Buon Anno

E’ senza ombra di dubbio il più brutto capodanno che abbia mai passato. Solo, davanti alla TV, senza poter camminare con persone che molto egoisticamente si sono scordate di me e di quello che sto attraversando. E’ una lezione di vita questa che non devo assolutamente dimenticare se voglio diventare più forte. Intanto domani, dopo 20 giorni, potrò finalmente appoggiare il mio piede a terra. Spero sia un buon segno per il 2012.

E’ dura

cicatriceA otto giorni dall’intervento faccio ancora fatica a stare in piedi. Non che non riesca a reggermi sulle stampelle ma lo squarcio è grande.  Quando mi alzo il sangue fa ancora fatica a circolare e duro poco, il dolore e’ quello letteralmente da togliere il fiato. Il ginocchio lo piego già a 45 gradi ma di più non va. Il gonfiore è sceso. Sto cercando di lavorare sui muscoli con l’elettrostimolatore per farsi’ che non si atrofizzino troppo. Ho già capito che sarà dura….

Che pena…

E’ una settimana che sono qui in Italia e sono veramente stanco di ascoltare lamentele, storie tragiche, trasmissioni e discussioni sulla crisi economica. Non ce la faccio piu’, questa sera mi guardo un DVD di Toto’. La tanto criticata manovra di Monti oggi e’ passata. Concordo con chi ha detto che questo e’ solo un laccio emostatico per non offrire sul piatto dorato alla speculazione e ai suoi poteri forti di sparare l’ultimo colpo sull’Italia come se giocassimo a battaglia navale. L’Italia sarebbe stata colpita e affondata in pochissimo tempo, e questo Monti lo sa. Concordo anche con chi dice che questa manovra e’ senza coraggio, non risolve certo i problemi del paese, ma spero che Monti riesca a stare a galla e possa mettere in atto, in un futuro davvero prossimo, quelle riforme di cui il paese ha bisogno. Insomma, non può finire qui, potete star certi. L’Italia e’ un paese malato e se vuole davvero avere una speranza di poter guarire, molte cose dovranno cambiare radicalmente. Oggi mentre pensavo a cosa scrivere mi veniva da ridere pensando a come pure i taxisti hanno il potere di mettere sotto scacco il governo Italiano. I taxisti!! Vi rendete conto? Il destino del paese in mano ai taxisti. Non sto parlando delle caste quelle vere. Pensavo a taxisti di Pechino, contadini, gente semplice che viene dalla campagna e che spesso la notte dorme nei taxi che guida durante il giorno. Loro non hanno nessuno che li protegge, guadagnano una miseria. In mano hanno solo un volante. Eppure si fanno un culo grande come una casa. La gente in Italia si scandalizza perché invece di smettere di smettere di lavorare a 58 anni dovrà slavoricchiare qualche anno in piu’.  Sapete cosa vi dico? Siete gente fortunata cari miei, credetemi. Ringraziate Dio che non siete nati in campagna in un paese come la Cina. Ripeto, tante cose dovranno cambiare radicalmente, perché finche’ leggerò notizie come questa, secondo me non c’è davvero nessuna speranza. L’unica cosa che ho apprezzato e che mi ha inizialmente commosso e’ il discorso in aula della leghista Munerato che vi propongo di seguito. La politica ha bisogno di gesti come questi per ricuperare un minimo di credibilità. Però a mente fredda poi ho pensato che questa donna è stata per due anni al governo nella maggioranza e ha votato la fiducia al governo senza dire una parola quando c’erano da far passare le leggi per salvare Berlusconi. Eppure la situazione degli operai non e’ cambiata di molto in questi due anni. Ma lei prima dov’era?

Osteotomia

risultatoLunedì mattina era ancora buio, alla Clinica Città di Alessandria ci sono andato a piedi visto che non è poi così distante dalla mia abitazione. Non vedevo l’ora, stampelle in mano e mia madre al seguito. Ho fatto tutte le procedure di ricovero. Poi erano quasi le undici quando la chiamata è arrivata. Mi hanno depilato e messo l’ago per la flebo, tutto di fretta. Difatti l’ago era fuori vena. Se ne sono accorti prima di farmi l’anestesia. L’infermiere ha cambiato braccio e non riusciva a trovare la vena. Buca una volta, buca due, niente. Arriva un altro tipo e gli toglie l’ago di mano “Si fa così gli dice” sembrava sapesse tutto lui. Quando me l’ha infilato per la terza volta sono saltato sulla lettiga urlando. Era come se mi avessero messo in mano la corrente elettrica, deve aver preso un nervo. Un male inverosimile. Non iniziamo bene, ho pensato, ero teso. L’ambiente non e’ certo quello delle cliniche americane o cinesi. Mi sono davvero sentito un numero. Poi il prof. Priano e’ arrivato e abbiamo fatto quattro chiacchiere, e mi sono un po’ tranquillizzato. Ero preoccupato che non fosse lui a operare, fortunatamente non è stato così. Ho fatto l’intervento da sveglio, anestesia spinale. Ho sentito tutto, martelli, trapani, cacciaviti elettrici. Gli infermieri andavano di corsa, troppi interventi e poco tempo. Una di loro si lamentava del fatto che gli mettono un intervento dopo l’altro senza un attimo di respiro, ma questa è la sanità in Italia. Dopo un’ora e mezza tutto finito. Priano mi ha dato la foto ricordo in alto del mio ginocchio nuovo (si far per dire). Non mi aspettavo un intervento così invasivo ma e’ l’unica speranza che ho di salvare il ginocchio e non mettere una protesi. Il giorno dopo sono andato a casa, ora sono al terzo giorno e sto un po’ meglio è stato un intervento doloroso. Per chi volesse saperne di piu’ su cosa e’ un osteotomia date un’occhiata al video qui sotto.

Operazione Numero 8

Tutto è pronto. Domani mattina entrerò alla Clinica Citta’ di Alessandria dove in giornata subirò l’intervento numero 8 al mio povero ginocchio che ormai non ne può più dal dolore. Il professore questa volta e’ Ferdinando Priano. Tutti mi chiedono se ho paura. Non è quello il problema, sono stanco di interventi. Vorrei tanto che fosse l’ultimo, vorrei non dover buttare via quelle stampelle una volta per tutte, invece…  Suvvia, esistono mali peggiori, mi sento comunque fortunato. E poi se mi trovo in questa situazione la colpa è anche un po’ mia. Obiettivo è riuscire a camminare entro il 31 Dicembre  ma so già che sarà dura.

La Zia Dina è a casa

ziaCompirà 90 anni tra una settimana e quando sono rientrato in Italia qualche giorno fa sono andato subito a trovarla. Era quasi un mese che era al Platano, una casa di riposo per anziani. Inizialmente c’era andata per fare solo qualche esame e per tutta una serie di ragioni era ancora lì, sconsolata, e non vedeva l’ora di tornare a casa. 80 euro al giorno per una camera singola, la stessa cifra che pago io al Grand Hyatt di Pechino. Mi è bastato qualche secondo, dopo essere entrato in quella struttura per provare una gran tristezza. Invecchiare è davvero una cosa non bella, specialmente se si deve dipendere da altri per continuare a esistere. E’ stata dura ma ce l’ho fatta, ieri sono entrato nella sua stanza e le ho detto: “Zia fai i bagagli che torniamo a casa”. Siamo usciti assieme a braccetto e siamo saliti in macchina, ero forse più felice io di lei. Nella sua casa ad aspettarla c’era una badante nuova e un girello per anziani che l’aiuterà a camminare. Speriamo che non cada più.

Piacevole incontro

Luca-BarbareschiL’avevo visto passare ieri sera di sfuggita e mi sembrava fosse lui poi pero’ ero occupato. Stasera invece era seduto nel divano accanto al mio qui nel Grand Club. Ebbene si’ e’ proprio lui, Luca Barbareschi. E’ qui per scritturare delle attrici/attori Cinesi chissà per quale produzione. Quando se n’è andato ha mi ha guardato e mi ha fatto “ciao ciao”. Non so se si e’ accorto che sono Italiano pure io…