Vi sto scrivendo a undicimila metri di altezza, su questo Airbus 340 che sta sorvolando la Russia e mi sta portando verso Pechino. Vorrei sottolineare una cosa visto alcune email che ho ricevuto oggi: so che cio’ che ho scritto riguardo la mia esperienza di ieri puo’ essere terrorizzante da leggere, soprattutto per chi magari non ha mai volato o ha paura di volare. E’ vero, e’ stato terribile ma non fraintendetemi, continuo a considerare l’aereo come il mezzo piu’ sicuro al mondo. Se andiamo a guardare i dati, quante persone muoiono in un anno sulle strade in Italia? In macchina, su una moto o semplicemente camminando? Tantissime, e credetemi tutto sommato per cio’ che leggo sulle cronache dei giornali, e nonostante la mia esperienza di ieri, mi sento molto piu’ sicuro a viaggiare su un aereo. Negli ultimi anni in Italia l’aereo di vittime ne ha fatte poche, eppure e’ un mezzo usato da milioni di persone. Penso la vera lezione per quanto riguarda l’esperienza di ieri e’ che la vita e’ appesa a un filo, non bisogna mai dimenticarlo. Questo vale se si viaggia su un aereo a velocita’ supersonica o se si sta chiusi in casa sdraiati sul divano. Forse pensare che trovarci su un aereo che precipita con l’impossibilita’ di fare qualcosa per salvarsi puo’ farvi credere che non salirci sopra vi renda piu’ sicuri, ma secondo me non e’ cosi’. Domani potreste uscire dalla macchina e venire investiti da un TIR che sta sbandando, anche in quel caso non potreste fare niente per salvarvi. L’antidoto non sta nel non rischiare, ma nel vivere la vita intensamente sempre, perche’ ci sono cose che nella vita non si possone controllare, come il timone di un aereo.