Mercoledi’ sera, nella stanza di questo hotel piu’ che a Pechino mi sento a Baghdad. In lontananza si sentono esplosioni anche forti, a volte sembrano dei bombardamenti a tappeto, sorrido, ormai il capodanno Cinese si avvicina e qui non perdono una sera per divertirsi. Se queste sono le premesse chissa’ che botti sabato per il capodanno. Oggi e’ San Valentino, mi viene in mente la massima di Confucio: “L’amore eterno dura tre mesi”… Non credo alle massime, le poesie, definizioni, i regali, i fiori, le feste che durano un solo giorno. Non ci voglio pensare. Sono triste ma non per quello. Stasera mi sono fermato qui a Microsoft fino alle 7 perche’ avevo da fare, poi sono andato al ristorante giapponese per cena, era quasi vuoto. A un tavolo c’era un gruppo di Americani, alcuni li conosco, sono nel mio stesso team e sono qui in visita da Seattle per solo qualche giorno. Fanno finta di non vedermi, solo uno di loro mi ha salutato timidamente. Mi siedo da solo e non hanno nemmeno il coraggio o la gentilezza di chiedermi come sto. Gli Americani a volte non li capisco, da quando sono qui i miei colleghi Cinesi non mi lasciano mai da solo a pranzo. Forse mi hanno abituato male, a Seattle magari non ci avrei fatto caso, ma qui che sono da solo la cosa mi ha davvero rattristato. Domani sera e’ gia’ ora di fare le valigie. Venerdi’ torno negli Stati Uniti perche’ la prossima settimana qui gli uffici di Microsoft sono chiusi per i festeggiamenti del capodanno. Saro’ a Las Vegas un paio di giorni e poi a San Diego a casa di amici, ma preferirei starmene qui. Sono curioso di vedere come sara’ il rientro nel mondo occidentale.