Le lezioni di Cinese stanno dando i loro frutti. Incomincio a mettere assieme qualche frase, stasera al ristorante sono riuscito a ordinare l’acqua minerale, farmi portare il sale (senza fare dei gesti strani alla cameriera……), a richiedere il conto e capire quanto dovevo pagare senza guardare il numero scritto sulla ricevuta. Ce n’e’ voluta! La mia insegnante e’ brava, mi ha insegnato questo sciogli-lingua Cinese che voglio condividere con voi: “chi pu tao bu tu pu tao pir bu chi pu tao dao tu pu tao pir”. Mi raccomando, allenatevi!!! Abbiamo parlato anche di supermercati, Carrefour in Cinese si dice Jia Le Fu’. Mi ha chiesto “Ma Carrefour e’ un supermercato Italiano?” ho sorriso e le ho risposto “No, e’ Francese. Poi c’e’ Wall Mart, che e’ Americano….” e lei mi ha chiesto “Ma l’Italia non ha supermercati all’estero?” “Non mi risulta” le ho risposto”. Tra l’altro vorrei sottolineare che Carrefour non e’ solo presente in Cina ma anche Brasile, Argentina, Colombia, Dubai, Abu Dhabi, Sharjah, Qatar e Bahrain. Tornando a casa pensavo ai nostri supermercati tipo la COOP, la vecchia Standa. Vi immaginate voi per esempio la COOP che si espande all’estero? Mi viene solo da ridere a pensarci….. Vi siete mai chiesti perche’ questi sono modelli di business che l’Italia non riesce a esportare? All’estero esportiamo molti prodotti nel settore alimentare, siamo forti nel design, penso alla moda, penso alle macchine, la Ferrari, ma sono tutti prodotti che vengono fatti in Italia e venduti all’estero, l’unico “modello di business” che noi Italiani siamo in grado di esportare e’ quello del ristorante, del bar, della piccola aziendina gestita per lo piu’ a livello familiare, quasi mai questi modelli si espandono e diventano una catena a livello internazionale tipo Starbucks per esempio. Vi siete mai chiesti perche’? Un giorno a Seattle parlavo con Pasquale Bova, che oggi e’ il direttore dell’Ufficio del Commercio con l’Estero di Chicago. Mi diceva che il problema principale delle ditte Italiane quando devono espandersi all’estero e’ che sono incapaci di *delegare*. Non si fidando, vogliono avere tutto sotto controllo e tendenzialmente non rischiano con investimenti all’estero nel quale devono affidare a personale che non conoscono la gestione del loro business. Il caro Pasquale aveva ragione. Vi immaginate cosa significa delegare la gestione di piu’ di 100 supermercati in Cina a personale che per ovvie ragioni deve essere assunto sul posto? Ci vogliono non solo grandi investimenti, una grande visione, tantissima fiducia, ma un’organizzazione con un management competente, affidabile e che non ha paura di rischiare, non assunto perche’ amico dell’amico… In Italia abbiamo ancora la mentalita’ di andare sul sicuro, del posto fisso, o della piccola azienda (mi viene in mente per esempio il Veneto), e chi ha potere e capitali da gestire spesso ha solo una grande visione di come fare in modo di mettersi in tasca una bella fetta della torta. Tutte queste sono le ragioni principali perche’ l’Italia e’ destinata a rimanere quella che e’, potete cambiare tutti i governi che volete.