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Olimpiadi -15

Ieri sera ho tentato di raggiungere il villaggio olimpico con la metropolitana, volevo scattare qualche foto in notturna al nuovo stadio olimpico. Sono salito sulla linea 10 e dopo dieci minuti siamo arrivati a Xionmao, la stazione di collegamento con la linea 8 che porta al villaggio olimpico. La linea 8 e’ una delle 3 linee metropolitane innaugurate lo scorso weekend e di cui ho partlato nell’ultimo post. Alla stazione di Xionmao non mi aspettavo pero’ che avrei trovato il sottopasso che porta alla linea 8 chiuso. Sopreso della cosa, abbiamo domandato a uno degli agenti della sicurezza. La linea metropolitana c’e’, e’ pronta, ma non si puo’ usare. Per motivi di sicurezza verra’ aperta solo durante i giochi e la potranno usare solo quelli in possesso di un biglietto per le competizioni. Abbiamo deciso di uscire dal sotterraneo e vedere se si poteva prendere un taxi. Ma arrivati in strada l’atmosfera era surreale, strade sbarrate, un continuo via vai di macchine governative col lampeggiante accesso, militari e polizia a controllare il traffico. Per mezz’ora abbiamo sperato che un taxi si fermasse ma niente. L’impressione era di essere in una zona militarizzata, ed alto rischio…certo non un villaggio olimpico. Facce tese, poca gente in giro, controlli serrati. Volevo proseguire a piedi ma era tardi e lo stadio molto lontano da dov’ero. Ho deciso di riprovare nel weekend. Sono rimasto molto deluso, per la prima volta da quando sono in Cina, mi sono trovato faccia a faccia con la regole dure del governo cinese. Posso capire che ci sia parecchia tensione e che abbiano messo in atto misure preventive per salvaguardare la sicurezza, ma cio’ che ho visto mi e’ sembrato eccessivo. Mi e’ parso davvero un brutto segno, posso sbagliarmi ma questa e’ la mia impressione di ieri sera. Intanto stamattina la qualita’ dell’aria era dinuovo scadente con scarsa visibilita’. Mi chiedo se tutto e’ dovuto all polvere che arriva dal deserto o se le misure che hanno preso per diminuire l’inquinamento sono davvero efficaci. I presupposti non mi sembrano buoni,… staremo a vedere…

Olimpiadi -17

Mancano ormai 17 giorni alle Olimpiadi e lo scorso weekend Pechino ha compiuto un passo cruciale verso questo importante traguardo. Il traffico e’ diminuito drasticamente grazie alle misure anti-inquinamento che prevedono la circolazione delle auto solo a targhe alterne. In piu’ sono state innaugurate 3 nuove linee metropolitane, sono stati chiusi i cantieri edili e gli impianti chimici. Il tutto dovrebbe portare a una diminuzione delle emissioni inquinanti del 30%. L’aria sembra essere decisamente migliore rispetto al solito. Ma la cosa che mi rende particolarmente felice e’ la linea metropolitana numero 10, perche’ una delle stazioni e’ praticamente davanti a casa. Quindi niente piu’ taxi per me, mi ci vogliono solo 15-20 minuti da casa all’ufficio. Una pacchia anche perche’ la stessa linea mi collega con il resto della citta’ nel giro di mezz’ora e con solo 20 centesimi di metroeuro. Il servizio e’ davvero di grande qualita’ con treni e stazioni modernissime come potete vedere nella foto accanto. La scorsa settimana si sono anche svolte le prove top secret della cerimonia di apertura. Per gli artisti che si esibirannno in quello che penso sara’ davvero un evento da non perdere, nel contratto che hanno sottoscritto c’era una clausola che prevede una penale di 7 anni di galera per eventuali fughe di notizie alla stampa sui dettagli della cerimonia. Diciamolo davvero…., qui quando ti chiedono di tenere la bocca chiusa non scherzano…

Il Giardino della Chiarezza Perfetta

loto Lo scorso weekend sono stato a visitare un altro enorme parco di Pechino chiamato Yuangming Yuan. Attrazione principale sono sicuramente le ninfee, dette anche fiori di loto. Meno interessante il guazzabuglio di resti di pietra e marmo di quello che era il vecchio palazzo d’estate. Tutte le costruzioni tradizionali cinesi sono andate bruciate dalle truppe francesi e inglesi durante la seconda guerra dell’oppio. Un oasi di verde davvero grande, le foto rendono poco l’idea dell’estensione di questo parco. Un posto ideale per stare un po’ al fresco in queste giornate d’estate che si fanno sempre piu’ afose

Fritto misto di pipistrelli

Ho parlato di cibi strani e di quanto sia disposto a provare ad assaggiare di tutto… Poi ieri sera guardando le news locali in televisione sono rimasto sconcertato. Pare che in una zona della Cina, non sono riuscito a capire bene quale, mangiano pure i pipistrelli…. Hanno fatto vedere mentre li preparvano fritti nel wok… e li hanno pure ripresi mentre se li pappavano tutti belli contenti…. Sono rimasto a bocca aperta…. che dire… Altro che esercizio di apertura mentale, questa e’ fame…. Certo che maccheroni, yougurt al limone e zafferano suggerito da una una mia amica, e’ un gioco da ragazzi a confronto…. hehe…  :-)

Nel blu dipinto di blu

cctv Avevo gia’ parlato in questo post della nuova sede che stanno costruendo per la CCTV, la TV di stato cinese. Lo scorso weekend ho approfittato del bel tempo e del cielo azzurrissimo per scattare qualche foto a questo incredibile edificio dalla forma futuristica. Poco distante, un altro grattacielo, il piu’ alto a Pechino, sta per essere completato. Si tratta del Wolrd Trade Center, che assomiglia un po’ nell’estetica a quello di New York. E’ alto 330 metri, con 73 piani e ospitera’ per la maggior parte uffici e un lussuoso hotel.

Storia di un pomodoro

pomis In Italia i pomodori si mangiano in insalata, o anche solo con un po’ di sale. In Cina d’estate i pomodori si mangiano con lo zucchero… hehe… avete letto bene…. state storgendo il naso percaso? Nooo….!!! Aspettate…. Ero scettico anch’io poi ho deciso di provare… e devo dire che non sono niente male, anzi mi sono piaciuti….! La Cina mi sta mettendo veramente alla prova, mi piace molto asseggiare novita’ culinarie, anche se ci sono alcune cose che proprio non riesco a mangiare tipo la tartaruga. Mi fanno cosi’ pena poverette…. Eppure dicono che sono molto buone e fanno bene alla pelle…. sara’… Prima o poi le provero’, perche’ no? Pensavo ieri mentre mangiavo quei pomodori che aprirsi a gusti diversi e sapori nuovi e’ anche un buon esercizio per la mente. Per alcuni e’ molto difficile, chissa’ perche’ per me non lo e’… Pensandoci bene, poi, ai pomodori col sale ci sono legato, mi ricordo quando la sera in campagna bagnavo l’orto che mio nonno coltivava. Ne staccavo uno pian piano dalla piantina ed erano cosi’ profumati e gustosi, ad ogni morso aggiungevo un po’ di sale. Eppure, pensavo, oggi mi trovo qui in Cina e i pomodori li mangio con lo zucchero…. chissa’ perche’? Provate anche voi stasera, prendete un bel pomodoro fresco, tagliatelo a fette, cospargetelo di zucchero e mescolate per bene. Chiudete gli occhie e pensate di mangiare una cosa buonissima e il gioco e’ fatto… poi scrivetemi e fatemi sapere come e’ andata.

Olimpiadi la febbre sale

pechino2008 I prezzi dei biglietti per lo show innagurale dei Giochi Olimpici sono saliti alle stelle, non si trova niente sotto i 3 mila euro. Proprio ieri, incredibile ma vero, il fratello di Selina e’ riuscito a vendere il suo biglietto a una ricca signora americana. Comprato con 20 euro grazie alla lotteria dei biglietti, impossibile comprarli direttamente tante erano le richieste, lo ha venduto alla cifra, non vi sto raccontando frottole, di ben 10 mila euro…. Ebbene si’ ha sicuramente fatto un bell’affare… Io non ho comprato biglietti ma ieri e’ arrivata comunque una bella notizia anche per me. Microsoft ha un gruppo di volontari che parteciperanno alla manifestazione e ieri mi e’ arrivata un email che saro’ uno di loro. Non so bene cosa mi faranno fare e dove lavorero’, ma sara’ solo per un giorno, il 15 di Agosto dalle 6 alle 10 di sera. Adesso mi sento anche io parte di queste olimpiadi storiche.

Mangiamoci un Bing Ci Lin

cielo Sabato e’ stata una giornata stupenda. Trentadue gradi, leggero venticello, cielo azzurrissimo e visibilita’ illimitata.  La sera con Selina sono tornato in quel viottolo di cui ho parlato nel mio ultimo post. In fondo alla via c’e’ un famoso cinema di Pechino, volevamo andare a vedere il fim Kung Fu Panda ma ormai l’ultimo spettacolo era gia’ iniziato. Niente paura, per strada a due passi dall’entrata del cinema vendono i DVD dei film che proiettano nelle sale per la modica cifra di 1 euro. Incredibile il coraggio che hanno di vendere DVD illegali proprio li’… Anche io non sono da meno, con il DVD in mano sono entrato un po’ imbarazzato nel cinema perche’ all’interno c’e’ una famosa gelateria americana. Si tratta di Hagen Dazs, una catena che produce gelati dal 1959 nata nel Bronx a New York. Che ridere con quel DVD in mano dentro al cinema… ma non ho sorriso quando mi hanno presentato il conto per due coppe di gelato: 13 euro, sono rimasto di stucco perche’ qui equivale al costo di una cena per due. Non so se avete presente quali siano i margini di guadagno per il gelato, penso che i costi di produzione siano intorno ai 50 centesimi di euro al chilo… Volete investire in Cina? Eccovi un’opportunita’ …. tra le tante ovviamante… Siamo usciti e sulla strada di casa abbiamo comprato anche un anguria di 3 chili (prezzo 70 centesimi di euro) e un mazzo di gigli per la cifra di … udite udite … rullo di tamburi…. un euro! Da un eccesso all’altro…. Approposito gelato in Cinese si dice Bing Ci Lin…. suona bene no? Questa sera ‘mi sparo’ un bel…. Bing Ci Lin!! he he…. :-)

Notti calde d’estate

Le giornate estive a Pechino sono molto calde ma la notte la temperatura puo’ scendere fino a 20-25 gradi, come stasera, un leggero venticello fresco e una sensazione molto piacevole. Mi sono imbattuto in una zona che non conoscevo, ho deciso di farci un giro, quasi come qualcosa mi attirasse verso quella piccola via. Improvvisamente mi sono trovato in un posto che pareva surreale. Case molto semplici, viale alberato, i grilli che cantavano, mi ha ricordato molto i tempi di quando camminavo fuori la sera in quella casa in campagna. Incuriosito ho continuato per la mia strada, c’era molta gente fuori, sembrava che la citta’ fosse piu’ viva. Infatti i Cinesi odiano il sole, e’ abbastanza comune vedere ragazze di giorno con l’ombrello per ripararsi.  E’ stato piacevole trovarmi tra tutte queste persone che camminavano per strada, alcune tenendosi per mano o sedute sulle pachine e sui gradini, chi al buio sotto le piante, tutte ombre in questa notte chiara. Camminando ho visto una bancarella stracarica di angurie, negozi e ristoranti estateaperti, fruttivendoli, fiorai e parrucchieri fare ancora affari, come se tu fosse in pieno giorno. C’e’ chi attorno a un piccolo tavolo giocava a carte, chi ballava o che praticava tai chi. Un posto che mi ha fatto sentire cosi’ distante dal rumore e la polvere dei cantieri che costruiscono inferni di cemento 24 ore su 24. Mi e’ sembrato di tornare indietro di 30 anni, quando Deng Xiaoping e’ venuto fuori con la famosa frase “arricchirsi e’ glorioso”, ma cosa gli era saltato in mente? Tutto era cosi’ semplice e bello. Forse mi sono dimenticato anche io del valore e significato delle piccole cose e ho sentito per un momento quanto mi mancano, di quanto forse mi sono dimenticato il mio passato. Sempre di corsa, sempre a cercare di raggiungere un obiettivo. Non vedo l’ora di fermarmi e godermi anche io queste notti calde d’estate.

Xia l’indovino

Mi capita ogni tanto di sbirciare il mio oroscopo ma mai ho avuto il coraggio di farmi leggere il futuro, anche perche’ credo poco a queste cose. Ma era tanto tempo che Selina mi parlava di Xia, e conoscendo la sua storia di vita non nascondo che desideravo incontrarlo. Finalmente dopo tanto attendere sabato si e’ presentata l’occasione. Novant’anni di eta’ (anche se lui dice a tutti di averne solo ottanta), Xia non ha niente a che vedere con i maghi o cartomanti che truffano la gente in Italia stile Vanna Marchi. Xia non vuole soldi, solo un po’ di frutta che poi lui dona a chi ne ha bisogno. Prima viveva in un piccolo villaggio di montagna, da 6 mesi per ragioni di salute si e’ trasferito in una clinica militare, riservata solo ad alti ufficiali del governo. Siamo andati a trovarlo li’ sabato sera, grazie al fratello di Selina che conosce da tanto tempo. Ero emozionato anche perche’ Xia e’ una personalita’. Ha vissuto 35 anni a Los Angeles e ha letto il futuro anche a famiglie reali e capi di Stato tra cui Ronald Reagan. L’attesa di sapere quale sarebbe stato il suo verdetto sul mio futuro si e’ quindi unita alla mia curiosita’ e all’emozione di incontrare una persona dal suo carisma e la cosa mi ha messo davvero in subbuglio. Quando l’ho incontrato sono rimasto colpito dal suo sorriso e dal suo xiasguardo estremamente benevolo. Un persona raggiante, la sua foto forse rende poco. Siamo entrati nella sua stanza da letto della clinica e molto gentilmente ci ha fatto accomodare. Ho appoggiato il cestino di pere che abbiamo portato in dono su un tavolino e devo ammettere che ero anche un po’ nervosetto, ma Xia ha saputo subito rompere il ghiaccio…. Ci ha dato da sfogliare un album con dei disegni di Buddha stupendi e quando mi ha detto che li aveva fatti lui quasi non ci credevo, davvero un artista. Poi mi ha finalmente invitato a sedermi accanto a lui. Mi ha detto sorridendo “Sei un tipo orgoglioso tu, vero?”…. ero imbarazzato e ho cercato di parare il colpo con un “Ma non so…”. Xia poi mi ha chiesto quando sono nato: “Sembri piu’ giovane della tua eta’…”. Ho sorriso e lui ha continuato: “Il 2007 e’ stato un anno difficile per te, ti e’ successo qualcosa di brutto vicino al tuo compleanno”. Mi e’ venuto un brivido, proprio durante il mio compleanno ho rotto la relazione con Katya ed e’ stata per me una decisione difficile e dolorosa. “Quest’anno pero’ ti sei ripreso vero? Ma non hai ancora superato del tutto”. Gia’…. “Ma il prossimo anno sara’ una buon anno per te, vedo grandi cose, cambierai lavoro o ci sara’ una promozione”. Gli ho detto che ero felice di questo ed era tutto cio’ che volevo sapere. “Sei un bravo ragazzo” mi ha detto mentre sorrideva. L’ho ringraziato, non avevo il coraggio di fargli delle domande. Poi e’ stata la volta di Selina e suo fratello. Xia ha anche anticipato che prevede un futuro difficile per la Cina, con una crisi economica e probabilmente un altra disgrazia prima che l’anno finisca. E’ stata davvero un’esperienza unica, molto toccante. Staremo a vedere se le previsioni di Xia si avvereranno.

Basilico, mozzarelle, pizza… aria di casa

pizzaSono fortunato, continuo a ripetermelo. Vivo in una zona di Pechino dove esiste una pizzeria Italiana che fa delle pizze buonissime, sicuramente sono la migliori di Pechino. Da tempo sono amico del pizzaiolo, si chiama Baghi, e’ di origini serbe ma e’ vissuto una vita a Napoli. Gli porto sempre le acciughe che ho comprato dall’Italia, sulla pizza non desidero altro. Ma la fortuna non finisce qui, circa due settimane fa il padre di Baghi, un casaro di professione, e arrivato a Pechino per allestire un caseificio, ottimo investimento visto che ce ne sono pochissimi in Cina. Da poco hanno incominciato a produrre mozzarella al taglio, bocconcini, ricotta, tutta roba fresca e sono stato uno dei primi ad assaggiare queste ghiottonerie: sono buonissime. Oggi ho pure trovato un piantina di basilico al supermercato Carrefour per un euro. Ma la fortuna piu’ grossa e’ questa pizza cucinata con tanta dedizione e tanta passione. Non ricordo in vita mia che una donna, a parte mia mamma, mia sorella, mia nonna e mia zia, abbia mai cucinato per me una pizza quindi oggi mi sento davvero fortunato….

La lettera di Bill

I want to share some thoughts on my last day as a full-time Microsoft employee.

For the last 33 years, I’ve had the ideal job. It’s been incredibly exciting to come here every day to work with the smartest people in the world to develop breakthrough software. Together, we have built a great company that has profoundly changed the world for the better.

After today, I will be shifting my full-time focus to the work of the Bill and Melinda Gates Foundation while keeping a strong connection to Microsoft.

The fact that I am making a career change does not mean that our work at Microsoft is done. In fact, the most exciting impact of our software is still ahead of us. Everything we have done up to now is just the foundation for the more dramatic breakthroughs to come. As you apply the magic of software to delivering a new generation of innovations, this company will continue to transform the way people communicate, create, and share experiences.

Microsoft is in an incredible position because we have momentum and a great pipeline of products and technologies. Even more important, we have great people at every level. In research and development we have great engineers focused on solving the most pressing challenges in computer science and turning new ideas into innovative products. In marketing, sales, and customer service, our world-class organizations keep getting better.

We also have strong leadership. As Microsoft has grown, one of the most exciting and fulfilling things for me has been to watch new leaders develop.

It starts at the very top. For the last 28 years, I have loved working side by side with Steve. Even now after all these years I am regularly impressed with his energy and insight. I think he and I have enjoyed one of the great business partnerships of all time. Steve has done a great job leading the company since he became CEO in 2000. Steve’s passion for democratizing the power of technology and inspiring customers, partners, and employees will keep us driving ahead.

I am thrilled to have Ray and Craig playing key roles in guiding the company’s strategy. For over a decade I had hoped that we could convince Ray to join Microsoft—and in the three years he has been here, he has made a huge difference in helping us focus on the challenge and opportunity of software plus services. I have worked with Craig for more than 15 years. His ability to anticipate the future direction of technology is a key asset, as is his deep interest in and understanding of emerging markets.

Of course, I’ll continue to be involved in the work of the company as part-time Chairman. As part of this I will help with a handful of projects that Steve, Ray, and Craig select.

As I reflect on the last three decades, the thing I’m proudest of is the role that this company has played in making the power of digital technology accessible and affordable. Software running on personal computers and other devices is the best tool for empowerment in human history. Microsoft founded the personal computer software business and we built the platforms that enabled the software industry to develop. Without your contributions, we would not have succeeded in making our dream of a computer on every desk and in every home a reality for more than 1 billion people worldwide—a dream we will extend to everyone in the future.

As I make the transition to focus more of my time and energy on the Gates Foundation, I am looking forward to applying the lessons I’ve learned—and, in some cases, the technologies that we have developed—to help address some of the critical issues that people around the world face in education, economic development, and health.

I want to thank all of you for your hard work and your dedication. It has been a privilege and an inspiration to come to Microsoft every day. I look forward to the amazing, world-changing innovations you will deliver in the years ahead as you continue the great work this company has always done.

Bill

L’ultimo giorno di Bill

Venerdi’ scorso e’ stato l’ultimo giorno di Bill Gates a Microsoft. Ho scritto questo messaggio sul libro di addio che Bill ha offerto di firmare a tutti gli impiegati di Microsoft (ovviamente in formato digitale)

Caro Bill

Nel 1987 avevo 18 anni e vivevo ad Alessandria, un piccola citta’ Italiana. Alle superiori studiavo gia’ programmazione e un giorno il mio professore mi consiglio’ di leggere “Il libro dei programmatori”. Era un libro con le interviste ai 15 migliori libro programmatori del mondo, uno dei quali eri tu. Conservo ancora quel libro di cui ti mando una foto. Ricordo che lo lessi con grande entusiasmo e passione, ricordo ancora quando sottolineai un’unica tua frase che condividevo totalmente: “Un bravo programmatore deve essere brillantissimo: deve pensare continuamente al programma che sta sviluppando, sia quando mangia, sia quando guida, e farlo richiede una concentrazione incredile”. Allora Microsoft aveva solo 160 sviluppatori e se qualcuno mi avesse detto allora che 7 anni dopo sarei stato assunto da Microsoft gli avrei detto che era impazzito. Oggi che lavoro per Microsoft China a Pechino e mi rendo conto di cosa Microsoft e’ diventata in questi anni (oggi siamo piu’ di sessantamila impiegati, nota di redazione), a volte mi chiedo ancora se e’ tutto vero oppure sto ancora sognando. Per me sei stato un insipirazione e non nascondo di essere triste sapendo che oggi e’ il tuo giorno qui tra noi. E’ stato un grande onore e un privilegio aver avuto l’opportunita’ di lavorare qui, guidati dalla tua mente incredibile e dalla tua visione. Grazie per avermi dato la possibilita’ di coronare un sogno. Continuerai ad essere un ispirazione per me nella tua prossima avventura e spero un giorno di potere contribuire anche io alla tua causa seguendo il tuo nobile esempio”.

Infatti devo ammettere, non mi dispiacerebbe in futuro lavorare anche gratis nella fondazione di Bill o forse semplicemente donando cio’ che ho avuto e il mio tempo agli altri. Sarebbe bellissimo pero’ se Bill riuscisse a inspirare tante altre persone a seguire il suo esempio. Purtroppo so bene che di gente ricca al mondo con la sua intelligenza ce n’e’ poca. Guardate cosa fanno gli umini piu’ ricchi d’Italia, gente come Moratti e Berlusconi, e a come spendono i loro soldi. Io forse continuo a sognare, ma se Bill sara’ in grado di eguagliare gli stessi successi che ha ottenuto nella tecnologia, anche nella filantropia, cosa del tutto possibilie, Bill Gates ha la possibilita’ di diventare una vera e propria leggenda, un vero esempio per le nostre generazioni future. Oggi forse non ci rendiamo ancora conto di cosa Bill sara’ in grado di fare nei prossimi anni, ma io sono sicuro che  continuera’ a stupirci.

Il tassista puzzolente

Sono salito sul taxi velocemente, fuori pioveva. Dentro l’abitacolo un odore terribile, quasi insopportabile, alcuni dei taxisti lavorano senza mai fermarsi, e dormono sui sedili la notte, senza ovviamente lavarsi mai… un cocktail micidiale… Volevo quasi scendere poi pero’ ho pensato che fuori pioveva. “Qu nar?” – mi ha chiesto dove andavo e io ho risposto in Cinese di proseguire diritto “Yi zhi zou”. Il taxista non partiva e mi faceva dei gesti come per indicarmi qualcosa, non capivo cosa diceva. Poi si e’ lanciato: “Shut the door” che in inglese significa “Chiudi la portiera” non si era chiusa bene… Mi ha chiesto di dov’ero e ho risposto di essere Italiano. Abbiamo parlato del piu’ e del meno poi mi ha chiesto “Ti posso fare una domanda, ma e’ vero’ che per voi stranieri e’ difficile ottenere il visto?”  – e io gli ho risposto  – “Di questi tempi si’, ho sentito che ultimamente e’ cosi’, sai percaso perche’?”. Il taxista titubava: “Mah… e’ probabilmente una questione di sicurezza…” si e’ fermato un momento poi ha proseguito “forse e’ anche per quello che e’ successo in Tibet…” e mi guardava nello specchietto retrovisore per vedere la mia reazione. “Si’ forse”, gli ho risposto”. “Sai” – ha continuato – “questi Tibetani vivono in India e ho letto sui giornali che potrebbero entrare sul territorio Cinese e provocare dei danni, sai sono tipi pericolosi questi…”. Non sapevo cosa dirgli…. Poi si e’ lamentato del fatto che per il momento ci sono pochi turisti a Pechino, forse per via di questa restrizione sui visti, e i taxisti sono molto arrabbiati per questo. Gli ho detto di avere pazienza che e’ ancora presto. Poi mi ha detto anche che per le olimpiadi non prevedono il tutto esaurito, che per ora hanno prenotato solo il 70% delle camere d’hotel. Che strano, tutti si aspettavano un invasione di Pechino. Ho pensato che se anche le olimpiadi dovessero andare male sarebbe davvero un anno sfortunato per la Cina con tutto quello che ha passato. Peccato, speriamo che non sia cosi’ sarebbe davvero una delusione per loro…

Apriti cielo

Piove. Capita spesso ormai da qualche settimana a questa parte, che quando esco dall’ufficio verso le 6-7 di sera trovo un cielo plumbeo e la pioggia. Un giorno c’erano 30 centimentri d’acqua per strada e non si trovava un taxi libero. Per evitare pozze d’acqua gigantesche e tornare a casa ho dovuto scavalcare anche cancelli, muri e passare attraverso siepi. Putroppo il sistema fognario e’ antiquato e durante gli acquazzoni la citta’ si allaga. Sembrava di essere in una giungla… E sono in arrivo temporali per tutto il weekend, almeno staremo al fresco…. Un tempo anomalo, di solito a Pechino non piove quasi mai. C’e’ chi pensa che a far piovere sia stato il governo Cinese. Puo’ darsi, di sicuro so che hanno messo a punto una tecnologia per bombardare il cielo con aerei, cannoni e razzi per provocare delle precipitazioni. Secondo Apcom nel 2006 la capitale ha accumulato 30 milioni di metri cubi di acqua provenienti dalla pioggie artificiali. In un anno gli aerei dell’Ufficio per la Modifica del clima hanno prodotto 11 giorni di pioggia, mentre i cannoni e i razzi piazzati a terra hanno fatto piovere per 51 giorni. La sostanza usata per seminare nubi e’ lo ioduro d’argento. Ma la pioggia artificiale, non si limita soltanto a combattere la siccita’, da anni e’ anche un alleato delle forze forestali cinesi per combattere gli incendi specialmente nelle regioni settentrionali dove le precipitazioni sono molto scarse. E’ stata usata anche per lavare la citta’ dalle tempeste di sabbia che la colpiscono tra aprile e maggio. Ma in Cina la pioggia non sono solo in grado di produrla artificialmente ma anche di fermarla. Secondo il l’equipe che ha lavorato per indurre la dispersione delle nuvole, sembra che si tratti una tecnica più difficile rispetto a quella per provocare la pioggia. ”I nostri esperimenti nella mitigazione della pioggia leggera sono stati ottimi – ha spiegato Zhang Quian – mentre con quella piu’ forte ci sono ancora problemi”. Staremo a vedere, sarebbe proprio bello se venisse un acquazzone il giorno dell’apertura dei giochi olimpici a Pechino e la Cina riuscisse a dimostrare al mondo di riuscire a controllare anche la pioggia…. mi immagino gia’ i giornali occidentali…… apriti cielo….

Gli animali in galera…

DSC_0481 Sono stato allo Zoo di Pechino, volevo vedere i Panda arrivati dalle zone terremotate del Sichuan. Lo Zoo e’ vicinissimo a casa mia, solo dieci minuti di macchina, ideale per passare qualche ora al fresco in una giornata con un caldo torrido e umido.  Certo, e’ stato bello vedere un po’ di verde, i pellicani, le anatre i cigni che qui nel parco hanno vivono liberamente, probabilmente felici di aver trovato un oasi in questa citta’, un paradiso in mezzo a tutto questo cemento. Meno bello invece vedere altri animali, rinchiusi in cattivita’ dietro le sbarre. Ho raccolto alcuni dei loro sguardi in alcune foto e che si commentano da sole. I Panda mi sono sembrati dei gran dormiglioni, pero’ cosi’ teneri con quegl’occhi cosi’ espressivi. Sono specie protetta, pare che ne siano rimasti solo 2 o 3 mila. La cosa divertente e’ che una volta in cattivita’ diventano cosi’ pigri che smettono di riprodursi. Per stimolarli pare che ci abbiano provato in tutti modi, persino facendogli vedere dei video “a luci rosse” di altri Panda o somministrandogli del Viagra…. :-)

Assunto

Dove eravamo rimasti? E’ stata una settimana ricca di eventi. Questa volta parliamo di lavoro pero’ perche’ e’ un argomento che non tocco da un po’ di tempo. Sono passati 6 mesi da quando sono arrivato qui e tante cose sono cambiate. All’inizio ero solo, oggi nel mio team siamo in 4, e sto per assumere altre due persone. Pian piano il mio ruolo e’ cambiato, non scrivo piu’ codice e oggi mi occupo solo di gestione, non solo di personale ma anche di un laboratorio di 250 computer. Devo dire che mi diverto molto in questo nuovo ruolo, lavorare con le persone e’ piu’ bello che con i computer. E’ stimolante aiutarli a crescere. Il nostro rapporto e’ molto positivo perche’ cerco sempre di mantenere un clima molto cordiale nel team. Non mi arrabbio mai con loro, la mia filosofia e’ di non dire mai di no a meno che sia proprio costretto a farlo, sono molto possibilista e preferisco non deludere le loro aspirazioni. Lascio molta liberta’ di azione in modo che possano crescere anche da soli, cerco solo di guidarli nella giusta direzione. Insomma un esperienza bella fin qui perche’ li vedo tutti molto contenti. Certo meglio che lavorare con i computer, macchine infernali, totalmente ignoranti e cui devi dire tutto cio’ che devono fare fino all’ultimo punto e virgola altrimenti si piantano. Beh, perche’ non dirvi anche i loro nomi: Quan, Annie e Emily. Oggi pero’ e’ un giorno particolare. Quan e’ un precario con un contratto a termine, e da tempo che insistivo con il management per farlo assumere fisso. E’ un talento, molto intelligente e davvero una persona per bene, educata e semplice. Dopo mesi ci sono riuscito ad avere il benestare per dargli un’opportunita’ e oggi ha dovuto affrontare i colloqui di rito che a Microsoft sono tour de force, un intera giornata nel quale vieni intervistato da almeno sei persone. Ma Quan e’ andato brillantemente, strabilliando tutti. Ero felice anche io per lui, so quanto quei colloqui sono duri e Quan mi ha ricordato quando li ho affronati io tanti tanti anni fa. Oggi invece sono io ad essere dall’altra parte del tavolo e a prendere la decisione finale. Sara’ davvero una soddisfazione unica, stringergli la mano e comunicargli il risulato finale: "Complimenti Quan, sei stato assunto"

Finlandia che passione

La mia passione per i viaggi e’ iniziata nel 1986. Mia madre mi convinse ad andare in vacanza con gli zii, la nostra famiglia non aveva programmi per quell’estate e sarebbe stata per me un’occasione per distrarmi un po’ e fare un esperienza diversa visto che stavo sempre chiuso in casa. Deluso dal mio primo amore, mi era venuta la passione per il computer, per la programmazione, e passavo ore inchiodato davanti al video a scrivere codice o a giocare (ero ancora un ragazzino). L’idea di mia madre si rivelo’ brillante, fu davvero un bel viaggio, i miei zii avevano una roulotte e la passione per il campeggio. L’avventura parti’ da Alessandria, arrivammo fino in Normandia per poi scendere verso Parigi, lungo la valle della Loira, visitando tutti i castelli. Dopo una sosta nella capitale, partimmo dinuovo, questa volta verso la riviera francese, e ci fermammo a San castello Rafael per una vacanza sul mare. La foto accanto e’ forse la piu’ significativa di quel viaggio, la feci con l’autoscatto, su uno di quei bellissimi prati che circondano il Castello di Chambord, il piu’ grande castello della Loira. Posti bellissmi. Chissa’ cosa pensavo quel giorno, sicuramente non che avrei usato quella foto per raccontare di me su un sito internet…. Ricordo quel viaggio come un’avventura che mi cambio’ la vita perche’ capii subito che amavo viaggiare. Decisi, al mio ritorno, che era importante imparare meglio l’inglese, far pratica magari corrispondendo per lettera con qualche altro studente all’estero, allora si chiamavano pen-pal o amici di penna, purtroppo internet non esisteva ancora. Cosi’ il mio caro amico Simone, compagno di banco, che aveva perso la testa per una Finlandese, e che mi aveva fatto una testa grossa cosi’ sulla scandinavia, si era offerto per trovarmi qualcuno che volesse corrispondere con me: “Chiedero’ a una delle mie corrispondenti Finlandesi se ha qualche amica che e’ interessata…” e io  “mi raccomando che sia carina… eh?”. Peccati di gioventù, chissa’ sembra quasi che le cose importanti che segnano la tua vita avvengano per caso. La prima lettera non tardo’ ad arrivare: “Ciao mi chiamo Riina Åkerman, ho 17 anni, sono alta 172cm, ho i capelli lunghi, un occhio blue e uno marrone. Ho un fratello di 13 anni e vivo a Turku in Finlandia dove la popolazione e’ 4 milioni di persone. I miei hobby sono nuotare, andare in bicicletta, ballare, suonare il pianoforte e l’arte. Per ora e’ tutto, ci sentiamo presto.”.

DSC_0003 Da cosa nasce cosa. Siamo diventati quasi subito amici. Scrivevo anche ad altri per imparare l’inglese ma con lei c’era un feeling particolare. Le sue lettere arrivavano sempre piu’ frequenti, ed erano sempre piu’ interessanti, era cosi’ curiosa….  Sulle lettere sono presto comparsi dei disegni misteriosi (Riina si era poi iscritta al liceo artistico) forse contenevano dei messaggi che io inzialmente non ho decifrato o a cui ho dato poca importanza. Non ho ben realizzato a cosa stavo andando incontro, ero troppo ingenuo a quei tempi, troppo giovane. Non sapevo che amare vuol dire ascoltarsi, capirsi, conoscersi. Poi sono incominciate le sue poesie, le sue lettere profumate, era impossibile non caderci. Ci separavano migliaia di chilometri ma era come se quelle distanze non esistessero piu’. Incominci a sognare, ad immaginare, fantasticare, forse anche a idealizzare…. e’ un gioco pericoloso… Sara’ come diceva la mia amica Sandra: “La lontananza e’ come il vento, spegne i piccoli fuochi e accende quelli grandi”. Sara’ che quando hai 18 anni hai ancora voglia di rischiare… Sara’ stata la mia passione per viaggiare e sete di avventura… Erano passati solo sei mesi dalla prima lettera di Riina quando decisi che per capodanno avrei preso il treno per andare a trovarla in Finlandia. Decisi per il treno perche’ con il biglietto InterRail per studenti ci sarebbe costato solo 285,000 Lire, se non sbaglio l’equivalente di 200 Euro, un furto oserei dire…. Non me la sentivo di fare il viaggio in macchina e l’aereo era troppo costoso, ma non volevo affrontare quel viaggio di 2,000 km da solo, 53 ore di treno… sola andata… Cosi’ chiesi all’amico Simone se voleva accompagnarmi, che tra l’altro aveva anche lui la passione per la Finlandia… Solo che lui non aveva il coraggio di andare a chiedere a sua madre se lo lasciava affrontare un viaggio del genere: “Non ti preoccupare, le vado a parlare io….” gli dissi. Ricordo ancora la tensione di quando andai a casa di Simone per svelare a sua madre il nostro piano…. “Non si preoccupi Signora, si fidi di me, andra’ tutto bene….” e alla fine fortunatamente non riusci’ a dirci di no…. Non ricordo fosse stato un problema invece chiedere il permesso ai miei genitori, che fortunatamente per queste cose non mi hanno mai ostacolato e di questo gli sono molto riconoscente. ….e cosi’ il gioco era fatto… Eravamo cosi’ felici quando io e Simone realizzammo che il nostro sogno di andare in Finlandia si sarebbe avverato!! Ricordo ancora l’emozione dei preparativi….

26 Dicembre 1987, sette del mattino, stazione di Alessandria. A Simone la sera prima avevo detto: “Puntuale, mi raccomando.” Quando e’ arrivato non c’era quasi nessuno, era ancora buio. Indossavo una giacca di jeans imbottita, avevo sulle spalle un zaino rosso e blu con dentro una bottiglia di spumante di Malvasia e lo stesso cappello di quella foto in Francia.  Non potevano mancare una scorta di cassette di musica da ascoltare durante il viaggio tra cui Selling England by The Pound dei Genesis che avevo comprato da poco.  Quando il treno e’ partito ricordo che fu un momento emozionante. In mattinata arrivammo alla stazione centrale di Milano. Abbiamo aspettato qualche ora poi siamo saliti sul quel treno fermo sui binari, destinazione Amburgo. Fu un lungo viaggio, attraversammo le montagne della Svizzera, poi quasi tutta la Germania. Qualche Italiano c’era e verso sera eravamo rimasti ormai gli ultimi passeggeri di quel treno. Non potevamo non fare amicizia con alcuni di loro. C’era anche Luca, ma ci sembrava un tipo antipatico e lo inizialmente lo evitammo. Ricordo che parlammo invece con due ragazzi che erano partiti da Trento. Uno di loro, non ricordo il nome, diceva che riusciva a riposarsi dormendo solo 15 minuti, lui lo chiama “Il pisolo tattico“. Mi e’ rimasto talmente impresso quel termine che uso quell’espressione ancora oggi. Mentre il treno entrava lentamente nella citta’ di Amburgo dove saremmo scesi tutti, io e Simone ci sentivamo ormai immersi nella nostra avventura. All stazione avevamo il tempo di fare quattro passi, ma non ci allontanammo troppo, a quell’ora girava brutta gente. Verso mezzanotte e’ arrivato il treno per Copenhaghen. Erano le prime ore del mattino quando alcune guardie della dogana Danese entrarono nello scomparitmento aprendo la porta di colpo gridando: “Pass control!”. Eravamo a Puttgarden, costa della Germania. Caricarono le carrozze del treno su un traghetto che ci avrebbe portato in Danimarca. Quella notte salimmo sul ponte di quella nave e scattammo questa foto. Simone e’ quello in mezzo.

finlandia

Arrivammo stanchi alla stazione di Copenanghen verso le 6 del mattino, e abbiamo poi dovuto aspettare qualche ora in stazione. Un vecchio alcolizzato che dormiva su una panchina ci spavento’ non poco, ricordo che urlava come un pazzo e tiro’ fuori un coltello. Cercammo di stargli alla larga. Poi verso le 9 salimmo dinuovo sul treno destinazione Svezia. Viaggiammo per circa un’ora e arrivammo a Helsingør dove ci caricarono su un altro traghetto. Oggi quel collegamento via mare non esiste piu’ perche’ negli anni successivi hanno costruito un ponte di otto chilometri che collega la costa Danese a quella Svedese. E cosi’ erravamo ormai in terra scandinava, ma quel giorno ci aspettava un altro lungo viaggio attraverso tutta la Svezia meridionale. Ci vollero circa 8 ore di treno, arrivammo alla stazione di Stoccolma che era ormai erano le 6 di sera. Non dimentichero’ mai quando io e Simone siamo scesci dal treno. Non avevamo mai visto cosi’ tante bionde e non capivamo piu’ niente…. eravamo come due topolini che si sono imbattuti per caso in un caseificio, anche perche’ avevamo trovato un posto nel quale le ragazze avevano il coraggio di guardarci e sorriderci, incredibile… Ormai rimasti da soli, gli altri italiani li avevamo persi per strada, mancava l’ultimo tratto del viaggio, il traghetto che ci avrebbe portato in Finlandia. L’ufficio informazioni della stazione ci disse che dovevamo prendere la metropolitana par arrivare al terminale. Fu allora, mentre aspettavamo il metro’ alla stazione di Stoccolma che incontrammo dinuovo Luca: “Sai dove si prende il traghetto per Turku?” e con un accento romagnolo ci rispose: “Ma certo, seguitemi, anche io sto andando li'”. E cosi’ diventammo amici, Luca aveva 6 anni e piu’ esperienza di noi, in Finlandia ci era gia’ stato. Ci racconto’ un sacco di cose interessanti… aveva le sue idee e convinzioni ma era un tipo con un grande vissuto, pieno di energie, simpatico, un po’ come tutti i romagnoli, non la smetteva mai di parlare e come tutti i romagnoli era ovviamente un perfetto donnaiolo… Salimmo insieme sul traghetto, la mitica Silija Line. Erano le nove di sera, una band finlandese suonava all’entrata di una bellisima nave bianca. Questa volta l’attraversata sul Mar Baltico era lunga, undici ore e il mattino dopo saremmo entrati nel porto di Turku, la nostra destinazione finale. Ma fu divertentissimo, a bordo di questa nave di 7 piani c’erano vari ristoranti, una discoteca e un night club. Insomma pareva un po’ di vivere il telefilm “The Love Boat”, ve lo ricordate? Mangiammo qualcosa e poi ci buttammo in discoteca. Quella notte conobbi Marianna, una ragazza finlandese. Era molto simpatica e parlava un inglese perfetto. Aveva viaggiato molto nonostante fosse piu’ o meno della stessa mia eta’. Rimasi subito sopreso da quanta differenza ci fosse rispetto alle ragazze della mia eta’ che conoscevo allora. Fu un serata molto divertente e spontanea, non chiudemmo occhio quella notte e il mattino dopo finalmente arrivammo nel porto di Turku. Salimmo su un taxi che ci porto’ in hotel, Luca continuo’ per la sua strada, ricordo solo che ero talmente sfinito dalla stanchezza che mi dimenticai la macchina fotografica sul traghetto….

Siamo arrivati all’hotel Hilton di Turku in mattinata. Avevamo fatto la prenotazione tramite agenzia. Fortunatamente era bassa stagione e la camera costava solo 90 mila lire a notte, che poi avremmo diviso in due. Dormimmo fino alle sei di sera, mi svegliai e fuori nevicava, c’erano 7 gradi sotto zero se non ricordo male. Telefonai a Riina che mi disse che sarebbe arrivata verso sera in hotel poi saremmo andati a mangiarci una pizza. Il grande momento era arrivato, piu’ tardi scesi nella lobby dell’hotel e attesi il momento fatidico…. Ero seduto un divano e guardavo fuori. A un certo punto di fronte all’entrata dell’hotel passa veloce una bellissima ragazza, alta, capelli castani lunghissimi, indossava un cappotto blue. Pero’ non si ferma e prosegue. Passano una manciata di secondi e la vedo tornare indietro. Poi si mette a guardare attraverso la vetrata dell’hotel. Ci siamo guardati e mi ha sorriso, ho capito subito che era lei.Furono 5 giorni vissuti spensieratamente. Ricordo ancora un pomeriggio intero passato su un divano a parlare, poi la sera del capodanno, il brindisi in hotel con la bottiglia di Malvasia, la camminata lungo il fiume Aura la notte di capodanno mentre nevicava. Riccordo la sensazione che provavo quando camminava davanti a me e si girava per sorridermi con un sorriso raggiante e poi quel cioccolatino a forma di cuore che ho trovato una mattina legato con l’elastico dei capelli alla maniglia della porta uscendo dalla camera dell’hotel. Ricordi, non mi accorgevo che stavo vivendo come in un sogno, poi e’ arrivato l’ultimo giorno ed e’ suonata la sveglia, e improvvisamente ho dovuto confrontarmi con la realta’. Certo, avessi l’esperienza che ho adesso avrei saputo esattamente come giocare la partita a mio favore e soprattutto difendermi, quando penso a quei giorni invece e’ incredibile realizzare quanto sono stato ingenuo… Che romantico che ero… e che stupido sono stato nel credere nell’amore platonico… Volevo che fosse mia per sempre, ma eravamo tutti e due troppo giovani, vivevamo troppo distante dall’altra, e poi io ero uno straniero non avrei mai accettato di vivere in Finlandia: “Davide perche’ soffrire?”. Riina, essendo Finlandese sapeva essere fredda, riusciva a controllare le sue emozioni e agire in modo razionale, al contrario di noi Italiani che spesso buttiamo nelle nostre decisioni troppe emozioni  e sentimenti. Pensava che sarebbe stato un futuro infelice il nostro e forse aveva ragione, chissa’… Cerco’ di spiegarmi che avremmo dovuto essere felici in quel attimo, che non si sentiva pronta per una relazione, non aveva mai avuto un ragazzo ed era meglio non rischiare di soffrire amando una persona che non poteva essere presente sempre, ogni giorno. Fu una lezione di vita, di quelle grandi, uno schiaffo alla mia spontaneita’ e ingenuita’. Non ebbe nemmeno il coraggio di accompagnarmi alla stazione la sera della partenza. Fortunatamente al terminale incontrammo dinuovo Luca, il quale cerco’ di consolarmi con le sue eulogie sulle donne, a 26 anni aveva capito gia’ tutto, un maestro di vita. Cerco’ di farmi sorridere durante tutto il viaggio col suo umorismo romagnolo e diventammo grandi amici pur essendo cosi’ diversi. Mi aveva Riina soprannominato Kaupukki Cowboy, il titolo di una serie televisiva finlandese, per quel cappello che portavo spesso in testa. Nonostante il suo supporto fu comunque un viaggio di ritorno terribile. Ricordo ancora quando arrivammo a Chiasso e rientrammo nel territorio Italiano, provai molta tristezza. Anche Luca era triste perche’ si tornava tra le Italiane “che se la tirano e sanno solo fare le sostenute” diceva… Con Riina Åkerman rimasi in contatto e mi venne anche a trovare in Italia dopo qualche anno, ma non fu piu’ la stessa cosa. Sono tornato in Finlandia in treno almeno una decina di volte, e ho provato in tutti i modi di trasferimi da quelle parti, ma ogni mio tentativo falli’ e alla fine capii che dovevo solo accettare il destino, dimenticare (anche se a quanto pare non l’ho ancora fatto, chissa’ perche’…) e metterci una pietra sopra. Cosi’ decisi di andare a studiare negli Stati Uniti, anche perche’ in Italia non ne volevo sapere di stare, anche se molta gente si chiedeva il perche’ e non capiva… Mi sono riletto questo post ieri e penso che spieghi poi cosa e’ successo dopo

Quasi come su gli ‘autoscontri’ delle giostre….

Ma parliamo delle autostrade Cinesi. Una volta passato il casello, ho dovuto presto abituarmi al fatto che chi occupa la corsia di sinistra, per la maggior parte camion, non si sposta di un centimetro e che l’unico modo per sorpassare e’ sulla corsia di destra. Dopo aver preso coraggio pensavo di essere ormai diventato un veterano quando a un certo punto mi e’ successo qualcosa di davvero incredibile. Stavo sorpassando sulla corsia di destra (su una strada a due corsie), quando improvvisamente ho sentito un colpo di clacson e non ho capito da dove arrivasse… Poi improvvisamente mi accorgo che sulla mia destra c’era un pulmino che mi stava sorpassando, ebbene si’, mi stava sorpassando sulla corsia di emergenza dell’autostrada…. Non ci potevo credere, mi e’ venuto quasi un colpo, perche’ sinceramente non me l’aspettavo per non dire altro… Letteralmente stupito trafficoho poi constatato che anche questa fosse una routine per i guidatori Cinesi…Cosi’ ho voluto scattare la foto qui a lato, anche per convincere gli increduli: un camion che sorpassa sulla destra un altro camion e che viene a sua volta sorpassato sulla destra da una macchina sulla corsia di emergenza…!!! Incredibile… Notare, sempre nella foto, il segnale verde di avviso della piazzola di sosta, era distante meno di cento metri…  Non vi dico cosa e’ stato il viaggio di rientro, i camion li lasciano entrare a Pechino solo di notte, potete immaginare che casino c’era per strada…. E’ stato uno zig zag continuo, una sfida all’ultimo centimetro, si’ perche’ ai Cinesi non puoi lasciare il minimo spazio anche quando sei alla guida di una macchina, ti passano davanti senza rispetto e si infilano di prepotenza dove vogliono loro… Impossibile fermarli….