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In mezzo ai Mongoli

Sono successe tantissime cose in questi ultimi dieci giorni, tutte davvero interessanti. Ma andiamo con ordine, partiamo dallo scorso weekend quando con i miei colleghi di lavoro ci siamo trovati la domenica mattina di fronte alla sede di Microsoft per una gita di due giorni organizzata dalla nostra ditta. Destinazione un piccolo villaggio nella Mongolia Interna, una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese, al confine con la Mongolia, quella vera…. Qui la chiamano molto piu’ semplicemente “Grassland” ovvero la “Terra dell’Erba.” La zona e’ a circa 4-5 ore di macchina a nord di Pechino con una popolazione, in parte di razza mongola, dedita all’allevamento nomade di cavalli e ovini. E’ stata un esperienza diversa dal solito, a tratti divertente, un’ occasione per “fare morale” con i colleghi, che e’ l’obiettivo di questi viaggi aziendali. Pero’ non nego che si e’ rivelata un po’ un flop. Nell’hotel il bagno era un disastro, niente acqua calda, per non parlare della camera da letto. Un freddo terrificante senza riscaldamento, ho dormito su una mezza asse di legno, senza nemmeno le lenzuola. Solo un vecchio piumone e due cuscini ammuffiti. L’unica nota positiva l’agnello cotto sulla brace alla spiedo. Buono ma per mangiarlo niente piatti, forchetta o coltello, ci si serve da soli strappando pezzi di carne con le mani mentre cucina sulla brace (come si vede dalla foto). La regola e’: “Se risci a staccarne un mangia pezzo vuol dire che e’ cotto”. Visto che tutti usano le mani, a richio anche di scottarsi, piu’ che cotto a me sembrava “condito”…. Per non parlare del risveglio l’indomani mattina, durante la notte un temporale si e’ abbattuto nella zona quindi niente corrente elettrica e quindi nemmeno acqua fredda. Siamo scappati di corsa, veloci come il vento,  l’arrivo a Pechino con conseguente doccia, e’ stata come la liberazionea da un incubo…

Che Magnata….

Ho trovato un mercatcenaino del pesce, seminascosto, nei locali sotterranei di un piccolo centro commerciale nel quartiere Coreano. Non chiedetemi come si chiama… Vivi mi ha dato un bigliettino da visita con l’indirizzo e ci sono dovuto andare in taxi. Ho trovato un po’ di tutto, c’erano dal salmone alle tartarughe, dalle cicale alle lumache, dalle vongole alle ostriche. Uno avrebbe potuto pensare: “Ma chi si fida di sti Cinesi a comprare sta roba?”. Invece ho cercato di non commettere l’errore e mi sono messo a girare per le bancarelle. Guarda che ti riguarda mi sono comprato un granchione di quasi un chilo per 5 euro, poi ho trovato 5 bei gamberoni freschi per 3 euro e mezzo, e 4 belle cappesante ancora vive (la tipa le ha poi aperte per me spiegandomi come riconoscere il maschio dalla femmina) per la bellezza di 1 euro. Totale della spesa 9 euro, pesce freschissimo e buonissimo. Ho mangiato pesce per due giorni, da leccarsi i baffi…. C’era anche una bella arragostona ancora viva che scodinzolava nell’acquario e ho chiesto in cinese: “Quella quanto costa?” e il pescivendolo:  “44 euro al chilo”, sfido che sarei riuscito a contrattare e abbassare il prezzo ma ho preferito aspettare quando verra’ a farmi visita mio padre… hehe…

 

Energia Alternativa in Cina

La Commissione Nazionale per lo Sviluppo e Riforme del governo Cinese ha annunciato che gli investimenti in Energia Alternativa saranno di gran lunga superiori a quanto era stato pianificato in precedenza. Nel 2007 infatti le previsioni erano che entro il 2020 la Cina avrebbe installato impianti di produzione di energia elettrica con pannelli solari per 1,800 Megawatt. Questi numeri sono stati recentemente rivisti e le previsioni sono oggi che gli investimenti nel solare potranno essere da 5 a 10 volte superiori. Wang Zhongying, durante una conferenza tenutasi a Shanghai sul solare ha detto. "Entro 2020, potremmo anche raggiungere 10,000 Megawatt o forse anche piu’." Lo stesso vale per energia eolica, le previsioni sono di arrivare a 30,000 megawatt di produzione, sempre entro il 2020. Oggi, l’80 per cento dell’energia e’ prodotto usando il carbone. Trovo positivo che la Cina stia pian piano capendo quanto sia importante utilizzare metodi di produzione meno inquinanti nel rispetto dell’ambiente.

Fuochi d’artificio

A volte questi Cinesi mi sembrano cosi’ incoscenti… Lunedi’ sera era l’ultima notte di festeggiamenti per il capodanno Cinese (che durano due settimane), l’ultima occasione per loro per sparare petardi e fuochi d’artificio. Hanno incominciato presto, appena dopo il calar del sole. C’era un chiasso bestiale tanto che ho dovuto alzare a pala il volume della televisione per sentire qualcosa. A un certo punto ho sentito delle sirene in sottofondo e non ci ho fatto caso piu’ di tanto, poi pero’ ho scoperto perche’. Forse la notizia sara’ arrivata anche da quelle parti, in pratica un hotel di 40 piani ha preso fuoco a causa dei fuochi d’artificio.  E’ successo non distante da dove abito e fortunatamente era vuoto perche’ ancora in fase di costruzione. E’ andato completamente distrutto. Sette anni di lavoro andati in fumo, un vigile del fuoco che ha perso la vita e altri sei suoi colleghi feriti in ospedale. Date un’occhiata qui sotto al video.  Vabbe’ che in teoria i Cinesi sparano petardi per tenere lontani gli spiriti maligni, almeno cosi’ vuole la tradizione … pero’  cose del genere fanno riflettere…

Cina sorpassa la Germania e diventa la terza economia al mondo

E’ un giorno importante per questo paese. La Cina ha rivisto al rialzo i dati del PIL per il 2007. Alla luce di questa correzione la Cina oggi di fatto sorpassa la Germania e diventa la terza economia mondiale, dietro agli Usa e al Giappone. Secondo l’ufficio nazionale di statistica il PIL cinese nel 2007 è cresciuto del 13%, invece dell’inizialmente previsto +11,9%. L’economia cinese nel 2007, vale dunque 25.700 miliardi di yuan, pari a 3.500 miliardi di dollari, sorpassando così i 3.330 miliardi di dollari del pil tedesco, calcolati dalla Banca mondiale. L’economia Usa vale invece 13.800 miliardi di dollari e quella giapponese 4.400 miliardi di dollari. La Cina era diventata la quarta economia mondiale nel 2005, anno in cui il pil è salito del 10,4%, sorpassando in valore la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia.

Berlusconi a Pechino

berlusconi  L’ho saputo tramite un amico Italiano e quasi non ci credevo, poi ho trovato questo link sul sito del Consiglio dei Ministri che me ne da conferma.  Trovo molto strano che i quotidiani Italiani online non ne abbiano parlato, anche se questo mi rende in parte felice perche’ posso darvi questa notizia in anteprima (almeno spero, magari sui telegiornali in Italia ne hanno gia’ parlato). Oggi alle due del pomeriggio il Berlusca arrivera’ a Pechino, incontrera’ il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Hu Jintao e in serata sara’ al Ritz Carlton Hotel dove ci sara’ un incontro con l’Ambasciatore e una rappresentazione Italiana a cui e’ possibile partecipare solo su invito. Berlusconi e’ qui per il vertice ASEM, il forum euroasiatico, sono curioso di sapere quando e se la notizia verra’ pubblicata sui giornali Italiani…

Il matrimonio tradizionale di Sandro e Lucy

sandro Sandro e’ l’unico amico Italiano che ho a Pechino, ed e’ cugino di Paolo Tosolini, un caro amico che vive a Seattle e che mi aveva messo in contatto con Sandro prima che io mi trasferissi in Cina. Io e Sandro ci vediamo poco, viste le distanze che ci separano. Viviamo dalla parte opposta della citta’, il che puo’ significare anche piu’ di un’ora di traffico. Ma senza dubbio una cosa ci accomuna, e’ la passione per la Cina. Sandro e Lucy, originaria di Pechino, si sono sposati domenica scorsa. Ho avuto l’onore di essere uno degli invitati ad una cerimonia che e’ stata molto piacevole, originale, a tratti emozionante, per nulla noiosa, che ci ha riportato tutti indietro nel tempo di parecchi anni. Vi sto parlando dei tempi ancora prima di Mao, quando i matrimoni venivano combinati dalle famiglie. Ci sono ancora poche coppie che a Pechino si sposano usando questo tipo di rito, la maggior parte ormai preferisce avvicinarsi alle usi e costumi occidentali, con un semplice rito civile e buffet al ristorante. Sandro e Lucy invece sono rimasti legati alle tradizioni, e questo e’ qualcosa di positivo e di bello in una citta’ e un paese che corre cosi’ veloce con il rischio di dimenticarsi le proprie origini. E cosi’ Domenica mattina alle 8:30 ci siamo trovati a casa dello sposo che era vestito con il tradizionale costume rosso.  Presto sono arrivati i cerimonieri tra cui quattro musicanti che hanno iniziato ad annunciare l’evento nunziale suonando i loro strumenti tradizionali. Dopo essersi fatto attendere Sandro, e’ finalmente uscito in strada insieme ai due testimoni dove ad accoglierlo c’era il capo cerimonia. Il corteo nunziale si e’ quindi diretto verso la casa dei genitori della sposa seguito da tutti gli invitati. All’arrivo c’erano fuochi d’artificio ad attenderci e lo sposo e’ salito nella casa dei futuri suoceri. Un tempo questo era il momento nel quale lo sposo incontrava per la prima volta la futura moglie che si presentava a lui con il volto coperto da un velo, anche lei nel tradizionale vestito rosso. Cosi’ dopo il rito a casa degli suoceri, come da copione, Sandro si e’ caricato Lucy sulle spalle ed e’ sceso in strada (menomale che i genitori abitano al primo piano…. ) e l’ha scaricata nella portantina che era li’ ad attenderla. Il corteo ha poi fatto ritorno a casa dello sposo dove la futura moglie ha finalmente rivelato il suo volto. La cerimonia e’ poi proseguita nel ristorante dove gli sposi non si sono seduti a tavola per mangiare ma, insieme a genitori, parenti e artisti vari ma hanno intrattenuto gli invitati fino alla fine del pranzo. Sandro e Lucy hanno dato inizio alla cerimonia inchinandosi difronte ai genitori in segno di riconoscimento, poi si sono inchinati una seconda volta verso gli invitati ringraziandoli e infine hanno ripetuto il rito l’uno verso l’altra. Gli sposi hanno poi servito il te’ ai loro rispettivi suoceri e si sono rivolti a loro per la prima volta con l’appellativo di papa’ e mamma. In segno di riconoscimento hanno ricevuto un busta contenente un dono in denaro. Successivamente parenti e amici sono saliti sul palco per un discorso in onore dei festeggiati e gli artisti si sono esibiti con canti e danze. E’ stata poi la volta dello scambio di doni e degli anelli tra gli sposi e del brindisi finale. La cerimonia si e’ chiusa con lo sposo che ha simbolicamente fatto ritorno a casa caricando la moglie sulle spalle. In realta’ si sono cambiati il vestito e hanno iniziato il loro giro tra i tavoli. E’ stata una bellissima cerimonia, interessante e ben riuscita, ringrazio Sandro e Lucy per avermi invitato e auguro a loro, davvero, di vivere felici.

La Cina alla conquista dello spazio

spacewalk Il 26 Settembre 2008 ha segnato una data importante per la Cina, ero in Italia in quei giorni e mi saro’ distratto ma non mi pare che i telegiornali Italiani ne abbiano parlato. In quei giorni l’argomento che teneva tutti sul fiato sospeso allora erano le sorti dell’Alitalia sull’orlo del tracollo. Quando sono ritornato a Pechino pero’ Selina mi ha subito dato l’incredibile notizia: “Ma come non hai sentito? Gli astronauti Cinesi hanno compiuto la prima “passeggiata nello spazio”!! Ero cosi’ commossa che ho pure pianto….”  In effetti si tratta di un’impresa storica che li colloca alla pari di USA e Russia nel campo aerospaziale. L’orgoglio nazionale e’ davvero alle stelle dopo i successi delle Olimpiadi, gli astronauti Zhai Zhigang, Liu Boming e Jing Haipeng pare siano diventati dei veri eroi al ritorno dallo spazio a giudicare dalle immagini sulle televisioni Cinesi. Vi conosiglio di leggere questo interessante articolo che parla della rincorsa tecnologica Cinese alla conquista dello spazio. Qui pare essere lontani anni luce dalla crisi Alitalia.

Volontario alle Paraolimpiadi

Domenica mattina e’ stato il mio secondo giorno da volontario, questa volta alle Paraolimpiadi. Sono arrivato verso le nove di mattina al chiosco vicino a Chaoyang Park, pioveva a dirotto. Dopo circa un’ora si e’ fermato un ragazzo, portava con se’ un borsello di pelle nera. Parlava solo in Cinese e ho chiesto perche’ era li’ a un collega. “Lavora per il governo, ha detto che ci fara’ avere dei biglietti gratis per il Bird Nest”. Beh nulla lasciava sospettare quello che sarebbe accaduto da li’ a poco. Prima e’ arrivato un altro ragazzo, ci ha fatto qualche foto con una piccola macchina fotografica. Sono passati dieci minuti e il chiosco e’ stato circondato da 2-3 macchine e dei motorini, sono arrivate almeno 20 persone tra fotografi, giornalisti, e i titolari di una ditta che produce dei dolci tipici che si vendono durante la Festa di Mezz’Autunno o Festa della Luna. I fotografi erano quattro o cinque, con camere professionali, presto sono incominciati gli scatti e flash, incredibile. La Festa di Mezz’Autunno si festeggia il prossimo lunedi’ e parlero’ piu’ avanti di questa importante tradizione Cinese.  I dolci in questione si chiamano in inglese “Mooncake” o dolci paraolimpic_smdella Luna. Di solito non si preparano in casa ma si comprano e si donano, un po’ come da noi il panettone. Ci hanno detto che la ditta che produce quei dolci ha voluto molto spontaneamente fare un regalo a tutti noi volontari. Un gesto molto carino, che ho apprezzato molto, la cosa pero’ mi ha pero’ un poco sorpreso. Un’altra coincidenza? Come e’ possibile che tutte le volte che faccio il volontario arrivano con le telecamere e i fotografi? Strano, ho pensato…. Il giorno dopo la notizia e’ uscita su 3 giornali, Xinhua Net, Beijing Evening Daily and Beijing Daily. Vi mando il link. Questa volta hanno messo pure la mia foto (che non mi piace per niente…). L’autore dell’articolo ha scritto: “Ecco Davide un volontario di origini Italiane che ha lavorato per 40 ore al chiosco informazioni mentre riceve una scatola di Dolci della Luna di China Cake. Questi dolci sono stati fatti da una fabbrica dove tutti i dipendenti sono disabili. Hanno preparato 800 scatole di dolci per ringraziare i volontari del loro grande lavoro. Ieri anche se pioveva Davide e altri volontari di Microsoft hanno lavorato. Davide mi ha detto che e’ qui a Pechino da un anno. E’ stato volontario anche per le Olimpiadi. Ci sono circa 4000 volontari in questa zona.”

Inizio alle Paraolimpiadi

DSC_0028 Sabato sera ho invitato a casa mia per una pizzata i colleghi volontari (nella foto) che erano assieme a me quel giorno allo stadio di Beach Volley. E’ stata anche un’occasione per assistere alla cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi. Mi pare quasi di darvi una notizia in esclusiva, visto che leggendo i giornali su internet pare che il mondo non si sia accorto di questo evento. Eppure lo stadio Bird Nest era dinuovo gremito con 90 mila persone, e lo spettacolo e’ stato anche questa volta molto emozionante, portandoci indietro con i ricordi a quella memorabile serata dell’8 Agosto. Ma se i giornalisti non ci sono meglio cosi’, chissa cosa’ si sarebbero inventati questa volta, ho provato a immaginarlo… che gli atleti Cinesi sono falsi disabili????….

Per la prima volta alle Olimpiadi gli atleti hanno potuto assistere allo show entrando nello stadio prima che iniziasse lo spettacolo. La parte piu’ bella e’ stata la danza delle 300 ballerine sordomute, si muovevano cosi’ delicatamente ed erano tutte cosi’ belle…., era impossibile rimanere catturati dalla loro sensibilita’ e grazia. Incrballerineedibile come andavano a tempo con l’aiuto di 50 insegnati che poste ai bordi scandivano il tempo di musica come in un’orchestra. Poi e’ stata la volta di Li Yue, 12 anni che ha perso una gamba durante il terremoto del Sichuan. Ha ballato sulle note del Bolero di Ravel sulla sua carrozzina attorno a un corpo di ballo di 320 ragazze che come lei usavano solo le braccia per danzare, in mezzo a un cielo stallato. Poi Jin Yuanhui, pianista non vedente, ha eseguito un bellissimo pezzo di Chopin. E infine e’ stata la volta di una festosa danza di bambini che si muovevano come robot, tanti Megaman in quello che sembrava un musical da cartone animato. Una bella serata insomma, e la pizza che ho preparato e’ davvero piaciuta a tutti. Oggi poi ho saputo che tra gli atleti partecipanti questa volta c’e’ anche un ragazzo di Alessandria, Roberto La Barbera. E io saro’ parte dei volontari anche per queste Paraolimpiadi.

Mao Tze Dong

Ieri con la mia insegnante di Cinese abbiamo parlato di Mao Tse Dong. Mi ha detto: “So poche cose. Sui libri di storia quando andavamo a scuola era un argomento a cui veniva dato poco risalto. Molta gente preferisce non pensare nemmeno o leggere di quel periodo, e’ stato un perido difficile.” poi le ho chiesto “Cosa pensa quindi la gente di Mao?” – “La gente e’ indifferente, il passato e’ passato”. “Si’ ma ha ammazzato un sacco di gente, piu’ dei giapponesi…” le ho detto. E lei: “ma ha anche fatto tante buone cose” – l’ho gia’ sentita questa frase da qualche parte –  “era come un Dio, la gente arrivava da ogni parte della Cina per poterlo vedere.” “Pero’ e’ strano che la gente non provi pena per i Cinesi che sono morti per colpa sua” – e lei – “si’ pero’ non tutti venivano ammazzati, a Pechino sono morti in tanti, ma nelle campagne no. Per esempio mio nonno, il padre di mia madre, era molto ricco, gli tolsero tutto e fini’ in prigione e sua figlia la mandarono a lavorare nei campi”. All fine quando la lezione e’ finita mi ha detto: “La prossima volta mi racconti tu qualcosa sull’Italia, pero’ in Cinese”. Ehhh si’ magari…… La sera ne ho parlato a cena anche con Selina: “I primi tempi di Mao la gente era contenta. I ricchi si erano arricchiti sulle spalle dei poveri, sfruttandoli e costringendoli a lavorare anche con la forza. La gente era impazzita per lui che li aveva tirati fuori da quelle condizioni, ma poi a lungo tempo e’ andata fuori di testa. Hanno incominciato a perseguitare i professori delle scuole, li mettevano in prigione o li ammazzavano, bruciavano tutti i libri, addirittura tra il ’66 e il ’76 tutte le scuole vennero chiuse, la gente non poteva piu’ avere un educazione, hanno chiuso tutte le scuole per dieci anni. Se a quel tempo fossi stata la tua ragazza mi avrebbero ammazzato e se fossi scappata all’estero avrebbero ammazzato mia madre. Alla fine e’ diventato un caos totale” – io la guardavo e le ho chiesto – “e perche’ ammazzavano i professori?” e lei “non lo so… erano tutti pazzi”….. “allora perche’ la gente non lo odia?” e lei “la gente odiava sua moglie, che fatto uccidere un sacco di persone. Quando Mao e’ morto la rinchiusero in prigione e lei dopo poco tempo si tolse la vita. E l’Italia com’era nel’76?” “Ero un bambino piccolo, ricordo poco. Era un paese in crescita, dopo la guerra. La gente aveva pochi soldi in tasca ma mi sembrava piu’ semplice e piu’ felice.  Mi ricorda per certi versi la Cina di adesso. Ci eravamo liberati di un brutto passato e abbiamo incominciato a ricostruire. Boom economico, e poi… chissa’ cos’e’ successo… adesso in Italia sono altri tempi.”

Essere donna in Cina

L’altra sera ho voluto approfondire con Cici l’argomento delle bambine neonate che vengono abbandonate dalle famiglie. “Si e’ vero mi ha detto” guardando in basso. “Ma in Cina ci sono cose molto belle e altre meno belle ma il tutto si bilancia, non trovi?”. Ho concordato con lei e ha proseguito: “Molto spesso non e’ la mamma a volerlo. Ho letto storie di molte donne che hanno sofferto aver perso la loro bambina. Normalmente succede a loro insaputa, qui in Cina le donne passano molto tempo in ospedale dopo il parto, a volte quasi un mese. E’ in quel momento che la famiglia prende una decisione su cosa fare e spesso sono i nonni di mentalita’ arretrata ad insistere per l’abbandono. Avere una figlia per una famiglia povera equivale a una perdita, e’ paragonabile a una risorsa come l’acqua che sprechiamo ogni giorno. Un giorno questa bimba crescera’, si sposera’ e si prendera’ cura di una altra famiglia. Mentre un figlio nella tradizione Cinese e’ quello che si prendera cura dei genitori finche’ saranno vivi, per qualsiasi evenienza.” Cici mi ha spiegato poi che nella dottrina confuciana, che e’ radicata nelle coscienza del popolo Cinese, la donna deve obbedire prima di tutto al padre, poi quando si sposera’ al marito e poi se perdera’ il marito al proprio figlio. “Una cosa che mi ha reso molto triste e’ che mio padre quando ero bambina mi diceva che dopo di me i miei genitori hanno avuto un altro figlio per avere qualcuno che mi facesse compagnia” poi con un tono di tristezza ha aggiunto “piu’ tardi pero’ mi rivelo’ di avermi mentito…. e ci rimasi molto male” Cici ha 23 anni, parla un inglese perfetto con un accento leggermente australiano, sembra di parlare con una persona di madrelingua tanto che quando l’ho incontrata le ho chiesto se aveva vissuto all’estero. “La mia famiglia era molto povera e nessuno credeva in me. Quando decisi che volevo continuare a studiare tutti i miei zii cercarono di convincere i miei genitori a non sprecare dei soldi per mandarmi a scuola perche’ tanto mi sarei sposata e avrei abbandonato la famiglia. Ma io mi sono rifiutata, ho combattutto fino in fondo, sono pure andata a parlare con i professori della scuola e con l’ufficio scolastico del mio paese. Alla fine ci sono riuscita. Negli ultimi tre anni sono tornata a casa solo una volta, e con quei parenti non ci parlo piu’, ma quando li ho visti ero fiera di me perche’ loro adesso hanno capito di avere sbagliato sul mio conto”. Cici quest’anno finira’ la laurea in lingue e sogna di lavorare per una multinazionale. Sono sicuro che avverera’ i suoi sogni.

Il Gran Teatro Nazionale di Pechino

La passione per la musica sinfonica la devo al maestro Oscar Locatelli, un caro amico che avevo a Seattle, originario della provincia di Bergamo. Oscar e’ stato il primo musicista Italiano a suonare nell’Orchestra Sinfonica di Seattle. Era un bravo fagottista, sposato con un americana, simpaticissimo. Lui la musica la sentiva dentro,  davvero, riusciva a capire lo stato d’animo del compositore solo leggendo le note sul rigo. Un mito… Eravamo amici per la pelle, grazie a lui ho scoperto Brahms, Tchaikovsky, Rachmaninov, i grandi compositori del periodo romantico. Grazie a lui avevo fatto l’abbonamento alla Seattle Simphony e grazie a lui ho conosciuto Katrina, una violinista con cui ho avuto una breve storia (quando ero ancora un bravo ragazzo…). Mi rimarra’ sempre impressa in mente una sua frase: “Alle donne bisogna dargli della biada… pota… se no poi rompono..”. Che tipo… E’ un po’ che non lo sento, quando e’ tornato in Italia (dopo aver divorziato dalla moglie) ha abbandonato la carriera di musicista ed e’ diventato maestro di musica in una scuola in un piccolo paese di montagna. Era felice. A me pero’ e’ rimasta questa passione per la musica classica, mi interessa anche l’opera forse anche grazie all’influenza di mia madre che l’amava parecchio e che mi ha detto che fin da piccolo dicevo a tutti che volevo fare il direttore d’orchestra. E quando ci penso in passato ho avuto la fortuna di poter assistere a concerti di musica sinfonica, balletti e opere in diverse citta’. In Italia sono stato al Teatro Regio di Torino e all’Arena di Verona, a Seattle alla Benaroya Hall e alla Opera House, a Mosca al Bolshoi e al Tchaikovsky Hall, a Madrid al Teatro Real. Ho anche visitato i teatri dell’Opera di Parigi e Buenos Aires, senza pero’ aver assistito a nessun concerto. Sabato scorso sono finalmente andato al Gran Teatro Nazionale di Pechino per assistere alla Turandot, e devo ammettere e’ stata una esperienza unica. Non tanto per l’opera di Puccini che e’ ambientata proprio a Pechino, poi il cast e i musicisti non erano niente di eccezionale rispetto ad altre performances a cui ho assistito in passato, ma il teatro e’ davvero uno delle costruzioni piu’ futuristiche che abbia mai visto, totalmente diverse dai teatri che ho visitato in passato che a parte quelli piu’ contemporanei di Seattle, erano costruzioni classiche con un lungo passato alle spalle. Visitando Gran Teatro Nazionale di Pechino pero’ si capisce subito in quale direzione e’ proiettato questo paese. La prima impressione che si ha UFOe’ di essere in presenza di una grande astronave arrivata da qualche altro pianeta e atterrata in mezzo ad un lago, a pochi passi da piazza Tiananmen. Costruito in Titanio l’edificio e’ interamente ecosostenibile, largo 213 metri ha al suo interno 3 auditori, un teatro per l’opera da 2400 posti, una sala concerti leggermente piu’ piccola e una sala prosa da circa mille posti. Per entrare a teatro bisogna percorrere un passaggio sotterraneo che passa al di sotto del lago circostante. Sono rimasto davvero impressionato. Ma la cosa che mi ha reso davvero felice pero’ e’ che il 13 di Settembre sara’ l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano a suonare proprio in questo teatro, mi sembra davvero un sogno scrivervi che sono riuscito a comprare due biglietti per quel concerto. Non vedo veramente l’ora anche perche’ suoneranno la quarta sinfonia di Tchaikovsky.

Senza nome, senza famiglia

Venerdi’ sera sono stato per la prima volta a Duck de Chine, un ristorante aperto da poco molto innovativo che fa parte di un piccolo complesso di locali chiamato 1949: The Hidden City, un nuovo concetto sviluppato da un gruppo di investitori di Hong Kong. Cucina Cinese fusion, un mix tra Cinese e Francese, abbinamento azzeccato, locali molto belli, sicuramente il miglior ristorante che ho provato a Pechino fin’ora. Date un’occhiata alla review sul Financial Times. Ma l’argomento davvero interessante di oggi non e’ dove sono stato mangiare ma il contenuto della conversazione di quella serata.

Ho chiesto a Ying: “Cosa e’ successo al cielo di Pechino, e’ tornato l’inquinamento?” e lei “Non lo so, siamo stati davvero fortunati che durante le Olimpiadi c’e’ stato quasi sempre il sole”. Eh si’…. fortunati ho pensato. “Lo sai la mia amica ha avuto un bambino” mi ha detto Ying. “Congratulazioni e  come si chiama?” – le ho chiesto – “No ha ancora un nome, i Cinesi sono molto superstiziosi, spesso il nome viene deciso dopo la nascita in base a al giorno e l’ora che sei nato, l’anno, se pioveva oppure no, etc. etc. e di solito e’ un indovino che aiuta la famiglia a scegliere il nome. Nel mio caso, per esempio, sono nata nell’anno della tigre e il mio nome e’ stato scelto anche cercando una parola che si contrapponesse alla aggressivita’ della tigre. Ying significa femminilita’.” – e io – “Beh comunque sempre tigre sei rimasta…. hehe…”. La nostra conversazione e’ poi proseguita, e abbiamo parlato delle nascite in Cina, in alcune zone molto povere purtroppo succede ancora oggi che le femmine neonate vengano abbandonate per strada o vicino agli ospedali. Putroppo la gente che commette questi orrori e’ molto povera e senza la benche’ minima educazione scolastica, vive ancora come cent’anni fa quando non avere un primogenito maschio significava una grave perdita economica per la famiglia. A volte succede che questi bambini vengono recuperati e adattati spontaneamente da altre famiglie, ma non sempre e’ cosi’ purtroppo. “A me e’ andata bene” – ha continuato Ying – “i miei genitori a quel tempo erano poveri ma la legge che ogni famiglia puo’ avere un solo un figlio, per controllare le nascite, allora non esisteva. A quei tempi era possibile averne due, io sono nata per prima e i miei i genitori avevano ancora una possibilita’ che il secondo figlio fosse machio, cosi’ hanno deciso di tenermi”…… “Beh… menomale, le ho risposto…” – senza dare a vedere che dentro di me ero scioccato…, Ying ha continuato: “Purtroppo la vera Cina non e’ quella che vedi a Pechino, e non e’ quella che vedi in questo ristorante dove tu stasera hai speso la cifra che equivale a uno stipendio mensile intero per molti altri. La vera Cina e’ ancora molto povera”.

Olimpiadi – che nostalgia

mamma Le Olimpiadi sono ormai alle spalle ma i ricordi non si sono ancora spenti. La mattina quando prendo la metropolitana rivedo spesso le immagini della cerimonia di apertura sui monitor che ci sono all’interno dei vagoni. Qualche giorno fa hanno anche pubblicato l’articolo con l’intervista di cui vi avevo parlato, non penso che siate in grado di leggere il cinese comunque eccovi il link. Certo mi aspettavo qualcosa di piu’ sostanzioso vista che abbiamo parlato quasi un’ora. L’articolo parla di volontari e a un certo punto dice: “Davide, che lavora per Microsoft, e’ uno di loro. Parla inglese e italiano molto bene. Gli piace cucinare e conosce molti posti dove poter gustare deliziosi piatti Cinesi. Quando gli spettatori gli chiedono dove trovare un buon ristorante lui li sa consigliare con sicurezza. I suoi colleghi Cinesi lo ammirano molto”. In realta’ non ricordo che durante la nostra lunga ed interessante conversazione abbiamo mai parlato di cucina. Ricordo solo che a un certo punto della serata un passante e’ arrivato e mi ha chiesto dove trovare un ristorante buono. Ma tutto quello che ci siamo detti? Riguardo il servizio di Beijing TV non so se hanno mai fatto vedere in televisione le riprese di quel giorno. Non ho sentito nessuno. Conosco tre ragazze che lavorano in televisione, e mi hanno detto che spesso succede che fanno parecchie riprese ma poi tagliano o decidono di non trasmettere perche’ l’editore ha gia’ abbastanza materiale per le news. Chissa’ cos’e’ successo. Fa lo stesso, sono comunque contento perche’ e’ stata un’esperienza indimenticabile e poi ho trovato una foto, scattata da un collega, mentre chiamo mia madre con le telecamere che mi riprendono. E’ stato un bellissimo momento, molto emozionante, e sono contento di avere trovato questa foto che lo ricorda.

Democrazia

Nel post di oggi voglio parlare di un commento che mi ha scritto un caro amico che segue il mio blog facendomi notare che “di sicuro dovendo prendere un esempio di democrazia e liberta’ nessuno si sognerebbe di mettere la Cina nei primi
posti”. Questo e’ verissimo, permettetemi di premettere pero’ che io mi arrabbio perche’ qui mi trovo benissimo e quando leggo articoli con tono negativo sulla Cina senza sosta non nascondo che ci rimando molto male. E’ come se se la prendessero con mia sorella o un caro mio amico a cui sono affezionato. Penso sia una reazione normale, perche’ se hai qualcosa o qualcuno che ti sta a cuore, anche se sai che ha dei difetti, quando il mondo gli si accanisce contro allora viene spontaneo cercare in qualche modo di prenderne le difese. L’idea che mi sono fatto vivendo qui e’ che i Cinesi non sanno cosa vuol dire democrazia, e quindi prima di volerla devono imparare cos’e’, poi magari potranno arrivare anche a volerla. Ma e’ veramente cio’ di cui hanno bisogno? Credetemi, la maggior parte della gente qui se ne frega di politica, non sa cosa sono i partiti, votare. La Cina sta andando forte in questo momento ed e’ soprattutto grazie alla forza di questo popolo immenso che si sbatte di lavoro e ha una forza di volonta’ incredibile. Poi hanno un sistema che li supporta, per esempio le grandi ditte Cinesi quotate in borsa a Wall Street hanno pieno appoggio e sono sovvenzionate dal governo Cinese. Questo e’ un vantaggio mica da ridere… Pero’, a parte questo, le Olimpiadi secondo me sono state una chiara dimostrazione della grande forza del popolo Cinese e’ la ragione principale del successo di questo paese, e non credo assolutamente sia come qualcuno ha scritto “un progetto di regime” che ha manipolato, imposto e sfruttato la gente per accrescere il loro potere. Secondo me e’ un processo che sta accadendo naturalmente. I Cinesi sono fatti cosi’ di indole, tutti, non mollano… sono forti davvero. Andranno lontano, non ho dubbi, che al mondo piaccia oppure no.  Poi credetemi e’ un sogno accendere la televisione e non sentir parlare di politica, qui non ci sono proclami di leader politici, bandiere, girotondi, comizi elettorali, gente che ti prende in giro promettendo mari e monti e poi le cose vanno sempre avanti uguali a prima. Non esistono programmi come Porta a Porta, Matrix, Ballaro’, politici prime donne che si urlano uno con l’altro, e non serve che ci sia un Beppe Grillo che mi viene l’ulcera a me quando lo sento urlare come un forsennato. Che poi cos’ha ottenuto pure lui? Finora a mandato aff… un bel po’ di persone, ma e’ servito a qualcosa? Ha solo dimostrato che la gente non ha piu’ fiducia nella politica Italiana. La gente puo’ votare si’ in Italia, ma quanti sono convinti, fino in fondo, di poter cambiare le cose con il proprio voto?  Qui non esistono 30 partiti che non fanno altro che litigare e a combattere per una poltrona invece di mandare avanti il paese. Mi sembra un sogno!! Provate a immaginarlo un mondo del genere e poi chiedetevi chi sta meglio. La Cina ha un tasso di crescita incredibile, pare che nel 2050, la Cina sarà la prima potenza mondiale con un PIL del 30% superiore agli Stati Uniti.  Qui la gente e’ tranquilla, lavora e basta, non si pone il problema. Perche’ dovremmo imporgli il nostro sistema? A che pro? Per destabilizzarli? Secondo Rampini “Un sondaggio del Pew Center (americano, non manipolato da Pechino) rivela che i cinesi sono il popolo più soddisfatto della propria evoluzione recente. Con l’86% di ottimisti hanno il più alto tasso di fiducia del pianeta.”

Congratulazioni Pechino

La cerimonia di chiusura dei giochi si e’ da poco conclusa, e’ triste essere arrivati alla fine. Sono felice per Pechino pero’, e per tutta la Cina, sono state Olimpiadi fantastiche. La cerimonia di apertura e’ stata memorabile, l’organizzazione dei giochi e’ stata davvero impeccabile, gli impianti sportivi da favola, le norme di sicurezza azzeccate, per non parlare dell’incredibile contributo dei volontari un esempio di grande generosita’ veramente da imitare da parte del mondo intero. Insomma un grande successo, per gli atleti soprattutto che hanno dato una lezione agli Stati Uniti anche se loro come al solito pensano comunque di essere i primi – date un’occhiata al medagliere della CNN cliccando qui… Sono sicuro che chi e’ venuto qui avra’ anche apprezzato l’ospitalita’ e la gentilezza della gente e si sara’ divertito, almeno tutti gli stranieri con cui ho avuto modo di parlare erano della stessa opinione. Complimenti alla Cina dunque, anche perche’ ha saputo tenere la testa alta nonostante i continui attacchi dei media stranieri. Ogni tanto leggevo gli articoli su Repubblica, e’ stato un continuo martellare sullo stesso chiodo…, avessi letto un articolo positivo. Per farvi esempio ho raccolto una serie di frasi sui blog di Leonardo Coen, Maurizio Crosetti e Federica Bianchi di Repubblica. Capisco che i Cinesi non siano angioletti pero’ certi giornalisti dovrebbero imparare ad essere un tantino piu’ equilibrati, queste Olimpiadi mi hanno davvero aperto gli occhi su quanto la stampa sia prevenuta nei confronti della Cina. Notare con quale ferocia, con quale accanimento e odio scrivono certi giornalisti:

“A qualcuno, questo strapotere non va giù proprio. Sotto accusa, certi metodi esasperati: allenamenti al limite della resistenza umana, selezione scientifica degli atleti, reclutamento di 70 allenatori mercenari e persino lo spionaggio: la Cina ha usato tutte le armi possibili pur di far razzìa ai “suoi” Giochi.”

“Ci si aspettava il dominio assoluto della Cina e la Cina ha distrutto tutti, con la sua industria di medaglie che pretende lacrime e sangue dagli atleti sin da quando sono bambini, e chi non vince diventa uno scarto di produzione.”

“Penso che nella piscina olimpica ci fosse davvero qualche trucco, e che i progettisti cinesi l’abbiano pensata per anni in modo da spingere i tempi degli atleti, già tecnicamente dopati da parte loro con quei costumi/salvagente, con quei body/paperetta”

“Ci sono stati i fuochi d’artificio falsi. Una falsa cantante. Dei falsi bambini delle minoranza etinche cinesi (erano tutti Han). E poi la falsa libertà di stampa. I falsi parchi delle proteste. Il falso accesso a internet. E le false promesse. Che queste Olimpiadi siano solo un’illusione?

“Penso che la cosa più difficile sia dover scrivere di cose alle quali non si crede minimamente, ma non succede solo alle Olimpiadi”

“Penso che i controlli antidoping vengano fatti come succedeva nel calcio ai primi tempi dell’ancora inabissata Calciopoli: cioè senza cercare un bel fico di niente.”

“Penso che ai cinesi servano molto i “record di regime”: un modo per dimostrare non con le ideologie, che variano nel mondo, ma con la misurazione del tempo, quella identica per tutti fino a prova contraria, che i loro Giochi sono i più grandi di sempre”

“Il primo quotidiano sportivo della Cina, ha pubblicato un’inchiesta secondo la quale circa l’80 per cento degli ex atleti cinesi soffre di problemi cronici di salute o è vittima della disoccupazione e della povertà. Insomma, campioni getta e usa.”

“A Pechino esiste il ristorante Guolizhuang, specializzato in peni e testicoli: di capra, di serpente, di yak, di cavallo, di foca e di anatra (anche di cane, sebbene ci sia il divieto in tempo di Olimpiade).”

Ma il seguente commento e’ quello che forse mi ha lasciato perplesso piu’ di tutti…….. Quel “vuoto impressionante” fatto di persone che non protestano, quasi a voler significare che qui le persone sono vuote dentro e non pensano autonomamente… che tristezza…

“Questi sono i quindicesimi Giochi che seguo, i diciassettesimi che ho vissuto. I primi senza il benché minimo dissenso. Pensare autonomamente è in fondo il primo esercizio elementare della democrazia e della libertà. Per la prima volta è come se mi mancasse qualcosa: come se dietro le strepitose facciate dei grattacieli non vedessi i riflessi dei palazzi di fronte, ma un vuoto impressionante. ”

“I rest my case…” come direbbero gli Americani…. Oggi Wang Wei, il portavoce delle autorità olimpiche cinesi, non ce l’ha piu’ fatta a sopportate tutti gli attacchi ed ha sbottato…. (ne ha parlato in questo articolo Rampini).

“Ci sono molte critiche in questa sala stampa – ha detto Wang – e questo riflette quanto siano prevenuti certi mass media contro la Cina, quanto poco capiscano la Cina. E’ la stessa esperienza che abbiamo avuto quando la fiaccola olimpica viaggiava fuori dal paese. I Giochi offrono un’ottima finestra per vedere la vera Cina. La storia dimostrerà chi siamo veramente, qual è il progresso in atto nel nostro paese. La storia dimostrerà che fu corretta la decisione del 2001 di assegnare le Olimpiadi alla Cina” e ha continuato ““Voi non conoscete il Tibet. Dovreste chiedere cosa ne pensa la gente comune a Pechino, in tutta la Cina, e nello stesso Tibet. Io ci sono stato due volte. Nel 1998 ci andai per un programma di sostegno alle scuole. Per l’istruzione ogni tibetano riceve dalla Repubblica Popolare 10.000 renminbi (1.000 euro, ndr) all’anno. Tutte le provincie della Cina aiutano il Tibet. Ho amici in Tibet che sostengono le riforme cinesi, le loro condizioni di vita sono nettamente migliorate. Sono contenti. E’ meglio che voi sappiate qualcosa prima di trarre conclusioni. Questo è il progresso della Cina, lo sviluppo. Questa è la ragione per cui la gente nelle strade è così contenta, è così ottimista sul suo futuro. Anche gli atleti sono contenti di questi Giochi. Ma i mass media devono scrivere articoli, devono trovare qualche notizia. Scrivete notizie vere, per favore. Grazie”.

La partita di Basketball

L’altra sera sono stato a vedere i quarti di finale di pallacanestro femminile. Due partite, USA – Corea e Russia – Spagna. Lo stadio e’ davvero bello, il Beijing DSC_0217Olympic Basketball Gymnasium e’ stato completato a gennaio. Un impianto capace di ospitare 18 mila spettatori, con 49 sale VIP, mi ricorda in tutto e per tutto gli stadi NBA americani.  Non per altro proprio quest’anno e’ nata la NBA China, ne ha parlato Rampini in questo articolo. Nella prima partita non c’e’ stata storia, gli Stati Uniti hanno fatto a pezzi la Corea, la partita e’ praticamente finita dopo 10 minuti. Piu’ emozionante Russia – Spagna. Ho fatto il tifo per la squadra Iberica ma alla fine le Russe hanno avuto la meglio, in uno stadio che faceva quasi per intero il tifo per loro. Questa e’ stata per me l’ultima competizione olimpica di cui avevo i biglietti, purtroppo. Mancano pochi giorni alla fine e un po’ di tristezza c’e’.

Non e’ tutto oro quello che luccica

MenuQuesto e’ il listino prezzi dei bar allo stadio olimpico. Costa tutto cosi’ poco… eccovi lo stesso listino con i prezzi convertiti in Euro:

Gelato Yili                         .20/.50€
Yogurt Yili                         .30/1.00€
Spaghetti Cinesi            .20€
Sneakers                            .40€/.50€
Hot Dog                             .80€
Pane                                     .50/.60€
Torta                                    .50€
Salsiccia                             .30€
Biscotti                             .40€/.50€
Patatine                           .30/.80€
Popcorn                          1.00€

Guardando quei prezzi pensavo a quando in Italia on in America, fuori e dentro lo stadio, i bar e venditori ambulanti puntualmente ti salassano …. Se volessero anche qui potrebbero tranquillamente approfittarsi del fatto che gli stadi sono pieni di turisti, invece…. Sono sicuro che i prezzi sono controllati dal governo Cinese. Positivo o negativo? Un giornalista occidentale, Americano o Italiano sono sicuro che commenterebbe scrivendo che il ‘regime Cinese’ qui controlla tutto, anche i listini prezzi, che non esiste il libero mercato, che poveretti questi Cinesi cosi’ repressi…, insomma il solito leit motif di quasi tutti gli articoli che leggo quotidianamente sulla stampa occidentale…. E sono sicuro che gli stessi giornalisti sono poi quelli che si lamentavano perche’ il governo Italiano non ha adottato nessuna misura per controllare i prezzi quando c’e’ stato il passaggio dalla Lira all’Euro. Beh cari giornalisti, tenetevi pure i vosti governi ‘democratici’, io scelgo Cina.

Un weekend olimpionico

stadio Con ancora nella mente la serata memorabile del giorno precedente, sabato mattina mi sono alzato presto per andare allo stadio Olimpico per assistere, per la prima volta nella mia vita, ad una competizione di atletica leggera. Non vedevo l’ora di vedere lo stadio da vicino, il famoso “Bird Nest”, letteralmente il “Nido di Uccello”. Abbiamo preso la metropolitana, quella che porta al villaggio olimpico e accessibile solo ai visitatori in possesso di biglietto. Dopo una lunga coda, abbiamo passato i metal detector e siamo finalmente entrati nella zona “ristretta”. Era una bellissima giornata, mi sentivo davvero fortunato. Usciti dal metro’ ci siamo trovati su un viale all’interno del villaggio Olimpico, e dopo una lunga camminata siamo arrivati finalmente all’entrata dello stadio. Una struttura incredibile, 35 mila tonnellate di acciaio, e posti a sedere per 90 mila persone. Il colpo d’occhio lascia sicuramente senza fiato a prima vista. Le foto che ho scattato si commentano da sole.  E’ stata una mattinata davvero interessante, perche’ si svolgevano contemporaneamente gare di diverse discipline sportive, salto con l’asta, lancio del peso, 3000 siepi, lancio del disco, etc… L’unica occasione di vedere un italiano vincere e’ stata con la marcia 20km. Brugnetti era in testa ma alla fine e’ arrivato solo quinto. Peccato. All’una le competizioni sono finite, e abbiamo dovuto uscire dallo stadio ma abbiamo deciso di rimanere e visitare il villaggio olimpico e soprattutto scattare qualche foto in notturna. E’ stata anche questa un’esperienza che mi ha lasciato a bocca aperta. Nel 2001 questa era una zona rurale, con caseggiati popolari, e quando allora Pechino si aggiudico’ l’olimpiade i residenti di questa zona vennero trasferiti in un altra parte delle citta’ e tutto venne raso al suolo. E’ incredibile realizzare cosa hanno costruito in soli 7 anni. Il villaggio Olimpico e’ una zona enorme che si estende per ben 66 ettari, con 42 edifici, visitarlo tutto in un giorno e’ davvero un’impresa. Questa volta mi sono limitato a una zona che hanno allestito temporaneamente e verra’ smantellata dopo le olimpiadi, si tratta di China Story, una serie di padiglioni, uno per ogni provincia Cinese, che offrono al visitatore la possibilita’ di conoscere aspetti etnico-culturali di questa civilta’. Alla fine non ce la facevo piu’ a camminare e mi sono adagiato su un prato aspettando la sera, poi improvvisamente e passata una parata Olimpica.  Ma l’attesa e’ sicuramente valsa la pena, con l’arrivo della notte tutte le luci si sono accesse e lo spettacolo e’ iniziato…. E’ stato davvero un weekend olimpionico.