Essere tristi

Leggendo il diario di uno dei miei viaggi in Finlandia, intitolato ‘Scandinavian Spedition’, ho trovato una nota scritta il 6 agosto 1988, esattamente 19 anni fa’.

Essere tristi e’ come essere al timone di una nave persa in mezzo al mare.
Tutto cio’ che puoi sentire e’ il  rumore del motore e ti stupisci che funzioni ancora.
Tutto cio’ che puoi vedere e’ mare aperto
Potresti urlare ma nessuno riuscirebbe a sentirti.
Potresti morire ma nessuno correrebbe a salvarti.
Sei solo.
Non sai se la rotta che stai seguendo e’ quella giusta, ma che ti importa in fondo, sai che finirai anche tu come gli altri.
E allora ti fermi e ti guardi indietro e sai che non puoi piu’ tornare.
Puoi solo continuare a sperare che il carburante non finisca e che il motore non ceda.
E intanto il sole sta per tramontare.

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