La polemica del Sig. Girotti contro il Consolato e il COM.IT.ES. continua. Prima con un articolo rispondendo al nostro comunicato nel quale il nostro amico dice purtroppo altre verita’ ma ancora una volta mi soprende nel difendere il CGIE, se il Girotti avesse a cuore veramente lo sperpero di denaro pubblico a danno del cittadino sarebbe d’accordo con Romana nel chiedere l’abolizione del CGIE che non serve assolutamente a niente e ha un costo per lo stato Italiano che e’ una briciola in confronto a quanto viene speso per i Comites. Romana gli ha risposto con una lettera nel quale lo invita ad uscire allo scoperto, a partecipare alle riunioni e a proporre qualcosa di costruttivo ma il Girotti insiste nel voler non partecipare a un confronto in questo comunicato alla stampa cosa che non capisco perche’ rimanendo nell’anonimato non fa altro che darsi la classica zappa sui piedi: chi manda lettere anonime finisce sempre per alzare polveroni senza ottenere niente. Domani mattina ci sara’ la riunione del COM.IT.ES. a San Francisco con il Console, purtroppo potro’ partecipare solo per telefono via internet quindi speriamo che la connessione tenga, sara’ interessante vedere cosa succedera’.
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Sindacati e previdenza sociale
15 anni fa qui andavano quasi tutti in bicicletta e pochissimi possedevano un computer, quando passava una macchina era quasi un evento, oggi a Pechino ci sono 2 milioni e mezzo di macchine in circolazione. 400 milioni di persone possiedono un telefonino cellulare e si laureano ogni anno 4 milioni di studenti, di cui il 40% in ingegneria. Oggi ho letto che Beppe Grillo ha detto “vogliamo bloccare l’avanzamento della Cina? Mandiamogli tutto spesato CGIL, CISL e UIL per sei mesi e vederete che dopo la Cina sarà paralizzata”. Vero, anche se vorrei vedere lui cosa farebbe se lavorasse in una fabbrica Cinese con le condizioni di lavoro che hanno qui. Questa e’ gente che lavora sodo, a testa bassa, e non pensa a lamentarsi. C’e’ ancora molta poverta’, persone estremamente semplici, attaccate ancora a valori e tradizioni di un tempo e pronti ad affrontare enormi sacrifici a beneficio della propria famiglia. Venti anni fa lo stipendio medio era 6 dollari al mese e la maggior parte delle famiglie Cinesi riuscivano a mettere da parte 2 dollari al mese. Ancora oggi i Cinesi sono un popolo di risparmiatori, molti giovani che lavarano a Pechino, a causa di un sistema previdenziale carente, sono costretti a mandare parte del loro stipendio alle loro famiglie che spesso vivono in zone povere della Cina.
A 430 km l’ora verso Shanghai
All’aereoporto di Pechino mentre la navetta ci portava verso l’aereo, abbiamo attraversato gran parte dell’aereoporto. Vedendo parcheggiati i jet di SAS, Lufthansa, Austrian Airlines, Air France, e poi le compagnie americane, e’ davvero un peccato notare che Alitalia non sia presente tra le compangie aeree europee qui a Pechino. Pero’ l’Italia in compenso ha due squadre nei quarti di finale di Champions Leaugue… Sono poi salito sul jet di Air China, un Airbus 330 nuovo di pacca. Purtroppo abbiamo dovuto attendere quasi un’ora prima di decollare a causa del traffico aereo troppo intenso. Incredibile che la Cina abbia gia’ di questi problemi quando pensa di raddoppiare il traffico aereo nel giro di pochi anni. Il servizio pero’ e’ stato ottimo, certo meglio delle compagnie americane dove per un volo interno di un’ora e mezza se vuoi una birra la paghi 5 dollari e ti devi accontentare di due noccioline. Una volta atterrati a Shanghai al ritiro bagagli ci sono voluti 5 minuti, poi ho deciso di prendere, come mi ha consigliato Alvin, il treno a Levitazione magnetica. Unico al mondo e progettato da un un gruppo di 500 scienziati, sfreccia a 430 km all’ora e in 8 minuti ti porta vicino al centro della citta’. E’ incredibile la sensazione di veder passare tutto cosi’ velocemente e piegarsi come in una moto in curva. Questo e’ davvero la Ferrari dei treni. Attraversiamo una zona di quartieri poveri della periferia, case vecchie, alcune semidemolite, gente che vive in condizioni precarie. Incredibile il contrasto, stando seduti su un treno che e’ costato un miliardo di dollari e vedere certe cose, il sorriso si spegne. Poi uscito dalla stazione ho preso un taxi, guidava un ragazzo giovane che e’ riuscito a sfilarmi 50 dollari per un viaggio corto fino all’hotel che avrebbe dovuto costarmi non piu’ di 10 dollari. Scaltrissimo, ha tenuto il taximetro coperto dalla ricevuta penzolante facendo finta di non averla staccata precendentemente. Quando siamo arrivati il taximentro ha rivelato il prezzo da pagare 340 RMB. Quando si viaggia succedono anche queste cose… bisogna sempre tenere gli occhi aperti e a volte me ne dimentico. Ero ancora euforico di quel giro sul treno, poi io sono un appassionato e mi sono venuti in menti i ricordi di quando ero piccolo e per farmi contento mi portavano a vedere i treni passare al passaggio a livello. Ecco il video
Beijing 2007
Il nuovo stadio olimpico
Sono all’areoporto, in questo locale dal nome simpatico “sala di rilassamento digitale” – un posticino dall’aspetto molto tecnologico dove pagando 6 dollari ti puoi sedere col tuo portatile (altrimenti te ne prestano uno), e collegarti a internet via cavo. C’e’ anche la presa per la corrente cosi’ la batteria rimane in carica. Ti portano pure il te o il caffe’ e puoi stare qui finche’ vuoi. Nel tragitto verso l’aereoporto ho visto lo stadio delle Olimpiadi del 2008. Hanno completato i lavori da poco ed e’ dotato di 91 mila posti a sedere. E’ davvero imponente, disegnato dagli architetti svizzeri Herzog e de Meuron e’ ispirato ad un nido. Si tratta di una struttura di elementi che si intrecciano e si sorreggono tra di loro proprio come in un nido che tiene sospeso l’immenso tetto, interamente chiudibile. Proprio come gli uccelli colmano gli spazi vuoti tra i diversi ramoscelli con leggeri riempitivi, gli spazi all’interno della maglia di calcestruzzo sono riempiti con materiale leggero: “cuscini gonfiabili” che fanno apparire la struttura come un enorme salvagente. Ormai manca poco piu’ di un’ora alla partenza…
L’areoporto di Pechino
Il moderno aeroporto di Pechino, inaugurato nel 1999, è uno dei più grandi del mondo: programmato per ospitare 40 milioni di passeggeri all’anno dal 2008, anno delle Olimpiadi, raddoppierà il suo traffico aereo. I lavori per l’ampliamento ammonteranno a 3,2 miliardi di dollari. La Cina intende diventare il più grande mercato per l’aviazione a livello mondiale entro il 2020. Ho fatto un giro su internet per vedere quali collegamenti ci sono con l’Europa. Lufthansa ha collegamenti aerei con 12 citta’ Cinesi, Scandinavian Airlines con 8 e ha appena innaugurato un volo diretto Stoccolma-Pechino, Air France si collega con 4 aereporti. Alitalia ha un volo solo, Roma-Shanghai. L’unico volo diretto con Pechino e’ stato tolto di recente perche’ secondo i dirigenti Alitalia quello con Shanghai era piu’ corto.