Suicidi in Cina, il parere dell’esperto

Siccome molti di voi saranno in vacanza o al mare di questi tempi, presumo che probabilmente vi interessera’ poco sapere che ogni anno in Cina vengono commessi tra i 250 e i 300 mila suicidi, un quarto dei suicidi totali nel mondo. In media pare che ogni due minuti un Cinese la fa finita. Eppure, direte voi: “Io non ho mai visto il funerale di un Cinese in Italia”…. beh, nemmeno io che sono a Pechino ne ho visti mai di funerali, pero’ questo non significa niente… E’ invece un aspetto secondo me interessante di questa societa’ che qui i suicidi sono davvero in aumento, nel 2008 quasi del 9%. Questo paese ha vissuto 30 anni di riforme.  “E con le riforme la societa’ e’ diventata piu’ complicata – ha affermato il dottor Huo Datong, il primo psicoanalista ad operare in Cina – “l’individualismo e’ diventato piu’ pronunciato e i problemi psicologici sono diventati sempre piu’ seri. Nel breve tempo di una sola generazione, una civilizzazione millenaria come la Cina si e’ trasformata e si dedica oggi ormai quasi esclusivamente alla generazione di profitti, con conseguenze profonde. Valori tradizionali si sono disintegrati,  mettendo sotto uno stress immenso il singolo individuo. Nella corsa verso la ricchezza, la cultura del competere l’uno con l’altro mette una pressione incredibile sulle persone. I bambini, che disolito sono figli unici devono confrontarsi con aspettative quasi impossibili da parte dei genitori che pretendono il loro successo. In un paese dove 3 o 4 generazioni fa, si viveva tutti sotto lo stesso tetto e ora i vecchi vengono abbandonati – un crimine quasi impensabile allora – dove dalle campagne, contadini vanno a lavorare nelle citta’ lasciandosci dietro la famiglia e i bambini, la gente vive piu’ isolata. Lo sviluppo economico ha causato la rottura di legami familiari molto saldi. La gente e’ piu’ libera, di studiare, di viaggiare, di divertirsi, di scalare traguardi piu’ alti nella propria carriera. Ma allo stesso tempo molti Cinesi soccombono ad uno spaventoso senso di insicurezza. In passato il Comunismo regolava la vita delle persone, garantendo supporto da quando nascevi fino alla fine. Ora non e’ piu’ cosi’, molti Cinesi si sono come persi”. Una cosa che mi rattrista e’ che sono piu’ le donne che gli uomini, 58% per la precisione. Il suicidio e’ diventato la causa principale di decesso nell’eta’ tra i 15 e i 34 anni. Nelle zone rurali, dove spesso per uccidersi usano i pesticidi, il numero di persone che si toglie la vita e’ di 3-4 volte superiore rispetto alle citta’ dove la tecnica piu’ usata e’ buttarsi giu’ da un palazzo.  “I Cinesi sono spesso in conflitto con se stessi e non sanno se scegliere il Comunismo, il Confucianesimo o il Capitalismo. Non e’ come in occidente dove la maggiorparte delle persone ha una religione – spiega il dottor Zhu Wanli – qui anche se vanno al tempio ad accendere l’incenso e’ perche’ sperano cosi’ che qualcuno dall’alto gli possa far guadagnare piu’ soldi” – Un film gia’ visto?

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