Ho aperto il sito di Repubblica.it e leggo “Pechino 2008, le olimpiadi della censura” e poi il link al video dell’innaugurazione rubato. Che peccato, un giornale ufficiale Italiano che mette a disposizione dei lettori qualcosa che il giornale stesso ammette che sia stato rubato… Non vi fa pensare? Vabbe’ tanto e’ stato rubato in Cina…. Mi sono chiesto perche’? Forse per attirare piu’ visitatori sul sito? Che peccato rovinare cosi’ la festa? E poi quel titolone, “le olimpiadi della censura”… bello mi sembra proprio ad effetto…, non sono ancora iniziate che abbiamo gia’ trovato lo slogan perfetto, no? Con testimonianze di giornalisti che disperati non possono piu’ scrivere sul loro blog… eppure io sono qui sul mio blog a scrivere… Sono sicuro che in TV da quelle parti vi faranno solo vedere immagini di Pechino quando il cielo e’ grigio, e sono sicuro anche che parleranno degli sfrattati che devono abbandonare le loro case per via della speculazione edilizia, e perche’ no anche di tutti vari tipi di inquinamento che esistono da queste parti… Eh si’ perche’ in Italia non si censura. In Italia si pubblica tutto, dato un’occhiata allo stesso sito a allo spazio prominente che occupano le immaginini della “La dea del metrò” che secondo il giornale “colpisce ancora… lap dance sui pali della strada” e immediatamente sotto si continua con “Pechino indossa la sottoveste sono le olimpiadi della lingerie“… no sto scherzando guardate, vi mando pure il link, lo stesso giornale prima dice che sono le olimpiadi della censura e poi quelle della lingerie. Un esempio di giornalismo coi fiocchi, direi, ma perche’ non proseguiamo? Altra notiziona, udite udite “Usa, nella busta di patatine una donna trova quella “divina””. Grandiosi… Certo, la Cina dovrebbe prendere esempio dal giornale di Repubblica, un giornalismo vero, libero, d’autore, professionale, in un paese civilizzato, evoluto, dove esiste la vera democrazia… Da non credere…