Grazie Obama sei il mio eroe

IMG_20150223_102827Appena arrivato a Seattle ho fatto domanda per ricevere l’assistenza sanitaria pubblica che negli Stati Uniti, grazie alla riforma del Presidente Obama e’ disponibile ormai a tutti e a basso costo. E’ stato facile, sono andato sul sito https://www.healthcare.gov/ e ho compilato il modulo online. Siccome non ho ancora un lavoro la copertura per me e’ gratis. Una settimana dopo mi e’ arrivata a casa la Services Card nella foto. Velocissimi! Date un’occhiata al video che Obama ha usato per incentivare gli americani ad iscriversi a questa assicurazione

Tramonti a Seattle

Il tempo e’ davvero cambiato. A Seattle tramonti come questi si vedevano solo in estate. Quest’anno gli impianti sciistici di Snoqualmie Pass hanno chiuso a meta’ febbraio per mancanza di neve e i peschi sono già in fiore da una settimana.  Sembra incredibile, una volta Seattle era fredda e piovosa, ora pare che ci sia addirittura qualcuno che ha deciso di trasferirsi qui proprio perché il clima sta diventando più mite e quindi più confortevole rispetto ad alcune città del sud degli Stati Uniti.

Visita a Microsoft

Ho fatto visita al campus di Microsoft, non certo perché ho intenzione di tornare a lavorare in questa ditta ma per salutare alcuni vecchi amici e colleghi. Microsoft e’ cambiata molto da quando ho iniziato a lavorare qui nel lontano 1994 e anche se Microsoft mi ha dato tanto, oggi non mi stimola più, come non mi stimolano più i suoi prodotti. Sono ormai fedele ad Apple da molto tempo e non tornerei indietro per niente al mondo. L’unica cosa stimolante che ho trovato in questa visita e’ questa Lotus da Formula Uno parcheggiata in una delle tante mense del campus. Che bolide! Questo si’ che e’ il mio sogno

Sorpresa a casa di Edmondo

In Indonesia ricordo che un giorno stavo prendendo il caffe’ in giardino, ho alzato gli occhi e ho visto un pitone. Qui e’ successo qualcosa di simile, stavo pranzando a casa di Edmondo a Woodinville, alzo gli occhi e questa volta vedo questi bellissimi cervi. La natura riesce sempre a colpirti. E’ abbastanza frequente avvistare dei cervi da queste parti, sono bellissimi.

Seattle 2015

(null)E’ incredibile quanti ricordi ho in questa città. Mi sono ritrovato a camminare tra i vicoli di Pike Place Market durante una serata nella quale Seattle mi ha regalato un tramonto spettacolare e pensavo e ripensavo. È una coincidenza? Quanti momenti ho vissuto in questa città, alcuni molto belli ed altri molto brutti, ma tanti, tantissimi, tutti indimenticabili. Ogni angolo di Seattle mi riporta in mente qualche vecchia storia che come un flashback passa veloce nella mia mente , ed è subito nostalgia di un tempo. La prima volta è stata nel 1990 in una vacanza d’estate con l’amico e compagno di scuola Marco Genovese. Poi nel 1992 sono venuto qui a studiare in un college e poi ho deciso di fermarmi, mi sono sposato e nell’anno 2000 sono diventato cittadino americano. Che avventura, sembrava che le mie radici fossero piantate qui ma poi nel 2007 ho scoperto l’Asia. Quindici anni di ricordi sono davvero tanti e pesano come un macigno dentro di me. Come pesano tutte le storie che ho vissuto insieme a tanti amici che ritrovo ogni volta che ritorno qui. Stare insieme a loro è un po’ come quando si torna a casa e tutto diventa più familiare. Questo è un paese così diverso dall’Indonesia, da Singapore, e siamo distanti anni luce rispetto alla Cina. I paesi asiatici in cui ho vissuto in questi ultimi anni, che ancora amo e ricordo sempre dentro di me, sono anche posti nei quali mi sono spesso sentito solo, senza amici veri, quasi mi fossi perso in un’avventura senza fine. Ora mi ritrovo qui in visita nel punto da cui sono partito 7 anni fa. E adesso che fare, tornare nella solitudine, tornare all’avventura o rimanere qui? Difficile decidere. Sarà solo il tempo a dirlo. Ho trovato un’America cambiata, diversa, direi quasi Obamizzata, in un certo senso migliore. Questo è positivo ma non sono ancora del tutto convinto. D’altronde le avventure mi sono sempre piaciute e anche questo non posso dimenticarlo.

Due mesi di Italia

E’ stato bello stare con la mia famiglia per piu’ di due mesi. In questo periodo pero’ ho visto e vissuto molte cose che vale la pena ricordare:

L’Euro ha toccato i valori minimi dagli ultimi 15 anni
La disoccupazione ha toccato il 13.4%, un record storico mai raggiunto dal 1977 a oggi
Una donna di 82 anni ha fatto saltare in aria il suo appartamento dopo essere stata sfratttata, causando un morto e 21 feriti, senza pentirsi
Abbiamo assistito a Mafia capitale, l’ennesima replica di soldi pubblici rubati in un paese in cui si dice di soldi non ce ne sono più
Il presidente della repubblica Giorno Napolitano si e’ dimesso e il parlamento ha eletto un democristiano della prima repubblica che la maggior parte degli Italiani non conoscevano
Il parlamento, sempre pressoche’ vuoto, si e’ riempito solo quando si trattava di votare sulla nuova legge elettorale o per le elezioni del presidente della repubblica
Dopo l’attentato di Parigi, si scopre che i poliziotti Italiani usano dei manichini in Piazza San Pietro per scoraggiare possibili attentatori
Un paese si e’ diviso sulla liberazione di due donne coraggiose che facevano del volontariato in zone dove l’Italiano medio non avrebbe nemmeno il coraggio di metterci un piede
Renzi ha detto che al parlamento europeo gli Italiani negli ultimi tempi si sono arrichiti
Renzi ha ammesso di aver messo la manina per una legge pro Berlusconi e poi lo ha liquidato senza pieta’
Degli extracominitari senza diritto di voto hanno votato in alle primarie di un partito Italiano
Il Papa ha detto che si puo’ anche non porgere l’altra guancia
Gli Italiani credono all’efficenza del bazooka del QE di Mario Draghi
Mazzara del Vallo ha un museo con 25 dipendenti di cui 18 custodi per una sola opera il “Satiro Danzante”
Alcuni vandali hanno devastato il treno Milano-Laverno gridando “Stato di merda” e hanno postato su youtube il video della loro impresa
A Pavia una donna e’ morta segregata in casa dal marito
La sinistra ha passato leggi con voti della destra
Ci sono stati piu’ di 160 arresti in Emlia per infriltrazioni mafiose
Ho visto mozziconi di sigaretta buttati un po’ ovunque, in ogni angolo della mia citta’
Qualcuno mi ha chiesto di essere orgoglioso di essere Italiano perche’ altrimenti un giorno saremo invasi dai cinesi
Dei piloti cassintegrati hanno evaso il fisco per milioni di euro mentre in realtà lavoravano all’estero percependo stipendi d’oro
E dulcis in fundus mentre sto per mettere piede sull’aereo alla Malpensa leggo di sessantuno arresti, beni confiscati per 10 milioni di euro, decine di locali posti sotto sequestro a Roma perche’ in collegamento con la camorra.

Insomma e’ bello da una parte vivere in Italia e stare in famiglia ma quante brutte cose succedono in questo paese… Che tristezza…

Frabosa, un salto nel passato

IMG-20150207-WA0027Sono arrivato a Frabosa alle 8:30 del mattino dopo una fitta nevicata che in 2 giorni ha portato quasi un metro di neve. Non c’era quasi nessuno, le piste erano chiuse. Ero emozionato nel rivedere quel piccolo paese dopo così tanto tempo. Quanti ricordi mi sono tornati in mente… Avevo 15 anni e l’ultima discesa su quelle piste la feci sul gatto delle nevi con il ginocchio spezzato. Ricordo ancora il dolore, non potevo camminare, mi trasportarono a spalle fino all’hotel e poi sul pullman per fare ritorno a casa. Era l’ultimo giorno della settimana bianca con la scuola media Cavour. Ho sciato tutta la settimana senza farmi un graffio e proprio all’ultimo, a un’ora dalla partenza, feci un salto azzardato con gli sci e quando atterrai le gambe, forse per la stanchezza accumulata, non ressero. Mi accasciai a terra dopo aver sentito un rumore simile a quando si spezza il ramo di un albero. Quel crack mi costo’ parecchio perché dovetti smettere di giocare a calcio per quasi due anni e i segni di quell’infortunio li porto ancora oggi sulle spalle. Sono passati trent’anni e tornare su quelle piste per me ha un significato particolare, una rivincita, un segno che nonostante tutto non mi sento uno sconfitto e sono ancora qui per dire la mia. La neve era perfetta e sono stato il primo a comprare il biglietto e il primo a salire sulla seggiovia. Giu’ da quella discesa ho spinto al massimo anche se per via della nebbia e della fitta neve che cadeva copiosa, non vedevo quasi niente. La pista era perfetta, piatta, tirata come un bigliardo con un leggero strato di neve fresca che la rendeva vellutata. Quando le condizioni sono quelle so che la mia tavola vola e mi da sensazioni che sono difficili da descrivere. Ero così contento che non mi sono quasi accorto che ad essere su quelle piste eravamo solo in due: io e l’addetto a mettere i paletti, che mi ha pure guardato storto a un certo punto perché andavo come un forsennato. Ed e’ stato così per un po’ finche’ sono arrivati i primi turisti della domenica. Erano comunque pochi, la crisi si vede e si sente. Quel salto l’ho fatto e rifatto, volevo dimostrare a me stesso che nonostante tutto il vincitore sono io, che non bisogna avere paura di niente se si vuole vivere e questa volta mi e’ andata bene. Sono anche caduto una volta su quel salto, ma niente di grave, mi sono rialzato sorridendo.

Ma Frabosa e’ anche un altro ricordo, quello del primo amore e del OLYMPUS DIGITAL CAMERAprimo bacio. L’anno prima, stessa settimana bianca, stessa scuola l’obiettivo era quello di conquistare Barbara di cui ero innamorato  da più di un anno. Come dimenticare quella serata in discoteca a 14 anni nel quale finalmente ci siamo avvicinati e abbiamo ballato insieme. Non mi pareva vero. Poi, una volta rientrati all’hotel Excelsior, la fortuna ha voluto che la sua camera da letto fosse quella accanto alla mia e che i balconi fossero comunicanti. Di notte ci siamo trovati li, fuori a parlare, e poi quel bacio su quel balcone sotto le stelle. Mi risvegliai il giorno dopo e avevo una felicita’ addosso che riuscivo a contenere a stento.

Ma eravamo giovani e la nostra relazione duro’ solo qualche mese e l’anno dopo io ero al primo anno delle superiori, all’Istituto Volta. Per riconquistare Barbara ero disposto a tutto, chiesi a Gandino, mitico professore di ginnastica della scuola Cavour, a cui ero molto legato, di potermi aggregare ancora una volta a quella stessa settimana bianca di Frabosa, anche se avevo cambiato scuola. Lui non disse di no. Avevo i postumi di una leggera distorsione al ginocchio, rimediata durante un incontro di calcio contro la squadra del Derthona ma dopo controlli vari i medici mi diedero l’OK per sciare: “Ti farà bene” mi dissero. In realtà qualcuno avrebbe dovuto fermarmi ma conoscendomi so che comunque non sarebbe servito a niente. Il sogno di riavere Barbara era troppo grande e non mi importava altro. Il resto ve l’ho già raccontato, il salto, il crack e poi una serie interminabili di operazioni al ginocchio che sembra non finire mai…

E’ passato tanto tempo da allora. Ieri ho lasciato Frabosa con un po’ di tristezza nel cuore, specialmente dopo aver fatto un giro in paese per scattare qualche foto. Forse quello era il mio destino, e forse e’ meglio così perché comunque, anche se tante cose sono cambiate da quel giorno, non mi pento certo adesso di essere arrivato dove sono arrivato oggi. Certo e’ che Frabosa ha avuto un impatto fondamentale nella mia vita e questo non posso dimenticarlo….

Intervista a Renzi sulla CNBC

4ED1-SBEU-Renzi-0121Ieri ho rivisto un’intervista a Renzi sulla CNBC registrata a Davos il 21 gennaio. La CNBC e’ un famoso canale finanziario americano e ho deciso così di tradurre l’intervista in Italiano. L’inglese di Renzi e’ piuttosto maccheronico e a volte ho fatto fatica a decifrare le sue frasi.  Tuttavia cio’ che mi interessava fare e’ darvi un’idea di come Renzi sia bravo a spararle grosse. Trovo interessante la sua opinione di come andrebbe eletto il presidente della Repubblica, Renzi dice: “Non è corretto che sia il leader di un partito a decidere il presidente, perché in Italia il presidente è un arbitro”. I casi sono due, o ha mentito all’intervistatrice o il popolo Italiano deve tener presente che a scegliere di Mattarella Presidente non e’ stato lui, come ho sospettato in un post precedente . Eccovi di seguito il testo dell’intervista. La mia traduzione in Italiano e’ letterale, quindi può darsi che in alcuni casi quello che scrivo non abbia senso. Ho cercato di non parafrasare per darvi l’idea del livello di inglese di Renzi .

Julia Chatterley: Si aspetta il Quantitative Easing da parte della BCE questa settimana?

Renzi: Nell’ultimo anno, l’Europa ha perso un’opportunita’. L’Europa ha parlato in passato solo di austerità. E ogni paese nel mondo investe nella crescita con un’idea diversa di sviluppo economico. Così ora per la BCE, vi è la possibilità di dare un messaggio diverso con il QE. Un messaggio incentrato sul concetto di istituzione europea che è non solo l’Europa. Ma una banca che è molto forte e molto solida … e un’economia che in futuro e’ impostata sulla crescita e non solo su rigore. Quindi non è importante per me parlare dei dettagli, degli aspetti tecnici, io rispetto l’indipendenza della BCE. Ma credo che questo è il momento in cui possiamo investire un’ idea diversa di Europa. E non solo discutere del tre per cento dei perimetri di deficit … questi tecnicismi non interessano alla gente.

Julia Chatterley (JC): Alcune persone ne hanno parlato, a prescindere di come la BCE sia indipendente, dell’idea di condivisione del rischio tra la BCE e le banche centrali nazionali. Irlanda e il Fondo Monetario Internazionale hanno detto non ci dovrebbe essere l’idea di condivisione del rischio tra la BCE e le banche centrali nazionali. Tu che cosa ne pensi?
Renzi: Non è facile parlarne, perché in Europa la risposta e’ incredibile e buona. Forse e’ la risposta istituzionale più interessante dopo 70 anni di pace possiamo parlare di Europa come luogo di libertà, perché l’Europa ha rifiutato l’idea della divisione e della guerra. Ma questo è molto importante. Il problema è che abbiamo perso l’occasione di riunire l’euro come un valore comune con la Banca centrale con lo stesso potere della Federal Reserve o di altre banche centrali. Così tutti, abbiamo la stessa moneta, l’euro. Ma la banca centrale europea in questo momento è senza il potere che ha la Federal Reserve così in questo equilibrio, c’è il problema e forse un’opportunità per l’Europa del futuro. Il mio punto di vista personale è nel futuro noi assolutamente daremo un messaggio diverso. Siamo in grado di andare molto rapidamente in direzione di un istituto simile alla Federal Reserve, ma per il momento, è diverso.

Julia Chatterley (JC): Hai capito perché in questo momento, la Germania nella lotta per non assumersi il rischio, sta in realtà dicendo che non vogliono prendersi il rischio delle banche Italiane? Allo stesso modo, un investitore potrebbe quindi dire, sai cosa? Se la Germania non vuole assumermi i rischi italiani, allora perché dovremmo farlo noi? Così anche se tu dici che un giorno la BCE potrebbe essere come la Federal Reserve, per altri paesi potrebbe anche non essere così…
Renzi: Ci sono un sacco di ideologie su questo. Prima di tutto, perché è corretto. Italia in questo momento sta incontrando un grande debito pubblico. 2 trilioni di euro. Ma noi siamo il paese più importante in tutto il mondo per la ricchezza privata. Sì abbiamo 2 mila miliardi di debito pubblico, ma abbiamo 4 trilioni di immobili e risparmi di famiglie. Così il nostro rischio non è lo stesso rischio di tutti i paesi che hanno debito pubblico e debito privato. Questo è la prima cosa. In secondo luogo, nella storia, nella storia recente, c’è un paese che aveva  un problema e che sta avendo una buona situazione. Perché per esempio la stessa Germania esattamente 11 anni fa ha chiesto al Presidente della Repubblica italiana della possibilità dell’Unione europea di non rispettare i perimetri di Maastricht perché dopo il problema della divisione della Germania è stato molto importante per la Germania a investire in una diversa idea di crescita e una diversa idea di flessibilità.  L’idea è che la Germania è un grande paese e il resto d’Europa è in crisi. Il mio punto di vista personale è che non è la visione corretta, anche perchè se non investiamo in una diversa idea di Europa, il primo problema sarà per la Germania negli anni successivi. Quindi credo sia assolutamente importante per l’Europa  trovare una soluzione comune, nel rispetto della indipendenza della Banca centrale europea, ma in una diversa idea di politica economica. E per questo punto credo che il primo segnale della decisione di Jean Claude Juncker di lanciare un piano di investimento di € 300.000.000.000 sia buono, perché questo è il primo segnale di una nuova direzione per l’Europa.

Julia Chatterley (JC): Nessuno crede che quell’investimento sia sufficiente. Ma tu stai dicendo che sia importante che questa sia la  direzione?
Renzi:  Conosco la burocrazia della politica europea, così credo anche che cambiare direzione è il primo passo e molto importante. Vorrei essere molto chiaro, so che per il mio paese, per l’Italia, è assolutamente importante fare nei nostri confini delle riforme strutturali. Perché l’Italia è un grande paese, ricco di storia e di qualità, ma abbiamo bisogno di un forte impegno per le riforme strutturali. Quindi questo non è un problema europeo, questo non dipende da Angela Merkel, David Cameron e Francois Hollande, questo è il nostro problema e risolvere il problema nei nostri confini. In questo momento il mio paese si concentra sulla riforma costituzionale, il cambiamento della legge elettorale per dare un messaggio di stabilità e di un sistema politico diverso. Cambiamo la giustizia civile, il sistema fiscale, mercato del lavoro e – questo è il mio punto di vista personale – un approccio bancario, e poi il primo e forse il più importante, il sistema dell’istruzione. So che questo è molto importante, il mio paese deve cambiare se abbiamo un idea di investire nel futuro. Ma questo è il problema … i politici europei devono capire che è finito il tempo in cui si continua con la politica focalizzata solo su rigore, perché solo con austerità l’Europa è finita.

Julia Chatterley (JC): Parliamo delle tue riforme. Hai iniziato alcune riforme sul lavoro, ma alla fine hai escluso il settore pubblico. Sono state espresse anche preoccupazioni circa le riforme fiscali. Tuttavia hai speso molta energia dietro queste riforme. Non è vero quindi che ci sono ancora interessi di alcuni in Italia che rallentano queste riforme?
Renzi: sono diventato primo ministro meno di un anno fa, il 22 febbraio. Così ho ancora due anni di fronte a me. Nel primo anno, stiamo preparando la riforma costituzionale – incredibile per l’Italia. un terzo della costituzione italiana sta per essere cambiata … in questo momento e’ in discussione in parlamento per il cambiamento. Siamo cambiando il sistema elettorale e tutte le cose importanti per la pubblica amministrazione. Ovviamente, il mio punto di vista personale su queste riforme e’ che il tempo giusto per fare queste riforme era 20 anni fa. Se il mio paese avesse realizzato le riforme 20 anni fa, ora sarei un uomo molto felice. Ma 20 anni fa, l’Italia ha perso questa opportunità. Quindi il momento migliore per raggiungere questo obiettivo è ora.

Julia Chatterley (JC): Ma tu stai facendo dei compromessi. Stai facendo dei compromessi per mantenere la destra dalla tua parte. Cosicché queste riforme possano passare. Quindi vi è un elemento di compromesso. Credi che l’Italia sia in realtà in grado di fare delle riforme? Non nego la tua buona fede e il tuo entusiasmo, ma credi che l’Italia sia veramente capace?
Renzi: Penso che il compromesso è normale in un sistema politico. Ma quando un paese come l’Italia decide di cambiare l’articolo 18 – l’articolo più importante sulla flessibilità, per mancanza di flessibilità, nel mercato del lavoro italiano – questo non è un compromesso. Questa è una rivoluzione. (Julia lo interrompe e dice: nel settore pubblico però hai avuto scendere a compromessi) No scusa, lì, lo so, per altri paesi non è molto facile. Ma l’Italia tradizionalmente e’ un paese diviso. Ci sono divisioni non solo nel paese Italia, ma tra sistema pubblico e privato. Quindi, se c’e’ oggi, una società che pensa non sia possibile investire in Italia per il mercato del lavoro ora il quel dubbio è finito. Si può investire in Italia, con un mercato del lavoro molto flessibile. Per il sistema pubblico, è diverso. E questa legge è, proprio in questo momento, in discussione al Senato. Quindi all’ ultimo, credo, nelle prossime settimane, più o meno, nei prossimi due o tre mesi, questo proposta … diventera’ legge. Non è un compromesso … rifiutare l’applicazione del sistema per il datore di lavoro privato al datore di lavoro pubblico. E ‘la legge. È il rispetto della legge. Io voglio cambiare il diritto della pubblica amministrazione perché ritengo assolutamente necessario il cambiamento anche del settore pubblico.

Julia Chatterley (JC): lei ha citato la parola rivoluzione. Parlami delle banche, come affrontare la struttura di corporate governance delle banche italiane – è anche questa una sorta di rivoluzione?
Renzi: In Italia, purtroppo, abbiamo perso l’opportunità di realizzare le riforme del sistema bancario tre anni fa. Quando la crisi ha mostrato primi segnali, molti paesi, Germania, Regno Unito e Spagna hanno deciso di cambiare il sistema bancario. Berlusconi no. Mario Monti no. Enrico Letta no. Rispetto questa decisione ma credo in un buon sistema la prima cosa da fare sia intervenire sulle banche. Vengo da Firenze e la mia città diventata una città incredibile, non per la qualità degli artisti, ma per la presenza del sistema bancario. E la presenza del sistema bancario creato possibilità per gli artisti per i capolavori della cultura, per la pittura e pittori. Così le banche sono assolutamente importanti, ma l’Italia non salva le banche. Non crea opportunità per le banche. Non porta i soldi per le banche. Questo è molto strano. Perché oggi, la reazione è: “ah, il sistema italiano non è solido o forte nel sistema bancario”. Penso che questo non è corretto. Ma oggi, penso che oggi, abbiamo deciso in consiglio, nel governo, nel consiglio dei ministri di annullare alcuni dei finanziamenti delle banche popolari. In Italia c’è un sistema tradizionale di banche popolari molto chiuso ai mercati internazionali e da oggi abbiamo deciso esattamente che le prime dieci banche popolari, banche molto importanti, sono costrette a diventare banche tradizionali e ora sono aperte a investitori internazionali e imprese internazionali. Questo è un cambiamento molto radicale nel sistema tradizionale. Così l’articolo 18, per mercato del lavoro, sistema fiscale per i marchi internazionali. Se sei un marchio internazionale, è possibile essere in conformità in relazione al sistema fiscale Italiano e questo è molto importante in Italia. Il sistema fiscale tradizionale in Italia è molto complicato e confuso. Quindi, con il rispetto di questa conformità e con questa relazione,  in Italia si cambia l’approccio. Il cambio delle banche popolari. L’idea che finalmente si sta investendo in Italia non bisogna più preoccuparsi dei giudici, del fisco, ti da la reale possibilità di investire.

Julia Chatterley (JC): Tu non sei preoccupato della corruzione o degli interessi di parte, o di rapporti tra le banche e le persone in posizioni di potere? E ‘questo che stai affrontando tu? Perché questo  è  un problema molto più grande delle banche … E ‘la percezione della corruzione in Italia…
Renzi: Assolutamente. Ci sono due problemi. La prima è la percezione della corruzione e la presenza di corruzione. E il secondo è la tradizionale amicizia tra i politici, la leadership e i manager i … allo stesso tempo, la politica, le banche, l’economia … quindi sono due questioni diverse. In primo luogo, abbiamo dichiarato guerra alla corruzione non con le parole ma con effetti. Per la prima volta in Italia, c’è un’autorità, anti-corruzione creato dal precedente governo, ma che nessuno, dopo questa decisione di creare questa autorità, di fare concretamente qualcosa per dare risorse e organizzare questo organismo. Il mio governo ha deciso di fare il primo passo. Ho chiamato un ex giudice contro la mafia, come capo di questa autorità. E questa autorità oggi dopo otto mesi di attività, investe un sacco di poteri e di iniziative contro la corruzione a Milano, a Venezia, in un sacco di eventi.

Julia Chatterley (JC): Lei ha detto che fatto un sacco di arresti per quanto riguarda la mafia.  Anche quei deputati connessi a questi arresti verranno arrestati e processati?
Renzi: Penso che se tutti credono: “ah, l’Italia è un paese con un sacco di corruzione”. Se c’è un sacco di corruzione e si arriva ad arrestare, penso che questa sia una grande cosa. A causa del giornalismo siamo veramente preoccupati perché se in tutto il mondo sanno che le persone vengono arrestate per corruzione poi si preoccupano per l’Italia. No, sono davvero felice se vi è la possibilità di bloccare le attività di corruzione. Così la musica è cambiata in Italia per la corruzione. E la nostra attività, la nostra autorità anti-corruzione corp Anarca, Autorità Nazionale contro la corruzione, che scriverà una nuova pagina. Ma, penso che ci sia un secondo problema. Il secondo problema è la tradizione di amicizia tra i politici, tra i banchieri, tra i gestori globali del Paese. Credo che questa volta per loro è finita perché il mio obiettivo personale è aprire tutto il paese.

Julia Chatterley (JC): Ti stai facendo un sacco di nemici?
Renzi: Ci sono un sacco di nemici, ma il problema non è la presenza / difficoltà dei nemici. Il problema è avere una chiara visione del futuro. E raggiungere questo obiettivo. Così oggi ci sono un sacco di aziende in Italia, che hanno cambiato la proprietà, per la prima volta, l’Alitalia non è nelle mani di politici, o partiti politici. No. Alitalia è ora nelle mani di Etihad. Un marchio internazionale, un marchio molto importante. Abu Dhabi. E’ la prima volta che ci sono un sacco di investimenti in Italia dagli Stati Uniti. Il nostro primo mercato e il nostro primo amico storicamente. Ma da un sacco di parti …  da un sacco di parti del mondo … questo è molto importante, dalla Cina al Sud America. Credo nel futuro d’Italia. Come paese, un paese aperto. Non come una tradizionale società tra amici. Cena a Milano o Roma a discutere davanti a una pasta, scatola di spaghetti, a discutere del futuro dell’economia italiana. No. Questo è finito.

Julia Chatterley (JC): Beppe Grillo ha detto che sei un leader senza seguaci. Quando proverai a fare nuove elezioni e dimostrargli che aveva torto?
Renzi: Penso che sia un sistema politico molto particolare quello italiano ; il mio governo non è un governo che viene da delle elezioni. Perché nel 2013, durante il momento delle elezioni generali, nessuno partito….. (Julia interrompe: Ti senti di essere legittimo a causa di tutto questo) Ebbene, per il sistema italiano, assolutamente legittimo, ma il problema non è semplicemente un problema costituzionale, perché per la Costituzione italiana, quando il presidente Napolitano mi ha chiesto di creare un governo , è stata una notizia molto incredibile per l’Italia perché ho 39 anni, ne avevo  39, ora sono a 40, il primo ministro più giovane. Il primo, senza esperienza in parlamento, ma con l’esperienza di sindaco, sono stato sindaco di Firenze e di quella città che era bella in tutto il mondo. E ho scelto per la prima volta, per esempio, un gruppo di ministre donne, una squadra molto giovane di persone.

Julia Chatterley (JC): Stai dicendo che data la squadra costruita in questo momento tu dovresti continuare di questo passo a fare riforme e aspettare che arrivi il momento delle elezioni piuttosto che fare le elezioni anticipate?
Renzi: Tre mesi dopo che sono diventato Primo Ministro nel mese di febbraio. A maggio si e’ votato per le elezioni europee e il mio partito ha raggiunto un risultato del 41%. Incredibile in Italia. In Italia, tradizionalmente il primo partito arrivava a 25 – 26%. Il mio partito nel 2015 ha ottenuto il 25%, il mio partito un anno fa il 41%. L’ultima volta in cui un partito in Italia ha ottenuto il 41% è stato nel 1958. E ‘ un’incredibile risultato. Quindi questo significa che gli italiani credono in questo cambiamento, ed è impossibile dare il messaggio che “questo governo è senza seguaci”, il leader senza seguaci. Quindi i seguaci non sono solo in Twitter. I seguaci sono le persone che credono in un’idea di cambiamento. Penso che io non sono la causa di questo cambiamento. Credo di essere l’effetto di questo cambiamento. L’Italia ha bisogno di un cambiamento. Il nostro governo per i prossimi 3 anni sarà lo strumento di questo cambiamento.

Julia Chatterley (JC): E quel cambiamento sarai tu?
Renzi: Penso che per me, questo non è semplicemente un’esperienza. Questa non è semplicemente una linea nel mio curriculum vitae. Questa è un’opportunità incredibile, non per la mia esperienza politica, o la mia vita. Penso che questo sia un momento in cui un gruppo di giovani che potrebbero avere in Italia la possibilità di credere nel futuro e non solo nel passato. Noi non siamo un museo. Siamo un luogo in cui è possibile combinare insieme i sogni e le idee. Questo è il motivo per cui la mia speranza è incredibile, di dare già questa speranza alla mia generazione.

Julia Chatterley (JC): Attraverso quale Presidente vorresti avere questa visione? Hai già fatto una scelta?
Renzi: Non è corretto che sia il leader di un partito a decidere il presidente, perché in Italia il presidente è un arbitro, non un giocatore. Lo so, negli Stati Uniti, in Francia e in altri paesi, il loro presidente della Repubblica è il capo, il boss del loro paese, il capo del loro governo. In Italia, è diversa. Forse solo la Germania ha una costituzione simile in Italia. (Julia interrompe: Si può avere una preferenza però) non credo che sia la mia preferenza personale e ovviamente per essere molto chiaro se ho un’idea, non penso che questo è in luogo in cui dire la mia idea personale .

Julia Chatterley (JC): In Italia non ne parla ma gli investitori ne parlano. Possiamo escludere Mario Draghi?
Renzi: Penso che Mario Draghi è un grande uomo ed sara’ il leader della BCE e nei prossimi anni, sarà il leader e il presidente della BCE. Credo che per la Costituzione italiana, il nuovo presidente sarà esattamente come Napolitano. Sara’ in grado di aiutare gli italiani ad amare il nostro paese, e se ci sono problemi nella politica, come accaduto nel 2011 per Napolitano, il problema tra Berlusconi e Monti, il presidente deve essere in grado di fare un’intervento. Mario Draghi è un grande banchiere centrale. Io rispetto la sua indipendenza e la sua qualità.

Julia Chatterley (JC): Voglio chiederti delle Grecia, perché comunque tu abbia influito sull’Italia, credo che tu hai portato speranza in l’Italia. Pensi Alex Tsipras può fare lo stesso per la Grecia?
Renzi: Penso che dobbiamo rispettare la campagna elettorale negli Stati membri dell’Europa. Quindi, in questo momento c’è una campagna elettorale molto difficile tra Samaras e Tspiras e il candidato generale per la leadership della Grecia. Credo che per me è corretto non parlare del futuro della Grecia. Il popolo greco deciderà il futuro della Grecia e non il primo ministro italiano, il cancelliere tedesco, il presidente della Repubblica francese. E per questo motivo, mi aspetto i risultati di Domenica, che io rispetto – Rispetterò ogni tipo di risultato. E penso che sarà anche molto importante per noi continuare perché la Grecia, per l’Europa, ovviamente, oggi il problema principale, dopo la crisi del debito … ah, e’ il rischio della Grecia sì, ricordiamo le discussioni di anni fa, ma credo che la Grecia è una cultura, la Grecia ha ideali, la Grecia è un opale per l’Europa. Io credo, e credo che anche dopo ciò che e’ successo a Parigi l’Europa non è solo un luogo di scelta economica, è questo. Penso che l’Europa è un luogo di cultura, di ideali, di valori comuni, e ricordo l’importanza e le tradizioni del popolo greco. E per questo motivo, ritengo assolutamente importante evitare il suggerimento possiamo rifiutare la Grecia, possiamo continuare senza la Grecia.

Julia Chatterley (JC): Questo è ciò che dicono i tedeschi. Questo è ciò che la stampa tedesca dice. Questo pero’ non aiuta
Renzi: Io incontrero’ Angela Merkel Venerdì prossimo a Firenze. Discuteremo di paesi baltici, ma dubito che ci sarà qualche commento sulla stampa tedesca. Io rispetto il popolo greco e anche la stampa tedesca. Io rispetto tutti e sono molto cordiale, sì. Penso che ho letto un sacco di cattive considerazioni circa l’Italia sulla stampa tedesca e questo non è vero. So che la nostra economia è il secondo produttore d’Europa. La nostra qualità è incredibile. E ho letto un sacco di articoli sul fallimento, il tempo per l’Italia è finito. So che il mio tempo non è finito. So che i commenti sulla stampa in Germania sono errati a volte.

Julia Chatterley (JC): State iniettando un po’ di energia in questi incontri di Bruxelles? Pensi che si sta muovendo qualcosa?
Renzi: Penso che l’Italia ha bisogno di energia in questo momento. (Julia interrompe: Anche Bruxelles ha bisogno di energia) sì, perché. Penso che più correttamente, l’Italia ha bisogno non solo di energia, ma anche, fiducia in se stessa. Un sacco di italiani danno un racconto su l’Italia, che è molto negativo, ad esempio l’Italia come un luogo in cui nulla è possibile. Penso che sia esattamente opposto. Credo che la definizione giusta, corretta espressione della politica è esattamente lo slogan di Barack Obama in New Hampshire, l’espressione YES WE CAN. Credo che l’idea di un paese ha un luogo di contesa, il cambiamento è una cosa molto potente, ed è molto buona. Il mio paese in questo momento non è solo, non c’e’ solo la mia energia di governo. Ma l’idea che tutto è possibile. Ora, se un uomo, 40 anni, il primo ministro in Italia, con una decisione forte puo’ non solo fare evolvere il nostro sistema, ma rivoluzionare il nostro sistema. Questo è il segnale in cui tutto è possibile. Spero che questo potrebbe essere non solo un progetto, un mandato, ma diventare realtà. E questo è il mio impegno e la mia attività.

Julia Chatterley (JC): Vorrei chiederti molto brevemente, lei ha citato Parigi e le dimostrazioni di solidarietà lì. Ovviamente, la Francia è una società molto multi-culturale, e anche l’Italia lo sta diventando sempre di più. Come si fa ad affrontare questa situazione? Dare maggiore sicurezza? Pensi che bisogna rivedere le politiche di immigrazione? Come possiamo affrontare questo problema?
Renzi: E ‘molto difficile spiegare una posizione sulla Francia, quando pensiamo a questa incredibile e terribile tragedia, ma le persone che hanno ucciso i giornalisti di Charlie Hebdo e poi quelle nel negozio ebraico sono nati in Francia. Sono cresciuti in Francia. Hanno vissuto in Francia per molti anni, quindi non è semplicemente un problema di immigrazione. Ho letto alcuni articoli, secondo Marie Le Pen dobbiamo chiudere l’Schengen. Ma se queste persone vengono dalla Francia, se si chiude Schengen, qual è la soluzione? Prima di tutto, penso che, dopo questa incredibile tragedia, credo e’ una grande notizia, che ci sia solidarietà e commozione in Francia … e tutti i paesi d’Europa. Se attacchi di Parigi, attacchi l’Europa. Si attacca la mia civiltà. Si attacca la mia idea di comunità. Questo è il punto dopo l’evento del 11 gennaio e credo la prima reazione, partecipo alla marcia, questo evento. E credo proprio di questo … per la prima volta, forse, possiamo vedere un’idea di Unione europea, non solo in campo economico. Ovviamente, ora il problema è utilizzare in modi diversi le informazioni di intelligence. Per prima cosa, è assolutamente importante creare Intelligence europea. Credo sia assolutamente importante condividere ogni informazione e notizia da parte di ogni polizia e sistema di sicurezza. Dobbiamo assolutamente avere lo stesso approccio contro i combattenti stranieri. E dobbiamo considerare assolutamente non solo il problema dello Stato islamico – molto drammatico. Ho letto questa mattina terribile notizia … bambini vengono uccisi solo perché hanno partecipato ad una partita di calcio. Questo è incredibile per tutti. Ma penso che non sono il problema dello Stato islamico. Abbiamo il problema della Libia. E ‘fondamentale. E ho sottolineato questo punto in ogni discussione con i miei colleghi del G7 e dell’Unione europea. Dobbiamo lottare contro il terrorismo e dobbiamo assolutamente lavorare insieme ai paesi abbiamo combattuto contro il terrorismo nel mondo islamico e dare l’esempio.

Julia Chatterley (JC): Ma hai detto che si tratta di un problema cresciuto in casa. Se si guarda alla situazione in questo momento, la situazione della disoccupazione, ci sono un sacco di persone senza diritti che hanno perso la speranza e forse in alcuni casi, si danno all’estremismo islamico quindi sì siamo sotto attacco, ma abbiamo anche bisogno di affrontare alcune delle le questioni fondamentali che non stiamo ancora affrontando in Europa, come la crisi della disoccupazione. Sei d’accordo?
Renzi: Sono d’accordo con l’idea della mancanza di speranza di una generazione perduta. Credo che la correlazione tra la disoccupazione e il terrorismo non è corretta. L’assassino di qualche giornalista nello stato islamico – questa adesso è una cosa ufficiale. Quel popolo arabo proviene dal Regno Unito, il paese con il più basso livello di disoccupazione in Europa. Quindi non ci sono correlazioni tra la mancanza di speranza e di disoccupazione. In Italia, abbiamo un sacco di disoccupati, ma non abbiamo un sacco di combattenti. Perché dipende da un sacco di considerazioni, ma sono d’accordo con voi con questa citazione. Quando sottolineo l’importanza di necessità di un’idea per la nuova generazione e’ per questo motivo, credo nell’Europa come un luogo di cultura, di valori, di idee, di sogni di possibilità. Perché se investiamo nell’idea in Europa luogo della qualità della vita, e gli investimenti in cultura, avremo un futuro. Se siamo semplicemente una comunità di interessi economici, siamo finiti. Quindi sono d’accordo con lei. Questo è un momento in cui la nuova generazione ha bisogno di un sogno. Dobbiamo tornare a sognare. Questo è il solo motivo per cui un politico combatte tutti i giorni – per dare alla nuova generazione la possibilità di credere in alcuni valori. E credo che questo non è definitivamente legato per la disoccupazione – ovviamente per il mio paese, la disoccupazione è il primo nemico. Ma la mancanza di speranza è il nemico, questo e’ il brutto in Europa.

Julia Chatterley (JC): E ‘questo ciò che spera di lasciare come eredità allora? Consentire alle persone di sognare e che quei sogni si avverino?
Renzi: penso che siamo ragazzi molto fortunati perché viviamo in un paese incredibile. Viviamo un continente incredibile abbiamo un sacco di eredità dal nostro passato. Ogni giorno se apriamo gli occhi, possiamo vedere alcune testimonianze meravigliose nei capolavori del passato. Ma ogni giorno si crede che questo per il nostro paese  appartenga solo al passato. Mi rifiuto di pensare questa idea. Non credo che tutto appartiene al passato. Sono assolutamente sicuro che il futuro potrebbe essere un luogo in cui l’Italia potrebbe svolgere un ruolo incredibile. E per questo motivo, io combatto contro i nemici nel mio paese. Ma il primo nemico è la mancanza di fiducia. E penso che l’Italia in questo momento è un momento radicale e per questo motivo, ho assolutamente, assolutamente impegnato a creare una nuova idea per il mio paese. E spero per una nuova generazione, una nuova possibilità di speranza.

Source: http://www.cnbc.com/id/102360006