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Nostalgia

roccia Finalmente sono riuscito a farmi una partita a calcetto. Era da gennaio che ogni tanto me lo sognavo. Ci ha pensato Marco, amico di una vita, compagno di scuola e di squadra. Giocavamo nella mitica Europa, io indietro sulla fascia a difendere, lui centravanti d’attacco a segnare i goal. Nella foto avevamo 13 anni. Marco a quei tempi si era inventato un soprannome per me, “Roccia” e io lo chiamavo “Bomber”. Quante partite, campionati, tornei abbiamo giocato insieme. Cosi’ ieri, grazie al suo invito, mi sono comprato le scarpe nuove e nonostante il dolore al ginocchio che ogni tanto ancora mi tartassa mi sono buttato. La sfida era tra colleghi della Caserma dei Carabinieri di Casale Monferrato, che rigrazio per l’ospitalita’. Marco e’ ancora in forma, corre ancora come una spia. A un certo punto gliel’ho fatto notare e mi fa: “Dovro’ pur tenermi in forma per correre dietro a sti Marocchini. Quelli corrono veloce sai…”. Hehe… Io invece piu’ che una roccia adesso mi sento molle come una polenta. Devo rimettermi in forma.

Sono ancora triste. Mi sento preso un po’ a schiaffi. Qualcuno di mia conoscenza e’ arrivato a dirmi che tratto le donne come mi pare e piace, che non ho considerazione di loro, le prendo per il culo. Un peccato che ci sia qualcuno che la pensi cosi’ di me. Sono cose che fanno male. Non sono un santo, questo e’ vero. Ma mi sento molto legato alle amiche che ho a Pechino. Voglio a tutte un gran bene e in questo momento mi mancano molto, tutte. Perche’ loro non mi giudicano, mi accettano per quello che sono, sono di compagnia e non si aspettano niente. Sono ragazze di una semplicita’ incredibile. E io sono stato sempre convinto che la felicita’ stia nell’apprezzare le piccole cose. Sono orgoglioso di loro di averle conosciute e di vivere in Cina. Devo solo cercare di non dare troppo peso a certi commenti, pensare a divertirmi e ascoltare i miei Van Halen, altrimenti mi rovino la vacanza.

Domani e’ il compleanno di mia madre quindi grande festa. Cucinero’ anche questa volta la pizza!!!

Imbecillita’

Oggi sono venuto a conoscenza di una storia che probabilmente nessuno mai leggera’ nelle cronache ufficiali. L’amica di una ragazza che frequento e di cui preferisco non fare il nome, circa un anno fa ha avuto la fortuna di incontrare un funzionario del partito molto ricco, uno dei tanti politici corrotti di Pechino. Il tipo e’ caduto nel tranello della ragazza la quale ha fatto di tutto per farsi mettere in cinta di proposito per poi ricattarlo. Per non parlare del conto salatissimo che gli ha presentato, 500 mila euro, di cui 300 mila in anticipo e il resto dopo l’aborto avvenuto. Il tipo, per non insoppettire gli organi ufficiali del partito che gliel’avrebbero fatta pagare assai cara, ha dovuto fare i salti mortali per trasferire i soldi dell’anticipo sul conto bancario della ragazza, appoggiandosi ai conti correnti di alcuni amici. Una volta ottenuto l’acconto pero la ragazza e’ sparita dalla circolazione e ha successivamente partorito non rispettando gli accordi. Nei mesi sucessivi pare che la madre della ragazza in questione sia addirittura morta dalla disperazione per quello che la figlia aveva combinato. Ora quella ragazza e’ tornata a Pechino, e non sembra sia intenzionata a fermarsi, vuole il resto di quei 500 mila euro che gli erano stati promessi. Quando ho sentito questa storia sono scoppiato dalle risate, pero’ a pensarci bene se fossi io al posto della ragazza mi darei una calmatina, e starei bene attenta a questo punto. Non sarebbe la prima donna a fare una brutta fine da queste parti in situazioni del genere.

Il Conte di Montecristo

montecristo Se non sapete cosa leggere quest’estate vi consiglio un grande libro. Il Conte di Montecristo e uno dei piu’ grandi ed entusiasmanti personaggi della letteratura di tutti i tempi, e soprattutto e’ un mio grande idolo. Ho letto questo libro circa 14 anni fa dopo aver guardato un bellissimo film, Sleepers tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra che in realta’ riprende lo stesso filone romanzesco della vendetta iniziato proprio dal Il Conte di Montecristo. In quei tempi dentro di me avevo una gran sete di vendetta per ragioni che non mi preme in questo momento elencare. Il libro mi aiuto’ a placare cio’ che si animava dentro di me e in qualche modo a superare quel terribile periodo. Ed e’ proprio grazie a questo che il Conte e’ diventato uno dei miei idoli e ancora oggi sento che quel libro ha lasciato un’impronta indelebile dentro di me. E’ non e’ solo per l’incredibile storia ma anche per lo stile di narrazione dello scrittore Alexandre Dumas, abile nel coinvolgere il lettore nelle incredibili avventure del Conte (abilita’ che cerco sempre di emulare). La storia parla di Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, che a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Terribile. Quello che succedde dopo non ve lo racconto perche’ spero leggerete il libro. Del resto che posso dire, che non credo assolutamente nelle vendette di tipo violento, odio la violenza. Credo che la miglior vendetta sia quella sottile, quasi impalpabile, che si protrae e si consuma lentamente nel tempo, perche’ ti lascia col sorriso sulle labbra e un sapore molto dolce dentro. Per portarle a termine occorre badare molto allo stile, passare quasi inosservati e’ fondamentale, ho commesso spesso molti errori in passato in questo senso. Pero’ ho imparato molto e alla fine non rimpiango nulla, so bene che tutto quello che di male si commette nella vita ritorna indietro prima o poi, sotto una forma o nell’altra. L’importante e’ avere la consapevolezza di aver agito in buona fede e con buone intenzioni. E avere speranza, perche’ la giustizia prevale sempre…

Tre pere

Questa sera provo a fare il Vittorio Zucconi della situazione a 15 minuti dalla fine della partita dell’Italia, siamo ancora sul 2-0. Innanzitutto vorrei citare che, da buon Italiano, io l’uscita al primo turno l’avevo prevista. Felice, Nello, Nicola ed Edmondo a Seattle sono testimoni. L’avevo detto io…. Poi sono contento per tutta la Slovacchia, ma soprattutto per le Slovacche che penso stasera festeggeranno in grande stile. E’ un calcio svogliato il nostro, di calciatori miliardari che fanno fatica a stare in piedi, con la crema da sole gia’ sul viso. E’ un Italia che aspetta quasi un’ora per correre un po’ piu’ velocemente del solito – che per un buffetto sul viso cade per terra e si rotola facendo la vittima stile Quagliarella – che manda affanculo il guardalinee per un gol annullato. E’ un’ Italia senz’anima, che torna a casa meritatamente. E soprattutto e’ un calcio che non riesce ad entusiasmarmi, in cui non mi identifico piu’. Io ho avuto altri modelli, Pulici, Benetti, Furino, Virdis, Causio, Patrizio e Claudio Sala…. che miti! Ancora il tempo per vedere Quagliarella far goal e sintonizzarsi con la radiolina, e’ fuori secondo me…. ma ormai e’ troppo tardi. C’e’ solo il tempo per recriminare per questa Italia in ginocchio di oggi – figlia di una nazione che ha ormai perso se stessa.

Molte ragazze Cinesi saranno tristi questa notte…. non vi preoccupate, le consolero’ io…. hehe

Storie di tutti i giorni

Sono dinuovo sull’aereo, questa volta in direzione opposta. Mi sono svegliato da poco dopo aver sognato di comporre una canzone. Nel sogno ero seduto ad un tavolo insieme ad un vecchio amico con cui suonavo in una band tantissimi anni fa, Cristiano Mussi. Gli stavo canticchiando una mia idea per un brano perche’ pensavo fosse adatta alla sua voce. Quando poi mi sono svegliato da quel sogno la melodia mi e’ rimasta in testa. Cosi’ ho dovuto accendere il portatile e registrare la mia voce mentre la canticchiavo altrimenti poi come al solito me la sarei dimenticata. Fortunatamente il passeggero accanto a me dormiva. Sul pezzo ci starebbe bene un bell’inizio di violino e un tocco di fisarmonica, quindi non so se riusciro’ mai a registrarlo. Pero’ e’ carino, anche se non ho ancora le parole. Che peccato, mi ero ripromesso che a Seattle avrei comprato le corde nuove per la mia chitarra classica e invece mi sono scordato. Bah, troppe cose da fare e troppo poca memoria. Mi sono chiesto se la musica che ho sognato e’ simile a una canzone che ho sentito in passato. In effetti a pensarci bene la struttura armonica e’ simile a un vecchio pezzo di Riccardo Fogli che ascoltavo spesso quando sono arrivato a Seattle nel 92: Storie di Tutti i Giorni. Ma la melodia della mia canzone e’ diversa. Interpretare un sogno e’ facile, desideri, ricordi, suoni e volti che si mescolano e affiorano dall’inconscio. In genere e’ per comunicarci qualcosa di importante come le parole di un testo di una canzone

Verso Seattle

Manca poco piu’ di un’ora all’atterraggio, a Seattle sono le 4 e mezza del mattino. Guardando attraverso il finestrino dell’aereo l’alba ha dei colori bellissimi. Dicono che il bel giorno si vede dal mattino. Solo una settimana di soggirono questa volta e nemmeno il tempo di farmi una partita a calcio. Ma in futuro dovro’ tornare qui spesso per lavoro, quindi ci sara’ modo di rifarsi. Sono state due settimane di fuoco, ho avuto parecchi ospiti da Redmond. Quando rientravo a casa avevo solo il tempo per cambiarmi, dormire qualche ora e ripartire. Sto scrivendo poco e mi dispiace molto, troppe cose da fare, troppi meeting, cene e poche energie la sera. Ma le cose dovrebbero normalizzarsi, almeno spero, alla fine di questa visita a Seattle. 

Tutti alle giostre

C’e’ un parco dei divertimenti a Pechino che si chiama Happy Valley, ovvero la Valle della Felicita’. E’ stato innaugurato nel Luglio del 2006 ed e’ un po’ come essere a Disneyland. Ci sono piu’ di 40 attrazioni, un parco immenso. Cosi’ questa settimana ho deciso di affitare un pullman e portarci tutto il mio team. E’ stata occassione per staccare un po’ dal lavoro e salutare Amy che dopo quasi quattro mesi di permanenza qui, e’ reientrata a Seattle. Siamo andati di Lunedi’, perche’ nei fine settimana le code sono interminabili e bisogna stare in fila per piu’ di due ore. Ne e’ valsa veramente la pena, erano tutti contentissimi. Io non c’ero mai stato e penso che ci ritornero’ presto, tornare indietro nel tempo e sentirsi dinuovo ragazzini e’ proprio bello.

Donne ricche sfondate

Ieri sera sono andato a trovare la mia amica Nancy. Era un po’ che non la sentivo e quando le ho detto che volevo rivederla mi ha subito invitato nella sua casa nuova per una grigliata. Sa che cucino bene e voleva mettermi alla prova. Per arrivare a casa sua mi ci e’ voluta quasi un’ora e mezza tra metropolitana a taxi. Quando sono sono arrivato nelle vicinanze di dove abita mi sentivo come se mi fossi perso, poi mi ha chiamato sul telefonino: "Eccomi, sono qui sull’altro lato della strada con i lampeggianti accesi". E’ venuta a prendermi sul suo Mercedes blu e i suoi due cagnolini che sono per lei come dei figli. E’ stata una bella serata. Bisteccone, costine d’agnello, Sangiovese, Champagne e lume di candela all’aperto. Avere una casa col giardino a Pechino e’ davvero un lusso, credetemi. Poi piu’ tardi siamo finiti al piano cantina dove Nancy ha un mega salone con un video proiettore e un entertainment system con tanto di home theatre davvero impressionante. Sono rimasto a bocca aperta nell’entrare in quell’enorme sala e vedere la sua collezione di CD di musica lirica e opera. Lei dice che e’ la piu’ grande collezione in Cina e c’e’ da crederci. Ma la cosa mi ha certamente colpito di piu’ di tutte, e’ una foto di lei insieme all’ex presidente Cinese Jiang Zemin, messa li’ sugli scaffali in mezzo a tutti quei CD e di cui va molto orgogliosa. Un biglietto da visita mica da ridere. Eppure in mezzo a tutto quel lusso e quello sfarzo una cosa non potevo non notare piu’ di ogni altra. Si tratta della sua tristezza e solitudine. Nancy cercava di mascherarla ma sono dettagli che a me non sfuggono. E’ una donna arrivata, ormai non lavora piu’, e grazie alle disponibilita’ economiche di cui dispone probabilmente e’ riuscita a togliersi qualsiasi vizio. Ma come tutte le persone con i soldi, specialmente qui Cina, una volta che hai provato e comprato tutto quello che desideravi ti accorgi che c’e’ una cosa che non e’ acquistabile: si chiama felicita’. Nancy ha piu’ o meno la mia stessa eta’ e come me pensa che ormai l’amore e’ solo una favola e cui non credere piu’. La sua sfortuna poi e’ quella di non essere una donna attraente, almeno non piu’. E quindi che fare? Se fosse un uomo le cose sarebbero molto piu’ facili, un quarantenne con i soldi a Pechino puo’ permettersi cento giovani amanti. Invece per una donna come lei le possibilita’ sono davvero poche, e poi un uomo giovane non e’ quello che cerca. Mi ha fatto molta tenerezza. E’ strana la vita a volte. Chissa’ quante persone vorrebbero essere al suo posto, quante persone desiderano diventare ricche prima o poi. E quante persone invece magari sono ricche e hanno raggiunto e provato tutto, eppure sono infelici. E’ emblematica la frase di Nancy ieri sera: "Sento che mi manca sempre qualcosa…". Si riferiva all’amore? Chissa’ forse la vita e’ un continuo rincorrere… un obiettivo, un sogno, un traguardo. La verita e’ che e’ difficilissimo, e sono davvero in pochi quelli che sanno fermarsi anche solo per un attimo per  apprezzare cio’ che hanno. Come sono tanti invece quelli che rimpiangono di non avere piu’ cio’ che avevano quando e’ troppo tardi. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale. Giusto Silvia?

Messaggio per i piu’ deboli

cancro Circa un mese fa la madre di Selina ha fatto delle analisi di controllo, quelle che normalmente si fanno ogni anno per tenere d’occhio la salute. Le hanno trovato una piccola macchia nera di 2 cm di diametro in un polmone. Inizialmente pensavano si trattasse di un’infezione cosi’ il dottoere le ha somministrato una bella cura di antibiotici, ma la cura di qualche settimana non e’ servita. L’ipotesi successiva e’ stata quella di un intervento chirurgico, per estrarre il tumore, e rimuovere una fetta di polmone nell’eventualita’ che il tumore non fosse benigno. Il fratello di Selina pero’ non si fidava dei dottori e ha voluto insistere con un’altra cura di antibiotici finche’ dopo un mese quella piccola macchia nera e’ diventata di 3 cm. A quel punto non c’era piu’ scelta e qualche giorno fa la madre di Selina era sotto i ferri. Al suo risveglio la brutta notizia, si trattava infatti di cancro, ma lei ancora non lo sa. Oggi sono stato a trovarla, e’ la prima volta che mi capita di andare a trovare un paziente di cancro in ospedale. Sembrava tranquilla e abbastanza in forma, andra’ a casa tra qualche giorno. Per sapere se si salvera’ dovremo aspettare. Di certo e’ stata fortunata a scoprirlo cosi’ presto, anche se quell’attesa di un mese potrebbe esserle stata fatale, una conferma che la paura a volte ti puo’ uccidere. Ma la cosa che mi ha disturbato di piu’ e’ vedere il fratello di Selina appena uscito dall’ospedale accendersi una sigaretta. Mi e’ sembrata davvero una mancanza di rispetto, ma e’ un ulteriore dimostrazione di quanto il fumo rende schiave le persone. Incredibile come e’ veloce questa malattia, da 2 a 3 cm in un mese. Tutto accade silenziosamente,  il paziente nei primi mesi non si accorge di niente, nessun sintomo. E spesso quando la malattia si manifesta e’ ormai gia’ troppo tardi, solo i piu’ fortunati la scampano. Ho provato ad immaginare come ci si puo’ sentire, essere preda di questa bestia senza pieta’ che molto lentamente ti divora tutto il corpo. Dev’essere terribile perche’ molto spesso non e’ una battaglia condotta ad armi pari. Ma ancora piu’ terribile deve essere il rimorso per quelli che come la madre di Selina sono fumatori, perche’ in quel caso erano stati avvertiti, sapevano, e non possono piu’ tornare indietro…. Pensateci se siete fumatori, anche solo per un momento cosa potrebbe significare per voi essere nella stessa situazione. Pensateci perche’ ogni anno muoiono circa 3 milioni di persone per colpa del cancro ai polmoni. Guardando la madre di Selina in quel letto mentre cercava di tossire molto debolmente, mentre la figlia le reggeva la schiena, con due tubi di drenaggio che sputavano sangue dal fianco sinistro, ho pensato che avrei dovuto scrivere qualcosa. E quello che ho da dirvi e’ che se fumate, e continuerete a farlo dopo aver letto questo post, e’ perche’ avete scelto di vivere da deboli, e’ perche’ non ve ne importa niente di morire cosi’ con un tubo di plastica al posto del polmone, e’ perche’ non importa niente della vita, e di chi vi e’ stato sempre accanto, e sara’ costretto a vedervi morire cosi’, senza poter ormai fare piu’ niente… Io ho il coraggio di dirvelo questo anche se vi fara’ incazzare, ma e’ la verita’, e se fumate sono sicuro che sotto sotto lo riconoscerete anche voi. Quindi la prossima volta che deciderete di accendere una sigaretta fermatevi per un momento e riflettete su quanto ho scritto, anche solo per un attimo.

L’amore

L’amore a volte e’ come fumarsi una sigaretta. L’accendi, fai qualche tiro veloce perche’ magari era troppo tempo che non fumavi. Poi un tiro dopo l’altro arrivi al mozzicone, che sistematicamente dovrai buttare da qualche parte. Altre volte invece penso che l’amore sia come camminare a piedi nudi su una lunga spiaggia, una spiaggia senza fine. Pero’ cammina, cammina arrivo sempre al punto in cui mi sento stanco. Cosi’ mi fermo e accendo un’altra sigaretta….

Sognando Seattle

seattle_b Ho fatto un sogno strano stanotte. Ho sognato che mia zia Lucia mi ha chiesto quale fosse la strada piu’ bella a Seattle. Non sono riuscito a risponderle, mi sono commosso pensando a Seattle e sono scoppiato a piangere. Mi sono svegliato di soprassalto e avevo le lacrime agli occhi. Non riuscivo a capire perche’. Poi piu’ tardi nel letto ho pensato che fosse la Highway 99 il mio percorso preferito. Mi piaceva soprattutto un tratto che da sud va verso nord, tra il West Seattle bridge fino al tunnel che porta poi al Seattle Center. In quel tratto la Highway diventa una sopraelevata e nei giorni di sole si ha un panorama fantastico. A destra lo skyline di Seattle (foto in alto), e a sinistra il mare con le montagne sullo sfondo, a volte con le cime innevate (foto in basso). Quante volte ho percorso quel tratto la domenica, mentre andavo a giocare a calcio con gli amici pensando: che bella che e’ Seattle. E’ strano perche’ di solito Seattle e gli Americani non mi mancano, mi mancano gli amici Italiani di Seattle questo si’, perche’ a diversita’ di Pechino li’ ne avevo tanti e alcuni erano amici del cuore. E  forse e’ un po’ anche la voglia di farmi una partita a calcio, che e’ un sogno riccorrente per me. Chissa’ cosa ha cercato di comunicarmi quel sogno e cosa si e’ mosso dentro di me. Forse e’ stato Alexis che mi ha scritto un email da Miami cercando di convincermi di mollare tutto e tornare a suonare. Sarebbe bello. Ma tornando ai sogni, so benissimo che spesso si tende a desiderare cio’ che non si puo’ avere.  E’ quando si ottiene cio’ che si desidera spesso si tende poi a non apprezzarlo e si desiderano altre cose. E’ nomale e non e’ facile mantenere un equilibrio e accettare che nella vita non si puo’ avere tutto e bisogna fare delle scelte. Pero’ tutto sommato non devo rattristarmi. In questo momento sono felice perche’ il nuovo lavoro mi piace e poi a giugno dovro’ andare probabilmente a Seattle per lavoro e potro’ finalmente rivedere i miei vecchi amici e perche’ no, mettere anche le scarpe da calcio nella valigia.

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Si riparte

tortaTornare sui propri passi non e’ sempre facile. Inevitabilmente i ricordi mi hanno portato indietro a quasi 5 mesi fa quando ho percorso Bradley’s Lane. Mi sentivo quasi arruginito e un po’ triste che la vacanza volgeva ormai al termine. Quando sono entrato in quel salone gremito di persone per la presentazione ufficiale un po’ di emozione c’era. Pero’ avevo preparato il mio discorso in Cinese nei minimi dettagli e sapevo che non avrei fallito. Mi sono allenato a casa la sera prima, con Selina che mi correggeva la dizione. Sapevo che se avessi parlato la loro stessa lingua saremmo diventati subito amici. E difatti quando in Cinese ho detto che volevo che mi considerassero non solo il loro capo ma soprattutto un loro amico e’ scattato l’applauso. Selina diceva che non mi avrebbero creduto, fa lo stesso, avro’ modo di dimostrarglielo. Poi la sera party con pizza. Ma la sorpresa piu’ grossa e’ che per l’occasione si erano organizzati e hanno preparato delle esibizioni e giochi di squadra. Un ragazzo ha suonato un pezzo con la chitarra: “Yesterday” dei Beattles. Non poteva scegliere un testo piu’ azzeccato. Poi mi ha chiesto di esibirmi e di suonare qualcosa. Era tanto che non prendevo in mano la chitarra e ho declinato l’invito piu’ volte, poi alla fine ho desistito, ma ho chiesto a Renato che fosse lui a cantare e molto simpaticamente ha accettato. Un’accoglienza davvero calorosa con tanto di torta. Un gran bel gruppo, tanti ragazzi simpatici che in questi giorni sto conoscendo uno ad uno. La ruggine e la tristezza e’ ormai quasi andata via tutta. Penso sara’ davvero una bella avventura.

Viaggiare

Come dicevo e’ stato bello avere qui Patty e Roby. Ero preoccupato prima del loro arrivo, pensavo che non si sarebbero adattati facilmente conoscendoli bene, soprattutto perche’ so che a tavola non e’ facile accontentarli… :-) Come al solito pero’ quando le aspettative sono basse spesso vieni colto di sorpresa. La Cina e’ piaciuta molto, anzi ho forse creato altri due fans di questo paese che dall’esterno viene sempre criticato e messo in cattiva luce dai media. Un peccato. E’ piaciuta soprattutto la gente, semplice, cordiale, i parchi immensi, ma anche il cibo cosi’ diverso, soprattutto l’anatra laccata alla Pechinese. E dire che mia sorella l’anatra si e’ sempre rifiutata di mangiarla. Mi sembrava un miracolo, tanto che ho voluto fare il bis la sera prima che partissero. Ricordo una sera mentre accompagnavo Patty verso l’Hotel, parlavamo di quanto sia difficile trasmettere le emozioni che si provano durante un bel viaggio. Anche se racconti o fai vedere delle belle foto serve a poco, le persone che ci ascoltano o guardano delle immagini ferme non potranno mai capire o provare le tue stesse sensazioni. Ricordo quando tornavo dai miei viaggi in Finlandia, ricordo che i miei amici si stancavano di sentirmi parlare di quei posti, di quelle esperienze e mi soprannominarono il "Finlandese". Chissa’ forse oggi mi chiamerebbero "il Cinese". Il fatto e’ che mi piace viaggiare e per una volta finalmente penso di essere riuscito a trasmettere, anche se in magari solo in forma ridotta, quello che ho provato nello scoprire questo paese e questa bella gente che mi ha dato tanto. Cosi’ come mi ha fatto piacere sentire mio padre dire che prima di venire in Cina non riusciva a capire come mai ero finito qui, e invece adesso dopo esserci stato, si e’ finalmente reso conto. Anzi penso che la Cina gli manchera’.

Patty e Roby in visita a Pechino

Sono state due settimane intense nelle quali non sono riuscito a trovare un attimo di tempo per scrivere. Dopo l’arrivo di Patty e Roby in pratica ho deciso di dedicarmi interamente a loro, e quando tornavo a casa la sera tardi non avevo le forze per scrivere. Poi all’indomani della loro partenza e’ stata la volta del primo giorno di lavoro, e siccome Renato era qui per la mia presentazione ufficiale al nuovo team ho dovuto concentrare tutte le mie energie sul lavoro. Poi venerdi Renato e’ tornato a Seattle, e cosi’, dopo un sabato intero di meritato e assoluto riposo rieccomi a scrivere. Voglio partire dalle foto ricordo della visita di Patty e Roby. Ho voluto produrre un video con gli scatti piu’ belli, e con sottofondo musicale la canzone che a loro piaceva molto e che e’ stata un po’ la colonna sonora di questa loro vacanza. Ve lo propongo qui sotto e li saluto affettuosamente ringraziandoli per essere stati qui con me. E’ stato veramente bello averli qui!

E’ ufficiale

L’altro ieri ho firmato il contratto e tornero’ a lavorare il 13 di Aprile, ormai e’ ufficiale. Sono felice di questa mia scelta per tanti motivi. Sara’ una bella avventura, un team grande da gestire, 54 persone, quindi ci sara’ sicuramente tanto da imparare. Poi sono felice anche perche’ il mio manager, Renato, e’ un tipo in gamba, si e’ davvero fatto in quattro per venire incontro alle mie richieste. Avere un manager a Seattle, quindi di scuola americana, mi fa ben sperare per il futuro e penso che lavoreremo bene insieme. L’altra novita’ e’ che tra circa 24 ore arriveranno qui mia sorella e mio padre, sara’ l’ultimo periodo di relax prima del grande giorno.

Punto della situazione

Qualcuno mi ha detto facendomi gli auguri di compleanno che se la vita incomincia a quarant’anni io ho soffiato sulla prima candelina. Sara’ pur vero? Di sicuro, tornato da Changsha, mi sentivo molto meglio. Ora sono qui a Pechino in attesa che la situazione si sblocchi, devo continuare su questa strada e non demordere. Per quanto riguarda la mia situazione lavoro e’ ancora tutto in alto mare, ma da Seattle mi dicono di stare tranquillo che presto sistemeranno tutto e arrivera’ una nuova offerta. Rimarro’ in vacanza fino al 10 di Aprile anche perche’ tra il 2 e il 10 verranno in visita mio padre e mia sorella. Quindi ci sara’ da divertirsi. Intanto sono lieto di annunciarvi che la mia pizza ha fatto un ulteriore salto di qualita’. Dopo anni e anni di esperimenti sono riuscito finalmente a sfornare una pizza che assomiglia molto a quella di mia nonna Egidia. La sua pizza era davvero la migliore che io abbia mai mangiato, anzi la migliore al mondo. Non avendo la ricetta ho dovuto cercare di mettere assieme i pochi ricordi che avevo di quando la faceva e sperimentare con gli ingredienti. Ho commesso anche qualche flop clamoroso ma ieri finalmente ci sono riuscito. Ero felicissimo, ero quasi commosso!! Non vi dico che e’ uguale ma siamo ormai molto vicini. Per il resto che dirvi, non ho piu’ avuto notizie di Silvia. E’ una cosa che in parte mi aspettavo anche se ho sempre sperato di sbagliarmi. Dispiace sempre perdere un’amicizia e preferisco non emettere giudizi perche’ le ragioni potrebbero essere tante. E non sapere il perche’ rimane comunque una delusione. Putroppo o per fortuna pero’, qualcuno mi ha detto che il tempo cancella tutto, e le delusioni sono incluse, quindi basta solo attendere un altro po’. D’altronde non ho nulla da temere, qui in Cina sono in buone mani.

Un anno in piu’

daniel Il 6 Marzo e’ arrivato anche quest’anno ed e’ ora di far festa anche se piu’ gli anni passano e piu’ c’e’ poco da festeggiare… Pero’ dai, cerchero’ di farlo. Questa sera andro’ a cena in un ristorante francese molto elegante. Si chiama Maison Boulud del famoso cuoco Daniel Boulud che ha un famosissimo ristorante a New York a cui la guida Michelin ha assegnato 3 stelle.  Negli Stati Uniti appare spesso in televisione, insomma e’ un po’ un icona nel suo campo. Il ristorante (nella foto) qui a Pechino si trova nei locali della vecchia Ambasciata Americana, vicino a piazza Tiananmen, potete visitare qui il suo sito. Domani poi vado a Changsha nel sud della Cina a trovare Vivi di cui non vi ho piu’ parlato, anche se siamo riamasti in contatto. Sara’ quello il mio vero regalo di compleanno.

Rilancio

Il giorno dopo non mi sono fatto trovare. Il telefono squillava in continuazione, sapevo che la chiamata era da Seattle e non ho risposto nemmeno alle email. Qualcuno un giorno mi ha detto: "In amore vince sempre chi fugge". Funziona con le donne, funzionera’ anche con le offerte di lavoro – ho pensato. Poi dopo quasi un giorno ho mandato un email stringata al mio futuro capo: "Chiamo io domani sera". Ci siamo poi sentiti l’indomani e dopo una lunga chiacchierata ho capito tutte le ragioni. Lo conosco da molto tempo Renato, aveva l’ufficio accanto al mio a Seattle. Dal nome pensavo fosse di origini Italiane, invece no, e’ nato in Brasile. Un tipo simpatico, schietto, mi piacciono quelli che ti dicono sempre quello che pensano senza timore. Mi ha spiegato che in pratica non dipende da lui se l’offerta e’ bassa, e’ a Pechino che qualcuno storge il naso, il che non mi sorprende affatto. In Cina e’ un po’ come in Italia, se non hai amicizie che ti proteggono e’ dura. Io a Pechino sul lavoro ho sempre e solo badando al sodo, senza cercare di crearmi delle amicizie o raccomandazioni "leccando" – si dice cosi’ no?. Quello che ho raggiunto nella vita lo devo solo a me stesso e ho sempre dovuto strapparlo con i denti andando anche contro corrente. Non e’ facile a volte, ma mi sta bene cosi’, non mi piacciono le cose facili. Anzi spesso sono io che mi complico la vita da solo dicendo sempre – poco diplomaticamente – quello che penso, senza peli sulla lingua, anche se alla fine mi si ritorce contro. E’ normale che poi nella vita incontri chi ti apprezza e chi no, ma anche questo fa parte del gioco. L’importante alla fine e’ solo essere in pace con se stessi.

L’offerta

Finalmente l’offerta di lavoro e’ arrivata e sebbene non posso, per ragioni legali, darvi i dettagli completi alcune considerazioni le posso fare per poi dirvi quale e’ stata la mia risposta. Intanto la data di partenza sarebbe stata il primo di Aprile e gia’ quello potrebbe portarmi a pensare a uno scherzo. In aggiunta sembra che sia siano sbagliati a calcolare quanto guadagnavo prima, il che ha fatto si’ che lo stipendio offerto ammontasse a meno, anche se di poco, rispetto al passato. Il che non ha senso perche’ e’ una posizione con resposabilita’ molto maggiori in un team 5 volte piu’ grande da gestire. In piu’ ci ho pensato bene e mi sono detto questo: se questi vanno in giro a Redmond a chiedere a qualcuno con 11 anni di onorata carriera a Microsoft se si trasferirebbe a lavorare in Cina per meta’ stipendio sono sicuro che non troverebbero nessuno. Quindi la mia risposta e’ stata netta. No grazie, se volete rinegoziare rimango a disposizione. Altrimenti statte ‘bbuono… preferisco fare il pizzaiolo…. hehe… :-)

L’anno della Tigre

tiger-210x170 Il nuovo anno lunare arrivera’ tra poche ore. Sono qui a Pechino, una citta’ semivuota, circa 6 milioni di persone hanno lasciato la citta’ e sono tornate in questi giorni al paese di origine, mentre altri saranno invece in vacanza in qualche parte del mondo. I fuochi d’artificio hanno ormai preso vigore, sono le 10:30 e non si fermeranno fino alle luci dell’alba, anzi per tutta la settimana. Ve l’avevo detto che Pechino assomiglia a Napoli… e come a Napoli ci scappera’ sicuramente qualche morto per colpa dei botti. Questo sara’ l’anno della tigre, quindi se siete nati negli anni ‘86, ‘74, ‘62, ‘50 o ‘38 appartenete a questo segno che simboleggia il coraggio. Secondo l’oroscopo Cinese “i nati della Tigre sono provvisti di grande carisma, che li aiuta ad ottenere e rivestire con facilità posizioni di potere; grazie a questa spiccata qualità, sono inoltre agevolati nelle relazioni umane.” Marilyn Monroe era della tigre, come lo sono tutte le donne pilota dell’aviazione Cinese che hanno tutte 24 anni e sono apparse questa sera in TV nello spettacolo di gala che la televisione nazionale cinese trasmette ogni anno. Anche mia madre e’ della tigre. Se siete del segno della tigre questa notte, secondo le tradizioni, dovrete indossare biancheria intima di colore rosso, un usanza che abbiamo anche in Italia se non sbaglio.  Un’ altra tradizione che hanno i Cinesi per il capodanno e’ quella di mangiare lo stinco di maiale che un po’ mi ricorda il nostro cotechino. Insomma siamo due popoli superstiziosi e spesso noto tradizioni e usanze che in qualche modo ci accomunano.