Category Archives: Eroi nel Vento

Lacrime agli occhi

Questo momento lo voglio ricordare con parole che non possono essere riconosciute.
Col sapore di chi sa di aver vinto e non lo puo’ gridare
Con il coraggio di chi ha saputo dare senza poter gioire
Con l’anima di chi sa di essere nel giusto e non lo puo’ urlare
Con la rabbia di chi e’ stato zittito anche se nessuno lo puo’ negare
Col dolore di chi non ha potuto sconfiggere quell’arma letale,

perche’ arrendersi non e’ leale

nemmeno per un istante…. Tieni a mente, Tieni a mente

Non, dimenticare

Solitary Man

solitaryman Ieri sera ho visto il film Solitary Man con Michael Douglas, il mio attore preferito. Non so se uscira’ in Italia ma non penso, invece il 7 Settembre sara’ disponibile in DVD in USA. Mi e’ piaciuto molto perche’ penso di avere molte cose in comune con Ben il protagonista del film anche se non ho 68 anni e non penso di essere cosi’ egoista. Ben e’ un tipo a cui piace divertirsi ed e’ sempre a caccia di guai con le donne, un uomo solo che ha perso tutto e tutti e che alla fine dovra’ prendere una decisione. Ma non voglio rovinarvi il finale. Chissa’ forse questo sara’ davvero l’ultimo film per Michael Douglas che proprio in questi giorni ha scoperto di essere malato di cancro alla gola. Speriamo che non sia cosi’, speriamo che torni. Michael non e’ un bravissimo attore ma mi piace molto il suo stile, sempre cosi’ disinvolto e sicuro di se’, lo ammiro molto. E’ diventato il mio eroe ovviamente con il film Basic Instinct, fu il primo film che vidi in un cinema americano. Era il 1992 e mi ero da poco trasferito a Seattle, ricordo anche che ci capii poco perche’ facevo fatica ancora con l’accento americano. E come dimenticare i film Wall Street e The Game, e la mitica serie televisiva Sulle Strade della California, mi ricordo che ero bambino, passavo i pomeriggi dalla nonna sognando l’America.

Il Conte di Montecristo

montecristo Se non sapete cosa leggere quest’estate vi consiglio un grande libro. Il Conte di Montecristo e uno dei piu’ grandi ed entusiasmanti personaggi della letteratura di tutti i tempi, e soprattutto e’ un mio grande idolo. Ho letto questo libro circa 14 anni fa dopo aver guardato un bellissimo film, Sleepers tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra che in realta’ riprende lo stesso filone romanzesco della vendetta iniziato proprio dal Il Conte di Montecristo. In quei tempi dentro di me avevo una gran sete di vendetta per ragioni che non mi preme in questo momento elencare. Il libro mi aiuto’ a placare cio’ che si animava dentro di me e in qualche modo a superare quel terribile periodo. Ed e’ proprio grazie a questo che il Conte e’ diventato uno dei miei idoli e ancora oggi sento che quel libro ha lasciato un’impronta indelebile dentro di me. E’ non e’ solo per l’incredibile storia ma anche per lo stile di narrazione dello scrittore Alexandre Dumas, abile nel coinvolgere il lettore nelle incredibili avventure del Conte (abilita’ che cerco sempre di emulare). La storia parla di Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, che a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Terribile. Quello che succedde dopo non ve lo racconto perche’ spero leggerete il libro. Del resto che posso dire, che non credo assolutamente nelle vendette di tipo violento, odio la violenza. Credo che la miglior vendetta sia quella sottile, quasi impalpabile, che si protrae e si consuma lentamente nel tempo, perche’ ti lascia col sorriso sulle labbra e un sapore molto dolce dentro. Per portarle a termine occorre badare molto allo stile, passare quasi inosservati e’ fondamentale, ho commesso spesso molti errori in passato in questo senso. Pero’ ho imparato molto e alla fine non rimpiango nulla, so bene che tutto quello che di male si commette nella vita ritorna indietro prima o poi, sotto una forma o nell’altra. L’importante e’ avere la consapevolezza di aver agito in buona fede e con buone intenzioni. E avere speranza, perche’ la giustizia prevale sempre…

Avatar

200px-Avatar-Teaser-PosterIeri sono andato a vedere per la seconda volta il film Avatar. Era un po’ che volevo parlarne perche’ e’ un film che mi e’ davvero piaciuto e consiglio a tutti voi di andarlo a vedere. A parte gli effetti speciali in 3D davvero all’avanguardia e spettacolari di cui avrete sicuramente sentito parlare nelle news visto il grande successo che ha avuto, voglio raccontarvi la reazione che ho avuto io al termine della proiezione del film la prima volta che l’ho visto. Ebbene si’, facevo fatica ad alzarmi da quella poltrona, in quella sala piena di Cinesi. Pensare di avere un passaporto americano mi metteva un certo disagio. Il film infatti mette in luce alcuni aspetti tristi dell’America, la sua sete per il profitto, la spietatezza delle sue armi tecnologiche, l’America del regista Cameron e’ cinica,  senza cuore. Ma alla fine ho pensato che comunque il film e’ americano, e mi piace quindi pensare che questo paese, o almeno una parte di esso, riesce anche a guardarsi allo specchio e fare autocritica. Quindi c’e’ una parte buona dell’America, che e’ coscente e sono sicuro che col tempo prevarra’.  E’ questo che manca alla Cina, il coraggio e l’umilta’ di ammettere i propri errori senza aver paura di perdere la faccia, ed per questo non sara’ mai la nazione numero uno al mondo. Un film equivalente che trattasse degli errori e prese di posizione del governo Cinese, qui sarebbe stato censurato. Pero’ i Cinesi, come me sono rimasti affascinati da questo film, chissa’ se recepiranno il messaggio. So che in Italia sta uscendo in questi giorni quindi mi raccomando, non perdetevelo, non ve ne pentirete.

Il Segreto

secret Piu’ di una settimana fa, erano le due di mattina quando con alcuni amici siamo capitati in un negozio di DVD a Sanlitun. Quasi per caso mi e’ finito in mano un film intitolato “The Secret” – il segreto. Sul retro della copertina leggo: “In questo momento hai in mano il grande segreto dell’universo”. Interessante – ho pensato – sara’ questo un segnale?. Apparentemente si tratta di un antichissimo segreto noto ai più grandi personaggi della storia: Platone, Galileo, Beethoven, Edison, Carnegie, Einstein, ed altri inventori, teologi, scienziati e filosofi. Chi ne e’ a conoscenza pare sia in grado di ottenere una salute migliore,  instaurare relazioni solide e durature, attrarre più denaro, in altre parole, ottenere la tanto desiderata felicità…. In un primo momento ho pensato che fosse la solita bufala e ho rimesso il DVD sullo scaffale. Poi pero’ la cosa mi intrigava e mi sono detto: “Beh siccome costa solo un euro lo compro” mi aveva troppo incuriosito.

Del DVD mi ero quasi scordato fino a ieri sera. Poi dopo una pizza ho deciso di guardarmelo. Il film ha il formato di un documentario con testimonianze di alcune persone che credono ciecamente in questa teoria. Il segreto che viene svelato e spiegato è la Legge dell’Attrazione (in inglese Law of Attraction), a volte viene anche chiamato il Principio dell’Intenzione – Manifestazione. In sostanza la legge afferma che se tu pensi a cose positive e al fatto che tu possa avere successo, attrarrai questi risultati; invece se pensi sempre al peggio e pensi che non riuscirai ad avere successo, attrarrai esattamente questi risultati che stavi aspettando. Un concetto molto semplice, direte voi, difficile da mettere in pratica, certo, senza dubbio. In verita’ pero’ io mi sento perfettamente allineato con il pensiero e la filosofia che questo film cerca di trasmettere e sono felicissimo di aver trovato questo film e persone che la pensano esattamente come me. Certo forse nel DVD esagerano un po’ facendoti credere che puoi guarire dalla malattia, diventare un miliardario, superare ogni ostacolo se segui in questa legge, ma se ci a pensarci attentamente non e’ detto che cio’ non sia possibile. Il DVD mi trova totalmente d’accordo sul concetto di base. Anche io nella vita ho sempre pensato che se veramente vuoi qualcosa, tutto e’ raggiungibile e spesso ottenuto risultati davvero insperati e che altri pensavano fossero irraggiungibili. Quante volte mi e’ successo! Potrei anche io raccontarvi un sacco di storie del genere! Basta volere cio’ che si desidera con tutte le proprie forze. Ho sempre cercato di trasmettere questo alle persone. Quanti mi hanno sempre detto: “Tu sei fortunato perche’ puoi viaggiare, puoi fare questo e quell’altro” e la mia risposta e’ sempre stata: “Non e’ questione di essere fortunati, io ho sempre ottenuto cio’ che ho desiderato  perche’ l’ho sempre desiderato intensamente dentro di me, ed ero disposto a tutto pur di otternerlo. Lo puoi fare anche tu, basta che tu abbia lo stesso atteggiamento”. Pochi mi hanno ascoltato o seguito, forse perche’ non sono un tipo molto convincente di persona, non ho mai avuto un gran successo in questo. Fondamentalmente sono un timido, a volte introverso, mi conosco, ma la ragione in parte e’ anche che ho sempre pensato che non posso essere io a convincere le altre persone a fare quello che desiderano, devo essere loro stessi a credere ciecamente di poter ottenere cio’ che desiderano altrimenti non succedera’ assolutamente niente. Spero quindi che il DVD arrivi dove io sono stato incapace forse di arrivare e vi cambi la vita.

Se siete scettici o pessimisti di natura vi sconsiglio di guardarlo perche’ tanto non cambierete mai. Ma se come me siete ottimisti e possibilisti allora questo film e’ da non perdere perche’ rimarrete totalmente ispirati.

“The Secret” è stato il DVD più venduto del 2007 su Amazon, il primo nella storia della prestigiosa libreria online americana a superare le patinate produzioni hollywodiane. Esiste anche una versiona Italiana ed e’ acquistabile online qui.

Proposta indecente

Mi sono rivisto su HBO un vecchio film che usci’ nel 1993, Proposta Indecente con Robert Redfort and Demi Moore. Ho un ricordo molto vivido di quel film che guardai in una sala americana a Seattle con Gabriella, quanto tempo e’ passato… Fu un film che fece discutere molto quando usci’. E’ la storia di David e Diana una coppia che in un viaggio a Las Vegas incontra il miliardario John Gage (Redford). John offre ad entrambi un milione di dollari per passare una notte d’amore con Diana, la moglie di David. E’ stato interessante realizzare come sono cambiato. Allora ero mi riconoscevo molto nel ruolo di David e mi riusciva naturale essere solidale nei suoi confronti. Oggi invece e’ John a essere il mio idolo, e’ stato semplicissimo per me durante il film anticipare a capire a fondo tutte le sue mosse….

Alcune belle frase tratti dal film:

Louis Kahn said
even a brick wants to be something.                  
A brick wants to be something.  
It aspires.
Even a common, ordinary brick…             
wants to be something
more than it is.
It wants to be something
better than it is.
That is what we must be.

If you
want something very badly… set it free..
If it comes back to you,
it’s yours forever.

If it doesn’t,
it was never yours to begin with.

HOME, un film bellissimo

HOME e’ il titolo di un film che intende promuovere e sensibilizzare la salvaguardia del nostro pianeta non in senso pessimistico, ma mettendo in evidenza ciò che abbiamo e non ciò che abbiamo perso… E’ un film che mi ha scioccato perche’ esalta le bellezze del mondo in cui viviamo con immagini aeree mozzafiato e al tempo stesso mette i rilievo i danni che l’uomo, che dovrebbe essere la specie piu’ intelligente che lo abita, e’ riuscito a creare in cosi’ poco tempo. E’ davvero triste pensare quanto siamo ingrati e quanto poco rispettiamo questo bel pianeta che ci e’ stato regalato, e quanta stupidita’ esiste ancora tra gli esseri umani che pensano solo a trarre benefici e profitti, inquinando l’ambiente senza ritegno e fregandosene delle conseguenze.  Insomma un film da non perdere, un progetto del fotografo francese Yann Arthus-Bertrand e del regista Luc Besson. Il film e’ uscito il 5 giugno 2009 nel mondo intero simultaneamente al cinema, in tv e su internet. Potete vederlo gratis su YouTube.

Sono ben 15 anni che porto dentro di me questo film – spiega Yann Arthus-Bertrand – E’ quanto ho visto e appreso sorvolando la Terra che mi ha trasformato. Ciò che importano non è il 50% delle foreste scomparse ma il 50% che restano. Quello che è veramente importante è che noi oggi siamo sei miliardi di intelligenze per agire. Per la qualità di queste immagini e la sua riflessione, questo film dovrà far comprendere che abbiamo tutti una responsabilità e che tutti possiamo effettivamente dare il nostro contributo“. Dello stesso parere il produttore Luc Besson che afferma: “Ho sempre avuto un grande amore per il nostro pianeta ed ho cercato di trasmettere le sue bellezze attraverso alcuni miei film come Il grande blu, Atlantis e Arthur e il popolo dei Minimei. E’ quindi naturale associarmi a Yann per produrre questo magnifico progetto“. Un progetto che quindi non mette l’accento sul fatto che “Un altro mondo è possibile” ma che è possibile proprio preservare questo nostro stesso mondo e la nostra stessa terra, con tutto ciò che rimane, che esiste, che è parte di ognuno di noi, e ognuno è responsabile allo stesso modo del nostro angolo di terra.

Non ve lo dimenticate… e passate parola

Michael Jackson

Anche Michael ieri ci ha lasciati, purtroppo anche lui tristemente vittima dell’assuefazione ai farmaci antidolorifici, pratica comune tra le star di Hollywood e che ha gia’ fatto altre vittime illustri. Michael e’ il classico esempio di come l’America riesca a costruire un mito dal niente, e poi una volta in alto di come sia in grado di distruggerlo. Michael e’ anche l’esempio di come la persona piu’ famosa e piu’ conosciuta al mondo possa sentirsi completamente sola. Poi ho riflettuto sui titoli dei suoi dischi piu’ famosi: “Thriller”, “Bad” e “Dangerous”, eppure lui era una persona totalmente diversa, chissa’ forse quelle parole erano dedicate al padre. Amavo anche io le sue canzoni, ricordo una delle prime sere in discoteca a Frabosa quando avevo 15 anni, fu sulle note di una sua canzone che feci la mia prima conquista, Barbara. Michael ieri e’ diventato una leggenda, le sue mosse sul palco hanno ispirato e ispireranno intere generazioni di artisti. Anche in Cina e’ molto amato. Vivi e’ un suo grande fans tanto che mi aveva chiesto di aiutarla a ottenere il visto per andarlo a vedere a Londra. Era il suo sogno…. Ieri, in discoteca ho assistito commosso a un piccolo tributo a Michael, a un certo punto il DJ ha messo tre brani, uno di questi era “Heal the World” che in Italiano significa “Guarisci il Mondo” che alla fine ha suscitato un applauso spontaneo da parte di tutti i presenti. Ho tradotto il testo della canzone di seguito. Benvenuto Michael nella sezione Eroi nel Vento……

C’è un posto nel tuo cuore
e so che è l’amore
e questo posto potrebbe essere
molto più luminoso di domani
e se tu davvero ci provi, tu vedrai
che non c’è alcun motivo per piangere
in questo posto tu sentirai che
non c’è dolore o dispiacere
Ci sono vari modi per arrivare lì
se tu ci tieni abbastanza a vivere
crea un piccolo spazio,
costruisci un posto migliore

Salva il mondo, rendilo un posto migliore
per te e per me e per l’intera razza umana
Ci sono persone che muoiono
se ti ci tieni abbastanza a vivere
crea un posto migliore per te e per me

Se vuoi sapere perchè,
c’è un amore che non può mentire
l’amore è forte, gli interessa solo la gioia
che dà se noi almeno proviamo ad averla
noi dovremmo vedere in questa beatitudine
noi non possiamo avere paura o timore
Finiamo di esistere e
iniziamo finalmente a vivere!

Allora sembrerà che l’amore
cresce sempre abbastanza per noi
quindi crea un mondo migliore,
rendi migliore il mondo.
E il sogno in cui stavamo credendo
rivelerà un volto migliore
e il mondo in cui una volta credevamo
splenderà ancora nella grazia
allora perchè continuiamo ad idealizzare
le sofferenze di questa vita
in questa terra tormentata?
la sua anima, sebbene questo è il suo piano
di vedere questo mondo, è divina
per lo splendore di Dio

Noi potremmo volare così in alto
facendo in modo che i nostri spiriti
non muoiano mai nel mio cuore
io sento che voi siete tutti miei fratelli
create un mondo senza pericoli
insieme noi piangeremo lacrime di felicità
guardando il cambiamento dei popoli
Le loro armi nei vomeri.
noi potremmo davvero arrivare
fino a questo se voi credete abbastanza nell’importanza della vita
crea un piccolo spazio,
costruisci un posto migliore
Per te e per me

Start all over again

Dal film Benjamin Button che ho visto in DVD l’altro giorno

For what it’s worth: it’s never too late or, in my case, too early to be whoever you want to be. There’s no time limit, stop whenever you want. You can change or stay the same, there are no rules to this thing. We can make the best or the worst of it. I hope you make the best of it. And I hope you see things that startle you. I hope you feel things you never felt before. I hope you meet people with a different point of view. I hope you live a life you’re proud of. If you find that you’re not, I hope you have the strength to start all over again.

Traduco di seguito

Per quello che vale la pena: non è mai troppo tardi o, nel mio caso, troppo presto per essese cio che’ chi si vuole essere. Non vi è alcun limite di tempo,  fermati quando vuoi. È possibile cambiare o rimanere se stessi, non ci sono regole per questa cosa. Possiamo agire in meglio o in peggio. Mi auguro che sia per il meglio. Spero che vedrai cose che ti sorprenderanno. Spero proverai sentimenti che non hai mai provato prima. Spero che incontrerai persone con un altro punto di vista. Spero vivrai una vita di cui tu potrai essere fiero. Se scoprirai che non e’ cosi’, spero che tu abbia la forza di ricominciare tutto daccapo

Ore 2:28 – tre minuti indimenticabili

Sapevo che oggi alle 2:28 la Cina si sarebbe fermata per 3 minuti per commemorare le vittime del terremoto. Sono corso a casa mezz’ora prima, volevo partecipare anch’io in qualche modo. Ho atteso quel momento un po’ incredulo, dicevano che i clacson delle macchine avrebbero suonato ma non mi aspettavo niente di eccezionale. Poi sono scoccate le 2:28 e il fragore di una sirena, che ricordava quelle dei tempi di guerra, ha interrotto il rumore del traffico. Sono uscito sul balcone e i clacson sono partiti, il tutto si e’ trasformato in un tripudio di suoni inarrestabile. Tutte la macchine ferme, tutti in piedi stringendosi le mani, in silenzio ricordando tutte quelle persone innocenti che sono morte. Un’energia incredibile si e’ sprigionata nell’aria, una sensazione indescrivibile. E’ stato uno dei momenti piu’ commoventi che abbia mai provato. Non sono riuscito a contenere l’emozione, sentivo la loro sofferenza, la forza di quel’urlo che si levava al cielo, terribile, straziante. Sentivo un popolo, una citta’, una nazione solennemente unita nel dolore, ma che ha reagito con fermezza e con una forza ineguagliabili. Quel momento non lo dimentichero’ mai. Ho pensato a quella povera gente, dev’essere stato terribile. E’ stata una lezione per me, dopo tutto quello che mi e’ successo, avevo bisogno anche io di reagire in qualche modo. Provare quelle emozioni forti mi ha aiutato. Fortunatamente avevo la telecamera a portata di mano e ho catturato quei momenti in questo video che spero riuscirete soprattatto ad ‘ascoltare’ …… Bello, finalmente, il commento di Rampini.

Iris Chang

nankino Alla fine del film Nanking che ho visto l’altra sera e’ apparsa la scritta: in memoria di Iris Chang. Si tratta di un documentario sulla strage di Nanchino, a quel tempo la capitale Cinese. Ted Leonsis l’autore del film si e’ ispirato a il libro di Iris Chang pubblicato nel 1997 (diventato best-seller mondiale) intitolato Lo stupro di Nanchino. La storia risale al 1937, dopo aver invaso e distrutto gran parte della citta’, in sole otto settimane l’esercito giapponese massacra 260.000 civili su una popolazione di un milione di abitanti. In proporzione è una tragedia che supera il bilancio di Dresda o di Hiroshima nella seconda guerra mondiale. Ma non solo, dopo l’invasione 20.000 donne vengono stuprate dai soldati giapponesi. Iris Chang aveva sfidato 60 anni di silenzi pubblicando un libro con i risultati delle ricerche dai lei condotte che hanno riportato alla luce quei terribili crimini. Ma come spesso accade la verita’ ha un prezzo alto, e le polemiche non sono tardate ad arrivare soprattutto da parte del Giappone che ancora oggi rifiuta le accuse pubblicate su quel libro malgrado le prove inconfutabili raccolte da Iris Chang. Ma il prezzo piu’ alto Iris lo ha pagato con la sua vita, perche’ la sua mente non ha retto alla pressione di forze esterne che lei giudicava piu’ potenti di lei (riferndosi forse alla CIA…). Come ci ha lasciato scritto in una nota, “quelle forze non hanno mai smesso di tormentarla”. Poi il suo animo sensibile l’ha portata ad assimilare le sofferenze patite da quella gente, cosi’ dopo tante notti senza sonno e’ arrivata la depressione e poi la fine… Nel 2004 e’ stata trovata morta nella sua automobile, Iris si’ e’ suicidata con un colpo alla testa vicino a San Jose’ in California dove viveva da alcuni anni.

Il popolo Cinese non ha ancora dimenticato quanto successo in quegli anni, mi e’ capitato spesso di notarlo parlando con le persone, c’e’ ancora molto rancore da parte dei Cinesi nei confronti del popolo giapponese. Il documentario chiarisce le ragioni di quest’odio anche se le reali intenzioni dell’autore del film penso siano quelle di ricordarci la reale stupidita’ di tutte le guerre.

Sicko

sicko Continuo ad essere confuso dopo aver letto alcuni articoli sul China Daily. Ma oggi preferisco parlarvi di un bellissimo film che ho visto ieri sera. Avevo comprato il DVD per un dollaro gia’ parecchio tempo fa ma non ho mai avuto tempo di guardalo. Ieri finalmente ci sono riuscito, e’ l’ultimo documentario di Michael Moore intitolato Sicko. Non so se avete avuto occasione di vederlo ma sicuramente ve lo raccomando, vi aprira’ davvero gli occhi su quella che e’ l’America di oggi, un paese davvero malato e una realta’ dalla quale sono felice di essermi finalmente allontanato.  Il film parla del servizio sanitario americano, di quei 50 milioni di persone senza assicurazione che devono pagare di tasca loro le cure sanitarie, di quanti che per farlo finisco sul lastrico o addirittura di quelli un assicurazione ce l’hanno e incredibilmente le cure gli vengono negate perche’ l’assicurazione si rifiuta di pagare. Il film è anche un viaggio interessante in altri paesi e altri sistemi sanitari dalla Francia all’Inghilterra, dal Canada a Cuba. Certo che anche in Italia possiamo sentirci fortunati rispetto all’America. Immaginate di non avere un lavoro, vi viene un appendicite, venite operati d’urgenza e siccome non avete l’assicurazione l’ospedale vi presenti un conto da 30 mila euro…. Non e’ una bella esperienza….

L’Angolo Rosso

bailing Ho visto un bel film su Rai Tre ieri sera intitolato l’Angolo Rosso con Richiard Gere e Bai Ling (nella foto). E’ la storia di un businessman americano che finisce in prigione a Pechino e di un’avvocatessa che sfida le regole del sistema per liberarlo. Nel film Bai Ling non appare come una donna appariscente o particolarmente attraente, dava piu’ l’idea di una donna semplice con una forte personalita’, forse dovuto al ruolo che interpretava. Sono rimasto catturato e sono andato a documentarmi su internet dove ho trovato questa bellissima foto di lei. Ho scoperto che questa attrice Cinese di 37 anni e’ un personaggio abbastanza controverso per aver militato, incredibile ma vero, nel movimento democratico di Piazza Tienanmen e per essere stata anche la prima donna Cinese ad apparire sulla copertina di Playboy cosa che ha suscitato un vero e proprio scandalo in Cina. Il suo nome, Ling, significa “spirito libero”, non e’ certamente un caso… Interessante questa intervista pubblicata da Federico Rampini. Una donna davvero affascinante.

Quello che pero’ non mi e’ piaciuto del film e’ la retorica anticomunista tipica americana. Ricordo in passato di avera odiato la Cina dopo aver visto il film Sette Anni in Tibet, incomincio a capire perche’. In America ho notato spesso il fatto che i media dipingono la Cina come un paese mostruoso dove vengono commesse ogni tipo di ingiustizie e crudelta’. Ricordo per esempio la campagna negativa che e’ stata fatta contro la Cina per i giocattoli al piombo. Chi ha messo quei giocattoli sul mercato senza controllarli? Una ditta Americana, non hanno responsabilita’ pure loro per non aver controllato cosa vendevano? Comunque non voglio entrare nel merito, cio’ che mi preme dire e’ che questo film e’ l’ennesima dimostrazione di quanto l’America sia un paese ipocrita, questo da cittadino americano lo posso sicuramente dire. Ricordo di un amico Italiano che parecchi anni fa si era’ sposato a Seattle con una americana e aveva fatto la domanda per legalizzare la sua residenza in America. Quando a causa di un errore di amministrazione, la residenza gli venne rifiutata, questo mio amico venne arrestato sul posto di lavoro dagli agenti dell’ufficio di immigrazione americana e portato nelle carceri dell’INS. Andai a trovarlo, e rimasi sconcertato visitando quelle carceri. Ma quello che piu’ mi colpi’ e’ che per le leggi americane, il malcapitato non aveva nemmeno diritto ad un processo e quindi di difendersi, avrebbe dovuto essere immediatamente deportato. Fu solo grazie all’intervento del Vice Console di Seattle e all’avvocato che l’INS riconobbe l’errore, lo scarcero’ e gli venne rilasciata immediatamente la residenza in America. Fu comunque per lui un’esperienza terribile. Nella trama del film in questione, il businessman americano arrestato in Cina almeno un processo gli e’ stato concesso e grazie a questo e’ stato alla fine scarcerato. Penso a quanto per certi versi la situazione del film fosse simile a quella del mio amico, soprattutto mi vengono in mente altri esempi di ingiustizie e crudelta’ commesse in America. Credo pertanto che i media, i giornalisti Americani e registi di Hollywood prima di esprimere giudizi o sentenze nei confronti della Cina debbano guardare alle ingiustizie e crudelta’ del proprio paese, soprattutto dovrebbero smettere di fare solo propaganda negativa nei confronti della Cina. Ci sono cose molto belle di questa cultura che andrebbero fatte conoscere al mondo non solo cio’ che e’ negativo. Come al solito l’America pensa di essere al di sopra di tutti, e questo diciamolo e’ un vero peccato.

Non e’ mai troppo tardi

bucket Ieri sera ho visto un film che a mi ha commosso, e sono rimasto sopreso quando stamattina ho letto su Internet che invece sia ai critici Americani che a quelli Italiani non e’ piaciuto per niente.  Il film in Italia si intitola Non e’ mai troppo tardi, interpretato da Jack Nicholson e Morgan Freeman, è la storia di due malati terminali che si incontrano in una camera di ospedale e diventano amici. Uno dei due e’ un miliardario proprietario di una clinica. Entrambi con pochi mesi di vita davanti a loro, decidono di togliersi, nel breve tempo che gli resta, tutti gli sfizi che non hanno mai potuto levarsi nella propria vita. Chissa’ come mai a me e’ piaciuto cosi’ tanto…. Ricordate di vivere l’attimo, non e’ mai troppo tardi….

Happiness is not real if it is not shared

La felicita’ non e’ reale se non e’ condivisa“, e’ la frase che Christopher McCandless scrisse prima di morire, un giovane di buona famiglia, che si incamminò da solo nell’immensità dell’Alaska, a nord del Monte McKinley. Aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato in beneficenza i suoi risparmi. Ai genitori spiegò per lettera la sua decisione di lasciare la civiltà e di abbracciare la natura. Quattro mesi dopo, il suo cadavere fu rinvenuto da un cacciatore di alci: accanto al corpo, un diario compilato da Chris nel corso dell’agonia e fino a poche ore prima di morire. Dal diario e’ nato un libro che avevo letto tanti anni fa’ e ora un film diretto da Sean Penns che ho visto oggi pomeriggio al cinema, si intitola “Into the wild“. Un film ricco di lezioni di vita che vi consiglio di vedere.
Dopo il film sono andato alla Benaroya Hall di Seattle. Non potevo perdermi il concerto per pianoforte n.2 di Rachmaninov e la quarta sinfonia di Tchaikovsky, due dei miei compositori favoriti di musica sinfonica.

21 di Settembre

21 di Settembre, un giorno importante per me, e’ da poco scoccata la mezzanotte. Sono a Kirland, una piccola cittadina appena fuori Seattle e non lontana da Redmond dove lavoro. Ho affittato un piccolo monolocale  per un paio di settimane. Ho venduto tutto ormai, la macchina, la casa, tutto l’arredamento. Mi sono rimaste quattro scatole, i vestiti, la mia macchina fotografica e questo portatile. Presto partiro’ per un lungo viaggio ma non vi voglio anticipare niente, sara’ una sorpresa. Intanto questa sera ho visto un bel film, Il Buio nell’Anima con Jodie Foster. Uscira’ tra una settimana anche in Italia. Si tratta di un film che parla di vendetta, e di come il dolore possa trasformarti in un’altra persona che spesso tu stesso non riconosci piu’.

Il tempo

E’ cosi’ strano trovarsi qui in questa citta’ da un lato cosi’ falsa e superficiale, vuota di significati, e accorgersi che per me questo posto invece rappresenta qualcosa di importante, qualcosa a cui mi sento ancora legato in qualche modo. Forse sono legato al passato, o ai bei ricordi di certi momenti vissuti qui. Ma tendo sempre a scordare da cosa me ne sono andato, il dolore e la paura che spesso ho vissuto accanto a lei. E’ triste realizzare come a distanza di tempo tutto sembri cosi diverso, certe sensazioni diventano cosi’ sbiadite. Inesorabilmente il tempo tende a sgretolare tutto, portanosi via con se anche i piu’ bei ricordi che sembrano sempre piu’ lontani. Amarsi alla follia e poi, quando l’euforia finisce dimenticarsi, non parlarsi piu’. Eppure, anche se detesto questa situazione e mi riesce cosi’ difficile accettarla, sono io che l’ho voluta perche credo che non esiste altra via di uscita. Le voglio ancora bene… questo si’ e vorrei che questo lo comprendesse e se non mi faccio piu’ sentire e’ perche’ voglio che sia felice, magari lontano da me lo sara’ e questo non puo’ che rendere felice anche me. Sto guarendo pian piano le ferite. Devo cercare di resistere, rimanere in movimento e non cadere nella stessa trappola per l’ennesima volta. Ho lasciato l’hotel, ho affittato una macchina, destinazione Phoenix, Arizona a trovare il mio amico Claudio di Roma, poi se riesco al Grand Canyon. Giovedi’ sera tornero’ a Las Vegas. 

The Pursuit of Happiness

happiness.jpgE’ il titolo del film del regista Italiano Gabriele Muccino, in Italiano si chiama Alla ricerca delle felicita’. “Life, Liberty and Pursuit of Happiness” e’ anche una famosa frase della nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti scritta nel 1776 che festeggiamo il 4 di Luglio. Si’, festeggiamo, perche’ anche io sono cittadino Americano di adozione. Veramente un bel film, uno di quelli da non perdere, la storia vera di Chris Gardner ambientata a San Francisco. Non vi racconto la trama ma una barzelletta che mi ha fatto sorridere durante il film. Un uomo in mare sta annegando, a un certo passa una nave e qualcuno gli chiede “Ha bisogno di aiuto?” e lui risponde “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ ne passa un’altra e di nuovo gli viene offerto aiuto ma lui insiste “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ muore e va in paradiso, si presenta Dio e lui chiede: “Ma perche’ non mi hai salvato?” e Dio risponde: “Ma allora sei proprio stupido… ti ho mandato due navi e tu le hai rifiutate……” :-)

Bradley Kerth se n’e’ andato

bradley_small.jpgStamattina mi sono svegliato tardi, ho preso il taxi per andare in ufficio. Era una giornata calda e molto ventosa. Appena leggo le email capisco che qualcosa era successo a Bradley, il mio manager di Microsoft fino a poco tempo fa. Bradley aveva la passione per le macchine da corsa, ogni tanto per hobby faceva ancora qualche gara e temevo gli fosse capitato qualche brutto incidente. Preoccupato e ansioso di sapere non riuscivo nemmeno piu’ a leggere tutte le email che mi sono arrivate, poi scopro improvvisamente che e’ mancato ieri pomeriggio. Aveva fatto un giro in bicicletta, tornando si e’ accasciato davanti a casa senza vita. Non ci posso ancora credere, sono rimasto per ore sotto shock. Bradley era una persona a cui ero molto legato, mi e’ stato vicino in tutta una serie di situazioni difficili a livello personale. Gli devo molto sia professionalmente che umanamente, e’ grazie a lui che sono qui in Cina. Aveva un decina d’anni piu’ di me, era sposato e originario di San Francisco dove aveva lavorato per molti anni alla Sony. Era una persona di grande integrita’ e aveva una passione sfrenata per il suo lavoro, secondo me senza eguali. In 3 anni la sua carriera e’ stata un’escalation senza sosta e ultimamente ci sentivamo poco.  Pensavo sempre che quando sarei rientrato negli Stati Uniti lo avrei invitato a pranzo per ringraziarlo di tutto e invece… Adesso che se n’e’ andato cosi’ improvvisamente non potro’ piu’ farlo ed e’ una cosa terribile…