Saluti a tutti dalla Siberia, ehmmm… volevo dire da Alessandria. Oggi la massima era –4 e per domani le previsioni danno “neve a badilate”. Staremo a vedere, nel frattempo mi sono divertito a fotografare Patty e Lussy che come me amano molto la neve….
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Si riparte!!
Mi trovo all’aeroporto di Pechino e sto per imbarcarmi sul volo per Dubai, arrivero’ in Italia entro 24 ore (toccando ferro). Viaggio piu’ lungo questa volta, nove ore il primo volo poi, cinque di attesa e infine sei ore per arrivare Milano. La strategia e’ quello di passare il capodanno a Dubai prima del rientro a Pechino come avevo accennato in questo post e di provare una compagnia diversa, Fly Emirates. Sara’ interessante visitare Dubai durante la crisi che sta attraversando. Ma prima godiamoci l’Italia. Sono pieno di acciacchi fisici, tra cui problemi alla schiena per colpa del PC portatile, e’ anche per questo che sto scrivendo poco. Ragazzi state attenti se ne possedete uno, sto scoprendo quanto siano fastidiosi i problemi portati da una postura incorretta. E sto anche cercando di curarli con metodi naturali, yoga, massaggi, nuoto, ma e’ dura. Poi stasera sono anche scivolato per terra mentre facevo rientro a casa, che dolori…. Pero’ ho riscoperto il massaggio thailandese, che avevo gia’ provato ai suoi tempi. Molto meglio di quello Cinese devo dire. Insistero’ con le cure. Beh, e’ ora di partire. Se trovo una connessione mi faccio sentire anche dall’aereoporto di Dubai.
Mango e Papaya
Sono rientrato al freddo e al gelo di Pechino dopo una settimana in paradiso. Ci voleva questa vacanza. Sole, mare, dolce far niente, frutta tropicale e tanti bagni. Erano anni che non facevo una vera vacanza. Mi sono accorto di quanto mi ero arrugginito e quanto stress ho accumulato, ma pian piano sto tornando in forma. Questa volta a Sanya ero nella zona giusta, si chiama Yalong Bay. In gran parte occupata da hotel Americani come Hilton, Sheraton, Marriott, Ritz-Carlton, dove alloggiare qui costa minimo 200 euro ma si arriva fino a 20 mila a notte, non sembra certo di essere in un paese comunista. In questa zona ci sono finito quasi per caso, inizialmente era nei piani di passare la vacanza a casa di una amica di Selina. Quando siamo arrivati e abbiamo aperto la porta dell’appartamento si e’ presentato uno spettacolo allucinante. Era rimasto chiuso da due anni, sporcizia a dismisura, muri pieni di umidita’ e ammuffiti, scarafaggi morti per terra, aria malsana, mai vista una cosa del genere. Cosi’ sono andato nel primo internet caffe’ e grazie a TripAdvisor.com sono riuscito a trovare una camera in un hotel a Yalong bay all’Hotel Pullman per soli 120 euro (solitamente costava piu’di trecento euro a notte). Ce la siamo cavata, anzi e’ andata di lusso tutto sommato. L’hotel era davvero bello, poca gente, spiaggia privata, mega piscina.
On the road again…
Rieccomi qui a scrivere dopo un lungo silenzio dalla citta’ di Sanya, nell’isola di Hainan a circa 3000km a sud di Pechino. C’ero gia’ stato qui nel 2007 ma ero scappato dopo solo due giorni, ero venuto nella stagione sbagliata. Ora il tempo e’ piu’ secco grazie al vento costante. La temperatura e’ piacevole di giorno, 27 gradi, la notte ci vuole fa un gran freddo e ci vuole il maglione, ma il mare e’ caldissimo e fare il bagno e’ una pacchia. Dal 30 di Novembre non ho piu’ una fissa dimora, nel senso che ho lasciato l’hotel, impacchettato tutte le mie cose e le ho stivate in uno sgabuzzino a chiave che ho affittato nei parcheggi sotterranei di un palazzo a Pechino. La mossa mi permettera’ di essere piu’ leggero e risparmiare qualche lira durante i prossimi mesi nei quali rimarro’ in viaggio. Presto saro’ in Italia, poi Dubai, per ritornare dinuovo qualche giorno a Pechino. A inizio gennaio faro’ una settimana a Seoul in Korea, dove portero’ con me la tavola da snowboard, non vedo l’ora. Sono in cantiere altre destinazioni ma devo sincronizzarmi con alcuni amici in giro per il mondo prima di finalizzare i piani. Per il momento so solo che staro’ in viaggio almeno fino a febbraio o marzo, o fin quando mi stanchero’. Vedremo…. Sto cercando di recuperare il morale che non e’ che sia un granche’, ma conto molto su questi viaggi per rimettermi come si dice ‘in carreggiata’…..
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Sono giorni tranquilli. Ieri sono riuscito a tuffarmi nella piscina dell’hotel per la prima volta. Esco di rado, fuori siamo costantemente sotto zero, la notte anche di 5 o 6 gradi. Ho poco di cui raccontarvi. Obama e’ stato a Pechino quattro giorni, ma sono notizie che il mondo gia’ conosce. La novita’ per me e’ che ha un fratellastro che vive in Cina. Per il resto sto aspettando che arrivi la fine del mese per scappare al mare. Non vedo l’ora.
L’ultimo giorno
E’ stato un giorno che non dimentichero’ facilmente. Sono arrivato appena in tempo per l’ultimo meeting di lavoro. Quando sono entrato nell’ala est dell’edificio c’era un silenzio tombale. Solo alcuni sono rimasti per prendere le ultime cose personali dalla propria postazione. Io lo avevo gia’ fatto venerdi’. Dopo il meeting, ho restituito le utlime cose che dovevo restituire e firmato tutti i papiri. Il cuore ribolliva di emozioni e non riuscivo a spiegarmi il perche’. Eppure era gia’ nei piani che avrei lasciato, quindi per me tanto di guadagnato. Ma non e’ facile andarsene in questo modo, dopo tanti anni. Il mio primo giorno lo ricordo ancora, Settembre 1994. Ma non penso fosse quello. Ero affezionato a questo team, in cui ho creduto ciecamente fin da quando sono arrivato qui il primo giorno. Mi ero affezionato e so che lo spirito e il calore che ho trovato lavorando in mezzo a loro mi mancheranno. Ho avuto offerte di lavoro da diversi team, qui a Pechino, da Shengzen, vicino a Hong Kong, dove Microsoft ha un’altra sede, e da Seattle. Ma ho rifiutato. Dopo una delusione simile preferisco una pausa. Prima di andarmene ho mandato un’email a tutti, ringraziandoli. Ho stretto la mano a YaNan e Quan, ho preso il portatile e me ne sono andato. Me la sono fatta a piedi, percorrendo quella che io chiamo Bradley’s Lane. Prendere un po’ d’aria mi ha aiutato a contenere un po’ l’emozione. Anche se ero triste ero consapelove di aver fatto la scelta giusta. Una volta arrivato in hotel ho visto le risposte a quell’email, alcune delle quali mi hanno commosso. Ho perso molti colleghi ma ho guadagnato tanti amici. Oggi va meglio, mi sono goduto questa giornata di liberta’ e di tranquillita’. L’incertezza che durava ormai da mesi e’ finalmente finita. Ora posso solo stare meglio e godermi questo meritato anno di vacanza che mi aspetta.
La mossa vincente
E’ stata una giornata positiva. La strategia l’avevo gia’ mente prima di entrare in ufficio, prendere un appuntamento con il direttore di un team e fargli una proposta ellettante. Howard lo conosco da tempo, e’ una brava persona, un manager che stimo molto, era lui ad avermi proposto di andare nel suo team a gennaio. Quando gli ho chiesto se aveva 5 minuti di tempo perche’ volevo parlargli mi ha risposto immediatamente che non c’erano problemi. Cosi’ nel pomeriggio ci siamo incontrati. Abbiamo parlato di come sono andate le cose. Scommetto che lui sapeva tutto gia’ da tempo. Poi ho messo il tavolo la mia proposta, fare in modo che tutto l’hardware del mio laboratorio fosse assegnato al suo team (un regalo di almeno 200 mila dollari), in cambio di una assunzione di uno dei miei dipendenti. “YaNan e’ davvero in gamba, e non sarei qui a parlarti di lei se non credessi ciecamente nelle capacita’ di far bene nel tuo team”. Mi ha detto che non c’erano problemi, che l’avrebbe assunta. Ero felice, potevo finalmente concentrarmi sulla mia ultima missione, sistemare Quan. Poi in serata e’ arrivata l’offerta anche per lui dallo stesso team. Howard si e’ preso entrambi i miei dipendenti. La stategia che ho avuto si e’ rivelata vincente. Sono tornato a casa felicissimo questa sera, ora sono molto piu’ tranquillo. Howard mi ha anche detto che se un giorno ci ripenso e voglio ritornare non ci sono problemi, basta uno squillo.
Evvia verso nuove avventure!
E’ stata una giornata terribile, la piu’ triste di tutta la mia carriera in Microsoft. Sono arrivato di buon’ora. All’ingresso ho incontrato Lifeng, era’ giu’, preoccupato, un bravo ragazzo, onesto, loquace, che ho visto crescere e formarsi da quando, due anni e mezzo fa’, sono approdato a Microsoft China – “Hey Lifeng, finalmente oggi conosceremo il nostro destino”. Mi ha dato una pacca sulla spalla come fa di solito, e mi ha sorriso annuendo. Siamo entrati in ascenscore assieme. Il tempo di prendere un caffe’ poi tutti e 120, insieme a una decina di assitenti, siamo entrati in una grande sala. Sul video il faccione del capo in teleconferenza da Seattle, per annunciare ufficialmente quello che ormai tutti ci aspettavamo. Tanti complimenti, tante parole, ma putroppo e’ necessario tagliare i costi. Il nostro team ha due settimane di vita, e per noi dipendenti ci sono due opzioni, cercare una posizione in un altro team oppure prendere la liquidazione e ciao a tutti. Non c’erano emozioni in quelle parole, quella faccia, stanca, sbadigliante, distaccata. Lifeng era seduto accanto a me, sconsolato, in mano il telefonino. A un certo punto mi mostra le foto della moglie, non so perche’ le guardasse in quel momento. “Le abbiamo scattatte nella provincia di Yunan” – mi ha detto. Alla fine siamo usciti tutti, una ragazza non ha retto, piangeva a dirotto. Vedendola mi sono commosso anche io. Qualche ora prima era uscita una nota di agenzia, Microsoft tagliera’ altre 800 persone. Ma i giornali hanno dato poco risalto alla notizia. Anzi le azioni sono salite di prezzo. E’ questa la realta’ del mondo corporativo – tagliare costi significa piu’ profitti, quindi per gli investitori buone notizie. Che tristezza. Il pomeriggio l’ho passato a consolare, aiutare, consigliare ragazzi che si sentivano traditi, illusi, ed erano preoccupati per il loro futuro e quello della loro famiglia, e che ripeto non meritavano tutto questo. Nei prossimi giorni cerchero’ di dare loro una mano, per quello che posso, a trovare un altro posizione in ditta. Hanno 6 settimane di tempo, poi se niente si materializza saranno licenziati. Io e Lifeng invece la nostra decisione l’abbiamo gia’ presa, abbiamo accettato di andarcene, come tanti altri, e’ troppa la delusione per rimanere, anche se entrambi abbiamo ricevuto delle offerte. Non sono preoccupato. Viaggero’, studiero’ Cinese, avro’ piu’ tempo per me stesso. Scrivero’ (toccando ferro) altre pagine di questo blog, di questo viaggio, di questa vita. Sara’ una nuova avventura, emozionante come sempre.
Siamo agli sgoccioli
Parlo poco di lavoro in questo blog, ma in questo caso e’ difficile non farlo. Ricordo ancora quando mi sono trasferito qui due anni fa e quanto era l’entusiasmo tra i colleghi, una delle ragioni che mi ha spinto a venire qui e a credere in questo progetto. Il morale di tutti noi invece, di questi tempi, ha davvero raggiunto livelli bassi mai visti prima. Allora eravamo 150, oggi siamo rimasti in un centinaio, forse meno. Durante gli ultimi 6 mesi molte cose sono cambiate, ci sono stati degli avvicendamenti ai vertici del management di Redmond e di conseguenza tutta la strategia del prodotto su cui lavoriamo e’ stata completamente sovvertita. E’ da allora che i tagli per noi sono cominciati, c’e’ chi e’ stato trasferito ad altri progetti, chi ha lasciato il team o addirittura la compagnia, e ai meno fortunati non e’ stato rinnovato il contratto temporaneo ed e’ rimasto a casa. E’ stato un susseguirsi di eventi che ha portato a dei cambiamenti drastici e un lungo interminabile periodo di incertezza che sembrava non risolversi mai. Ultimamente pero’ le cose sono precipitate, e anche per quel centinaio di persone che sono rimaste, incluso me, nella speranza che qualcosa si mettesse per il verso giusto, la situazione sembrai ormai compromessa. Ci e’ stato chiesto di prepararci al peggio e di pensare a cosa vogliamo fare se il peggio si presentasse. Certo, la situazione non e’ cosi’ disperata, probabilmente qualche altro reparto all’interno della ditta ci offrira’ un posto di lavoro, e si ricomincera’ da capo. Pero’ la tristezza rimane ugualmente per tutti noi perche’ eravamo un bel gruppo, perche’ abbiamo lavorato duro, con ottimi risultati direi, su un progetto per 3 anni senza poterlo finire, senza poter festeggiare al traguardo finale, senza nemmeno un grazie, almeno per il momento… Quindi e’ sicuramente piu’ l’atteggiamento da parte di alcuni signori a Redmond, e il modo nel quale questa capitolazione si sta consumando, che ferisce. Siamo stati trattati come dei numeri, e la delusione e’ forte. Personalmente non sono preoccupato, trovero’ altre strade, anzi forse meglio cosi’. Ma non penso che questo gruppo di ragazzi meritasse una delusione del genere. E penso che questo cambiamento sia frutto di una strategia politica che parte da ben piu’ in alto. Per chi non lo sa o non se lo ricorda infatti (leggetevi questo articolo del Los Angeles Time di allora), nel 2004 Bush aveva detto che “esportare posti di lavoro all’estero faceva bene all’America”, incentivando con onerosi sgravi fiscali le grosse compagnie che seguissero questo suo invito. E cosi’ in molti si sono buttati sulla Cina. Ora pero’ la strategia a Washington e’ cambiata, quei tagli sulle tasse che Bush aveva offerto alla compagnie per esportare posti di lavoro all’estero potrebbero essere revocati, e con la disoccupazione al 10% negli States, era ovvio aspettarsi questa inversione di tendenza. E probabilmente e’ giusto che sia cosi’, Obama protegge gli interessi del suo paese, e fa bene. E’ tempo di guardare avanti, rimanere ottimisti e rimettersi in gioco. Almeno adesso, dopo tanti mesi, l’incertezza e’ finita e sappiamo quale sara’ il nostro destino.
Il mondo sottosopra
Pechino 24, Milano 20. Cielo sereno. Sono le previsioni per il 25 Ottobre in questo autunno 2009 che piu’ che un autunno mi sembra quasi un inizio d’estate. Il tempo sta uscendo pazzo… Quando era bambino ricordo una mitica nevicata ad Alessandria il 13 di Novembre. Ero e rimango un patito della neve quindi certe date non le scordo. Ma come sono cambiati i tempi… da non crederci. Godiamoci tuttavia, non mi lamento, queste giornate soleggiate prima di tirare fuori il cappotto dall’armadio. Buon weekend a tutti!
Natale con i miei, capodanno a Dubai
Ho comprato il biglietto per Natale. Ho deciso di provare una compagnia Araba, Fly Emirates, primo perche’ ha una delle flotte aeree piu’ moderne del mondo (spero quindi anche delle piu’ sicure) con Airbus A330 / A340, Airbus A380 and the Boeing 777. Secondo perche’ il prezzo e’ contenuto, il biglietto e’ costato 880 euro che sotto Natale non e’ male. Dulcis in fundus, perche’ il volo da Pechino a Milano fa scalo a Dubai, una citta’ che e’ da un po’ di tempo che voglio visitare. Cosi’ al ritorno dall’Italia faro scalo 5 giorni e trascorrero’ il capodanno a Dubai. Il volo e’ piu’ lungo, circa 15 ore invece che 11. Pero’ ho scoperto anche che in alcuni periodo il viaggio in business class e’ solo 1400 euro (su altre compagnie aeree si parla di 3-4 mila euro) . La cosa strana e’ che il volo Milano-Dubai in economy class a capodanno costa 1300 euro, e il volo Dubai-Pechino 770 euro. Quindi in teoria il volo Milano-Dubai-Pechino, che copre entrambe le tratte pensavo si aggirasse intorno a 2000 euro. Invece al prezzo di 880 mi sembra quasi un furto…..
Via dei Martiri
Sono passati 8 anni da quando mia nonna Tecla se n’e’ andata. Ieri era l’anniversario. Per ricordarla ho voluto riascoltare un CD che mi aveva comprato e che non in fece a tempo a darmelo di persona. Il brano che mi piace di piu’ si intitola ‘Via dei Martiri’, ecco il testo
Sedute di agopuntura
Era da un po’ di tempo che soffro di dolori a livello cervicale. Ruotando il collo sento come un rumore di sfregamento tra le vertebre, che a quanto pare viene chiamato anche “sabbia nel collo”. Ho deciso cosi’ di rivolgermi a un medico molto bravo che pratica l’agopuntura. E dopo cinque sedute mi sento molto meglio, non solo per quanto riguarda il collo, ma anche l’umore e l’appetito mi sembrano migliorati. La foto che potete vedere a fianco l’ho scattata proprio durante una delle sedute. Immaggino che molti in occidente siano ancora scettici per quanto riguarda questa terapia ma il recente riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto per sempre le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere. E’ importante sottolineare pero’ che l’agopuntura non e’ la cura a tutti i mali ma il suo enorme vantaggio risiede nell’attrezzare l’organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la patologia in questione. La medicina classica occidentale spesso ricorre a metodi molto aggressivi, invasivi e carichi di effetti collaterali. Ero sicuro che se fossi andato da un’ortopedico mi avrebbe magari proposto un qualche intervento chirurgico o magari delle medicine. E’ per questo che ho cercato una strada alternativa, in Cina questo metodo tradizionale viene usato da ormai piu’ di 5000 mila anni. Le mie sedute continuano e vi manterro’ sicurmanete aggiornati sui progressi.
Nostalgia d’Italia
Sono tornato a Pechino e ho ancora in mente il mare. Stress da rientro? No, a dire il vero dopo questa vacanza mi sento molto rilassato e sereno, mi sono accorto che il mare mi fa bene. Pochi giorni, ma abbastanza anche per rivedere e sentire alcuni vecchi amici, tra cui Poalo Tonato e il mitico Daniele Polastri. Paolo ha fatto strada, oggi e’ un fotografo professionista con grandi doti artistiche, davvero bravo, vale veramente la pena visitare il suo blog qui. Ho scoperto anche un nuovo ristorante, La Locanda Cacciatori, a Gamalero in provincia di Alessandria. La specialita’ e’ la carne alla brace, ottima esperienza sia per il prezzo che per qualita’. Andare in Italia da turisti e’ sempre bello insomma. Magnate a tutto spiano senza mai fermarsi, ed e’ sempre dura fare i conti con la linea poi al ritorno. Ci sono stati anche momenti di tristezza, come la scomparsa del mitico Mike Bongiorno, un’icona della televisione, un simbolo di un Italia che sta ormai scomparendo. E’ in arrivo invece il digitale terrestre, che nei prossimi mesi prendera’ il posto dell’analogico. Un salto di qualita’ certo, anche se poi prendi un treno e ti metti le mani nei capelli dalla disperazione. Ma la televisione in Italia e’ importante, e non c’e’ da stupirsi… Mi sono cimentato nell’acquisto di alcuni decodificatori per aiutare alcuni parenti nell’installazione. Quanti bei canali… Per il resto l’Italia non sembra essere un paese in crisi, almeno guardando le cose superficialmente, tutti a prendere l’aperitivo, locali sempre pieni, macchinoni che girano, citta’ deserte ad Agosto. Eppure quando chiedi “come va?” la gente spesso ha poco ottimismo da offrire: “Tiriamo Avanti!” – e’ cio’ che piu’ frequentemente mi sento rispondere. Sostanzialmente quindi sembra che poco sia cambiato. Ho fatto ritorno a Pechino per la prima volta su un Airbus 340-600 della Lufthansa, una meraviglia della tecnologia aeronautica. Ha un apertura alare di 63 metri, ed e’ al momento l’aereo piu’ lungo al mondo: 75 metri per la precisione, mica poco… quasi un campo da calcio. Un siluro, silenzioso e incredibilmente stabile. L’Alitalia un areo cosi’ se lo puo solo sognare, la Lufthansa di questi aerei ne ha ben 24. Ha ragione Berlusconi, povera Italia. Ma lasciamo stare la politica. Godiamoci Pechino, intanto basta chiudere gli occhi e lasciar passare un paio di mesi che e’ quasi Natale ed e’ gia’ tempo di tornare. Come passa il tempo…
Chiavari
Quante estati ho passato a Chiavari quando ero bambino. Ero ospite dei miei prozii, Gianni e Dina che hanno vissuto in questa citta’ della Liguria per 53 anni. Oggi sono tornato qui insieme a mia madre e proprio alla ‘zia Dina’ che oggi ha 88 anni. Pensavo oggi che quelli sono stati i miei primi viaggi. Arrivavo qui da Alessandria in treno, ricordo che mi sembravano distanze interminabili. Forse perche’ tornare al mare era sempre una festa e non vedevo l’ora. E che tristezza poi al ritorno perche’ era quasi tempo di tornare a scuola. Con me sul treno spedivo anche una biciclettina che ogni mattina mi serviva per seguire mia zia e arrivare in spiaggia. Percorrevamo quei viottoli che in Liguria prendono il nome di ‘carrugi’, ci fermavamo a far spesa, a comprare la focaccia per il pranzo. Che buona! Oggi ho solo avuto il tempo di fare qualche bagno e di pranzare all’Antica Osteria Luchin, aperta nel 1907, dove si puo’ gustare un’ottima Farinata Genovese.
Sguinzagliato
Finalmente, dopo tanto tempo, sono ritornato a Cargo Club. Un paio di drinks poi mi sono fatto una “cammenata” in mezzo a grilli che cantavano. Sono entrato in un KFC, “the highlight of my day”, meglio due patatine fritte che buttarsi dalla finestra – ho pensato. Scaltro. Sono ritornato a casa e ho scritto questo post. Che bello, tra un paio di settimane saro’ dinuovo in Italia.
Caro Berlusconi
Ti scrivo cosi’ mi distraggo un po’. Nella tua conferenza stampa di riepilogo dell’attivita’ del 7 Agosto hai detto al popolo Italiano che “nessun Governo ha mai fatto tanto in 14 mesi di vita”. Hai poi aggiunto che con 34 miliardi di ammortizzatori sociali, siete riusciti a “mantenere la pace sociale nonostante la crisi” e che “nessuno e’ stato lasciato solo”. Caro Berlusconi, mi spiace scriverti questa lettera per dirti che di una persona ti sei, aime’, dimenticato. Si tratta di mia sorella, che ha perso il lavoro a Giugno. Ha subito fatto domanda per la cassa integrazione e inizialmente le hanno detto che i soldi le sarebbero arrivati solo a Settembre. Ma oggi le e’ stato comunicato che i soldi arriveranno addirittura a Gennaio. Per non parlare della modica somma che ricevera’ (sempre se non ci saranno altri ritarti), 800 miseri euro. Caro Berlusconi, perche’ non racconti la verita’ alla gente del tuo paese che tu rappresenti?
That’s life
Questa mattina mi son svegliato e leggendo le notizie dall’Italia mi e’ venuto in mente un vecchio pezzo di Frank Sinatra intitolato That’s Life… ovvero E’ la vita. Non so perche’…. Comunque ho deciso di tradurvi il testo e di proporvi il video del brano in versione David Lee Roth, il mio grande idolo:
Traduzione del testo in Italiano:
E’ la vita, dicono tutti cosi’….
voli in alto ad Aprile,
poi a Maggio sei a terra….
ma non saro’ io cambiare questo ritornello,
perche’ a Giugno tornero’ a vivere alla grande…
E’ la vita, e per quanto strano possa sembrare
alcuni finisco male
inciampando in un sogno
ma io non lascio che mi butti a terra,
perchè questo vecchio mondo continua a girare e girare….
Nella vita ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida
E’ la vita, te lo dico io, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
e se non pensassi che ne valesse la pena provarci una volta ancora
mi sarei gia’ buttato di sotto
Ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida
E’ la vita, e’ la vita, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
ma se niente si muove da qui a Luglio…
mi arrotolo in una grossa palla e…….. me ne vado!!
Shaddadubbi dubidu…. Wuuhh!!! …..Hey!
assolo finale!!
Forza Alessandria!
E’ notizia di ieri che dopo nove anni la squadra di calcio della mia citta’ e’ tornata in C1 o come la chiamano oggi Lega Pro Prima Divisione. Sono stati anni duri per i tifosi grigioneri dell’Alessandria come me, prima il fallimento, poi nei dilettanti, e ora finalmente siamo tornati in alto. I ‘grigi’ sono una vecchia passione per me, che dopo tante delusioni, e con questo calcio che non ha piu’ lo stesso sapore degli anni passati, si era un po’ affievolita. Tuttavia seguo sempre la mia squadra del cuore anche dalla Cina. Ho ascoltato la radio cronaca degli spareggi su sito internet di Radio Gold. Purtroppo c’era andata male, ma anche quest’anno molte societa’ sono fallite e quindi siamo stati ripescati, meritatamente direi perche’ eravamo arrivati primi in classifica a pari merito con il Varese. Non siamo stati promossi di diritto solo per la differenza reti: 6 goal in meno…. Ma la buona sorte ci ha premiato ugualmente. Quindi stasera si festeggia anche qui, con pizza!! Ma vieni!!!!!!!!! Approposito di calcio, tra una settimana circa, l’8 di Agosto, qui a Pechino ci sara’ Inter-Lazio, finale di Supercoppa Italiana. Ho gia’ i biglietti!!! Spero la guarderete anche voi in TV.
Un’occasione unica
E’ stata una settimana importante per me e per il team in cui lavoro perche’ e’ venuto a farci visita da Seattle il Vice Presidente che dirige l’intera divisione di Windows Mobile, di cui facciamo parte. Io mi ero offerto per avere un incontro a quattr’occhi con lui anche se non nutrivo grosse speranze. Mai piu’ pensavo che invece, proprio pochi giorni prima che arrivasse, il mio manager mi comunicasse la buona notizia che il mio desiderio si sarebbe avverato. Quando me l’ha detto ero felicissimo perche’ si trattava di un’occasione unica per me. Non ne ho parlato su questo blog, un po’ per scaramanzia, un po’ per non illudermi nel caso avesse cancellato all’ultimo minuto. Nel frattempo pero’ mi sono preparato e ho discusso col mio manager di cosa avrei parlato in quel mio incontro. Il meeting sarebbe durato solo venti minuti. Non molto, ma abbastanza per riuscire in quelli che erano i miei obiettivi e cioe’ parlargli di me e di cosa ci occupiamo del mio team. Cosi’ il giorno fatidico e’ arrivato e di seguito vi racconto come e’ andata.
Al mattino ero abbastanza pronto ma continuavo a pensare al discorso che mi ero preparato e non ero convinto. In fondo volevo cercare di non annoiarlo con le solite ‘tiritere’ o schede di dati di cui si sarebbe presto dimenticato. Il mio manager mi aveva pure suggerito di portare il mio computer portatile e fargli una mini presentazione con Power Point. In venti minuti? Non mi sembrava un’idea azzeccata. Cosi’ a pochi minuti dal nostro incontro mi e’ venuta un’idea brillante, mi sono ricordato di un collega e amico con cui ho iniziato a lavorare a Microsoft nel lontano 1995. Kevin ci assunse quasi allo stesso tempo, si chiama Bob Delavan, e inizialmente condivevo con lui lo stesso ufficio. Eravamo tutti e due alle prime armi, e ci aiutammo molto a vicenda. Andavamo molto d’accordo. un bravissimo ragazzo. Era l’unico sciatore del team poveretto, gli altri invece tutti snowboardisti e, e ricordo ancora le mitiche sfide che abbiamo fatto sulle montagne di Whistler in Canada. Bei tempi vabbe’ non divaghiamo… Bob era poi finito nel gruppo di Exchange, lo stesso nel quale il nostro Vice Presidente ha lavorato fino a 6 mesi fa’ prima di arrivare nelle nostra divisione. Ho voluto controllare e mi sono accorto che Bob e’ ancora in Exchange e ha fatto pure carriera. Cosi’ ho pensato di chiedere al Vice Presidente se lo conosceva, mi avrebbe aiutato a rompere il ghiaccio. Ho deciso anche che, invece di usare il portatile, avrei usato il pennarello alla lavagna bianca cancellabile, molto piu’ semplice e diretto e soprattutto meno informale.
Cosi’ un quarto d’ora prima ero gia’ li’ vicino al suo ufficio. Una signora nel suo staff mi ha visto che giravo li’ attorno ed ha incominicato ad attaccare discorso con me. La cosa mi ha messo a mio agio, poi e’ finalmente e’ venuto il mio turno e sono andato. Quando l’ho visto era in piedi, girato di spalle che riempiva il suo bicchiere d’acqua dal distributore. Eravamo entrambi vestiti in jeans e scarpe da ginnastica e gli faccio: “Heila’ come va?” molto informalmente come se gia’ ci conoscessimo da tempo e lui si gira verso di me mi risponde: “Bene e tu?” e poi prosegue “Tu la faccia da Cinese non ce l’hai….”. Cosi’ rido e gli dico: “Hehe, sono Italiano!” e lui guarda sul foglio con l’elenco degli appuntamenti e mi fa: “Ahh! Italiano! Non e’ che si sono sbagliati a scrivere il tuo nome? David con la ‘E’ finale?” ed io “No e’ giusto, Davide” spiegandogli come si pronunciava ”e’ la versione Italiana del nome David”. Cosi’ finalmente ci sediamo e gli faccio subito: “Ma non conosci per caso un certo Bob Delavan?” e lui “Si, lo conosco! Un tipo in gamba. Tra l’altro era andato a vivere in Italia per un certo periodo e poi e’ tornato” ero sopreso “Davvero?” e cosi’ con la scusa di Bob ho incominiciato a parlargli di come e’ iniziata la mia avventura in Microsoft, su quali prodotti ho lavorato e come sono arrivato in Cina. Poi gli ho chiesto se sapeva di cosa di occupa il mio team e lui mi ha risposto di no. Cosi’ mi sono alzato e col pennarello sulla lavagna bianca ho inziato con un bello schema che mi aiutasse a speigargli come lavoriamo e quali sono le nostre problematiche. Lui guardava attentamente, vedevo che capiva, sentivo che ci intendevamo. Alla fine mi sono seduto e mi ha fatto i complimenti perche’ la spiegazione gli era sembrata molto utile e concisa, ed aveva ben chiaro in mente di cosa ci occupiamo e qual’e’ il mio ruolo. Gli ho stretto la mano, l’ho salutato e me ne sono andato. Una volta uscito ero euforico, riuscivo a stento a contenere la felicita’ tanto che ho dovuto fare due passi per scaricare l’emozione. E’ andato tutto molto meglio di quanto mi aspettassi, penso di aver usato l’approccio giusto, e spero soprattutto che si ricordera’ di me e del contributo del nostro team al prodotto. Un altra giornata memorabile!