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Ho deciso vendo la macchina

Mi sono stufato di guidare a Pechino, e’ come affrontare un percorso a ostacoli in cui tutti cercano di tagliarti la strada, veicoli e pedoni compresi. E’ impossibile guidare con un po’ di calma e tranquillita’. In sostanza un caos senza regole dove passa solo chi arriva per primo, o chi e’ piu’ arrogante, o ha piu’ coraggio. Hanno veramente una gran faccia tosta, pensano tutti di essere i piu’ furbi. Guidano come degli incoscenti, sempre di fretta, passandoti davanti da ogni parte pur di arrivare prima.  E il rischio di farsi male e grande. Proprio venerdi’ ho fatto un incidente con un motorino. Sono arrivato a un incrocio e stavo svoltando a destra. Sparato e’ arrivato di colpo un motorino, erano una ragazza e un ragazzo, senza casco, sulla pista ciclabile. Non ho fatto in tempo a vederli, mi sono venuti addosso nella parte anteriore della fiancata, e sono finiti sul cofano. Fortunatamente non si sono fatti male, solo qualche graffio. La polizia era’ li’ a fianco che si occupava del traffico per via della partita di calcio. Hanno fatto finta di niente e non si sono nemmeno avvicinati. Alla fine i due ragazzi se ne sono andati, non abbiamo parlato nemmeno di chi fosse la colpa. Ognuno si tiene i suoi danni e via. Tipico modo di affrontare i problemi da parte dei Cinesi…. Questo non e’ un paese civile. Rispettano le regole e marciano tutti squadrati solo quando fanno le parate difronte ad esponenti del governo. Ma la vita di tutti giorni e’ ben diversa. Tutti a fregarsi e a tagliarsi la strada l’uno con l’altro. Vince chi e’ in piu’ furbo. Per non parlare del traffico che nelle ore di punta e’ un disastro. Stress che preferisco evitarmi. Capisco che siamo in tanti a Pechino, 15 milioni, ma se continuo a guidare qui non solo metto a repentaglio la mia vita e quella degli altri, ma accumulo troppe arrabbiature a cui faccio volentieri a meno perche’ poi incomincio a odiare questo paese. Non ne vale la pena. Ho deciso, riparo i danni e metto in vendita la macchina. Tornero’ alla metropolitana e ai taxi.

Sedute di agopuntura

agopuntura Era da un po’ di tempo che soffro di dolori a livello cervicale. Ruotando il collo sento come un rumore di sfregamento tra le vertebre, che a quanto pare viene chiamato anche “sabbia nel collo”. Ho deciso cosi’ di rivolgermi a un medico molto bravo che pratica l’agopuntura. E dopo cinque sedute mi sento molto meglio, non solo per quanto riguarda il collo, ma anche l’umore e l’appetito mi sembrano migliorati. La foto che potete vedere a fianco l’ho scattata proprio durante una delle sedute. Immaggino che molti in occidente siano ancora scettici per quanto riguarda questa terapia ma il recente riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto per sempre le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere. E’ importante sottolineare pero’ che l’agopuntura non e’ la cura a tutti i mali ma il suo enorme vantaggio risiede nell’attrezzare l’organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la patologia in questione. La medicina classica occidentale spesso ricorre a metodi molto aggressivi, invasivi e carichi di effetti collaterali. Ero sicuro che se fossi andato da un’ortopedico mi avrebbe magari proposto un qualche intervento chirurgico o magari delle medicine. E’ per questo che ho cercato una strada alternativa, in Cina questo metodo tradizionale viene usato da ormai piu’ di 5000 mila anni. Le mie sedute continuano e vi manterro’ sicurmanete aggiornati sui progressi.

Retata

La mia amica Cici lavora come manager del personale in uno dei ristoranti/bar di Sanlitun. L’altra sera tutto il personale del locale e’ stato arrestato. Rubavano dall’incasso, quando i clienti ordinavano da bere non facevano lo scontrino e si mettevano i soldi in tasca. Sono stati scoperti da 5 telecamere che il proprietario ha installato un paio di settimane fa nel locale. Pare che per il personale che lavora in questo settore, camerieri, baristi, rubare sia una pratica abbastanza diffusa, specialmente nei locali per stranieri o “expats” dove circola parecchio denaro liquido. Il problema e’ che nella maggior parte dei casi il personale assunto e’ tutta gente che viene dalla campagna, povera, senza un educazione scolastica, e senza un credo religioso, in pratica senza un’etica. Lavorano per 150 euro al mese, vivono in dei tuguri, hanno vent’anni, a volte anche di meno. Alcuni si lamentano anche delle condizioni di lavoro, del fatto che vorrebbero guadagnare di piu’ ma spesso che li assume se ne fraga di loro, un po’ per avarizia, un po’ perche’ i costi dell’affitto dei locali e’ altissimo, un po’ perche’ danno per scontato che questi rubano comunque. Stando a quanto mi raccontava Cici la soluzione a questo problema non e’ facile. La grande sfida della Cina nei decenni avvenire secondo me non sara’ tanto come continuare a crescere economicamente, o andare sulla Luna, ma come educare e far progredire tutta questa massa di povera gente che costituiscono la maggiorparte della popolazione cinese. Ci vorra’ tempo e non lo vedo un compito facile, perche’ senza una scuola o una chiesa, l’etica come la insegni? Per dovere di cronaca poi aggiungo che il personale del locale in questione si trova in questo momento in galera e scontera’ una pena di 14 giorni di reclusione.

Tieni a mente Tiananmen….

DSC_0819 I festeggiamenti sono finiti, l’appuntamento per la prossima parata a Pechino e’ tra dieci anni per il 70esimo anniversario.  Saro’ ancora qui? Mah… I carri allegorici che hanno sfilato durante la parata rimarrano esposti a Piazza Tiananmen per un po’ di giorni, cosi’ oggi ho deciso di andarli a vedere. La piazza era gremita, con un continuo viavai di gente, sembrare di assistere a un vero e proprio pellegrinaggio. Centinai di migliaia, una marea, tutti con la macchina fotografica o il telefonino a scattare foto. I carri nella piazza sembravano come dei grandi trofei esposti, simboli di tutto cio’ che e’ stato raggiunto in questi 60 anni. La Cina oggi si sente orgogliosa, ed e’ bello essere partecipe di questo entusiasmo collettivo, di questo momento storico che questo paese sta attraversando. Oggi poi il governo Cinese porta a casa una altra vittoria mica da poco, le notizie dicono che Obama, per non compromettere i rapporti con la Cina in vista della sua prossima visita a meta’ Novembre, ha deciso che non ricevera’ il Dalai Lama a Washington in viaggio negli Stati Uniti in questi giorni. La scelta di Obama puo’ non essere condivisa ma politicamente e diplomaticamente e’ senza dubbio molto azzeccata. Pero’, lasciamo stare…. tornando alla mia giornata di oggi e quella camminata nella piazza piu’ grande del mondo ( 440,000 m² ) tra i trofei e la felicita’ della gente, il pensiero e’ tornato spesso a quello che e’ successo proprio li’ venti anni fa. E’ un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa, un boccone che non riesco a mandare giu’. Proprio oggi poi ero a fianco di una ragazza che ho conosciuto da poco, e mi raccontava che un’amico di sua sorella e’ morto proprio in quella piazza durante quel famoso massacro. In vent’anni tutto e’ andato dimenticato, in Cina guai a parlarne, anzi il governo si ostina ancora oggi a negare che qualcuno sia morto quel giorno. Capisco che culturalmente per loro sia difficile discutere apertamente dei propri errori e delle proprie debolezze, del proprio passato quando e’ scomodo farlo. Capisco che nalla vita’ sia piu’ importante guardare avanti. Ma i trofei, le vittorie, i traguardi, gli show valgono poco se non sei riuscito anche a vincere il rispetto dei i tuoi avversari.

Le donne sui “caccia” miliari

donne Mentre in Italia si discute animatamente di veline e di escort, io invece voglio parlarvi di queste incredibili 15 donne che durante la parata di Giovedi’ ho visto volare a su dei Jet K8, aerei militari dell’esercito Cinese – nella foto che ho scattato qui a fianco. Sono rimasto a bocca aperta cosi’ sono andato a documentarmi. Sono state reclutate 5 anni fa, inizialmente erano 35 e ne sono rimaste solo 16. Fanno parte della prima generazione di donne pilota in Cina e hanno da poco tutte completato i corsi all’accademia militare a pieni voti, quindi congratulazioni!. Questa era anche la loro prima esibizione pubblica. Secondo fonti ufficiali in futuro queste donne faranno parte di una squadra di piloti mista, senza distinzione di sesso, che volera’ i J-10, aerei da combattimento della terza generazione. Secondo la stessa fonte le donne pilota, anche se dimostrano qualche difficolta’ nelle manovre piu’ difficili, pare siano precise, soprattutto dimostrano di avere piu’ resistenza e piu’ ampi limiti di sopportazione rispetto ai piloti di sesso maschile. Volete mettere scusate? Queste si che sono donne!!! Altroche’ Patrizia d’Addario, escort, e veline…

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Orgoglio Cinese

lovechina Niente da fare, ho provato in tutti i modi per riuscire a fare qualche foto ai fuochi d’artificio di ieri notte ma non e’ stato possibile. Inizialmente volevo posizionarmi sul tetto del mio palazzo dove c’e’ un bel terrazzo. La porta pero’ era chiusa. Ho chiesto in portineria se gentilmente me la aprivano ma la risposta e’ stata secca: “Il governo ha dato ordine di mantenere chiusa quella porta, ci dispiace, a nessuno e’ possibile accedere al terrazzo”. Cosi’ nel pomeriggio mi sono messo in macchina e ho trovato un ottima postazione dietro la citta’ proibita, a circa un chilometro da piazza Tiananmen, e ho deciso di tornarci la sera sul tardi. Mi sono ripresentato verso le sette, ma tutte le strade erano sbarrate e chiuse. Ho tentato di arrivarci attraversando alcuni vicoletti in mezzo agli hutong. Niente da fare, il governo ha deciso che i fuochi avremmo dovuto guardarli da casa in televisione, e cosi’ e’ stato. Ero un po’ dispiaciuto ma alla fine ci si adegua. Se avessero aperto le strade l’intera citta’ si sarebbe arrivata in massa creando problemi di ordine pubblico, questo e’ il rovescio della medaglia quando si vive in un paese di un miliardo e mezzo di persone. Intanto un piccolo scoop, il bel tempo di ieri come sospettavo e’ stato indotto facendo piovere artificialmente con dei razzi sparati nell cielo nelle province circostanti la citta’. Poi vi segnalo il sito della CCTV dove potrete trovare un sacco di foto e video. Purtroppo da casa non accesso a YouTube (in Cina e’ censurato) ma sono sicuro che se ci fate un giro troverete altro materiale. Ma la cosa che mi ha lasciato piu’ perplesso e’ il fatto di trovare poco articoli,  e con scarni riferimenti all’evento sui giornali internazionali. Repubblica poi non ne parliamo, mi ha fatto davvero ridere, l’unica cosa che ha detto sulla manifestazione e’ che il presidente Hu Jintao esibiva la classica casacca maoista. Perche’ non parlare dei 100mila studenti, molti erano gli stessi volontari delle Olimpiadi, che erano in piedi dalle 3 di mattina, e hanno messo in piedi uno spettacolo fantastico. Bellissimo il messaggio della foto di cui sopra… hehe!! I love China too!! Mi e’ venuto in mente che gli Italiani in piazza ci vanno solo per protestare e fare sciopero e mai per fare qualcosa di buono per il loro paese… Repubblica continua a stupirmi, un giornale catto-comunista che se la prende con la Cina, che e’ dello stesso partito e sostiene il Dalai Lama che e’ di fede Buddista. Mahh……

Selina era tutta felice: “Sono cosi’ orgogliosa di essere Cinese oggi” – e io le ho risposto – “Beata te. Io invece oggi non sono per niente orgoglioso del mio paese” – e lei – “Perche? In Italia aveta il design, Prada, Gucci, Armani”……. “Ecco brava, puoi fermarti proprio li’, altro non c’e’ di cui essere orgogliosi….”

Cina, buon 60esimo compleanno !!

parata2 Era piu’ di una settimana che a Pechino aleggiava una foschia fastidiosa e  ieri verso mezzanotte si e’ intensificata, temevo che avrebbe rovinato tutto. Incredibilmente invece stammatina appena alzato ho guardato fuori dalla finestra e il cielo era azzurro, una giornata bellissima, soleggiata con visibilita’ illimitata. Che fortuna!! – ho pensato, ma il sospetto che il governo abbia agito per far piovere artificialmente prima della parata e’ forte…. Oggi l Repubblica Popolare Cinese festeggia 60 anni. La manifestazione e’ stata bellissima, emozionante, piena di colori, musica. Una scenografia perfetta, curata nei minimi particolari, perfino dalla CCTV che ha creato un’animazione della parata in 3D per studiare dove mettere le telecamere e ottenere le inquadrature migliori. Appena trovero’ un video lo postero’ su questo sito perche’ vale la pena sicuramente vederla ma spero comunque che le televisioni all’estero ve ne propongano almeno alcune immagini. C’e’ stata una sorpresa inaspettata, alcuni carri armati sono passati in colonna sotto casa mia proprio un’ora fa. Questa notte cercero di avvicinarmi alla piazza Tiananmen per vedere i fuochi d’artificio che pare saranno un altro spettacolo imponente. Cina, congratulazioni e auguri! Eccovi il link alle foto della parata sul sito China Daily.

I preparativi continuano

parata Saranno piu’ di centomila gli studenti universitari che si esibiranno nella parata del primo Ottobre. Secondo questo sito, le esercitazioni continuano senza soste e sembrano essere molto dure per gli studenti tanto da costringere alcuni a trascurare le lezioni e gli studi, ed alcuni fino al punto di boicottarle. Pare che ci sia anche chi sarà costretto a sfilare portando il pannolino per evitare di andare in bagno durante la manifestazione che si protrarra’ per piu’ di quattro ore secondo questa fonte. Molto interessanti le foto invece su questo sito da cui ho tratto lo scatto sopra. Senza dubbio un evento molto atteso da parte delle autorita’ Cinesi che useranno questa occasione per dar sfarzo del loro potere e garantirsi l’ennesimo successo di immagine. Parlando con vari colleghi e amici nessuno pero’ sembra aver fatto particolari programmi, tutti davanti alla TV quindi sperando che non succeda niente. Il timore di attentati e’ sicuramente alto.

La parata

Pechino si sta preparando a festeggiare il sessantesimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare. La citta’ sta vivendo proprio in queste ore parecchi disagi dovuti al blocco del traffico di parecchie arterie che portano verso piazza Tiananmen. Questa notte infatti si svolgeranno le prove generali al grande evento che si terra’ il primo di ottobre. Purtroppo pero’ non e’ possibile assistere ne alle prove ne alla parata. Addirittura chi alloggia negli hotel che si trovano nella zone in cui si svolegeranno le esercitazioni di questa notte, dovra’ abbandonare la camere e tornare dopo le 3 di mattina. A me sarebbe piaciuto molto fotografare questo evento, ma sara’ impossibile, sara’ una parata immagino senza spettatori e saremo tutti costretti a guardarcela in TV. Avrei voluto piazzarmi in quelche hotel o bar nei paraggi per provare ad arrivarci col teleobiettivo. Niente da fare. Sara’ una citta’ blindata, ho appena fatto due passi per comprare due cose e lo spiegamento di forze dell’ordine per le strade, poliziotti, militari, vigili, volontari e’ gia’ impressionante e mi ha portato indietro con la mente ai tempi delle olimpiadi. Secondo questo articolo sembra che manco ai piccioni o gli acquiloni sara’ permesso volare. Visti i grandi preparativi di queste ore e l’enorme spiegamento di forze immagino sara’ un evento davvero imponente. Scuole, edifici pubblici, ditte, rimarranno chiuse per una settimana intera, bene per me cosi’ ci si riposa ancora. Immagino ci saranno altre manifestazioni e spero di aver occasione di fotografare molte cose interessanti in quei giorni. Rimanete sintonizzati quindi!  

Suicidi in Cina, il parere dell’esperto

Siccome molti di voi saranno in vacanza o al mare di questi tempi, presumo che probabilmente vi interessera’ poco sapere che ogni anno in Cina vengono commessi tra i 250 e i 300 mila suicidi, un quarto dei suicidi totali nel mondo. In media pare che ogni due minuti un Cinese la fa finita. Eppure, direte voi: “Io non ho mai visto il funerale di un Cinese in Italia”…. beh, nemmeno io che sono a Pechino ne ho visti mai di funerali, pero’ questo non significa niente… E’ invece un aspetto secondo me interessante di questa societa’ che qui i suicidi sono davvero in aumento, nel 2008 quasi del 9%. Questo paese ha vissuto 30 anni di riforme.  “E con le riforme la societa’ e’ diventata piu’ complicata – ha affermato il dottor Huo Datong, il primo psicoanalista ad operare in Cina – “l’individualismo e’ diventato piu’ pronunciato e i problemi psicologici sono diventati sempre piu’ seri. Nel breve tempo di una sola generazione, una civilizzazione millenaria come la Cina si e’ trasformata e si dedica oggi ormai quasi esclusivamente alla generazione di profitti, con conseguenze profonde. Valori tradizionali si sono disintegrati,  mettendo sotto uno stress immenso il singolo individuo. Nella corsa verso la ricchezza, la cultura del competere l’uno con l’altro mette una pressione incredibile sulle persone. I bambini, che disolito sono figli unici devono confrontarsi con aspettative quasi impossibili da parte dei genitori che pretendono il loro successo. In un paese dove 3 o 4 generazioni fa, si viveva tutti sotto lo stesso tetto e ora i vecchi vengono abbandonati – un crimine quasi impensabile allora – dove dalle campagne, contadini vanno a lavorare nelle citta’ lasciandosci dietro la famiglia e i bambini, la gente vive piu’ isolata. Lo sviluppo economico ha causato la rottura di legami familiari molto saldi. La gente e’ piu’ libera, di studiare, di viaggiare, di divertirsi, di scalare traguardi piu’ alti nella propria carriera. Ma allo stesso tempo molti Cinesi soccombono ad uno spaventoso senso di insicurezza. In passato il Comunismo regolava la vita delle persone, garantendo supporto da quando nascevi fino alla fine. Ora non e’ piu’ cosi’, molti Cinesi si sono come persi”. Una cosa che mi rattrista e’ che sono piu’ le donne che gli uomini, 58% per la precisione. Il suicidio e’ diventato la causa principale di decesso nell’eta’ tra i 15 e i 34 anni. Nelle zone rurali, dove spesso per uccidersi usano i pesticidi, il numero di persone che si toglie la vita e’ di 3-4 volte superiore rispetto alle citta’ dove la tecnica piu’ usata e’ buttarsi giu’ da un palazzo.  “I Cinesi sono spesso in conflitto con se stessi e non sanno se scegliere il Comunismo, il Confucianesimo o il Capitalismo. Non e’ come in occidente dove la maggiorparte delle persone ha una religione – spiega il dottor Zhu Wanli – qui anche se vanno al tempio ad accendere l’incenso e’ perche’ sperano cosi’ che qualcuno dall’alto gli possa far guadagnare piu’ soldi” – Un film gia’ visto?

SOHO

sanlitun old Se seguite il mio blog da molto tempo allora ricordete forse questo post e la foto che ho scattato il 6 gennaio 2008 col telefonino, che ripropongo qui accanto, quel muro di una vecchia casa in procinto di essere abbattuta dalle ruspe. Sono tornato oggi in quello stesso punto, poco distante da dove abito. L’obiettivo era documentare cosa e’ stato costruito in poco piu’ di un anno e mezzo. SOHO, una ditta fondata nel 1995 da due soci, Pan Shiyi e Zhang Xin, oggi quotata in borsa a Hong Kong ha costruito qui un centro residenziale di 470.000 metri quadrati. Gli appartamenti di questo centro sono andati a ruba al prezzo di 3500 euro al metro quadrato. Se ho fatto bene i calcoli il valore delle vendite si aggira intorno a un milardo e mezzo di euro. E non ci si ferma qui…

SOHO dal 1995 a oggi ha costruito proprieta’ in Cina per un totale di 1 milione e 690 mila metri quadrati e ne ha in cantiere un altro milione e duecentomila.  Ecco, in queDSC_0519sta foto  potete notare cosa c’e’ oggi al posto di quel muro.  I muratori vivono in case prefabbricate antistanti ai cantieri. Arrivano dalle campagne, lavorano giorno e notte per 100 euro al mese o poco piu’, in condizioni al limite dello sfruttamento.

LAN Club

Mio cuginoDSC_0487 Manuel e Roberta sono qui in vacanza a Pechino da venerdi’ sera ed erano in cerca di ristorante stravagante. L’occasione giusta per ritornare a Lan Club e per parlare di questo locale unico al mondo, che non sapevo fosse una creazione del famoso designer francese Philippe Starck. Stamattina mi sono letto la sua biografia, e’ uno forse uno dei designer piu’ conosciuti al mondo e anche dei piu’ eccentrici. Il grande salto lo ha fatto nel 1982 dopo aver arredato l’appartemanento dell’allora presidente francese François Mitterrand. Lan Club si estende su 6000 metri quadrati, puo’ ospitare fino a 1200 clienti, con 35 sale VIP, ed e’ un investimento di 30 milioni di euro del magnate Cinese Zhang Lan, propietario di South Beauty una famosa catena di ristoranti a Pechino e Shanghai. Dopo la cena una delle camererie molto gentili ci ha fatto fare un tour del locale, mostrandoci la sala dove ha cenato Tony Blair.

Inter-Lazio 1-2

E’ stata una bella partita. Serata caldissima, umidita’ 80%, e spalti non completamente gremiti ma con una bella coreografica di pubblico, esattamente un anno dopo la serata di apertura delle Olimpiadi, che nostalgia… Quello che non leggo sulle cronache dei giornali Italiani e’ che il nostro calcio ha qui in Cina molti tifosi, e gli Interisti sono davvero tanti. E ieri sera purtroppo sono rimasti a bocca asciutta. Peccato per loro, io comunque tifavo Lazio perche’ mi piace tifare per il piu’ debole, ma anche per solidarieta’ nei confronti del mio amico Claudio di Roma che vive tra i cactus in Arizona. Mi aspettavo una vittoria facile da parte della squadra nerostellata e invece il calcio riserva sempre tante sorprese inaspettate, e soprattutto premia giustamente chi ci crede di piu’. Ritmi blandi all’inizio, un primo tempo quasi da sbadigli. Poi nel secondo tempo l’Inter si sveglia, forse un po’ troppo tardi, pero’ la fortuna ha voluto che la palla finisse dentro per la Lazio con un gol ‘di faccia’ da parte di Mutuzalem. Dopo qualche minuto la pugnalata di Rocchi che ha quasi zittito lo stadio, un bel pallonetto che trova Julio Cesar fuori dai pali probabilmente impegnato a guardare gli areoplanini che volano, passatempo interessante degli spettatori Cinesi che li lanciano dagli spalti e alcuni riescono ad arrivare fino a metacampo! Inter-Lazio 0-2 in pochi minuti. Finale emozionante con l’Inter a tre punte che assedia la porta di Muslera, riesce a segnare un goal, ma la Lazio si difende coriaceamente e al fischio finale si porta a casa la coppa. L’Inter ha un sacco di talenti molto virtuosi, ma la Lazio e’ piu’ squadra compatta, vecchio stile, quindi complimenti per la vittoria secondo me meritata.  La Lazio vince secondo me anche nelle dichiarazioni degli allenatori nel dopo partita.

Davide Ballardini (Lazio):
”L’avventura a Pechino è stata meravigliosa perchè ci ha permesso di conoscere un’altra cultura, ci ha arricchito dal punto di vista umano, abbiamo potuto vedere come le persone lavorano da queste parti e rispettano gli altri, un bel bagaglio di esperienza”

Mourinho (Inter):

“Dimostrate di non capire nulla di calcio. Dalle vostre domande – si è rivolto ai giornalisti Cinesi – sembra che abbiamo giocato una partita orribile…”.

La stanza dei bottoni

Secondo Wikipedia la “stanza dei bottoni” e’ un’ espressione che serve ad indicare “il luogo dove si comanda”. Invece a me viene in mente un’altra cosa. Qui a Pechino ci sono persone che lavorano in una stanza molto piccola, con tanti bottoni, sto parlando dell’ascensore. C’e’ chi e’ vestito bene, e deve stare in piedi tutto il tempo, e chi puo’ invece permettersi un seggiolino, ma il compito e’ lo stesso. Passano l’intera giornata li’ dentro, a premere il bottone corrispondente al piano a cui tu vuoi andare. Non penso che guadagnino piu’ di un euro all’ora. Chi, quale persona, nei paesi occidentali accetterebbe un impiego del genere? Non penso nessuno, forse manco i piu’ disperati. Meglio la fame piuttosto che una tale umiliazione. Eppure qui loro non battono un ciglio, almeno apparentemente, qualcuno li ha messi li’ e loro eseguono gli ordini, in alcuni casi sorridenti. A che pro? Non si capisce bene. Risparmiare a qualcuno l’onere o la fatica di premere il bottone dell’ascensore? Mah… rimango perplesso e un po’ triste per loro, pensando che c’e’ gente piu’ fortunata che fa un’altra vita e guadagna ben altri stipendi, e magari non e’ mai felice.

Guanxi

E’ tanto che voglio parlare di ‘Guanxi’, un termine Cinese che significa ‘Relazioni’.  Il Guanxi e’ una parte fondamentale della cultura e dello stile di vita dei Cinesi, ed e’ indispensabile conoscere di cosa si tratta per qualunque occidentale che voglia intrapprendere delle relazioni d’affari con i Cinesi. A dire il vero pero’, noi Italiani, e i popoli di orgine latina in generale, partiamo da una posizione di vantaggio rispetto ad altri perche’ ci sono degli elementi del Guanxi che esistono anche nella nostro universo culturale. Il Guanxi è in pratica un sistema di reciproci scambi di favori, cioe’ io do una mano a te e tu la dai a me, e una mano lava l’altra per intenderci… Per esempio, io ti porto fuori a cena, ti faccio dei regali, e tu sei hai dei clienti per il mio business me li presenti e cosi’ diventeremo grandi amici.  Oppure, per esempio un Cinese potrebbe avere un familiare che cerca lavoro e usare quindi le persone che fanno parte del suo Guanxi per trovargli un impiego, la nostra “raccomandazione” per interderci. Per altri versi pero’ un mondo distante dalla fisolofia piu’ trasparente e meritocratica che esiste nei paesi di origine Anglosassone come l’America.  Al favore ricevuto quindi non occorre subito ricambiare, ma la necessità di scambio che prima o poi emergerà, dovra’ essere puntualmente onorata, se si vuole ovviamente rimanere all’interno del gruppo di relazioni o Guanxi, che ognuno si crea cosi’ laboriosamente.

Perche’ e nato il Guanxi? In passato per i Cinesi la vita era tutta programmata, era il sistema che decideva per loro. Prima la Cina si aprisse alle riforme che hanno portato questo sviluppo, come in qualsiasi paese comunista vivano tutti come delle macchine, in un mondo dove ogni innovazione e cambiamento veniva visto con poco favore, dove se uno aveva un occupazione o una posizione sapeva che molto probabilmente l’avrebbe mantenunata invariata per il resto della sua vita.

Riporto qui sotto alcunia passi tratti dal libro “in CINA per affari” di Giuseppe Pisi, molto interessanti.

“Talvolta si dice che il cinese è un uomo che ha attorno a sé tanti strati lamellari, come la cipolla. Il primo strato il più vicino, il più importante e forte, è costituito dalle relazioni familiari che vedono i genitori al posto più alto, poi il fratello maggiore, quindi gli altri fratelli e membri della famiglia. Un secondo strato è costituito dai compagni di studio, seguono poi gli strati degli amici, dei colleghi. Il tutto costituisce un cerchio immaginario che circonda ogni cinese e nel quale tende ad identificarsi. Il resto del mondo rimane all’esterno di questo cerchio, quasi come non esistesse.

Il saltare le code, il non concedere precedenze, la tendenza ad ammassarsi per raggiungere il proprio obiettivo incuranti degli altri, nelle strade, ne sono visibili quotidiane conseguenze, non è un problema di educazione ma piuttosto di intimo sentire. Noi occidentali talvolta, tendiamo magari a trattare meno bene gli amici e meglio le persone poco conosciute, perché tanto gli amici ci conoscono e capiscono. Il cinese mai, la sua rete di relazione è il suo mondo.

Guanxi è un sistema di relazioni che tende per sua natura ad essere
permanente, mentre nel nostro mondo occidentale, una volta ottenuto un favore, si tende a ricambiarlo immediatamente, magari a monetizzarlo, e tutto finisce lì. La rete di relazioni che ciascun cinese si crea con pazienza ed estrema cura, rimane invece aperta, come una solida struttura, diventa occasione di identità,
una certezza da mantenere per sempre.

In un sistema sociale dove senza godere di relazioni, fino a solo qualche anno fa, non si poteva neppure acquisire un biglietto per il treno, o per il teatro, o magari un maggiore o miglior spazio in ufficio, o più idonee mansioni di lavoro, oppure sigarette od alcolici per chi ne sentiva il bisogno, o visite specialistiche e cure speciali, si comprende bene quale ruolo abbia rivestito e continui a rivestire questo atteggiamento culturale.

L’occidentale deve comprendere il Guanxi nella sua realtà, accettarne le regole ed alla fin fine lo apprezzerà come una forma di onesta solidarietà.”

Il caldo fa brutti scherzi…

Ieri sera, era mezzanotte passata, improvvisamente ho incominciato a sentire delle urla di una ragazza che venivano da fuori. Mi sono avvicinato alla finestra e l’ho aperta. In lontananza ho visto una ragazza in piedi, ferma, in mezzo al traffico a tre corsie. Camicia bianca, minigonna di jeans, tacchi alti, capelli lunghi, sembrava che fosse carina e che volesse proprio farla finita. Urlava, poi improvvisamente smetteva rimanendo immobile, sperando forse che le macchine la mettessero sotto. Sono rimasto ad osservarla per un bel po’, sperando che qualcuno la fermasse o le dicesse qualcosa, invece niente. Alcuni passanti si sono messi a guardarla, le macchine riuscivano a schivarla. Sembrava destinata a vivere insomma. Poi quando e’ arrivata la polizia ci ha provato con piu’ insistenza, mettendosi a correre incontro al traffico. Una macchina a un certo punto ha inchiodato ed e’ riuscita a fermarsi in tempo ad alcuni centimetri dalle sue gambe. Mi sono spaventato. Poi finalmente il guidatore di un carro-attrezzi e’ sceso, l’ha abbracciata costringendola a dirigersi verso i poliziotti che l’hanno caricata in macchina. Quale sara’ il suo destino? E come mai era fuori di se’ a tal punto da urlare come una forsennata, sperando di morire o di farsi del male? Chissa’ forse una storia d’amore andata male, un tradimento, un’ attrazione fatale, o forse il caldo eccessivo? Peccato, avrei voluto scendere io in strada, cercando di convircerla a non commettere un errore cosi’ grosso ma non e’ ho avuto il coraggio. A dire la verita’ non e’ la prima volta che mi capita di assistere a situazioni che mi intristiscono da queste parti. Proprio qualche settimana fa, poco distante da dove la tipa ha tentato di suicidarsi, ricordo che mentre stavo camminando una sera per andare in discoteca, ho sentito improvvisamente una donna gridare sull’altro lato della strada. Il suo uomo, un tipo tarchiato, grassottello a torso nudo era su tutte le furie e le stava rifilando pugni e schiaffi in faccia. Li’ ero gia’ pronto per intervenire, il problema e’ che purtroppo era impossibile attraversare la strada per via delle barriere di metallo che separano i due sensi di marcia. Mi ero gia’ incamminato per fare il giro e arrivare sul posto quando la tipa e’ riuscita a scappare prendendo un taxi. Uno spettacolo davvero poco edificante che mi ha messo davvero di cattivo umore quella sera. Sara’ pure il caldo che fa brutti scherzi, ma e’ anche vero che l’amore se non stai attendo puo’ anche ucciderti…

E’ finita di Facebook e Twitter

I media internazionali hanno dato poco risalto alla cosa a quanto pare ma per chi come me che ha quasi 120 amici su Facebook molti dei quali sono sparsi per il mondo, non e’ una situazione molto simpatica direi…. L’altro giorno volevo mandare un messaggio a John, un amico di Seattle, e mi ero accorto che Facebook non funzionava ma “non me la sono data”, ho pensato a qualche problema tecnico. Invece poi l’altra sera sono andato a cena con Susan e mi ha dato la notizia. Inizialmente non aveva nemmeno il coraggio di parlarne, mi ha accennato di una decisione che ha fatto molto discutere i Cinesi sulla rete, ma non mi voleva dire niente. Incuriosito di cosa si trattasse ho dovuto insistere un bel po’ finche’ a un certo punto quasi imbarazzata lo ha ammesso: Facebook non e’ piu’ accessibile in tutta la Cina, stessa fine per Twitter. Un peccato. Non si capisce bene il perche’, forse le rivolte nello Xinjiang con piu’ di 150 morti, hanno portato il governo a chiudere questo canale di comunicazione nel tentativo di calmare le violenze, o isolare gli ‘”istigatori”. Cosa che tutto sommato potrebbe anche essere comprensibile, sta di fatto che pero’ in questa zona della Cina, che mi sembra per lo piu’ abitata da gente abbastanza povera, non penso siano tanti quelli armati di computer e non so quanto Facebook, o Twitter, possano influire negativamente sulla stabilita’ di questa regione. La censura di questi due siti la ritengo dunque una totale idiozia.  

Rispetto per i Diritti Umani

E’ cio che il nostro presidente Napolitano ha chiesto al presidente della Cina Hu Jintao in visita a Roma in questi giorni. Ieri sul canale 9 della CCTV, le news hanno parlato ampiamente dei dettagli di questo importante incontro tra i due capi di stato ma chissa’ come mai si sono dimenticati di riportare questa esplicita richiesta del nostro presidente: rispetto per i diritti umani. La cosa mi ha mandato su tutte le furie. Ma come? Perche’ nascondere la verita’? E’ terribile questo. Poi stamattina ci ho ripensato. Perche’ mai dovrei arrabbiarmi? La parola ‘diritto’ e’ una cosa che il Cinese non riesce a comprendere. Ci provo spesso a farglielo entrare in testa ma e’ sempre fiato sprecato. In una societa’ in qui sono tutti dei soldati che cosa centra il diritto? Provate voi a immaginare un paese o una societa’ in cui tutto avviene perche’ qualcuno esegue degli ordini che non si possono minimamente discutere. Ecco questa e’ la Cina, la Cina che non pensa, che si rifiuta di pensare perche’ e’ sempre e solo concentrata ad eseguire. La cosa piu’ incredibile e’ che non riescono a comprendere nemmeno i diritti piu’ basilari, tipo quello di poter attraversate le strisce pedonali, o il diritto di dare la precedenza di quando sono al volante di un veicolo. Passa solo chi arriva per primo o e’ il piu’ forte, che non e’ quasi mai il pedone. E’ chiaro che se attraversasse la strada Hu Jintao on un importante figura Cinese si fermerebbero tutti, ma non perche’ si tratta di rispettare un diritto, ma per sudditanza mentale. Che peccato. Ci vorranno intere generazioni per cambiare questo atteggiamento, anche perche’ la maggiorparte della popolazione Cinese e’ povera, contadina, retrograda, senza educazione scolastica, insomma indietro, molto indietro. Un peso incredibile da mascherare per lo sviluppo economico di questa civilta’ che ha retto meglio di altri paesi alla recessione, ma che dimostra purtroppo ancora tantissimi limiti.

Non c’e’ piu’ niente da fare…

“Si’ e’ vero, il governo Cinese controlla i 12 canali televisivi della CCTV” – mi ha detto Selina che ha lavorato per la CCTV per molti anni. “Controllano tutti i testi e cio’ che viene detto prima che i programmi vadano in onda”. Sorrideva, tranquilla, cosi’ le ho chiesto: “Ma non ti preoccupa questo?” e lei “No, perche’ il salario era buono. Poi quando lavoravo come inviata speciale spesso la gente che incontravo, sapendo che lavoravo per la CCTV, mi dava delle buste rosse con dei soldi dentro perche’ io parlassi bene di loro nei servizi televisivi”. Ho provato a insistere “E questo assolutamente non ti preoccupa?”. Continuava a sorridere come se niente fosse.

Ultras Cinesi

ultras Il mio appartamento dista solo poche centinaia di metri dallo stadio di calcio dove ogni settimana gioca la squadra locale. La partita e’ sempre di sera dopo cena, e ultimamente la squadra e’ in testa al campionato, cosi’ quando i tifosi escono se ne vanno per le strade in corteo bloccando il traffico con cori, bandiere, tamburi, gridando “Sha bin!”. Quando li ho visti e sentiti passare sotto casa per la prima volta sono rimasto sorpreso, vedere una marea di gente in corteo, in assembramento stile ultras, non pensavo mi sarebbe mai capitato in questo paese e invece…. E’ un segno che se vogliono urlare al cielo quello che pensano sono capacissimi di farlo… A buon intenditor poche parole.