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La storia si ripete?

Sono arrivato in Italia il 25 di Aprile e ancora sono vivide nella mia mente le immagini trasmesse dai telegiornali Italiani di Berlusconi che saluta da un podio con il braccio destro alzato. Sono rimasto sopreso nel vedere quelle immagini, e anche del fatto che il futuro premier non abbia partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile, una festa nazionale. Ho guardato quelle immagini accanto alla sorella di mia nonna ultra ottantenne. Abbiamo parlato degli anni del fascismo e di suo marito che aveva una zia contessa ed era stato un ufficiale del regime. Mi ha raccontato di come in quegli anni il fascismo fosse quasi una moda, solo per le persone di élite, chi stava dall’altra sponda erano solo i poveracci. Molti ne facevano parte senza chiedersi il perche’, poi c’erano quelli che non avevano scelta e infine veri c’erano i fanatici veri e propri. Ma mi ha ricordato anche di come a quei tempi non ci fosse liberta’, ne di stampa ne di espressione, se non eri fascista erano botte. Chissa’ forse le paure della mia prozia che quei tempi adesso ritornino, dopo il risultato delle ultime elezioni, sono paure eccessive, d’altro canto Berlusconi ha chiamato il suo nuovo partito Popolo della Liberta’…. Staremo a vedere. Per il momento voglio mostrarvi questo necrologio che venne distribuito ai membri del partito fascista dopo la morte del Duce. La mia prozia lo ha conservato come fosse un gioiello e chissa’ magari e’ pure qualcosa di raro e di valore per i collezionisti. Sicuramente ho pensato che fosse materiale interessante per il mio blog…, giudicate voi.

Iris Chang

nankino Alla fine del film Nanking che ho visto l’altra sera e’ apparsa la scritta: in memoria di Iris Chang. Si tratta di un documentario sulla strage di Nanchino, a quel tempo la capitale Cinese. Ted Leonsis l’autore del film si e’ ispirato a il libro di Iris Chang pubblicato nel 1997 (diventato best-seller mondiale) intitolato Lo stupro di Nanchino. La storia risale al 1937, dopo aver invaso e distrutto gran parte della citta’, in sole otto settimane l’esercito giapponese massacra 260.000 civili su una popolazione di un milione di abitanti. In proporzione è una tragedia che supera il bilancio di Dresda o di Hiroshima nella seconda guerra mondiale. Ma non solo, dopo l’invasione 20.000 donne vengono stuprate dai soldati giapponesi. Iris Chang aveva sfidato 60 anni di silenzi pubblicando un libro con i risultati delle ricerche dai lei condotte che hanno riportato alla luce quei terribili crimini. Ma come spesso accade la verita’ ha un prezzo alto, e le polemiche non sono tardate ad arrivare soprattutto da parte del Giappone che ancora oggi rifiuta le accuse pubblicate su quel libro malgrado le prove inconfutabili raccolte da Iris Chang. Ma il prezzo piu’ alto Iris lo ha pagato con la sua vita, perche’ la sua mente non ha retto alla pressione di forze esterne che lei giudicava piu’ potenti di lei (riferndosi forse alla CIA…). Come ci ha lasciato scritto in una nota, “quelle forze non hanno mai smesso di tormentarla”. Poi il suo animo sensibile l’ha portata ad assimilare le sofferenze patite da quella gente, cosi’ dopo tante notti senza sonno e’ arrivata la depressione e poi la fine… Nel 2004 e’ stata trovata morta nella sua automobile, Iris si’ e’ suicidata con un colpo alla testa vicino a San Jose’ in California dove viveva da alcuni anni.

Il popolo Cinese non ha ancora dimenticato quanto successo in quegli anni, mi e’ capitato spesso di notarlo parlando con le persone, c’e’ ancora molto rancore da parte dei Cinesi nei confronti del popolo giapponese. Il documentario chiarisce le ragioni di quest’odio anche se le reali intenzioni dell’autore del film penso siano quelle di ricordarci la reale stupidita’ di tutte le guerre.

La gaffe della CNN

f (Feb 20) 015 (1) Oggi ho acceso il televisore sulla CNN e un giornalista ha letto un comunicato nel quale il famoso network americano risponde a questo appello del Ministero degli Esteri Cinese: “Siamo scioccati e indignati, e condanniamo con forza il commenti di mister Cafferty contro il popolo Cinese. Chiediamo solennemente alla CNN e a mister Cafferty di ritirare i suoi commenti e di scusarsi con tutto il popolo Cinese”. Un segnale forte che dimostra la determinazione di questo popolo e dei loro governanti. Sono andato a leggermi cosa ha detto mister Cafferty e ve lo traduco “Siamo incastrati con la Cina fino al collo per colpa della guerra in Iraq. Hanno nelle mani centinaia di miliardi dei nostri di dollari. Continuiamo ad accumulare centinaia di miliardi di dollari di deficit con la Cina, continuiamo ad importante le loro porcate al piombo, e i loro cibo per cani avvelenato, ed assumere gente che lavora per noi a un dollaro al mese per produrre cose che poi compriamo da Wal-Mart.  Penso che la Cina continui ad essere lo stesso gruppo di disgraziati e teppisti che sono stati negli ultimi cinquant’anni.” Sono frasi pesanti, che hanno offeso e indignato molti Cinesi. Questo e’ stato il triste comunicato di scuse della CNN: “Non era intenzione della CNN o di mister Cafferty di offendere il popolo cinese. I commenti erano diretti al governo Cinese”. Oggi, non soddisfatti delle scuse, il governo ha oscurato il sito dell CNN. Davvero una triste storia ma questa volta secondo me la censura se la sono meritata.

L’angelo sulla sedia a rotelle

JinJing Ieri ero al supermercato Carrefour e c’era stranamente poca gente. Poi ho capito perche’, ho saputo che i Cinesi si sono organizzati per boicottare la famosa catena di supermercati francese dopo quello che e’ successo a Parigi.  Jin Jing l’atleta disabile Cinese aggredita mentre trasportava la torcia olimpica e’ ormai diventata un eroe nazionale tanto che e’ stata soprannominata “angelo sulla sedia a rotelle”. Pare che alcuni attivisti Cinesi abbiano organizzato a Pechino una manifestazione di protesta a fine mese. Hanno usato dei messaggi sui telefonini per spargere la notizia. Selina mi ha detto che partecipera’ e se fossi rimasto a Pechino vi avrei partecipato anche io, i francesi non mi sono simpatici…. Da quando sono stato da ragazzino in Francia, dove parlavo alla gente in inglese e mi rispondevano sempre e immancabilmente in francese, non ne ho una gran simpatia. Come si fa invece a non commuoversi guardando Jin Jing in questo video?. Alcuni siti hanno scritto che e’ stato un attivista cinese ad attaccarla a Parigi, che e’ stato il governo Cinese a organizzare tutto. Sara’…  Con il suo sorriso ha conquistato e ispirato un milardo di Cinesi, avete sentito parlare di Jin Jing da quelle parti? La mia amica Zheng Xi mi ha appena scritto un bel messaggio: la cultura ha tante facce, e’ cosi’ anche per le persone….

La torcia olimpica

Sono d’accordo con questo articolo di Li Xing, quelli che protestano contro la torcia olimpica lo fanno con cosi’ tanto odio e violenza che non si capisce come possano rappresentare gli abitanti del Tibet, persone generose e di indole pacifica. A Parigi hanno persino cercato di strappare la torcia da Jin Jing una donna in carrozzella, cose dell’altro mondo…. Finalmente leggo l’opinione di una persona intelligente e equilibrata che esprime il proprio parere senza seminare odio.  Li Xing e’ Cinese, ama il Tibet che ha visitato parecchie volte, e parla degli aspetti belli del Tibet ma anche di come prima dell’invasione Cinese, le donne in Tibet non contassero quasi niente. Mi chiedo perche’ i giornalisti occidentali non scrivono niente di positivo nei confronti della Cina e questo mi rammarica. Mi sono messo nei panni dei Cinesi e ho immaginato che le olimpiadi fossero in Italia e la nostra torcia venisse attaccata allo stesso modo mentre gira per il mondo. Penso ci rimarrei male perche’ la torcia rappresenterebbe anche me, la mia nazione e non solo i miei governanti. Manifestazioni di quel tipo non possono che aggiungere odio nei confronti di tutta la Cina, anche nei confronti della gente comune e tranquilla che di questa situazione non e’ responsabile. I Cinesi, per quel che li conosco e torno a ripetere parlo della gente comune, sono sicuro ci rimarra’ parecchio male vedendo certe dimostrazioni di odio nei confronti della loro nazione della quale sono molto orgogliosi. Conoscendo la loro generosita’ e indole pero’ non penso se la prenderanno piu’ di tanto. Anzi penso che se la torcia di qualunque paese un giorno attraversera’ la Cina verra’ sempre accolta con calore e con rispetto, perche’ la torcia ricordiamocelo rappresenta non solo la nazione ospitante ma gli sportivi di tutto il mondo. Un peccato, spero che i giochi olimpici di questa estate aiutino a diffondere nel mondo un immagine della Cina che rispecchi meglio i valori della loro cultura.

Tre chilometri con un litro…

L’altra sera e’ stata la volta di Kevin. Mi e’ venuto a prendere dove lavoro, e’ arrivato con la sua Corvette gialla 5700 di cilidrata, fara’ si’ e no 3 km con un litro.. ero emozionato quando ci sono salito sopra, non capita tutti i giorni che qualcuno ti passi a prendere in Corvette…. Siamo arrivati poi nella sua mega villa per la cena, ho conosciuto il figlio, Parker, simpaticissimo. Sua moglie, che fa la cuoca di professione ha cucinato una cena di piatti tipici Coreani, visto che e’ originaria di quelle parti. A cena abbiamo parlato come era ovvio aspettarsi della situazione in Tibet, tra le altre cose ho saputo che il Dalai Lama sara’ a Seattle l’undici di Aprile per un convegno di 5 giorni. Ho provato a difendere per quello che ho potuto la mia cara Cina, ma e’ stato come parlare al muro: “Davide non e’ che hanno lavato il cervello anche a te da quelle parti…”. Un peccato, la cosa che vado ripetendo a tutti qui e’ che non sono necessariamente dalla parte della Cina, ma quando non si ha il coraggio di guardare le cose da entrambi i lati si perde l’occasione di capire la verita’ nel suo profondo. Come se niente fosse…, cosi’ ho preferito lasciar stare e cambiare discorso. Con Kevin, si ‘e parlato della battaglia persa da Microsoft con la Sony per i DVD ad alta definizione. I due colossi erano venuti fuori con due standard diversi, quello della Microsoft denominato HD DVD e quello della Sony chiamato Blue-Ray. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, gli studi di produzione hanno optato per il sistema Blue- Ray della Sony. Gli ho chiesto come e’ stato possibile che la Sony abbia vinto: “Si sono comprati gli studi di registrazione… la Sony si’ giocata  tutto su questo progetto e ha investito un sacco di soldi, per Microsoft non sarebbe valsa la pena rischiare cifre astronomiche per un investimento del genere”. Per Kevin, che aveva girato il mondo per convincere tutti che il sistema di Microsoft era il migliore, deve essere stata una bella botta. Infatti ora il suo team sara’ smantellato e Kevin dovra’ cercarsi lavoro da qualche altra parte all’interno di Microsoft. “Poco male”, mi ha detto Kevin, “adesso avro’ piu’ tempo per giocare a basketball e dedicarmi alla famiglia che non vedevo quasi mai perche’ ero sempre in viaggio per il mondo.”. Dopo la cena abbiamo guardato un film nel suo mega home theatre con un proiettore che costa piu’ di diecimila dollari. La sua collezione di DVD ad alta definizione e’ invidiabile, sono piu’ di mille, “Li usavo per lavoro” mi ha detto. Quando il film e’ finito e siamo usciti dalla stanza mi sentivo come se fossi stato al cinema, un esperienza incredibile questi DVD del futuro… Tornando a casa ho pensato a questa America, alla sua brutta situazione economica e alla questione tibetana . Si puo’ scegliere di guardare le cose da dove si vuole ma i dati non mentono mai: gli Stati Uniti hanno un debito, a causa della guerra in Iraq, che ha superato da poco i 9 mila miliardi di dollari. Da chi li hanno presi in prestito questi soldi? Una bella fetta, cioe’ mille miliardi di dollari secondo Wikipedia, sono arrivati dalla Cina, che essendo un paese in via di sviluppo di contante ne ha a non finire. I Cinesi hanno nelle mani un sacco di dollari in banconote e di bond americani (una specie di buoni del tesoro) …. Vi lascio immaginare cosa questo vuol dire… Credo che agli Stati Uniti convenga mantenersi in buoni rapporti con la Cina, a meno che qualcuno abbia deciso di non pagare i debiti cercando scuse…. Sono proprio curioso di vedere come andra’ a finire…

Innaugurato oggi il terminale 3 dell’areoporto di Pechino

gd4631983a-woman-wearing-a-saf-5068.jpgCi sono voluti 3 anni e piu’ di 3 miliardi di dollari per costruirlo, il piu’ grande investimento in un aeroporto mai realizzato, il terminale 3 sara’ lo scalo principale per le Olimpiadi di Pechino. Accogliera’ quest’anno 64 milioni di passeggeri, con 7000 parcheggi, 64 ristoranti e un impianto state of the art per lo smaltimento dei bagagli capace di smistare 19mila valigie al minuto. Insomma davvero un passo avanti per il sistema dell’aviazione Cinese, e pensate che sia finita’ qui? Non credeteci neanche per un secondo, si sta gia’ parlando di costruire un secondo aereoporto a Pechino nel 2010. Roba da non credere, la mia mente pensa per un attimo cosa sta succedendo invece all’aereporto di Malpensa e alla situazione dell’Alitalia, due poli diammetralemte opposti.

L’Angolo Rosso

bailing Ho visto un bel film su Rai Tre ieri sera intitolato l’Angolo Rosso con Richiard Gere e Bai Ling (nella foto). E’ la storia di un businessman americano che finisce in prigione a Pechino e di un’avvocatessa che sfida le regole del sistema per liberarlo. Nel film Bai Ling non appare come una donna appariscente o particolarmente attraente, dava piu’ l’idea di una donna semplice con una forte personalita’, forse dovuto al ruolo che interpretava. Sono rimasto catturato e sono andato a documentarmi su internet dove ho trovato questa bellissima foto di lei. Ho scoperto che questa attrice Cinese di 37 anni e’ un personaggio abbastanza controverso per aver militato, incredibile ma vero, nel movimento democratico di Piazza Tienanmen e per essere stata anche la prima donna Cinese ad apparire sulla copertina di Playboy cosa che ha suscitato un vero e proprio scandalo in Cina. Il suo nome, Ling, significa “spirito libero”, non e’ certamente un caso… Interessante questa intervista pubblicata da Federico Rampini. Una donna davvero affascinante.

Quello che pero’ non mi e’ piaciuto del film e’ la retorica anticomunista tipica americana. Ricordo in passato di avera odiato la Cina dopo aver visto il film Sette Anni in Tibet, incomincio a capire perche’. In America ho notato spesso il fatto che i media dipingono la Cina come un paese mostruoso dove vengono commesse ogni tipo di ingiustizie e crudelta’. Ricordo per esempio la campagna negativa che e’ stata fatta contro la Cina per i giocattoli al piombo. Chi ha messo quei giocattoli sul mercato senza controllarli? Una ditta Americana, non hanno responsabilita’ pure loro per non aver controllato cosa vendevano? Comunque non voglio entrare nel merito, cio’ che mi preme dire e’ che questo film e’ l’ennesima dimostrazione di quanto l’America sia un paese ipocrita, questo da cittadino americano lo posso sicuramente dire. Ricordo di un amico Italiano che parecchi anni fa si era’ sposato a Seattle con una americana e aveva fatto la domanda per legalizzare la sua residenza in America. Quando a causa di un errore di amministrazione, la residenza gli venne rifiutata, questo mio amico venne arrestato sul posto di lavoro dagli agenti dell’ufficio di immigrazione americana e portato nelle carceri dell’INS. Andai a trovarlo, e rimasi sconcertato visitando quelle carceri. Ma quello che piu’ mi colpi’ e’ che per le leggi americane, il malcapitato non aveva nemmeno diritto ad un processo e quindi di difendersi, avrebbe dovuto essere immediatamente deportato. Fu solo grazie all’intervento del Vice Console di Seattle e all’avvocato che l’INS riconobbe l’errore, lo scarcero’ e gli venne rilasciata immediatamente la residenza in America. Fu comunque per lui un’esperienza terribile. Nella trama del film in questione, il businessman americano arrestato in Cina almeno un processo gli e’ stato concesso e grazie a questo e’ stato alla fine scarcerato. Penso a quanto per certi versi la situazione del film fosse simile a quella del mio amico, soprattutto mi vengono in mente altri esempi di ingiustizie e crudelta’ commesse in America. Credo pertanto che i media, i giornalisti Americani e registi di Hollywood prima di esprimere giudizi o sentenze nei confronti della Cina debbano guardare alle ingiustizie e crudelta’ del proprio paese, soprattutto dovrebbero smettere di fare solo propaganda negativa nei confronti della Cina. Ci sono cose molto belle di questa cultura che andrebbero fatte conoscere al mondo non solo cio’ che e’ negativo. Come al solito l’America pensa di essere al di sopra di tutti, e questo diciamolo e’ un vero peccato.

Dottor Brocchetto

frattini Ci sono tanti ricordi, riguardanti la mia esperienza nel COM.IT.ES., che portero’ sempre con me. Quello che vi sto per raccontare e’ sicuramente il piu’ interessante. Nell’estate del 2004 l’allora Ministro degli Esteri Franco Frattini passo’ da Seattle. Era in vacanza, non in visita ufficiale, tornava da una crociera in Alaska con degli amici. Sapevo che il Console Generale di San Francisco avrebbe fatto gli onori di casa e che il Ministro a Seattle era solo di passaggio, da qui avrebbe preso l’aereo per tornare in Italia. Quella mattina ero in ufficio e il Console Generale mi chiama al telefono: “Il Ministro vuole visitare Microsoft”. Ero emozionattissimo e gli dissi: “Come facciamo? Non c’e’ tempo per organizzare un ricevimento anche con i miei colleghi Italiani e poi io sono in pantaloncini corti….”. “Non ti preoccupare” mi disse “anche lui e’ vestito normalmente, e’ qui in vacanza”. Ovviamente corsi subito a casa per mettermi qualcosa di piu’ decente, ma ricordo che vissi quei momenti con grande trepidazione. Visto che non si trattava di un visita ufficiale non dissi niente a nessuno, chiesi solo a Enzo, un mio collega di cui sono molto amico, di accompagnarmi. Lo aspettammo sulla piazzola antistante all’edificio numero 35. Arrivo’ con una lunga limusine nera, lui e gli amici, anche loro impiegati del Ministero. La prima cosa che mi colpi’ e’ che, diciamolo…, era accompagnato da una bellissima donna giovane, pare fosse la sua compagna. Scesero e io mi avvicinai per presentarmi: “Piacere, Davide Brocchetto”. Il Console Generale mi corresse subito: “Ingegner Brocchetto”, esclamo’. Non sono abituato ai titoli, anche se in quegli ambienti c’era chi mi si rivolgeva chiamandomi Dottor Brocchetto. La cosa, devo ammettere, mi divertiva molto perche’ prima di tutto non sono ne’ ingegnere ne’ dottore, poi i titoli secondo me non contanto niente, specialmente dopo aver vissuto in America dove il titolo non viene quasi mai usato e non ha tutta questa importanza che gli si viene data in Italia. Comunque ritorniamo al Ministro, andammo in giro per gli uffici e poi all Briefing Center di Microsoft. Chiesi se si poteva entrare per una visita ma la segretaria all’entrata mi disse che avremmo dovuto chiedere un’autorizzazione in anticipo.  Le dissi: “La visita non era stata programmata e questo e’ un Ministro, una persona importante…”. Niente da fare, non ci lascio’ entrare. Gli Americani sono cosi’, per loro il grigio non esiste, c’e’ solo il bianco o il nero. Decisi allora di portare tutti al Museo di Microsoft. Il Ministro e suoi colleghi ci fecero molto domande su come si lavora a Microsoft, ma una mi colpi’ in particolare perche’ era di carattere tecnico e svelo’ la scarsa conoscenza in materia di computer del Ministro. Rimasi subito sopreso, e gli risposi  sorridendo cercando di non imbarrazzarlo, ma lui taglio’ corto: “Ah… tanto io i computer non li uso…”. In quei giorni l’Italia era preoccupata per il rapimento in Iraq del giornalista Enzo Baldoni, che poi venne decapitato. Nei giorni successivi lessi un comunicato stampa in cui Frattini affermava che la Farnesina stava facendo il possibile per liberarlo.

Siamo agli sgoccioli

Sono qui che guardo le foto che arrivano dall’Italia degli scaffali vuoti e dei Tir incolonnati. E’ incredibile come cose del genere possano succedere nel nostro paese. In America, in quindici anni che vivo qui, non ho mai avuto occasione di assistere a cose del genere a meno che ci si trovi in situazioni di emergenza dovute a calamita’ naturali. Incredibile poi che questo succeda a due settimane da natale.

I preparativi vanno avanti, ormai manca solo una settimana alla mia partenza per l’Italia. Ho finito di impacchettare, a fine settimana arrivera’ la ditta che si occupa di spedire tutto quello che ho in Cina. Solo qualche scatola di libri, vestiti e cose personali, due valigie, una snowboard, un basso e una chitarra. Alcuni cose a cui sono molto legato le riportero’ con me in Italia. Qui rimarranno solo dei quadri che ho collezionato durante i miei viaggi.

Oggi ho annunciato la mia partenza ai miei colleghi, e’ ovvio che dentro di me un po’ di commozione e di tristezza ci fosse, ma continuo ad essere molto entusiasta della scelta che ho fatto. La scorsa settimana quando ha nevicato ho fatto un po’ di foto delle case addobbate per il Natale. Se riesco ne faro’ ancora durante il weekend. Se guardate queste foto dall’Italia speriamo vi tirino su un po’ il morale.

Addio al COM.IT.ES….

Una delle cose che mi dispiace molto dover lasciare, a causa di questo mio imminente trasferimento a Pechino, e’ il COM.IT.ES., il Comitato degli Italiani all’estero. Era stato eletto nel Marzo del 2004, ricordo ancora l’emozione che ho provato quando Romana mi ha chiamato al telefono per comunicarmi la notizia, non ci potevo credere. Purtroppo ho dovuto dare le dimissioni di recente, ho preferito cosi’ visto che trasferendomi a Pechino non ritenevo di poter piu’ rappresentare adeguatamente la comunita’ italiana di Seattle. Era una scelta dovuta che pero’ mi ha lasciato un po’ di tristezza dentro, ci tenevo molto a questo incarico. Fortunatamente lascio con un Consolato di San Fransciso che finalmente, dopo tantissimi anni, sembra che inizi a funzionare, a dimostrazione che il lavoro che abbiamo svolto come comitato era nella giusta direzione. Mi dispiace solo per tutte le critiche che Romana, la presidente, si e’ dovuta subire in questi ultimi tempi. Non sopporto quando una persona viene attaccata ingiustamente in quel modo, diventando il capro espiatorio di una situazione che ha ben altre responsabilita’. E’ stata una battaglia dura quella che abbiamo condotto, e Romana in primis ha pagato il prezzo piu’ alto soffrendo parecchio per questi ripetuti attacchi anche a livello personale. Ma lei ha resistito… e con lei tutto il COM.IT.ES. e alla fine la giustizia ha prevalso…., come sempre. Quindi grazie Romana! Ora a San Francisco sono arrivati quattro impiegati nuovi e ti rinnovano il passaporto in due giorni. Qualche mese fa pareva un sogno…. Romana, che stimo e ammiro molto, ieri mi ha scritto questa lettera che mi ha davvero commosso:

Caro Davide,

Ho preso atto delle tue recenti dimissioni da membro del Comites con estrema tristezza e profondo rammarico, sentimenti che sono condivisi anche dagli altri consiglieri che hanno avuto modo in questi tre anni di constatare da vicino quanto sia stata proficua la tua corretta tenacia nel voler raggiungere obiettivi estremamente importanti e benefici per la comunita’ italiana all’estero. Il tuo prezioso operato nell’ambito del Comites  e’ stato sempre un elemento di vitale importanza per lo svolgimento delle attivita’ per cui siamo stati eletti. Ti sono grata per la realizzazione del nostro sito web, per la tua creativa e instancabile divulgazione a Seattle della cultura italiana ma ti sono soprattutto estremamente riconoscente per l’importante contributo del tuo sondaggio. Questo tuo intervento e’ stato l’inizio di una lunga catena di altri interventi che hanno portato a far si’ che il Consolato Italiano di San Francisco ora possa operare con efficienza nel servire la comunita’ italiana. Sono certa che i nostri connazionali, mentre si uniscono nel dimostrarti la propria riconoscenza, si rammaricano profondamente nel aver perso un giovane, energico, onesto consigliere, cosi’ preparato, volenteroso e pieno di iniziative

Sentiamo la tua mancanza nell’ambito del Comites, non mi resta altro che formularti i miei piu’ sentiti auguri per un futuro che ti sia foriero di successo e felicita’.

Con stima, riconoscenza ed affetto

Romana Bracco
     Presidente,
     Comites di San Francisco

Macao

DSC_1418 - Copy Anche questa gita in quel di Macao volge ormai al termine, domani torno a Pechino. Ho scritto poco anche perche’ in questo posto mi sento molto poco ispirato. Non mi e’ piaciuta questa citta’, anche se ha superato da poco il fatturato del gioco d’azzardo di Las Vegas.  In effetti ho notato questo, qui giocano forte, mi sono seduto solo per un’ora al tavolo di blackjack al Whynn (molto bello tra l’altro ma niente a che vedere con il suo omonimo di Las Vegas) e ho visto gente cambiare in chips migliaia di dollari davanti al mio naso e giocare puntate a cui onestamente non ero abituato anche se devo ammettere che non gioco quasi mai. Pero’, a parte il gioco d’azzardo, a mio parere Las Vegas rimane molto al di sopra di Macao per cio’ che offre in quanto a show e attrazioni turistiche, non ci sono paragoni. Non parliamo poi delle piscine e dei club di Las Vegas, che qui sono praticamente inesistenti. Penso solo alla discoteca Pure di Las Vegas che e’ considerata la migliore in tutti gli Stati Uniti o ai cinque show del Cirque de Soleil. Qui ho visto solo tavoli da gioco e slot machines. Non male i ristoranti, ma per il resto Las Vegas rimane su un altro pianeta. Per non parlare poi del giro di prostitute nei casino’ e  all’interno degli hotel, in certi posti pareva di essere al mercato. Menomale che domani tolgo le ancore e torno alla base.

Il futuro e’ roseo per Macao

DSC_1366 Come Hong Kong, Macao e’ una Zona Amministrativa Speciale della Cina. Era una colonia portoghese fino al 1999, infatti tutte le insegne sono ancora in due lingue. E’ una piccola penisola al sud della Cina, a soli 60 km da Hong Kong. Ha un clima subtropicale, molto umido. La sua economia ruota principalmente intorno al turismo e il gioco d’azzardo. Nel 2007 ha vinto il Future Award come la destinazione turistica piu’ in crescita di tutta l’Asia. Infatti in questo momento sono in costruzione i seguenti casino’ e hotel, tra parentesi l’anno in cui apriranno: Four Seasons (2008), MGM Grand Macau (2007), Ponte 16 (2007), Far East Consortium Complex (2007), Grand Hyatt (2009), Galaxy Cotai Megaresort (2008), City of Dreams (2008), Oceanus (2008), Mandarin Oriental (2009). Il casino’ Venetian ha innagurato da poco, e’ uno dei piu’ grandi edifici al mondo: il Venetian nel suo complesso ospita un albergo a 32 piani con 3000 camere, 7000 slot machines, 850 tavoli da gioco, uno spazio conferenze e un’area shopping di, rispettivamente, 120.000 e 100.000 metri quadrati.

Al Gore ha vinto in Nobel per la pace

Sono contento, se lo merita. Proprio da poco avevo segnalato il suo documentario su questo blog, spero abbiate ora un motivo in piu’ per guardarlo. Intanto in Italia si continua a mangiare, oggi a pranzo e’ stata la volta della “bagna cauda”. Approposito questo weekend, per chi non ne avesse abbastanza a Francavilla alle 14:30 c’e’ il Merendone!! Mangiamo, mangiamo. Intanto ieri sera ho visto una bella puntata di AnnoZero di Santoro. Parlava del degrado della citta’ di Bologna, tra l’altro rimarcato da Casini piu’ tardi a Porta a Porta. E’ un po’ che non ci vado ma sembra che la citta’ sia cambiata “da cosi’ a cosi'”. Pare che sia dilagante il fenomeno dei punkabbestia, un termine che non conoscevo e che pare sia utilizzato per identificare un tipo di vagabondi e senzatetto metropolitani. Mi sembra ovvio ormai che la direzione che questo paese sta prendendo, con una classe politica sia di destra che di sinistra che pare essere completamente scollegata dalla realta’, diventi ogni giorno piu’ preoccupante.   

Che caldo

La cosa che mi stupisce non poco in questi primi giorni in Italia e’ come il clima sia cambiato. Siamo a Ottobre e oggi c’erano 22 gradi, domani le previsioni dicono che ce ne saranno 27. Sembra di essere a Maggio piu’ che in autunno, belle giornate, foglie degli alberi ancora verdi, si puo’ dormire con la finestra aperta. Di funghi al mercato manco l’ombra, non piove mai. Siamo a Ottobre, quando ero bambino faceva gia’ freddo e c’era la nebbia. Quando era bambina mia madre ai primi di Novembre c’era gia’ la neve. Il clima sta veramente cambiando. Ho visto un film interessante in DVD sull’effetto serra proprio una settimana prima di partire, si intitola Una Scomoda Verita’ di Al Gore. Ha vinto l’Oscar come miglior documentario nel 2007. E’ proprio vero che se non si pone rimedio alla sconsiderata crescita delle emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera le conseguenze saranno catastrofiche per il nostro pianeta. I dati e i segnali parlano chiaro. Grosso modo dalla seconda metà del secolo scorso la popolazione mondiale è quasi triplicata, e la conseguente massiccia emissione di anidride carbonica (dovuta soprattutto all’utilizzo degli idrocarburi) ha inspessito l’atmosfera, che in tal modo trattiene maggiormente i raggi infrarossi solari e si surriscalda. I due poli, le cui calotte di ghiaccio hanno la fondamentale funzione di specchio per il 90% delle radiazioni provenienti dal sole, negli ultimi 40 anni hanno perso il 40% dello spessore. Insieme all’Europa, i principali colpevoli sono gli Stati Uniti che emettono nell’aria il 30% dell’anidrire carbonica del mondo. Il problema è che l’Istituto Petrolifero Americano ha avuto all’amministrazione l’incarico di occuparsi delle politiche ambientali. Non potendo però lavorare contro sè stessi, sono proprio i colossi dell’oro nero e dell’automobile a sostenere “il dubbio come prodotto da vendere” all’opinione pubblica per screditare risultati scientifici allarmanti sull’effetto serra. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Spero vedrete anche voi il film.

Presidenziali Americane su YouTube

041103_clinton_huhmedium.jpgQuesta sera ho assistito sulla CNN al primo dibattito politico virtuale per le elezioni presidenziali Americane. Le domande ai candidati democratici sono state formulate tutte attraverso dei video creati dagli utenti del sito internet YouTube.com. Ne e’ uscito un dibattito molto genuino e orginale, in alcuni casi anche molto divertente. Un’idea davvero azzeccata, ho avuto l’impressione di assistere ad un evento storico, sicuramente molto innovativo e all’insegna di uno grande spirito di democrazia. Certo mi sono reso conto che l’America ha un sacco di problemi da risolvere, dal fallimento della guerra in Iraq, al debito pubblico esorbitante, dal sistema pensionistico che rischia il fallimento all’assistenza sanitaria che e’ a pagamento per quelli che non hanno l’assicurazione  (45 milioni di Americani), dal problema dell’immigrazione clandestina alla dipendenza dal petrolio e la necessita’ di trovare fonti di energia alternative, etc. etc..  L’America non sta attraversando un buon periodo, il futuro e’ secondo me pieno di incognite e il successore di Bush non avra’ sicuramente vita facile. I favoriti sono sicuramente Hilary Clinton e Barack Obama. Alla fine sara’ uno di loro a vincere perche’ hanno piu’ soldi di tutti, e in politica vince chi ha piu’ soldi e perche’ sono due politici perfetti. Hilary in particolare mi sembra molto preparata rispetto agli altri candidati, una donna molto intelligente e molto scaltra, ha sicuramente tutte le carte in regola per vincere. Il mio favorito rimane pero’ Kucinich, si vede che e’ una persona semplice e io amo la semplicita’. Il padre era d’origine croata e faceva il camionista mentre la madre, che aveva discendenze irlandesi, era una casalinga. Sara’ di estrema sinistra ma non mi importa a me piace perche’ non ha peli sulla lingua e dice le come stanno, diciamolo… i politici come lui putroppo non hanno speranze.

In partenza per Pechino

dscn2180-copy.JPGAnche oggi pioveva a dirotto. Sono stato a visitare Repulse Bay, la famosa spiaggia di Hong Kong. Peccato che il tempo fosse brutto, ho avuto solo il tempo per fare quattro passi e comprare qualche quadro poi mi sono diretto verso l’aereoporto. Ho subito avuto l’impressione di essere in uno degli aereoporti piu’ belli e piu’ moderni che abbia mai visto, e non mi ero sbagliato. Ho letto su Wikitravel che e stato innaugurato nel 1998 e da allora e’ stato nonimato cinque volte miglior areoporto al mondo da Skytrax. Sul televisore difronte a me Angelie Rau trasmette le news dalla sede della CNN di Hong Kong. La guardo spesso in TV, e ho sognato di imbattermi in lei per la strada in questi giorni ma il sogno non si e’ avverato….. :-)

Scommettiamo che…

Oggi il tempo era dinuovo brutto. Temporale, pioggia, ho fatto un po’ di foto alla citta’ poi mi sono dato all’ippica…. Si’, non ero mai stato in un ippodromo e ho deciso di avventurarmi in questo mondo a me sconosciuto. All’inizio mi sono trovato in una stanza stracolma di scommettitori e non ci capivo quasi niente, poi una persona mi ha aiutato a capire come funzionano le cose e ho scommesso pure io. E’ stato emozionante, ho puntato sulla vincita del cavallo numero 7, mi piaceva il nome “Keep smiling” e non era il favorito. Se avessi vinto avrei guadagnato 34 volte l’ammontare della mia puntata. I cavalli sono partiti ed era pen’ultimo. Poi ha risalito tutte le posizioni e allo sprint finale non e’ arrivato primo per una questione di pochi centimetri. Peccato la vincita sarebbe stata consistente… la sera ho fatto una passeggiata sul lungo mare, le foto notturne che ho fatto alla citta’ sono bellissime. Per consolarmi ho cenato come al solito a base di pizza… :-)

La Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong

dscn2140.JPGHong Kong e’ davvero particolare come paese. Fino al 1997 era un territorio di appartenenza britannica, su alcune monete e’ ancora raffigurata la regina Elisabetta (al suo posto ora c’e’ un fiore). Dopodiche’, grazie alla Dichiarazione Congiunta tra i dai due paesi, Hong Kong e’ diventato un territorio parte della Cina. Nell’accordo firmato pero’, pur delegando alla Cina i compiti di politica estera e difesa per un periodo di 50 anni, cioe’ fino al 2047, Hong Kong potra’ mantenere la sua indipendenza per quanto riguarda le leggi, il sistema politico e amministrativo. E’ un paese libero per certi versi, o almeno per il momento viene riconosciuto come tale, in quanto e’ stata adattata da parte dei governanti una politica di non intervento. Per il tredicisimo anno consecutivo Hong Kong rimane secondo l’Index of Economic Freedom l’economia piu’ libera al mondo, il guadagno medio pro capite e’ superiore a paesi come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, il Giappone e l’Italia. A Hong Kong solo il 5% della popolazione (circa 7 milioni di abitanti) parla il mandarino. Qui la lingua ufficiale e’ il Cantonese, lingua completamente diversa, caratteri completamenti diversi, usi e costumi diversi. Un piccolo mondo per certi versi cosi’ lontano dal paese confinante, la Cina, di cui Hong Kong fa ufficialmente parte.

Hong Kong la citta’ dello shopping

Il primo giorno a Hong Kong non potevo che trascorrerlo a fare shopping. E’ incredibile quanti negozi, centri commerciali, grandi magazzini ci sono. Ci si puo’ letteralmente perdere tra la gente passando intere giornate sbizzarrendosi a comprare qualsiasi cosa si desideri. Anche se qui non si pagano tasse come da noi l’IVA, i prezzi non sono stracciatissimi come in Cina anzi in alcuni casi li ho trovati piu’ alti che negli Stati Uniti e in Europa, ma le occasioni ci sono basta continuare a cercare, poi la qualita’ e’ decisamente superiore a cio’ che si trova negli outlet cinesi. Senza dubbio per gli appassionati dello shopping questo e’ il paradiso, la quantita’ e la varieta’ di negozi che si ha a disposizione qui non e’ paragonabile a nessun altro posto al mondo. Dopo ore e ore di shopping ero carico di borse e sono tornato in hotel letteralmente sfinito anche perche’ qui e’ un caldo umido pazzesco che quasi ti stordisce quando esci in strada, sembra di essere in Tailandia o Miami ad agosto.