La parata

Pechino si sta preparando a festeggiare il sessantesimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare. La citta’ sta vivendo proprio in queste ore parecchi disagi dovuti al blocco del traffico di parecchie arterie che portano verso piazza Tiananmen. Questa notte infatti si svolgeranno le prove generali al grande evento che si terra’ il primo di ottobre. Purtroppo pero’ non e’ possibile assistere ne alle prove ne alla parata. Addirittura chi alloggia negli hotel che si trovano nella zone in cui si svolegeranno le esercitazioni di questa notte, dovra’ abbandonare la camere e tornare dopo le 3 di mattina. A me sarebbe piaciuto molto fotografare questo evento, ma sara’ impossibile, sara’ una parata immagino senza spettatori e saremo tutti costretti a guardarcela in TV. Avrei voluto piazzarmi in quelche hotel o bar nei paraggi per provare ad arrivarci col teleobiettivo. Niente da fare. Sara’ una citta’ blindata, ho appena fatto due passi per comprare due cose e lo spiegamento di forze dell’ordine per le strade, poliziotti, militari, vigili, volontari e’ gia’ impressionante e mi ha portato indietro con la mente ai tempi delle olimpiadi. Secondo questo articolo sembra che manco ai piccioni o gli acquiloni sara’ permesso volare. Visti i grandi preparativi di queste ore e l’enorme spiegamento di forze immagino sara’ un evento davvero imponente. Scuole, edifici pubblici, ditte, rimarranno chiuse per una settimana intera, bene per me cosi’ ci si riposa ancora. Immagino ci saranno altre manifestazioni e spero di aver occasione di fotografare molte cose interessanti in quei giorni. Rimanete sintonizzati quindi!  

Un farabutto a Pechino

Lo so, parlo sempre di politica ultimamente e non di altre cose piu’ divertenti, ma e’ piu’ forte di me. Non che a Pechino non ci si diverta, anzi, ne avrei di cose da raccontarvi da farvi arrossire…. Ma e’ impossibile rimanere inerti difronte a quello che sta succedendo in Italia, mi vengono in mente tutte quelle persone al bar davanti al caffe’ o a un bicchiere di prosecco se mai si pongono delle domande, se mai leggono i giornali, se si rendono veramente conto di quanto in basso l’Italia e’ finita, ma come si fa? Uno spettacolo davvero indecente, essere insultati solo perche’ non si e’ daccordo con l’elite di regime. Ribadisco ancora una volta che io non sono ne di destra ne di sinistra, penso con la mia testa. Ma veniamo al dunque. Qualcuno di mia conoscenza anni addietro, se vi ricordate bene, disse che chi non votava per lui era un “coglione”. Oggi la stessa persona afferma che chi non la pensa come lui, e’ diventato un “farabutto”. Mi verrebbe quasi da chiedere asilo politico in Cina. Per intanto pero’ trasmetto in rete questo spot pubblicitario che la Rai si ostina a non voler mandare in onda. Riguardo agli aggettivi che vorrei invece esprimere nei confronti di chi, dal suo pulpito, osa esprimere giudizi gli chiederei di guardarsi bene allo specchio prima di aprire bocca….

La storia si ripete

Ho parlato solo un paio di settimane fa di autoritarismo in questo post e a quanto pare c’e’ qualcuno che ha fatto le stesse mie considerazioni. La fondazione Farefuturo, vicina a Fini, si esprime cosi’ a riguardo della possibilita’ che Berlusconi e la sua crew spingano verso le elezioni anticipate: “Credo che ci abbiano pensato e che ci stiano pensando seriamente. Secondo me è un’ipotesi politicamente folle, significherebbe l’estrema deriva bonapartista del berlusconismo – dice il direttore Alessandro Campi – Questa è un’idea per arrivare ad un ultimo ed estremo referendum sulla propria persona per eliminare ogni possibile concorrenza esterna e interna, ma è chiaro che la partita è molto interna: neutralizzare Fini e lasciare Casini al suo 5-6%. Tecnicamente è la soluzione di Napoleone III, il plebiscito bonapartista che rischia di aprire la strada ad una forma di autoritarismo soft". Approposito di Fini, lo stimavo prima ma ora ha acquistato altri mille punti per essersi schierato contro corrente dicendo le cose come stanno, da uomo libero. Ha dimostrato coraggio e coerenza. Ora se fanno fuori pure lui allora c’e’ davvero da preoccuparsi. Giuseppe d’Avanzo ha scritto ieri su Repubblica queste parole sul Berlusca, che condivido pienamente: “Quel che si intravede è un uomo solo, circondato da cattivi consiglieri, prigioniero di una sindrome narcisistica, incapace di fare i conti con una realtà che non controlla più, che non riesce più ad annullare. Illiberale fino alle midolla, avverte il declino e vede ovunque oscuri pericoli. Nella stampa estera, nelle cancellerie europee, nell’Ue, tra i suoi alleati di governo e di partito, nelle gerarchie ecclesiastiche, nella magistratura, nell’informazione pubblica. Ogni dissenso – anche il più motivato e amichevole – gli appare un atto persecutorio cui replicare "colpo su colpo". Questa deriva rende oggi Silvio Berlusconi un uomo violento e pericoloso. Nella sua crisi trascinerà lo Stato che rappresenta. Lo abbiamo già detto e ogni giorno diventa più vero. La scena in cui siamo precipitati è la decadenza di un leader che non accetta e non accetterà il suo fallimento. Trascinerà il Paese nella sua sconfitta, dividendolo con l’odio”

Nostalgia d’Italia

Sono tornato a Pechino e ho ancora in mente il mare. Stress da rientro? No, a dire il vero dopo questa vacanza mi sento molto rilassato e sereno, mi sono accorto che il mare mi fa bene. Pochi giorni, ma abbastanza anche per rivedere e sentire alcuni vecchi amici, tra cui Poalo Tonato e il mitico Daniele Polastri. Paolo ha fatto strada, oggi e’ un fotografo professionista con grandi doti artistiche, davvero bravo, vale veramente la pena visitare il suo blog qui. Ho scoperto anche un nuovo ristorante, La Locanda Cacciatori, a Gamalero in provincia di Alessandria. La specialita’ e’ la carne alla brace, ottima esperienza sia per il prezzo che per qualita’. Andare in Italia da turisti e’ sempre bello insomma. Magnate a tutto spiano senza mai fermarsi, ed e’ sempre dura fare i conti con la linea poi al ritorno. Ci sono stati anche momenti di tristezza, come la scomparsa del mitico Mike Bongiorno, un’icona della televisione, un simbolo di un Italia che sta ormai scomparendo. E’ in arrivo invece il digitale terrestre, che nei prossimi mesi prendera’ il posto dell’analogico. Un salto di qualita’ certo, anche se poi prendi un treno e ti metti le mani nei capelli dalla disperazione. Ma la televisione in Italia e’ importante, e non c’e’ da stupirsi… Mi sono cimentato nell’acquisto di alcuni decodificatori per aiutare alcuni parenti nell’installazione. Quanti bei canali… Per il resto l’Italia non sembra essere un paese in crisi, almeno guardando le cose superficialmente, tutti a prendere l’aperitivo, locali sempre pieni, macchinoni che girano, citta’ deserte ad Agosto. Eppure quando chiedi “come va?” la gente spesso ha poco ottimismo da offrire: “Tiriamo Avanti!” – e’ cio’ che piu’ frequentemente mi sento rispondere. Sostanzialmente quindi sembra che poco sia cambiato.  Ho fatto ritorno a Pechino per la prima volta su un Airbus 340-600 della Lufthansa, una meraviglia della tecnologia aeronautica. Ha un apertura alare di 63 metri, ed e’ al momento l’aereo piu’ lungo al mondo: 75 metri per la precisione, mica poco… quasi un campo da calcio. Un siluro, silenzioso e incredibilmente stabile. L’Alitalia un areo cosi’ se lo puo solo sognare, la Lufthansa di questi aerei ne ha ben 24. Ha ragione Berlusconi, povera Italia. Ma lasciamo stare la politica. Godiamoci Pechino, intanto basta chiudere gli occhi e lasciar passare un paio di mesi che e’ quasi Natale ed e’ gia’ tempo di tornare. Come passa il tempo…

Chiavari

carruggi Quante estati ho passato a Chiavari quando ero bambino. Ero ospite dei miei prozii, Gianni e Dina che hanno vissuto in questa citta’ della Liguria per 53 anni.  Oggi sono tornato qui insieme a mia madre e proprio alla ‘zia Dina’ che oggi ha 88 anni. Pensavo oggi che quelli sono stati i miei primi viaggi. Arrivavo qui da Alessandria in treno, ricordo che mi sembravano distanze interminabili. Forse perche’ tornare al mare era sempre una festa e non vedevo l’ora. E che tristezza poi al ritorno perche’ era quasi tempo di tornare a scuola. Con me sul treno spedivo anche una biciclettina che ogni mattina mi serviva per seguire mia zia e arrivare in spiaggia. Percorrevamo quei viottoli che in Liguria prendono il nome di ‘carrugi’, ci  fermavamo a far spesa, a comprare la focaccia per il pranzo. Che buona! Oggi ho solo avuto il tempo di fare qualche bagno e di pranzare all’Antica Osteria Luchin, aperta nel 1907, dove si puo’ gustare un’ottima Farinata Genovese.

Il mio paese se ne frega…

Fabiano Ballarin, in arte Inoki e’ un giovane Italiano. Ha scritto una canzone “Il mio paese se ne frega…” che e’ molto indicativa della situazione di degrado che si percepisce in l’Italia di questi tempi: 

Il mio paese se ne fotte
di pianti, di lotte,
di quanti stanno al freddo stanotte.
Lo vedo nei programmi elettorali,
nei programmi della tele,
negli inganni quotidiani io lo vedo, man.
E basta aprire un giornale
per accorgersi di quanto sporco c’è sullo stivale, man.
Sinistra o destra è uguale, man,
devi essere legale per servire un criminale, man.
No, io non sono come voi,
io non sono come capre,
io non sono come vuoi,
sono come sono,
ho un cervello, ragiono,
e cerco cerco cerco ma c’è troppo poco buono qui.

Rosso, come il sangue di Giorgiana Masi,
Bianco, come la coca dentro ai vostri nasi,
Verde, come l’erba che la legge nega (oh-oh),
Il mio paese se ne frega.
Rosso, come il sangue di Carlo Giuliani,
Bianco, come la chiesa e le sue lunghe mani,
Verde, come le mmmm della Lega (oh-oh),
Il mio paese se ne frega.

Ascolta, se il mio paese se ne frega,
pure io me ne frego, fanculo,
sparo a zero merde.
Tanto finchè non ci esce un morto
a nessuno importa niente,
si scordano in un giorno.
E lo sai che cosa c’è,
sembra che vivano solo per la pausa caffè.
Non contate su di me,
noi non siamo in questo stato, ombre,
siamo nuovi re.
Siamo gente che alla legge non ci sta,
come il nostro ex-presidente rubo la mia libertà,
non riesco a amare questa società,
quindi se è così che va,
fanculo a quest’Italia.

Guerre tra i poveri,
si divertono a dividerci,
a vederci sempre più in mezzo alla merda e poi deriderci,
si divertono a mostrarci una realtà,
che esiste solamente dentro la pubblicità.
Io non vedo più lavoro,
non vedo più denaro,
non vedo meno schifo,
ci vedo pure troppo chiaro;
io le vedo le puttane sulla strada,
la gente senza casa,
i miei senza un futuro.
Ho gli occhi bene aperti,
politici arrivisti, arretrati, siamo troppo diversi,
io lo vedo come vivono le persone
in questa mia nazione,
perciò rifiuto il vostro tricolore

“Menomale che… la Cina… c’e’…….”

Ieri ho guardato il telegiornale di Umilio Fede. In collegamento via telefono e’ intervenuto Daniele Capezzone, portavoce del PDL che ha definito Fede un “maestro di giornalismo”. Ma a che livello siamo arrivati in Italia?… Preferisco la censura del governo Cinese a queste messe in scena a dir poco ridicole… Ha ragione Silvio, povera Italia…

 

Autoritarismo

Ritengo che leggere la definizione di Autoritarismo sia utile a coloro che vivono in Italia di questi tempi….

“L’autoritarismo e’ un sistema politico con pluralismo politico limitato e non responsabile, senza un’elaborata ideologia-guida,  con un leader o talora un piccolo gruppo che esercita il potere entro limiti formalmente mal definiti ma in realtà abbastanza prevedibili “

E’ una forma di dittatura nel quale il mantenimento e consolidamento del potere si basa in via prealente o esclusiva sulla repressione, poiché, instaurandosi in società tradizionali, il regime non vive la necessità di coinvolgere le masse tramite ricorso frequente e costante alla propaganda. Lascia quindi una certa libertà e autonomia, non avvertendo l’esigenza di controllare tutti gli aspetti della società.

Da un punto di vista prettamente teorico ci troviamo di fronte a un regime autoritario quando l’assetto politico del paese in questione presenti le seguenti cinque caratteristiche:
         Pluralismo limitato – Nei regimi autoritari permane una dose limitata di pluralismo sia politico sia sociale, nella misura in cui risultino funzionale alle strategie di mantenimento delle riserve di sostegno politico e di controllo sociale. Nell’esperienza italiana del fascismo, la monarchia e la chiesa andavano a formare proprio questo pluralismo limitato.
         Mancanza di responsabilità – Mancanza di necessità da parte di chi detiene il potere di rendere conto al popolo del proprio operato.
         Mentalità-caratteristiche – A differenza dei totalitarismi, gli autoritarismi non posseggono ideologie in senso pieno, in quanto il loro campo d’azione è in genere molto più limitato e legato alla convenienza e alla contingenza.  Esempi sono: Dio, patria, famiglia, ordine.
         Assenza di mobilitazione politica –  Il potere centrale non cerca né la mobilitazione né la partecipazione delle masse nella vita di regime. Questo indicatore però non è valido per tutti i regimi autoritari: i regimi autoritari di mobilitazione, come il fascismo italiano, rappresentano in questo senso un’eccezione.
         Leader o élite che esercita il potere – Il potere è interamente concentrato nelle mani di pochi o addirittura in quelle di una sola persona.
         Potere esercitato entro limiti formalmente mal definiti, anche se prevedibili – Essenzialmente siamo in assenza dello stato di diritto: con limiti mal definiti intendiamo infatti un’alta discrezionalità delle élite al potere.

Proposta indecente

Mi sono rivisto su HBO un vecchio film che usci’ nel 1993, Proposta Indecente con Robert Redfort and Demi Moore. Ho un ricordo molto vivido di quel film che guardai in una sala americana a Seattle con Gabriella, quanto tempo e’ passato… Fu un film che fece discutere molto quando usci’. E’ la storia di David e Diana una coppia che in un viaggio a Las Vegas incontra il miliardario John Gage (Redford). John offre ad entrambi un milione di dollari per passare una notte d’amore con Diana, la moglie di David. E’ stato interessante realizzare come sono cambiato. Allora ero mi riconoscevo molto nel ruolo di David e mi riusciva naturale essere solidale nei suoi confronti. Oggi invece e’ John a essere il mio idolo, e’ stato semplicissimo per me durante il film anticipare a capire a fondo tutte le sue mosse….

Alcune belle frase tratti dal film:

Louis Kahn said
even a brick wants to be something.                  
A brick wants to be something.  
It aspires.
Even a common, ordinary brick…             
wants to be something
more than it is.
It wants to be something
better than it is.
That is what we must be.

If you
want something very badly… set it free..
If it comes back to you,
it’s yours forever.

If it doesn’t,
it was never yours to begin with.

Suicidi in Cina, il parere dell’esperto

Siccome molti di voi saranno in vacanza o al mare di questi tempi, presumo che probabilmente vi interessera’ poco sapere che ogni anno in Cina vengono commessi tra i 250 e i 300 mila suicidi, un quarto dei suicidi totali nel mondo. In media pare che ogni due minuti un Cinese la fa finita. Eppure, direte voi: “Io non ho mai visto il funerale di un Cinese in Italia”…. beh, nemmeno io che sono a Pechino ne ho visti mai di funerali, pero’ questo non significa niente… E’ invece un aspetto secondo me interessante di questa societa’ che qui i suicidi sono davvero in aumento, nel 2008 quasi del 9%. Questo paese ha vissuto 30 anni di riforme.  “E con le riforme la societa’ e’ diventata piu’ complicata – ha affermato il dottor Huo Datong, il primo psicoanalista ad operare in Cina – “l’individualismo e’ diventato piu’ pronunciato e i problemi psicologici sono diventati sempre piu’ seri. Nel breve tempo di una sola generazione, una civilizzazione millenaria come la Cina si e’ trasformata e si dedica oggi ormai quasi esclusivamente alla generazione di profitti, con conseguenze profonde. Valori tradizionali si sono disintegrati,  mettendo sotto uno stress immenso il singolo individuo. Nella corsa verso la ricchezza, la cultura del competere l’uno con l’altro mette una pressione incredibile sulle persone. I bambini, che disolito sono figli unici devono confrontarsi con aspettative quasi impossibili da parte dei genitori che pretendono il loro successo. In un paese dove 3 o 4 generazioni fa, si viveva tutti sotto lo stesso tetto e ora i vecchi vengono abbandonati – un crimine quasi impensabile allora – dove dalle campagne, contadini vanno a lavorare nelle citta’ lasciandosci dietro la famiglia e i bambini, la gente vive piu’ isolata. Lo sviluppo economico ha causato la rottura di legami familiari molto saldi. La gente e’ piu’ libera, di studiare, di viaggiare, di divertirsi, di scalare traguardi piu’ alti nella propria carriera. Ma allo stesso tempo molti Cinesi soccombono ad uno spaventoso senso di insicurezza. In passato il Comunismo regolava la vita delle persone, garantendo supporto da quando nascevi fino alla fine. Ora non e’ piu’ cosi’, molti Cinesi si sono come persi”. Una cosa che mi rattrista e’ che sono piu’ le donne che gli uomini, 58% per la precisione. Il suicidio e’ diventato la causa principale di decesso nell’eta’ tra i 15 e i 34 anni. Nelle zone rurali, dove spesso per uccidersi usano i pesticidi, il numero di persone che si toglie la vita e’ di 3-4 volte superiore rispetto alle citta’ dove la tecnica piu’ usata e’ buttarsi giu’ da un palazzo.  “I Cinesi sono spesso in conflitto con se stessi e non sanno se scegliere il Comunismo, il Confucianesimo o il Capitalismo. Non e’ come in occidente dove la maggiorparte delle persone ha una religione – spiega il dottor Zhu Wanli – qui anche se vanno al tempio ad accendere l’incenso e’ perche’ sperano cosi’ che qualcuno dall’alto gli possa far guadagnare piu’ soldi” – Un film gia’ visto?

SOHO

sanlitun old Se seguite il mio blog da molto tempo allora ricordete forse questo post e la foto che ho scattato il 6 gennaio 2008 col telefonino, che ripropongo qui accanto, quel muro di una vecchia casa in procinto di essere abbattuta dalle ruspe. Sono tornato oggi in quello stesso punto, poco distante da dove abito. L’obiettivo era documentare cosa e’ stato costruito in poco piu’ di un anno e mezzo. SOHO, una ditta fondata nel 1995 da due soci, Pan Shiyi e Zhang Xin, oggi quotata in borsa a Hong Kong ha costruito qui un centro residenziale di 470.000 metri quadrati. Gli appartamenti di questo centro sono andati a ruba al prezzo di 3500 euro al metro quadrato. Se ho fatto bene i calcoli il valore delle vendite si aggira intorno a un milardo e mezzo di euro. E non ci si ferma qui…

SOHO dal 1995 a oggi ha costruito proprieta’ in Cina per un totale di 1 milione e 690 mila metri quadrati e ne ha in cantiere un altro milione e duecentomila.  Ecco, in queDSC_0519sta foto  potete notare cosa c’e’ oggi al posto di quel muro.  I muratori vivono in case prefabbricate antistanti ai cantieri. Arrivano dalle campagne, lavorano giorno e notte per 100 euro al mese o poco piu’, in condizioni al limite dello sfruttamento.

Sguinzagliato

Finalmente, dopo tanto tempo, sono ritornato a Cargo Club. Un paio di drinks poi mi sono fatto una “cammenata” in mezzo a grilli che cantavano. Sono entrato in un KFC, “the highlight of my day”, meglio due patatine fritte che buttarsi dalla finestra – ho pensato.  Scaltro. Sono ritornato a casa e ho scritto questo post. Che bello, tra un paio di settimane saro’ dinuovo in Italia.

LAN Club

Mio cuginoDSC_0487 Manuel e Roberta sono qui in vacanza a Pechino da venerdi’ sera ed erano in cerca di ristorante stravagante. L’occasione giusta per ritornare a Lan Club e per parlare di questo locale unico al mondo, che non sapevo fosse una creazione del famoso designer francese Philippe Starck. Stamattina mi sono letto la sua biografia, e’ uno forse uno dei designer piu’ conosciuti al mondo e anche dei piu’ eccentrici. Il grande salto lo ha fatto nel 1982 dopo aver arredato l’appartemanento dell’allora presidente francese François Mitterrand. Lan Club si estende su 6000 metri quadrati, puo’ ospitare fino a 1200 clienti, con 35 sale VIP, ed e’ un investimento di 30 milioni di euro del magnate Cinese Zhang Lan, propietario di South Beauty una famosa catena di ristoranti a Pechino e Shanghai. Dopo la cena una delle camererie molto gentili ci ha fatto fare un tour del locale, mostrandoci la sala dove ha cenato Tony Blair.

Caro Berlusconi

berlusca Ti scrivo cosi’ mi distraggo un po’. Nella tua conferenza stampa di riepilogo dell’attivita’ del 7 Agosto hai detto al popolo Italiano che “nessun Governo ha mai fatto tanto in 14 mesi di vita”. Hai poi aggiunto che con 34 miliardi di ammortizzatori sociali, siete riusciti a “mantenere la pace sociale nonostante la crisi” e che “nessuno  e’ stato lasciato solo”. Caro Berlusconi, mi spiace scriverti questa lettera per dirti che di una persona ti sei, aime’, dimenticato. Si tratta di mia sorella, che ha perso il lavoro a Giugno. Ha subito fatto domanda per la cassa integrazione e inizialmente le hanno detto che i soldi le sarebbero arrivati solo a Settembre. Ma oggi le e’ stato comunicato che i soldi arriveranno addirittura a Gennaio. Per non parlare della modica somma che ricevera’ (sempre se non ci saranno altri ritarti), 800 miseri euro. Caro Berlusconi, perche’ non racconti la verita’ alla gente del tuo paese che tu rappresenti?

That’s life

Questa mattina mi son svegliato e leggendo le notizie dall’Italia mi e’ venuto in mente un vecchio pezzo di Frank Sinatra intitolato That’s Life… ovvero E’ la vita. Non so perche’…. Comunque ho deciso di tradurvi il testo e di proporvi il video del brano in versione David Lee Roth, il mio grande idolo:

Traduzione del testo in Italiano:

E’ la vita, dicono tutti cosi’….
voli in alto ad Aprile,
poi a Maggio sei a terra….
ma non saro’ io cambiare questo ritornello,
perche’ a Giugno tornero’ a vivere alla grande…

E’ la vita, e per quanto strano possa sembrare
alcuni finisco male
inciampando in un sogno
ma io non lascio che mi butti a terra,
perchè questo vecchio mondo continua a girare e girare….

Nella vita ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida

E’ la vita, te lo dico io, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
e se non pensassi che ne valesse la pena provarci una volta ancora
mi sarei gia’ buttato di sotto

Ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida

E’ la vita, e’ la vita, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
ma se niente si muove da qui a Luglio…
mi arrotolo in una grossa palla e…….. me ne vado!!

Shaddadubbi dubidu…. Wuuhh!!! …..Hey!
assolo finale!!

Siamo alla deriva…

Ultimamente mi leggo spesso tre blog, quello di Beppe Grillo, quello di DiPietro e ultimamente sto tenendo d’occhio anche quello di Paolo Guzzanti che in Cina e’ censurato. Per poterlo leggere devo usare un computer in ufficio che ha una linea diretta con gli Stati Uniti. Paolo Guzzanti e’ un parlamentare del centrodestra eletto con il Pdl, che ha da poco lasciato la cricca di Silvio per passare al PLI. Cito un passaggio del suo blog:

“L’Italia ha perso la bussola della democrazia liberale, non sa più neanche che cosa sia. Gli italiani sono stati violentemente rimbecilliti dalle televisioni omologate MediaRaiset, a mazzate di grandi fratelli e isole dei famosi, veline e meteorine, mignatte e mignotte, fanciulle corrotte dal berlusconismo che in piena innocenza non sanno decidersi tra essere una show girl o un parlamentare europeo, ma se hai culo magari farai il ministro.”

“La FORMA della democrazia è devastata e la sua sostanza appare ridotta all’osso. Per questo ho accettato l’invito a resuscitare il Partito Liberale Italiano e farne la zattera su cui racogliere gli italiani profughi dai due partitoni che hanno spaccato e spappolato l’Italia senza costruire nulla e uccidendo la dignità di una nazione.”

Ultimamente Grillo ha annunciato che fondera’ un nuovo partito. Qualche giorno fa ho ricevuto da un amico l’email di presentazione di Alleanza Democratica, l’ennesimo simbolo. Insomma in Italia siamo in preda al caos, cosi’ almeno mi pare di capire. Pensare che il destino dell’Italia si possa cambiare raccogliendo voti a me sembra una mera illusione. Prevedo un futuro davvero difficile per il Bel Paese.

Inter-Lazio 1-2

E’ stata una bella partita. Serata caldissima, umidita’ 80%, e spalti non completamente gremiti ma con una bella coreografica di pubblico, esattamente un anno dopo la serata di apertura delle Olimpiadi, che nostalgia… Quello che non leggo sulle cronache dei giornali Italiani e’ che il nostro calcio ha qui in Cina molti tifosi, e gli Interisti sono davvero tanti. E ieri sera purtroppo sono rimasti a bocca asciutta. Peccato per loro, io comunque tifavo Lazio perche’ mi piace tifare per il piu’ debole, ma anche per solidarieta’ nei confronti del mio amico Claudio di Roma che vive tra i cactus in Arizona. Mi aspettavo una vittoria facile da parte della squadra nerostellata e invece il calcio riserva sempre tante sorprese inaspettate, e soprattutto premia giustamente chi ci crede di piu’. Ritmi blandi all’inizio, un primo tempo quasi da sbadigli. Poi nel secondo tempo l’Inter si sveglia, forse un po’ troppo tardi, pero’ la fortuna ha voluto che la palla finisse dentro per la Lazio con un gol ‘di faccia’ da parte di Mutuzalem. Dopo qualche minuto la pugnalata di Rocchi che ha quasi zittito lo stadio, un bel pallonetto che trova Julio Cesar fuori dai pali probabilmente impegnato a guardare gli areoplanini che volano, passatempo interessante degli spettatori Cinesi che li lanciano dagli spalti e alcuni riescono ad arrivare fino a metacampo! Inter-Lazio 0-2 in pochi minuti. Finale emozionante con l’Inter a tre punte che assedia la porta di Muslera, riesce a segnare un goal, ma la Lazio si difende coriaceamente e al fischio finale si porta a casa la coppa. L’Inter ha un sacco di talenti molto virtuosi, ma la Lazio e’ piu’ squadra compatta, vecchio stile, quindi complimenti per la vittoria secondo me meritata.  La Lazio vince secondo me anche nelle dichiarazioni degli allenatori nel dopo partita.

Davide Ballardini (Lazio):
”L’avventura a Pechino è stata meravigliosa perchè ci ha permesso di conoscere un’altra cultura, ci ha arricchito dal punto di vista umano, abbiamo potuto vedere come le persone lavorano da queste parti e rispettano gli altri, un bel bagaglio di esperienza”

Mourinho (Inter):

“Dimostrate di non capire nulla di calcio. Dalle vostre domande – si è rivolto ai giornalisti Cinesi – sembra che abbiamo giocato una partita orribile…”.

HOME, un film bellissimo

HOME e’ il titolo di un film che intende promuovere e sensibilizzare la salvaguardia del nostro pianeta non in senso pessimistico, ma mettendo in evidenza ciò che abbiamo e non ciò che abbiamo perso… E’ un film che mi ha scioccato perche’ esalta le bellezze del mondo in cui viviamo con immagini aeree mozzafiato e al tempo stesso mette i rilievo i danni che l’uomo, che dovrebbe essere la specie piu’ intelligente che lo abita, e’ riuscito a creare in cosi’ poco tempo. E’ davvero triste pensare quanto siamo ingrati e quanto poco rispettiamo questo bel pianeta che ci e’ stato regalato, e quanta stupidita’ esiste ancora tra gli esseri umani che pensano solo a trarre benefici e profitti, inquinando l’ambiente senza ritegno e fregandosene delle conseguenze.  Insomma un film da non perdere, un progetto del fotografo francese Yann Arthus-Bertrand e del regista Luc Besson. Il film e’ uscito il 5 giugno 2009 nel mondo intero simultaneamente al cinema, in tv e su internet. Potete vederlo gratis su YouTube.

Sono ben 15 anni che porto dentro di me questo film – spiega Yann Arthus-Bertrand – E’ quanto ho visto e appreso sorvolando la Terra che mi ha trasformato. Ciò che importano non è il 50% delle foreste scomparse ma il 50% che restano. Quello che è veramente importante è che noi oggi siamo sei miliardi di intelligenze per agire. Per la qualità di queste immagini e la sua riflessione, questo film dovrà far comprendere che abbiamo tutti una responsabilità e che tutti possiamo effettivamente dare il nostro contributo“. Dello stesso parere il produttore Luc Besson che afferma: “Ho sempre avuto un grande amore per il nostro pianeta ed ho cercato di trasmettere le sue bellezze attraverso alcuni miei film come Il grande blu, Atlantis e Arthur e il popolo dei Minimei. E’ quindi naturale associarmi a Yann per produrre questo magnifico progetto“. Un progetto che quindi non mette l’accento sul fatto che “Un altro mondo è possibile” ma che è possibile proprio preservare questo nostro stesso mondo e la nostra stessa terra, con tutto ciò che rimane, che esiste, che è parte di ognuno di noi, e ognuno è responsabile allo stesso modo del nostro angolo di terra.

Non ve lo dimenticate… e passate parola

Forza Alessandria!

E’ notizia di ieri che dopo nove anni la squadra di calcio della mia citta’ e’ tornata in C1 o come la chiamano oggi Lega Pro Prima Divisione. Sono stati anni duri per i tifosi grigioneri dell’Alessandria come me, prima il fallimento, poi nei dilettanti, e ora finalmente siamo tornati in alto. I ‘grigi’ sono una vecchia passione per me, che dopo tante delusioni, e con questo calcio che non ha piu’ lo stesso sapore degli anni passati, si era un po’ affievolita. Tuttavia seguo sempre la mia squadra del cuore anche dalla Cina. Ho ascoltato la radio cronaca degli spareggi su sito internet di Radio Gold. Purtroppo c’era andata male, ma anche quest’anno molte societa’ sono fallite e quindi siamo stati ripescati, meritatamente direi perche’ eravamo arrivati primi in classifica a pari merito con il Varese. Non siamo stati promossi di diritto solo per la differenza reti: 6 goal in meno…. Ma la buona sorte ci ha premiato ugualmente. Quindi stasera si festeggia anche qui, con pizza!! Ma vieni!!!!!!!!! Approposito di calcio, tra una settimana circa, l’8 di Agosto, qui a Pechino ci sara’ Inter-Lazio, finale di Supercoppa Italiana. Ho gia’ i biglietti!!! Spero la guarderete anche voi in TV.

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