana, il nuovo presidente sarà esattamente come Napolitano. Sara’ in grado di aiutare gli italiani ad amare il nostro paese, e se ci sono problemi nella politica, come accaduto nel 2011 per Napolitano, il problema tra Berlusconi e Monti, il presidente deve essere in grado di fare un’intervento. Mario Draghi è un grande banchiere centrale. Io rispetto la sua indipendenza e la sua qualità.

Julia Chatterley (JC): Voglio chiederti delle Grecia, perché comunque tu abbia influito sull’Italia, credo che tu hai portato speranza in l’Italia. Pensi Alex Tsipras può fare lo stesso per la Grecia?
Renzi: Penso che dobbiamo rispettare la campagna elettorale negli Stati membri dell’Europa. Quindi, in questo momento c’è una campagna elettorale molto difficile tra Samaras e Tspiras e il candidato generale per la leadership della Grecia. Credo che per me è corretto non parlare del futuro della Grecia. Il popolo greco deciderà il futuro della Grecia e non il primo ministro italiano, il cancelliere tedesco, il presidente della Repubblica francese. E per questo motivo, mi aspetto i risultati di Domenica, che io rispetto – Rispetterò ogni tipo di risultato. E penso che sarà anche molto importante per noi continuare perché la Grecia, per l’Europa, ovviamente, oggi il problema principale, dopo la crisi del debito … ah, e’ il rischio della Grecia sì, ricordiamo le discussioni di anni fa, ma credo che la Grecia è una cultura, la Grecia ha ideali, la Grecia è un opale per l’Europa. Io credo, e credo che anche dopo ciò che e’ successo a Parigi l’Europa non è solo un luogo di scelta economica, è questo. Penso che l’Europa è un luogo di cultura, di ideali, di valori comuni, e ricordo l’importanza e le tradizioni del popolo greco. E per questo motivo, ritengo assolutamente importante evitare il suggerimento possiamo rifiutare la Grecia, possiamo continuare senza la Grecia.

Julia Chatterley (JC): Questo è ciò che dicono i tedeschi. Questo è ciò che la stampa tedesca dice. Questo pero’ non aiuta
Renzi: Io incontrero’ Angela Merkel Venerdì prossimo a Firenze. Discuteremo di paesi baltici, ma dubito che ci sarà qualche commento sulla stampa tedesca. Io rispetto il popolo greco e anche la stampa tedesca. Io rispetto tutti e sono molto cordiale, sì. Penso che ho letto un sacco di cattive considerazioni circa l’Italia sulla stampa tedesca e questo non è vero. So che la nostra economia è il secondo produttore d’Europa. La nostra qualità è incredibile. E ho letto un sacco di articoli sul fallimento, il tempo per l’Italia è finito. So che il mio tempo non è finito. So che i commenti sulla stampa in Germania sono errati a volte.

Julia Chatterley (JC): State iniettando un po’ di energia in questi incontri di Bruxelles? Pensi che si sta muovendo qualcosa?
Renzi: Penso che l’Italia ha bisogno di energia in questo momento. (Julia interrompe: Anche Bruxelles ha bisogno di energia) sì, perché. Penso che più correttamente, l’Italia ha bisogno non solo di energia, ma anche, fiducia in se stessa. Un sacco di italiani danno un racconto su l’Italia, che è molto negativo, ad esempio l’Italia come un luogo in cui nulla è possibile. Penso che sia esattamente opposto. Credo che la definizione giusta, corretta espressione della politica è esattamente lo slogan di Barack Obama in New Hampshire, l’espressione YES WE CAN. Credo che l’idea di un paese ha un luogo di contesa, il cambiamento è una cosa molto potente, ed è molto buona. Il mio paese in questo momento non è solo, non c’e’ solo la mia energia di governo. Ma l’idea che tutto è possibile. Ora, se un uomo, 40 anni, il primo ministro in Italia, con una decisione forte puo’ non solo fare evolvere il nostro sistema, ma rivoluzionare il nostro sistema. Questo è il segnale in cui tutto è possibile. Spero che questo potrebbe essere non solo un progetto, un mandato, ma diventare realtà. E questo è il mio impegno e la mia attività.

Julia Chatterley (JC): Vorrei chiederti molto brevemente, lei ha citato Parigi e le dimostrazioni di solidarietà lì. Ovviamente, la Francia è una società molto multi-culturale, e anche l’Italia lo sta diventando sempre di più. Come si fa ad affrontare questa situazione? Dare maggiore sicurezza? Pensi che bisogna rivedere le politiche di immigrazione? Come possiamo affrontare questo problema?
Renzi: E ‘molto difficile spiegare una posizione sulla Francia, quando pensiamo a questa incredibile e terribile tragedia, ma le persone che hanno ucciso i giornalisti di Charlie Hebdo e poi quelle nel negozio ebraico sono nati in Francia. Sono cresciuti in Francia. Hanno vissuto in Francia per molti anni, quindi non è semplicemente un problema di immigrazione. Ho letto alcuni articoli, secondo Marie Le Pen dobbiamo chiudere l’Schengen. Ma se queste persone vengono dalla Francia, se si chiude Schengen, qual è la soluzione? Prima di tutto, penso che, dopo questa incredibile tragedia, credo e’ una grande notizia, che ci sia solidarietà e commozione in Francia … e tutti i paesi d’Europa. Se attacchi di Parigi, attacchi l’Europa. Si attacca la mia civiltà. Si attacca la mia idea di comunità. Questo è il punto dopo l’evento del 11 gennaio e credo la prima reazione, partecipo alla marcia, questo evento. E credo proprio di questo … per la prima volta, forse, possiamo vedere un’idea di Unione europea, non solo in campo economico. Ovviamente, ora il problema è utilizzare in modi diversi le informazioni di intelligence. Per prima cosa, è assolutamente importante creare Intelligence europea. Credo sia assolutamente importante condividere ogni informazione e notizia da parte di ogni polizia e sistema di sicurezza. Dobbiamo assolutamente avere lo stesso approccio contro i combattenti stranieri. E dobbiamo considerare assolutamente non solo il problema dello Stato islamico – molto drammatico. Ho letto questa mattina terribile notizia … bambini vengono uccisi solo perché hanno partecipato ad una partita di calcio. Questo è incredibile per tutti. Ma penso che non sono il problema dello Stato islamico. Abbiamo il problema della Libia. E ‘fondamentale. E ho sottolineato questo punto in ogni discussione con i miei colleghi del G7 e dell’Unione europea. Dobbiamo lottare contro il terrorismo e dobbiamo assolutamente lavorare insieme ai paesi abbiamo combattuto contro il terrorismo nel mondo islamico e dare l’esempio.

Julia Chatterley (JC): Ma hai detto che si tratta di un problema cresciuto in casa. Se si guarda alla situazione in questo momento, la situazione della disoccupazione, ci sono un sacco di persone senza diritti che hanno perso la speranza e forse in alcuni casi, si danno all’estremismo islamico quindi sì siamo sotto attacco, ma abbiamo anche bisogno di affrontare alcune delle le questioni fondamentali che non stiamo ancora affrontando in Europa, come la crisi della disoccupazione. Sei d’accordo?
Renzi: Sono d’accordo con l’idea della mancanza di speranza di una generazione perduta. Credo che la correlazione tra la disoccupazione e il terrorismo non è corretta. L’assassino di qualche giornalista nello stato islamico – questa adesso è una cosa ufficiale. Quel popolo arabo proviene dal Regno Unito, il paese con il più basso livello di disoccupazione in Europa. Quindi non ci sono correlazioni tra la mancanza di speranza e di disoccupazione. In Italia, abbiamo un sacco di disoccupati, ma non abbiamo un sacco di combattenti. Perché dipende da un sacco di considerazioni, ma sono d’accordo con voi con questa citazione. Quando sottolineo l’importanza di necessità di un’idea per la nuova generazione e’ per questo motivo, credo nell’Europa come un luogo di cultura, di valori, di idee, di sogni di possibilità. Perché se investiamo nell’idea in Europa luogo della qualità della vita, e gli investimenti in cultura, avremo un futuro. Se siamo semplicemente una comunità di interessi economici, siamo finiti. Quindi sono d’accordo con lei. Questo è un momento in cui la nuova generazione ha bisogno di un sogno. Dobbiamo tornare a sognare. Questo è il solo motivo per cui un politico combatte tutti i giorni – per dare alla nuova generazione la possibilità di credere in alcuni valori. E credo che questo non è definitivamente legato per la disoccupazione – ovviamente per il mio paese, la disoccupazione è il primo nemico. Ma la mancanza di speranza è il nemico, questo e’ il brutto in Europa.

Julia Chatterley (JC): E ‘questo ciò che spera di lasciare come eredità allora? Consentire alle persone di sognare e che quei sogni si avverino?
Renzi: penso che siamo ragazzi molto fortunati perché viviamo in un paese incredibile. Viviamo un continente incredibile abbiamo un sacco di eredità dal nostro passato. Ogni giorno se apriamo gli occhi, possiamo vedere alcune testimonianze meravigliose nei capolavori del passato. Ma ogni giorno si crede che questo per il nostro paese  appartenga solo al passato. Mi rifiuto di pensare questa idea. Non credo che tutto appartiene al passato. Sono assolutamente sicuro che il futuro potrebbe essere un luogo in cui l’Italia potrebbe svolgere un ruolo incredibile. E per questo motivo, io combatto contro i nemici nel mio paese. Ma il primo nemico è la mancanza di fiducia. E penso che l’Italia in questo momento è un momento radicale e per questo motivo, ho assolutamente, assolutamente impegnato a creare una nuova idea per il mio paese. E spero per una nuova generazione, una nuova possibilità di speranza.

Source: http://www.cnbc.com/id/102360006

Il presidente sconosciuto

mattarellaQueste elezioni del nuovo Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, mi hanno lasciato un po’ perplesso. Di lui gli Italiani poco sapevano e la sua candidatura e’ stata fatta solo un’ora prima della prima votazione.  Per una persona come me che ha la doppia cittadinanza (Italiana e Americana) una cosa del genere e’ un paradosso. Da cittadino Americano, quando ho votato per scegliere il Presidente degli Stati Uniti di lui conoscevo tutto e per arrivare alla sua candidatura ci sono voluti due anni di campagna elettorale. E’ vero che in Italia il presidente ha ruolo e poteri diversi ma non sarebbe poi così una brutta idea, anche per tentare di riavvicinare gli Italiani alla politica, cambiare la costituzione Italiana dando a cittadini Italiani la possibilità di eleggere direttamente il presidente.  Pare che un tentativo in questo senso sia stato fatto di recente, ma la proposta di legge non e’ passata. E’ chiaro, i politici non vogliono certo mollare l’osso. D’altronde in Italia non e’ nemmeno possibile eleggere direttamente  deputati e senatori quindi perché stupirsi?

Ma la cosa più paradossale secondo me e’ che questo presidente e’ un democristiano, un partito che in Italia ha fatto una brutta fine e storicamente e’ stato un forte antagonista delle sinistra. Invece oggi parecchi democristiani siedono nelle file del Partito Democratico e stanno facendo una gran carriera.

Il paradosso dei paradossi pero’ spetta a Renzi, il rottamatore che e’ riuscito a resuscitare un politico della prima repubblica, anziano e sconosciuto ai più.  Dicono tutti che Renzi sia stato un genio e che le stia azzeccando tutte. Ma a me non sembra che sia così. Prima ha diviso il suo partito, poi ha fatto dividere quello di Forza Italia. Candidando Mattarella ha rotto il patto del Nazareno, liquidando Berlusconi, e giocandosi così la fiducia di una gran parte della destra. Il risultato finale e’ che adesso non puo’ più sbagliare perché a destra di lui non si fidano più e per stare a galla dovrà  rimanere succube di tutte le richieste della sinistra. Dirò di più, potrò sbagliarmi ma secondo me la scelta di Mattarella non e’ la sua ma gli e’ stata imposta da qualcuno in alto a sinistra che era stanco di vederlo fare leggi con Berlusconi. Probabilmente queste persone lo avranno pure minacciato di far saltare il governo se non avesse proposto Mattarella.  E’ possibilissimo che mi sbagli ma come diceva, un altro democristiano, Andreotti “a pensare male a volte ci si azzecca” e avendo fatto una piccola e breve esperienza in politica, so per certo che chi fa parte di quel gioco e’ bravissimo a raccontare storie che nascondono spesso un’altra verità. Quindi Renzi, pur avendo vinto questa partita, secondo non e’ messo poi così bene  e sara’ bello vedere se sara’ capace di districarsi da questa situazione.

Certo tra tutti i possibili candidati, Amato Bersani, Prodi, Casini, Marino e compagnia, Mattarella mi sembra il meno peggio. Può darsi che alla lunga si riveli una mossa azzeccata. Sta di fatto che come cittadino Americano rimango tuttavia perplesso che un giudice della Consulta venga eletto come presidente. Secondo l’American Bar Association’s Model Code of Judicial Conduct, un giudice e’ obbligato dimettersi dalla Corte Suprema Americana prima di potersi candidare per la presidenza. E’ comunque una strada che pochi hanno percorso anche perché e’ sconsigliato che un giudice possa avere ambizioni del genere perché potrebbe danneggiare l’immagine di indipendenza del sistema giuridico Americano.

Che dire di più’? I parlamentari che hanno eletto Mattarella sono frutto di una legge elettorale che lo stesso giudice Mattarella ha giudicato incostituzionale. Quindi capisco e comprendo tutto l’impaccio che ha provato durante la sua prima dichiarazione pubblica da Presidente…

Questo paese e’ davvero destinato a non cambiare, checche’ ne dica Renzi….

Quantitative Easing

Questa idea del Quantitative Easing della BCE e’ fantastica. E’ come se io avessi chiesto ad un amico che e’ senza lavoro: “Andiamo al casino’ a giocarci 1000 euro? Io ce ne metto 200 e tu 800. Ci stai?” e l’Italia ha detto si’. Solo che se poi al casino’ si perde l’amico si ritrova senza lavoro e senza 800 Euro. Mi sembra un po’ una trappola, un altro cappio al collo dopo quello dell’austerità e del fiscal compact. Non mi fraintendete, so bene che il Quantitative Easing in USA ha funzionato. A me preoccupano i rischi di questa operazione, perché se la BCE e’ disposta solo a prendersi il 20% del rischio non so poi quanto ci crede che questa manovra abbia successo. Poi immettere liquidità nelle banche italiane mi sembra un po’ come giocarli al casino’, perché e’ difficile che poi sti soldi vadano nelle tasche degli Italiani. Non e’ che da domani le ditte riaprono, l’Italia diventa competitiva, la gente si rimette a comprare e tutto e’ risolto. In USA ci sono voluti 5-6 anni e somme ben piu’ alte, parliamo di trilioni di dollari, perché il Quantitative Easing avesse effetto.  Poi negli USA ha funzionato perché gli Stati Uniti sono sempre stati competitivi, quindi la liquidità ha trovato terreno fertile. Per me il Quantitative Easing fatto dalla BCE e’ un rischio grossissimo per l’Italia se poi non avesse l’effetto sperato perche’ alza il debito pubblico. Non vi illudete, quei soldi stampati dalla BCE dovremo restituirli e con gli interessi. Non voglio fare il gufo, sono solo realista, continuo a non vederla bene per l’Italia.

Italia sempre indietro

WP_20140226_006[1]Oggi ho partecipato a un evento sponsorizzato dal ministero dello sviluppo di Singapore nel quale un centinaio di studenti al secondo anno di università di informatica hanno potuto di incontrare ditte come la mia con offerte di stage o tirocinio. Nel keynote di apertura dei lavoro un rappresentante del ministero ha detto che SOLO il 17% delle ditte di Singapore offrono questa opportunità. Sono rimasto scioccato… SOLO? Ma in Italia qual’e’ questa percentuale? Pensare alla situazione in cui e’ l’Italia mi mette sempre tanta tristezza…

Odio gli Indifferenti

20131122-112431.jpgScritto da Antonio Gramsci nel 1917, citato nel libro di Don Gallo e segnalato da mamma:

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E’ la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perchè la massa degli uomini abdica alla sua volontà, LASCIA PROMULGARE LE LEGGI che solo la rivolta potrà abrogare, LASCIA SALIRE AL POTERE uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perchè non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo:perchè mi da fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dovere sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò ODIO CHI NON PARTEGGIA, ODIO GLI INDIFFERENTI”

Poor Italy

The Italian bank where I have an account in Italy has changed name twice on the last 2 years which is suspicious enough. I had 80 dollars to change into Euros and this morning I went into one of their agencies. They said that I couldn’t change the money there. “I have an account in this bank, don’t I?” – I asked, while the clerk’s colleague was commenting “My God so many people are changing dollars to euro this month…” – I felt like I was a poor man desperate for cash, not in a bank… And the clerk added: “You need to deposit your money in your account and you need to go to the same agency where you open your account” – they told me. “Wow… Why do I have to do all that?” – I asked and this is what they told me: “Because we don’t have a machine to check if your dollars are fake. These machines are expensive for banks, you know…, to purchase one is one thousand euro. So you need to deposit the money in your account. That way we can trace you in case you gave us fake notes”. I was laughing at the clerk : “You know, I live in China and I don’t have this problem. I can change money in every bank I want” and the final answer was “But this is Italy and things aren’t going too well…”. I guess so. It took me a while to get thing done, including writing a check to myself to cash out a mear 50 euros…. Terrible… Poor Italy… Poor Eurozone…

Italia, la fine e’ vicina

Seguo più da vicino la politica italiana da qualche mese e, guardando le cose da fuori, si fa più consistente in me la mia convinzione che in Italia state bene, anzi benissimo. Sto parlando rispetto alle condizioni ci saranno nel paese tra qualche anno, ovviamente, quando vi riguarderete indietro e questi sembreranno anni di lusso. Ormai il baratro e’ inevitabile. Ho sentito qualcuno dire che con il fiscal compact l’Italia si è messa il cappio al collo. Ma e’ ovvio. Per stare dentro al fiscal compact dovranno ogni hanno venire fuori con manovrine e tagli vari. Ma i tagli li faranno sempre all’italiana e cioè ne posti sbagliati. Ovviamente soldi per rilanciare seriamente l’economia non ce ne sono, e se qualche soldo salterà fuori state tranquilli che se lo mangieranno in fretta i pesci più grossi. In questa situazione le aziende italiane continueranno a chiudere, quindi più disoccupazione e meno gettito fiscale. Risultato: l’economia sara’ sempre più in discesa. Alla fine le banche e lo stato si arrenderanno, ci sarà il default e arrivera’ il vero collasso totale del paese perché addio pensioni e servizi sociali. Seguiranno anni molto duri ma e’ quella l’unica soluzione, purtroppo, perché le cose in Italia cambino veramente. Non ho piu’ dubbi su questo e mi dispiace anche dirvelo. Quindi godetevi questi bei momenti perché un giorno finiranno.

Italia, ormai l’unica speranza e’ la fuga

Il problema e’ culturale, in Italia ci sono troppe divisioni. E in piu’ gli italiani non sono in grado di valorizzare queste differenze, imparando gli uni dagli altri, ma le usano invece per ostacolarsi. Quello che siamo molto bravi a fare e’ litigare, urlare per aver ragione, e andare in conflitto gli uni con gli altri, e questo non solo nella politica. Oggi stavo guardando un programma editoriale su Rai.tv, ed e’ esattamente cio’ che vedo. Per me la politica e’ ormai diventata una forma di intrattenimento, uno spettacolo sul quale farmi qualche risata come un film di Toto’. Ma la conflittualuta’ i litigi sono deleteri in qualsiasi tipo di relazione. Nel caso della politica questi conflitti stanno portando il paese a uno stallo totale, dove ormai non si decide e non si fa piu’ niente in prospettiva futuro, ma si mettono solo pezze per tirare avanti. Ho vissuto 6 anni in un paese con un partito unico e ho apprezzato l’efficienza che questo comporta e ammirato cosa sono riusciti a coatruire in questi anni. Non fraintendetemi, non sono comunista e dopo aver vissuto qui mai lo saro’, pero’ almeno posso dire che vivere qui mi ha fatto comprendere come la politica italiana degli ultimi 30-40 anni ha saputo davvero buttare al vento tutto quello che la generazione dei nostri genitori aveva costruito. E quando sprechi cosi’ tanto tempo poi diventa troppo tardi ed e’ normale che a scappare siano ormai tanti. E’ un peccato…

Basta Berlusconi

E’ semplice. Se Berlusconi avesse un minimo di decoro e di rispetto per gli Italiani, soprattutto per quelli come me che vivono all’estero e vediamo l’immagine dell’Italia infangata dalle sue fottute beghe personali, dovrebbe annunciare immediatamente le dimissioni. Poi da cittadino semplice potrebbe, inghiottendo il suo orgoglio, chiedere la grazia a Napolitano – per non finire in galera, ovviamente, non certo per ritornare a fare l’assenteista di lusso in parlamento. Una volta fuori potrebbe continuare ad essere il leader del suo partito e del suo popolo, senza piu’ candidarsi, come per altro fanno Casaleggio e Grillo. Manterrebbe cosi’ la sua benedetta agibilita’ politica. E all’eta’ di 76 anni potrebbe finalmente mettere una pietra sul passato, riposarsi, fare il nonno e lasciare il posto ai giovani. Ma per Berlusconi questo significherebbe accettare i propri limiti, riconoscere i propri errori e comportarsi da persona normale. Puttroppo la sua smania di protagonismo e il suo egocentrismo affogano la sua coscienza, come il vino affoga gli ubriachi. Tutto questo portera’ l’Italia lentamente e letteralmente allo sfascio. E poi mi chiedono perche’ non torno piu’ in Italia…

Casaleggio per Bruce Sterling

Bruce Sterling, un autore di fantascienza statunitense, ha scritto di Casaleggio: “Non è un hacker di software e ritiene internet preziosa essenzialmente per i suoi valori etici di trasparenza. Per essere ancora più precisi, ama i blog come medium. Legge blog, gestisce blog, adora i blog come piattaforme fondamentali per l’opinione pubblica. Vede i blog come meccanismi liberatori per l’espressione diretta, non mediata da capi, della pubblica volontà. Nell’universo morale di Gianroberto Casaleggio la gente dovrebbe esprimere sui blog in rete la volontà e il bisogno di cambiamento” – Leggi l’intero articolo qui. Checché ne dicano i media e quelli cha ancor difendono il decandente mondo politico per come lo conosciamo ora, il Movimento a 5 Stelle e’ l’unica speranza che ha l’Italia di salvarsi, e non solo. Non e’ ancora un movimento perfetto, alcune cose vanno ancora registrate, ma in futuro il modello di democrazia partecipativa che propone potra’ diventare di esempio e ispirare le poliche di altre nazioni. Sarebbe bello vedere l’Italia come un paese pionere, senon’altro protagonista, in questo processo di innovazione e cambiamento globale. Forza Italia!

Fine dei sogni

Siamo quasi a meta’ ottobre a Pechino. Sole stamattina, cielo sereno, un caffè veloce e vado come di consueto a prendere l’autobus respirando puro smog cittadino. Tra le siepi qualche grillo ha ancora il coraggio di cantare. Anche oggi saremo sopra i venti gradi ma questo sarà davvero l’ultimo weekend prima che sia tempo per tutti di andare in letargo. Sono deluso, sto seguendo assiduamente le presidenziali Americane. Obama mi sembra un pugile arrivato all’ultimo round, con Romney che lo ha chiuso in un angolo del ring e lo sta facendo barcollare a forza di pugni. Sembrava tutto facile per Obama, la vittoria era ormai a portata di mano. E’ bastato dare un’immagine di un presidente Americano impreparato e poco sicuro di se davanti a 80 milioni di americani incollati al televisore per compromettere tutto. In effetti, con tutte le scuse del caso, nonostante tutti i proclami e i venti di cambiamento annunciati quattro anni fa poco e’ davvero cambiato. Personalmente sono deluso che e’ stato fatto poco o niente rispetto a quanto era stato promesso in tema di energie rinnovabili. “Ci sono nuove energie da imbrigliare e nuovi posti di lavoro da creare”. Queste le parole di Obama ai suoi elettori, che nel 2008 lo hanno scelto come Presidente degli Stati Uniti d’America. Il piano prevedeva da un lato l’investimento di 150 miliardi di dollari in 10 anni sulle energie verdi e la contestuale creazione di 5 milioni di nuovi posti di lavoro, dall’altro massicce misure di risparmio energetico che consentissero da sole di eliminare la dipendenza statunitense dal petrolio mediorientale. Ma così non e’ stato e il prezzo della benzina in America e’ alle stelle. Obama rischia adesso di uscire di scena e quelli come me, grillo compreso, che sognavano un futuro più verde rimarranno ancora una volta delusi.

Comune di Alessandria in fallimento

Il comune di Alessandria e’ fallito come si puo leggere da questo articolo, e con la nuova legge e’ il primo comune in Italia ad essere dichiarato in dissesto. Mi spiace vedere la mia citta’ in questa situazione in quanto saranno come al solito i cittadini a doverne pagare le conseguenze. Si’ perche’ per pagare i debiti, tariffe e tasse verranno alzate al massimo consentito dalla legge. Poveri Alessandrini. Il sindaco che ha combinato tutto questo lo conosco bene. Quando nel 2003 sono tornato per un breve periodo di tempo a vivere in Italia lo incontravo spesso a Radio Voce Spazio, l’emittente diocesana finanziata dal vescovo. Io ero li’ perche’ lavoravo sul software della Radio. Lui partecipava spesso alle trasmissione politica del mattino condotta da Don Ivo e Bodrati. E’ da li’ che e’ iniziato tutto, il caro buon Piercarlo sapeva benissimo che per poter essere eletti ci voleva l’appoggio della Chiesa. E quando ci sono state le elezioni nel 2007 venne pure Berlusconi personalmente ad Alessandria a sostenerlo, come si puo vedere dale foto e dal video. Ora putroppo il danno e’ fatto e speriamo che Berlusconi e Fabbio rimangano solo un brutto ricordo.

Che pena…

E’ una settimana che sono qui in Italia e sono veramente stanco di ascoltare lamentele, storie tragiche, trasmissioni e discussioni sulla crisi economica. Non ce la faccio piu’, questa sera mi guardo un DVD di Toto’. La tanto criticata manovra di Monti oggi e’ passata. Concordo con chi ha detto che questo e’ solo un laccio emostatico per non offrire sul piatto dorato alla speculazione e ai suoi poteri forti di sparare l’ultimo colpo sull’Italia come se giocassimo a battaglia navale. L’Italia sarebbe stata colpita e affondata in pochissimo tempo, e questo Monti lo sa. Concordo anche con chi dice che questa manovra e’ senza coraggio, non risolve certo i problemi del paese, ma spero che Monti riesca a stare a galla e possa mettere in atto, in un futuro davvero prossimo, quelle riforme di cui il paese ha bisogno. Insomma, non può finire qui, potete star certi. L’Italia e’ un paese malato e se vuole davvero avere una speranza di poter guarire, molte cose dovranno cambiare radicalmente. Oggi mentre pensavo a cosa scrivere mi veniva da ridere pensando a come pure i taxisti hanno il potere di mettere sotto scacco il governo Italiano. I taxisti!! Vi rendete conto? Il destino del paese in mano ai taxisti. Non sto parlando delle caste quelle vere. Pensavo a taxisti di Pechino, contadini, gente semplice che viene dalla campagna e che spesso la notte dorme nei taxi che guida durante il giorno. Loro non hanno nessuno che li protegge, guadagnano una miseria. In mano hanno solo un volante. Eppure si fanno un culo grande come una casa. La gente in Italia si scandalizza perché invece di smettere di smettere di lavorare a 58 anni dovrà slavoricchiare qualche anno in piu’.  Sapete cosa vi dico? Siete gente fortunata cari miei, credetemi. Ringraziate Dio che non siete nati in campagna in un paese come la Cina. Ripeto, tante cose dovranno cambiare radicalmente, perché finche’ leggerò notizie come questa, secondo me non c’è davvero nessuna speranza. L’unica cosa che ho apprezzato e che mi ha inizialmente commosso e’ il discorso in aula della leghista Munerato che vi propongo di seguito. La politica ha bisogno di gesti come questi per ricuperare un minimo di credibilità. Però a mente fredda poi ho pensato che questa donna è stata per due anni al governo nella maggioranza e ha votato la fiducia al governo senza dire una parola quando c’erano da far passare le leggi per salvare Berlusconi. Eppure la situazione degli operai non e’ cambiata di molto in questi due anni. Ma lei prima dov’era?