Category Archives: Personali

Tagli e ritagli

Nelle settimane scorse i tagli sul personale putroppo hanno toccato anche noi e mi e’ stato comunicato che avrei dovuto lasciare a piedi due dei cinque dipendenti che lavorano nel mio team. Ero molto dispiaciuto, forse e’ anche per questo che non scrivevo. Sono entrambe brave persone che ce l’hanno sempre messa tutta lavorando sodo e secondo me questa decisione non la meritano. Cosi’ per ricompensarli mi sono messo subito in moto per cercare di trovare loro un posto di lavoro in un altro gruppo, sempre all’interno della nostra ditta. E’ stata dura ma ce l’ho fatta. Questo mi ha reso molto felice perche’ sono riuscito a salvare due persone dalla disoccupazione, anche perche’ qui di ammortizzatori sociali o di cassa intergazione non se ne parla nemmeno. Penso che prendersi cura dalla carriera di un dipendente sia una funzione fondamentale di un manager o leader. In Italia chi gestisce del personale lo chiamano ancora  “capo” ma a me non piace come parola. Il capo e’ un duro, e’ quello prende decisioni che non vanno messe in discussione, che ordina battendo i pugni sul tavolo, che se sbagli ti punisce e se fai bene si gode i tuoi meriti facendosi bello con i suoi superiori. Suona meglio “Manager” o “Leader” che e’ quello che secondo me sa ascoltare, che da una mano se c’e’ bisogno, che discute con i dipendenti la formula migliore da adottare, che coordina, che non esce dai gangheri al minimo errore, che premia se ci sono meriti e lo fa notare ai i suoi superiori, e soprattutto e’ la persona che mette il proprio dipendente nelle condizioni migliori per avere successo nella propria carriera. Io ho avuto la fortuna di lavorare piu’ di quindici anni negli Stati Uniti e di avere avuto dei veri “Manager” o “Leader” alle spalle da cui ho imparato tanto. Oggi cerco anche io di fare il manager o il leader, perche’ fare il “capo” non mi interessa. Anzi un giorno spero di poter insegnare ad altri manager Cinesi, a non comportarsi da “capi” come spesso fanno pure loro…

Pero’ per il  momento sto ancora imparando anche io…. ogni giorno che passa…

Domani sara’ l’ultimo giorno di Jibin nel nostro team, per lui questa sera abbiamo organizzato una cena. Ma non in un ristorante, ognuno di noi ha cucinato qualcosa a casa e lo abbiamo condiviso tra noi in una sala riunioni all’interno della ditta. E’ stata veramente una serata piacevole, abbiamo riso e scherzato, condiviso ricette e ho visto i miei dipendenti veramente contenti, e felici. E questa e’ per me, aldila’ della crisi, una bella soddisfazione.

Ciao Seattle

seattle2 Aereoporto di Seattle. 6:30 del mattino. Tra meno di un’ora lasciero’ dietro le mie spalle anche questa semi-vacanza/lavoro. E’ stata una settimana piena di eventi, questa volta sono riuscito a incontrare piu’ persone, anche se per poco tempo. C’e’ dentro di me tanta nostalgia per questa citta’, piena di ricordi e veri amici, alcuni molto cari da cui e’ sempre dura separarsi. Ci ho pensato e ripensato, Seattle e’ una citta’ tranquilla, molto “mellow” direbbero gli americani, quasi letargica direi almeno per me che vivo a Pechino, che e’ piena di vita. Mi sono reso conto, ancor di piu’ questa volta, che farei fatica a tornare a vivere qui, anche se nella vita non si sa mai. Certo e’ stato bello poter socializzare che mi mancava tanto, sono stato a piu’ party e feste qui in un settimana, che in un intero anno a Pechino. Quindi, senza dubbio qui vivrei una vita piu’ tranquilla e potrei parlare e socializzare con molta piu’ gente, e forse mi sentirei meno solo grazie ai tanti amici. Ma ci sono aspetti della societa’ americana che non mi piacciono piu’ dopo aver vissuto in Asia. Poi io sono un avventuriero, almeno il mio spirito e’ quello, e non sono ancora pronto per andare in pensione, ne finanziariamente, ne con il corpo e nemmeno con lo spirito. Quindi, si’ da un lato e’ triste partire, dall’altro …. fa parte del mio destino e delle scelte che ho fatto. Quindi cerco almeno di non rammaricarmi perche’ chissa’ quali nuove avventure mi aspettano…. :-)

Morire per un bicchier d’acqua

La nostra vita e’ proprio appesa a un filo. Ieri ero a cena con Selina, a un certo punto la cameriera e’ arrivata e sul vassoio aveva dell’acqua naturale fredda. Ero un po’ stupito perche’ di solito i Cinesi quando ordinano l’acqua la preferiscono a temperatura ambiente o addiritura bollente. Dopo qualche sorso Selina e’ sbiancata e a ha cominciato a dirmi  di sentirsi male: “Ho male al cuore e non riesco a respirare”. Inizialmente ho pensato a un attacco di panico, poi ho capito che non lo era perche’ ha incominciato a dirmi di non sentire quello che le stavo dicendo. Improvvisamente e’ collassata, mi sono alzato e ho cercato di farla rinvenire. Intanto fatto segno al cameriere di chiamare l’ambulanza. Sembrava che si riprendesse ma poi ha richiuso gli occhi, ha iniziato a urinare ed e’ stramazzata a terra. Ero veramente spaventato e non sapevo cosa fare, ho provato a rialzarla e dopo qualche minuto finalmente e’ ritornata in se’. L’ambulanza e’ arrivata ma ormai stava meglio, cosi’ abbiamo preso un taxi. Non pensavo che un bicchiere d’acqua fredda potesse essere cosi’ pericoloso ma mi e’ venuta in mente mia nonna che quando ero piccolo e bevevo l’acqua fredda del frigo mi strillava: “Piano che e’ fredda!!!”

Dinuovo in partenza

Il conto alla rovescia e’ gia’ iniziato. Venerdi’ mattina parto per Seattle, prima pero’ faro’ scalo a San Francisco dove mi fermero’ per due giorni per incontrare alcuni cari amici del COM.IT.ES. Non vedo l’ora perche’ ad alcuni di loro sono molto affezionato e conservo ancora bellissimi ricordi di quando abbiamo lavorato insieme. Sono anche felice di rivedere gli amici di Seattle alcuni dei quali non sento da un po’. Saranno dieci giorni intensi, anche sul lavoro, la ragione principale del mio viaggio. Avro’ sicuramente molte cose da raccontare sul blog quindi spero continuerete a seguirmi. :-)

Cucu

Eccomi qua. Sono tornato. E’ stato un lungo periodo di silenzio, voluto in parte, dovuto a una quasi totale mancanza di ispirazione – un periodo cupo, dal quale sto pian piano risvegliandomi. Ho vissuto quasi in letargo, un inverno freddo, interminabile. Dieci giorni fa ho visto gli ultimi fiocchi di neve, lo spero almeno visto che questo weekend la temperatura si e’ rimessa sopra i 25 gradi. Speriamo che tenga… Ho preferito il silenzio allo scrivere cose tristi, banali o superficiali, avrei rovinato lo stile di questo blog. Ho preferito non annoiarvi. Per ora e’ tutto, solo poche righe. A domani dunque….

Il compleanno si avvicina

compleanno1 Sono in Italia per festeggiare il mio 40esimo compleanno. L’8 Marzo sono anche 17 anni che vivo all’estero e questa, se ricordo bene, e’ solo la seconda volta che lo festeggio in Italia. Ho cercato di rendere questa ricorrenza un po’ speciale chiedendo a tutti di non farmi regali ma un donazione in denaro che poi devolvero’ interamente a un’associazione Alessandrina che sta cercando di costruire un ospedale in Somalia. A Pechino invece i miei dipendenti mi hanno riservato una sopresa molto speciale, con la torta e un regalo che vedete nella foto. Sono stati molto carini. Lo so, sto scrivendo poco, le ragioni sono tante ma di una cosa sono sicuro, tornero’ a scrivere presto.

Nevica

Finalmente la neve la vedo anch’io. Dopo mesi di sole e siccita’ questa notte scende lieve giu’ dal ciel. Promette bene anche per domani. Poi giovedi’ la minima scendera’ a –10. Questo inverno sembra non finire mai. Quante volte ho sognato di essere in un posto al caldo, di camminare su una spiagga a piedi nudi accanto al mare. Vabbe’ non ci pensiamo. Tra due settimane saro’ in Italia per festeggiare un evento importante: il mio quarantesimo compleanno. Da 20 a 30 non me ne sono quasi accorto, ma da 30 a 40 il passaggio non e’ indolore. Continuo pero’ a pensare che l’eta’ rimane un numero, quello che conta e’ lo spirito. Oggi mentre ero sul taxi che mi portava al lavoro pensavo proprio a questi ultimi 10 anni, devo sentirmi felice perche’ senza dubbio sono stati i piu’ belli. Ho viaggiato tanto, e ho fatto esperienze bellissime che non dimentichero’ mai. Chissa’ forse dovrei parlarne ogni tanto su questo blog, peccato non aver incominicato dieci anni fa’ a scrivere. Conservo ancora tanti ricordi pero’, foto, emails, diari. Spero un giorno di avere il tempo di mettermi li’ e riordinare un po’ tutto, sarebbe interessante….

Sono piu’ fiducioso perche’ incomincio a camminare quasi normalmente e i dolori al ginocchio stanno pian piano diminuendo. Nel weekend ho lavorato bene in palestra, sara’ anche per quello, almeno spero…. Devo continuare cosi’ e non distrarmi anche se e’ facile di questi tempi….

Start all over again

Dal film Benjamin Button che ho visto in DVD l’altro giorno

For what it’s worth: it’s never too late or, in my case, too early to be whoever you want to be. There’s no time limit, stop whenever you want. You can change or stay the same, there are no rules to this thing. We can make the best or the worst of it. I hope you make the best of it. And I hope you see things that startle you. I hope you feel things you never felt before. I hope you meet people with a different point of view. I hope you live a life you’re proud of. If you find that you’re not, I hope you have the strength to start all over again.

Traduco di seguito

Per quello che vale la pena: non è mai troppo tardi o, nel mio caso, troppo presto per essese cio che’ chi si vuole essere. Non vi è alcun limite di tempo,  fermati quando vuoi. È possibile cambiare o rimanere se stessi, non ci sono regole per questa cosa. Possiamo agire in meglio o in peggio. Mi auguro che sia per il meglio. Spero che vedrai cose che ti sorprenderanno. Spero proverai sentimenti che non hai mai provato prima. Spero che incontrerai persone con un altro punto di vista. Spero vivrai una vita di cui tu potrai essere fiero. Se scoprirai che non e’ cosi’, spero che tu abbia la forza di ricominciare tutto daccapo

Il peggio e’ passato (tocchiamo ferro….)

E’ passata ormai una settimana dall’intervento. Finalmente sto un po’ meglio. Me ne sono successe un po’ di tutti i colori questa settimana. Gia’ da Lunedi’ ho incominciato a sputare sangue e ho capito che qualcosa non andava. Pensavo si trattasse dell’anestesia che di solito irrita un po’ la gola. Poi il portatile ha deciso di “tirare le quoie”, sto cercando di ripararlo ma il sospetto e’ quello di aver perso gran parte dei dati. Ma e’ nella giornata di mercoledi’ che ho toccato il fondo, mi sono svegliato con la febbre, mal di testa e un atroce mal di gola. Ero a pezzi, devo essermi preso qualche virus influenzale quando ero in ospedale, anche perche’ quando sono entrato stavo bene. Almeno oggi mi sento meglio, anche se ho il raffreddore e la bronchite, quel terribile dolore alla gola e’ finalmente passato. E il ginocchio? Bene anche quello, lo piego gia’ a novata gradi e cammino con una sola stampella appoggiando anche il piede. Il dottore mi ha detto che tra una settimana posso provare a camminare senza stampelle. Nostante tutto quindi mi sento ottimista, il peggio dovrebbe essere passato. In questi momenti quando tutto sembra andare storto penso sempre a chi sta molto peggio di me e riesco sempre a sentirmi  fortunato. Intanto domani notte si festeggia’ il capodanno Cinese e per la prima volta lo trascorrero’ questa ricorrenza in Cina (le altre volte sono sempre tornato in Italia). Sara’ interessante, almeno spero….

Missione compiuta?

operazione Sono arrivato in ospedale alle 5:30 del mattino. Mi hanno fatto accomodare nella camera numero 7. Se non fosse stato per la lettiga e le apparecchiature mediche avrei detto di essere entrato nella camera di un hotel. Divano in pelle per gli ospiti, mobile con televisore, DVD con una ventina di film, stereo, bagno enorme con doccia. Dopo la depilazione della gamba, si sono presentati il medico e l’anestesista. Speravo di fare l’epidurale, cosi’ come l’ultima volta a Seattle quando rimasi sveglio per quasi tutta l’operazione. Almeno quella volta mi sono divertito a guardare sul monitor la sonda che operava dentro al mio ginocchio e facendo mille domande al chirurgo. Questa volta invece mi hanno convinto a farmi una bella dormita. Cosi’ alle 8:30 mi hanno portato in sala operatoria e non ci hanno messo molto prima che mi si chiudessero gli occhi. Quando mi sono svegliato erano circa le 11 e la prima cosa che mi hanno detto e’ che il danno alla cartilagine era peggiore di quanto previsto. “Ma il legamento crociato e’ ancora buono”. Menomale…. Tornato in camera, avevo un po’ di male ma e’ bastata un’iniezione per farlo passare e mi sono rimesso a dormire. Nel pomeriggio stavo meglio ed e’ arrivata un’infermiera con il menu’: “Alle 5 puoi gia’ mangiare” e anche qui sono rimasto colpito dalla qualita’ del servizio. Ho scelto Cocktail di Gamberetti, Salmone alla Griglia, e Tiramisu’…. Ho incominicato a stare meglio e mi hanno detto che se volevo potevo andare a casa verso le 7. Cosi’ hanno preparato il conto da firmare per l’assicurazione. Il costo e’ stato superiore alle stime: 13,600 Euro di cui 5,500 al chirurgo e il resto alla clinica. Mazza che botta… menomale che sono coperto…. Domani vedro’ il medico per un check-up e avro’ modo di chiedergli meglio come e’ andata. A quanto pare il danno era abbastanza serio e per due mesi non potro’ salire le scale, sperando che le incisioni che hanno fatto sull’osso riescano a rigenerare la cartilagine, altrimenti non so cosa succedera’…. Staremo a vedere….

La settima operazione al ginocchio

Venerdi’ sera la clinica United Family mi ha chiamato confermandomi che l’assicurazione medica avrebbe pagato il conto. 11,500 euro e’ il costo totale della mia settima operazione al ginocchio. Mica poco per un semplice intervento in artroscopia nel quale mi verranno asportati i frammenti di cartilagine presenti nell’articolazione. Spero che siano proprio quei frammenti la causa principale di questo dolore che mi porto dietro da quasi un anno.  Una volta “fatta pulizia” pero’ potrebbe prospettarsi uno scenario meno promettente per il futuro, perche’ di cartilagine potrebbe esserne rimasta poca, o potrebbe essere seriamente danneggiata. Se il danno non e’ troppo grave, il professor Cui (che si pronuncia Zui) effettuera’ delle piccoli incisioni nelle ossa che in teoria dovrebbero favorire la rigenerazione di cartilagine. “Difficile farle pronostici” mi ha detto. Speriamo bene!! Perche’ su quella snowboard ci voglio ritornare!! Il dottor Cui e’ un ortopedico specializzato in medicina sportiva, ha pure un sito nel quale e’ possibile consultare il suo curriculum. Poi la clinica e’ la migliore che ci sia a Pechino. E’ anche la piu’ cara!! Sono rimasto esterefatto oggi quando ho chiesto come fare per le stampelle. “Le affittiamo” mi hanno detto. Prezzo 40 euro la settimana. Ouch!! Selina me ne ha comprate un paio per 12 euro.

E cosi’…

… sono qui. E’ passato un po’ di tempo. Abbiamo festeggiato un capodanno e se ne sta avvicinando un altro, quello Cinese che per la prima volta trascorrero’ qui a Pechino. Non so ancora se lo passero’ con le stampelle oppure no. Purtroppo il mio ginocchio ha deciso di presentarmi il conto dopo quella spendida giornata sulla neve. Il professor Zui mi ha visitato e pare che domenica la passero’ all’ospedale per un intervento in artroscopia, niente di grave. Come dicevo pero’ non e’ ancora sicuro dipende se l’assicurazione medica dara’ il consenso…. Qui la mutua non esiste…

E’ stato un inizio d’anno insolito, per mancanza di un termine migliore. Ringrazio chi, e questa volta non faccio nomi, ha cercato di rendere questi giorni meno tristi. E in parte anche c’e’ chi, almeno temporaneamente, ci e’ anche riuscito (o riuscita dovrei dire). Ma soprendentemente mi sono impigrito, affossato sempre piu’ sul divano, inchiodato sul canale Bloomberg, che prima non avevo… Quasi non avessi piu’ speranze. Ma continuo a credere che tutto si aggiustera’. D’altronde sulle stampelle ci staro’ solo un mese, e poi arrivera’ il mio compleanno, che quest’anno sara’ un evento importante e di cui vi parlero’ piu’ avanti, perche’ avro’ bisogno anche del vostro aiuto per renderlo speciale…

Vi ho incuriosito? Lo spero… almeno. Lo devo ammettere, il blog mi e’ mancato, e spesso avevo parecchie idee per la testa che volevo scrivere. Perdonatemi se non ne ho avuto la forza, cerchero’ di “rimettermi in carreggiata”….

Chi mi ama mi segua…

Un giorno in Paradiso

Era un bel po’ di tempo che non salivo sulla mia tavola da snowboard tanto che se potesse parlare mi direbbe sicuramente quanto l’ho trascurata da quando mi sono trasferito in Cina… In effetti mi ero panorama quasi scordato di quanto sia bella la montagna, specie in giornate come queste con il sole, visibilita’ illimitata e un cielo azzurrissimo. Un vero spettacolo della natura, quasi un paradiso, credetemi quando si e’ lassu’ il panorama e’ davvero mozzafiato. Non mi credete?  Rimango sempre incantato nell’ammirare quelle montagne innevate tanto che a volte mi siedo li’ sulle piste e non voglio piu’ scendere a valle… Sono immagini stupende che ricorrono nella mia mente per diversi giorni, quando faccio ritorno a casa.

La montagna e’ la mia passione si da quando ero piccolo. Ho imparato a sciare quando avevo 10 anni, grazie a mio zio Ivano, maestro di sci, che mi diede la prima lezione a Prato Nevoso. Volevo tornare proprio li’ ieri ma c’erano ancora problemi con le strade. Cosi’ ho optato per Sestriere, dove ho sono stato parecchie volte con le Freccie Bianche uno Sci Club Alessandria che ora non esiste piu’. Ci trovavamo tutti alle 6 del mattino della domenica, mia madre mi accompagnava in Piazza Garibaldi, e io salivo su quel pullman da solo e per poi far ritorno nella stessa piazza la sera tadi. Ricordo crepeche una delle prime volte tornai a casa insolitamente allegro e mia madre stupita mi chiese cos’era successo. A Sestriere avevo trovato un chiosco dove facevano delle ottime Crepes (c’e’ ancora come potete vedere dalla foto). Mi piacevano cosi’ tanto che quella domenica ne  mangiai tre. Il problema e’ era che erano al Grand Marnier…. e io avro’ avuto 11-12 anni… chissa’ se quel giorno ero cosi’ allegro per via dell’alcohol o perche’ mi ero divertito cosi’ tanto….

Grazie Domenico

ziadina Mio padre e’ arrivato con un barattolino di vetro stamattina e ho subito intuito di cosa si trattasse. L’ho aperto per annusarne il profumo, quasi non ci credevo, dentro c’era un bel tartufo bianco. Una sopresa davvero inaspettata e molto gradita. Grazie Domenico per questo bellissimo regalo che mi hai fatto. La fortuna ha voluto che per il pranzo mia madre avesse in programma di cucinare agnolotti con ripieno al tartufo che abbiamo accompagnato con buon vino novello acquistato proprio stamattina con mio padre alle Cantine di Mombaruzzo. Anche la zia Dina nella foto ringrazia, era il suo 87esimo compleanno. -13 al centenario, sono sicuro che ce la fara’…. Domani mattina sveglia alle 6:30 del mattino, si parte per Sestriere….

Buon Natale a tutti

business_loungeSono qui, nella business lounge di questo bellissimo aereoporto di Pechino. Sono ormai quasi 17 anni che vivo all’estero e questo e’ sempre uno dei momenti piu’ elettrizzanti e felici dell’anno: tornare a casa per Natale. E’ cosi’ bello, ricordo le prime volte quando sull’aereo le ore non passavano mai tanta era l’emozione e l’attesa di tornare a casa. Con gli anni pero’ qualcosa e’ cambiato dentro di me. Chissa’ perche’, forse con l’avanzare dell’eta’ si crede sempre meno alle favole, o forse sono altre le ragioni… Proprio l’altro giorno mentre ero in giro per acquisti, mi chiedevo come mai in Cina ci siano addobbi Natalizzi quando in Cina quasi nessuno e’ di religione Cristiana.  Natale da questi parti sta assumendo le caratteristiche di una moda che, come tutte le cio’ che e’ occidentale, deve essere copiato. Una ricorrenza che dovrebbe avere un significato prettamenre religioso sta diventando sempre piu’ un evento commerciale, e questa e’ una tendenza a livello globale. La cosa incredibile e’ che sono io a dirvi queste cose, io che non mi reputo un credente. Ogni anno tutti ci ritroviamo a dover spendere e spandere dimenticandoci sempre piu’ quali sono le radici e le vere ragioni di questa celebrazione. L’assurdo e’ che gli acquisti natalizi sono diventati un metro con cui misurare le sorti dell’economia di una nazione. Mi mette tristezza solo a pensarci… Non posso fare a meno a volte di pensare che si tratti solo di una bella favola che hanno incominciato a raccontarci quando eravamo bambini, che esiste un tizio di nome Babbo Natale, o Gesu’ Bambino, che viene di notte portando regali a tutti quelli che si comportano bene. Fu una delusione terribile quando mia nonna Egidia mi disse che era tutta una frottola. Ma con quale coraggio raccontare una bugia cosi’ colossale ad un bambino che crede letteralmente a tutto… Provate ad immaginare di non aver mai sentito parlare di cosa sia il Natale e qualcuno un giorno vi racconta che esiste un tizio che se gli mandi una lettera con quello che desideri, un bel giorno mentre sei li’ che dormi tranquillo, si presentera’ a casa tua per portarti esattamente cio’ che gli hai richiesto…. Immaginate la risata che vi fareste adesso sentendo chi vi racconta una storia del genere…. Eppure allora tutti ci abbiamo creduto e oggi continuamo a credere in quella favola, ricreando esattamente la stessa atmosfera, l’albero di Natale, il presepe, i regali… e tutti diventano cosi’ buoni. La realta’ e’ che passate le feste tutto finisce e ci scordiamo di essere tornati bambini, di esserci fatti dei regali e torna la normalita’ come se niente fosse. Il risultato e’ che alla faccia di quel povero bambino nato in una capanna al freddo, ci saremo fatti tutti delle magnate colossali, … che dovremo poi cercare di smaltire in qualche modo. Mentre nel mondo intero ci sono milioni di persone al freddo e al gelo, gente che non ha una lira e che muore di fame, intere popolazioni che soffrono senza avere niente, assolutamente niente. Non e’ mia intenzione distruggere il Natale ma farvi riflettere, almeno per un secondo, su questo mondo che a volte mi sembra cosi’ egoista ed ipocrita, del quale  facciamo tutti parte. Il mio augurio per le feste che si avvicinano e che le trascorriate tutti in serenita’ senza dimenticarvi qual’e’ il vero spirito del Natale. Prometto che ci provero’ anch’io…..

Effetto neve

Speravo di trovare la neve al mio arrivo al Linate questo mercoledi’ ma nonostante tutte le bufere che ci sono state mi sa che trovero’ invece della gran acqua… Poco male ho aggiunto l’effetto neve al blog, e ho rimesso la musica in sottofondo per creare almeno un po’ di atmosfera natalizia. E’ la suoneria del telefono di Xiaoji, mi piaceva cosi’ tanto che non ho potuto fare a meno di chiedergliela. Adesso e’ anche la mia suoneria del mio telefono e la canzone tema di questo Natale. Auguri a tutti quelli che mi seguono e arrivederci in Italia!!

Ciao Briciola

briciola Se n’e’ andato anche lui. Poverino, il cuore non ha retto, peccato, tra due giorni lo avrei rivisto. Briciola, per la zia era ormai da tempo diventato Pulin Pulin. Lo stuzzicavo sempre e si arrabbiava da morire. Gliene ho combinate di tutti i colori, tanto che quando mi vedeva arrivare, dopo tanto tempo, di feste me ne faceva poche. Era un gelosone, sapeva che avrebbero coccolato piu’ me di lui… hehe… e non me la perdonava. Ci manchera’ questo Natale, Briciolino….  Mi dispiace soprattutto per mia madre perche’ si facevano un sacco di compagnia. Sara’ un triste ritorno a casa, anche se sono sicuro che per Natale tornera’ l’allegria, almeno speriamo. Vado a finire di fare i bagagli………… CIAO BRICIOLA!!!!!!!!!!!

Una giornata tutta da ricordare…

award small … e da raccontare. E’ iniziata stamattina con due fiocchi dei neve, poi Selina che mi chiama tutta triste e disperata. Lavora part time come attrice di spot pubblicitari, e stamattina piangeva perche’ domani deve presentarsi sul set e non riusciva a memorizzare il copione. Motivo? Non mi sono fatto piu’ sentire…. Disastro totale… Sono riuscito a tranquillizzarla e il problema si e’ risolto, stasera ha preso il treno e tornera’ venerdi’. Poi ho avuto la bella notizia che il mio piano e’ stato accettato e quindi udite udite, rullo di tamburi………………. rimango nel team di Windows Mobile. La novita’ che mi rende molto felice e’ che a gennaio diventero’ Program Manager. Sono davvero soddisfatto adesso perche’ in fondo, devo ammetterlo, e’ esattamente quello che volevo. Sono contento anche per i ragazzi che lavorano per me, quando gli ho detto che forse a gennaio me ne sarei andato erano tristi. Sono rimasto anche per loro, perche’ sono tutti in gamba. A loro devo molto, e’ gente che lavora sodo, e che fa ore di straordinario senza essere pagata e senza mai lamentarsi. Ma le buone notizie non finiscono qui, nel pomeriggio il mio capo si e’ presentato con un pacco arrivato da Seattle. Proprio in questi giorni cade una ricorrenza importante per me, dieci anni di servizio in Microsoft. Cosi’, come per tutti i dipendenti che raggiungono questo traguardo importante, mi e’ arrivato il premio che vedete nella foto. Insomma una giornata memorabile tanto che ho voluto andare a festeggiare con una cena da South Beauty. La pianista ha suonato “My Way” la famosa canzone di Frank Sinatra, non poteva scegliere una canzona migliore. Mentre l’ascoltavo mi e’ venuta in mente un’estate quando avevo 16 anni e in quel di Valmadonna ho scritto un programma sul Commodore 64 con il gesso al ginocchio. Quanto tempo e’ passato. Non potevo che concludere la serata con un bel massaggio di un’ora e questo post per poter ricordarmi in futuro, speriamo, di questo bel giorno che significa molto per me. Continuo a non scordarmi di essere fortunato.