Hong Kong e’ davvero particolare come paese. Fino al 1997 era un territorio di appartenenza britannica, su alcune monete e’ ancora raffigurata la regina Elisabetta (al suo posto ora c’e’ un fiore). Dopodiche’, grazie alla Dichiarazione Congiunta tra i dai due paesi, Hong Kong e’ diventato un territorio parte della Cina. Nell’accordo firmato pero’, pur delegando alla Cina i compiti di politica estera e difesa per un periodo di 50 anni, cioe’ fino al 2047, Hong Kong potra’ mantenere la sua indipendenza per quanto riguarda le leggi, il sistema politico e amministrativo. E’ un paese libero per certi versi, o almeno per il momento viene riconosciuto come tale, in quanto e’ stata adattata da parte dei governanti una politica di non intervento. Per il tredicisimo anno consecutivo Hong Kong rimane secondo l’Index of Economic Freedom l’economia piu’ libera al mondo, il guadagno medio pro capite e’ superiore a paesi come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, il Giappone e l’Italia. A Hong Kong solo il 5% della popolazione (circa 7 milioni di abitanti) parla il mandarino. Qui la lingua ufficiale e’ il Cantonese, lingua completamente diversa, caratteri completamenti diversi, usi e costumi diversi. Un piccolo mondo per certi versi cosi’ lontano dal paese confinante, la Cina, di cui Hong Kong fa ufficialmente parte.