La Cina verso il futuro

E’ uscito sul Corriere della Sera un articolo molto interessante di Fabio Cavalera (clicca qui per leggerlo) mi viene in mente un amico che mi ha scritto:  “quando mi capita di seguire in TV la realtà di quello sterminato paese, penso alla sua plurimillenaria cultura, alla sua saggezza e mi chiedo…e ti chiedo… l’impatto occidentale, la ricchezza enorme di alcuni (tanti ma pur sempre la minoranza..) lo sviluppo impetuoso dell’economia che cosa produrrà in un paese con una storia così ricca?”

E’ difficile esprimere un’opinione dopo essere stati qui per solo un mese. Senza dubbio ci sono stati dei cambiamenti importanti negli ultimi anni che, come scrive nel suo libro Rampini, hanno “liberato gli spiriti animali del capitalismo della societa’ cinese”. Questo ha favorito l’accumulo di ricchezze da parte di pochi, e creato un divario enorme tra ricchi e poveri. Il contrasto e’ netto, tra gli edifici moderni in costruzione puo’ capitarti di incontrare persone che girano col carretto o che frugano nella spazzatura.  I vecchi vicoli di Pechino, i famosi hutong sono ormai in estinzione e vengono abbattuti per lasciare posto a costruzioni moderne di stile occidentale. Questa crescita vertiginosa dell’economica favorira’ anche i meno fortunati dei ceti bassi? Potranno questi mai aspirare a condizioni migliori? Sara’ la Cina in grado di soddisfare il fabbisogno di risorse che questo sviluppo portera’? Sara’ in grado di gestire il conseguente impatto ambientale? Occorrera’ sicuramente molta saggezza da parte della Cina per affrontare queste grosse problematiche. Probabilmete ora tutti stanno concentrando i loro sforzi per far crescere economicamente il paese, anche a dispetto delle regole, senza badare troppo alle conseguenze. Speriamo che, nonostante la modenizzazione che sta avvenendo ispirata al modello occidentale, la Cina non smarrisca il valore della sua cultura e del suo passato.

Yin Xiu Miao

Dopo il primo giorno in ufficio non ho resistito, avevo bisogno di un massaggio. Sono tornato da Yin Xiu, ormai siamo diventati amici. Ha vent’anni, fa quel lavoro da quando ne aveva 16. Per tre ore di massaggi ho pagato $25 dollari, a lei ne vanno solo $6. Due dollari all’ora. Eppure sorride sempre. Oggi Aramco (Arabia Saudita), Exxon Mobil (Stati Uniti), e Sinopec (Cina) hanno firmato un accordo per triplicare la capacita’ di produzione della raffineria di petrolio di Fujian nel sud della Cina. 

Si ricomincia

Sono arrivato, l’impatto e’ stato brusco. Come si sono aperte le porte automatizzate dell’aereoporto l’aria sembrava irrespirabile, come mai prima d’ora. C’era una fitta nebbia, e non si capiva se era dovuta al forte inquinamento o se era la cappa grigia di nuvole nel cielo che non permettesse il riciclo dell’aria riducendo la visibilita’. Mi e’ venuto in mente il nord d’Italia a piedi e le tonnellate di pulviscono che per un giorno non sono finite nell’aria. Qui ne avrebbero davvero bisogno di andare a piedi per un po’ ma tutto va avanti come se niente fosse… Ho aspettato l’arrivo del taxi in coda. Nel tragitto verso l’hotel il tassista continuava a tossire e guidava col finestrino aperto. Fuori tre gradi. Menomale che avevo la sciarpa. Sono arrivato in hotel senza bagagli, la gola che bruciava e un leggero mal di testa. A causa della coincidenza troppo breve le valigie sono rimaste a San Francisco. Domani mattina si ricomincia 

Il ritorno a Pechino

Sono sull’areo in direzione Cina per la seconda volta. Mi viene in mente che durante il primo volo ho scritto il primo post di questo blog, sembra che sia passato cosi’ tanto tempo da quel giorno perche’ tante cose sono cambiate. Torno a Pechino con entusiasmo e con piu’ fiducia, e con la valigia piena di medicine per il mal gola, tosse e influenza…  Ho portato con me anche una decina di vasetti di passata di pomodoro, pesto, tonno sott’olio, e un po’ di pasta…  Questa volta mi fermero’ a Pechino piu’ a lungo, almeno fino al primo Maggio che anche in Cina e’ la festa dei lavoratori. Due mesi di distacco dal mondo occidentale sono tanti, o forse sono pochi? “Lo scopriremo solo vivendo”. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto durante questi giorni e che mi seguono perche’ so che siete tanti. Un caro saluto.

All’aereoporto di Las Vegas

Sono qui all’aereoporto di Las Vegas in attesa del mio volo. Lo speaker con una voce seria annuncia. “Il passeggero che avesse perso un rotolo di banconote di 5000 dollari fatte su con un elastico giallo si presenti subito all’ufficio informazioni”…. una pausa lunga… “abbiamo qui l’elastico giallo”….   :-) A Las Vegas e’ tutto un gioco… realta’ e illusione si mescolano, come il caffe’ con lo zucchero, e’ davvero la citta’ dei balocchi. Ho fatto un colloquio informale con IGT, una ditta interessante. Vediamo se qualcosa maturera’. Chissa’ che forse un giorno… intanto l’aereo e’ in ritardo. Spero di non perdere la coincidenza a San Francisco. Come dicono da queste parti: “Tutto cio’ che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas…”

Il sole di Las Vegas

las-vegas-strip-night.jpgL’inverno che ho passato a Seattle e’ stato uno dei piovosi della storia, a Novembre ha piovuto 26 giorni su 30. Tutte le volte che vengo a Las Vegas mi rendo conto di quanto sia tonificante alzarsi al mattino e vedere sempre il cielo azzurro invece che grigio. Siamo a Febbraio, 22 gradi, posso gia’ stare in costume a prendere il sole in piscina. Ho gia’ un discreto colorino, e l’influenza e’ passata. Cielo blu limpidissimo, visibilta’ illimitata. Ho scoperto un sito interessante che parla del futuro di Las Vegas http://www.vegastodayandtomorrow.com incredibile come cambiera’ questa citta’ nei prossimi anni. L’appartamento che ho comprato al Cosmpolitan e’ ancora in fase di costruzione, sono andato a visitare il cantiere, ci vorranno altri due anni prima che sia ultimato. Ormai mancano solo due giorni alla partenza. Sabato ritorno a Pechino, non vedo l’ora…..

Bellagio

bellagio.jpgNella hall del casinò Bellagio, aperto nel 1998 e ispirato a un paesino sul Lago di Como, vi e’ un giardino botanico che in questo periodo e’ dedicato al capodanno cinese. Tra la moltidudine di fiori coloratissimi spunta un enorme maiale rosa, quest’anno appunto si festeggia il segno del maiale secondo lo zodiaco cinese. Mentre cammino un ragazzo dietro di me gli scatta una foto col telefonino ed esclamana: “Questa la mando a tutti i miei amici grassi”. Che tristezza… Al buffet ho ordinato un dolce alla fragola. La cameriera, gentilmente ha tentato invano di portamelo via, ma continuavo a dirle che non lo avevo ancora finito. Poi e’ arrivato il conto senza che lo chiedessi, e mi e’ venuta in mente la cameriera di un risorante cantonese di Pechino. Avra’ avuto 15-16 anni, si vedeva da come vestiva che era una ragazza umile, teneva le mani sempre dietro la schiena. Nei ristoranti cinesi di solito non portano via i piatti dal tavolo fin quando ti sei alzato per andare a pagare il conto.

 

Lake Las Vegas

Dopo quasi un mese che mangio piatti a basi di riso e tofu’ con i bastoncini, e’ stato bello riassaporare una bella bisteccona americana con un pezzo di pane. Poi sono andato in farmacia a prendere delle medicine, ora la gola va un po’ meglio. Vale la pena parlare di Lake Las Vegas perche’ non molti la conoscono. E’ una zona residenziale molto tranquilla a mezz’ora di macchina da Las Vegas. Il lago artificiale, creato tramite una diga, e’ stato ultimato solo nel 1994. Attorno al lago e’ nato cosi’ un piccolo paese di stile mediterraneo con campi da golf, hotel, e ristoranti. I complessi residenziali hanno nomi Italiani, Monte Lago, Vita Bella, Palermo, Tuscany, anche vie del centro hanno nomi Italiani. Sul lago e’ possibile anche farsi un giro in gondola. E’ posticino molto tranquillo, tra le montagne e il deserto, molto indicato per venire a rilassarsi.

‘Tall mocha and a lemon pound cake, please…’

don_cheadle1.jpg….e’ la prima cosa che ho ordinato allo Starbucks in attesa del volo per Las Vegas. Mi e’ uscito un filo di voce, tra mal di gola, influenze e inquinamento ho l’apparato respiratorio in ginocchio. Sono uscito brevemente dal’aereoporto, ho notato subito la qualita’ e il profumo dell’aria, un’altra cosa. Qui e’ ormai primavera inoltrata, la gente gira con la maglietta maniche corte, io con la maglia di lana, il cappotto e la sciarpa. In coda dietro di me per il security check c’era un attore abbastanza famoso a Hollywood, Don Cheadle. Nella foto e’ con Nicholas Cage in The Family Man, uno dei miei film preferiti. Mi ricorda che siamo a Los Angeles. Mi ricorda anche un mio collega Cinese che ieri a pranzo mi ha detto che se deve guardare dei film di intrattenimento sceglie quelli americani, quando invece vuole guardare un film profondo che lo faccia riflettere sulla propria vita sceglie i film Cinesi. L’impatto fin’ora e’ stato OK, d’altronde e’ passato solo poco meno di un mese da quando ero partito. Pero’ mi sento come se venissi da un altro mondo, catapultato dinuovo tra le persone con cui ero abiutato a vivere prima, anche se dentro di me ora le vedo in modo molto diverso. Non sono poi cosi’ elettrizzato di essere qui, pero’ sono contento che questa sera saro’ a Las Vegas, uno delle mie citta’ preferite. Parto tra mezz’ora.

Il nuovo stadio olimpico

stadio.jpgSono all’areoporto, in questo locale dal nome simpatico “sala di rilassamento digitale” – un posticino dall’aspetto molto tecnologico dove pagando 6 dollari ti puoi sedere col tuo portatile (altrimenti te ne prestano uno), e collegarti a internet via cavo. C’e’ anche la presa per la corrente cosi’ la batteria rimane in carica. Ti portano pure il te o il caffe’ e puoi stare qui finche’ vuoi. Nel tragitto verso l’aereoporto ho visto lo stadio delle Olimpiadi del 2008. Hanno completato i lavori da poco ed e’ dotato di 91 mila posti a sedere. E’ davvero imponente, disegnato dagli architetti svizzeri Herzog e de Meuron e’ ispirato ad un nido. Si tratta di una struttura di elementi che si intrecciano e si sorreggono tra di loro proprio come in un nido che tiene sospeso l’immenso tetto, interamente chiudibile.  Proprio come gli uccelli colmano gli spazi vuoti tra i diversi ramoscelli con leggeri riempitivi, gli spazi all’interno della maglia di calcestruzzo sono riempiti con materiale leggero: “cuscini gonfiabili” che fanno apparire la struttura come un enorme salvagente. Ormai manca poco piu’ di un’ora alla partenza…

E’ ora di fare le valigie

Sono quasi le undici di sera e non ho ancora fatto le valigie. Domani dopo l’ufficio andro’ direttamente all’aereoporto. L’aereo parte alle 8 di sera e atterrera’ a Los Angeles lo stesso giorno ma quattro ore prima, cioe’ alle 4 del pomeriggio. Lo so puo’ sembrare strano ma qui siamo 16 ore di fuso in meno rispetto alla California, e 7 ore in piu’ rispetto all’Italia. Sull’areo sara’ lunga, ma cerchero’ di studiare un po’ il mandarino che ho un po’ trascurato. Approposito mi ero dimenticato di parlare delle mie lezioni di mandarino. La mia insegnante viene nel mio ufficio due volte la settimana alle 5:00 del pomeriggio per un’ora e mezza. Era ovvio pensare che sarebbe stata dura, ma la realta’ e’ ancora peggio di quanto si possa immaginare… Poi concentrarsi su un argomento cosi’ difficile dopo una giornata di lavoro al computer e’ davvero dura. Non so se abbia senso mettersi a imparare il Cinese con solo 3 mesi di tempo pero’ e’ comunque interessante. Di imparare a leggere i caratteri Cinesi non se ne parla neanche… Per il momento so contare fino a dieci, salutare, dire grazie, ciao, e qualche parola, davvero poco. Cio’ che rende le cose difficili poi sono i 4 accenti o toni, un po’ come quelli che noi abbiamo su alcune parole tipo papa e papa’ oppure se e se’ per rendere l’idea. Pero’ in mandarino e’ ancora peggio perche’ e’ la modulazione della voce che rende possibile distinguere il significato delle parole, piu’ che delle lezioni linguistiche mi sembrano delle lezioni di canto le mie…. Per esempio  significa mamma e si pronuncia con un tono di voce piatto, la parola  significa canapa e il tono della voce deve tendere a salire, vuol dire cavallo e il tono della voce prima scende e poi sale,  invece significa insultare perche’ il tono della voce cala, poi c’e’ anche ma neutro che non si traduce e si mette a volte in fine alla frase per far capire che si sta facendo una domanda….  ho reso l’idea? Mah…. 

San Valentino a Pechino

Mercoledi’ sera, nella stanza di questo hotel piu’ che a Pechino mi sento a Baghdad. :-) In lontananza si sentono esplosioni anche forti, a volte sembrano dei bombardamenti a tappeto, sorrido, ormai il capodanno Cinese si avvicina e qui non perdono una sera per divertirsi. Se queste sono le premesse chissa’ che botti sabato per il capodanno. Oggi e’ San Valentino, mi viene in mente la massima di Confucio: “L’amore eterno dura tre mesi”… Non credo alle massime, le poesie, definizioni, i regali, i fiori, le feste che durano un solo giorno. Non ci voglio pensare. Sono triste ma non per quello. Stasera mi sono fermato qui a Microsoft fino alle 7 perche’ avevo da fare, poi sono andato al ristorante giapponese per cena, era quasi vuoto. A un tavolo c’era un gruppo di Americani, alcuni li conosco, sono nel mio stesso team e sono qui in visita da Seattle per solo qualche giorno. Fanno finta di non vedermi, solo uno di loro mi ha salutato timidamente. Mi siedo da solo e non hanno nemmeno il coraggio o la gentilezza di chiedermi come sto. Gli Americani a volte non li capisco, da quando sono qui i miei colleghi Cinesi non mi lasciano mai da solo a pranzo. Forse mi hanno abituato male, a Seattle magari non ci avrei fatto caso, ma qui che sono da solo la cosa mi ha davvero rattristato. Domani sera e’ gia’ ora di fare le valigie. Venerdi’ torno negli Stati Uniti perche’ la prossima settimana qui gli uffici di Microsoft sono chiusi per i festeggiamenti del capodanno. Saro’ a Las Vegas un paio di giorni e poi a San Diego a casa di amici, ma preferirei starmene qui. Sono curioso di vedere come sara’ il rientro nel mondo occidentale.

Un antico segreto Cinese, il Gua Sha

dscn0909.jpgTra le terapie della medicina tradizionale Cinese forse e’ l’agopuntura quella piu’ conosciuta. Lo scorso weekend ero alle prese per la seconda volta con un fastidioso mal di gola e dopo aver tentato varie medicine, sia a base di erbe cinesi che quelle classiche di tipo occidentale, e poi il te’, latte e miele,…. alla fine ho deciso di seguire il consiglio della mia massaggiatrice a provare il Gua Sha. In effetti non ne avevo mai sentito nemmeno lontanamente parlare ma a me piace provare cose nuove e mi sono buttato. Lei parla poco inglese quindi facevo fatica a capire di cosa si trattasse ma mi sono fidato come quando ti fidi dell’oste per ordinare un buon vino. Mi sono disteso sul lettino e sulla pelle mi ha versato dell’olio e poi con uno strumento sottile e quadrato, fatto di giada, ha incomciato a raschiare. La sensazione non e’ che fosse piacevolissima ma non e’ durata a lungo. Poi mi sono alzato e lei mi ha indicato un foglio di carta con una scritta di colore rosso per farmi capire qual’era il colore della mia schiena. “Ah… bellissimo!” ho cercato di sorridere a denti stretti… In effetti mi sono girato e non si era sbagliata di molto in quanto al colore…. Poi similmente ha ripetuto il procedimento sulla mia gola, questa volta usando solo le dita, il risultato e’ quello della foto. Subito non me ne sono accorto perche’ non avevo uno specchio davanti a me. Arrivato a casa quasi mi sono spaventato da solo. In effetti pero’ devo ammettere che la promessa e’ stata mantenuta. Il giorno dopo il mal di gola era sparito.  Non so se e’ una combinazione ma mi sono documentato e pare che questa tecnica è un sistema altamente efficace che puo’ portare a risultati immediati per varie condizioni. Consiste in un raschiamento di zone specifiche della pelle con l’aiuto di uno strumento piatto tipo un raschietto o anche piu’ semplicemente una moneta o un cucchiaio. Il raschiamento provoca un arrossamento della pelle ma non reca alcun male, e il colore rosso varia di intensita’ a seconda di quanto la zona e’ malata.  In pratica, il rachiare favorisce il flusso di sangue e allevia la congestione sottostante dei tessuti, favorendo quindi la circolazione e diminuendo il dolore. E’ una terapia che ha origine nelle usanze contadine, e veniva praticata per ridurre la febbre e curare il colera. Oggi mi sento molto Marco Polo :-)

Il concetto di Ying e Yang

yin-yang1.jpgSpesso viene confuso come il simbolo del bene e del male ma non lo e’. Il bene e il male sono due forze in cui una e’ moralmente superiore all’altra. In realta’ si tratta di un simbolo in cui due forze si compensano armoniosamente l’un l’altra e sono indiscindibili.  Secondo la filosofia e la metafisica Cinese il simbolo Ying Yang illustra come nell’universo esistono sempre due forze opposte che pero’ insieme si equilibrano come il sole e la luna, l’uomo e la donna, il freddo e il caldo, il nero e il bianco, e cosi’ via.  Lo yin, la parte nera rappresenta la parte debole come il freddo, la debolezza, la femminilità e lo yang la parte bianca rappresenta la forza, la virilità, il calore. Come si nota dove finisce lo yin, inizia lo yang, le due forze quindi si generano reciprocamente in un movimento circolare che diventa infinito. E’ un concetto applicabile a molte situazioni quotidiane, per esempio chi riesce a raggiungere in sé una condizione di equilibrio conquista uno stato di benessere, quando invece fattori interni o esterni gli impediscono di avere questo equilibrio sopravviene il disagio e la malattia.

Pigliati ‘na… tazza di Tè

chinatea.gifLa Cina e’ tra i maggiori produttori e consumatori di tè. Ce ne sono di tutti i tipi, verdi, neri, semifermentati, postfermentati (o tè rosso), profumati, pressati e bianchi. I tè verdi sono tra i piu’ usati, non solo qui anche in Giappone, Europa e Stati Uniti perché sono state di recente messe in evidenza le loro notevoli proprietà antiossidanti che prevenengono l’invecchiamento. I tè verdi sono detti anche tè non fermentati poiché le foglioline vengono sottoposte, dopo l’essiccazione, ad un trattamento termico che ne blocca il processo di fermentazione. Le foglie cosi’ mantengono il loro colore verde e le loro proprietà terapeutiche.  I tè profumati sono i tè neri o bianchi aromatizzati con altre piante aromatiche, come i fiori di gelsomino, i petali di rose, le orchidee, i fiori di magnolia, menta, ma anche la cannella, la vaniglia, e molti altri aromi. Il tè pressato è una delle più antiche specialità cinesi e viene ottenuto pressando le foglioline a forma di piccolo nido, e può essere ottenuto dai vari tipi di tè. Ci sono poi i tè postfermentati, o Pu-erh, specialità che viene chiamata anche tè rosso, per il colore del suo infuso. Il tè postfermentato viene prima essiccato, poi messo a maturare in luoghi molto umidi, spesso in cave, cosa che gli conferisce un aroma particolare, dove possono restare anche venti anni. Il Pu-erh ha un gusto corposo e un aroma leggermente profumato, adatto alla prima colazione. I tè semifermentati vengono chiamati così perché subiscono solo parzialmente la fermentazione, in quanto il processo di ossidazione non viene portato a termine; essi si bevono senza aggiunta di latte e, per il loro basso contenuto di teina, possono essere bevuti anche la sera. Il prezzo del tè Cinese varia molto, alcuni sono parecchio cari, a seconda della lavorazione, di chi lo produce, del gusto, della rarita’, e tanti altri fattori… un po’ come per il vino da noi.

Fin’ora tutto ok

Sono ormai quasi tre settimane che sono partito, a forza di pubblicare numeri e osservazioni sulla Cina mi sono dimenticato di parlare un po’ di me. Devo dire che mi sento molto meglio rispetto a quando sono arrivato. L’impatto e’ stato duro all’inizio ma piu’ passano i giorni e piu’ mi rendo conto della grande espererienza che sto vivendo. Tutto cio’ che sto imparando sulla Cina e’ davvero interessante, mi affasciana e mi stimola molto essere qui in questo momento cosi’ importante per questo paese. Devo dire che fin’ora le persone che ho incontrato hanno tutte lasciato un impronta positiva dentro di me e hanno reso sicuramente tutto piu’ facile. Sono tutti molto gentili, amichevoli e disposti ad aiutarti. Forse e’ troppo presto per esprimere un giudizio perche’ la mia esperienza e’ breve e fin qui si basa piu’ che altro sull’ambiente di lavoro, pero’ per il momento posso dire che qui mi sento in mondo molto diverso da cio’ a cui ero abituato a Seattle o in Italia, quasi come se vivessi in un’altra dimensione. Sono rimasto colpito dalla loro cordialita’ e ospitalita’ anche se forse hanno sempre e comunque un occhio di riguardo verso gli occidentali. Sul piano personale i Cinesi mi sembrano persone riservate, pero’ anche molto genuine e ricche di serenita’ interiore. Questa loro positivita’ e’ sicuramente molto contagiosa e ha contribuito notevolmente a rendere piu’ piacevole queste prime settimane trascorse qui.

Il futuro dell’economia mondiale passa da Pechino

dollars_yuan.jpgLa Cina sta cercando di mantenere debole la valuta dello yuan (la moneta cinese) in modo che gli americani e il resto del mondo continuino a poter acquistare e importate prodotti cinesi pagandoli poco. E’ chiaro che grazie a questo le ditte occidentali possono offrire i prodotti Cinesi sul loro mercato a prezzi convenienti aumentandone il consumo e la loro produzione. Sono sicuro che e’ facile accorgeresene, basta andare in qualsiasi supermercato o negozio occidentale e rendersi conto che ormai molto di cio’ che compriamo ha da qualche parte scritto la fatidica scritta Made in China. Ma se tutto questo in pratica manda avanti l’economia dei paesi occidentali, allo stesso tempo principalmente arricchisce i Cinesi che prodocono questi prodotti facendone crescere la loro economia e il loro reddito pro capite. Non solo, con i soldi che genera la Cina continua ad acquistare buoni del tesoro di paesi come gli Stati Uniti. In pratica e’ come se la Cina prestasse soldi agli Stati Uniti comperandone il loro debito. Questo mantiene i tassi d’interesse bassi, e i business americani possono avere soldi abbastanza per continuare a pagare ciò che loro gli vendono. E’ un sistema geniale, che sta generarando un grosso credito non solo monetario ma anche “politico” verso gli Stati Uniti.  Il giorno che la Cina dovesse cambiare la sua strategia finanziaria i tassi di interesse negli Usa e anche in Europa potrebbero di colpo impennarsi con chissa’ quali conseguenze. Diciamolo, il futuro dell’economia mondiale passa da Pechino.

L’areoporto di Pechino

aereoporto.jpgIl moderno aeroporto di Pechino, inaugurato nel 1999, è uno dei più grandi del mondo: programmato per ospitare 40 milioni di passeggeri all’anno dal 2008, anno delle Olimpiadi, raddoppierà il suo traffico aereo. I lavori per l’ampliamento ammonteranno a 3,2 miliardi di dollari. La Cina intende diventare il più grande mercato per l’aviazione a livello mondiale entro il 2020. Ho fatto un giro su internet per vedere quali collegamenti ci sono con l’Europa. Lufthansa ha collegamenti aerei con 12 citta’ Cinesi, Scandinavian Airlines con 8 e ha appena innaugurato un volo diretto Stoccolma-Pechino, Air France si collega con 4 aereporti. Alitalia ha un volo solo, Roma-Shanghai. L’unico volo diretto con Pechino e’ stato tolto di recente perche’ secondo i dirigenti Alitalia quello con Shanghai era piu’ corto.