Ha ragione Vittorio Zucconi, queste conventions americane sono proprio una farsa. Sono qui che guardo quella di McCain in differita. Che tristezza. Ma quella di Obama non e’ stata da meno, con Clinton che ne ha dette di tutti i colori al suo sfidante durante le primarie e poi improvvisamente Barak e’ diventato ‘il suo candidato’…. Eh si’ e’ finita a tarallucci e vino…, sono sicuro che adesso ‘qualcuno’ la aiutera’ sicuramente a pagare quel debito di 10 milioni di dollari che ha accumulato durante la sua campagna elettorale…. Mi dispiace comunque per Hillary, io facevo il tifo per lei, una donna presidente avrebbe fatto bene all’America. Peccato, ma anche Obama non e’ male mi sembra una persona per bene, ed e’ un giovane, l’America ha bisogno di cambiare. Ma la deve smettere di fare sti discorsi retorici e andare al sodo. Intanto le news hanno appena reso noto che il tasso di disoccupazione Americano e’ salito al 6.1% nel mese di agosto, il piu’ alto degli ultimi 5 anni. L’America mi appare sempre piu’ in declino. Il che mi ha ricordato che devo registrarmi per votare, ho cercato di leggere le istruzioni pe il voto all’estereo sul sito dell’Ambasciata Americana di Pechino. Pare che devo avviare la procedura almeno due mesi prima, quindi forse non ho abbastanza tempo.
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Mao Tze Dong
Ieri con la mia insegnante di Cinese abbiamo parlato di Mao Tse Dong. Mi ha detto: “So poche cose. Sui libri di storia quando andavamo a scuola era un argomento a cui veniva dato poco risalto. Molta gente preferisce non pensare nemmeno o leggere di quel periodo, e’ stato un perido difficile.” poi le ho chiesto “Cosa pensa quindi la gente di Mao?” – “La gente e’ indifferente, il passato e’ passato”. “Si’ ma ha ammazzato un sacco di gente, piu’ dei giapponesi…” le ho detto. E lei: “ma ha anche fatto tante buone cose” – l’ho gia’ sentita questa frase da qualche parte – “era come un Dio, la gente arrivava da ogni parte della Cina per poterlo vedere.” “Pero’ e’ strano che la gente non provi pena per i Cinesi che sono morti per colpa sua” – e lei – “si’ pero’ non tutti venivano ammazzati, a Pechino sono morti in tanti, ma nelle campagne no. Per esempio mio nonno, il padre di mia madre, era molto ricco, gli tolsero tutto e fini’ in prigione e sua figlia la mandarono a lavorare nei campi”. All fine quando la lezione e’ finita mi ha detto: “La prossima volta mi racconti tu qualcosa sull’Italia, pero’ in Cinese”. Ehhh si’ magari…… La sera ne ho parlato a cena anche con Selina: “I primi tempi di Mao la gente era contenta. I ricchi si erano arricchiti sulle spalle dei poveri, sfruttandoli e costringendoli a lavorare anche con la forza. La gente era impazzita per lui che li aveva tirati fuori da quelle condizioni, ma poi a lungo tempo e’ andata fuori di testa. Hanno incominciato a perseguitare i professori delle scuole, li mettevano in prigione o li ammazzavano, bruciavano tutti i libri, addirittura tra il ’66 e il ’76 tutte le scuole vennero chiuse, la gente non poteva piu’ avere un educazione, hanno chiuso tutte le scuole per dieci anni. Se a quel tempo fossi stata la tua ragazza mi avrebbero ammazzato e se fossi scappata all’estero avrebbero ammazzato mia madre. Alla fine e’ diventato un caos totale” – io la guardavo e le ho chiesto – “e perche’ ammazzavano i professori?” e lei “non lo so… erano tutti pazzi”….. “allora perche’ la gente non lo odia?” e lei “la gente odiava sua moglie, che fatto uccidere un sacco di persone. Quando Mao e’ morto la rinchiusero in prigione e lei dopo poco tempo si tolse la vita. E l’Italia com’era nel’76?” “Ero un bambino piccolo, ricordo poco. Era un paese in crescita, dopo la guerra. La gente aveva pochi soldi in tasca ma mi sembrava piu’ semplice e piu’ felice. Mi ricorda per certi versi la Cina di adesso. Ci eravamo liberati di un brutto passato e abbiamo incominciato a ricostruire. Boom economico, e poi… chissa’ cos’e’ successo… adesso in Italia sono altri tempi.”
Essere donna in Cina
L’altra sera ho voluto approfondire con Cici l’argomento delle bambine neonate che vengono abbandonate dalle famiglie. “Si e’ vero mi ha detto” guardando in basso. “Ma in Cina ci sono cose molto belle e altre meno belle ma il tutto si bilancia, non trovi?”. Ho concordato con lei e ha proseguito: “Molto spesso non e’ la mamma a volerlo. Ho letto storie di molte donne che hanno sofferto aver perso la loro bambina. Normalmente succede a loro insaputa, qui in Cina le donne passano molto tempo in ospedale dopo il parto, a volte quasi un mese. E’ in quel momento che la famiglia prende una decisione su cosa fare e spesso sono i nonni di mentalita’ arretrata ad insistere per l’abbandono. Avere una figlia per una famiglia povera equivale a una perdita, e’ paragonabile a una risorsa come l’acqua che sprechiamo ogni giorno. Un giorno questa bimba crescera’, si sposera’ e si prendera’ cura di una altra famiglia. Mentre un figlio nella tradizione Cinese e’ quello che si prendera cura dei genitori finche’ saranno vivi, per qualsiasi evenienza.” Cici mi ha spiegato poi che nella dottrina confuciana, che e’ radicata nelle coscienza del popolo Cinese, la donna deve obbedire prima di tutto al padre, poi quando si sposera’ al marito e poi se perdera’ il marito al proprio figlio. “Una cosa che mi ha reso molto triste e’ che mio padre quando ero bambina mi diceva che dopo di me i miei genitori hanno avuto un altro figlio per avere qualcuno che mi facesse compagnia” poi con un tono di tristezza ha aggiunto “piu’ tardi pero’ mi rivelo’ di avermi mentito…. e ci rimasi molto male” Cici ha 23 anni, parla un inglese perfetto con un accento leggermente australiano, sembra di parlare con una persona di madrelingua tanto che quando l’ho incontrata le ho chiesto se aveva vissuto all’estero. “La mia famiglia era molto povera e nessuno credeva in me. Quando decisi che volevo continuare a studiare tutti i miei zii cercarono di convincere i miei genitori a non sprecare dei soldi per mandarmi a scuola perche’ tanto mi sarei sposata e avrei abbandonato la famiglia. Ma io mi sono rifiutata, ho combattutto fino in fondo, sono pure andata a parlare con i professori della scuola e con l’ufficio scolastico del mio paese. Alla fine ci sono riuscita. Negli ultimi tre anni sono tornata a casa solo una volta, e con quei parenti non ci parlo piu’, ma quando li ho visti ero fiera di me perche’ loro adesso hanno capito di avere sbagliato sul mio conto”. Cici quest’anno finira’ la laurea in lingue e sogna di lavorare per una multinazionale. Sono sicuro che avverera’ i suoi sogni.
Il Gran Teatro Nazionale di Pechino
La passione per la musica sinfonica la devo al maestro Oscar Locatelli, un caro amico che avevo a Seattle, originario della provincia di Bergamo. Oscar e’ stato il primo musicista Italiano a suonare nell’Orchestra Sinfonica di Seattle. Era un bravo fagottista, sposato con un americana, simpaticissimo. Lui la musica la sentiva dentro, davvero, riusciva a capire lo stato d’animo del compositore solo leggendo le note sul rigo. Un mito… Eravamo amici per la pelle, grazie a lui ho scoperto Brahms, Tchaikovsky, Rachmaninov, i grandi compositori del periodo romantico. Grazie a lui avevo fatto l’abbonamento alla Seattle Simphony e grazie a lui ho conosciuto Katrina, una violinista con cui ho avuto una breve storia (quando ero ancora un bravo ragazzo…). Mi rimarra’ sempre impressa in mente una sua frase: “Alle donne bisogna dargli della biada… pota… se no poi rompono..”. Che tipo… E’ un po’ che non lo sento, quando e’ tornato in Italia (dopo aver divorziato dalla moglie) ha abbandonato la carriera di musicista ed e’ diventato maestro di musica in una scuola in un piccolo paese di montagna. Era felice. A me pero’ e’ rimasta questa passione per la musica classica, mi interessa anche l’opera forse anche grazie all’influenza di mia madre che l’amava parecchio e che mi ha detto che fin da piccolo dicevo a tutti che volevo fare il direttore d’orchestra. E quando ci penso in passato ho avuto la fortuna di poter assistere a concerti di musica sinfonica, balletti e opere in diverse citta’. In Italia sono stato al Teatro Regio di Torino e all’Arena di Verona, a Seattle alla Benaroya Hall e alla Opera House, a Mosca al Bolshoi e al Tchaikovsky Hall, a Madrid al Teatro Real. Ho anche visitato i teatri dell’Opera di Parigi e Buenos Aires, senza pero’ aver assistito a nessun concerto. Sabato scorso sono finalmente andato al Gran Teatro Nazionale di Pechino per assistere alla Turandot, e devo ammettere e’ stata una esperienza unica. Non tanto per l’opera di Puccini che e’ ambientata proprio a Pechino, poi il cast e i musicisti non erano niente di eccezionale rispetto ad altre performances a cui ho assistito in passato, ma il teatro e’ davvero uno delle costruzioni piu’ futuristiche che abbia mai visto, totalmente diverse dai teatri che ho visitato in passato che a parte quelli piu’ contemporanei di Seattle, erano costruzioni classiche con un lungo passato alle spalle. Visitando Gran Teatro Nazionale di Pechino pero’ si capisce subito in quale direzione e’ proiettato questo paese. La prima impressione che si ha e’ di essere in presenza di una grande astronave arrivata da qualche altro pianeta e atterrata in mezzo ad un lago, a pochi passi da piazza Tiananmen. Costruito in Titanio l’edificio e’ interamente ecosostenibile, largo 213 metri ha al suo interno 3 auditori, un teatro per l’opera da 2400 posti, una sala concerti leggermente piu’ piccola e una sala prosa da circa mille posti. Per entrare a teatro bisogna percorrere un passaggio sotterraneo che passa al di sotto del lago circostante. Sono rimasto davvero impressionato. Ma la cosa che mi ha reso davvero felice pero’ e’ che il 13 di Settembre sara’ l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano a suonare proprio in questo teatro, mi sembra davvero un sogno scrivervi che sono riuscito a comprare due biglietti per quel concerto. Non vedo veramente l’ora anche perche’ suoneranno la quarta sinfonia di Tchaikovsky.
Senza nome, senza famiglia
Venerdi’ sera sono stato per la prima volta a Duck de Chine, un ristorante aperto da poco molto innovativo che fa parte di un piccolo complesso di locali chiamato 1949: The Hidden City, un nuovo concetto sviluppato da un gruppo di investitori di Hong Kong. Cucina Cinese fusion, un mix tra Cinese e Francese, abbinamento azzeccato, locali molto belli, sicuramente il miglior ristorante che ho provato a Pechino fin’ora. Date un’occhiata alla review sul Financial Times. Ma l’argomento davvero interessante di oggi non e’ dove sono stato mangiare ma il contenuto della conversazione di quella serata.
Ho chiesto a Ying: “Cosa e’ successo al cielo di Pechino, e’ tornato l’inquinamento?” e lei “Non lo so, siamo stati davvero fortunati che durante le Olimpiadi c’e’ stato quasi sempre il sole”. Eh si’…. fortunati ho pensato. “Lo sai la mia amica ha avuto un bambino” mi ha detto Ying. “Congratulazioni e come si chiama?” – le ho chiesto – “No ha ancora un nome, i Cinesi sono molto superstiziosi, spesso il nome viene deciso dopo la nascita in base a al giorno e l’ora che sei nato, l’anno, se pioveva oppure no, etc. etc. e di solito e’ un indovino che aiuta la famiglia a scegliere il nome. Nel mio caso, per esempio, sono nata nell’anno della tigre e il mio nome e’ stato scelto anche cercando una parola che si contrapponesse alla aggressivita’ della tigre. Ying significa femminilita’.” – e io – “Beh comunque sempre tigre sei rimasta…. hehe…”. La nostra conversazione e’ poi proseguita, e abbiamo parlato delle nascite in Cina, in alcune zone molto povere purtroppo succede ancora oggi che le femmine neonate vengano abbandonate per strada o vicino agli ospedali. Putroppo la gente che commette questi orrori e’ molto povera e senza la benche’ minima educazione scolastica, vive ancora come cent’anni fa quando non avere un primogenito maschio significava una grave perdita economica per la famiglia. A volte succede che questi bambini vengono recuperati e adattati spontaneamente da altre famiglie, ma non sempre e’ cosi’ purtroppo. “A me e’ andata bene” – ha continuato Ying – “i miei genitori a quel tempo erano poveri ma la legge che ogni famiglia puo’ avere un solo un figlio, per controllare le nascite, allora non esisteva. A quei tempi era possibile averne due, io sono nata per prima e i miei i genitori avevano ancora una possibilita’ che il secondo figlio fosse machio, cosi’ hanno deciso di tenermi”…… “Beh… menomale, le ho risposto…” – senza dare a vedere che dentro di me ero scioccato…, Ying ha continuato: “Purtroppo la vera Cina non e’ quella che vedi a Pechino, e non e’ quella che vedi in questo ristorante dove tu stasera hai speso la cifra che equivale a uno stipendio mensile intero per molti altri. La vera Cina e’ ancora molto povera”.
Olimpiadi – che nostalgia
Le Olimpiadi sono ormai alle spalle ma i ricordi non si sono ancora spenti. La mattina quando prendo la metropolitana rivedo spesso le immagini della cerimonia di apertura sui monitor che ci sono all’interno dei vagoni. Qualche giorno fa hanno anche pubblicato l’articolo con l’intervista di cui vi avevo parlato, non penso che siate in grado di leggere il cinese comunque eccovi il link. Certo mi aspettavo qualcosa di piu’ sostanzioso vista che abbiamo parlato quasi un’ora. L’articolo parla di volontari e a un certo punto dice: “Davide, che lavora per Microsoft, e’ uno di loro. Parla inglese e italiano molto bene. Gli piace cucinare e conosce molti posti dove poter gustare deliziosi piatti Cinesi. Quando gli spettatori gli chiedono dove trovare un buon ristorante lui li sa consigliare con sicurezza. I suoi colleghi Cinesi lo ammirano molto”. In realta’ non ricordo che durante la nostra lunga ed interessante conversazione abbiamo mai parlato di cucina. Ricordo solo che a un certo punto della serata un passante e’ arrivato e mi ha chiesto dove trovare un ristorante buono. Ma tutto quello che ci siamo detti? Riguardo il servizio di Beijing TV non so se hanno mai fatto vedere in televisione le riprese di quel giorno. Non ho sentito nessuno. Conosco tre ragazze che lavorano in televisione, e mi hanno detto che spesso succede che fanno parecchie riprese ma poi tagliano o decidono di non trasmettere perche’ l’editore ha gia’ abbastanza materiale per le news. Chissa’ cos’e’ successo. Fa lo stesso, sono comunque contento perche’ e’ stata un’esperienza indimenticabile e poi ho trovato una foto, scattata da un collega, mentre chiamo mia madre con le telecamere che mi riprendono. E’ stato un bellissimo momento, molto emozionante, e sono contento di avere trovato questa foto che lo ricorda.
Democrazia
Nel post di oggi voglio parlare di un commento che mi ha scritto un caro amico che segue il mio blog facendomi notare che “di sicuro dovendo prendere un esempio di democrazia e liberta’ nessuno si sognerebbe di mettere la Cina nei primi
posti”. Questo e’ verissimo, permettetemi di premettere pero’ che io mi arrabbio perche’ qui mi trovo benissimo e quando leggo articoli con tono negativo sulla Cina senza sosta non nascondo che ci rimando molto male. E’ come se se la prendessero con mia sorella o un caro mio amico a cui sono affezionato. Penso sia una reazione normale, perche’ se hai qualcosa o qualcuno che ti sta a cuore, anche se sai che ha dei difetti, quando il mondo gli si accanisce contro allora viene spontaneo cercare in qualche modo di prenderne le difese. L’idea che mi sono fatto vivendo qui e’ che i Cinesi non sanno cosa vuol dire democrazia, e quindi prima di volerla devono imparare cos’e’, poi magari potranno arrivare anche a volerla. Ma e’ veramente cio’ di cui hanno bisogno? Credetemi, la maggior parte della gente qui se ne frega di politica, non sa cosa sono i partiti, votare. La Cina sta andando forte in questo momento ed e’ soprattutto grazie alla forza di questo popolo immenso che si sbatte di lavoro e ha una forza di volonta’ incredibile. Poi hanno un sistema che li supporta, per esempio le grandi ditte Cinesi quotate in borsa a Wall Street hanno pieno appoggio e sono sovvenzionate dal governo Cinese. Questo e’ un vantaggio mica da ridere… Pero’, a parte questo, le Olimpiadi secondo me sono state una chiara dimostrazione della grande forza del popolo Cinese e’ la ragione principale del successo di questo paese, e non credo assolutamente sia come qualcuno ha scritto “un progetto di regime” che ha manipolato, imposto e sfruttato la gente per accrescere il loro potere. Secondo me e’ un processo che sta accadendo naturalmente. I Cinesi sono fatti cosi’ di indole, tutti, non mollano… sono forti davvero. Andranno lontano, non ho dubbi, che al mondo piaccia oppure no. Poi credetemi e’ un sogno accendere la televisione e non sentir parlare di politica, qui non ci sono proclami di leader politici, bandiere, girotondi, comizi elettorali, gente che ti prende in giro promettendo mari e monti e poi le cose vanno sempre avanti uguali a prima. Non esistono programmi come Porta a Porta, Matrix, Ballaro’, politici prime donne che si urlano uno con l’altro, e non serve che ci sia un Beppe Grillo che mi viene l’ulcera a me quando lo sento urlare come un forsennato. Che poi cos’ha ottenuto pure lui? Finora a mandato aff… un bel po’ di persone, ma e’ servito a qualcosa? Ha solo dimostrato che la gente non ha piu’ fiducia nella politica Italiana. La gente puo’ votare si’ in Italia, ma quanti sono convinti, fino in fondo, di poter cambiare le cose con il proprio voto? Qui non esistono 30 partiti che non fanno altro che litigare e a combattere per una poltrona invece di mandare avanti il paese. Mi sembra un sogno!! Provate a immaginarlo un mondo del genere e poi chiedetevi chi sta meglio. La Cina ha un tasso di crescita incredibile, pare che nel 2050, la Cina sarà la prima potenza mondiale con un PIL del 30% superiore agli Stati Uniti. Qui la gente e’ tranquilla, lavora e basta, non si pone il problema. Perche’ dovremmo imporgli il nostro sistema? A che pro? Per destabilizzarli? Secondo Rampini “Un sondaggio del Pew Center (americano, non manipolato da Pechino) rivela che i cinesi sono il popolo più soddisfatto della propria evoluzione recente. Con l’86% di ottimisti hanno il più alto tasso di fiducia del pianeta.”
Congratulazioni Pechino
La cerimonia di chiusura dei giochi si e’ da poco conclusa, e’ triste essere arrivati alla fine. Sono felice per Pechino pero’, e per tutta la Cina, sono state Olimpiadi fantastiche. La cerimonia di apertura e’ stata memorabile, l’organizzazione dei giochi e’ stata davvero impeccabile, gli impianti sportivi da favola, le norme di sicurezza azzeccate, per non parlare dell’incredibile contributo dei volontari un esempio di grande generosita’ veramente da imitare da parte del mondo intero. Insomma un grande successo, per gli atleti soprattutto che hanno dato una lezione agli Stati Uniti anche se loro come al solito pensano comunque di essere i primi – date un’occhiata al medagliere della CNN cliccando qui… Sono sicuro che chi e’ venuto qui avra’ anche apprezzato l’ospitalita’ e la gentilezza della gente e si sara’ divertito, almeno tutti gli stranieri con cui ho avuto modo di parlare erano della stessa opinione. Complimenti alla Cina dunque, anche perche’ ha saputo tenere la testa alta nonostante i continui attacchi dei media stranieri. Ogni tanto leggevo gli articoli su Repubblica, e’ stato un continuo martellare sullo stesso chiodo…, avessi letto un articolo positivo. Per farvi esempio ho raccolto una serie di frasi sui blog di Leonardo Coen, Maurizio Crosetti e Federica Bianchi di Repubblica. Capisco che i Cinesi non siano angioletti pero’ certi giornalisti dovrebbero imparare ad essere un tantino piu’ equilibrati, queste Olimpiadi mi hanno davvero aperto gli occhi su quanto la stampa sia prevenuta nei confronti della Cina. Notare con quale ferocia, con quale accanimento e odio scrivono certi giornalisti:
“A qualcuno, questo strapotere non va giù proprio. Sotto accusa, certi metodi esasperati: allenamenti al limite della resistenza umana, selezione scientifica degli atleti, reclutamento di 70 allenatori mercenari e persino lo spionaggio: la Cina ha usato tutte le armi possibili pur di far razzìa ai “suoi” Giochi.”
“Ci si aspettava il dominio assoluto della Cina e la Cina ha distrutto tutti, con la sua industria di medaglie che pretende lacrime e sangue dagli atleti sin da quando sono bambini, e chi non vince diventa uno scarto di produzione.”
“Penso che nella piscina olimpica ci fosse davvero qualche trucco, e che i progettisti cinesi l’abbiano pensata per anni in modo da spingere i tempi degli atleti, già tecnicamente dopati da parte loro con quei costumi/salvagente, con quei body/paperetta”
“Ci sono stati i fuochi d’artificio falsi. Una falsa cantante. Dei falsi bambini delle minoranza etinche cinesi (erano tutti Han). E poi la falsa libertà di stampa. I falsi parchi delle proteste. Il falso accesso a internet. E le false promesse. Che queste Olimpiadi siano solo un’illusione?
“Penso che la cosa più difficile sia dover scrivere di cose alle quali non si crede minimamente, ma non succede solo alle Olimpiadi”
“Penso che i controlli antidoping vengano fatti come succedeva nel calcio ai primi tempi dell’ancora inabissata Calciopoli: cioè senza cercare un bel fico di niente.”
“Penso che ai cinesi servano molto i “record di regime”: un modo per dimostrare non con le ideologie, che variano nel mondo, ma con la misurazione del tempo, quella identica per tutti fino a prova contraria, che i loro Giochi sono i più grandi di sempre”
“Il primo quotidiano sportivo della Cina, ha pubblicato un’inchiesta secondo la quale circa l’80 per cento degli ex atleti cinesi soffre di problemi cronici di salute o è vittima della disoccupazione e della povertà. Insomma, campioni getta e usa.”
“A Pechino esiste il ristorante Guolizhuang, specializzato in peni e testicoli: di capra, di serpente, di yak, di cavallo, di foca e di anatra (anche di cane, sebbene ci sia il divieto in tempo di Olimpiade).”
Ma il seguente commento e’ quello che forse mi ha lasciato perplesso piu’ di tutti…….. Quel “vuoto impressionante” fatto di persone che non protestano, quasi a voler significare che qui le persone sono vuote dentro e non pensano autonomamente… che tristezza…
“Questi sono i quindicesimi Giochi che seguo, i diciassettesimi che ho vissuto. I primi senza il benché minimo dissenso. Pensare autonomamente è in fondo il primo esercizio elementare della democrazia e della libertà. Per la prima volta è come se mi mancasse qualcosa: come se dietro le strepitose facciate dei grattacieli non vedessi i riflessi dei palazzi di fronte, ma un vuoto impressionante. ”
“I rest my case…” come direbbero gli Americani…. Oggi Wang Wei, il portavoce delle autorità olimpiche cinesi, non ce l’ha piu’ fatta a sopportate tutti gli attacchi ed ha sbottato…. (ne ha parlato in questo articolo Rampini).
“Ci sono molte critiche in questa sala stampa – ha detto Wang – e questo riflette quanto siano prevenuti certi mass media contro la Cina, quanto poco capiscano la Cina. E’ la stessa esperienza che abbiamo avuto quando la fiaccola olimpica viaggiava fuori dal paese. I Giochi offrono un’ottima finestra per vedere la vera Cina. La storia dimostrerà chi siamo veramente, qual è il progresso in atto nel nostro paese. La storia dimostrerà che fu corretta la decisione del 2001 di assegnare le Olimpiadi alla Cina” e ha continuato ““Voi non conoscete il Tibet. Dovreste chiedere cosa ne pensa la gente comune a Pechino, in tutta la Cina, e nello stesso Tibet. Io ci sono stato due volte. Nel 1998 ci andai per un programma di sostegno alle scuole. Per l’istruzione ogni tibetano riceve dalla Repubblica Popolare 10.000 renminbi (1.000 euro, ndr) all’anno. Tutte le provincie della Cina aiutano il Tibet. Ho amici in Tibet che sostengono le riforme cinesi, le loro condizioni di vita sono nettamente migliorate. Sono contenti. E’ meglio che voi sappiate qualcosa prima di trarre conclusioni. Questo è il progresso della Cina, lo sviluppo. Questa è la ragione per cui la gente nelle strade è così contenta, è così ottimista sul suo futuro. Anche gli atleti sono contenti di questi Giochi. Ma i mass media devono scrivere articoli, devono trovare qualche notizia. Scrivete notizie vere, per favore. Grazie”.
La partita di Basketball
L’altra sera sono stato a vedere i quarti di finale di pallacanestro femminile. Due partite, USA – Corea e Russia – Spagna. Lo stadio e’ davvero bello, il Beijing Olympic Basketball Gymnasium e’ stato completato a gennaio. Un impianto capace di ospitare 18 mila spettatori, con 49 sale VIP, mi ricorda in tutto e per tutto gli stadi NBA americani. Non per altro proprio quest’anno e’ nata la NBA China, ne ha parlato Rampini in questo articolo. Nella prima partita non c’e’ stata storia, gli Stati Uniti hanno fatto a pezzi la Corea, la partita e’ praticamente finita dopo 10 minuti. Piu’ emozionante Russia – Spagna. Ho fatto il tifo per la squadra Iberica ma alla fine le Russe hanno avuto la meglio, in uno stadio che faceva quasi per intero il tifo per loro. Questa e’ stata per me l’ultima competizione olimpica di cui avevo i biglietti, purtroppo. Mancano pochi giorni alla fine e un po’ di tristezza c’e’.
Non e’ tutto oro quello che luccica
Questo e’ il listino prezzi dei bar allo stadio olimpico. Costa tutto cosi’ poco… eccovi lo stesso listino con i prezzi convertiti in Euro:
Gelato Yili .20/.50€
Yogurt Yili .30/1.00€
Spaghetti Cinesi .20€
Sneakers .40€/.50€
Hot Dog .80€
Pane .50/.60€
Torta .50€
Salsiccia .30€
Biscotti .40€/.50€
Patatine .30/.80€
Popcorn 1.00€
Guardando quei prezzi pensavo a quando in Italia on in America, fuori e dentro lo stadio, i bar e venditori ambulanti puntualmente ti salassano …. Se volessero anche qui potrebbero tranquillamente approfittarsi del fatto che gli stadi sono pieni di turisti, invece…. Sono sicuro che i prezzi sono controllati dal governo Cinese. Positivo o negativo? Un giornalista occidentale, Americano o Italiano sono sicuro che commenterebbe scrivendo che il ‘regime Cinese’ qui controlla tutto, anche i listini prezzi, che non esiste il libero mercato, che poveretti questi Cinesi cosi’ repressi…, insomma il solito leit motif di quasi tutti gli articoli che leggo quotidianamente sulla stampa occidentale…. E sono sicuro che gli stessi giornalisti sono poi quelli che si lamentavano perche’ il governo Italiano non ha adottato nessuna misura per controllare i prezzi quando c’e’ stato il passaggio dalla Lira all’Euro. Beh cari giornalisti, tenetevi pure i vosti governi ‘democratici’, io scelgo Cina.
Un weekend olimpionico
Con ancora nella mente la serata memorabile del giorno precedente, sabato mattina mi sono alzato presto per andare allo stadio Olimpico per assistere, per la prima volta nella mia vita, ad una competizione di atletica leggera. Non vedevo l’ora di vedere lo stadio da vicino, il famoso “Bird Nest”, letteralmente il “Nido di Uccello”. Abbiamo preso la metropolitana, quella che porta al villaggio olimpico e accessibile solo ai visitatori in possesso di biglietto. Dopo una lunga coda, abbiamo passato i metal detector e siamo finalmente entrati nella zona “ristretta”. Era una bellissima giornata, mi sentivo davvero fortunato. Usciti dal metro’ ci siamo trovati su un viale all’interno del villaggio Olimpico, e dopo una lunga camminata siamo arrivati finalmente all’entrata dello stadio. Una struttura incredibile, 35 mila tonnellate di acciaio, e posti a sedere per 90 mila persone. Il colpo d’occhio lascia sicuramente senza fiato a prima vista. Le foto che ho scattato si commentano da sole. E’ stata una mattinata davvero interessante, perche’ si svolgevano contemporaneamente gare di diverse discipline sportive, salto con l’asta, lancio del peso, 3000 siepi, lancio del disco, etc… L’unica occasione di vedere un italiano vincere e’ stata con la marcia 20km. Brugnetti era in testa ma alla fine e’ arrivato solo quinto. Peccato. All’una le competizioni sono finite, e abbiamo dovuto uscire dallo stadio ma abbiamo deciso di rimanere e visitare il villaggio olimpico e soprattutto scattare qualche foto in notturna. E’ stata anche questa un’esperienza che mi ha lasciato a bocca aperta. Nel 2001 questa era una zona rurale, con caseggiati popolari, e quando allora Pechino si aggiudico’ l’olimpiade i residenti di questa zona vennero trasferiti in un altra parte delle citta’ e tutto venne raso al suolo. E’ incredibile realizzare cosa hanno costruito in soli 7 anni. Il villaggio Olimpico e’ una zona enorme che si estende per ben 66 ettari, con 42 edifici, visitarlo tutto in un giorno e’ davvero un’impresa. Questa volta mi sono limitato a una zona che hanno allestito temporaneamente e verra’ smantellata dopo le olimpiadi, si tratta di China Story, una serie di padiglioni, uno per ogni provincia Cinese, che offrono al visitatore la possibilita’ di conoscere aspetti etnico-culturali di questa civilta’. Alla fine non ce la facevo piu’ a camminare e mi sono adagiato su un prato aspettando la sera, poi improvvisamente e passata una parata Olimpica. Ma l’attesa e’ sicuramente valsa la pena, con l’arrivo della notte tutte le luci si sono accesse e lo spettacolo e’ iniziato…. E’ stato davvero un weekend olimpionico.
Il mio giorno da volontario
Ero molto felice ed emozionato Venerdi’ perche’ era finalmente arrivato il giorno in cui anche io avrei potuto far parte, in qualita’ di volontario, di queste olimpiadi. Quando ho indossato la maglia da volontario e ho preso la metropolitana per incontrare il mio gruppo ho capito subito che la gente era sorpresa e avrrebbe apprezzato il mio gesto perche’ mi sorridevano in tanti. In effetti sono 450 mila i volontari delle Olimpiadi, un numero impressionante, e’ facile incontrarli per strada perche’ sono sparsi per tutta la citta’, ma non avevo ancora visto nessun straniero. Presto, ho raggiunto gli altri colleghi di Microsoft che facevano parte del mio gruppo, ci siamo trovati verso le 4 del pomeriggio per conoscerci e mangiare qualcosa assieme. Verso le 6 di sera, mentre stavamo per arrivare allo stadio di Beach Volleyball a Chao Yang Park e’ arrivata una telefonata che alcuni media ci avrebbero raggiunti piu’ tardi: “Davide te la senti di farti intervistare?”. “Certo”, ho risposto anche se ovviamante provavo un po’ di tensione. Non me l’aspettavo e ho incominciato a pensare come avrei risposto alla domande. Siamo arrivati al chiosco informazioni e abbiamo incominciato il nostro lavoro di volontari. La domanda piu’ frequente? “Sapete se e’ possibile comprare ancora dei biglietti?”. Risposta di rito: “Ci dispiace, e’ tutto esaurito”. Poco dopo e’ arrivata una troupe di “Beijing TV” e senza sprecare tempo mi hanno subito microfonato e mi hanno chiesto di buttarmi tra la folla per qualche ripresa: “Salve, mi chiamo Davide, sono un volontario delle Olimpiadi, posso aiutarla?”. Telecamere accese, un nugolo di curiosi attorno, atmosfera surreale, non ci potevo credere. Ho parlato con parecchie persone. “Di dove siete? Vi piace Pechino? Cosa ne pensate di queste Olimpiadi? Vi piace la cucina cinese?”. Volevano che facessi l’intervista in inglese, italiano e spagnolo. Fortunatamente ho trovato una ragazza di Barcellona ma di Italiani manco l’ombra… Non mi piace essere al centro dell’attenzione, ma col tempo mi sono sempre piu’ immedesimato nel ruolo e ho incominciato ad essere meno teso, anzi cominciavo a prenderci gusto. Poi la giornalista mi ha fatto qualche domanda, volevano sapere perche’ ho deciso di fare il volontario: “Questo e’ un momento storico per la Cina e fin da quando sono arrivato qui, speravo di poter fare il volontario. Sono molto orgoglioso di essere qui oggi. La Cina ha fatto molto per me e volevo contraccambiare in qualche modo….” Poi mia madre mi ha chiamato sul telefonino e cosi’ hanno pensato bene di riprendermi mentre parlavo con lei: “Ciao mamma, siamo in televisione!! Come stai?”. Insomma non mi sembrava vero cio’ che stavo vivendo… Piu’ tardi a sorpresa sono arrivate 4 persone responsabili delle pubbliche ralazioni di Microsoft. Una di loro mi ha preso da parte e mi ha detto che sarebbe arrivata un altra giornalista del China People’s Daily una delle testate giornalistiche piu’ importanti della Cina gestita dal governo, cosi’ mi sono stati dati “alcuni consigli utili”…. Incredibile, facevo ancora fatica a realizzare cosa stesse accadendo, pero’ ero felice. L’intervista e’ durata per circa un’ora e abbiamo dovuto usare il traduttore perche’ la giornalista non parlava il Cinese. E’ stato un colloquio molto interessante, mi ha fatto un sacco di domande, era molto curiosa. Abbiamo parlato della mia esperienza in Cina da quando sono arrivato, di aspetti culturali, della cerimonia di apertura, della mia esperienza di volontario… Sono stato molto sincero e ho finalmente potuto esternare il mio amore per la Cina, hehe…. Spero’ che pubblicheranno tutto cio’ che ho detto. Per ora, che dirvi, e’ stata un’esperienza davvero memorabile e che non dimentichero mai.
Non parlo, non vedo, non sento….
E’ un po’ che non scrivo, vado sempre di fretta, si’ perche’ anche io nel mio piccolo partecipo a queste …. Olimpiadi…. un giorno vi raccontero’ in quale disciplina…. hehe… Ma oggi non resisto piu’ nella pelle dopo aver letto questo articolo della CNN. Non ho tempo di tradurlo ma in poche parole parla di questi Giochi costati 25 miliardi di Euro e dice che nonostante la cerimonia di apertura sia stata una delle piu’ spettacolari nella storia, di una cosa sola si sente veramente la mancanza: le proteste della gente. Secondo l’articolo e’ stato il governo Cinese a sopprimerle orchestrando una massiccia operazione di copertura. Cio’ che ho letto mi ha messo davvero in subbuglio. Secondo le statistiche l’85% dei Cinesi approva l’operato del governo, un dato che non ha eguali in nessun altro paese al mondo. Ma so gia’ che la domanda vi sorgera’ spontanea: qualcuno avra’ inquinato anche questi dati? Stento a crederci perche’ dopo aver vissuto in Cina piu’ di un anno non ho mai sentito una persona, e dico una, lamentarsi da di come vanno le cose qui, anzi quasi si offendono se parli male della Cina e dei loro politici. E poi di cosa dovrebbero lamentarsi del PIL che e’ al 10% da qualche anno? Del boom economico che sta pian piano portando la Cina verso un benessere che prima potevano solo sognarsi? Dovrebbero protestare per le opportunita’ di lavoro che si sono venute a creare grazie agli investimenti dall’estero? Del sistema di trasporti, con un areoporto a Pechino che e’ uno dei piu’ grandi al mondo? Delle linee metropolitane che saltano fuori come i funghi? Del fatto che qui non ci sono crimini e che e’ uno dei posti piu’ sicuri al mondo? …..ahh…. avete ragione….. dei diritti umani. Giusto, me ne ero scordato…. scusate. Diritti umani, eppure qui pare quasi una parola che non capiscono quando gliene parlo. Si’ perche’ qui e’ il dovere che e’ importante prima di tutto, e’ una delle domande piu’ frequenti che i miei dipendenti mi fanno: “Quali sono i miei doveri?”. Lavorano sodo, piegano giu’ la testa e non si stancano mai. Una di loro doveva finire un progetto che gli avevo assegnato ed e’ rimasta fino alle 3 di mattina in ufficio piu’ di una volta, e’ venuta pure nel weekend – notare che qui non pagano gli straordinari e io non gli ho chiesto io di lavorare cosi’ tanto – ero preoccupato e un giorno le ho detto: “Jing ti vedo molto stanca, visto che hai finito prenditi un paio di giorni a casa per riposarti” e lei mi ha risposto: “Grazie, mi basta solo un giorno, vorrei stare a casa per l’innaugurazione dei giochi cosi’ posso vederla con il mio ragazzo”. Insomma non hanno nemmeno il coraggio di chiedere come si puo’ pretendere che protestino per avere dei diritti? Non sanno cos’e’ un partito politico, cosa vuol dire votare. Per non parlare dei sindacati, non penso nemmeno che Mao si sia inventato il carattere Cinese che corrisponde alla parola ‘sindacati’. Un giorno un amica mi ha chiesto: “Ma perche’ gli stranieri si preoccupano cosi’ tanto di noi?”. Me lo chiedo anche io. Quell’articolo che ho letto sulla CNN mi ha fatto capire quanto le persone che appartengono a paesi o culture diverse, siano a volte letteralmente ciechi nei confronti gli uni degli altri. E’ terribile questo. Anche se poi ci penso e mi ricordo di quella famosa frase: ….”Il mondo e’ bello perche’ e’ vario…”
Commovente
Non so spiegarvi il perche’ ma ieri guardando le immagini della cerimonia di apertura dei giochi mi sono commosso in piu’ di un’occasione. Ero felice per il popolo Cinese, un popolo che ha sempre sofferto molto, e che in questa notte sono sicuro si sara’ sentito veremente orgoglioso. Un grande show quello di Zhang Yimou, davvero impressionante, e’ stato un tripudio di emozioni, colori, luci e fuochi d’artificio. Il famoso regista Cinese ha cercato di trasmetterci la forza e la potenza di questo paese, un popolo immenso, unito, e con una storia millenaria. Non sono mancati i momenti molto poetici, pieni di grazia e dolcezza, davvero toccanti, tutti aspetti di questa cultura che pochi conoscono. Spero guardando quelle immagini che il mondo si sia accorto almeno per un’ora di cos’e’ veramente questo paese, aldila’ della politica, aldila’ di cio’ che i media vi vogliono farci credere. Ho letto alcuni commenti dei giornali occidentali sulla cerimonia di apertura, alcuni hanno parlato di retorica. Si puo’ decidere di ignorare un messaggio, far finta di niente, ma contrapporre la superficialita’ a un messaggio profondo puo’ rivelarsi un grande errore. La realta’ e’ che Cina e’ un bimbo che sta crescendo, e pian piano sta maturando e diventando sempre piu’ grande. Ieri ha compiuto un passo importante, e’ diventato consapevole dei propri mezzi e sono sicuro che continuera’ verso altri traguardi. Sono davvero felice per loro, ed e’ un onore per me essere qui ospite di questo paese che sono sicuro continuera’ a stupirci.
Manca poco
Mancano ormai meno di 8 ore alla cerimonia di innaugurazione. Ieri, quasi a sopresa, e’ arrivato un email dai vertici di Microsoft nel quale si leggeva che il Consiglio di Stato avrebbe deciso che oggi sarebbe stata una giornata di festa per tutti. Quindi oggi sono qui a casa, volevo andare vicino allo stadio olimpico, non e’ distante da qui, oppure a piazza Tiananmen poi ci ho ripensato. Devo ammettere, ho paura che succeda qualcosa oggi, e preferisco non rischiare anche perche’ la giornata non e’ delle migliori, il cielo e’ grigio e pieno di foschia come si puo’ notare dalla foto. A scoraggiarmi sono state anche le misure di sicurezza, a Pechino oggi ci saranno 100 mila poliziotti in servizio, e sara’ quasi impossibile avvicinarsi allo stadio per quelli sprovvisti di biglietto. Stasera sara’ un spettacolo fantastico, non ho dubbi. Lo show e’ stato curato dal famoso regista cinese Zhang Yimou su cui ci ha lavorato per 3 anni. Io ho deciso che lo guardero’ insieme a Sunny, in una piazza vicino a Chayoyang Park su un uno schermo gigante. Mi auguro davvero che avrete occasione anche voi di vederlo. Buone Olimpiadi.
Il Palazzo d’Estate
Ero gia’ stato l’anno scorso al Palazzo d’Estate. Tornarci per un picnic al fresco e’ stato bello, e’ talmente grande che visitarlo tutto un giorno non basta. Questa volta sono stato su un isoletta nella parte meridionale del lago Kunming raggiungibile tramite un ponte con 17 arcate. La vista dal lago e’ bellissima e da li ho potuto fotografare il mio primo tramonto Cinese. Si’ perche’ sembra che l’aria si sia improvvisamente pulita, grazie al vento e un paio di temporali
Olimpiadi -9
Ho aperto il sito di Repubblica.it e leggo “Pechino 2008, le olimpiadi della censura” e poi il link al video dell’innaugurazione rubato. Che peccato, un giornale ufficiale Italiano che mette a disposizione dei lettori qualcosa che il giornale stesso ammette che sia stato rubato… Non vi fa pensare? Vabbe’ tanto e’ stato rubato in Cina…. Mi sono chiesto perche’? Forse per attirare piu’ visitatori sul sito? Che peccato rovinare cosi’ la festa? E poi quel titolone, “le olimpiadi della censura”… bello mi sembra proprio ad effetto…, non sono ancora iniziate che abbiamo gia’ trovato lo slogan perfetto, no? Con testimonianze di giornalisti che disperati non possono piu’ scrivere sul loro blog… eppure io sono qui sul mio blog a scrivere… Sono sicuro che in TV da quelle parti vi faranno solo vedere immagini di Pechino quando il cielo e’ grigio, e sono sicuro anche che parleranno degli sfrattati che devono abbandonare le loro case per via della speculazione edilizia, e perche’ no anche di tutti vari tipi di inquinamento che esistono da queste parti… Eh si’ perche’ in Italia non si censura. In Italia si pubblica tutto, dato un’occhiata allo stesso sito a allo spazio prominente che occupano le immaginini della “La dea del metrò” che secondo il giornale “colpisce ancora… lap dance sui pali della strada” e immediatamente sotto si continua con “Pechino indossa la sottoveste sono le olimpiadi della lingerie“… no sto scherzando guardate, vi mando pure il link, lo stesso giornale prima dice che sono le olimpiadi della censura e poi quelle della lingerie. Un esempio di giornalismo coi fiocchi, direi, ma perche’ non proseguiamo? Altra notiziona, udite udite “Usa, nella busta di patatine una donna trova quella “divina””. Grandiosi… Certo, la Cina dovrebbe prendere esempio dal giornale di Repubblica, un giornalismo vero, libero, d’autore, professionale, in un paese civilizzato, evoluto, dove esiste la vera democrazia… Da non credere…
Olimpiadi -10
Mancano dieci giorni alle Olimpiadi. Sono tornato a Xionmao per cercare di arrivare a piedi al villaggio olimpico come aveva fatto la scorsa settimana, ne avevo parlato in questo post. Con grande stupore ho visto che questa volta la polizia non c’era e i cancelli erano aperti, cosi’ ho percorso il viale che porta fino allo stadio. Era pieno di gente come potete. Non sono riuscito avvicinarmi un granche’ allo stadio perche’ la strada alla fine era sbarrata. La visibilita’ era scarsa forse a causa dell’inquinamento, la cosa tra l’altro iniziava davvero a preoccuparmi ma fortunatamente ieri sera c’e’ stato un temporale che ha pulito tutto. Ho anche comprato due biglietti per il 16 di Agosto (nella foto accanto), grazie al fratello si Selina. Sono stato fortunato vista la ressa che si era creata quando alcuni giorni fa’ anno messo in vendita gli ultimi biglietti (date un’occhiata a queste foto), ora e’ ufficialmente tutto esaurito. Altre cose che vi posso raccontare sono che tutte le tangenziali hanno ora una corsia preferenziale per i veicoli ufficiali delle olimpiadi e che a Pechino sono pronti 40 milioni di vasi di fiori per colorare la citta’ durante tutto il periodo della manifestazione.
Lingue d’anatra
Sabato ho passato la giornata con Selina e la sua amica Nana. E’ stato divertente, abbiamo giocato con la console di Wii, ai Cinesi piace molto giocare con giochi elettronici oppure su internet. Nana ha una personalita’ sprizzante, un peperino…. Mi e’ simpatica anche se ha cercato di convincere Selina a non frequentarmi piu’ perche’ sono Italiano e quindi non sono affidabile… “Gli stranieri sono solo per divertirsi…” le ha detto. Sara’, da un lato devo darle credito di averci azzeccato… forse e’ anche per questo che mi piace, e’ scaltra… Dall’altro a volte penso che sia gelosia tipica tra donne… perche’ ogni tanto mi guarda con quegli occhiettini furbi… E poi se mi odia cosi’ tanto perche’ e venuta a cena e a ballare con me e Selina? Ehhh ste donne….. Anche Nana lavora in televisione per un canale locale di Pechino, si occupa della sceneggiatura di un serial televisivo. A cena siamo andati al ristorante Hot Pot. Ho gia’ parlato di cosa si tratta in questo post. Abbiamo mangiato da non poterne piu’, spesa totale 20 euro, un furto… Ma questa volta sono riuscito a fotografare da vicino il sangue condensato e le lingue d’anatra (nella foto accanto) che a Selina e Nana piacciono da impazzire… Le ultime 3 foto le ho scattate in un altro ristorante di hot pot, mesi fa.
Bill Gates alle olimpiadi
Si e’ diffusa la notizia che Bill Gates sara’ a Pechino ad assistere alle olimpiadi, e pare abbia affittato un appartamento nell’edificio piu’ alto raffigurato nella foto accanto. Bill ha firmato un contratto di affitto di un anno per la cifra di… rullo di tamburi… 25 milioni di dollari, circa 15 milioni di euro…. L’appartamento e’ di 1000 metri guadrati e avra’ una vista mozzafiato sui giochi olimpici. Nello stesso edificio vi sara’ un hotel a 7 stelle.
Ma e’ tutta una bufala come al solito in Cina…