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La fiera del Tartufo di Alba

DSC_0987Non ero mai stato alla Fiera del Tartufo e non potevo perdermi questa occasione. Alla fiera non si possono comprare solo i preziosi tuberi ma salami, formaggi, vino, dolci di cioccolato, funghi, oli, salse, vari tipi di pasta, insomma una kermesse di gusti tipici di queste zone. Ho fatto alcune foto ma ero talmente emozionato che alcune sono venute sfuocate. :-) Alcuni cenni sul tartufo, le prime notizie si hanno nel primo secolo d.C., ai tempi di Plinio il Vecchio. Nel Medioevo e Rinascimento era considerato il cibo dei nobili e secondo alcuni “scienziati” dell’epoca il suo aroma era una sorta di “quinta essenza” che provocava sull’essere umano un effetto estatico. Nel Settecento Gioacchino Rossini lo defini’ il “Mozart dei Funghi”. Solo nel 900 ha acquistato fama mondiale. Oggi il costo del Tuber Magnatum puo’ arrivare fino ai 5000 euro al chilo. L’undici di novembre si svogle ogni anno l’asta mondiale. L’anno scorso un lotto di 3 tartufi di un chilo e mezzo e’ stato venduta per 125.000 euro. Il ricavato dell’asta viene devoluto alla Fondazione per la Ricerca contro il cancro. Anche io non ho resistito alla tentazione di comprarne uno piccolo e non vi dico il profumo quando apro il frigorifero…

Sono in Italia!!

E’ stata proprio una bella sopresa. Avreste dovuto vedere la faccia di mia sorella!!, occhi sgranati, con le mani si teneva la testa e quasi scappava come se fosse spaventata… non riusciva a crederci…. :-) quando si’ e’ accorta che era tutto vero si e’ inginocchiata. Io ridevo e cercavo di abbracciarla poi siamo andati da mia madre che era gia’ nel letto per andare a dormire ed era felicissima. Abbracci, baci, mi aveva gia’ sentito parlare fuori dalla finestra con mio padre e se l’aspettava. E’ stato bellissimo vedere tutti cosi’ contenti ed ero emozinatissimo anche io, ma se fossi in voi non ripeterei l’esperimento con una persona anziana…. Mia sorella mi ha confidato che quasi le prende un colpo, ha avuto male al petto tutta la sera… Ora godiamoci questi giorni e poi………..?????????? Il 16 Ottobre torno in Cina per un mese, finalmente……… :-)

Sull’aereo verso l’Italia

Immagino che molti di voi avrebbero scommesso sulla possibilita’ che io fossi in Cina…. e invece no !!! Sono sul volo della SAS che da Seattle mi sta portando a Copenhagen dove faro’ scalo prima di arrivare in Italia. Ho fatto l’upgrade in business class, e tra Champagne, Vermentino e Porto sono leggermente brillo pero’ e bello viziarsi ogni tanto. L’arrivo in Italia sara’ una sorpresa, l’ho detto solo a mio padre che mi verra’ a prendere, poi mi faro’ portare a casa di mia madre e mia sorella. Voglio vedere che faccia faranno quando mi vedranno. :-) E’ la prima volta che lo faccio, e’ bello poter sorprendere spontaneamente le persone che ti vogliono bene quando meno se lo aspettano.   

Felicita’

Qualcuno mi ha scritto di essere veremente felice. Ho pensato a lungo oggi a quella frase e a cosa significasse essere felici. Per molti la felicita’ ha che fare con i soldi, con il lavoro, nelle cose materiali insomma, c’e’ chi la cerca a livello spirituale attraverso la religione, chi nell’amore o nel realizzare i propri sogni, molti si scordano che senza la salute e’ impossibile essere felici totalmente. Io penso che la felicita’ stia nelle cose semplici e nell’apprezzare tutto cio’ che sia ha, nel saper perdonare e nel saper regalare un sorriso.

Happiness is not real if it is not shared

La felicita’ non e’ reale se non e’ condivisa“, e’ la frase che Christopher McCandless scrisse prima di morire, un giovane di buona famiglia, che si incamminò da solo nell’immensità dell’Alaska, a nord del Monte McKinley. Aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato in beneficenza i suoi risparmi. Ai genitori spiegò per lettera la sua decisione di lasciare la civiltà e di abbracciare la natura. Quattro mesi dopo, il suo cadavere fu rinvenuto da un cacciatore di alci: accanto al corpo, un diario compilato da Chris nel corso dell’agonia e fino a poche ore prima di morire. Dal diario e’ nato un libro che avevo letto tanti anni fa’ e ora un film diretto da Sean Penns che ho visto oggi pomeriggio al cinema, si intitola “Into the wild“. Un film ricco di lezioni di vita che vi consiglio di vedere.
Dopo il film sono andato alla Benaroya Hall di Seattle. Non potevo perdermi il concerto per pianoforte n.2 di Rachmaninov e la quarta sinfonia di Tchaikovsky, due dei miei compositori favoriti di musica sinfonica.

21 di Settembre

21 di Settembre, un giorno importante per me, e’ da poco scoccata la mezzanotte. Sono a Kirland, una piccola cittadina appena fuori Seattle e non lontana da Redmond dove lavoro. Ho affittato un piccolo monolocale  per un paio di settimane. Ho venduto tutto ormai, la macchina, la casa, tutto l’arredamento. Mi sono rimaste quattro scatole, i vestiti, la mia macchina fotografica e questo portatile. Presto partiro’ per un lungo viaggio ma non vi voglio anticipare niente, sara’ una sorpresa. Intanto questa sera ho visto un bel film, Il Buio nell’Anima con Jodie Foster. Uscira’ tra una settimana anche in Italia. Si tratta di un film che parla di vendetta, e di come il dolore possa trasformarti in un’altra persona che spesso tu stesso non riconosci piu’.

Il Grand Canyon

DSC_0959Sveglia di prima mattina, alle 7:30 ero gia’ in viaggio dopo aver salutato Claudio e tutta la famiglia. Anche loro erano in partenza per San Diego. Mi sono fermato a Sedona, una cittadina molto caratteristica tra i canyon di roccia rossa.  Dopo 3 ore di macchina sono finalmente arrivato a destinazione. E’ veramente imressionante affacciarsi per la prima volta sul Grand Canyon, le dimensioni sono davvero incredibili: 1600 metri di profondita’ e 440 chilometri di lunghezza. Sviluppatosi nell’arco di 6 milioni di anni e’ talmente vasto e imponente che ti lascia a bocca aperta. Anche fotografarlo non e’ facile senza una macchina panoramica, avrei voluto farlo da un elicottero o un aereo.

Phoenix Arizona

DSC_0857E’ la prima volta che vengo in Arizona. Sono qui a casa del caro amico Claudio di Roma, che vive qui con sua moglie Cristina e due bambini Lorenzo e Giulina. Ci sono volute 5 ore di macchina da Las Vagas, 280 miglia percorse nel deserto attorniato solo da montagne e da cactus. Nella patria di Tex Willer, 35 gradi, caldo arido sembra davvero di essere nel far west.  Ho fatto alcune foto, quelle dei cactus sono molto belle. Mentre scattavo poco distanti da me alcuni coyotes ululavano quasi si stessero litigando una preda.  Domani mattina partenza all’alba verso il Grand Canyon

Il tempo

E’ cosi’ strano trovarsi qui in questa citta’ da un lato cosi’ falsa e superficiale, vuota di significati, e accorgersi che per me questo posto invece rappresenta qualcosa di importante, qualcosa a cui mi sento ancora legato in qualche modo. Forse sono legato al passato, o ai bei ricordi di certi momenti vissuti qui. Ma tendo sempre a scordare da cosa me ne sono andato, il dolore e la paura che spesso ho vissuto accanto a lei. E’ triste realizzare come a distanza di tempo tutto sembri cosi diverso, certe sensazioni diventano cosi’ sbiadite. Inesorabilmente il tempo tende a sgretolare tutto, portanosi via con se anche i piu’ bei ricordi che sembrano sempre piu’ lontani. Amarsi alla follia e poi, quando l’euforia finisce dimenticarsi, non parlarsi piu’. Eppure, anche se detesto questa situazione e mi riesce cosi’ difficile accettarla, sono io che l’ho voluta perche credo che non esiste altra via di uscita. Le voglio ancora bene… questo si’ e vorrei che questo lo comprendesse e se non mi faccio piu’ sentire e’ perche’ voglio che sia felice, magari lontano da me lo sara’ e questo non puo’ che rendere felice anche me. Sto guarendo pian piano le ferite. Devo cercare di resistere, rimanere in movimento e non cadere nella stessa trappola per l’ennesima volta. Ho lasciato l’hotel, ho affittato una macchina, destinazione Phoenix, Arizona a trovare il mio amico Claudio di Roma, poi se riesco al Grand Canyon. Giovedi’ sera tornero’ a Las Vegas. 

Sono a Las Vegas

pdGP035005 Sono atterrato da solo due ore e sono gia’ in hotel. All’arrivo ho provato molte emozioni per la maggiorparte tristi. Chissa’ forse ho fatto male a venire qui anche se sono contento che fuori c’e’ il sole e la giornata e’ calda. Appena sono atterrato, ancora sull’aereo, ho acceso il telefonino come facevo di solito, che se questa volta non ha squillato. Ero cosi’ abituato che qualcuno venisse a prendermi in questo aereoporto. Arrivato al ritiro bagagli ho camminato tra i carrelli un po’ spaesato. Mi sono accasciato su una sedia per riorganizzare le idee e ho aspettato che arrivasse la valigia, poi in taxi sono corso verso il Mandalay Bay. Finora nella mente ho solo tanti ricordi, che come diapositive o spezzondi di un film passano veloci nella mente e a volte pesano come macigni. Cose a cui ho pensato e ripensato mille volte arrivando sempre alla stessa conclusione. Katya e’ una donna che ho amato molto, sara’ difficile cancellarla dalla mente e dal cuore, ma non avevo altra scelta.

Il Colonnello Rabellino

Sempre sullo stesso diario ho trovato una poesia decisamente piu’ allegra scritta in dialetto alessandrino e dedicata al mio compagno di scuola e di quel viaggio Marco Rabellino. Il suo sogno era diventare Colonnello…. chissa che fine avra’ fatto :-)

Avag semper a mange’ al Keski Koski
Um pias fime’, beivi e ande’ a munte’
A son in squilibra’, sat vori fe’
Son riusci’ a pase’ sensa l’ passport
E ades son chi che a fas el vagabond

Ragassi vado a farmi un pisolino
io sono il  Colonnello Rabellino

Essere tristi

Leggendo il diario di uno dei miei viaggi in Finlandia, intitolato ‘Scandinavian Spedition’, ho trovato una nota scritta il 6 agosto 1988, esattamente 19 anni fa’.

Essere tristi e’ come essere al timone di una nave persa in mezzo al mare.
Tutto cio’ che puoi sentire e’ il  rumore del motore e ti stupisci che funzioni ancora.
Tutto cio’ che puoi vedere e’ mare aperto
Potresti urlare ma nessuno riuscirebbe a sentirti.
Potresti morire ma nessuno correrebbe a salvarti.
Sei solo.
Non sai se la rotta che stai seguendo e’ quella giusta, ma che ti importa in fondo, sai che finirai anche tu come gli altri.
E allora ti fermi e ti guardi indietro e sai che non puoi piu’ tornare.
Puoi solo continuare a sperare che il carburante non finisca e che il motore non ceda.
E intanto il sole sta per tramontare.

Life is full of surprises

E’ difficile riadattarsi alla vita stile Americana dopo tutti questi mesi passati in Asia, sto cercando in qualche modo di reagire ma non e’ sempre facile. Cercare di trasmettere le sensazioni che ho provato alle persone che conosco, mostrando foto, raccontando tutte le avventure che ho vissuto serve a poco, anzi, si rischia di diventare monotoni e noiosi. La lontananza poi tende a farti idealizzare molto le cose. Sognare e’ bello, poi io sono del segno dei pesci e di natura sono un sognatore. Spesso sono caduto in questa trappola per poi battere forte il muso contro la realta’ facendomi anche del male. Qualcuno diceva che “i sogni si avverano sempre” Sara’ vero? Forse, raggiungere un obiettivo e’ sicuramente piu’ facile, basta lavorare duro e l’ottieni. Sognare e’ bellissimo ma anche pericoloso. Cosi’ quando sogno cerco, nel limite del possibile, di non crearmi troppe aspettative per non finire poi di rimanere deluso. In fondo e’ bello anche cio’ che e’ imprevedibile o inaspettato.  Mi piace molto quella frase Americana: “Life is full of suprises”. La vita’ e’ piena di sorprese …….. quindi bisogna sempre cercare di vivere l’attimo.

Compiti in classe di Italiano

Sempre sullo stesso diario di scuola ho trovato le note della professoressa di Italiano con i voti dei compiti in classe. Purtroppo l’Italiano non e’ mai stato il mio forte… quindi se leggete degli errori di grammatica in questo blog spero mi perdonerete… :-( 

14-5-87
Svolgimento frammentario e poco finalizzato, esposto in una forma non sempre corretta 5– 

6-5-87
Svolgimento affrontato solo in parte e piuttosto superficiale. 5+

9-12-88
Ti sei limitato ad un esame di esemplificazione ma hai eluso il problema proposto. Forma sciatta. 5+

12-3-88
Molto evasivo e poco attinente al testo il tuo svolgimento. 5

Quanto l’ho odiata la professoressa Visconti… Fortunatamente c’erano i voti di Matematica, Informatica, Elettronica e Inglese a tenermi su il morale… :-)

Dal diario di scuola

Tra gli scatoloni vecchi e abbandonati ho trovato un diario di scuola. Deve avere almeno vent’anni. L’ho arperto e’ l’occhio mi e’ caduto su una bozza di una lettera che ho scritto a un’amica, corrispondente di penna, finlandese e mi sono fatto quattro risate nel rileggermi dopo tutti questi anni… chissa’ cosa avra’ pensato di me leggendola…

Dear Satu,
I’ve received your letter this morning. You have been very quickly!! I have received a very nice letter and I think you are a very interesting girl. I must congratulate with you for your good english.
In Italy the spring is going to arrive, I am not so happy for this. I prefer the winter, maybe because I love snow. I’ll seem you a strange boy, won’t I?
I don’t like busy life style too even if my life is quite of this kind. I am a computer programmer and I must travel much for selling or exchanging programs to anyone and I after this I have a lot of hobbies. I am always busy. Sometimes for relaxing I go to my country house but my dream is to go to live on a mountain in a small house amid the snow with a wonderful girl without study or work, maybe one day….
I have never go abroad but maybe this summer I will go to Swedish. I usually go to disco on Saturday but not very often because I have to study a lot. I would like to know something more about the exchange student. I don’t know what it is.
Ti AMO it means “I love you”. What’s the finnish phrase for Ti amo?
Last Saturday I played football in the Italian Championship Under 18 with my team Europa and we lost 2-0. I am a bit angry for this. Does your brother play football?
Well, I’ve told all for now. I hope you like my photo and I hope you’ll send me a photo too. You’ve promised!!!!
With Love
David

Auguri Ma’

ma_primaoperazione1.jpgIl post di oggi e’ dedicato a mia madre che e’ in ospedale e lunedi’ entra in sala operatoria per un intevento al femore e l’anca. Purtroppo non potro’ starle vicino durante questo momento difficile e questo mi dispiace molto, vivere all’estero significa purtroppo anche questo.  Mia sorella le ha regalato il pupazzo nella foto, si chiama Teodoro, e questa foto e’ proprio tenerissima!!  Auguri di cuore Ma’!!! Ti sono vicino anch’io…..