15 anni fa qui andavano quasi tutti in bicicletta e pochissimi possedevano un computer, quando passava una macchina era quasi un evento, oggi a Pechino ci sono 2 milioni e mezzo di macchine in circolazione. 400 milioni di persone possiedono un telefonino cellulare e si laureano ogni anno 4 milioni di studenti, di cui il 40% in ingegneria. Oggi ho letto che Beppe Grillo ha detto “vogliamo bloccare l’avanzamento della Cina? Mandiamogli tutto spesato CGIL, CISL e UIL per sei mesi e vederete che dopo la Cina sarà paralizzata”. Vero, anche se vorrei vedere lui cosa farebbe se lavorasse in una fabbrica Cinese con le condizioni di lavoro che hanno qui. Questa e’ gente che lavora sodo, a testa bassa, e non pensa a lamentarsi. C’e’ ancora molta poverta’, persone estremamente semplici, attaccate ancora a valori e tradizioni di un tempo e pronti ad affrontare enormi sacrifici a beneficio della propria famiglia. Venti anni fa lo stipendio medio era 6 dollari al mese e la maggior parte delle famiglie Cinesi riuscivano a mettere da parte 2 dollari al mese. Ancora oggi i Cinesi sono un popolo di risparmiatori, molti giovani che lavarano a Pechino, a causa di un sistema previdenziale carente, sono costretti a mandare parte del loro stipendio alle loro famiglie che spesso vivono in zone povere della Cina.