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Avevo deciso ma ci sto ripensando

Essere o non essere, Windows Mobile o Windows Embedded, Angel Club o Coco Banana Disco, Michelle o Wei Wei, questi sono i problemi…. a cui pensavo ieri sulla metropolitana. Pensavo anche di essere cosi’ fortunato perche’ sono tutti problemi futili, in realta’ il vero problema per milioni di Cinesi nelle campagne sara’ come passare le notti con un freddo del genere. Poveretti…. credetemi che un vento forte e gelido come quello di ieri lo ricordo poche volte nella mia vita, forse in montagna ad alta quota…

Il colloquio con il boss e’ andato bene, il tentativo di sabotaggio dei miei piani gli e’ parzialmente riuscito, perche’ continuo ad essere scettico. Ma il capoccia ha comunque capito le mie motivazioni ed e’ pronto a venirmi incontro: "Prepara un piano d’azione per i prossimi anni e riparliamone prima che tu prenda la decisione finale di andartene". Mi mettero’ al lavoro e ci provero’ la prossima settimana. Mi sono cacciato in un bel guaio. L’altro direttore e’ passato oggi dal mio ufficio, pacca sulla spalla: "Allora a gennaio si inizia!". Sara’ un bel film adesso vedere come andra’ a finire. Di certo una situazione del genere non mi e’ mai successa sul lavoro, con due team che fanno a gara per avermi, e comunque vada  si tratta di un’esperienza nel quale sto imparando tantissime cose. E questo e’ l’importante aldila’ delle mie indecisioni, che sono sicuro presto spariranno. Scriverne su questo blog sicuramente mi sta aiutando.

Okkio alle orekkie

Un freddo bestiale. C’e’ il sole, ma oggi a mezzogiorno eravamo a -3.  Stamattina -13. Un forte vento gelido tagliente si e’ impadronito di Pechino dalla scorsa notte. Roba da farti saltare le orecchie…. Intanto la saga continua, il manager di cui vi parlavo e’ tornato all’attacco, e ha insistito che oggi vada a parlare con il nostro direttore alle 5 del pomeriggio. E’ riuscito a farmi nascere qualche dubbio sulla mia decisione di cambiare aria, vedremo come andra’ il colloquio. Dubito che riusciranno a convincermi a rimanere…

Regent Land

regent Ho fatto il trasloco, ci e’ voluto poco. Non ho tanta roba, l’unica cosa grossa e’ il materasso in lattice che ho comprato qui. Poi due snowboard, una chitarra elettrica, una acustica, il basso, un po’ di libri, la macchina Imperia per fare la pasta, il mattarello per la pizza, il mitico “scolapasta”, la macchina foto grafica e tanti vestiti. Una decina di scatole. Sono riuscito a trovare un tizio, tramite un’amica, che per 15 euro mi ha caricato tutto sul suo forgone e mi ha consegnato a destinazione, e mi ha pure aiutato a caricare e scaricare tutto. Ora mi trovo qui, in questo appartamentino di 73 metri quadrati, in questo complesso residenziale nuovissimo chiamato Regend Land. I locali sono la meta’ di quello che avevo prima, costa meno della meta’ di cio’ che spendevo di affitto al mese, ma e’ uno dei posti piu’, diacomo cosi’, soffisticati, for lack of a better world, in cui abbia mai vissuto… Ricordo quando sono entrato qui circa un mese fa con l’agente che me lo ha mostrato. Ho fatto finta di niente, ma dentro di me ho sentito che c’era del feeling. Forse ho pensato al solito commento che avrebbe fatto Alexis nel vederlo… Cosi’, in un primo momento, ho optato per un altro appartamento, sempre nello stesso edificio, piu’ spazioso di questo, 92 metri quadrati, stile piu’ classico diciamo. Ero gia’ pronto per chiudere l’affare ma a dieci minuti dalla firma del contratto cambiarono le carte in tavola e mi chiesero di anticipare 6 mesi di affitto. Mi sono rifiutato e me ne sono andato. Ma come? Patti chiari amicizia lunga amico…. Cosi’ la scelta e’ ricaduta su questo. A giochi fatti, forse ho fatto bene perche’ per il momento mi trovo molto a mio agio. L’arredamento e migliore che nell’altro, lo stile di questo mi ispira molto di piu’ e tende a mettermi di buon umore, chissa’ perche’ … Sono piu’ distante dal lavoro pero’, circa 40 minuti di metropolitana, ma a un passa da tutto: ristoranti, locali, pub, discoteche, Bodhi dove vado a farmi i massaggi, tutto nell’arco di 300 metri, mi sembra un sogno. Insomma questa zona pullula di vita, sara’ difficile annoiarsi la sera. Come dicevo l’appartamento e’ molto carino, piccolino ma pratico. Fino ad’ora tutto sembra promettere bene per questo 2009 che pian piano di avvicina.

Una settimana importante

E’ una settimana importante questa per tanti motivi. Sono qui da Seattle in visita due manager di Microsoft e saro’ io a fare loro da guida, in quanto fanno parte di un reparto con cui il mio team collabora spesso. La classica visita aziendale con un sacco di riunioni di lavoro, presentazioni, progetti per il futuro e anche momenti di relax con pranzi, cene, e momenti di svago. Perche’ e’ bene mantenere le relazioni in buoni rapporti, e rassicurarsi che gli ospiti tornino a casa soddisfatti del loro viaggio. E’ la legge del business… E cosi’ indovinate dove li ho portati ieri sera? In discoteca…. hehe!! Ma non preoccupatevi si sono divertiti un mondo, anzi pare che ci ritorneremo presto… Ma non voglio deviare dall’argomento di stasera. Si’, e’ una settimana importante come dicevo, perche’ dovro’ prendere una decisione per quanto riguarda le offerte di lavoro che ho ricevuto, al quale se n’e’ nel frattempo aggiunta un’altra del mio capo. Sono sicuro che e’ venuto a sapere che un altro team e’ interessato ad assumermi, perche’ di questi tempi e’ gentilissimo, mi ha chiesto se sono felice del mio lavoro e mi ha offerto una posizione simile all’interno del nostro dipartimento. Molto strano…. Quindi adesso ho tre possibilita’ anche se io sto vagliando una quarta possibilita’ di cui pero’ preferisco mantenere il segreto per creare un po’ di ‘suspance’…. Chissa’ forse e’ solo un sogno ma nella vita sognare fa bene…. Almeno, cosi’ dicono perche’ io ci casco sempre…

Il paradiso terrestre

Lo sapevo, se mi hanno invitato Venerdi’ sera al party di addio di Martin un motivo c’era. Cercavano un sostituto. Martin, che ho ospitato a casa mia alla fine ha vuotato il sacco. Ha cercato di convincermi che questa e’ un opportunita’ per me, che si tratta di una buona ditta, il salario non e’ male, e che una posizione da direttore ti da molta liberta’ di azione. Cosi’ ieri mi ha invitato a visitare ChinaSoft, ho conosciuto colleghi, alcuni dipendenti, un paio dei suoi boss. Interessante. Certo passare da gestire un team di 4 persone a 90 penso sia eccitante da una parte, ma e’ un passo che comporta anche responsabilita’ non indifferenti. Non la vedo facile per me, ma lui ha cercato di convincermi che ce la posso fare, d’altronde qui siamo in Cina…. Ma dentro di me non sono convinto, non vorrei fare un “passo piu’ lungo della gamba” e buttarmi in acque pericolose e soprattutto accumulare piu’ stress di quanto gia’ non ne abbia. Ci pensero’, e poi io di professione da grande voglio fare il gelataio…. hehe. Sai che bello, vendere gelati sulla spiaggia al sole, alzarsi tardi la mattina, e verso le sei di sera uscire col windsurf……….. e soprattutto gelati gratis a tutte le ragazze piu’ belle hehe, in cambio di numero di telefono e un invito a cena…. Un paradiso terrestre, altro che direttore……….

Un frappe’ alla fragola, grazie….

Mi ricordo una sera d’estate. Andai ai giardini della stazione per farmi il solito frappe’ alla gelateria Cangiassi. Ricordo di aver avuto 16 anni o super giu’… Ero triste, il gelataio se n’accorse e mi domando': “C’e’ qualcosa che non va o sbaglio?” ed io: “Eh… la mia ragazza mi ha lasciato”. “Non essere triste” mi disse “alle donne non bisogna mai dare a vedere di essere deboli”. “Ha ragione” gli risposi, mentre continuavo a guardare la vetrina dei gelati. “Se ti richiama non darle importanza” si raccomando’ con me, e aggiunse: “e dille cosi': se do un calcio ad una pietra e la mando in frantumi ne escono fuori 100 come te.”. Aveva ragione……………..

Che storia….

kerry Venerdi’ ho trascorso una serata interessante. Tina, con cui ho dei rapporti di lavoro, mi ha invitato ad un piccolo party al Kerry Center Hotel, uno degli hotel piu’ lussuosi e rinomati di Pechino. Locale con musica Jazz dal vivo (che nostalgia…), busissmen in giacca a cravatta, sembrava di essere a New York. L’occasione era l’addio a uno dei manager di Chinasoft che mercoledi’ tornera’ a vivere in Germania dopo 4 anni di permanenza a Pechino. Martin e’ originario di Berlino, Germania dell’Est, ha 28 anni e gestisce un team di 90 persone. E’ una persona intelligentissima, con cui e’ un piacere chiacchierare, si vede pero’ che lo stress del lavoro lo ha logorato, pensavo avesse piu’ anni di me… “Fumo da quando ho incominciato ad occuparmi di Business Development” mi ha confidato. Accende sigarette una dietro l’altra, tanto che a un certo punto mi bruciavano gli occhi, era seduto accanto a me. A un certo punto si’ e messo pure a fumare un sigaro. La cameriera ci ha dato un accendino molto carino, con tutte ste lucine. A un certo punto l’ho preso in mano. Era cosi’ orginale che pensavo di comprarne uno uguale e regalarlo a mia sorella. Incuriosito ho provato ad accenderlo un paio di volte e a un certo punto BOOM! Mi e’ scoppiato in mano!! Si sono girati tutti a guardarmi. Dal calore che ho sentito in faccia e l’odore di peli bruciati intenso pensavo di essermi sfigurato… Invece niente di grave solo uno spavento. Certo, ho pensato, che ste robe fatte in Cina sono proprio pericolose…. Mi e’ andata bene.

Domani probabilmente ospitero’ Martin a casa mia, deve lasciare l’appartamento e sistemarsi in hotel prima di partire. Visto che ho un due camere l’ho invitato a stare da me qualche giorno. Ma stasera sono particolarmente felice, perche’ Michelle mi ha finalmente contattato. Ero in discoteca lo scorso sabato e stavo parlando con Lisa e la sua amica. Michelle ballava di fronte a me, continuava a fissarmi e sorridermi. Alla fine mi e’ passata di fianco e le ho messo in mano il mio bigliettino da visita. Finalmente si e’ decisa a chiamarmi e domani ci vediamo!! Hehe!! E’ cosi’ carina che stento a crederci……………!!

L’aveva detto l’indovino…

Sono stato promosso a IT Operation Lead. E’ un titolo difficile da tradurre in Italiano, letteralmente potrebbe essere Capo delle Operazioni IT ma non suona bene. Poco importa, e’ comunque un riconoscimento importante anche se pero’ sto gia’ pensando di cambiare aria. La scorsa settimana erano in visita da Seattle un gruppo di colleghi di Microsoft che stanno formando un nuovo team qui nella sede di Pechino. Mi hanno invitato a cena, e mi hanno fatto una corte spietata tutta la sera cercando di convincermi a lasciare il mio posto e andare a lavorare con loro. Ero sorpreso, ma mi ha fatto molto piacere perche’ questi sono colleghi di Microsoft che stimo molto sul piano professionale e umano. Sono andato a fare un colloquio ieri con il direttore del team e devo dire che mi ha favorevolmente impressionato perche’ e’ uno che ha le idee chiare. Hanno assunto quasi tutto il team di 15 persone, manca solo una posizione e si sono rivolti a me perche’ ho molta esperienza e alcuni di loro mi conoscono bene. In questa posizione dovrei occuparmi di seguire un gruppo di quattro ingegneri. Mi sono preso due settimane per pensarci. Sono sicuro se dovessi andarmene dal team dove sono adesso non la prenderebbero bene pero’ per me e’ una grande occasione. La proposta che mi hanno fatto e il prodotto di qui dovrei occuparmi mi sembrano molto interessanti. Steremo a vedere. Lo aveva detto l’indivino che nel 2009 avrei cambiato lavoro, mi sa che forse ci ha azzeccato…

Porto Venere e Cinque Terre

Ce l’ho fatta, sono riuscito a fare il bagno!! Anche se c’era un vento freddo appena usciti, l’acqua era ancora abbastanza calda. Ne e’ valsa veramente la pena, e’ stato un giro fantastico quello che abbiamo fatto ospiti sulla barca dei miei zii Alberto e Rita, che ringrazio di cuore. Siamo partiti in mattinata da Rapallo e nel primo pomeriggio siamo arrivati a Porto Venere, dove ci siamo fermati una notte, e dove abbiamo mangiato pesce a volonta’. Il giorno dopo, prima di tornare, abbiamo compiuto un giro attorno alle isole di Palmaria, Tino e Tinetto, e poi visitato le Cinque Terre, tutti territori che dal 1997 sono stati inseriti tra i partimoni dell’umanità dell’UNESCO.

La lettera di Bill

I want to share some thoughts on my last day as a full-time Microsoft employee.

For the last 33 years, I’ve had the ideal job. It’s been incredibly exciting to come here every day to work with the smartest people in the world to develop breakthrough software. Together, we have built a great company that has profoundly changed the world for the better.

After today, I will be shifting my full-time focus to the work of the Bill and Melinda Gates Foundation while keeping a strong connection to Microsoft.

The fact that I am making a career change does not mean that our work at Microsoft is done. In fact, the most exciting impact of our software is still ahead of us. Everything we have done up to now is just the foundation for the more dramatic breakthroughs to come. As you apply the magic of software to delivering a new generation of innovations, this company will continue to transform the way people communicate, create, and share experiences.

Microsoft is in an incredible position because we have momentum and a great pipeline of products and technologies. Even more important, we have great people at every level. In research and development we have great engineers focused on solving the most pressing challenges in computer science and turning new ideas into innovative products. In marketing, sales, and customer service, our world-class organizations keep getting better.

We also have strong leadership. As Microsoft has grown, one of the most exciting and fulfilling things for me has been to watch new leaders develop.

It starts at the very top. For the last 28 years, I have loved working side by side with Steve. Even now after all these years I am regularly impressed with his energy and insight. I think he and I have enjoyed one of the great business partnerships of all time. Steve has done a great job leading the company since he became CEO in 2000. Steve’s passion for democratizing the power of technology and inspiring customers, partners, and employees will keep us driving ahead.

I am thrilled to have Ray and Craig playing key roles in guiding the company’s strategy. For over a decade I had hoped that we could convince Ray to join Microsoft—and in the three years he has been here, he has made a huge difference in helping us focus on the challenge and opportunity of software plus services. I have worked with Craig for more than 15 years. His ability to anticipate the future direction of technology is a key asset, as is his deep interest in and understanding of emerging markets.

Of course, I’ll continue to be involved in the work of the company as part-time Chairman. As part of this I will help with a handful of projects that Steve, Ray, and Craig select.

As I reflect on the last three decades, the thing I’m proudest of is the role that this company has played in making the power of digital technology accessible and affordable. Software running on personal computers and other devices is the best tool for empowerment in human history. Microsoft founded the personal computer software business and we built the platforms that enabled the software industry to develop. Without your contributions, we would not have succeeded in making our dream of a computer on every desk and in every home a reality for more than 1 billion people worldwide—a dream we will extend to everyone in the future.

As I make the transition to focus more of my time and energy on the Gates Foundation, I am looking forward to applying the lessons I’ve learned—and, in some cases, the technologies that we have developed—to help address some of the critical issues that people around the world face in education, economic development, and health.

I want to thank all of you for your hard work and your dedication. It has been a privilege and an inspiration to come to Microsoft every day. I look forward to the amazing, world-changing innovations you will deliver in the years ahead as you continue the great work this company has always done.

Bill

Assunto

Dove eravamo rimasti? E’ stata una settimana ricca di eventi. Questa volta parliamo di lavoro pero’ perche’ e’ un argomento che non tocco da un po’ di tempo. Sono passati 6 mesi da quando sono arrivato qui e tante cose sono cambiate. All’inizio ero solo, oggi nel mio team siamo in 4, e sto per assumere altre due persone. Pian piano il mio ruolo e’ cambiato, non scrivo piu’ codice e oggi mi occupo solo di gestione, non solo di personale ma anche di un laboratorio di 250 computer. Devo dire che mi diverto molto in questo nuovo ruolo, lavorare con le persone e’ piu’ bello che con i computer. E’ stimolante aiutarli a crescere. Il nostro rapporto e’ molto positivo perche’ cerco sempre di mantenere un clima molto cordiale nel team. Non mi arrabbio mai con loro, la mia filosofia e’ di non dire mai di no a meno che sia proprio costretto a farlo, sono molto possibilista e preferisco non deludere le loro aspirazioni. Lascio molta liberta’ di azione in modo che possano crescere anche da soli, cerco solo di guidarli nella giusta direzione. Insomma un esperienza bella fin qui perche’ li vedo tutti molto contenti. Certo meglio che lavorare con i computer, macchine infernali, totalmente ignoranti e cui devi dire tutto cio’ che devono fare fino all’ultimo punto e virgola altrimenti si piantano. Beh, perche’ non dirvi anche i loro nomi: Quan, Annie e Emily. Oggi pero’ e’ un giorno particolare. Quan e’ un precario con un contratto a termine, e da tempo che insistivo con il management per farlo assumere fisso. E’ un talento, molto intelligente e davvero una persona per bene, educata e semplice. Dopo mesi ci sono riuscito ad avere il benestare per dargli un’opportunita’ e oggi ha dovuto affrontare i colloqui di rito che a Microsoft sono tour de force, un intera giornata nel quale vieni intervistato da almeno sei persone. Ma Quan e’ andato brillantemente, strabilliando tutti. Ero felice anche io per lui, so quanto quei colloqui sono duri e Quan mi ha ricordato quando li ho affronati io tanti tanti anni fa. Oggi invece sono io ad essere dall’altra parte del tavolo e a prendere la decisione finale. Sara’ davvero una soddisfazione unica, stringergli la mano e comunicargli il risulato finale: "Complimenti Quan, sei stato assunto"

Appendere le scarpe al chiodo? Mai…

ginocchio E’ qualche mese che spesso quando cammino ho male al ginocchio. Circa una settimana fa sono stato dal medico il quale mi ha raccomandato di fare una risonanza magnetica e vedere uno specialista. Ho seguito il consiglio e ieri sono stato dal dottor CC Kong, un medico chirurgo di Hong Kong specialista in medicina sportiva. Dopo aver guardato le lastre ho capito subito che mi avrebbe detto qualcosa che probabilmente non avrei gradito. Mi ha detto che il mio ginocchio destro sta dando segni di deterioramento, ho subito troppe operazioni, quattro per la cronaca, e che siccome non ho piu’ il menisco, la cartilagine si sta consumando velocemente, e questo mi sta causando dell’osteoartrosi. Risultato? Secondo il dottore dovrei fare due operazioni, una per pulire il ginocchio dai frammenti di cartilagine e poi fare un trapianto del menisco. Dopodiche’ potrei tornare a fare attivita’ sportiva pero’ per il momento mi ha sconsigliato di correre o fare lunghe camminate. Ci sono rimasto male, non tanto per le due operazioni quanto per il fatto che a volte e’ difficile accettare che gli anni passano e fare sport mi piace anche se qui a Pechino mi sono un po’ impigrito ultimamente. Fortunatamente il dottore mi ha detto che prima di intervenire posso provare a prendere la glucosamina, un farmaco che pare funzioni bene per chi soffre di artrosi. Tornando a casa ieri ero un po’ triste, ma ho pensato a chi sta peggio di me e a quanto sono fortunato, e il morale e’ migliorato. Devo ammettere che mi manca giocare a calcio, a Seattle potevo giocare la domenica pomeriggio una partitella tra amici. Qui invece faccio fatica a convincermi ad andare a giocare con i miei colleghi di lavoro alla sera anche perche’ ultimanente il dolore era fastidioso. Fortunatamente pero’ oggi va un po’ meglio, sembra che le medicine stiano facendo effetto. Non mi arrendero’ cosi’ facilmente e stasera ho fatto una pazzia, ho messo un annuncio sul That’s Beijing che cerco amici per giocare a calcio…. :-)

Pausa di riflessione

E’ un po’ che non scrivo su questo blog. Mi sono preso una pausa di riflessione, dovevo prendere una decisione importante e mi sono concentrato su me stesso. Riflettere, uscire con gli amici mi ha fatto bene. Ora sto meglio, ho quasi dimenticato tutto cio’ che mi e’ successo in questo brutto mese di Maggio. Ora siamo a Giugno, inizia un altro mese, le giornate sono belle e tutto cio’ che ho passato di negativo ultimamente mi sembra cosi’ lontano. L’estate a Pechino sta per arrivare e non vedo l’ora. Sara’ interessante vivere questi mesi di caldo e di grande intensita’ (vedi Olimpiadi). In estate in Cina non ci sono mai stato, dicono che ad Agosto ci saranno piu’ di 40 gradi, sara’ un esperienza nuova per me… Insomma penso di essermi scrollato di dosso quella brutta energia che avevo accumulato, e quindi……… via!! verso nuove avventure…… :-)

L’unione fa la forza

Oggi ho pensato se mai mi era capitato di vivere una situazione come quella di ieri. Mi sono tornati in mente i giorni dell’undici settembre, quando vivevo negli Stati Uniti. Ricordo ancora la reazione del popolo americano dopo l’attacco alle torri gemelle, fu anche quella un’esperienza indimenticabile. Prima lo stupore e l’incredulita’, poi il risveglio dello spirito nazionalista, la gente che sventolava bandiere americane sui ponti dell’autostrada, bandiere americane pure sui passeggini per bambini, ricordo una nazione che si e’ unita e ha regaito in preda alla rabbia e alla paura. Ma niente e’ paragonabile alla reazione a cui ho assistito ieri. Poi ho pensato all’Italia, l’unico giorno in cui l’ho vista cosi’ unita e’ dopo la vittoria al mondiale dell’82. La scena si dev’essere ripetuta per il mondiale vinto due anni fa, in Italia pero’ questa volta non c’ero. Mi e’ venuto un po’ da ridere pensare che solo il calcio riesce a farci sentire un paese unito anche se l’effetto dura pochi giorni. Dopo tre mesi la gente riprende a menarsi allo stadio, anche tra paese limitrofi. Ho visitato tanti paesi, poi in America e’ facile entrare a contatto con gruppi etnici di ogni parte del mondo, ma le divisioni che ci sono nel nostro paese e, credetemi, anche nelle all’interno dell comunita’ italiane all’estero non esistono in nessun’altra nazione al mondo. Ma preferisco chiudere il sipario su questo argomento.

Grazie e’ arrivederci?

La conversazione con la SAS si e’ fatta davvero interessante, oggi ho risposto con questo messaggio: “Mi dispiace ma declino l’offerta di cortesia delle bottiglie di vino. Sono in contatto con il mio avvocato di New York siccome sono un cittadino americano e vi faremo causa. L’incidente poteva essere evitato, quando eravamo ancora a terra l’allarme anticendo e’ scattato eppure il pilota, che era al suo primo volo come capitano, ha deciso di ignorarlo ed e’ partito ugualmente. Poi dopo quanto e’ successo, all’aereporto non c’era nessuno del personale SAS ad assisterci, non al check-in, non all’imbarco, e negli uffici della SAS…” insomma vi ho gia’ raccontato tutta la storia e non voglio ripetermi. Alla fine ho aggiunto: “.. e cosi’ dopo tutto quello che e’ successo mi date due bottiglie di vino da bere per dimenticare? Cos’e’ questo uno scherzo?”. La risposta non ha tardato ad arrivare, questa volta la pubblicita’ per il volo Pechino-Stoccolma a $460 euro (sola andata) non l’hanno inserita. “Ci dispiace molto sentire che avvierai azioni legali nei nostri confronti.” – ho letto in una frase molto formale, poi pero’ la conversazione e’ andata molto piu’ sul personale: “Comunque capisco come tu ti possa sentire in questo momento. Potresti dirmi quale pensi sia un gesto di cortesia appropriato? Faro’ del mio meglio per accontertarti. Firmato Yolanda” che notare scrive dall’ufficio di Pechino… A quel punto, molto scherzosamente sia chiaro, ho pensato di risponderle: “Cara Yolanda perche’ una sera io e te non andiamo a cena fuori o vieni a casa mia a portarmele quelle bottiglie che ce le beviamo insieme….?”… hehe…. Poi ho pensato che forse era meglio fare i seri e ho scritto: “Yolanda, sono un cliente della SAS dal 1997, vai a guardarti quanti voli ho fatto con la SAS e i suoi partner negli ultimi 11 anni. E’ questo il trattamento che mi riservate? Per favore di al tuo manager di contattare la signorina che lavorava alla ricezione della business lounge della SAS tra le 6 e le 8 di quel giorno. Visto che non mi credete chiedete a lei se e’ riuscita a trovare solo uno dei membri del personale SAS in tutto l’aereoporto. Nessuno. Ha chiamato pure il direttore dello scalo ma pure lui non sapeva dove dovevamo andare o cosa fosse successo. Dille che mezz’ora prima siamo stati negli uffici della SAS con un gruppo di passeggeri scandinavi che mi seguivano perche’ parlavo italiano. Una persona ci ha trattato malissimo, ci ha detto che non sapeva niente e poi si e’ chiusa nell’ufficio a chiave. Puoi chiedere di investigare la cosa e farmi sapere se secondo loro tutto il personale della SAS stava svolgendo le proprie funzioni regolarmente quel giorno? Quello si’ che per me potrebbe essere un miglior gesto di cortesia invece delle bottiglie di vino che mi aveve offerto per dimenticarmi di quanto e’ successo.”

Bevi che ti passa…

La scorsa settimana ho scritto alla SAS una lettera di proteste per quanto e’ successo sul quel volo Linate-Stoccolma e per come ci hanno trattato dopo all’areoporto. Ieri mi hanno finalmente risposto fornedomi spiegazioni e scuse. Ho dovuto documentarmi su internet per capirne di piu’ su cosa sia una APU (Auxiliary Power Unit). In pratica nella parte posteriore della fusoliera c’e’ una turbina che rimane accesa per alimentare la corrente elettrica quando l’aereo e’ parcheggiato a terra a motori spenti. Pare che il problema sia stato causato da una perdita d’olio in questa turbina, ora si spiega l’odore di bruciato e perche’ l’aria condizionata non funzionasse.  Mi hanno scritto: “Ci dispiace che lei e sua moglie” – nota di redazione, non capisco perche’ pensano che abbia una moglie o viaggiassi con qualcuno – “vi siate sentiti male dopo l’atterragio d’emergenza. Ci auguriamo che le spiegazioni fornite la facciano sentire meglio. Saremmo lieti di inviarle due bottiglie di buon vino all’indirizzo di domicilio o del suo ufficio come gesto di cortesia. Grazie e arrivederci”.

Mi sento meglio

Mi sono andato a leggere cosa sono le sindromi post traumatiche per capirne di piu’ su cosa mi e’ successo. Gli eventi che inducono lo sviluppo del disturbo sono quelli con maggior significato di minaccia per la vita e/o l’integrità fisica. Non colpisce le persone più “deboli” o “fragili”: spesso persone apparentemente “fragili” riescono ad attraversare senza conseguenze eventi traumatici abbastanza importanti, mentre persone “solide” si trovano in difficoltà dopo eventi che hanno un significato personale o simbolico particolarmente difficile da elaborare. Una parte di pazienti migliora dopo un breve periodo, un’altra sviluppa un disordine da stress acuto, altri ancora vanno incontro a disturbi diversi: somatoformi, dissociativi, depressione. Si possono riscontrare tra gli altri sintomi:

  • Flashback: un vissuto intrusivo dell’evento che si propone alla coscienza, “ripetendo” il ricordo dell’evento.
  • Numbing: uno stato di coscienza simile allo stordimento ed alla confusione.
  • Evitamento: la tendenza ad evitare tutto ciò che ricordi in qualche modo, o che sia riconducibile, all’esperienza traumatica (anche indirettamente o solo simbolicamente).
  • Incubi: che possono far rivivere l’esperienza traumatica durante il sonno, in maniera molto vivida.
  • Hyperarousal: caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia, aggressività e tensione generalizzate.

Sono tutti sintomi che ho rinosciuto in questi ultimi giorni, in forma lieve fortunatamente, anche se per il momento incubi non ne ho ancora avuti. Comunque non vi preoccupate, voglio tranquillizzare tutti perche’ oggi sto un po’ meglio, sento che dopo gli eventi che questa giornata ha portato con se’…  qualcosa si e’ rimesso in moto nel mio organismo, speriamo che continui cosi’. Ah dimenticavo…. il mascarpone e’ arrivato a destinazione… sano e salvo pure lui. Ormai e’ diventato un po’ una ‘torcia’ simbolo di questa brutta avventura che ho vissuto… e se ne sta tutto contento nel frigo a godersi il fresco. 

Vale la pena rischiare

Vi sto scrivendo a undicimila metri di altezza, su questo Airbus 340 che sta sorvolando la Russia e mi sta portando verso Pechino. Vorrei sottolineare una cosa visto alcune email che ho ricevuto oggi: so che cio’ che ho scritto riguardo la mia esperienza di ieri puo’ essere terrorizzante da leggere, soprattutto per chi magari non ha mai volato o ha paura di volare. E’ vero, e’ stato terribile ma non fraintendetemi, continuo a considerare l’aereo come il mezzo piu’ sicuro al mondo. Se andiamo a guardare i dati, quante persone muoiono in un anno sulle strade in Italia? In macchina, su una moto o semplicemente camminando? Tantissime, e credetemi tutto sommato per cio’ che leggo sulle cronache dei giornali, e nonostante la mia esperienza di ieri, mi sento molto piu’ sicuro a viaggiare su un aereo. Negli ultimi anni in Italia l’aereo di vittime ne ha fatte poche, eppure e’ un mezzo usato da milioni di persone. Penso la vera lezione per quanto riguarda l’esperienza di ieri e’ che la vita e’ appesa a un filo, non bisogna mai dimenticarlo. Questo vale se si viaggia su un aereo a velocita’ supersonica o se si sta chiusi in casa sdraiati sul divano. Forse pensare che trovarci su un aereo che precipita con l’impossibilita’ di fare qualcosa per salvarsi puo’ farvi credere che non salirci sopra vi renda piu’ sicuri, ma secondo me non e’ cosi’. Domani potreste uscire dalla macchina e venire investiti da un TIR che sta sbandando, anche in quel caso non potreste fare niente per salvarvi. L’antidoto non sta nel non rischiare, ma nel vivere la vita intensamente sempre, perche’ ci sono cose che nella vita non si possone controllare, come il timone di un aereo.