Che tristezza. In questi giorni e’ entrato in vigore il nuovo regolamento della Par Codicio e purtroppo per un mese non potro’ piu’ seguire le mie trasmissioni preferite come Porta a Porta, Ballaro’ e Annozero. Peccato, perche’ queste trasmissioni mi tenevano compagnia. Otto e Mezzo su La7 fortunatamente si e’ salvata, ma Lilli Gruber non potra’ piu’ trattare l’argomento politica. Onestamente mi sembra un passo indietro per il nostro paese. Ho gia’ a che fare quotidianamente con la censura su internet del governo Cinese, adesso ci si mette anche l’Italia. Mi sembra in qualche modo di essere rimasto isolato, anche se rimangono i quotidiani online. Posso capire che questi programmi politicamente siano chiaramente schierati da una parte, ma non penso che possano avere un’influenza cosi’ diretta sul voto. Chi e’ di destra o di sinistra continuera’ ad esserlo. Poi pensare che gli Italiani formino la loro opinione in base a dei programmi televisivi piuttosto che alla reale situazione politica del paese equivale a dire che chi ha preso questa decisione reputa gli Italiani come degli stupidi. Ma ve lo immaginate voi uno di destra che guarda Annozero e l’indomani dice: “Eh si’ Santoro aveva ragione, la prossima volta votero’ a sinistra.” A me sembra una barzelletta. Mi auguro davvero che gli Italiani votino usando metodi di valutazione ben diversi. Io da qui considero queste trasmissioni come dei programmi di approfondimento, anzi direi quasi di intrattenimento, perche’ spesso mi faccio delle gran risate. Si’, perche’ tanto questi parlano, parlano, parlano, e mai una volta che siano d’accordo su qualcosa. Basta un niente per innescare una polemica, poi si mettenono tutti a gridare senza che uno abbia il rispetto di lasciar parlare l’altro. Caos totale e alla fine della fiera? Per gli Italiani non cambia assolutamente niente. Non c’e’ lavoro, non ci sono soldi. L’Italia va indietro, basta poco per accorgersene. Quando ci torno mi basta fare un giro per le vie, prendere un treno, parlare con la gente. A parte che in quasi 18 anni, tutte le volte che sono tornato in Italia non mai sentito una persona che mi avesse detto: “Finalmente le cose vanno meglio”. Mai, quindi i casi sono due: gli Italiani sono solo bravi a lamentarsi oppure effettivamente le cose vanno sempre peggio. In ogni caso tappare la bocca a chi si lamenta e’ pericoloso, e’ come togliere la valvola a una pentola a pressione. Prima o poi rischia di scoppiare.
Amy Farewell Party
La guerra’ e’ finita
E cosi’ dopo 15 giorni, i festeggiamenti per il Capodanno Cinese o Festa della Primavera sono giunti anche quest’anno al termine. Piu’ che una Festa della Primavera io quest’anno la chiamarei Festa dell’Inverno visto che sta nevicando alla grande…. Ma il freddo e le interperie non hanno certo fermato i Cinesi che anche questa sera, dopo l’imbrunire hanno ripreso a bomardandare incessantemente con petardi e fuochi artificiali, visto che e’ l’ultimo giorno in cui e’ possibile farlo. E questa notte mi sono unito anche io a loro, come potete vedere dalla foto. Ebbene si’ per la prima volta da quando sono in Cina mi sono deciso anche io a comprarmi un piccolo arsenale. Devo dire ‘ stato emozionante, un po’ come tornare indietro nel tempo… Intanto stando a una agenzia di stampa Cinese ho letto che quest’anno, solamente nella prima settimana dei festeggiamenti, hanno perso la vita 35 persone a causa dei fuochi artificiali, che gia’ un miglioramento rispetto all’anno scorso quando nei primi 5 giorni morirono 70 persone. Ed e’ notizia di ieri che nella provincia di Guanddong un’esplosione causata da fuochi artificio ha causato altri 19 morti e 50 feriti. E’ vero che la Cina e’ grande ma sembra un vero e proprio bollettino di guerra.
Rilancio
Il giorno dopo non mi sono fatto trovare. Il telefono squillava in continuazione, sapevo che la chiamata era da Seattle e non ho risposto nemmeno alle email. Qualcuno un giorno mi ha detto: "In amore vince sempre chi fugge". Funziona con le donne, funzionera’ anche con le offerte di lavoro – ho pensato. Poi dopo quasi un giorno ho mandato un email stringata al mio futuro capo: "Chiamo io domani sera". Ci siamo poi sentiti l’indomani e dopo una lunga chiacchierata ho capito tutte le ragioni. Lo conosco da molto tempo Renato, aveva l’ufficio accanto al mio a Seattle. Dal nome pensavo fosse di origini Italiane, invece no, e’ nato in Brasile. Un tipo simpatico, schietto, mi piacciono quelli che ti dicono sempre quello che pensano senza timore. Mi ha spiegato che in pratica non dipende da lui se l’offerta e’ bassa, e’ a Pechino che qualcuno storge il naso, il che non mi sorprende affatto. In Cina e’ un po’ come in Italia, se non hai amicizie che ti proteggono e’ dura. Io a Pechino sul lavoro ho sempre e solo badando al sodo, senza cercare di crearmi delle amicizie o raccomandazioni "leccando" – si dice cosi’ no?. Quello che ho raggiunto nella vita lo devo solo a me stesso e ho sempre dovuto strapparlo con i denti andando anche contro corrente. Non e’ facile a volte, ma mi sta bene cosi’, non mi piacciono le cose facili. Anzi spesso sono io che mi complico la vita da solo dicendo sempre – poco diplomaticamente – quello che penso, senza peli sulla lingua, anche se alla fine mi si ritorce contro. E’ normale che poi nella vita incontri chi ti apprezza e chi no, ma anche questo fa parte del gioco. L’importante alla fine e’ solo essere in pace con se stessi.
L’offerta
Finalmente l’offerta di lavoro e’ arrivata e sebbene non posso, per ragioni legali, darvi i dettagli completi alcune considerazioni le posso fare per poi dirvi quale e’ stata la mia risposta. Intanto la data di partenza sarebbe stata il primo di Aprile e gia’ quello potrebbe portarmi a pensare a uno scherzo. In aggiunta sembra che sia siano sbagliati a calcolare quanto guadagnavo prima, il che ha fatto si’ che lo stipendio offerto ammontasse a meno, anche se di poco, rispetto al passato. Il che non ha senso perche’ e’ una posizione con resposabilita’ molto maggiori in un team 5 volte piu’ grande da gestire. In piu’ ci ho pensato bene e mi sono detto questo: se questi vanno in giro a Redmond a chiedere a qualcuno con 11 anni di onorata carriera a Microsoft se si trasferirebbe a lavorare in Cina per meta’ stipendio sono sicuro che non troverebbero nessuno. Quindi la mia risposta e’ stata netta. No grazie, se volete rinegoziare rimango a disposizione. Altrimenti statte ‘bbuono… preferisco fare il pizzaiolo…. hehe…
Fermateli
I festeggiamenti per il capodanno non sono ancora finiti. Siamo al quinto giorno, che secondo la tradizione Cinese e’ importante in quanto si commemora la nascita della divinita’ della ricchezza, almeno cosi’ ho letto su Wikipedia. In realta’ secondo me, non e’ nient’altro che un’altra occasione per magnare ancora e fare ancora un bel po’ di botti. Un’altra cosa che ho letto e’ che secondo l’usanza del passato, chi sacrifica alla divinità della ricchezza deve cercare di essere il primo e chi fa scoppiare i petardi deve cercare di essere l’ultimo. In pratica chi scoppia i suoi petardi per ultimo diventa ricco… mah… Stamattina hanno incominciato a sparare di tutto, raudi, botti, cannonate alle 7:30 del mattino e hanno continuato fino quasi a mezzogiorno. Ci tengono proprio sti Cinesi a diventare ricchi ho pensato… Dormire era diventato impossibile e avrei voluto sparargli io qualcosa dopo 4 ore di martellamento. Poi nel pomeriggio si erano calmati ma ora che sono le 7 di sera i botti hanno ripreso con insistenza. Non gliela faccio quasi piu’… E pensare che quando ero ragazzino mi divertivano cosi’ tanto i fuochi d’artificio…. tanto che con il mio amico Bruno andavamo sulle arcate del Tanaro, il fiume che attraversa la citta’ di Alessandria; ci posizionavamo direttamente sotto il ponte, quello della Cittadella che hanno demolito da poco putroppo e, dopo esserci nascosti strategicamente affinche’ nessuno potesse vederci, sparavamo dei razzi (quelli che da noi chiamano "fischioni") sulle macchine che passavano sul ponte…. Pensa te le risate che mi facevo quando questi mentre guidavano tranquillamente sentivano improvvisamente uno scoppio e a volte inchiodavano spaventati perche’ non capivano cosa stesse succedendo…. Fortuna ha voluto che non abbiamo mai causato nessun incidente, altrimenti chissa’…. Pensavo poi a quando mi e’ passata la passione, forse quando un giorno, mentre stavo accedendo un petardo nel portone sotto casa mia, si e’ alzata una fiamma dal suolo. C’era una fuga di gas nelle condotte sotterranee e ho rischiato di far saltare per aria me e l’intero palazzo, mi e’ andata davvero bene…. I vigili misurarono la percentuale di gas nell’aria quel giorno e dissero a miei che ero stato molto fortunato. Il rischio mi e’ sempre piaciuto, diciamolo.
L’anno della Tigre
Il nuovo anno lunare arrivera’ tra poche ore. Sono qui a Pechino, una citta’ semivuota, circa 6 milioni di persone hanno lasciato la citta’ e sono tornate in questi giorni al paese di origine, mentre altri saranno invece in vacanza in qualche parte del mondo. I fuochi d’artificio hanno ormai preso vigore, sono le 10:30 e non si fermeranno fino alle luci dell’alba, anzi per tutta la settimana. Ve l’avevo detto che Pechino assomiglia a Napoli… e come a Napoli ci scappera’ sicuramente qualche morto per colpa dei botti. Questo sara’ l’anno della tigre, quindi se siete nati negli anni ‘86, ‘74, ‘62, ‘50 o ‘38 appartenete a questo segno che simboleggia il coraggio. Secondo l’oroscopo Cinese “i nati della Tigre sono provvisti di grande carisma, che li aiuta ad ottenere e rivestire con facilità posizioni di potere; grazie a questa spiccata qualità, sono inoltre agevolati nelle relazioni umane.” Marilyn Monroe era della tigre, come lo sono tutte le donne pilota dell’aviazione Cinese che hanno tutte 24 anni e sono apparse questa sera in TV nello spettacolo di gala che la televisione nazionale cinese trasmette ogni anno. Anche mia madre e’ della tigre. Se siete del segno della tigre questa notte, secondo le tradizioni, dovrete indossare biancheria intima di colore rosso, un usanza che abbiamo anche in Italia se non sbaglio. Un’ altra tradizione che hanno i Cinesi per il capodanno e’ quella di mangiare lo stinco di maiale che un po’ mi ricorda il nostro cotechino. Insomma siamo due popoli superstiziosi e spesso noto tradizioni e usanze che in qualche modo ci accomunano.
Anno nuovo vita nuova
Dopo la pausa il colloquio e’ continuato per altre 4 ore, faccia a faccia con persone che gia’ conoscevo. Sono tornato a casa esausto ma soddisfatto. E non era finita li’ perche’ il giorno dopo alle nove del mattino ho avuto un altro colloquio, nuovamente per telefono con un alto dirigente di Seattle. Da quel punto ho capito che ormai ce l’avevo fatta e nel pomeriggio e’ arrivata la conferma. Infatti oggi ho fatto il mio primo pranzo con due ragazzi del nuovo team anche se ufficialmente non sono ancora stato assunto. Sembrano davvero in gamba e penso che lavoreremo bene insieme. Non ho ancora visto l’offerta, quindi finche’ non firmero’ il contratto e’ meglio non dichiarare concluso l’affare. Ma ormai e’ solo una questione di dettagli, quindi a meno di grosse soprese penso che tra una settimana o due si ricomincia. Nel frattempo godiamoci questi ultimi giorni di vacanza e i festeggiamenti per il capodanno Cinese che quest’anno cade esattamente nel giorno di San Valentino.
Buona Fortuna
Sono arrivato negli uffici di Microsoft di buon ora, verso le 8:30. Non c’era quasi nessuno, la segretaria non era ancora arrivata cosi’ mi sono accomodato sul divano. Essere dinuovo li’ mi ha fatto rivivere molti ricordi, che come flashback passavano velocemente nella mia mente. Ho subito realizzato pero’ che dentro di me prevale ancora l’amarezza e la delusione per quanto e’ successo al mio team a Novembre, nelle ultime settimane prima di lasciare il lavoro, non sara’ facile dimenticare. Poi improvvisamente le porte dell’ascensore si sono aperte, e indovinate chi apparso come un fantasma del passato? Il mio ex capo, Tuan. Era felice di vedermi: “Che sopresa, ma come mai da queste parti?”. Gli ho spiegato le ragione e lui mi mi fissa per una attimo e mi dice: “Sono sopreso Davide che non hai contattato prima me quando hai deciso di tornare”. La verita’ e’ che il piu’ sorpreso ero io: “ma che discorsi sono?”, ho pensato. Cosa dovevo fare? Chiamarlo e chiedergli il permesso? Mi sembrava di avere di fronte un bambino… non sapevo cosa dirgli poi mi sono inventato una scusa e se n’e’ andato. Meglio cosi’. Alle 9 sono iniziati i colloqui. Le prima due ore e mezza le ho passate al telefono con Seattle, ero solo, dentro a una saletta riunioni. Poi ho fatto mezz’ora di pausa e mentre ero li’ seduto che bevevo un bicchier d’acqua mi e’ arrivato un messaggino. “Good Luck!”. Era Vivi, che tipa, non molla mai. Mi ha scritto nonostante l’avessi ignorata per quasi una settimana senza rispondere ai suoi messaggi. Si era ricordata che il 9 era il giorno del mio colloquio cosi’ non ho potuto non risponderle. E’ bello quando una persona si ricorda di te e sa essere presente, anche solo con due parole, nei momenti che contano. E’ dai certi piccoli particolari che si capiscono molte cose.
Just a Gigolo
Quante volte l’abbiamo suonata io, Daniele, Massimo e Stefano… Just a Gigolo di David Lee Roth…
9 Febbraio
Il 9 di Febbraio avro’ un colloquio di lavoro per tornare a lavorare a Microsoft. Anche se non ne ho parlato molto su questo blog di quanto stava maturando, e’ un’idea che avevo gia’ preso in considerazione da piu’ di un mese ormai. Infatti appena dopo Natale mi avevano contattato da Seattle perche’ cercavano personale per coprire una posizione vacante in un team di Pechino. Subito ho risposto picche, ero ancora incazzato. Poi ci ho pensato su e dopo aver riflettuto molto ho deciso di sondare meglio il terreno. Devo ammettere che l’opportunita’ e’ interessante e se le condizioni sul tavolo saranno quelle giuste non mi dispiacerebbe ritornare. Si tratta di un team di 54 persone da gestire quindi e’ anche una bella sfida. Il prodotto questa volta e’ il sistema operativo di una piattaforma di Microsoft che viene installata sulle automobili per gestire l’infotelematica di bordo, tipo la classica navigazione satellitare, ma anche l’applicazioni come EcoDrive disponibili sulle FIAT 500. Interessante insomma. Cosi’ ho deciso non lasciarmi scappare questa occasione, di provarci, perche’ no.
Cosi’, anche se ho lavorato per Microsoft per molti anni, dovro’ rifare il colloquio d’assunzione. Questa e’ la prassi non fanno sconti a nessuno. Poi da li’ si vedra’, se passero’ il colloquio valutero’ poi l’offerta. Ho gia’ ben messo in chiaro che non ritorno a meno di certe condizioni. Ma questo almeno sembra lo abbiano recepito.
So che alcuni di voi, incluso forse anche parte di me, avrebbero voluto che continuassi a viaggiare. Pero’ dopo aver riflettuto molto devo a dire che non e’ solo viaggiando che si puo’ vivere una vita o delle avventure emozionanti. Lo si puo’ fare tutti i giorni anche rimanendo in pianta stabile nello stesso posto. Anzi a volte e’ nei posti che si conoscono meglio dove si creano le condizioni giuste perche’ succeda qualcosa di grosso. Quello che conta e’ la propria predisposizione. Dipende soprattutto da quanta curiosita’ si possiede, e dal coraggio e dalla carica che c’e’ dentro ognuno di noi, dalla voglia di vivere che ci e’ rimasta. La storia che mi e’ successa con Vivi e’ un classico esempio.
Ho riflettuto a lungo e ho pensato che qui a Pechino esistono per me le condizioni migliori per vivere ancora una vita piena di emozioni. E continuero’ a farlo, senza dubbio, anche se durante il giorno dovro’ lavorerare. Anzi il lavoro non potra’ che contribuire a stimolarmi ancora di piu’ a vivere situazioni nuove. Anche perche’ ci si abitua e ci si annoia anche a far niente, credetemi.
Ricomincio da Quattro
Eccomi qui nella mia nuova dimora al Four Point Sheraton di Pechino. Ero stanco di girare o di essere ospite a casa di qualcuno, volevo sentirmi dinuovo a casa mia. Devo ammettere che erano mesi che cercavo un appartamento che mi piacesse veramente e finalmente l’ho trovato. Cosi’ non ci ho pensato sopra due volte, ho firmato il contratto e ho preso possesso della mia nuova abitazione. La posizione e’ ideale, sono vicino alla zona universitaria e quindi per andare a scuola di Cinese sono solo un paio di fermate della metropolitana, ed e’ anche vicino a Microsoft se un giorno dovessi decidere di ritornare all’ovile. Mi sembra pefetto, e’ un po’ lontano dal centro, ma va bene cosi’. Non sapevo che esistesse questo Four Point Sheraton, mi ci sono imbattuto quasi per caso su Google e l’ho fatto presente al Direttore delle vendite consigliandogli di pubblicizzarlo meglio su Internet. Se l’avessi saputo di sto posto sarei venuto a vivere qui molto prima. Il tipo mi ha fatto il 10% di sconto sul prezzo perche’ gli ho detto che in futuro possibilmente cerchero’ di portargli qualche cliente.
Il centro residenziale e’ composto da due edifici. Nel primo si trova l’Hotel Sheraton, molto bello con tre ristoranti (di cui uno Italiano), palestra con piscina, SPA, e una bellissima Lounge all’ultimo piano. Nell’altro ci sono degli appartementi residenziali completamente arredati che vengono affitati con contratto mensile. Il bello e’ che questi appartamenti godono degli stessi servizi offerti dall’hotel. Quindi nel prezzo sono incluse anche le pulizie (quattro volte la settimana), e tutte le spese di luce, riscaldamento, tv satellitare, internet, in piu’ posso anche ordinare la cena o il pranzo in camera da uno dei tre ristoranti dell’Hotel con il 20% di sconto. Questi appartamenti in Inglese si chiamano “Serviced Apartments” e a Pechino molti stranieri optano per questo tipo di sistemezione anche perche’ spesso e’ la ditta per cui lavorano che se ne assorbe i costi. Proprio per questo, nelle zone piu’ centrali un affitto per un appartamento del genere puo’ costare dai 2 ai 4 euro al mese (sto parlando di una camera sola). I Cinesi sono bravissimi a salassare quando sanno di poterlo fare, e con gli stranieri a volte sparano cifre senza ritegno. Invece questo Hotel, forse perche’ e’ nuovo, lontano dal centro e poco conosciuto, il prezzo che sono riuscito a concordare e’ di 1000 euro al mese tutto incluso. Mi sembra davvero un furto, perche’ per un monolocale in centro semi decente e soprattutto escluso tutte le spese che ti devi assorbire, mi costerebbe comunque non meno di 6-700 euro. Il rapporto prezzo/qualita’/servizi offerti di questo posto invece mi sembra davvero ineguagliabile qui a Pechino. Lo staff e’ gentile, e tutto cio’ che mi serve e’ a portata di mano.
My first English post
I’ve been thinking for a while now that I should write my first post in English. I sometime publish song lyrics in English but I never write something of my own. I am sure I will be making some of my non-English speaking readers mad for that. But today I need it. It’s funny, it’s like going to a retreat, or write something privately after 3 years of posts in Italian… It will certainly add a new dimension to this blog. And I think I should try, after all, I use English for living everyday and sometime even I dream or think in English. Not to mention that most of my friends speak English, so maybe it’ll be a good idea, a new territory to explore…
It’s been a crazy beginning of the year, a crazy month, a crazy adventure… Can’t get my mind off of what happened to me last week. But today I was also thinking about my good old friend Toni “Il Palazzinaro”, who lives in Seattle and was born in Rome. He spent a life chasing women, a typical Italian womanizer. I’d say he probably slept with hundreds of women in his life, at least so he claims…. He said to me one day with his strong Roman accent: “Davide, remember this. When you realize you are falling in love with a girl that’s it, that’s your warning signal… it’s when you have to step back and stop from getting yourself involved. Otherwise if you let it happen, then… it’s too late. That’s how you stay in the game and protect yourself.”
It seems that as the years go by I am getting good at that. However the sad part is that I feel like it’s more the feelings I give that the ones that I receive back. And it’s not that the girls aren’t reciprocating, they actually try hard but I don’t let it get to me. The wall I built is too high… But when you were hurt inside, that’s what ends up happening. And my hurt starts from when I was little, at least that’s what I have been told…
Wow, that wasn’t too bad… But it felt like I was talking to myself and no one’s listening…
Cara, di Lucio Dalla
Avatar
Ieri sono andato a vedere per la seconda volta il film Avatar. Era un po’ che volevo parlarne perche’ e’ un film che mi e’ davvero piaciuto e consiglio a tutti voi di andarlo a vedere. A parte gli effetti speciali in 3D davvero all’avanguardia e spettacolari di cui avrete sicuramente sentito parlare nelle news visto il grande successo che ha avuto, voglio raccontarvi la reazione che ho avuto io al termine della proiezione del film la prima volta che l’ho visto. Ebbene si’, facevo fatica ad alzarmi da quella poltrona, in quella sala piena di Cinesi. Pensare di avere un passaporto americano mi metteva un certo disagio. Il film infatti mette in luce alcuni aspetti tristi dell’America, la sua sete per il profitto, la spietatezza delle sue armi tecnologiche, l’America del regista Cameron e’ cinica, senza cuore. Ma alla fine ho pensato che comunque il film e’ americano, e mi piace quindi pensare che questo paese, o almeno una parte di esso, riesce anche a guardarsi allo specchio e fare autocritica. Quindi c’e’ una parte buona dell’America, che e’ coscente e sono sicuro che col tempo prevarra’. E’ questo che manca alla Cina, il coraggio e l’umilta’ di ammettere i propri errori senza aver paura di perdere la faccia, ed per questo non sara’ mai la nazione numero uno al mondo. Un film equivalente che trattasse degli errori e prese di posizione del governo Cinese, qui sarebbe stato censurato. Pero’ i Cinesi, come me sono rimasti affascinati da questo film, chissa’ se recepiranno il messaggio. So che in Italia sta uscendo in questi giorni quindi mi raccomando, non perdetevelo, non ve ne pentirete.
Filippine
Mi trovo all’Hotel Shangri La Spa and Resort a Cebu nelle Filippine. Volevo fare un weekend al caldo e le possibilita’ erano 3: Thailandia, Indonesia o Filippine. La Thailandia l’avevo gia’ vista, ci sono stato nel 2001, poi era forse troppo lontana da Seoul. Ho fatto un pensierino a Bali in Indonesia ma forse ci vado in futuro con degli amici e poi li’ c’e’ rischio attentati quindi meglio di no. Cosi’ ho optato per le Filippine che sono solo a circa 4 ore di volo da Seoul e sono piu’ abboardabili in quanto a costi. Stranamente poi verso le Filippine non ci sono voli diretti da Pechino, quindi ho voluto approfittare dell’occasione trovandomi a Seoul. L’hotel dove mi trovo e’ il piu’ bello su quest’isola, Shangri La e’ un hotel a cinque stelle molto rinomato in Asia, quasi un impero, con sedi un po’ in tutto il mondo. Valeva la pena venirci, e’ davvero un ottimo hotel e il servizio e’ eccellente. Certo e’ stata una bella sensazione passare da –15 a +30, togliermi tutti quei vestiti e spaparazzarmi all’aria aperta: ohhhhhhh! La neve e’ bella, ma al caldo si sta cosi’ bene…. hehe. Dai non vi arrabbiate, mi godro’ anche io qualche raggio di sole per voi. Ho fatto qualche foto stavolta, eccole qui. Staro’ poco in questo posto anche perche’ uscire fuori dall’hotel e’ un po’ un rischio, non e’ uno dei paesi piu’ sicuri al mondo, diciamolo. C’e’ molta poverta’, lo stipendio medio qui e’ 100 euro al mese. Ma ieri sera pero’ mi sono buttato e ho voluto farmi un giro, ho affittato un taxi e sono stato nel centro dove ci sono alcuni locali. Era ancora presto ma la zona non mi attirava proprio. Ho visto molti 50enni americani in giro a caccia di prostitute o di una moglie. Qui il turismo del sesso pullula. Un po’ squallida la cosa a dire il vero, non e’ certo il mio ambiente e sono tornato dopo un’oretta in hotel senza mai scendere dal taxi, guardare mi e’ bastato. Meglio starsene qui in spiaggia, godersi sole e mare in questo magnifico hotel, farsi fare qualche bel massaggio, riscaldarsi un po’ e soprattutto rilassarsi con in mano un bel cocktail e nessuno che rompe le p….. prima di fare ritorno nel frigorifero.
Nel cuore dell’Asia, con l’Asia nel cuore
Rieccomi sull’aereo a 34 mila piedi, dove sto andando non ve lo dico. Che bello pensare di poter viaggiare e non avere detto a nessuno, proprio nessuno, dove si e’ diretti, haha… Il segreto rimane per il momento, anche perche’ se devo essere onesto, Seoul merita tutte le mie attenzioni in questo momento. Sono rimasto colpito da questa citta’. Sono molti anni che viaggio, sono stato in parecchie nazioni in questo mondo, tante delle quali mancano all’appello su questo blog. Ma pochi posti sono riusciti a conquistarmi cosi’ velocemente. Faccio ancora fatica a comprendere il perche’ ma cerchero’ di capirlo scrivendo quello che ho provato in questi due giorni. Seol non e’ una citta’ appariscente. Non e’ come Dubai, Shanghai o Las Vegas, che appena arrivi ti lasciano a bocca aperta. Mentre ero sull’autobus verso l’hotel addirittura sonnecchiavo. Poi mi sono fatto un giro in centro e ho preso la metropolitana. Mi ha colpito subito come in lacune stazioni c’e’ un profumo di “waffles” da mettermi l’acquolina in bocca. Lo so, alcuni di voi non sanno cosa sono, ma in America si mangiano a colazione e io ne vado matto, in Italiano pare che si chiamino “pizzelle dolci”, “morbidelle” o “cialde”. Insomma piu’ che entrare in metropolitana mi sembrava di entrare in una pasticceria con quel buon profumo. Poi, appena salito sulle carrozze del metro’ non puoi che notare come siano spaziose, moderne, pulite, accoglienti. Hanno pure i sedili riscaldati. E la cosa davvero particolare che mi ha conquistato sono quei sei posti lasciati liberi per bambini e anziani. Il bello e’ che se anche chi sale non ha il posto a sedere, e si sta stretti in piedi, quei posti rimangono comunque liberi, cosa mai vista al mondo. E’ questo un grande segno di rispetto che denota una grande sensibilita’, soprattutto un segno dell’alto livello di civilta’ di questo paese. L’ho apprezzato molto, abituato come sono a Pechino dove si buttano come dei forsennati per riuscire ad occupare ogni posto libero e si viaggia schiacciati come delle sardine. Devo spezzare una lancia nei confronti dei Cinesi pero’ perche’ anche loro si alzano a volte per lasicare il posto ad un anziano. Ma lasciare il posto libero anche se la carrozza e’ piena, e’ ancora piu’ rispettoso e civile. Sono piccole cose, ma e’ da qui, dai piccoli dettagli che si riesce a capire a fondo una nazione. Per non parlare poi delle fermate di stazione in stazione, preceduti da una voce femminile vellutata con una allegra musichetta in sottofondo. Un metro’ davvero efficente, con 12 linee, una fermata a quasi ogni incrocio, ti puoi spostare comodamente da un lato all’altro della citta’ comodamente, al caldo, e’ stato davvero un piacere. Ma sono tante le cose che ho notato, posso farvi altri esempi. Sono stato uno Starbucks, per quelli che non lo conoscono Stabucks in America e in Cina e’ il posto per eccellenza per andarsi a fare un caffe’ e portarsi dietro il portatile per navigare gratis su internet. A Seoul sono entrato in uno Starbucks, che tra l’altro era pieno di gente, ma io ero l’unico con il computer acceso, molti invece si stavano leggendo un libro, ero quasi a disagio… Vedere giovani che leggono libri invece di navigare su internet mi e’ sembrato un altro buon segno. Poi, dopo un giro in citta’, sono arrivato in aereoporto e ho notato che esiste un servizio guardaroba e quando vai all’imbarco, passando la security, quando ti fanno togliere le scarpe, ti prestano le ciabatte per attraversare il metal detector: bellissimo, e mai visto al mondo!! Per non parlare della business class lounge, la piu’ elegante ed accogliente in assoluto con un bellissimo pianoforte a coda, e dove ho mangiato pure le cozze. Sono solo piccoli esempi, ripeto, ma tutte queste cose che ho vissuto mi danno la sensazione di come i coreani siano estremamente attenti ai dettagli e molto ospitali. Mi pare siano per la maggior parte piu’ sereni, gentili, sorridenti, ma genuinamente e senza secondi fini. Posso sbagliarmi perche’ effettivamente due giorni sono pochi, ma anche dal giro che ho fatto in centro oggi (ero imbacucatissimo…) Soul sembra avere una grande personalita’. Ci tornero’ sicuramente. Lo slogan di questa citta’ e “Seoul, the Soul of Asia”, cioe’ “l’anima (o il cuore come diremmo noi) dell’Asia”. Non potevano trovare slogan piu’ azzeccato.
Seoul
Ed eccomi qui a Seoul, la prima volta per me in Korea del Sud. Anche qui fa molto freddo. A mezzanotte siamo a –15, un grado in piu’ rispetto a Pechino. La stessa perturbazione e’ arrivata anche qui, dove e’ nevicato in abbondanza creando le stesse condizioni di disagio. Il volo e’ andato bene questa volta, solo un’ora e mezza. Come potete vedere dalla foto a fianco, all’aereoporto di Pechino stamattina c’era ancora molta neve. Il freddo non vuole saperne di andarsene, tanto che era in programma che mi sarei fermato in questa citta’ per qualche giorno ma ho deciso invece di cambiare i miei piani. Rimanare qui e girare per la citta’ con un freddo del genere non e’ per niente divertente, anzi direi quasi che non ha senso. Meglio attendere che la situazione migliori, e tornare tra una settimana o due, quando spariamo faccia un po’ piu’ caldo. Cosi’ domani notte partiro’ per un paese asiatico dove sicuramente staro’ al caldo, le previsioni dicono 30 gradi, ma non vi anticipo quale sara’ la mia prossima destinazione perche’ voglio incuriosirvi un po’. Se riesco mi fermero’ a Seoul poi al ritorno, prima di rientrare a Pechino. Comunque per quel poco che ho visto, mi piace molto qui. Mi sembra un posto molto accogliente e vivibile, soprattutto pulito una cosa che chi come me arriva da Pechino non puo’ certo non notare…. Se il Giappone la considerano la Svizzera d’Asia, questo posto mi ricorda un po’ la Svezia, non chiedemi perche’…. La gente e’ molto gentile e simpatica e mi e’ stata molto di aiuto in alcune situazioni difficili, un po’ come in Scandinavia. All’arrivo in aereoporto infatti ho avuto vita dura a prelevare contante con la mia carta di credito Cinese, e anche per la strada quando non riuscivo a trovare l’hotel ho sempre trovato persone disponibilissime ad aiutarmi. Anche qui usa il saluto con l’inchino come in Giappone. Stasera ho cenato al ristorante Samwon Garden, molto carino e tradizionale. Amo molto la cucina coreana perche’ si mangia carne alla brace, che ti viene cucinata davanti agli occhi. Infatti nei ristoranti coreani ti portano questo bracere che viene messo in mezzo al tavolo ed e’ il cameriere ad occuparsi che la carne venga cotta a puntino, proprio li’ davanti a te. Ragazzi che magnata questa sera… ero proprio soddisfatto…!!! Peccato pero’ che faccia cosi’ freddo.
Un giorno in paradiso
Sembrava che me lo sentissi quando ho parlato di nevicate storiche qui sotto… Chissa’, forse era nell’aria. Perche’ anche se non si e’ materializzata in Italia, qui a Pechino ieri e’ avvenuto quello che non ti aspetti. Sono arrivati venti centimetri di neve freschissima e temperature che a Pechino non si registrano da mezzo secolo. Mentre vi scrivo siamo a –14. Ieri la citta’ si e’ quasi paralizzata con voli cancellati e circolazione stradale in tilt. Oggi e’ tornato il sole, e grazie all’ imponente spiegamento di forze, 300 mila uomini, la situazione sta tornando lentamente alla normalita’ anche se il freddo la fa da padrone. Per me e’ stato un divertimento unico, una giornata davvero da ricordare con paesaggi fiabeschi. Una neve cosi’ non l’avevo mai vista, era talmente soffice che bastava un soffio per farla volare in aria. Sembravano tutti piccoli coriandoli invece che i classici pesanti fiocchi di neve. Una sensazione davvero unica e la bellissima foto di Sunny rende davvero l’idea.
Ragazzi che “zagno”….
Siamo atterrati a Pechino intorno alle due di notte. Eravamo l’ultimo volo e ormai in areoporto non c’era piu’ nessuno. Il tempo di prendere i bagagli e uscire e si mette a nevicare. Pechino non poteva riservarmi accoglienza migliore. Il viaggio in taxi sulle strade della tangenziale ormai gia’ bianche, con quei fiocchi che correvano veloci sull’asfalto come se fosse polvere alzata dal vento, e’ stato quasi surreale. Un miraggio, dopo quel volo dove sembrava che non saremmo mai arrivati. Il mattino dopo la prima cosa che ho fatto e’ stato andare da Tony&Guy. Max, ormai siamo diventati amici, mi ha fatto una pettinatura molto moderna… vedesi foto. Ero quasi imbarazzato poi mi sono detto: “Massi’ dai… spariamoci sti capelli all’insu’. Nuovo anno, nuova decade, nuova vita”. Mi sono appena svegliato, fuori nevica forte, ce ne sono gia’ dieci centimentri. Con la temperatura a –8 gradi e’ un tempo da lupi. Ma domani fara’ ancora piu’ freddo. Previsioni: Sole, –10 di massima, –20 di minima. Prepariamoci.