I media internazionali hanno dato poco risalto alla cosa a quanto pare ma per chi come me che ha quasi 120 amici su Facebook molti dei quali sono sparsi per il mondo, non e’ una situazione molto simpatica direi…. L’altro giorno volevo mandare un messaggio a John, un amico di Seattle, e mi ero accorto che Facebook non funzionava ma “non me la sono data”, ho pensato a qualche problema tecnico. Invece poi l’altra sera sono andato a cena con Susan e mi ha dato la notizia. Inizialmente non aveva nemmeno il coraggio di parlarne, mi ha accennato di una decisione che ha fatto molto discutere i Cinesi sulla rete, ma non mi voleva dire niente. Incuriosito di cosa si trattasse ho dovuto insistere un bel po’ finche’ a un certo punto quasi imbarazzata lo ha ammesso: Facebook non e’ piu’ accessibile in tutta la Cina, stessa fine per Twitter. Un peccato. Non si capisce bene il perche’, forse le rivolte nello Xinjiang con piu’ di 150 morti, hanno portato il governo a chiudere questo canale di comunicazione nel tentativo di calmare le violenze, o isolare gli ‘”istigatori”. Cosa che tutto sommato potrebbe anche essere comprensibile, sta di fatto che pero’ in questa zona della Cina, che mi sembra per lo piu’ abitata da gente abbastanza povera, non penso siano tanti quelli armati di computer e non so quanto Facebook, o Twitter, possano influire negativamente sulla stabilita’ di questa regione. La censura di questi due siti la ritengo dunque una totale idiozia.