Tagli e ritagli

Nelle settimane scorse i tagli sul personale putroppo hanno toccato anche noi e mi e’ stato comunicato che avrei dovuto lasciare a piedi due dei cinque dipendenti che lavorano nel mio team. Ero molto dispiaciuto, forse e’ anche per questo che non scrivevo. Sono entrambe brave persone che ce l’hanno sempre messa tutta lavorando sodo e secondo me questa decisione non la meritano. Cosi’ per ricompensarli mi sono messo subito in moto per cercare di trovare loro un posto di lavoro in un altro gruppo, sempre all’interno della nostra ditta. E’ stata dura ma ce l’ho fatta. Questo mi ha reso molto felice perche’ sono riuscito a salvare due persone dalla disoccupazione, anche perche’ qui di ammortizzatori sociali o di cassa intergazione non se ne parla nemmeno. Penso che prendersi cura dalla carriera di un dipendente sia una funzione fondamentale di un manager o leader. In Italia chi gestisce del personale lo chiamano ancora  “capo” ma a me non piace come parola. Il capo e’ un duro, e’ quello prende decisioni che non vanno messe in discussione, che ordina battendo i pugni sul tavolo, che se sbagli ti punisce e se fai bene si gode i tuoi meriti facendosi bello con i suoi superiori. Suona meglio “Manager” o “Leader” che e’ quello che secondo me sa ascoltare, che da una mano se c’e’ bisogno, che discute con i dipendenti la formula migliore da adottare, che coordina, che non esce dai gangheri al minimo errore, che premia se ci sono meriti e lo fa notare ai i suoi superiori, e soprattutto e’ la persona che mette il proprio dipendente nelle condizioni migliori per avere successo nella propria carriera. Io ho avuto la fortuna di lavorare piu’ di quindici anni negli Stati Uniti e di avere avuto dei veri “Manager” o “Leader” alle spalle da cui ho imparato tanto. Oggi cerco anche io di fare il manager o il leader, perche’ fare il “capo” non mi interessa. Anzi un giorno spero di poter insegnare ad altri manager Cinesi, a non comportarsi da “capi” come spesso fanno pure loro…

Pero’ per il  momento sto ancora imparando anche io…. ogni giorno che passa…

Domani sara’ l’ultimo giorno di Jibin nel nostro team, per lui questa sera abbiamo organizzato una cena. Ma non in un ristorante, ognuno di noi ha cucinato qualcosa a casa e lo abbiamo condiviso tra noi in una sala riunioni all’interno della ditta. E’ stata veramente una serata piacevole, abbiamo riso e scherzato, condiviso ricette e ho visto i miei dipendenti veramente contenti, e felici. E questa e’ per me, aldila’ della crisi, una bella soddisfazione.

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