Parlo poco di lavoro in questo blog, ma in questo caso e’ difficile non farlo. Ricordo ancora quando mi sono trasferito qui due anni fa e quanto era l’entusiasmo tra i colleghi, una delle ragioni che mi ha spinto a venire qui e a credere in questo progetto. Il morale di tutti noi invece, di questi tempi, ha davvero raggiunto livelli bassi mai visti prima. Allora eravamo 150, oggi siamo rimasti in un centinaio, forse meno. Durante gli ultimi 6 mesi molte cose sono cambiate, ci sono stati degli avvicendamenti ai vertici del management di Redmond e di conseguenza tutta la strategia del prodotto su cui lavoriamo e’ stata completamente sovvertita. E’ da allora che i tagli per noi sono cominciati, c’e’ chi e’ stato trasferito ad altri progetti, chi ha lasciato il team o addirittura la compagnia, e ai meno fortunati non e’ stato rinnovato il contratto temporaneo ed e’ rimasto a casa. E’ stato un susseguirsi di eventi che ha portato a dei cambiamenti drastici e un lungo interminabile periodo di incertezza che sembrava non risolversi mai. Ultimamente pero’ le cose sono precipitate, e anche per quel centinaio di persone che sono rimaste, incluso me, nella speranza che qualcosa si mettesse per il verso giusto, la situazione sembrai ormai compromessa. Ci e’ stato chiesto di prepararci al peggio e di pensare a cosa vogliamo fare se il peggio si presentasse. Certo, la situazione non e’ cosi’ disperata, probabilmente qualche altro reparto all’interno della ditta ci offrira’ un posto di lavoro, e si ricomincera’ da capo. Pero’ la tristezza rimane ugualmente per tutti noi perche’ eravamo un bel gruppo, perche’ abbiamo lavorato duro, con ottimi risultati direi, su un progetto per 3 anni senza poterlo finire, senza poter festeggiare al traguardo finale, senza nemmeno un grazie, almeno per il momento… Quindi e’ sicuramente piu’ l’atteggiamento da parte di alcuni signori a Redmond, e il modo nel quale questa capitolazione si sta consumando, che ferisce. Siamo stati trattati come dei numeri, e la delusione e’ forte. Personalmente non sono preoccupato, trovero’ altre strade, anzi forse meglio cosi’. Ma non penso che questo gruppo di ragazzi meritasse una delusione del genere. E penso che questo cambiamento sia frutto di una strategia politica che parte da ben piu’ in alto. Per chi non lo sa o non se lo ricorda infatti (leggetevi questo articolo del Los Angeles Time di allora), nel 2004 Bush aveva detto che “esportare posti di lavoro all’estero faceva bene all’America”, incentivando con onerosi sgravi fiscali le grosse compagnie che seguissero questo suo invito. E cosi’ in molti si sono buttati sulla Cina. Ora pero’ la strategia a Washington e’ cambiata, quei tagli sulle tasse che Bush aveva offerto alla compagnie per esportare posti di lavoro all’estero potrebbero essere revocati, e con la disoccupazione al 10% negli States, era ovvio aspettarsi questa inversione di tendenza. E probabilmente e’ giusto che sia cosi’, Obama protegge gli interessi del suo paese, e fa bene. E’ tempo di guardare avanti, rimanere ottimisti e rimettersi in gioco. Almeno adesso, dopo tanti mesi, l’incertezza e’ finita e sappiamo quale sara’ il nostro destino.
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La Borsa di Louis Vitton
Un amica di Selina di cui non faccio il nome e’ sposata con un importante showman e imprenditore immobiliare di Pechino. L’ho gia’ visto due volte in televisione sul primo canale della CCTV cantare in duetto con bellissime donne, ogni volta si presenta con una diversa…. A dire il vero non e’ poi cosi’ famoso ma finisce sempre in televisione grazie al suo forte guanxi cioe’ pagando qualcuno del governo. Con la moglie pero’ e’ in rotta, torna sempre a casa alle 4 del mattino, non si vedono quasi mai e non si sfiorano nemmeno con un dito da anni, tanto che di recente hanno pure discusso di divorziare. Poi qualche giorno fa lei gli ha chiesto la verita’: “Se hai un amante dimmelo!!”. Lui in un primo momento negava categoricamente poi la discussione si e’ abissata. Il giorno dopo il tipo la chiama al telefono e le dice: “Sono in un negozio e voglio comprarti una bella borsa…. sai quella di cui mi parlavi…? Perche’ non vieni qui e te la scegli tu?”. Lei ha accettato ed e’ corsa sul posto. E’ tornata a casa con una bella borsa e un portafoglio di Louis Vitton, valore di circa 2000 euro. Selina mi ha detto che quando la sua amica le ha raccontato quella storia, esibendo fiera di se’ i regali che il marito le aveva fatto, e’ rimasta senza parole: “che cosa potevo dirle di piu’?”.
La situazione e’ alquanto interessante. Apparentemente Selina e la sua amica pensano che il prezzo di 2000 euro siano la giusta punizione per un marito che si sta comportando male. Io invece tendo ad osservare questa situazione da tutt’un altro lato. Per un uomo ricco 2000 mila euro sono una comoda scappatoia, piuttosto che affrontare un divorzio e sborsare cifre molto piu’ onerose. Questo matrimonio a me sembra molto di facciata, come spesso accade da queste parti. E lui e’ un furbone tanto che ho detto a Selina che quando, e se, lo incontrero’ gli stringero’ la mano. Poi le ho chiesto: “Ma se tu fossi nella stessa situazione e mi comportassi con te allo stesso modo tu cosa faresti?” E lei – “Visto che non sei mio marito prima mi prenderei la borsa e poi ti lascierei”. E se invece fossimo sposati? “Mi prenderei la borsa e poi mi troverei un amante”. Morale della favola, quello che conta di piu’ alla fine e’ sempre la borsa di Louis Vitton… e da questa storia c’e’ molto da imparare…
Il mondo sottosopra
Pechino 24, Milano 20. Cielo sereno. Sono le previsioni per il 25 Ottobre in questo autunno 2009 che piu’ che un autunno mi sembra quasi un inizio d’estate. Il tempo sta uscendo pazzo… Quando era bambino ricordo una mitica nevicata ad Alessandria il 13 di Novembre. Ero e rimango un patito della neve quindi certe date non le scordo. Ma come sono cambiati i tempi… da non crederci. Godiamoci tuttavia, non mi lamento, queste giornate soleggiate prima di tirare fuori il cappotto dall’armadio. Buon weekend a tutti!
Natale con i miei, capodanno a Dubai
Ho comprato il biglietto per Natale. Ho deciso di provare una compagnia Araba, Fly Emirates, primo perche’ ha una delle flotte aeree piu’ moderne del mondo (spero quindi anche delle piu’ sicure) con Airbus A330 / A340, Airbus A380 and the Boeing 777. Secondo perche’ il prezzo e’ contenuto, il biglietto e’ costato 880 euro che sotto Natale non e’ male. Dulcis in fundus, perche’ il volo da Pechino a Milano fa scalo a Dubai, una citta’ che e’ da un po’ di tempo che voglio visitare. Cosi’ al ritorno dall’Italia faro scalo 5 giorni e trascorrero’ il capodanno a Dubai. Il volo e’ piu’ lungo, circa 15 ore invece che 11. Pero’ ho scoperto anche che in alcuni periodo il viaggio in business class e’ solo 1400 euro (su altre compagnie aeree si parla di 3-4 mila euro) . La cosa strana e’ che il volo Milano-Dubai in economy class a capodanno costa 1300 euro, e il volo Dubai-Pechino 770 euro. Quindi in teoria il volo Milano-Dubai-Pechino, che copre entrambe le tratte pensavo si aggirasse intorno a 2000 euro. Invece al prezzo di 880 mi sembra quasi un furto…..
Via dei Martiri
Sono passati 8 anni da quando mia nonna Tecla se n’e’ andata. Ieri era l’anniversario. Per ricordarla ho voluto riascoltare un CD che mi aveva comprato e che non in fece a tempo a darmelo di persona. Il brano che mi piace di piu’ si intitola ‘Via dei Martiri’, ecco il testo
Sedute di agopuntura
Era da un po’ di tempo che soffro di dolori a livello cervicale. Ruotando il collo sento come un rumore di sfregamento tra le vertebre, che a quanto pare viene chiamato anche “sabbia nel collo”. Ho deciso cosi’ di rivolgermi a un medico molto bravo che pratica l’agopuntura. E dopo cinque sedute mi sento molto meglio, non solo per quanto riguarda il collo, ma anche l’umore e l’appetito mi sembrano migliorati. La foto che potete vedere a fianco l’ho scattata proprio durante una delle sedute. Immaggino che molti in occidente siano ancora scettici per quanto riguarda questa terapia ma il recente riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha risolto per sempre le perplessità del mondo medico ed oggi, anche in Italia, l’agopuntura viene insegnata nelle Università e praticata anche nelle strutture pubbliche ospedaliere. E’ importante sottolineare pero’ che l’agopuntura non e’ la cura a tutti i mali ma il suo enorme vantaggio risiede nell’attrezzare l’organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la patologia in questione. La medicina classica occidentale spesso ricorre a metodi molto aggressivi, invasivi e carichi di effetti collaterali. Ero sicuro che se fossi andato da un’ortopedico mi avrebbe magari proposto un qualche intervento chirurgico o magari delle medicine. E’ per questo che ho cercato una strada alternativa, in Cina questo metodo tradizionale viene usato da ormai piu’ di 5000 mila anni. Le mie sedute continuano e vi manterro’ sicurmanete aggiornati sui progressi.
Nostalgia d’Italia
Sono tornato a Pechino e ho ancora in mente il mare. Stress da rientro? No, a dire il vero dopo questa vacanza mi sento molto rilassato e sereno, mi sono accorto che il mare mi fa bene. Pochi giorni, ma abbastanza anche per rivedere e sentire alcuni vecchi amici, tra cui Poalo Tonato e il mitico Daniele Polastri. Paolo ha fatto strada, oggi e’ un fotografo professionista con grandi doti artistiche, davvero bravo, vale veramente la pena visitare il suo blog qui. Ho scoperto anche un nuovo ristorante, La Locanda Cacciatori, a Gamalero in provincia di Alessandria. La specialita’ e’ la carne alla brace, ottima esperienza sia per il prezzo che per qualita’. Andare in Italia da turisti e’ sempre bello insomma. Magnate a tutto spiano senza mai fermarsi, ed e’ sempre dura fare i conti con la linea poi al ritorno. Ci sono stati anche momenti di tristezza, come la scomparsa del mitico Mike Bongiorno, un’icona della televisione, un simbolo di un Italia che sta ormai scomparendo. E’ in arrivo invece il digitale terrestre, che nei prossimi mesi prendera’ il posto dell’analogico. Un salto di qualita’ certo, anche se poi prendi un treno e ti metti le mani nei capelli dalla disperazione. Ma la televisione in Italia e’ importante, e non c’e’ da stupirsi… Mi sono cimentato nell’acquisto di alcuni decodificatori per aiutare alcuni parenti nell’installazione. Quanti bei canali… Per il resto l’Italia non sembra essere un paese in crisi, almeno guardando le cose superficialmente, tutti a prendere l’aperitivo, locali sempre pieni, macchinoni che girano, citta’ deserte ad Agosto. Eppure quando chiedi “come va?” la gente spesso ha poco ottimismo da offrire: “Tiriamo Avanti!” – e’ cio’ che piu’ frequentemente mi sento rispondere. Sostanzialmente quindi sembra che poco sia cambiato. Ho fatto ritorno a Pechino per la prima volta su un Airbus 340-600 della Lufthansa, una meraviglia della tecnologia aeronautica. Ha un apertura alare di 63 metri, ed e’ al momento l’aereo piu’ lungo al mondo: 75 metri per la precisione, mica poco… quasi un campo da calcio. Un siluro, silenzioso e incredibilmente stabile. L’Alitalia un areo cosi’ se lo puo solo sognare, la Lufthansa di questi aerei ne ha ben 24. Ha ragione Berlusconi, povera Italia. Ma lasciamo stare la politica. Godiamoci Pechino, intanto basta chiudere gli occhi e lasciar passare un paio di mesi che e’ quasi Natale ed e’ gia’ tempo di tornare. Come passa il tempo…
Chiavari
Quante estati ho passato a Chiavari quando ero bambino. Ero ospite dei miei prozii, Gianni e Dina che hanno vissuto in questa citta’ della Liguria per 53 anni. Oggi sono tornato qui insieme a mia madre e proprio alla ‘zia Dina’ che oggi ha 88 anni. Pensavo oggi che quelli sono stati i miei primi viaggi. Arrivavo qui da Alessandria in treno, ricordo che mi sembravano distanze interminabili. Forse perche’ tornare al mare era sempre una festa e non vedevo l’ora. E che tristezza poi al ritorno perche’ era quasi tempo di tornare a scuola. Con me sul treno spedivo anche una biciclettina che ogni mattina mi serviva per seguire mia zia e arrivare in spiaggia. Percorrevamo quei viottoli che in Liguria prendono il nome di ‘carrugi’, ci fermavamo a far spesa, a comprare la focaccia per il pranzo. Che buona! Oggi ho solo avuto il tempo di fare qualche bagno e di pranzare all’Antica Osteria Luchin, aperta nel 1907, dove si puo’ gustare un’ottima Farinata Genovese.
Sguinzagliato
Finalmente, dopo tanto tempo, sono ritornato a Cargo Club. Un paio di drinks poi mi sono fatto una “cammenata” in mezzo a grilli che cantavano. Sono entrato in un KFC, “the highlight of my day”, meglio due patatine fritte che buttarsi dalla finestra – ho pensato. Scaltro. Sono ritornato a casa e ho scritto questo post. Che bello, tra un paio di settimane saro’ dinuovo in Italia.
Caro Berlusconi
Ti scrivo cosi’ mi distraggo un po’. Nella tua conferenza stampa di riepilogo dell’attivita’ del 7 Agosto hai detto al popolo Italiano che “nessun Governo ha mai fatto tanto in 14 mesi di vita”. Hai poi aggiunto che con 34 miliardi di ammortizzatori sociali, siete riusciti a “mantenere la pace sociale nonostante la crisi” e che “nessuno e’ stato lasciato solo”. Caro Berlusconi, mi spiace scriverti questa lettera per dirti che di una persona ti sei, aime’, dimenticato. Si tratta di mia sorella, che ha perso il lavoro a Giugno. Ha subito fatto domanda per la cassa integrazione e inizialmente le hanno detto che i soldi le sarebbero arrivati solo a Settembre. Ma oggi le e’ stato comunicato che i soldi arriveranno addirittura a Gennaio. Per non parlare della modica somma che ricevera’ (sempre se non ci saranno altri ritarti), 800 miseri euro. Caro Berlusconi, perche’ non racconti la verita’ alla gente del tuo paese che tu rappresenti?
That’s life
Questa mattina mi son svegliato e leggendo le notizie dall’Italia mi e’ venuto in mente un vecchio pezzo di Frank Sinatra intitolato That’s Life… ovvero E’ la vita. Non so perche’…. Comunque ho deciso di tradurvi il testo e di proporvi il video del brano in versione David Lee Roth, il mio grande idolo:
Traduzione del testo in Italiano:
E’ la vita, dicono tutti cosi’….
voli in alto ad Aprile,
poi a Maggio sei a terra….
ma non saro’ io cambiare questo ritornello,
perche’ a Giugno tornero’ a vivere alla grande…
E’ la vita, e per quanto strano possa sembrare
alcuni finisco male
inciampando in un sogno
ma io non lascio che mi butti a terra,
perchè questo vecchio mondo continua a girare e girare….
Nella vita ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida
E’ la vita, te lo dico io, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
e se non pensassi che ne valesse la pena provarci una volta ancora
mi sarei gia’ buttato di sotto
Ho fatto il burattino, il povero, il pirata,
il poeta, e il re.
Sono stato su e giù, sopra e fuori
e so una cosa sola:
Ogni volta che mi ritrovo la mia faccia spiaccicata a terra
mi tiro su da solo e sono pronto per una nuova sfida
E’ la vita, e’ la vita, e non posso negarlo,
ho pensato di farla finita baby…
Ma il mio cuore non ne vuole sapere
ma se niente si muove da qui a Luglio…
mi arrotolo in una grossa palla e…….. me ne vado!!
Shaddadubbi dubidu…. Wuuhh!!! …..Hey!
assolo finale!!
Forza Alessandria!
E’ notizia di ieri che dopo nove anni la squadra di calcio della mia citta’ e’ tornata in C1 o come la chiamano oggi Lega Pro Prima Divisione. Sono stati anni duri per i tifosi grigioneri dell’Alessandria come me, prima il fallimento, poi nei dilettanti, e ora finalmente siamo tornati in alto. I ‘grigi’ sono una vecchia passione per me, che dopo tante delusioni, e con questo calcio che non ha piu’ lo stesso sapore degli anni passati, si era un po’ affievolita. Tuttavia seguo sempre la mia squadra del cuore anche dalla Cina. Ho ascoltato la radio cronaca degli spareggi su sito internet di Radio Gold. Purtroppo c’era andata male, ma anche quest’anno molte societa’ sono fallite e quindi siamo stati ripescati, meritatamente direi perche’ eravamo arrivati primi in classifica a pari merito con il Varese. Non siamo stati promossi di diritto solo per la differenza reti: 6 goal in meno…. Ma la buona sorte ci ha premiato ugualmente. Quindi stasera si festeggia anche qui, con pizza!! Ma vieni!!!!!!!!! Approposito di calcio, tra una settimana circa, l’8 di Agosto, qui a Pechino ci sara’ Inter-Lazio, finale di Supercoppa Italiana. Ho gia’ i biglietti!!! Spero la guarderete anche voi in TV.
Un’occasione unica
E’ stata una settimana importante per me e per il team in cui lavoro perche’ e’ venuto a farci visita da Seattle il Vice Presidente che dirige l’intera divisione di Windows Mobile, di cui facciamo parte. Io mi ero offerto per avere un incontro a quattr’occhi con lui anche se non nutrivo grosse speranze. Mai piu’ pensavo che invece, proprio pochi giorni prima che arrivasse, il mio manager mi comunicasse la buona notizia che il mio desiderio si sarebbe avverato. Quando me l’ha detto ero felicissimo perche’ si trattava di un’occasione unica per me. Non ne ho parlato su questo blog, un po’ per scaramanzia, un po’ per non illudermi nel caso avesse cancellato all’ultimo minuto. Nel frattempo pero’ mi sono preparato e ho discusso col mio manager di cosa avrei parlato in quel mio incontro. Il meeting sarebbe durato solo venti minuti. Non molto, ma abbastanza per riuscire in quelli che erano i miei obiettivi e cioe’ parlargli di me e di cosa ci occupiamo del mio team. Cosi’ il giorno fatidico e’ arrivato e di seguito vi racconto come e’ andata.
Al mattino ero abbastanza pronto ma continuavo a pensare al discorso che mi ero preparato e non ero convinto. In fondo volevo cercare di non annoiarlo con le solite ‘tiritere’ o schede di dati di cui si sarebbe presto dimenticato. Il mio manager mi aveva pure suggerito di portare il mio computer portatile e fargli una mini presentazione con Power Point. In venti minuti? Non mi sembrava un’idea azzeccata. Cosi’ a pochi minuti dal nostro incontro mi e’ venuta un’idea brillante, mi sono ricordato di un collega e amico con cui ho iniziato a lavorare a Microsoft nel lontano 1995. Kevin ci assunse quasi allo stesso tempo, si chiama Bob Delavan, e inizialmente condivevo con lui lo stesso ufficio. Eravamo tutti e due alle prime armi, e ci aiutammo molto a vicenda. Andavamo molto d’accordo. un bravissimo ragazzo. Era l’unico sciatore del team poveretto, gli altri invece tutti snowboardisti e, e ricordo ancora le mitiche sfide che abbiamo fatto sulle montagne di Whistler in Canada. Bei tempi vabbe’ non divaghiamo… Bob era poi finito nel gruppo di Exchange, lo stesso nel quale il nostro Vice Presidente ha lavorato fino a 6 mesi fa’ prima di arrivare nelle nostra divisione. Ho voluto controllare e mi sono accorto che Bob e’ ancora in Exchange e ha fatto pure carriera. Cosi’ ho pensato di chiedere al Vice Presidente se lo conosceva, mi avrebbe aiutato a rompere il ghiaccio. Ho deciso anche che, invece di usare il portatile, avrei usato il pennarello alla lavagna bianca cancellabile, molto piu’ semplice e diretto e soprattutto meno informale.
Cosi’ un quarto d’ora prima ero gia’ li’ vicino al suo ufficio. Una signora nel suo staff mi ha visto che giravo li’ attorno ed ha incominicato ad attaccare discorso con me. La cosa mi ha messo a mio agio, poi e’ finalmente e’ venuto il mio turno e sono andato. Quando l’ho visto era in piedi, girato di spalle che riempiva il suo bicchiere d’acqua dal distributore. Eravamo entrambi vestiti in jeans e scarpe da ginnastica e gli faccio: “Heila’ come va?” molto informalmente come se gia’ ci conoscessimo da tempo e lui si gira verso di me mi risponde: “Bene e tu?” e poi prosegue “Tu la faccia da Cinese non ce l’hai….”. Cosi’ rido e gli dico: “Hehe, sono Italiano!” e lui guarda sul foglio con l’elenco degli appuntamenti e mi fa: “Ahh! Italiano! Non e’ che si sono sbagliati a scrivere il tuo nome? David con la ‘E’ finale?” ed io “No e’ giusto, Davide” spiegandogli come si pronunciava ”e’ la versione Italiana del nome David”. Cosi’ finalmente ci sediamo e gli faccio subito: “Ma non conosci per caso un certo Bob Delavan?” e lui “Si, lo conosco! Un tipo in gamba. Tra l’altro era andato a vivere in Italia per un certo periodo e poi e’ tornato” ero sopreso “Davvero?” e cosi’ con la scusa di Bob ho incominiciato a parlargli di come e’ iniziata la mia avventura in Microsoft, su quali prodotti ho lavorato e come sono arrivato in Cina. Poi gli ho chiesto se sapeva di cosa di occupa il mio team e lui mi ha risposto di no. Cosi’ mi sono alzato e col pennarello sulla lavagna bianca ho inziato con un bello schema che mi aiutasse a speigargli come lavoriamo e quali sono le nostre problematiche. Lui guardava attentamente, vedevo che capiva, sentivo che ci intendevamo. Alla fine mi sono seduto e mi ha fatto i complimenti perche’ la spiegazione gli era sembrata molto utile e concisa, ed aveva ben chiaro in mente di cosa ci occupiamo e qual’e’ il mio ruolo. Gli ho stretto la mano, l’ho salutato e me ne sono andato. Una volta uscito ero euforico, riuscivo a stento a contenere la felicita’ tanto che ho dovuto fare due passi per scaricare l’emozione. E’ andato tutto molto meglio di quanto mi aspettassi, penso di aver usato l’approccio giusto, e spero soprattutto che si ricordera’ di me e del contributo del nostro team al prodotto. Un altra giornata memorabile!
Tagli e ritagli
Nelle settimane scorse i tagli sul personale putroppo hanno toccato anche noi e mi e’ stato comunicato che avrei dovuto lasciare a piedi due dei cinque dipendenti che lavorano nel mio team. Ero molto dispiaciuto, forse e’ anche per questo che non scrivevo. Sono entrambe brave persone che ce l’hanno sempre messa tutta lavorando sodo e secondo me questa decisione non la meritano. Cosi’ per ricompensarli mi sono messo subito in moto per cercare di trovare loro un posto di lavoro in un altro gruppo, sempre all’interno della nostra ditta. E’ stata dura ma ce l’ho fatta. Questo mi ha reso molto felice perche’ sono riuscito a salvare due persone dalla disoccupazione, anche perche’ qui di ammortizzatori sociali o di cassa intergazione non se ne parla nemmeno. Penso che prendersi cura dalla carriera di un dipendente sia una funzione fondamentale di un manager o leader. In Italia chi gestisce del personale lo chiamano ancora “capo” ma a me non piace come parola. Il capo e’ un duro, e’ quello prende decisioni che non vanno messe in discussione, che ordina battendo i pugni sul tavolo, che se sbagli ti punisce e se fai bene si gode i tuoi meriti facendosi bello con i suoi superiori. Suona meglio “Manager” o “Leader” che e’ quello che secondo me sa ascoltare, che da una mano se c’e’ bisogno, che discute con i dipendenti la formula migliore da adottare, che coordina, che non esce dai gangheri al minimo errore, che premia se ci sono meriti e lo fa notare ai i suoi superiori, e soprattutto e’ la persona che mette il proprio dipendente nelle condizioni migliori per avere successo nella propria carriera. Io ho avuto la fortuna di lavorare piu’ di quindici anni negli Stati Uniti e di avere avuto dei veri “Manager” o “Leader” alle spalle da cui ho imparato tanto. Oggi cerco anche io di fare il manager o il leader, perche’ fare il “capo” non mi interessa. Anzi un giorno spero di poter insegnare ad altri manager Cinesi, a non comportarsi da “capi” come spesso fanno pure loro…
Pero’ per il momento sto ancora imparando anche io…. ogni giorno che passa…
Domani sara’ l’ultimo giorno di Jibin nel nostro team, per lui questa sera abbiamo organizzato una cena. Ma non in un ristorante, ognuno di noi ha cucinato qualcosa a casa e lo abbiamo condiviso tra noi in una sala riunioni all’interno della ditta. E’ stata veramente una serata piacevole, abbiamo riso e scherzato, condiviso ricette e ho visto i miei dipendenti veramente contenti, e felici. E questa e’ per me, aldila’ della crisi, una bella soddisfazione.
Ciao Seattle
Aereoporto di Seattle. 6:30 del mattino. Tra meno di un’ora lasciero’ dietro le mie spalle anche questa semi-vacanza/lavoro. E’ stata una settimana piena di eventi, questa volta sono riuscito a incontrare piu’ persone, anche se per poco tempo. C’e’ dentro di me tanta nostalgia per questa citta’, piena di ricordi e veri amici, alcuni molto cari da cui e’ sempre dura separarsi. Ci ho pensato e ripensato, Seattle e’ una citta’ tranquilla, molto “mellow” direbbero gli americani, quasi letargica direi almeno per me che vivo a Pechino, che e’ piena di vita. Mi sono reso conto, ancor di piu’ questa volta, che farei fatica a tornare a vivere qui, anche se nella vita non si sa mai. Certo e’ stato bello poter socializzare che mi mancava tanto, sono stato a piu’ party e feste qui in un settimana, che in un intero anno a Pechino. Quindi, senza dubbio qui vivrei una vita piu’ tranquilla e potrei parlare e socializzare con molta piu’ gente, e forse mi sentirei meno solo grazie ai tanti amici. Ma ci sono aspetti della societa’ americana che non mi piacciono piu’ dopo aver vissuto in Asia. Poi io sono un avventuriero, almeno il mio spirito e’ quello, e non sono ancora pronto per andare in pensione, ne finanziariamente, ne con il corpo e nemmeno con lo spirito. Quindi, si’ da un lato e’ triste partire, dall’altro …. fa parte del mio destino e delle scelte che ho fatto. Quindi cerco almeno di non rammaricarmi perche’ chissa’ quali nuove avventure mi aspettano….
Morire per un bicchier d’acqua
La nostra vita e’ proprio appesa a un filo. Ieri ero a cena con Selina, a un certo punto la cameriera e’ arrivata e sul vassoio aveva dell’acqua naturale fredda. Ero un po’ stupito perche’ di solito i Cinesi quando ordinano l’acqua la preferiscono a temperatura ambiente o addiritura bollente. Dopo qualche sorso Selina e’ sbiancata e a ha cominciato a dirmi di sentirsi male: “Ho male al cuore e non riesco a respirare”. Inizialmente ho pensato a un attacco di panico, poi ho capito che non lo era perche’ ha incominciato a dirmi di non sentire quello che le stavo dicendo. Improvvisamente e’ collassata, mi sono alzato e ho cercato di farla rinvenire. Intanto fatto segno al cameriere di chiamare l’ambulanza. Sembrava che si riprendesse ma poi ha richiuso gli occhi, ha iniziato a urinare ed e’ stramazzata a terra. Ero veramente spaventato e non sapevo cosa fare, ho provato a rialzarla e dopo qualche minuto finalmente e’ ritornata in se’. L’ambulanza e’ arrivata ma ormai stava meglio, cosi’ abbiamo preso un taxi. Non pensavo che un bicchiere d’acqua fredda potesse essere cosi’ pericoloso ma mi e’ venuta in mente mia nonna che quando ero piccolo e bevevo l’acqua fredda del frigo mi strillava: “Piano che e’ fredda!!!”
Dinuovo in partenza
Il conto alla rovescia e’ gia’ iniziato. Venerdi’ mattina parto per Seattle, prima pero’ faro’ scalo a San Francisco dove mi fermero’ per due giorni per incontrare alcuni cari amici del COM.IT.ES. Non vedo l’ora perche’ ad alcuni di loro sono molto affezionato e conservo ancora bellissimi ricordi di quando abbiamo lavorato insieme. Sono anche felice di rivedere gli amici di Seattle alcuni dei quali non sento da un po’. Saranno dieci giorni intensi, anche sul lavoro, la ragione principale del mio viaggio. Avro’ sicuramente molte cose da raccontare sul blog quindi spero continuerete a seguirmi.
Cucu
Eccomi qua. Sono tornato. E’ stato un lungo periodo di silenzio, voluto in parte, dovuto a una quasi totale mancanza di ispirazione – un periodo cupo, dal quale sto pian piano risvegliandomi. Ho vissuto quasi in letargo, un inverno freddo, interminabile. Dieci giorni fa ho visto gli ultimi fiocchi di neve, lo spero almeno visto che questo weekend la temperatura si e’ rimessa sopra i 25 gradi. Speriamo che tenga… Ho preferito il silenzio allo scrivere cose tristi, banali o superficiali, avrei rovinato lo stile di questo blog. Ho preferito non annoiarvi. Per ora e’ tutto, solo poche righe. A domani dunque….
Il compleanno si avvicina
Sono in Italia per festeggiare il mio 40esimo compleanno. L’8 Marzo sono anche 17 anni che vivo all’estero e questa, se ricordo bene, e’ solo la seconda volta che lo festeggio in Italia. Ho cercato di rendere questa ricorrenza un po’ speciale chiedendo a tutti di non farmi regali ma un donazione in denaro che poi devolvero’ interamente a un’associazione Alessandrina che sta cercando di costruire un ospedale in Somalia. A Pechino invece i miei dipendenti mi hanno riservato una sopresa molto speciale, con la torta e un regalo che vedete nella foto. Sono stati molto carini. Lo so, sto scrivendo poco, le ragioni sono tante ma di una cosa sono sicuro, tornero’ a scrivere presto.
Nevica
Finalmente la neve la vedo anch’io. Dopo mesi di sole e siccita’ questa notte scende lieve giu’ dal ciel. Promette bene anche per domani. Poi giovedi’ la minima scendera’ a –10. Questo inverno sembra non finire mai. Quante volte ho sognato di essere in un posto al caldo, di camminare su una spiagga a piedi nudi accanto al mare. Vabbe’ non ci pensiamo. Tra due settimane saro’ in Italia per festeggiare un evento importante: il mio quarantesimo compleanno. Da 20 a 30 non me ne sono quasi accorto, ma da 30 a 40 il passaggio non e’ indolore. Continuo pero’ a pensare che l’eta’ rimane un numero, quello che conta e’ lo spirito. Oggi mentre ero sul taxi che mi portava al lavoro pensavo proprio a questi ultimi 10 anni, devo sentirmi felice perche’ senza dubbio sono stati i piu’ belli. Ho viaggiato tanto, e ho fatto esperienze bellissime che non dimentichero’ mai. Chissa’ forse dovrei parlarne ogni tanto su questo blog, peccato non aver incominicato dieci anni fa’ a scrivere. Conservo ancora tanti ricordi pero’, foto, emails, diari. Spero un giorno di avere il tempo di mettermi li’ e riordinare un po’ tutto, sarebbe interessante….
Sono piu’ fiducioso perche’ incomincio a camminare quasi normalmente e i dolori al ginocchio stanno pian piano diminuendo. Nel weekend ho lavorato bene in palestra, sara’ anche per quello, almeno spero…. Devo continuare cosi’ e non distrarmi anche se e’ facile di questi tempi….