Ieri con la mia insegnante di Cinese abbiamo parlato di Mao Tse Dong. Mi ha detto: “So poche cose. Sui libri di storia quando andavamo a scuola era un argomento a cui veniva dato poco risalto. Molta gente preferisce non pensare nemmeno o leggere di quel periodo, e’ stato un perido difficile.” poi le ho chiesto “Cosa pensa quindi la gente di Mao?” – “La gente e’ indifferente, il passato e’ passato”. “Si’ ma ha ammazzato un sacco di gente, piu’ dei giapponesi…” le ho detto. E lei: “ma ha anche fatto tante buone cose” – l’ho gia’ sentita questa frase da qualche parte – “era come un Dio, la gente arrivava da ogni parte della Cina per poterlo vedere.” “Pero’ e’ strano che la gente non provi pena per i Cinesi che sono morti per colpa sua” – e lei – “si’ pero’ non tutti venivano ammazzati, a Pechino sono morti in tanti, ma nelle campagne no. Per esempio mio nonno, il padre di mia madre, era molto ricco, gli tolsero tutto e fini’ in prigione e sua figlia la mandarono a lavorare nei campi”. All fine quando la lezione e’ finita mi ha detto: “La prossima volta mi racconti tu qualcosa sull’Italia, pero’ in Cinese”. Ehhh si’ magari…… La sera ne ho parlato a cena anche con Selina: “I primi tempi di Mao la gente era contenta. I ricchi si erano arricchiti sulle spalle dei poveri, sfruttandoli e costringendoli a lavorare anche con la forza. La gente era impazzita per lui che li aveva tirati fuori da quelle condizioni, ma poi a lungo tempo e’ andata fuori di testa. Hanno incominciato a perseguitare i professori delle scuole, li mettevano in prigione o li ammazzavano, bruciavano tutti i libri, addirittura tra il ’66 e il ’76 tutte le scuole vennero chiuse, la gente non poteva piu’ avere un educazione, hanno chiuso tutte le scuole per dieci anni. Se a quel tempo fossi stata la tua ragazza mi avrebbero ammazzato e se fossi scappata all’estero avrebbero ammazzato mia madre. Alla fine e’ diventato un caos totale” – io la guardavo e le ho chiesto – “e perche’ ammazzavano i professori?” e lei “non lo so… erano tutti pazzi”….. “allora perche’ la gente non lo odia?” e lei “la gente odiava sua moglie, che fatto uccidere un sacco di persone. Quando Mao e’ morto la rinchiusero in prigione e lei dopo poco tempo si tolse la vita. E l’Italia com’era nel’76?” “Ero un bambino piccolo, ricordo poco. Era un paese in crescita, dopo la guerra. La gente aveva pochi soldi in tasca ma mi sembrava piu’ semplice e piu’ felice. Mi ricorda per certi versi la Cina di adesso. Ci eravamo liberati di un brutto passato e abbiamo incominciato a ricostruire. Boom economico, e poi… chissa’ cos’e’ successo… adesso in Italia sono altri tempi.”