E’ uno sport molto diffuso da queste parti per i businessman, politici e uomini di potere di una certa eta’ avere non solo una, ma una lunga fila di giovani amanti. Il gioco e’ facile, le si compra una bella macchina (meglio se BMV o Mercedes) le si mette a disposizione un appartamento dove vivere, una carta di credito per comprarsi vestiti e scarpe a volonta’ e il gioco e’ fatto. E’ piacevole vederle arrivare quando sono in discoteca, sembrano tutte delle gattine, si presentano accompagnate dal loro burattinaio o con le amiche del cuore. Tutte pimpanti ballano, spendono, si divertono, esagerano. Puo’ capitare che mi guardino sorridenti mentre sono appollaiate al bancone del bar a fianco di chi se le e’ comprate. Io ricambio sempre il saluto, e sorrido anch’io. La cosa che piu’ mi diverte e’ vedere l’energumene che si ritrovano seduto accanto ingelosirsi o arrabiarsi perche’ si sono momentaneamente distratte a guardarmi un attimo. Appaiono cosi’ sicure di se stesse, nella loro falsa bellezza. “Puoi divertirti e flirtare con l’occidentale carina ma il tempo passa anche per te….” penso tra me e me. La maggior parte di loro pero’ snobba l’intero mondo che le circonda. E alla fine solo le piu’ abili o fortunate riescono a sposarsi uno di quei burattinai, per poi finire di passare le notti a casa sole o con i figli che hanno messo al mondo, mentre lui e’ fuori la sera perche’ o lavora fino a tardi o se la spassa con donne piu’ giovani di loro. Un film gia’ visto. Certo questo e’ un mondo che non e’ solo made in China, succede un po’ ovunque, ma credo che qui sia un fenomeno certo piu’ marcato e evidente, anche perche’ in un grande citta’ come questa di 15 milioni in un paese in grande crescita, ci sono tanti uomini con grandi disponbilita’ di denaro e tante donne disperatamente in cerca di uscire da una situazione di poverta’, un cocktail esplosivo. Sara’ questa una delle ragioni per cui le discoteche sono aperte tutti i giorni della settimana, e sono sempre piene fino a notte fonda?. Si, e’ vero, molti hanno voglia di sforgarsi e divertirsi adesso che i venti sono cambiati. Ma in queste notti di Pechino, in questo vortice di banconote, musica, glamour, di luci, colori e sensazioni forti che animano la notte, sento di esserci finito dentro anch’io, a volte spettatore, a volte attore. Anche io finisco per ballare (anche perche’ mi piace un sacco), anche io spendo, mi diverto, esagero senza pensare al domani che verra’. Giusto o sbagliato che sia di una cosa sono certo, in quei momenti mi sento piu’ vivo e mi dimentico di tutto cio’ che di brutto sta succedendo fuori dal locale, da cio’ che e’ dentro di me, e cio’ che ho lasciato lontano da me………….. squilla il telefono. Sono in ufficio, e stavo scrivendo questo post. La segretaria mi chiama per dirmi che il candidato per il prossimo colloquio e’ arrivato alla reception “Hallo your interviewer is coming….” Non posso che sorridere divertito (per ovvie ragioni) dalla quella frase storpiata in inglese ……… Xu Qing, si dice: “Hallo your candidate has arrived”….
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Corruzione si’ ma chi sbaglia paga….
E’ la corruzione nelle amministrazioni locali la piaga della Cina. Ho letto questo articolo che parla di Duan Yihe, il capo del consiglio comunale della citta’ di Jinan nella provincia di Shandong e della brutta fine che ha fatto fare alla sua amante. La loro relazione era iniziata nel 2000. Duan le aveva gia’ regalato un casa, aveva raccomandato l’assunzione di parecchi suoi parenti ma questo non le era bastato. La donna voleva ancora piu’ soldi e insisteva perche Duan divorziasse dalla moglie e la sposasse minacciando di denunciaro per corruzione. Stanco delle sue pretese Duan ha pensato di eliminarla e, con l’aiuto del genero, ha messo una bomba nella macchina della poveretta facendola saltare per aria. Sperava di farla franca, ma Duan ha fatto male i calcoli perche’ il governo centrale ha mandato la scientifica e non solo, ha scoperto poi che Duan era coinvolto in un giro di tangenti per il valore di 220 mila dollari. Risultato: dopo soli due mesi di processo lui e il genero sono stati fucilati. Qui chi sbaglia paga…. Ma non e’ un caso isolato, ho trovato un secondo articolo che parla di un episodio simile nel quale un membro dell’amministrazione pubblica di 63 anni di un’altra provincia e’ stato denunciato dalle sue 11 giovani amanti. Fortuna per lui che lo scandalo gli e’ costato solo l’espulsione dal partito.
Snack street
Oggi e’ il quindicesimo giorno dopo l’inizio dell’anno lunare Cinese, si concludono cosi’ i festeggiamenti come tradizione, con fuochi d’artificio che iniziano all’imbrunire e si protraggono per parecchie ore. Dicono che la luna in questa notte sia particolarmente luminosa e i botti sembrano non finire mai. Mancano ormai pochi minuti all mezzanotte e sono qui che scrivo nella mia camera dell’hotel. Sono stato a Wangfujing questa sera, ho scoperto Snack Street, una vicoletto che ricorda un po’ l’antica Pechino. Ci sono un sacco di piccoli chioschi che offrono a passanti spiedini di ogni tipo per pochi yuan. Mangiare per strada o questi piccoli ristorantini che sembrano le nostre osterie e’ una cosa molto tradizionale da queste parti. Certo che per alcuni di questi spiedini ci vuole un bel coraggio per assaggiarli… le foto che ho scattato si commentano da sole….
Shanghai Center
Circa un anno fa’ avevo parlato in questo post dello Shanghai World Financial Center, che verra’ completato quest’anno e diventera’ con i suoi 101 piani 491 metri il grattacielo piu’ alto in Cina e il secondo piu’ alto al mondo. Oggi sul China Daily ho letto che a Shanghai e’ stato presentato un progetto per costruire un altro grattacielo quasi 100 metri piu’ alto e nella stessa zona del World Financial Center. Sono rimasto stupito. Sara’ completato nel 2010 (non so come faranno in soli 2 anni) e alto 110 piani, un colosso di 20.300 metri quadrati e si chiamera’ Shanghai Center, ospitera’ uffici che l’articolo descrive “prestigiosi”, un hotel a cinque stelle, un centro commerciale, ristoranti, etc. La Cina non si ferma…
Il viaggio continua
Ho deciso che non vi raccontero’, almeno per il momento, la ragione piu’ importante della mia passione di un tempo per la Finlandia. Ho riflettuto molto su questa decisione, ho pensato che, anche se sarebbe una storia davero interessante da leggere, avrei toccato un argomento troppo delicato per me, penso sia piu’ saggio guardare avanti. Il mese di Marzo sara’ interessante, verra’ a trovarmi un caro amico di Seattle originario di Roma, Alexis, poi ci ritroveremo con altri amici a Osaka in Giappone, penso sara’ divertente. A fine mese invece sara’ la volta di Seul, Corea del Sud. Insomma continuero’ a viaggiare quindi ci saranno un sacco di altre storie interessanti da raccontare.
Perche’ sono legato a Stoccolma
Ho iniziato a viaggiare quando avevo 18 anni. Nella foto mi potete vedere nel mio primo viaggio verso la Finlandia, ero sul traghetto che collega la Danimarca alla Svezia col mio caro amico Simone. Erano viaggi estenuanti quelli, da Alessandria a Turku (Finlandia) in treno con l’InterRail (perche’ l’aereo non ce lo potevamo permettere) ci volevano ben 48 ore, ma di quei tempi conservo dei bellissimi ricordi. A Stoccolma arrivavamo nel pomeriggio e avevamo un po’ di tempo per girarla prima di prendere la sera un secondo traghetto, la mitica Silja Line, che di notte ci portava in Finlandia. Mi ricordo che a quei tempi appena avevo tempo e soldi scappavo al nord, ho fatto quel viaggio 13 volte se non sbaglio, tanto viste le distanze e i costi, ma tale era la mia passione per viaggiare e per quei posti. Mi piaceva molto la Finlandia come potete immaginare, quando tornavo non finivo mai di parlarne con gli amici, tanto che qualcuno mi aveva soprannominato il Finlandese. Sono tante le ragioni di questa mia passione, un giorno vi raccontero’ la piu’ importante. Oggi vi posso solo dire che i paesi nordici suscitavano in me un grande fascino. Intanto mi pareva di essere per certi versi nel paese delle fiabe, la Finlandia e’ grande 4 volte l’Italia e ha una popolazione di 5 milioni di persone, quindi tanta natura, tanti laghi, ce ne sono piu’ di diecimila, poi io vado pazzo per la neve e li’ certo non mancava. Devo dire di aver incontrato molte persone gentili da quelle parti, incredibilmente ospitali, soprattutto mi pareva un paese molto civile, moderno, piu’ organizzato del nostro, pulito e per niente pericoloso. Ma la cosa che amavo di piu’ era l’onesta’, l’educazione e l’intelligenza delle persone che incontravo, ho imparato molte cose dialogando con loro, molti parlavano un inglese quasi perfetto. Erano persone a volte introverse e un po’ chiuse emotivamente, forse a causa del clima, ma che sapevano essere genuine e cordiali una volta rotto il ghiaccio. Quei viaggi in quella cultura cosi’ diversa dalla nostra mi aprirono la mente, visto che io venivo da una piccola citta’ con un mentalita’ piu’ chiusa, imparai quanto fosse utile e bello poter viaggiare, confrontarsi e conoscere culture diverse perche’ questo incredibilmente ti porta a conoscere meglio te stesso. Il mio sogno era un giorno poter vivere in Finlandia ma a quei tempi non c’era la Comunita’ Europea, le frontiere erano ancora chiuse e l’unico modo per trasferirsi li’ era di anadare studiare o sposarsi. Nell’ambito universitario non trovai corsi di laurea in informatica aperti anche a stranieri, ma trovai un programma di studio interessante all’universita’ di Stoccolma. Non avrei vissuto distante dalla Finlandia, poi Stoccolma e’ comunque una citta’ affascinante, forse una delle piu’ belle che abbia mai visto. Dopo la fine del liceo iniziai a lavorare come consulente informatico per mettermi da parte qualche soldo per la mia avventura, mi iscrissi a un corso avanzato di inglese per superare gli esami di ammissione, nel frattempo presentai i documenti necessari per l’iscrizione all’Universita’ di Stoccolma. Ci volle un anno prima di sapere se mi avrebbero ammesso, e non vi racconto le peripezie che ho dovuto fare per tradurre tutta la documentazione in Svedese. Ma la decisione finale fu un colpo terribile per me, mi negarono l’ammissione perche’ secondo loro non soddisfavo tutti i requisiti richiesti. Per essere ammesso bisognava avere frequentato il liceo classico o quello scientifico, invece io ero un perito informatico. A niente valsero le mie spiegazioni visto che grazie a corsi che avevo fatto all’istituto tecnico sapevo gia’ programmare un computer. Insomma, ci rimasi male e decisi di iscrivermi a un college Americano perche’ comunque volevo fare un esperienza all’estero. La Scandinavia pero’ e’ rimasta un sogno nel cassetto per lungo tempo, e non so se ho fatto bene a visitare Stoccolma l’altro giorno. Qualche rimpianto c’e’ anche se non posso certo lamentarmi visto che la vita mi ha comunque ricompensato ben oltre le aspettative nonostante quella delusione. Ho pensato in questi giorni, a cosa sarebbe stato di me se invece fossi stato ammesso a quell’universita’ e mi fossi trasferito a Stoccolma. Chissa’ se sarebbe stato meglio o peggio, e in quali termini, difficile dirlo. Di una cosa sono certo, in quei posti che oggi mi sembrano cosi’ lontani, so di aver lasciato una parte di me e quando rivivo quei ricordi provo sempre molta nostalgia. D’altro canto non posso pero’ che riconoscere alla Scandinavia di aver acceso in me una grande passione per viaggiare grazie alla quale ho vissuto un’incredibile avventura di 16 anni negli Stati Uniti. Questa passione per i viaggi sento che ancora oggi e’ presente dentro di me nonostante siano passati vent’anni, ed e’ una passione che ho riscoperto grazie a questa esperienza in Cina e grazie anche a questo blog. Quindi non posso certo rattristarmi oggi per quell’occasione mancata, anzi voglio chiudere questo lungo post di oggi con una frase a cui penso spesso e che spero lasci il segno anche dentro di voi: penso che la vita sia davvero un bellissimo viaggio, ovunque ci porti e indipendentemente da quanti chilometri si percorrono, non scordatevi mai di viverla intensamente ogni giorno, come se fosse l’ultimo.
Gamla Stan
Sono dinuovo a Pechino, anche questa volta ho usato la mia solita tecnica di offrirmi volontario per rimandare la partenza di un giorno in cambio un biglietto gratis, questa volta mi e’ valso un upgrade in business class. Non male perche’ sull’Airbus 340 su cui volavo il sedile si allunga e diventa quasi un letto, e’ stato un dolce rientro insomma. Lo scalo di sette ore a Stoccolma non mi e’ pesato, anzi, sono riuscito a raggiungere il centro della citta’ in venti minuti col treno e poi ho preso la metropolitana per andare a visitare Gamla Stan. E’ stato davvero emozionante essere dinuovo a Stoccolma dopo tanti anni e scattare qualche foto a questa bellissima citta’. Gamla Stan, e’ la parte storica, con un sacco di vicoli e costruzioni che risalgono al periodo medioevale. Sono arrivato all’imbrunire, l’atmosfera giusta per le foto che volevo scattare
Sette ore per rivedere Stoccolma
Domani ritorno a Pechino, questa volta faro’ scalo a Stoccolma per ben sette ore. Ho deciso quindi che invece di starmene in aereoporto utilizzero’ quel tempo per far visita e scattare qualche foto a questa citta’ alla quale sono molto legato, poi vi spieghero’ il perche’.
Anche questa mini vacanza e’ finita, giusto il tempo di gustarmi qualche fetta di farinata e di salutare il caro amico Stefano, un grande musicista con cui ho avuto il piacere e l’onore di suonare. Spero, caro Stefano, che tu riscopra la tua grande passione per la musica, che un tempo ha contagiato anche me, e che tu possa tornare a suonare con l’entusiamo che avevi allora.
Polenta e Baccala’
Domenica ho percorso il nuovo tratto di tangenziale che da poco tempo ha aperto al traffico qui ad Alessandria. Erano piu’ di vent’anni che il Comune aveva progettato di costruirlo e finalmente ci sono riusciti. Ho cercato di informarmi ma nessuno ha saputo dirmi come mai ci sia voluto tutto questo tempo per costruire questo tratto di strada a due corsie lungo nientepopodimenoche’… 4 km…, lascio a voi ogni supposizione, pero’ adesso che e’ finito non sono riuscito a resistere alla tentazione di percorrerlo, come se rappresentasse chissa’ quale novita’. In poco tempo ho raggiunto il paese di Valmdadonna, ho proseguito verso Valenza Po, attraversato Frascarolo e sono finalmente arrivato a Suardi, un piccolo paese di campagna dove i miei zii hanno una casa. Ad aspettarmi per il pranzo c’era anche mio padre il quale insieme agli zii aveva organizzato un magnifico pranzo a base di polenta e baccala’ preparato con il contributo di una vecchia amica di mia nonna, Gina che oggi ha 88 anni. La particolarita’ e’ che lo hanno preparato proprio come lo cucinava mia nonna Egidia, originaria come Gina del Veneto. Erano moltissimi anni che non lo mangiavo cosi’, chissa’ forse quasi vent’anni, e’ stato un po’ come tornare indietro nel tempo, oltre ai sapori e ai profumi in quella casa di campagna c’erano parecchi oggetti che mi ricordavano i miei nonni.
L’Angolo Rosso
Ho visto un bel film su Rai Tre ieri sera intitolato l’Angolo Rosso con Richiard Gere e Bai Ling (nella foto). E’ la storia di un businessman americano che finisce in prigione a Pechino e di un’avvocatessa che sfida le regole del sistema per liberarlo. Nel film Bai Ling non appare come una donna appariscente o particolarmente attraente, dava piu’ l’idea di una donna semplice con una forte personalita’, forse dovuto al ruolo che interpretava. Sono rimasto catturato e sono andato a documentarmi su internet dove ho trovato questa bellissima foto di lei. Ho scoperto che questa attrice Cinese di 37 anni e’ un personaggio abbastanza controverso per aver militato, incredibile ma vero, nel movimento democratico di Piazza Tienanmen e per essere stata anche la prima donna Cinese ad apparire sulla copertina di Playboy cosa che ha suscitato un vero e proprio scandalo in Cina. Il suo nome, Ling, significa “spirito libero”, non e’ certamente un caso… Interessante questa intervista pubblicata da Federico Rampini. Una donna davvero affascinante.
Quello che pero’ non mi e’ piaciuto del film e’ la retorica anticomunista tipica americana. Ricordo in passato di avera odiato la Cina dopo aver visto il film Sette Anni in Tibet, incomincio a capire perche’. In America ho notato spesso il fatto che i media dipingono la Cina come un paese mostruoso dove vengono commesse ogni tipo di ingiustizie e crudelta’. Ricordo per esempio la campagna negativa che e’ stata fatta contro la Cina per i giocattoli al piombo. Chi ha messo quei giocattoli sul mercato senza controllarli? Una ditta Americana, non hanno responsabilita’ pure loro per non aver controllato cosa vendevano? Comunque non voglio entrare nel merito, cio’ che mi preme dire e’ che questo film e’ l’ennesima dimostrazione di quanto l’America sia un paese ipocrita, questo da cittadino americano lo posso sicuramente dire. Ricordo di un amico Italiano che parecchi anni fa si era’ sposato a Seattle con una americana e aveva fatto la domanda per legalizzare la sua residenza in America. Quando a causa di un errore di amministrazione, la residenza gli venne rifiutata, questo mio amico venne arrestato sul posto di lavoro dagli agenti dell’ufficio di immigrazione americana e portato nelle carceri dell’INS. Andai a trovarlo, e rimasi sconcertato visitando quelle carceri. Ma quello che piu’ mi colpi’ e’ che per le leggi americane, il malcapitato non aveva nemmeno diritto ad un processo e quindi di difendersi, avrebbe dovuto essere immediatamente deportato. Fu solo grazie all’intervento del Vice Console di Seattle e all’avvocato che l’INS riconobbe l’errore, lo scarcero’ e gli venne rilasciata immediatamente la residenza in America. Fu comunque per lui un’esperienza terribile. Nella trama del film in questione, il businessman americano arrestato in Cina almeno un processo gli e’ stato concesso e grazie a questo e’ stato alla fine scarcerato. Penso a quanto per certi versi la situazione del film fosse simile a quella del mio amico, soprattutto mi vengono in mente altri esempi di ingiustizie e crudelta’ commesse in America. Credo pertanto che i media, i giornalisti Americani e registi di Hollywood prima di esprimere giudizi o sentenze nei confronti della Cina debbano guardare alle ingiustizie e crudelta’ del proprio paese, soprattutto dovrebbero smettere di fare solo propaganda negativa nei confronti della Cina. Ci sono cose molto belle di questa cultura che andrebbero fatte conoscere al mondo non solo cio’ che e’ negativo. Come al solito l’America pensa di essere al di sopra di tutti, e questo diciamolo e’ un vero peccato.
E’ andata bene…
E’ andata bene la mia prima cena Cinese in Italia. Il primo piatto che ho preparato era una minestra con del vino di riso e palline glutinose contenenti della pasta di sesamo (che come gusto assomiglia molto al cioccolato)… una cosa molto particolare… e’ piaciuto solo a mia madre, mia sorella e mia zia non ce l’hanno fatta… ho catturato alcune loro eloquenti espressioni in alcune foto…. Ho pensato al peggio, poi superato lo shock iniziale sono piaciuti molto i famosi ravioli cinesi cotti a vapore (steamed dumpling) e intinti in un misto di aceto, salsa di soia e olio di sesamo, questo e’ un piatto tipico cinese tradizionalmente si consuma la notte dell’ultimo dell’anno. Un autentico successo si e’ rivelato invece il famoso e comunissimo pollo alle arachidi, il “gong bao ji ding”. Continuavano a ripetere “Ma che buono!!”. E’ stata un impresa portare qui sia i ravioli che la palline (visto che si mantengono surgelate) e tutti gli ingredienti e le spezie che usato per cucinare (tranne il pollo che ho comprato qui) poi non mi ritengo certo un esperto in quanto a cucina Cinese. Tutto sommato quindi e’ andata bene! E’ molto interessante e divertente imparare ricette e tecniche di preparazione di altri paesi. Chissa’ che un giorno non riesca a creare qualche ricetta fusion Italo-Cinese… Ringrazio Selina per tutte le lezioni di cucina che mi ha dato in questo mese. Vi lascio con un proverbio Cinese: “Se hai due soldi, uno spendilo per il pane, con l’altro comprati dei fiori di giacinto per il tuo spirito”
Sono in Italia!
Un caro saluto agli amici di Seattle che finalmente si sono fatti sentire…. Eccoli nella foto durante una bella serata a base di pollo alla Senegalese!! Io stamattina sono andato con mia madre a Chiavari a prendere mia zia e ho approfittato per fare una bella scorpacciata di focaccia genovese. Al ritorno non ho saputo resistere a una puntatina a Recco in cerca della famosa focaccia al formaggio ma con mia grande delusione ho trovato le focaccerie tutte chiuse forse a causa dell’orario. Peccato!
Buon Anno
Sono all’aereporto di Pechino, in attesa del volo per Scopenaghen con la SAS, arrivero’ a Milano tra circa 18 ore. In questo ultimo giorno dell’anno del calendario Cinese il pensiero non puo’ che andare a quei milioni di Cinesi meno fortunati, bloccati nelle stazioni o per strada, a causa di un inverno (il piu’ freddo negli ultimi cent’anni) che ha messo in ginocchio alcune zone della Cina. Purtroppo per loro non sara’ un fine d’anno felice. Ho trovato un paio di set di foto che si documentano da sole (foto 1, foto 2) ma quella piu’ significativa mi sembra quella sopra dall’autista bloccato nel camion. Addio 2007 anno del maiale, simbolo della fortuna e dell’abbondanza, inizia domani l’anno del topo. Dicono che sarà un anno dinamico, stimolante, vivace e felice, favorevole ai nuovi incontri e, in generale, ai rapporti sociali. Il Topo ci porterà un anno pieno di opportunità e prospettive di ampliare i nostri interessi. Mi auguro che sia davvero cosi’ per tutti.
Mi fermero’ in Italia solo 8 giorni, il tempo per stare un po’ con i miei genitori e fare qualche mangiata all’Italiana, ma questa volta metterero’ alla prova le doti culinarie che ho imparato in questo ultimo mese in Cina. Ho la valigia piena di ingredienti e spezie varie che mi serviranno per preparare alcune ricette cinesi, vedremo se riusciro’ a convincere i miei commensali che in realta’ in Cina non si mangia poi cosi’ male. Poi a quanto pare la Cucina cinese fa bene alla salute, mi sono pesato questa mattina e mi sono accorto di aver perso circa 8 chili, in un mese come risultato non e’ male. Beh questo grazie non solo alla cucina Cinese, ho fatto un po’ di palestra, percorso parecchia strada a piedi e sono anche andato a ballare spesso….
Come me la rido…
Cari amici di Seattle, non me ne volete se ogni tanto guardo che tempo fa da quelle parti… a giudicare dalle previsioni per i prossimi 7 giorni, come potete vedere qui sopra, pare che nulla sia cambiato…. Non lo so se lo faccio perche’ ho nostalgia di Seattle, perche’ mi mancate o perche’ sono cosi’ contento che qui a Pechino mi sveglio e fuori, anche se fa freddo, c’e’ sempre il sole…….. hehe…… 😉 Credetemi pero’ che svegliarsi senza vedere quel cielo pieno di nuvole ti fa vivere la giornata con tutt’un altro umore…. Meditate gente, meditate…….
Le terme di Jiuhua
La fine dell’anno del calendario Cinese si avvicina, mancano solo 3 giorni. Ieri sera e’ stata la volta del party annuale di Microsoft, e questa volta lo abbiamo festeggiato alla Jiuhua Spa & Resort. Non so se si possono definire terme, si tratta di un complesso enorme alla periferia di Pechino con piscine riscaldate e vasche idromassaggio all’aperto, con un hotel da 1200 camere, dieci ristoranti, un centro benessere con qualsiasi tipo di massaggio e trattamento terapeutico, a disposizione c’e’ anche un centro convegni con 60 sale riunione, campi da tennis, un bowling da 32 piste, 12 campi di badmington, varie sale da ballo, discoteca, cinema, sale per karaoke, insomma una piccola cittadina, tanto che per spostarsi da un posto all’altro c’e’ pure a disposizione un trenino. Date un’occhiata al loro sito qui, lo slogan pubblicitario dice: “Fare business qui sara’ un piacere”….eh te credo!!! Furbissimi sti cinesi, attirano la grosse aziende offrendo una struttura super attrezzata per convegni e party aziendali e ti offrono qualsiasi tipo di servizio per fare in modo che tu stia il piu’ a lungo possibile, perche’ piu’ a lungo rimani e piu’ spendi. I Cinesi in quanto ad affari si’ che ci sanno fare!!! Il programma per il party di Microsoft c’erano solo giochi e la cena. Ci voglio ritornare in futuro pero’ perche’ mi sembra davvero interessante questo posto. Ho fatto un giro e scattato qualche foto, c’era pure un vasca con dei pesciolini minuscoli neri dove e’ possibile fare cio’ che qui chiamano un ‘bagno turco.’ Si tratta di un bagno caldo dove questi pesciolini si avvicinano al corpo per cibarsi delle cellule morte della pelle. Dicono che faccia bene… o sara’ un’altra trovata per farti spendere? A pensarci bene la cosa mette un po’ i brividi ma non e’ detto che ci provi, mi piacciono le esperienze nuove….
La vita e’ come un buffet….
Microsoft organizza durante l’anno eventi di svago per i propri dipendenti in modo che si possa staccare dal lavoro e socializzare con i colleghi. Ieri e’ stata la volta del nostro team, in programma una partita di bowling e una cena. Eravamo circa una quarantina di persone, siamo saliti sul pulman, sembrava una gita della scuola anche perche’ molti dei miei colleghi hanno 25-30 anni. Dopo la partita siamo arrivati al ristorante, il Golden Jaguar, che e’ uno dei piu’ grandi buffet che abbia mai visto. Le dimensioni del locale sono impressionanti, 6000 metri quadrati non so quanti tavoli, oltre alla cucina Cinese e’ possibile gustare piatti tipici di quella Giapponese, Coreana, Indiana, Cantonese, e qualche piatto di origini occidentali. Nonostante sia un buffet devo dire che la qualita’ dei piatti era davvero apprezzabile. E il bello e’ che per 23 euro a testa puoi mangiare e bere quanto vuoi, anche il vino e’ compreso nel prezzo. Ti prendi la tua bottiglia gia’ stappata (vedi la foto) e te la porti al tavolo, e’ vino Cinese, ma non era male. I miei colleghi hanno pensato bene, visto che ci avviamo alla fine dell’anno Cinese, di festeggiare in grande stile l’occasione. Presto sono partiti i brindisi….. Visto che eravamo seduti in tavoli diversi, ognuno intanto si alzava, andava a un altro tavolo, e la tradizione vuole che tutti si alzano in piedi, si fa cin cin coi calici, ci si scambiano gli auguri e poi si beve il bicchiere di vino tutto in un sorso…”Gambei!!!” Una tradizione molto bella, solo che i Cinesi non sono abituati a bere vino…. Non e’ passato molto tempo prima di incominciare a vedere qualche viso rosso paonazzo…. E’ stata una serata davvero divertente, tutti allegri, tutti che si sono lasciati andare, pareva una festa di vecchi amici…. Alla fine gli hanno pure voluto imparare a fare il brindisi Italiano: “Salute!!! Buon Anno!!!!” Erano quasi tutti belli andati… Sono tornato a casa felice, molto felice…. davvero una bella serata. Ho pensato alla famosa frase del vecchio amico Dennis Caldirola: “La vita e’ come un buffet…..”
Per gli amanti del codice
Al lavoro sto cercando di assumere un dipendente con un contratto a tempo determinato. Avevo gia’ fatto qualche colloquio ma le persone che avevo intervistato fin’ora non mi avevano impressionato. Il candidato che ho scelto per oggi aveva un curriculum non male, qualche anno di esperienza, una laurea in informatica, aveva pure un master ottenuto al politecnico di Hong Kong. Quando abbiamo iniziato il colloquio ho capito subito pero’ che qualcosa non quadrava, tra le altre cose comunicare con lui in inglese era alquanto difficoltoso. Cosi’ gli ho chiesto di scrivere del codice alla lavagna, qualcosa di semplice semplice, una funzione che conta quanti caratteri numerici ci sono in una stringa. Visto che sul suo curriculum c’era scritto che aveva esperienza di programmazione in ASP, gli ho chiesto di scrivere il codice in ASP. Poi mi guardava titubante allora gli ho detto: “Scegli tu quale linguaggio di programmazione vuoi usare.” Il tipo ci ha pensato un bel po’ sopra il che mi ha ulteriormente insospettito, nel frattempo io facevo le mie cose sul portatile poi dopo una decina di minuti mi ha chiamato, ho alzato gli occhi e ho visto questo codice….
i=1;
Num=1; int[];
if i=num
Printf count;
Else return
i++;
Lo so, molti di voi non conoscono i linguaggi di programmazione. Pero’ fate conto che cio’ che ha scritto e’ una tale eresia al limite del ridicolo…. Cosi’ ho cercato di fare finta di niente e gli ho fatto un’altra domanda per non metterlo in imbarazzo, ho cercato di tirarla per lunghe e far passare il tempo. Poi ci siamo seduti e finalmente eravamo avviati verso la fine del colloquio. Improvvisamente il tipo ha fatto un rutto bello forte, tutto tranquillo come se niente fosse… Ma dico!!!! Non ho detto niente, l’ho salutato cordialmente e l’ho accompagnato alla porta. In Cina incontrare persone, direi … poco civilizzate, e’ all’ordine del giorno. Penso al ristorante quando a volte li sento risucchiare rumorosamente mentre mangiano una minestra o un piatto di vermicelli, o di quelli che invece sputano per strada…. Insomma, se siete schizzinosi, la Cina non fa per voi…. A volte penso a i passi da gigante che questo paese sta facendo, ci sono giorni come questi invece in qui penso quanto sia indietro, e quanta strada deve ancora fare….
Grazie, prego, scusi… ma non tornero’
L’altro giorno ho deciso di evitare la mensa e di fare due passi per andare a mangiare in un ristorante non distante da dove lavoro, c’ero gia’ stato prima e mi ero trovato bene. Mi sono seduto al tavolo vicino alla cucina e dopo aver ordinato ho incominciato a tossire come se qualcosa mi solleticasse la gola. Non riuscivo a smettere, poi mi sono guardato attorno e ho visto che anche altre persone in altri tavoli tossivano in continuazione. Ho incominciato a preoccuparmi. C’era qualcosa nell’aria, nessun strano odore, ma qualcosa ovviamente di tossico, forse qualche sostanaza chimica usata per pulire? Ho mangiato ancora qualche boccone poi ho pagato e sono uscito in fretta. Ho tossito anche l’anima per almeno altri venti minuti. Mi bruciavano anche gli occhi. Che cosa ho respirato non lo so ma non e’ stata un’esperienza piacevole. Mi e’ dispiaciuto, ma non me la sono presa piu’ di tanto. Adoro la cucina cinese e anche se mi e’ capitato qualche ristorante che non mi ha lasciato un buon ricordo, di solito rimango molto soddisfatto di cio’ che mangio e del servizio. Vivere in Cina, un paese per certi versi molto lontano dalla nostra cultura, purtroppo a volte richiede un grande spirito di adattamento, questo ne e’ un esempio.
Sopra la panca la capra canta, sotto la panca la capra crepa
Le lezioni di Cinese stanno dando i loro frutti. Incomincio a mettere assieme qualche frase, stasera al ristorante sono riuscito a ordinare l’acqua minerale, farmi portare il sale (senza fare dei gesti strani alla cameriera……), a richiedere il conto e capire quanto dovevo pagare senza guardare il numero scritto sulla ricevuta. Ce n’e’ voluta! La mia insegnante e’ brava, mi ha insegnato questo sciogli-lingua Cinese che voglio condividere con voi: “chi pu tao bu tu pu tao pir bu chi pu tao dao tu pu tao pir”. Mi raccomando, allenatevi!!! Abbiamo parlato anche di supermercati, Carrefour in Cinese si dice Jia Le Fu’. Mi ha chiesto “Ma Carrefour e’ un supermercato Italiano?” ho sorriso e le ho risposto “No, e’ Francese. Poi c’e’ Wall Mart, che e’ Americano….” e lei mi ha chiesto “Ma l’Italia non ha supermercati all’estero?” “Non mi risulta” le ho risposto”. Tra l’altro vorrei sottolineare che Carrefour non e’ solo presente in Cina ma anche Brasile, Argentina, Colombia, Dubai, Abu Dhabi, Sharjah, Qatar e Bahrain. Tornando a casa pensavo ai nostri supermercati tipo la COOP, la vecchia Standa. Vi immaginate voi per esempio la COOP che si espande all’estero? Mi viene solo da ridere a pensarci….. Vi siete mai chiesti perche’ questi sono modelli di business che l’Italia non riesce a esportare? All’estero esportiamo molti prodotti nel settore alimentare, siamo forti nel design, penso alla moda, penso alle macchine, la Ferrari, ma sono tutti prodotti che vengono fatti in Italia e venduti all’estero, l’unico “modello di business” che noi Italiani siamo in grado di esportare e’ quello del ristorante, del bar, della piccola aziendina gestita per lo piu’ a livello familiare, quasi mai questi modelli si espandono e diventano una catena a livello internazionale tipo Starbucks per esempio. Vi siete mai chiesti perche’? Un giorno a Seattle parlavo con Pasquale Bova, che oggi e’ il direttore dell’Ufficio del Commercio con l’Estero di Chicago. Mi diceva che il problema principale delle ditte Italiane quando devono espandersi all’estero e’ che sono incapaci di *delegare*. Non si fidando, vogliono avere tutto sotto controllo e tendenzialmente non rischiano con investimenti all’estero nel quale devono affidare a personale che non conoscono la gestione del loro business. Il caro Pasquale aveva ragione. Vi immaginate cosa significa delegare la gestione di piu’ di 100 supermercati in Cina a personale che per ovvie ragioni deve essere assunto sul posto? Ci vogliono non solo grandi investimenti, una grande visione, tantissima fiducia, ma un’organizzazione con un management competente, affidabile e che non ha paura di rischiare, non assunto perche’ amico dell’amico… In Italia abbiamo ancora la mentalita’ di andare sul sicuro, del posto fisso, o della piccola azienda (mi viene in mente per esempio il Veneto), e chi ha potere e capitali da gestire spesso ha solo una grande visione di come fare in modo di mettersi in tasca una bella fetta della torta. Tutte queste sono le ragioni principali perche’ l’Italia e’ destinata a rimanere quella che e’, potete cambiare tutti i governi che volete.
Morire facendo la spesa
Ho fatto la spesa domenica al supermercato Carrefour come faccio di solito, ma la cosa davvero insolita questa volta era era la quantita’ di gente che ho visto, centinaia e centinaia di persone, un’impresa muoversi con il carrello, code alle casse di almeno mezz’ora. Sono rimasto allibito e ho scattato queste foto col telefonino. Stasera ho fatto un po’ di ricerche su internet. Carrefour e’ una ditta di supermercati Francese, la seconda piu’ grande al mondo. Ha aperto il suo primo supermercato in Cina nel 1995, nel 2002 i supermercati sono diventati 28, nel 2004 sono cresciuti a 42, oggi sono piu’ di 100 e crescono a un ritmo di 25 l’anno. Ritmi di crescita incredibili. La cosa sconvolgente che ho scoperto e’ che lo scorso Novembre il Carrefour di Chongqing, in occasione del decimo anniversario di apertura, aveva in offerta speciale un particolare tipo di olio da cucina, e la gente ha fatto la coda fuori dal supermercato per accaparrarselo. Alle 8:30 del mattino, quando le porte si sono aperte, la gente si e’ accalcata per entrare, poi sono impazziti tutti e hanno incominciato a spingere, alcuni sono scivolati e sono stati rimasta calpestati dalla folla. Risultato 3 morti e 31 feriti di cui 7 in gravi condizioni. E non e’ stato l’unico incidente, una cosa simile e’ successa in un supermercato di Shanghai qualche settimana prima.