Sono arrivato a Pechino poche ore prima che il 2007 finisse. Il tempo di farmi una doccia, passare a Bodhi per un massaggio, poi a cena con Selina al ristorante Thailandese/Vietnamita e dulcis in fundus, nottata in discoteca. Devo dire che questi Cinesi sanno davvero divertirsi. E’ stato un capodanno fantastico, uno dei piu’ belli dopo quello di Madrid del 2000. E’ iniziato nei migliore dei modi e sento che sara’ un anno pieno di avventure Buon 2008 a tutti!!
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Kevin Collins
Da piu’ di tre giorni ho mal di gola, raffreddore e dolori allo stomaco. Oggi va un po’ meglio. E’ la quarta volta che mi prendo l’influenza in Cina quest’anno. Non so se e’ il clima, l’inquinamento o il mio sistema immunitario che in questo momento non regge. E’ stato qui Kevin Collins, era a Shanghai per una conferenza di Microsoft. Lui gira sempre il mondo per conferenze, a Seattle non c’e’ quasi mai. Lavora a Miscosoft dal 1993 e ora si occupa di un prodotto per lettori DVD ad alta definizione (HD). E’ stato lui ad assumermi a Microsoft nel lontanto settembre 1994. E’ stato il mio manager per 5 anni nel mitico team di JET, il query engine di Microsoft Access. E’ stato anche il mio maestro di snowboard. Non dimentichero’ mai quando, dopo il mio terzo giorno sulla tavola, mi ha portato in cima a Crystal Mountain su una pista nera. Come se la rideva!!! Credeva di avermela fatta, ma io ce l’ho messa tutta e alla fine in qualche modo sono riuscito a scendere. In quegli anni poi mi sono molto appassionato di snowboard, andavo sempre, ero diventato un esperto. Soprattutto, Kevin e’ stato un grande amico, uno dei pochi amici americani che ho. Ci siamo divertiti nei giorni che e’ stato qui ricordando i vecchi tempi. Microsoft e’ molto cambiata da allora. Ricordo ancora quando ho fatto il colloquio con lui, ero tranquillo perche’ ero convinto che non mi avebbero assunto. Pensavo: “che se ne faranno di un tipo giovane e con poca esperienza come me?”. Avevo 25 anni, avevo finito i corsi al college da poco. Durante il colloqui dissi: “Per Microsoft lavorerei anche gratis” e poi “Visual Basic? Lo conosco meglio di mia moglie”. Sfrontatissimo, quando tornai a casa e ricevetti una telefonata sulla segreteria telefonica che mi avevano assunto ho toccato il cielo con un dito.
Sognando il Park Hyatt
Finalmente ho rivisto Melissa, era a Hong Kong per lavoro. Mi ha fatto subito l’elenco delle conoscenze importanti che ha racimolato negli ultimi mesi tra cui una star del cinema Cinese fidanzata con un attore americano. Di recente si e’ pure divertita posando per una pubblicita’ di borse uscita sulla rivista Cosmopolitan cinese che mi ha mostrato orgogliosamente. Sono risalito sul suo Porche Chayenne, come al solito guida come se non ci fossero regole, volando i rossi o andando letteralmente a passo d’uomo in mezzo alla strada per mostrarmi comodamente il depliant del concessionario Ferrari, mentre dietro di noi due corsie di macchine in coda vanno giu’ di clacson quantomeno …. indispettite. Mi sembra di essere finito su Marte… Alcuni riescono a sorpassarci guardanoci sbigottiti come se venissimo da quel pianeta… Non hanno tutti i torti, lei… come se niente fosse. Mi racconta che il suo ragazzo le ha promesso la Ferrari, lei preferisce la 599. Poi dal depliant delle Ferrari passiamo a quello delle Maserati e io “Ma le Maserati non e’ che mi piacciano un granche’ preferisco la Ferrari”. Dentro di me mi scappa da ridere perche’ non credo a cio’ che sto vivendo. Le ho detto che sto cercando casa e mi dice: “Perche’ non vieni a stare al Park Hyatt?” lei e’ direttore delle vendite, “Ho alcuni clienti che potrebbero affittarti un appartamento a un buon prezzo, 4000 dollari al mese, ahh sarebbe proprio bello saremmo cosi’ vicini di casa e ti verrei a trovare spesso…”. Le rispondo cercando di azzardare un mezzo sorriso: “Eh… non e’ una brutta idea, dai ci pensero’…”. Il Park Hyatt verra’ innaugurato a Gennaio, sara’ uno dei grattacieli piu’ alti e lussuosi di Pechino, guardatevi il sito. Poi le racconto che sono stato a Macao e mi parla di un suo amico che nelle ultime settimane si e’ giocato a un casino’ di Hong Kong quasi un milione di dollari e mi dice: “Ho detto alla sua ragazza di fermarlo, capisco se avesso perso cento mila dollari ma un milione….” guardo fuori dal finestrino e cerco di far mente locale pensando alla poverta’ che c’e’ in questo paese. Lei continua: “Sai prima che chiamassi tu ero al telefono con la moglie del fondatore di Alibaba.com” Avevo parlato di Alibaba.com in un post precedente, clicca qui per leggerlo, e guarda caso Alibaba.com proprio ieri ha debuttato in borsa a Hong Kong triplicando di valore in un giorno, ha fatto meglio solo Google. Intanto il telefono di Melissa continua a squillare e arriviamo in banca perche’ deve incontrare un cliente che vuole cambiare del contante in dollari di Hong Kong. Quando lo incontriamo il tipo apre la borsa, piena zeppa di dollari, non ho mai visto tante banconote in una sola borsa in vita mia, Melissa dice che c’erano solo 200 mila dollari e aggiunge mentre prendiamo un caffe’ a Starbuck: “Sono pochi per quello che dobbiamo fare, il profitto non sara’ un granche’…”
Concertino
A Pechino si e’ alzato un vento gelido che ha spazzato via la nebbia e lo smog. Le giornate sono limpide e soleggiate. l’aria e’ diventata finalmente respirabile, ma fa molto freddo. Avevo lasciato qui una valigia a Sandro con le cose invernali sono andato a riprendermela. Poco distante dall’hotel dove alloggio ho scoperto un piccolo negozietto, si chiama Concertino come vedete dalla foto. Anche se in vetrina ci sono solo libri nel retro vende un po’ di tutto, dai dvd alla pasta. Ci sono anche delle poltrone e dei tavoli dove puoi passare qualche ora a leggere o prendere un caffe’. Sono entrato e ho comprato un notebook, cioe’ diario dove prendere appunti, e un dizionario di cinese-inglese. Dovro’ pur ricominciare da qualcosa. Ho deciso che cerchero’ un appartamento anche per rendermi conto dei prezzi. Mi sono reso conto che non c’e’ altro posto in cui vorrei essere adesso. Sto meglio, i forti dolori alla schiena che avevo prima di partire sono passati grazie ai massaggi di Yin Xiu. Mi sono accorto che devo stare attento a quando cammino per strada e attaverso gli incroci, anche se e’ verde e sono sulle strisce pedonali qui non si fermano, anzi, ti suonano perche’ tu li faccia passare. Qualcuno mi ha detto: “Qui non siamo mica in America o in Giappone, qui non si fermano, tanto siamo in tanti e anche se ne muore uno non gliene frega niente a nessuno”. Mi sono accorto che e’ un concetto che qui in Cina puo’ essere applicato a diverse situazioni.
In partenza per Macao
Sabato pomeriggio, sono dinuovo all’aereoporto questa volta in partenza per Macao, considerata la Las Vegas cinese. E’ ormai passata piu’ di una settimana da quando sono arrivato, saro’ in Cina fino al 18 di Novembre. In questi giorni dovro’ prendere una decisione importante, se traferirmi a Pechino a gennaio oppure no. Non e’ una decisione facile da prendere. Diciamo che in linea di massima sono favorevole all’idea, anche perche’ ho venduto tutto a Seattle in previsione di questo trasferimento. Non sono pero’ ancora convinto al 100% e spero di chiarirmi le idee durante questa vacanza. E’ per questo che ho deciso di raccontare delle persone che conosco a Pechino, perche’ ho sempre pensato che il posto lo fanno le persone. Poi penso che un paese non lo si conosce solo visitando musei, opere artistiche e templi, o guardando delle foto, e’ importante anche conoscere e osservare le persone del posto. Penso sia utile.
Monika
Quando l’ho conosciuta voleva imparare l’Italiano. Monika e’ ungherese studiava all’universita’ Economia e Commercio Internazionale. Si e’ laureata da poco, voleva traferirsi in Italia ma poi ci ha ripensato, dopo aver sondato le acque con una vacanza quest’estate a Milano e Roma ha pensato bene di stabilirsi a Pechino. Avevo previsto giusto… Monika e’ una ragazza molto intelligente, non solo parla ma legge il Cinese (cosa non da poco), parla bene anche l’inglese, il tedesco, non male l’italiano, e sta studiando il coreano, oltre chiaramente all’ungherese la sua madre lingua. Le conversazioni con lei sono sempre molto interessanti e estremamente profonde. E’ incredibile quando la guardo e penso che ha solo 24 anni. Mi viene in mente la canzone La Sera dei Miracoli di Lucio Dalla quando dice “perché ho scritto una canzone per ogni pentimento e debbo stare attento a non cadere nel vino o finir dentro ai tuoi occhi se mi vieni più vicino“. L’ho gia avvisata: sei troppo giovane per me. Poi se c’e’ una cosa che ho imparato all’estero e’ che con una donna e’ possibile anche avere solo una bella amicizia. La cosa che mi ha colpito di piu’ rivedendola ieri sera a cena e’ che ha cambiato opinione sulla Cina. Prima ne era innamorata, mi ha confessato di aver idealizzato molto i Cinesi in passato perche’ li conosceva solo superficialmente. Dopo essersi inserita nel mondo del lavoro, col tempo e la conoscenza del mandarino ha imparato a consoscerli meglio e mi ha raccontato che ora della Cina non e’ piu’ cosi’ entusiasta. Abbiamo parlato della mancanza di creativita’ dei Cinesi, che li affligge e condiziona non solo per quanto riguarda il lavoro ma anche le relazioni. Certo sono dei gran lavoratori, ma spesso il lavoro per loro e’ come un ossessione. Pur di accumulare denaro sono disposti a qualunque sacrificio, per rendersene conto basta mettere il naso fuori dalla finestra e prendere una boccata d’aria. Queste sono cose che ho ben presente dentro di me, anche se comunque rimango dell’idea che fermarmi qui di un anno o due, come sto pensando di fare, sarebbe comunque un’esperienza di grande valore. L’indecisione comunque dentro di me permane. E’ davvero il livello di inquinamento che piu’ mi preoccupa.
Contrasti
Gli immobili a Pechino possono arrivare fino a un milione di euro, gli affitti possono arrivare anche a diecimila euro al mese in certi casi, tutto fatto apposta perche’ qualche straniero o riccone cinese apra bene il portafoglio. Nel villaggio da dove viene Yin Xiu invece le case costano 2000 euro, se la vuoi proprio carina la pagherai 2500. Oggi mi ha confidato che presto vorrebbe comprarsene una. Abbiamo fatto arrivare sera anche oggi. Fuori dal ristorante lussuoso lo steward vestito elegantemente in un completo grigio fischietta “Jingle Bells”. Mi guarda e sorride. Probabilemente si stara’ chiedendo cosa ci faccio li’ impalato ad aspettare. Selina e’ in ritado. Poi un taxi arriva si apre la porta e scende. Lo stewart ci fa entrare.
La quinta linea metropolitana
La cosa che si nota subito quando si ritorna a Pechino dopo essersi allontanati per qualche mese e’ quanto velocemente si muove questo paese. Difianco a Bodhi, dove vado per i massagi, prima c’era un pacheggio che ospitava un piccolo centro sportivo con un campo da calcio sintetico. Pensavo che un giorno se avessi vissuto qui mi sarei iscritto. Ora al loro posto, dopo aver fatto spazio demolendo pure alcune case che sorgevano ai lati, c’e’ una voragine enorme con dei muratori e gru che preparano le fondamenta di un edificio. Poi e’ spuntata come un fungo la quinta linea metropolitana. Per me e’ una manna visto che c’e’ una fermata vicino all’hotel che non pensavo esistesse. La quinta linea pero’ ha complicato le cose, con una linea in piu’ ci sono piu’ persone che affuiscono nelle stazioni di collegamento tra una linea metropolitana e l’altra, e inoltre i passeggeri sono aumentati perche’ il governo ha dimuito il costo del biglietto. Questo ha portato un sovraffollamento dei treni terrrificante durante le ore di punta. Mi sembra un esempio nitido di qual’e’ il rovescio della medaglia di un paese cosi’ in forte sviluppo e cosi’ velocemente. Da qui al 2010 le linee saranno portate a 10, e l’obiettivo e’ di portarle a 19 entro il 2020. Con 560 km la metropolitana di Pechino sara’ la piu’ grande al mondo. La Cina non finisce mai di stupirmi.
A cena con Vincenzo e Gabriella
Ieri sera mi sono incontrato con un amico, Vincenzo e’ italiano e l’ho conosciuto a Seattle. E’ qui con la sua futura moglie Gabriella per partecipare con la sua ditta, Platform3000, ad un workshop offerto agli studenti cinesi che sono interessati ad andare a studiare all’estero. La sera siamo andati a cena in un ristorante quasi fuori citta’ a nord di Pechino con altre persone che hanno partecipato al workshop. Al tavolo un americano, due vietnamiti, due di taiwan, una ungherese (la moglie di Vincenzo) e noi due italiani. E’ stata una serata interessante come interessante e’ stato uno dei commenti del taiwanese, il quale spiegava che a volte i Cinesi hanno quasi la sensazione che i soldi che possiedono non appartengano realmente a loro. Parlava per esempio dei soldi che hanno depositato in banca, quando li ritirano dal conto se si tratta di una piccola cifra non ci sono problemi ma se invece sono cifre grosse devono chiedere l’autorizzazione al governo…
Un massaggio al giorno toglie il medico di torno
Una delle prime cose che ho fatto e’ andarmi a fare un massaggio. Non vedevo l’ora, prima un’ora e mezzo ai piedi e poi un ora alla schiena. Che bello! Sono uscito che ero finalmente rilassato e ho deciso che ci andro’ tutti i giorni. E’ stata anche un’occasione per riveder Yin Xiu Miao, anche se io la chiamo Miao Miao perche’ mi pare una gattina tanto e’ dolce e affettuosa. Quando il prenoto il massaggio a Bodhi pero’ lei e’ la numero 22. Mentre ero a Seattle ogni tanto mi scriveva un’email col suo inglese masticato: “Quando torni?”. Si arrabbia sempre perche’ non studio mai il Cinese. Prima o poi dovro’ farlo… Mi ha raccontato di dove vive, una casa con quattro stanze. Quando le ho chiesto quante persone vivono con lei sono rimasto scioccato, mi ha risposto 25-26, il che vuol dire 6-7 per stanza. Poi ha continuato col suo racconto. Hanno un bagno solo con tre docce comuni e due water. Mi ha detto che la maggior parte del personale che lavora con lei viene da fuori Pechino e vivono quindi in quella casa tutti assieme. L’affitto? 150 Yuan al mese, circa 15 euro. Non hanno una cucina, le danno da mangiare al lavoro dove per 12 ore di massaggi al giorno porta a casa circa 3000 Yuan, 300 euro al mese. Ascoltare una persona che ti racconta certe cose non e’ facile e ti mette in crisi quando pensi a come fara’ ad essere sempre cosi’ sorridente e contenta? Davvero a volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati… anche se a giudicare dal suo atteggiamento, dal suo sapersi accontentare di poco essendo comunque felice, forse a pensarci bene e’ lei ad essere fortunata??? Vive meglio la persona che puo’ permettersi tutto anche se non e’ mai abbastanza o quella che non ha niente o poco ed e’ capace di accontentarsi?
Dinuovo a Pechino
Appena arrivato mi ha fatto un effetto strano essere dinuovo qui, forse perche’ e’ passato tanto tempo da quando ero partito, forse perche’ pur essendo qui non me ne rendevo ancora conto e certe sensazioni le sentivo ancora lontane come un ricordo. Presto pero’ ho incominciato ad adattarmi a questa nuova situazione, nuovo hotel, e l’entusiasmo ha iniziato a tornare. Mi e’ bastato camminare per la strada, comprare due cose al piccolo market, sentire quegli stessi profumi nell’aria, riveredere tutte quelle persone in bicicletta, i carri per la strada, e i palazzi altissimi in costruzione con le scintille dei saldatori che illuminano la notte. Pian piano tutto e’ cominciato ad essere piu’ presente in me. E’ stato bello venire qui la prima volta, scoprire questo paese e’ stata un avventura entusiasmante e indimenticabile. Molto spesso le esperienze che si vivono per la prima volta sono le piu’ belle. Forse e’ per questo che amo viaggiare, mi piace scoprire nuovi posti, vivere sensazioni nuove. La quotidianita’ invece mi uccide. Certo mi reputo una persona fortunata per avere la possibilita’ di scegliere come vivere, ma spesso e’ una questione di volonta’. Spesso la gente mi dice “Ahh beato te che puoi farlo…” Beh, in realta’ non e’ facile vendere tutto, lasciare il lavoro e le persone care e partire. Io l’ho fatto parecchie volte. Credetemi che non e’ solo una questione di fortuna ma anche e soprattutto di coraggio. Insomma e’ bello essere dinuovo a Pechino, mi e’ venuta in mente quella frase di quella canzone famosa…. “quanto e’ bello lu primo amore, lu secondo e’ chiu bello ancor”
Vivere
Sono sull’areo per Pechino e sono felice. Guardo fuori dal finstrino e vedo le ali dell’arero che lievemente ondeggiano e mi trasmettono un senso di tranquillita’. Sto ascoltando una canzone di Tito Schipa del 1938. Mitico, l’ho messa come sottofondo a questo sito spero riuscirete ad ascoltarla. Ma siccome le parole mi sembrano adatte all’occasione ho voluto trascriverle di seguito.
I am *really* happy …. :-)
I am going to China! Dopo due giorni di sosta a Seattle torno finalmente a Pechino e voglio che tutti lo sappiano cosi’ l’ho scritto anche in inglese. ;-). Che bello! Non ci posso credere. Stesso volo che ho preso a gennaio con scalo a Vancouver in Canada, mi trovo all’aereoporto si parte tra mezz’ora. Sono molto felice, non vedo l’ora di arrivare. Ad aspettarmi questa volta il mio autista Zheng che mi portera’ in hotel.
Altri controsensi
Se volessi vedere un medico posso prendere un appuntamento all’ospedale intenazionale di Pechino, costo della visita 1200 Yuan, circa 150 dollari. Per i Cinesi, anche per i miei colleghi di Microsoft quella e’ una cifra ridicola. Per loro l’unica scelta e’ il medico dell’ospedale Cinese, costo della visita 5 Yuan di cui 4 li paga l’assicurazione (la mutua qui non esiste) e di tasca loro pagano il rimanente cioe’ uno yuan, esattamente dieci centesimi di Euro!! Una bella differenza tra quello che pagherei io. Pero’ Tianguang mi ha spiegato che la mia sarebbe una visita di un’ora e comprenderebbe anche eventuali esami. Loro hanno solo 3 minuti per parlare con il medico, perche’ un dottore Cinese deve visitare 200 pazienti al giorno. In piu’ devono mettersi in coda senza poter prendere un appuntamento. Poi mi ha detto che a volte il medico non e’ nemmeno un medico iscritto all’albo, esercita con solo con la laura Universitaria senza aver fatto praticantato.
La guerra per finta
Oggi e’ stata la volta di un party davvero insolito. Con i colleghi siamo andati fuori citta’, a sud ovest di Pechino, per una guerra simulata con i fucili al laser. Ci siamo mimetizzati con tanto di divisa e elmetto, e abbiamo indossato questa apparecchiatura soffisticata che ti trasforma in un bersaglio elettronico. Con le armi al laser, prendendo bene la mira, puoi colpire il tuo avversario e il sistema tiene conto di quanti ne fai fuori e quante volte vieni colpito a tua volta. Ci si divide in due fazioni e si combatte una vera e propria battaglia, tra i fortini e i bastioni. Se ti fanno secco l’apparecchiatura ti da uno scossone, hai cinque vite dopodiche’ esci dal gioco. Divertentissimo e super realistico. L’adrenalina scorreva nelle vene e anche se odio le guerre, mi sono immedesimato anche io nella competizione del gioco. Abbiamo fatto cinque battaglie, il mio team ha perso 3-2 ma io sono stato quello che ne ha fatti secchi piu’ di ogni altro in totale: ben 46. Alla fine mi hanno fatto tutti i complimenti. Beh e’ stato facile, tra tutti questi ingegneri e manager ero l’unico che una fucile l’avevo gia’ preso in mano almeno una volta, tra il militare, carabine e pistole varie a confronto ero un veterano. Oggi mi sentivo un eroe eppure quanto ho odiato il militare quando l’ho fatto. Artiglieria campale pesante, a Vercelli tra miliardi di zanzare. Allora la noia che ho provato non era finta e per diversi anni dopo essermi congedato ho avuto incubi nei quali mi richiamavano perche’ si erano sbagliati sulla data del mio congedo …
Proverbio Cinese
If you want happiness for an hour take a nap.
If you want happiness for a day — go fishing.
If you want happiness for a year — inherit a fortune.
If you want happiness for a lifetime — help/forgive someone else.
Se vuoi essere felice per un ora fatti un pisolino
Se vuoi essere felice per un giorno — vai a pescare
Se vuoi essere felice per un anno — eredita una fortuna
Se vuoi essere felice per una vita intera — aiuta/perdona un’altra persona
Microsoft continua l’espansione in Cina
Microsoft ha annunciato oggi di aver acquistato dei terreni a Pechino, Shanghai e Shenzhen per la costruzione di centri di ricerca in Cina. E’ la prima volta che Microsoft compra terreni all’estero ed e’ questo un chiaro segno sulla direzione della politica di espansione in Asia in corso ai vertici di Redmond. Oggi gli impiegati in Cina sono circa tre mila, nei prossimi 2-3 anni l’obiettivo e’ di assumenerne altri 5 mila.
Inquinamento in Italia
Ho parlato di inquinamento in Cina ma proprio di recente e’ uscito un articolo sull’Espresso (clicca qui per leggerlo) che parla della situazione in Italia e il quadro che ne esce non e’ certo meno preoccupante. Senza dubbio venire qui in Cina mi ha sensibilizzato molto su un un problema importante che secondo me caratterizzera’ l’umanita’ intera in questo secolo. Il tutto portera’ secondo me a grandi cambiamenti sociali che forse ancora nemmeno immaginiamo. Basta solo pensare a cosa sta succedendo al clima del nostro pianeta. Molti esperti dicono che c’e’ ancora tempo per fare qualcosa, io stento a crederci. Intanto oggi parto per Hong Kong dove mi fermero’ fino a martedi’, una vacanza ci vuole, speriamo almeno li’ di respirare aria migliore….
USA e Cina dialogano ma senza risolvere molto
Un dollaro vale circa 7,7 yuan e le quotazioni fluttueranno di poco dopo i colloqui tra un delegazione Cinese guidata dalla vice-premier Cinese Wu Yi e il segretario al tesoro americano Henry Paulson a Washington. La Cina non cede alle pressioni dell’America di rivaluazione dello yuan rispetto al dollaro per cercare ridurre il deficit commerciale americano nei confronti di Pechino. L’anno scorso il disavanzo era di 233 miliardi di dollari, quest’anno ha gia’ toccato i 65 miliardi. La Cina ha fatto sapere che non si piegherà alle pressioni di misure protezionistiche da parte degli Americani definendole “atti irresponsabili”. Paulson ha detto nella sua conferenza stampa che l’America non ha paura della competizione che anzi ne e’ a favore, io ho pensato: “sara’ vero pero’ poi non ci state se non siete i numero al mondo…”. Tra l’altro non dimentichiamoci che tra il 2000 e il 2006 le esportazioni degli Stati Uniti in Cina sono cresciute del 240%.
Una droga chiamata Internet
Una ragazzina di 17 anni di Pechino e’ stata ricoverata ieri in ospedale dopo aver perso l’uso della mano per essere stata per 48 ore di fila attaccata al computer navigando su internet. Incredibile ma vero, la madre l’ha portata in ospedale con il braccio mezzo paralizzato e dovra’ rimanerci per il prossimo mese sotto terapia per cercare di ricuperarlo. In effetti quello della dipendenza da Internet e’ un problema grosso, pare che molti adolescenti cinesi siano affetti da questo male. Questo spiega come mai Bill Gates abbia permesso alla figlia di 10 anni di stare davanti allo schermo per non piu’ di 45 minuti al giorno. Meditate gente, meditate…