Ho parlato di curiosita’ in occasione di un post da Tokyo dopo la mostra che ho visitato di Leonardo Da Vinci. In questi giorni mi e’ capitato di pensare di nuovo all’importanza della curiosita’ riflettendo su quante relazioni o amori finiscono o sono in crisi, in Italia i divorzi negli ultimi dieci anni sono aumentati del 74%. Difficile trovare oggi una relazione che veramente funzioni. Personalmente sono stato scottato da relazioni finite male tante volte e spesso ho pensato che una delle ragioni piu’ importanti che ne segnano la fine e’ la quotidianita’. Quando sono solo la quotidianita’ non mi annoia anzi , mentre durante una relazione noto che nasce dentro di me una perdita di curiosita’ e di stimoli verso le cose che mi appassionano di piu’. Ci si impigrisce perdendo interesse per se stessi e per la persona a cui si vive accanto, fino ad arrivare alla noia totale. In casi estremi si arriva fino al punto di tradire la persona che cosi’ tanto avemo amato solo per cercare di sentirsi ancora vivi, ancora curiosi. Penso che una relazione che funzioni sia quella in cui fondamentalmente esiste il rispetto reciproco, ma soprattutto dove si e’ in grado assieme di continuare stimolare la propria curiosita’, quella recipricoca e quella verso il mondo esterno. Non e’ facile ma secondo me e’ qui che sta “il nocciolo”….